La Giunta regionale ha emanato le linee di indirizzo per l’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza.
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La Giunta regionale ha emanato le linee di indirizzo per l’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza.
Alcune attività dell’Areus sono ora in capo all’Ats – e svolte dalle centrali operative del 118 o esercitate dalle aziende ospedaliere. E’ quindi necessario dare avvio al nuovo modello organizzativo nell’ambito del sistema dell’emergenza e urgenza che assicuri il coordinamento dei trasporti primari e secondari all’interno della rete ospedaliera regionale e delle reti di riferimento nazionale (compresi il trasporto materno STAM e neonatale STEN; il coordinamento regionale dei trapianti, incluse le attività di trasporto degli organi e dei tessuti e degli assistiti candidati al trapianto; il coordinamento del sistema regionale sangue con particolare riferimento alle attività di scambio e compensazione del sangue e degli emocomponenti.
«Il Programma di riqualificazione e certificazione di competenze del sistema dell’Emergenza-Urgenza della Regione – ricorda l’assessore Luigi Arru – è stato approvato dalla Giunta e finanziato con 2 milioni e mezzo di euro. Dare attuazione a questo Programma è compito dell’Areus, che si avvarrà del supporto dell’ATS. In attesa dell’Atto aziendale, è importate approvare i primi indirizzi di programmazione funzionali all’avvio dell’Areus e, nell’ambito del perimetro delle competenze previste dalla legge, di definizione delle modalità organizzative».
In una prima fase, il direttore generale dell’Areus provvederà alla definizione dei processi di ricognizione condotti di concerto con le altre Aziende sanitarie, individuando le strutture organizzative che dovranno essere ricondotte all’ Azienda per l’emergenza urgenza, il personale dipendente a tempo indeterminato, determinato e a contratto operante nei servizi a gestione Areus, il patrimonio mobiliare e immobiliare oggetto di trasferimento o comunque funzionale alla sua operatività, gli eventuali debiti e crediti oggetto di trasferimento, i contratti di fornitura, beni, servizi e utenze, funzionali alla piena operatività dell’Azienda. Ancora, con le altre Aziende si dovranno individuare i servizi da gestire in forma integrata, le modalità di aggregazione degli acquisiti, una prima struttura organizzativa, il modello operativo e il crono-programma delle attività.
La prima fase dovrà concludersi entro i primi quattro mesi del 2018, la seconda fase entro la fine 2018, con la formalizzazione dell’assetto gestionale e organizzativo dell’Azienda, previa emanazione delle linee di indirizzo da parte della Giunta regionale per la predisposizione dell’atto aziendale.
Per garantire il buon esito della fase di avvio dell’Areus, i costi di funzionamento relativi al 2017, dalla costituzione della nuova Azienda, verranno sostenuti dall’ATS, a valere sui finanziamenti ad essa destinati dal bilancio regionale.
Per assicurare la programmazione delle attività ed il finanziamento all’Areus, si parte in via provvisoria per il 2018 con una quota pari a 67 milioni di euro.
Alcune attività dell’Areus sono ora in capo all’Ats – e svolte dalle centrali operative del 118 o esercitate dalle aziende ospedaliere. E’ quindi necessario dare avvio al nuovo modello organizzativo nell’ambito del sistema dell’emergenza e urgenza che assicuri il coordinamento dei trasporti primari e secondari all’interno della rete ospedaliera regionale e delle reti di riferimento nazionale (compresi il trasporto materno STAM e neonatale STEN; il coordinamento regionale dei trapianti, incluse le attività di trasporto degli organi e dei tessuti e degli assistiti candidati al trapianto; il coordinamento del sistema regionale sangue con particolare riferimento alle attività di scambio e compensazione del sangue e degli emocomponenti.
«Il Programma di riqualificazione e certificazione di competenze del sistema dell’Emergenza-Urgenza della Regione – ricorda l’assessore Luigi Arru – è stato approvato dalla Giunta e finanziato con 2 milioni e mezzo di euro. Dare attuazione a questo Programma è compito dell’Areus, che si avvarrà del supporto dell’ATS. In attesa dell’Atto aziendale, è importate approvare i primi indirizzi di programmazione funzionali all’avvio dell’Areus e, nell’ambito del perimetro delle competenze previste dalla legge, di definizione delle modalità organizzative».
In una prima fase, il direttore generale dell’Areus provvederà alla definizione dei processi di ricognizione condotti di concerto con le altre Aziende sanitarie, individuando le strutture organizzative che dovranno essere ricondotte all’ Azienda per l’emergenza urgenza, il personale dipendente a tempo indeterminato, determinato e a contratto operante nei servizi a gestione Areus, il patrimonio mobiliare e immobiliare oggetto di trasferimento o comunque funzionale alla sua operatività, gli eventuali debiti e crediti oggetto di trasferimento, i contratti di fornitura, beni, servizi e utenze, funzionali alla piena operatività dell’Azienda. Ancora, con le altre Aziende si dovranno individuare i servizi da gestire in forma integrata, le modalità di aggregazione degli acquisiti, una prima struttura organizzativa, il modello operativo e il crono-programma delle attività.
La prima fase dovrà concludersi entro i primi quattro mesi del 2018, la seconda fase entro la fine 2018, con la formalizzazione dell’assetto gestionale e organizzativo dell’Azienda, previa emanazione delle linee di indirizzo da parte della Giunta regionale per la predisposizione dell’atto aziendale.
Per garantire il buon esito della fase di avvio dell’Areus, i costi di funzionamento relativi al 2017, dalla costituzione della nuova Azienda, verranno sostenuti dall’ATS, a valere sui finanziamenti ad essa destinati dal bilancio regionale.
Per assicurare la programmazione delle attività ed il finanziamento all’Areus, si parte in via provvisoria per il 2018 con una quota pari a 67 milioni di euro.
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