Nell’ultima seduta dell’anno il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato il regolamento sui Comitati di quartiere.
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Nell’ultima seduta dell’anno il Consiglio comunale di Carbonia ha approvato il regolamento sui Comitati di quartiere.
«Con l’approvazione del regolamento sui Comitati di quartiere abbiamo raggiunto un altro obiettivo che era stato indicato nelle linee programmatiche del nostro mandato amministrativo (2016-2021). Uno dei punti strategici del nostro programma, così come il regolamento sul baratto amministrativo.»
Con queste parole il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, ha accolto con entusiasmo l’approvazione del regolamento sui Comitati di Quartiere, avvenuta nella seduta del Consiglio comunale del 22 dicembre scorso.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore del decentramento Paola Argiolas per il «varo di un importante strumento che rappresenta una novità assoluta nello scenario politico-istituzionale della città di Carbonia. I Comitati di quartiere mirano a favorire la più ampia partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, supplendo all’abolizione delle circoscrizioni. Queste entità saranno, quindi, un esempio di democrazia partecipata e potranno collaborare fattivamente con gli organi istituzionali del Comune (Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e Consulte)».
Nel regolamento sono stati individuati 8 quartieri presenti nella città di Carbonia e nelle sue frazioni. Si tratta di Barbusi, Bacu Abis, Cortoghiana, Is Gannaus, Serbariu, Carbonia Nord, Carbonia Centro e Carbonia Sud.
I Comitati svolgeranno un ruolo propulsivo e consultivo attraverso il confronto con gli organi istituzionali del Comune, la redazione di progetti per il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere, la formulazione di proposte di partecipazione alla spesa pubblica attraverso strumenti di bilancio partecipato.
«Un grande passo avanti nella direzione del decentramento amministrativo – si legge in una nota -, che dimostra l’attenzione e la vicinanza dell’Amministrazione comunale non solo verso il centro cittadino, ma anche verso le periferie e le frazioni.»
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