24 November, 2024
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Come ogni anno, in questi giorni la Fondazione Sardinia annuncia la celebrazione della novena di Natale come ‘novena de Pasch’e Nadale’, in sardo.

Iniziata ormai otto anni fa nella chiesa del Sepolcro  di Cagliari, proseguita a San Saturno, San Giovanni di Quartu, San Lorenzo e Santa Croce, è contenuta in un prezioso libretto frutto dell’impegno del biblista don Antonio Pinna, e dei contributi di testo e di traduzione di Mario Puddu e di Gianni Loy, nonché delle musiche di Piero Marras e Graziano Orro.

Come negli altri anni, la parrocchia di S. Evangelista di Pitz’e Serra (con don Gianfranco Falchi) e quella di Serdiana (con don Mario Cugusi)  continuano nell’iniziativa.

A Cagliari, quest’anno, 2017, ci siamo riavvicinati laddove abbiamo iniziato, a Marina, nella chiesa di Sant’Agostino (via Baylle e Largo Carlo Felice), ogni giorno a partire dal 16 dicembre e fino al 24, con inizio alle ore 18,00.

Guiderà la novena mons. Gianfranco Zuncheddu. Aiuteranno i nostri canti, come nelle scorse occasioni,  una serie di artisti: i Sonus ‘e canna,  Cuncordu a launeddas, Maria Giovanna Cherchi, Sabrina Sanna di Animas, il coro delle voci bianche “Corus Opera” di Quartu, diretta dalla maestra Laura Porceddu.

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Dopo l’esito scenico dei laboratori per giovani rifugiati curati dai registi Wu Wenguang e Mengqi Zhang, proseguono a Cagliari gli appuntamenti con il festival della creatività giovanile “La città che viaggia”, organizzato da Carovana SMI.

Domani, domenica 17 dicembre, alle 18.00, nello spazio Search (il sottopiano del Palazzo civico, nel largo Carlo Felice), arriva la compagnia Company Blu che proporrà le due performance “Heavy metal” ed “Autocritico”.

In scena ci sarà il danzatore e coregrafo Alessandro Certini che traccerà un percorso sul tema degli eroi e degli antieroi. “Heavy metal” (metallo pesante), porta alla mente due immagini, il genere musicale e il significato del termine, pesanti e fragorose parti di ferro, in movimento. Passando costantemente dall’una all’altra valenza, heavy metal assume in questo breve lavoro un significato ironicamente metaforico. Tra evocazione e celebrazione il corpo tenta un assurdo processo di liberazione dal suo passato con un’improbabile danza costretta dalle limitazioni del “costume”, la tipica corazza medievale.

“Autocritico” si ispira invece al testo di Oscar Wilde “Il critico come artista”: si tratta di un assolo che ne segue lo spunto riflessivo, mettendo in luce le affinità tra chi realizza un’opera e colui che la valuta e interpreta. In scena un personaggio, al contempo danzatore e attore, artista e critico, sé e altro da sé, presenta alcune coreografie e ne svela, attraverso elaborate riflessioni, il profondo significato. Questo lavoro si presenta come una curiosa performance ironica, danzata e recitata, dedicata al gesto e alla sua interpretazione.

Lunedì 18 dicembre, alle 11.30, sempre nello spazio Search, “Heavy metal” ed “Autocritico” saranno replicati per le scuole.

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Si chiude con una serata che vedrà protagonisti alcuni tra i musicisti più rappresentativi della scena sarda nel mondo la XIX edizione del Festival internazionale di musica da camera, organizzato a Iglesias dall’associazione culturale Anton Stadler.

Domani, domenica 17 dicembre, alle 19.00, nello storico Teatro Electra, va in scena “Made in Sardinia: Canne al vento”, l’anteprima assoluta della nuova produzione firmata Anton Stadler. Saranno sul palco il sassofonista Gavino Murgia, il bandoneonista Fabio Furìa e il pianista Walter Agus, mentre le musiche originali (una suite per bandoneon e sax soprano, scritta apposta per l’occasione) portano la firma di Matteo Martis. In scena, per un omaggio dedicato a Grazia Deledda, nel 90° anniversario della consegna del Nobel per la letteratura, ci sarà anche l’attore Simeone Latini.

La serata proporrà uno spettacolo trasversale, frutto dell’incontro tra linguaggi musicali ed espressioni artistiche diversi: è la Sardegna raccontata attraverso le note del jazz e i ritmi trascinanti del tango, sino alle sonorità quasi da film hollywoodiano delle composizioni di Matteo Martis.

A fare da corollario alla parte musicale, è poi un omaggio a Grazia Deledda con le parole del suo romanzo più celebre, “Canne al vento”, recitate da Simeone Latini mentre scorrono sullo schermo le immagini dell’omonimo sceneggiato del 1958, diretto da Mario Landi, e alcune sequenze del film muto “Cenere” (1916), diretto da Febo Mari, con Eleonora Duse.

 

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L’associazione nazionale Guide Turistiche (ANGT) ha espresso grande soddisfazione per la sospensione del rilascio delle abilitazioni per l’esercizio della professione di guida turistica deliberata dalla Regione Sardegna.

«Con un articolo inserito nella legge di Bilancio 2018, il Consiglio regionale della Sardegna è intervenuto su una questione delicatissima ma importantissima relativa alle modalità di rilascio del titolo abilitativo per l’esercizio della professione di guida turistica nella Regione Sardegna – commenta la presidente di ANGT Adina Persano -. L’articolo dispone la sospensione delle disposizioni relative alla professione di guida turistica in attesa di una legge di riordino dello Stato che da anni l’associazione nazionale Guide Turistiche (ANGT) chiede con forza. Con questo atto legislativo si pone fine, anche in Sardegna, a quel “pendolarismo abilitativo” che da sempre ANGT denuncia – aggiunge Adina Persano -. Non sarà più possibile abilitarsi come guida turistica in una regione (con corsi di formazione privati e costosi o, addirittura, con poche ore di affiancamento ad associazioni culturali per un approfondimento sul patrimonio di quel territorio senza mai aver superato un esame), per poi svolgere la professione in un ambito diverso da quello per il quale si è stati abilitati, senza averne mai verificato le competenze e le conoscenze del patrimonio culturale.»

«Solo esami seri e rigorosi possono abilitare professionisti di qualità – sottolinea ancora Adina Persano -. Lo sosteniamo da sempre per il grande rispetto verso il nostro paese, l’Italia, che la ricchezza e la varietà dei beni culturali rendono unica al mondo. Lo ribadiamo perché siano convinti che le guide turistiche professioniste e legalmente abilitate, siano le uniche che possano offrire servizi al turista in maniera professionale e con competenza.»

«Confidiamo – conclude Adina Persano – che la Regione Sardegna non sia lasciata sola in questa battaglia e che altre regioni come la Toscana e la Puglia possano seguire il suo esempio, per porre fine a comportamenti ed atti che danneggiano tutti i professionisti che, con dedizione ed impegno, partecipano allo sviluppo turistico e culturale di una comunità.»

 

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Verrà inaugurato questo pomeriggio, alle 17.00, nei locali del Palazzo del Capitolo, in Piazza De Gasperi, a Sant’Antioco, in omaggio al ricordo del Maestro Gianni Salidu, “Il Presepe Artistico”, una vasta esposizione di presepi provenienti da tutta l’Italia. Domenica 17 dicembre, dalle ore 10.00 alle ore 20.00, si svolgerà “Su Mercau de na’ Borta”, un’esposizione di prodotti tipici e antichi mestieri. Visitare “Il Presepe Artistico”“Su Mercau de na’ Borta”, sarà come fare un tuffo nel passato!

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Miniera di Olmedo
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, e l’amministratore di Igea, Michele Caria, hanno incontrato questa mattina a Cagliari i rappresentanti sindacali ed una delegazione dei lavoratori della Miniera di Olmedo. Si è trattato di un incontro per esaminare il futuro del sito e dei lavoratori, dopo l’approvazione della norma in finanziaria con la quale sono stati stanziati oltre 900mila euro per affidare alla società in house della Regione Igea il servizio di custodia e mantenimento in sicurezza della miniera, fino al rilascio della concessione a un nuovo imprenditore attraverso regolare manifestazione di interesse. L’obiettivo della Regione, da un lato, è assicurare il mantenimento in sicurezza del sito fino alla definitiva attribuzione ad un nuovo concessionario, possibilmente dando risposte ai lavoratori che sono usciti o stanno uscendo dalla mobilità, e, dall’altro, costruire un percorso verso il rilancio della miniera di bauxite. Un rilancio che passi sia attraverso azioni di scouting per trovare un nuovo investitore, sia creando le condizioni perché il sito risulti appetibile da parte di un eventuale nuovo concessionario. Per ciò che riguarda gli aspetti legati all’occupazione, quanto prima sarà stipulata la convenzione tra assessorato dell’Industria ed Igea che consentirà alla società in house della Regione di prendere in carico il sito minerario. L’incontro, inoltre, è servito per esaminare i possibili percorsi alternativi di sostegno al reddito o di utilizzo temporaneo dei lavoratori della miniera attraverso gli strumenti delle politiche attive del lavoro, anche alla luce delle nuove risorse inserite nella Manovra finanziaria attualmente all’esame del Consiglio regionale.

 

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“A ottant’anni dalla consacrazione della chiesa parrocchiale di Stintino. Tra I’Asinara e Stintino. Quale pastorale?”: è il titolo del convegno di studi in programma oggi, sabato 16 dicembre, alle 16.00, al Museo della Tonnara di Stintino. Un momento di incontro per la comunità, per ricordare le origini del paese e celebrare gli ottant’anni della chiesa parrocchiale dedicata all’Immacolata Concezione. Il paese, inoltre, domenica, alla presenza di monsignor Giovanni Angelo Becciu, sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato del Vaticano, festeggerà anche i dieci anni di “Stintino, Betlemme d’Europa”, il progetto che dal 2007 porta per la vie del borgo il presepe a grandezza naturale.

L’attività della Chiesa sul territorio di Stintino ma anche la storia ormai lontana e quella più recente e dei nostri giorni saranno gli argomenti centrali dell’appuntamento in programma sabato al museo di via Lepanto. Per il pubblico che vorrà partecipare al convengo di studi sarà l’occasione per conoscere, dalle parole di monsignor Giancarlo Zichi, le “attività pastorali degli arcivescovi turritani presso le borgate dell’Asinara e nel paese di Stintino (secoli XIX-XX)” e, grazie allo studio del docente Giuseppe Zichi, “il contributo della Santa Sede e dell’arcivescovo Cleto Cassani nella Grande Guerra a favore dei profughi e prigionieri dell’Asinara”.

Il convegno sarà aperto da Marilena Gadau, presidente del consiglio stintinese, quindi sarà presieduto dall’arcivescovo di Sassari, monsignor Gian Franco Saba, e moderato dal vicedirettore di Rai 1, Ludovico Di Meo.

Il convegno, inoltre, consentirà al pubblico un vero e proprio viaggio nel tempo, tra passato e presente. A fare da traghettatore, dalla storia più antica ai giorni nostri, sarà il sindaco di Stintino Antonio Diana con la sua relazione “Stintino ieri e oggi”. Uno spaccato storico del territorio stintinese dall’epoca prenuragica sino alla prima metà del 1885 quindi una descrizione del territorio dall’anno della fondazione del paese sino ai tempi nostri. Un viaggio che farà scoprire come il territorio fosse conosciuto con il nome di Stintino già dal 1310 e che gli ovili, la tonnare e le chiesette presenti sul territorio rappresentavano luoghi di ritrovo delle comunità del tempo. Punti di riferimento che, dopo la fondazione di Stintino, cambiarono completamente, spostandosi appunto sul paese.

A chiudere il convegno, al quale interverranno anche il presidente del consiglio del comune di Sassari Esmeralda Ughi e il parroco di Stintino don Andrea Piras, sarà la relazione di Monica Ortu sul “recente restauro della chiesa parrocchiale di Stintino”.

È prevista quindi per domenica 17 dicembre l’apertura della decima edizione del progetto “Stintino, Betlemme d’Europa” organizzato come ogni anno dall’associazione Il Tempo della Memoria e dal Comune. Alle 10,30, sarà l’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu a concelebrare la messa nella chiesa parrocchiale e, a seguire, a benedire, al Porto Minori di Stintino, il presepe a grandezza naturale con oltre 80 statue. A presentare il progetto all’alto prelato sarà l’assessore della Cultura Francesca Demontis che, assieme a Sabina Maddu, ha curato “Stintino, Betlemme d’Europa”. Quest’anno il progetto si arricchisce delle sculture realizzate dagli artisti che hanno partecipato al simposio “TraMare incontri”, organizzato dall’associazione “Il Tempo della memoria”. Le sculture, tutte in marmo bianco di Orosei, sono state sistemate lungo un percorso che dalla strada panoramica conduce sino al Porto Minori. Alcune di queste sono state sistema anche nello specchio d’acqua antistante il museo ed il vecchio porto.

Dopo la benedizione del presepe è prevista l’esibizione del coro “Santa Rughe” di Pattada.

Martedì 19 dicembre, alle 17.00, nella chiesa parrocchiale sarà l’arcivescovo di Sassari monsignor Gian Franco Saba a concelebrare la messa per l’ottantesimo anniversario della parrocchia.

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183,5 milioni di euro. E’ questo l’ammontare che le imprese della Sardegna dovranno pagare entro il 18 dicembre per l’IMU e la TASI.

La quota maggiore, il 26,9% del totale, verrà corrisposta da negozi e botteghe, il 16,6% dalle imprese con fabbricati per attività commerciali, il 15,1% dagli opifici, il 14,8% dalle strutture ricettive, il 12,6% dalle attività industriali mentre il resto verrà suddiviso tra uffici e laboratori.

Sono questi i dati che emergono dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna, dal titolo “L’escalation di IMU-TASI”, su dati Agenzia delle Entrate e Istat.

A livello territoriale 93,1 milioni di euro verranno raccolti nella vecchia provincia di Cagliari, il 59 nella ex di Sassari, 21,7 a Nuoro e 9,7 a Oristano.

Su base nazionale il peso di IMU e TASI per gli immobili destinati attività produttive arriva a 8miliardi e 802milioni di euro.

«E’ una situazione che tantissime imprese non riescono più a reggere – ha affermato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – proprio per questo, a livello nazionale, anche quest’anno abbiamo battagliato per ottenere l’esclusione dal pagamento dell’IMU, degli immobili nei quali si produce economia e posti di lavoro realiAbbiamo richiesto l’azzeramento delle imposte anche sul costo del lavoro (IRAP) – ha continuato Matzutzi – perché è incredibile che si paghino delle tasse sulla base di quanto lavoro si crea e sarebbe necessario pagare le tasse solo sulle fatture effettivamente incassate e non per il solo fatto di aver emesso la fattura

«Però teniamo conto che il carico fiscale, da quest’anno, sarà più leggero grazie all’azione che Confartigianato ha svolto a livello Parlamentare sui cosidetti “imbullonati” – ha sottolineato il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – infatti, a seguito di una nuova disciplina di determinazione della rendita catastale degli immobili classificati nei gruppi catastali D ed E, la Legge di Bilancio esclude dall’ambito della valutazione catastale i «macchinari, congegni, attrezzature e altri impianti, funzionali allo specifico processo produttivo» con una riduzione del 7,2% del prelievo sulle imprese del Manifatturiero.»

In ogni caso, sul Bilancio 2018, graveranno i costi della mancata deducibilità dell’IMU. Infatti, nel corso del dibattito sulla Manovra, Confartigianato ha richiesto di innalzare la deducibilità dell’IMU corrisposta sugli immobili strumentali all’esercizio dell’attività economica – oggi limitata al 20% – per giungere in un triennio alla totale deducibilità dal reddito d’impresa. Sulla base delle informazioni rese disponibili nella risposta del Ministro Pier Carlo Padoan ad una interrogazione in Commissione, il minore gettito per IRES, IRPEF e IRAP che sarebbe determinato dalla deducibilità integrale, a regime, è pari a 636 milioni di euro.

«La mancata applicazione del dispositivo proposto – rimarca Antonio Matzutzi – mantiene un iniquo prelievo fiscale sulle imprese, generando l’effetto perverso di “ulteriori tasse sulle tasse”

Una recente indagine sempre dell’Ufficio Studi di Confartigianato sul peso della fiscalità in Sardegna, calcolava in 9.467 euro le tasse locali che una impresa tipo doveva pagare ogni anno solo per esistere. Il conto totale è dato da IRAP, addizionali comunali e regionali, IMU e Tasi. Un carico fiscale insostenibile per tantissimi imprenditori.

L’indagine analizza la pressione fiscale per una micro impresa-tipo (soggetta a IRPEF composta da 2 lavoratori indipendenti e 3 dipendenti a tempo indeterminato, che ha di proprietà un immobile produttivo. Il fisco locale + la “tassa sulla tassa”, relativa all’indeducibilità dell’IMU, pesano su una piccola-micro impresa della Sardegna per una cifra poco sotto i 10mila euro (9.467 euro per l’esattezza) con una differenza positiva (ovvero in favore delle imprese) di 1.697 rispetto alla media nazionale di 11.164. All’interno di questa cifra, ogni dipendente costa, in tasse, ben 1.893.

Significative le differenze di tassazione all’interno delle varie province sarde: tra la più “cara”, Sassari con 9.768 euro a impresa e Oristano, la più “economica” con 8.776, ci sono quasi 1.000 euro di differenza. Nel mezzo Cagliari con 9.646 euro, Carbonia Iglesias con 9.404, Olbia-Tempio con 9.399, Medio Campidano con 9.373, Nuoro con 9.177 e Ogliastra con 8.857.

«Confartigianato, anche livello Nazionale – conclude il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – continuerà a chiedere una riforma che riduca la pressione fiscale che grava sulle piccole imprese. E’ necessario ridurre la tassazione sugli immobili produttivi (capannoni, laboratori, macchinari, attrezzature) che non possono essere considerati alla stregua delle seconde case. E va abolito il groviglio IMU/TASI/TARI, che come nel gioco delle tre carte vede sempre vincente il banco

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«Ormai per le coperture finanziarie nella legge di bilancio 2018 si sta raschiando il fondo del bidone. Quindi c’è da essere, certo moderatamente soddisfatti per l’incremento del contributo dello Stato alle spese per le funzioni di province sarde e città metropolitana di Cagliari. Al cui risultato hanno lavorato i parlamentari del Pd e del centrosinistra sardo anche dopo il punto fatto nella riunione con il presidente della Giunta qualche giorno fa.»

Lo scrive, in una nota, Francesco Sanna, deputato del Partito democratico.

«Si parte dal quadro normativo attuale, che prevede per l’anno in corso 10 milioni di euro e per il prossimo 20 milioni. L’emendamento da poco approvato dalla commissione Bilancio – conclude Francesco Sanna – incrementa a 35 milioni il contributo per il 2018 e lo stabilizza a 40 milioni dal 2019, raddoppiando il fondo.»

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

 

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Il delegato del presidente della Regione per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha convocato una riunione sullo stato di attuazione del Programma di interconnessione dei sistemi idrici, collegamento Tirso – Flumendosa 4° lotto, alla quale ha invitato tutti i Comuni del Sulcis Iglesiente; il presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Ivo Melis; il presidente dell’Unione dei Comuni di Metalla e il Mare Ferdinando Pellegrini; il presidente dell’Unione dei Comuni dell’Arcipelago del Sulcis Antonio Vigo; il sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo; il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras; gli ingegneri Marco Cherchi e Piero Dau della direzione generale dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici; e, infine, il presidente dell’Enas, Giovanni Sistu,

La riunione si svolgerà lunedì 18 dicembre, alle 15.30, presso il Centro culturale di Corso Berlinguer, a Tratalias.

Per la realizzazione del 4° lotto dell’interconnessione Tirso-Flumendosa sono stati stanziati 59 milioni di euro, finanziati con i fondi Fsc del Patto della Sardegna che permetterà di collegare la dighe di Punta Gennarta, Monte Pranu e Bau Pressiu al Flumendosa. Il progetto rientrava già in precedenti interventi, finora mai realizzati.

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