24 November, 2024
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«Celebrare gli ottant’anni della parrocchia vuol dire rendere grazie a Dio per quello che è avvenuto in questi anni, qui è avvenuta tanta grazia del Signore. E allora la parrocchia è il luogo dove maturiamo come cristiani, dove la parola di Dio diventa il programma della nostra vita». Così questa mattina monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, durante l’omelia si è rivolto ai tanti stintinesi radunati nella chiesa dedicata all’Immacolata Concezione, per celebrare gli ottant’anni della parrocchiale di via Sassari.

Un’occasione importante che ha unito in un momento di preghiera e riflessione gli abitanti del paese che si affaccia sul golfo dell’Asinara. Per Stintino saranno tre giorni di festa per gli ottant’anni della consacrazione della chiesa parrocchiale. Appuntamenti che si concluderanno martedì con la messa delle 17 e che sono iniziati già sabato con un convegno di studi storici sul territorio, il paese e la chiesa, quindi sono proseguiti questa mattina con l’apertura e la benedizione da parte di monsignor Angelo Becciu del presepe a grandezza naturale, arrivato alla decima edizione ed arricchito con oltre cento statue.

«La sua presenza – ha detto il sindaco Antonio Diana rivolgendosi a monsignor Becciu – riconosce il valore delle iniziative che abbiamo intrapreso. In questi dieci anni, durante i quali abbiamo avviato il progetto del presepe, abbiamo testimoniato l’impegno della nostra comunità. Un presepe che è diventato testimonianza del mondo e che, attraverso anche una riflessione interiore e personale, vuole portare all’attenzione di coloro che lo visitano gli avvenimenti, purtroppo anche tragici, che il nostro pianeta vive ogni giorno.»

È stata l’assessore della Cultura Francesca Demontis a rimarcare il significato del presepe. «Non vuole richiamare soltanto turisti e visitatori ma vuole unire popoli di diverse tradizioni, culture e religioni».

Nel presepe, che descrive la storia e la tradizione del paese, sono raccolte tante statue arrivate anche da lontano: dalla Grecia, dalla Serbia, dall’Ungheria e quest’anno anche dal Benin. Il tema 2017 di Stintino Betlemme d’Europa, infatti, è l’Africa e le crisi umanitarie.

Il presepe è stato allestito nell’intera area del Porto Minori, con un percorso che prende avvio dalla piazzetta delle vele per arrivare sin sotto al Museo della Tonnara, con la capanna della Natività.

Ed è qui che questa mattina monsignor Angelo Becciu, accompagnato dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, dal parroco Andrea Piras e da monsignor Giancarlo Zichi ha benedetto il presepe. Alla cerimonia, assieme ai tanti fedeli, hanno partecipato anche la Confraternita della Beata Vergine della Difesa, la giunta e i consiglieri comunali quindi i rappresentanti della rete metropolitana, il rettore dell’Università di Sassari, le autorità militari del territorio e una rappresentanza dell’Ordine del Santo sepolcro.

Dopo la benedizione del presepe il coro “Santa Rughe” di Pattada si è esibito con un repertorio di canzoni natalizie in sardo.

I festeggiamenti per gli ottant’anni della chiesa di Stintino si sono aperti sabato 16 dicembre al Museo della Tonnara. È qui che si è svolto il convegno di studi “A ottant’anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale di Stintino. Tra I’Asinara e Stintino. Quale pastorale?”. Un momento di incontro e di riflessione per ricordare le origini del paese.

L’incontro, presieduto dall’arcivescovo di Sassari Gian Franco Saba, è stato moderato dal vicedirettore di Rai 1 Ludovico Di Meo.

Dalle relazioni presentate da monsignor Giancarlo Zichi, dal docente Giuseppe Zichi, dall’architetto che ha curato il recente restauro della chiesa parrocchiale, Monica Ortu, e dal sindaco Antonio Diana, sono emersi evidenti gli elementi identitari della comunità stintinese e del territorio, quelli della solidarietà, dell’appartenenza e del lavoro femminile. Per il pubblico si è trattato di un vero e proprio viaggio nel tempo, tra passato e presente. Uno spaccato storico del territorio stintinese, e non solo, che ha portato a ripercorrere anche la vita sull’isola dell’Asinara.

Al convegno sono intervenuti anche la presidente del consiglio comunale di Stintino Marilena Gadau, la presidente del consiglio del comune di Sassari Esmeralda Ughi e il parroco di Stintino don Andrea Piras.

Martedì 19 dicembre, alle 17.00, nella chiesa parrocchiale sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba a concelebrare la messa per l’ottantesimo anniversario della parrocchia.

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L’Automek Calasetta gioca questa sera sul campo della Sef Torres, al PalaSerradimigni di Sassari, inizio ore 18.30, per conquistare la decima vittoria stagionale che vale la conferma del primato in classifica del girone unico di qualificazione del campionato di serie C Silver di basket maschile, giunto alla sesta giornata del girone di ritorno, condiviso con la Ferrini Delogu Quartu che ha superato un’altra squadra sassarese, il Sant’Orsola, con il punteggio di 100 a 90.

La squadra isolana fin qui ha condotto un campionato brillantissimo, con nove vittorie ed una sola sconfitta e, dopo il secondo posto di un anno fa, punta apertamente alle fasi finali per la promozione, dopo la seconda fase a orologio che inizierà tra alcune settimane.

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Dopo esserci andato vicinissimo sette giorni (la capolista San Marco Assemini ’80 ha vinto la partita interna con il Carbonia con un goal di Claudio Mura al 90′, dopo aver tanto sofferto per tutto l’arco della partita la brillantezza della squadra du Andrea Marongiu, capace di costruire sette nitidissime occasioni da goal, riuscendo a concretizzarne soltanto una), il Carloforte ritenta oggi il sorpasso in vetta alla classifica, nella 13ª giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. I rossoblu tabarchini giocano a Selargius, contro la squadra di Gianni Maricca, dove cercano la settima vittoria consecutiva, mentre la squadra di Paolo Ledda è di scena a Gonnosfanadiga.

La prima inseguitrice delle due squadre che hanno fin qui dominato il campionato, l’Arbus, gioca sul campo del Seulo 2010, una squadra in piena crisi, reduce da quattro sconfitte consecutive che l’hanno fatta precipitare dal primo posto solitario al sesto, un solo punto avanti al Carbonia che, viceversa, ha visto interrotta con la capolista una serie di ben sei risultati utili consecutivi. Oggi i biancoblu, privi dello squalificato Riccardo Milia, ospitano l’Idolo di Arzana con il fermo proposito di riprendere la marcia di avvicinamento verso le zone alte della classifica.

Sugli altri campi, il La Palma Monte Urpinu ospita l’Arborea; a Quartu Sant’Elena è derby tra Sant’Elena e Quartu 2000; l’Andromeda ospita il Vecchio Borgo Sant’Elia e, infine, il Siliqua ospita il Bari Sardo.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, le due capolista Monteponi Iglesias e Libertas Barumini sono impegnate in trasferta, rispettivamente a Pula e Villamar, mentre la prima inseguitrice, la Gioventù Sportiva Samassi, ospita il Villanovafranca. L’Atletico Villaperuccio ed il Villamassargia cercano il rilancio al vertice della classifica, rispettivamente nel derby casalingo con l’Atletico Narcao ed in quello esterno di Masainas. Derby anche tra Fermassenti e Domusnovas Junior Santos. Il Cortoghiana gioca sul campo della Gioventù Sarroch, chiude il programma della 13ª giornata del girone d’andata la partita Senorbì-Villacidrese.

 

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Un goal-beffa del difensore argentino Federico Fazio al 4° minuto di recupero, una deviazione casuale molto contestata e poi legittimata dal Var, ha negato al Cagliari un meritato pareggio, al termine di una partita ben giocata dall’inizio alla fine.

I rossoblu sono stati protagonisti di una gara attenta, molto ordinata, non hanno mai sofferto i tentativi della squadra di Eusebio Di Francesco. Poche le palle goal nitide costruite dalla Roma, neutralizzate da Alessio Cragno, bravissimo anche a bloccare in due tempi un calcio di rigore di Diego Perotti, concesso anche in questo caso dopo il ricorso al Var (in un primo tempo l’arbitro Damato aveva ammonito Edwin Dzeko per simulazione sull’uscita a terra di Cragno) all’8′ della ripresa.

La Roma, con il passare dei minuti, ha aumentato la pressione, producendo ancora poco e nel finale il Cagliari l’avrebbe anche potuta beffare. Diego Lopez al 14′ ha inserito Diego Farias al posto di Joao Pedro e, dopo l’uscita dal campo di Nicolò Barella per infortunio, sostituito da Alessandro Deiola, proprio sui piedi del 27enne attaccante brasiliano è capitata la migliore occasione, su assist centrale di Gregory van der Wiel, ma dopo essersi girato bene, ha calciato male, spedendo alto.

L’arbitro ha assegnato 6 minuti di recupero (alla fine diventati 8). Il goal decisivo al 94′: Leonardo Pavoletti ha commesso fallo su Aleksandar Kolarov, sulla cui battuta Alessio Cragno ha rinviato di pugno in anticipo su tutti, ma il pallone è terminato addosso a Federico Fazio che ha messo dentro a porta sguarnita. I giocatori rossoblu hanno reclamato per un fallo di mano dell’argentino ma l’arbitro Damato, dopo aver rivisto l’azione al Var, ha convalidato.

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Battuta anche Pistoia, 88 a 81, per la Dinamo è la settima vittoria consecutiva tra campionato e Champions League. L’incontro con la squadra toscana è stato molto equilibrato anche se la Dinamo ha sempre dato l’impressione di poterlo fare suo, fin dalle battute iniziali che l’hanno vista avanti di 8 punti sul 10 a 2 con una tripla di William Hatcher, poi 12 a 4 al 3′. Pistoia ha saputo reggere l’urto iniziale sassarese, tornando a -2 con una tripla di Fabio Mian al 6′, 15 a 13, a -1 al 10′ con una tripla di Cesare Barbon ed ha chiuso il primo quarto sotto di soli 3 punti (26 sa 23), riuscendo a tenersi a contatto con la Dinamo anche nel secondo quarto, nel corso del quale è andata anche avanti di 4 punti al 15′, 32 a 36, ed ha chiuso sul 43 a 41.

Nuovo tentativo di fuga della Dinamo nella seconda parte del terzo quarto con un canestro da fuori e tre triple consecutive di uno scatenato Scott Bamforth, 63 a 56 al 27′, e nuova reazione di Pistoia che con una tripla di Raphael Gaspardo è tornata ancora a -2: 63 a 61, prima del 65 a 61 del 30′ segnato da due tiri liberi di Dyshawn Pierre. In avvio di ultimo quarto, la Dinamo ha spiccato il volo, con una tripla di Dyshawn Pierre ed una di Marco Spissu (73 a 63); il vantaggio si è dilatato fino al +18 al 38′, 87 a 69, con quattro schiacciate di Shawn Jones, Dyshawn Pierre, Levi Randolph e ancora Dyshawn Pierre ed una tripla di Levi Randolph.

Nel finale la Dinamo ha smesso praticamente di giocare ma il vantaggio era talmente ampio che la vittoria non è mai stata in discussione e la squadra di Federico Pasquini ha incamerato la nuova vittoria, la settima consecutiva tra campionato e Champions League, che fa classifica ed anche convinzione nei propri mezzi che, a questo punto, è legittimo dirlo, sono davvero notevoli.

Prestazione superlativa, ancora una volta, di Scott Bamforth, nuovo fenomeno biancoblu, autore di 24 punti in 29′, 5/7 da tre, 4 rimbalzi, 5 falli subiti e 6 assist per un totale 28 di valutazione: altro protagonista un ottimo Dyshawn Pierre alla seconda doppia doppia consecutiva con 16 punti e 10 rimbalzi, 23 di valutazione. Doppia cifra anche per Shawn Jones (13 punti e 6 rimbalzi), Levi Randolph (11 punti e 3 assist). Ottima serata per William Hatcher, autore di 9 punti con il 100% al tiro e 4 assist.

Dinamo Banco di Sardegna 88 – Pistoia Basket 81

Parziali: 26-23; 17-18; 22-19; 23-20.

Progressivi: 26-23; 43-41; 65-61; 88-81.

Banco di Sardegna: Spissu 8, Bamforth 24, Planinic 4, Devecchi , Randolph 11, Pierre 16, Jones 13, Stipcevic, Hatcher 9, Polonara 3, Picarelli, Tavernari . All. Federico Pasquini.

Pistoia: Della Rosa, McGee 8, Kennedy 6, Barbon 3, Mian 14, Gaspardo 8, Onuoha, Bond 17, Magro 2, Moore 13, Ivanov 10. All. Vincenzo Esposito.

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E’ un Cagliari deciso a giocarsela senza alcun timore reverenziale, nonostante il valore dell’avversario e le distanze presenti in classifica, quello che scenderà in campo tra pochi minuti allo stadio Olimpico contro la Roma di Eusebio Di Francesco, nell’anticipo della 17ª giornata di andata del campionato di serie A. La partita sarà diretta Antonio Damato di Barletta, assistenti di linea Posado di Bari e Santoro di Catania, quarto uomo Nasca di Bari, Var Guida di Torre Annunziata, Avar Tognolini di Milano. La Roma arriva alla partita odierna reduce da un mezzo passo falso sul campo del Chievo e vorrà assolutamente vincere, per tenere il passo del Napoli, impostosi per 3 a 1 nell’anticipo sul campo del Torino, ed approfittare della prima sconfitta stagionale subita dall’Inter, alla vigilia capolista solitaria, battuta al Giuseppe Mezza dall’Udinese, con l’identico punteggio di 3 a 1, e scavalcata al comando della classifica dalla squadra di Maurizio Sarri di due lunghezze.

Diego Lopez fa affidamento sulle qualità dei suoi attaccanti, Joao Pedro, Diego Farias e Leonardo Pavoletti, quest’ultimo chiamato ad un confronto “pesante” con i centrali romanisti. Non ci sarà, purtroppo, Paolo Faragò, una delle rivelazioni stagionali, che dovrebbe essere rimpiazzato dall’olandese Gregory van der Wiel, nelle ultime settimane in chiara crescita.

Leonardo Pavoletti.

 

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Un viaggio tra le pagine più belle della storia del calcio biancoblu, dal 1939 al 1983, è quello che propone il libro “Dalla Carbosarda alla Pol. Carbonia … Io c’ero”, di Elvio Verniani, Giampaolo Cirronis Editore, presentato nella tarda mattinata nei locali del Ristorante “Mari e Monti”, in via Roma 50, a Carbonia.

In 176 pagine formato A4, circa 300 fotografie ricostruiscono le esperienze vissute dall’autore in oltre 50 anni, prima da bambino-tifoso e calciatore del settore giovanile, poi da fotografo, dirigente e per sette anni presidente (dal 1976 al 1983), nel periodo che vide la squadra promossa prima dalla Promozione alla serie D, poi dall’Interregionale alla serie C2.

Alla presentazione hanno partecipato una trentina di ex calciatori biancoblu degli anni 60-‘70-’80, tra loro Adriano Novellini, capocannoniere della squadra che nella stagione 1981/82 conquistò la promozione in C2 con 25 goal in 29 partite (oltre ai 4 realizzati in Coppa Italia), che abbiamo intervistato.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215254438422185/

Durante la presentazione, curata da Luciano La Mantia, oltre all’autore Elvio Verniani, sono intervenuti don Amilcare Gambella, parroco della chiesa di San Ponziano, autore della prefazione al libro; Adriano Novellini; Giampaolo Cirronis, editore del libro e giornalista che ha seguito, raccontato e descritto i campionati del Carbonia negli ultimi 40 anni; e Franco Reina, autore del libro “Carbonia, Carbosarda – Passione per la squadra biancoblu”, editato dallo stesso Giampaolo Cirronis.

Al termine della presentazione, una decina di ex calciatori biancoblu hanno partecipato al pranzo con l’autore, l’editore, alcuni ex dirigenti e tifosi.

Il libro domani mattina, intorno alle 11.00, verrà presentato all’Enocaffè, in via Costituente 1, a Carbonia.

                 

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Dal oggi al 22 dicembre, riparte a Mandas, la manifestazione “Saboris Antigus”, inserita nel circuito delle sagre del territorio della Trexenta e del Sarcidano, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Enti locali per le Attività culturali e di spettacolo. Il Natale tra i sentieri del grano nell’incantevole viaggio tra sapori, arte, tradizioni, artigianato e cultura, negli angoli più suggestivi e antichi del paese, tra ricette tipiche, prodotti genuini della terra, degustazioni, laboratori, lavorazioni artigianali, eventi ed intrattenimenti musicali. Sabato, alle 17.00 si terrà il convegno su “La valorizzazione economica delle aree agricole marginali delle aree interne”, dove si affronteranno i temi relativi alla trasformazione del territorio agrario dal periodo feudale all’età moderna con il prof. Giovanni Murgia, alle prospettive di sviluppo e ricostruzione del paesaggio con particolare riferimento ai terreni marginali nell’intervento dell’ing. Molvano Manias, e alla “Strategia di recupero e sviluppo delle aree marginali” con il dott. Gianfranco Sanna, geopedologo.

Domenica 17 dicembre, ultima domenica prima di Natale, si terrà la giornata clou della manifestazione: il paese si trasformerà in una straordinaria esposizione a cielo aperto per mostrare le “arti, i mestieri e le tradizioni che si intrecciamo con i saperi e i sapori del territorio”. Le vie del centro storico saranno animate dai numerosi artigiani locali con i loro prodotti lavorati a mano, e da una serie di laboratori didattici che ricorderanno la vita quotidiana del territorio. Lungo la passeggiata delle vie storiche, in un percorso di suggestioni nella memoria, saranno a disposizione dei visitatori le peculiarità enogastronomiche, paesaggistiche e storiche di uno dei comuni più ricchi di storia e tradizioni, come dimostra il complesso nuragico-punico-romano di “su Angiu” sito di provenienza della navicella votiva, o le oltre quarantotto rovine di nuraghi e villaggi e la tomba dei giganti di “s’arruina de su procu”. Un piccolo gioiello del Sud della Sardegna reso celebre nel 1921 anche dal passaggio di David Herbert Lawrence nella incantevole stazione ferroviaria. Un paese che “suscitava emozioni e suggestioni” sul quale lo scrittore inglese lasciò le sue ottime impressioni nel libro “Sea and Sardinia”.

«C’è un crescendo di interesse e partecipazione nei confronti di questa manifestazione che quest’anno giunge alla quarta edizione e che soddisfa sempre più le aspettative dei tanti visitatori che ogni volta si riversano a migliaia nei centri della Trexenta – sottolinea il sindaco di Mandas, Marco Pisano -. Anche quest’anno intendiamo mettere in luce le potenzialità del territorio grazie alle collaborazioni con le tante associazioni, i comitati e le realtà produttive enogastronomiche, turistiche e culturali. La manifestazione ha l’obiettivo di potenziare le tradizioni locali e di filiera corta, al fine di riscoprire i valori identitari, favorire la conoscenza dei nostri territori e inserire in modo stabile il Comune di Mandas in un circuito turistico duraturo.»

Negli scorci suggestivi e negli antichi cortili saranno presenti produttori agricoli, artigiani locali e lavorazioni tipiche di tutta la Sardegna, laboratori, percorsi del gusto, visite guidate tra i Musei della tradizione locale, show cooking, laboratori didattici dimostrativi sulla lavorazione del pane, della pasta, dei dolci e  del formaggio, e naturalmente gli spazi di accoglienza per i bambini e le bambine con intrattenimenti vari. Un’occasione unica anche per acquistare idee regalo tipiche e originali in occasione delle festività natalizie, a chilometro zero.

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In occasione della cena degli auguri fissata per il giorno 18 dicembre al Caesar’s Hotel di via Darwin (ore 20.00) come consuetudine il Panathlon Club Cagliari assegna il Premio FairPlay e i Premi Panathlon Club 2017 ad atleti che si sono particolarmente distinti nelle loro discipline, non solo per i risultati sportivi ma anche per il loro modo di essere uomini e cittadini, grazie alle loro gesta che possono essere un esempio per tutti.

Il Premio Fair Play andrà a Pierluigi Lubrano, allenatore della squadra di calcio Allievi Pgs Audax Frutti d’Oro. Qualche mese fa in una partita contro il Gergei, gli ospiti si presentarono in campo con soli 9 giocatori, per motivi vari. L’Audax decise di giocare ad armi pari, e anche loro scesero in campo in 9 (anziché 11). Un vero comportamento sportivo. L’allenatore Lubrano non volle vincere facilmente. La partita terminò 3 a 3.

I Premi Panathlon 2017 saranno consegnati a Isabella Fuccaro, giovane schermitrice della Accademia D’armi Athos di Cagliari, vincitrice di campionati regionali in diverse specialità e 2ª classificata nella categoria Giovanissimi ai recenti Campionati Italiani, Marco Lecis, atleta del Cus Cagliari e della Nazionale paralimpica della Federazione Hockey italiana, e Andrea e Fabio Fà, atleti della Asd Millesport onlus, che hanno partecipato a numerose manifestazioni internazionali con la nazionale italiana di calcio a 7 unificato.

 

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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna al PalaSerradimigni, dopo la grande impresa compiuta in Champions League in Turchia contro il Pinar (seguita ad altre cinque vittorie consecutive, tra campionato e Chamions, l’ultima sul campo della capolista Germani Brescia, fino a una settimana fa imbattuta), per affrontare The Flexx Pistoia, per l’undicesima giornata della regular season del campionato di A1 (inizio ore 20.45).

Sulla carta la Dinamo parte chiaramente favorita ma quella di questa sera, soprattutto per il momento in cui arriva, è una di quelle classiche partite ricche di insidie che possono nascondere pericolosissimi tranelli se non vengono affrontate con lo spirito giusto.

«Dobbiamo stare attenti a Pistoia per due ragioni fondamentali – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini – prima di tutto perché è una squadra che ha sempre battagliato e, superato il momento in cui aveva diversi infortuni, ha sempre giocato punto a punto partite molto valide, come per esempio quella di Venezia. In secondo luogo – in particolare nelle ultime due gare – da quando è arrivato Ivanov sono molto migliorati dal punto di vista della concretezza, hanno vinto in casa contro Torino e contro Pesaro. Ivanov dà molta profondità al loro attacco perché è bravo a prendere posizione sia sugli scarichi che nelle giocate che fanno direttamente per lui sotto canestro. Bisogna quindi fare molto lavoro su di lui e soprattutto molto lavoro sul perimetro, perché Moore oltre a fare il playmaker classico sta facendo moltissimo canestro da tre punti. A questo si aggiunge il rientro di McGee, che ha giocato già due partite, e domani me lo aspetto completamente a posto. Quando hai tre giocatori del genere sai che devi stare attento. Ci sono poi anche Mian, Gaspardo, Bond, che sono tutti giocatori che stanno facendo una buonissima stagione, per cui dobbiamo essere assolutamente bravi a tirare fuori tutto quello che abbiamo a livello di energie mentali e fisiche per portare a casa la gara.»

«Dobbiamo sicuramente ancora migliorare molto – aggiunge Federico Pasquini -, ci deve essere la capacità di limare alcune cose sia in difesa sia in attacco, dobbiamo riuscire a portare su tutti i quaranta minuti sempre un certo livello di qualità, senza fermarci, andando oltre. Per il resto mi porto dietro il fatto che abbiamo avuto tanta personalità, siamo stati sempre molto consistenti e capaci di fare la partita da subito, decidendo noi i ritmi e senza andare mai in ansia quando l’avversario si avvicinava. Questi sono un po’ i flash che mi porto nella testa di questi ultimi dieci giorni.»

«Nello sport si impiega tantissimo ad acquisire un livello di equilibrio e positività. A questo si arriva grazie al lavoro e ci puoi impiegare un secondo a tornare ad essere la squadra in cui non funziona nulla. Quello che mi interessa è che riusciamo ad essere molto equilibrati e razionali, capendo che non si è fatto nulla ma quello che è stato raggiunto è stato possibile grazie al lavoro. Avevo detto che questa squadra aveva bisogno di tempo, perché giovane e perché con tanti infortuni – conclude Federico Pasquini – e ora si è visto che nel momento in cui siamo stati al completo e dopo tre mesi di lavoro sono venute fuori le potenzialità, anche se dobbiamo motivarci sempre di più.»