23 November, 2024
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Grande successo questa sera, in piazza Roma, a Carbonia, per la prima giornata del “Presepe vivente”, organizzato dall’associazione culturale “Le Simpatiche Canaglie” e dalla parrocchia di San Ponziano, con il patrocinio ed il contributo del comune di Carbonia.
L’obiettivo di regalare un sorriso alle famiglie e ai bambini meno fortunati è stato centrato, vista la grande partecipazione. Davanti alla chiesa di San Ponziano, è stato allestito un gazebo in cui, a partire dalle ore 15.00 sono stati raccolti doni.
Il programma dell’iniziativa prevede, anche per domani sabato 23 dicembre, alle ore 18.00, l’inizio della novena di Natale celebrata da don Amilcare Gambella; alle ore 19.15, verrà replicata la rappresentazione del “Presepe vivente”. Alle 19.40 si svolgerà la visita al presepe, con la possibilità di consegnare un dono ai bambini bisognosi della città di Carbonia.
All’interno del “Presepe vivente” c’è spazio anche per i cori, alle ore 19.00, e che oggi hanno visto protagonisti le simpatiche canaglie ed i bambini del catechismo, diretti da Patrizia Urbano, mentre sabato 23 dicembre ad esibirsi saranno le voci del coro “Su Conti” di Serbariu, dirette dalla maestra Roberta Congiu.

 

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Questa mattina il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, dopo l’incontro allo stabilimento ex Alcoa, si è recato in visita all’Eurallumina, dove ad attenderlo c’erano un centinaio di lavoratori. Il ministro, con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e gli assessori Piras, Spano, Mura ed Erriu, ha prima incontrato la direzione aziendale, poi si sono ritrovati nella sala mensa per l’incontro con i lavoratori. Domani documenteremo l’incontro con un album fotografico e il video dell’intervento del ministro Carlo Calenda.

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Sono risultati sieropositivi il 71,6% dei campioni raccolti sui 235 maiali allo stato brado illegale, abbattuti lo scorso 20 dicembre nelle campagne di Desulo e Orgosolo durante una operazione di depopolamento di maiali irregolari, di ignota proprietà e senza controlli sanitari, portata avanti dall’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna. I dati sono stati comunicati questo pomeriggio all’UdP dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) che ha eseguito le analisi di laboratorio. Il maggior picco di sieropositività si è raggiunto fra gli animali abbattuti nell’agro di Orgosolo con oltre il 74%.
Gli ultimi resoconti si muovono sulla scia di quanto raccolto in queste ultime settimane sui diversi suini depopolati fra i territori di Arzana, Desulo, Orgosolo e Villagrande Strisaili dove si è oscillato tra un minimo del 76% e un massimo del 100% (Villagrande) di sieropositività. «A ogni controllo di laboratorio che concludiamo – ha osservato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada – il quadro epidemiologico registrato è sempre desolante, con risultati allarmanti sulla presenza della malattia fra i suini bradi presenti fra Barbagia e Ogliastra. Non ci stancheremo mai di ricordare che se non si interrompe il contatto tra maiali domestici e cinghiali o tra maiali e maiali tenuti allo stato brado, e il conseguente contagio della PSA, non riusciremo mai a venir fuori da questa piaga che da 40 anni condanna la Sardegna a rinunciare alle opportunità di lavoro e sviluppo che l’allevamento dei suini può dare alle nostre aree interne. È necessario perciò un salto di qualità culturale e civico che guardi alle enormi potenzialità di sviluppo economico che ci attendono una volta eradicata la peste suina africana».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato l’incremento di risorse destinato a fronteggiare i danni causati nel 2017 dalla diffusione della febbre catarrale degli ovini (blue tongue) che raggiungono i 4milioni 771mila 250,11euro. Il primo stanziamento licenziato con legge del Consiglio regionale lo scorso 27 settembre ammontava a 2,5milioni. Alla luce della recrudescenza epidemica, tutt’ora in corso, seguita al primo stanziamento di risorse, l’Esecutivo ha ritenuto opportuno aumentare la disponibilità dei fondi. Nonostante le azioni di contrasto all’insorgenza della malattia, in cui alla vaccinazione per i diversi sierotipi circolanti si associa la profilassi diretta al controllo dell’insetto vettore, a partire dallo scorso mese di agosto si è assistito a una nuova diffusione della lingua blu in diversi territori dell’Isola.
Al 18 dicembre 2017, secondo i dati dell’assessorato della Sanità, i capi morti erano 29mila 302, mentre le aziende sede di focolaio erano circa 2500, con 824mila 630 animali presenti, ma non per forza tutti malati.
Le aziende sede di focolaio, destinatarie delle misure restrittive imposte dall’autorità sanitaria per il controllo della malattia, hanno dovuto sostenere un aggravio di costi conseguenti proprio all’applicazione di tali provvedimenti. Le restrizioni alla movimentazione degli animali hanno determinato un aggravio di costi alimentari connessi con l’impossibilità di spostare gli animali verso le superfici a pascolo dell’azienda. Gli imprenditori hanno dovuto inoltre sostenere ulteriori spese per l’acquisto di medicinali per il trattamento degli animali infetti e di repellenti per limitare la circolazione degli insetti vettore all’interno degli ambienti di ricovero. Per questi costi sono stati stanziati 5euro per ogni capo adulto presente in azienda all’apertura del focolaio.
L’intervento è concesso a condizione che le aziende abbiano applicato tutte le misure imposte per impedire la diffusione della malattia e che, in particolare, abbiano atteso agli obblighi di vaccinazione disposti dalla normativa regionale per tutti i capi presenti.
Gli aiuti sono erogati direttamente dai Comuni interessati dall’epidemia, ai quali saranno presentate le istanze di aiuto da parte delle aziende. Sempre i Comuni provvedono inoltre all’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’erogazione e alla liquidazione delle risorse trasferite dall’assessorato dell’Agricoltura.
La febbre catarrale degli ovini, più comunemente conosciuta come “Blue tongue” o lingua blu, è una malattia infettiva dei ruminanti, non contagiosa, trasmessa da insetti vettori.

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Sarà visitabile fino a domenica 24 dicembre, nella saletta del Portico, in piazza Roma, a Carbonia, la mostra fotografica sulla storia del calcio a Carbonia, organizzata dall’associazione “Storia e Radici della città di Carbonia”, con la collaborazione di Franco Reina che ha messo a disposizione la sua ricchissima collezione. Il visitatore è avvolto in un viaggio dalle grandi emozioni attraverso le squadre che hanno segnato pagine indimenticabili del calcio giovanile, ma non mancano le fotografie degli anni migliori della Carbosarda e dell’AC Carbonia.

La mostra nei primi quattro giorni ha destato un grande interesse e sicuramente anche domani e domenica saranno tanti gli appassionati che affolleranno la saletta del Portico, da qualche anno punto di riferimento per le mostre d’arte e non della città di Carbonia e del territorio.

     

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«Oggi è un giorno positivo per il futuro dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme. La presenza del ministro, la firma dell’accordo sono segni importanti. Il cammino deve essere completato ma possiamo dire di essere a buon punto. Da parte nostra resterà alto il livello di attenzione sino alla risoluzione definitiva.»

E’ il commento di Daniele Reginali, segretario Pd Carbonia Iglesias, alla visita del ministro Carlo Calenda a Portovesme e alla firma per il passaggio dello stabilimento ex Alcoa a Invitalia, passaggio intermedio per la cessione alla Sider Alloys.

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I sardi trascorreranno il Natale in famiglia e acquisteranno prodotti locali. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Coldiretti Sardegna su un campione in tutto il territorio regionale.

Otto sardi su 10,  il 25 dicembre, pranzeranno con i propri cari tra le mura di casa. Appena il 18% lo farà in ristorante o negli agriturismo.

Nel giorno della natività i sardi si mantengono dunque tradizionalisti non solo negli affetti familiari ma anche con il cibo. Quasi tutti affermano infatti di voler portare a tavola dei prodotti locali che acquisteranno nei negozi e nei mercati civici e di Campagna Amica.

L’indagine è stata condotta su circa 200 persone di tutta la Sardegna, il 75% donne, età media da 40 ai 60 anni.

Dal nord al sud dell’Isola gusti e tradizioni sono più o meno uniformi. Aldilà delle tradizioni locali che si discostano soprattutto tra i primi e i dolci, ciò che accomuna tutti i sardi rimane sempre l’agnello che sarà presente in più di 8 tavole su 10.   

A scegliere la comodità delle mura di casa per festeggiare il Natale saranno intorno all’80% dei sardi. Stime più o meno uniformi da un capo all’altro della Sardegna. Il più tradizionalista in questo caso è il centro Sardegna con punte anche dell’85%. Circa il 18% dei sardi preferisce invece godere con i propri cari e/o amici del servizio della ristorazione, rappresentato per il 30% dagli agriturismo.

Molta attenzione alla tradizione e alla propria terra sarà data anche per la scelta dei prodotti da portare in tavola.

DOVE CONSUMERA’ IL PRANZO DI NATALE?

IN FAMIGLIA

80%

IN RISTORANTE

12%

IN AGRITURISMO

6%

ALTRO

2%

Oltre il 75% vuole un menù con più della metà dei prodotti sardi. Il 15% pretende che in tavola sia tutto esclusivamente e solo sardo. Richiesta che peserà anche nella scelta del ristorante o dell’agriturismo.

QUANTO COMPRERA’ SARDO?

0%

2%

FINO AL 30%

22%

FINO AL 60%

61%

100%

15%

Il piatto natalizio sarà confezionato per il 26% nei negozi e nei mercati civici e, soprattutto per l’acquisto dei prodotti a km0, nei mercati di Campagna Amica (16%).  Il 39% invece farà la spesa nei super mercati ed ipermercati. Ed il 17% andrà un po’ ovunque.

DOVE FARA’ LA SPESA PER IL PRANZO DI NATALE?

MERCATI DI CAMPAGNA AMICA

16%

NEGOZI E MERCATI CIVICI

26%

SUPER-IPERMERCATI

39%

UN PO IN TUTTI

17%

Sul secondo da portare a tavola i sardi non hanno dubbi. Un sardo su due andrà a cercare l’agnello IGP. accontenta tutti l’unico che garantisce l’origine sarda.

NEL SUO MENU’ SARA’ PRESENTE L’AGNELLO?

SI

89%

NO

11%

CERCA IL MARCHIO AGNELLO IGP DI SARDEGNA?

SARDO IGP

46%

INDIFFERENTE

52%

«Natale è la festa degli affetti e della ricongiunzione familiare  – commenta il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. L’analisi che abbiamo condotto conferma il legame forte che resiste in Sardegna alla famiglia e alla nostra terra. Cresce la sensibilità e l’attenzione nella scelta del cibo. Sempre di più si sta attenti all’etichetta e si cerca la provenienza del prodotto. Su questo strada dobbiamo fare ancora dei passi da gigante. Dobbiamo avere, infatti, la possibilità di consultare la carta di identità di tutti i prodotti, come finalmente è arrivata quest’anno per il latte e i suoi derivati e il prossimo febbraio scatterà l’obbligo definitivo anche per la pasta ed il riso ed a seguire anche per i derivati del pomodoro.»

«L’attenzione ai prodotti a km0 è confermata dal sempre maggiore successo dei nostri mercati di Campagna Amica che in pochi anni hanno conquistato il titolo di rete di vendita diretta dei contadini più grande del mondo – sottolinea il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu che rimarca come – l’agnello si conferma il principe della tavola a Natale. In questo caso, l’origine sarda ci è garantita dal marchio Igp che certifica gli agnelli nati e allevati in Sardegna secondo un disciplinare. Sta a noi , anche in questi ultimi giorni che ci separano dal Natale, stare attenti all’etichetta ed acquistare prodotti sardi, per quanto concerne l’agnello solo quello che riporta l’etichetta agnello Igp di Sardegna, l’unico autenticamente sardo.»

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Anticipo di Natale questa sera per il Cagliari, alla Sardegna Arena, contro la Fiorentina, per la 18ª giornata di andata del campionato di serie A. Si tratta indubbiamente di una prova impegnativa per i rossoblu che, comunque, la affrontano senza timori, decisi a strappare un risultato positivo.

La partita dell’Olimpico con la Roma, nonostante la sconfitta al “fotofinish”, ha fornito al tecnico Diego Lopez le conferme che cercava, visto che la sconfitta è maturata su un episodio, quando ormai il pari sembrava cosa fatta.

Diego Lopez fa grande affidamento sulla crescita di Leonardo Pavoletti, al fianco del quale dovrebbero giocare Joao Pedro e Diego Farias. A centrocampo, torna a disposizione Paolo Faragò ma Gregory van der Wiel non ha demeritato e spera in una conferma.

Fischio d’inizio alle 20.45, dirigerà Di Bello di Brindisi, assistenti di linea Lo Cicero e Muto.

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«Efficienza, professionalità, trasparenza e migliori servizi al cittadino: sono il tratto distintivo della riforma delle professioni sanitarie che il Senato ha approvato definitivamente questa mattina.» Lo dichiara il senatore Silvio Lai (Pd) relatore del provvedimento in commissione Bilancio.

«Una riforma attesa da anni che giunge a chiusura di una legislatura caratterizzata da un significativo percorso legato alla promozione e al rafforzamento dei diritti civili ed umani. Nella fattispecie la legge delega riguarda più di un milione di professionisti del sistema sanitario del nostro Paese con il riordino degli Ordini professionali. Norme precise anche per sperimentazioni cliniche, medicina di genere, abusivismo professionale e dirigenza del ministero della Salute – aggiunge Silvio Lai -. Questa norma riallinea il nostro Paese al resto d’Europa. Vengono riconosciute nuove professioni sanitarie come gli osteopati e i chiropratici e vengono assegnate al Ministero della salute professioni già riconosciute come i biologi, i chimici, gli psicologi e i fisici. Di assoluto rilievo, a tutela dei pazienti – conclude il senatore del Pd – la norma che colpisce in maniera severa l’abuso dell’esercizio di professione o di un’arte sanitaria.»

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In vista della prevedibile corsa agli ultimi acquisti per il cenone di Natale e per quello di Capodanno, il Mercato Civico di Carbonia sarà aperto eccezionalmente nelle mattinate di domenica 24 dicembre e domenica 31 dicembre.

Si tratta di una buona occasione per i cittadini per acquisire prodotti freschi e di qualità, a prezzi convenienti, in una struttura, quella del Mercato Civico, che rappresenta da sempre il cuore del commercio del centro cittadino.