24 November, 2024
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Chi aspettava nuove conferme sul fatto che il Cagliari delle ultime settimane sia una squadra diversa rispetto a quella del primo scorcio di stagione che alla Sardegna Arena ha offerto alcune prestazioni molto negative, perdendo con tre dirette concorrenti per la salvezza (Sassuolo, Chievo e Genoa), è stato accontentato. Questa sera l’inizio di gara con la Sampdoria è stato schockante: 0 a 2 al 19′, con doppietta di Fabio Quagliarella. C’erano tutti gli elementi per temere un crollo, anche perché al 25′ Lucas Torreira è andato vicino al terzo goal. Ma il Cagliari questa volta ha reagito alla grande, con orgoglio e qualità di gioco, e riportandosi in parità in avvio di ripresa, aiutato da una situazione fortunata in occasione del goal di Diego Farias dell’1 a 2, ma legittimando il pari con il successivo bellissimo goal di testa di Leonardo Pavoletti.

Diego Lopez, come sette giorni fa a Bologna, è stato costretto ad una sostituzione nella formazione annunciata: al Dall’Ara era stato Marco Andreolli a dover dare forfait, stavolta è Rafael a non farcela, rimiazzato da Cragno, nemmeno lui in perfetta condizione. Daniele Dessena ha rilevato lo squalificato Nicolò Barella, Marco Andreolli ha ripreso il suo posto tra i titolari. Dopo solo due minuti Luca Ceppitelli ha accusato un problema alla schiena ed è stato sostituito da Fabio Pisacane.

Dopo un avvio favorevole al Cagliari, all’11’ la Sampdoria s’è portata in vantaggio con Fabio Quagliarella con un tocco di punta su assist di Gastón Ramirez.

Il Cagliari ha abbozzato una reazione ma dopo soli 8 minuti ha subito il secondo goal, autore ancora Fabio Quagliarella, con un tiro preciso su assist di tacco di Dennis Praet.

L’uno-due doriano ha dato un duro colpo al Cagliari che ha tentato di reagire ma al 33′ ha perso per un guaio muscolare Paolo Faragò, sostituito da Gregory van der Wiel ed al 40′ anche Daniele Dessena, sostituito da Diego Farias. Prima del riposo, dunque, Diego Lopez ha esaurito i tre cambi a sua disposizione.

I rossoblù sono tornati in capo per la ripresa decisi a tentare il tutto per tutto per recuperare il risultato e la fortuna al 56′ ha restituito loro almeno parzialmente ciò che aveva tolto, quando un rinvio di piede di Emiliano Viviano ha colpito fortuitamente la schiena di Diego Farias ed il pallone è terminato in modo beffardo in rete. Un gol che ha avuto il potere di sbloccare definitivamente la testa e le gambe dei rossoblù che hanno sfiorato subito dopo il pareggio: cross di Gregory van der Wiel, Leonardo Pavoletti ha girato di testa nell’angolo basso, Emiliano Viviano si è riscattato ed ha mandato in angolo con un grande intervento.

Il gol però, a quel punto, era nell’aria ed è arrivato puntuale, al 60′: cross dalla destra di Artur Ionita, Matías Silvestre è stato scavalcato e Leonardo Pavoletti ha colpito centrale, molto forte, e stavolta Emiliano Viviano nulla ha potuto. Di lì a poco Diego Farias ha sfiorato il 3° gol con una rasoiata che è terminata sul fondo, dopo aver lambito il palo.

La Sampdoria ha reagito, Marco Giampaolo ha inserito Gianluca Caprari per lo stremato Gastón Ramirez, le energie del Cagliari hanno iniziato a venire meno. Nel finale è entrato in scena Alessio Cragno, bravissimo a respingere su due tiri da lontano del nuovo entrato. La Sampdoria ha attaccato fino alla fine ma la difesa del Cagliari ha retto l’urto, portando il 2 a 2 fino alla fine.

Per il Cagliari un altro punto prezioso, un tassello importantissimo nella costruzione del mosaico chiamato salvezza.

Leonardo Pavoletti dopo il goal del 2 a 2.

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Grande impresa della Dinamo Banco di Sardegna, a Brescia, sul campo della Germani Basket, dominatrice della prima parte della stagione. La squadra sassarese ha inflitto la prima sconfitta stagionale alla capolista, reduce da 9 vittorie consecutive, con il punteggio di 79 a 78 (primo tempo 43 a 41 per la Dinamo).

E’ stata una partita bellissima, dal finale palpitante che ha visto la Dinamo rimontare uno svantaggio di ben 11 punti negli ultimi 8 minuti, nel corso dei quali ha inflitto all’ex Brian Sacchetti e compagni, un parziale di 22 a 10 (da 57-68 a 79-78).

Federico Pasquini inizialmente ha schierato un quintetto con Hatcher, Bamforth, Pierre, Polonara e Jones e l’avvio è stato brillantissimo: 18 a 7 al 6′ con una tripla di William Hatcher. La capolista ha reagito e, guidata da Marcus Landry ha ridotto il ritardo, ed ha chiuso il primo quarto con una tripla di Brian Sacchetti sul 18-21.

In avvio di secondo quarto Darko Planinic e Levy Randolph hanno allungato, la Germani ha retto bene e la partita è diventata equilibrata con i padroni di casa che hanno effettuato il sorpasso con Dario Hunt (alla fine il miglior realizzatore bresciano con 17 punti) ma le triple di Scott Bamforth (alla fine 21 punti in 36′, 3 su 6 da 2 punti, 3 su 6 da 3 punti, 6 su 6 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 7 assist, 29 di valutazione finale) e William Hatcher (19 punti in 28′, 2 su 5 da 2 punti, 5 su 7 da 3 punti, 3 rimbalzi, 5 assist per 26 di valutazione) hanno consentito alla Dinamo di stare attaccata, e due tiri liberi di Bamforth hanno chiuso il primo tempo con la Dinamo avanti sul 41 a 43.

Nella ripresa l’equilibrio è durato 6 minuti (triple di David Moss, Achille Polonara e Luca Vitali), poi la Germani ha allungato, con Marcus Landry, Dario Hunt e Luca Vitali, e con un parziale di 21 a 14 ha chiuso il terzo quarto avanti di 5 lunghezze: 62 a 57.

L’inerzia della partita non è cambiata in avvio di ultimo quarto e Brescia ha allungato ancora, arrivando al vantaggio massimo di +11 al 32′, con due triple consecutive di Luca Vitali e Franko Bushati: 68 a 57. In casa sassarese per un attimo s’è temuto il crollo, non è la prima volta che la squadra biancoblu s’è persa nei finali dopo aver condotto a suo piacimento le partite, ma la Dinamo, nonostante abbia ancora Rok Stipcevic reduce da un infortunio, in campo solo 5′, da qualche settimana è cresciuta parecchio, è più matura, cosciente dei propri mezzi ed ha iniziato una rimonta entusiasmante quanto spettacolare.

Shawn Jones ha commesso il 5° fallo, una dura botta per la Dinamo che però non ha smesso di crederci anche senza il suo centro e Bamforth e Hatcher hanno riportato la squadra che ha perso per falli anche Darko Planinic (Brescia ha perso per falli David Moss) ma i due tiratori scatenati, il primo con tre tiri liberi, il secondo con un’altra tripla, hanno riportato il punteggio in perfetta parità a 1’55” dalla fine: 76 a 76. Dyshawn Pierre ha portato avanti la Dinamo dalla lunetta, Vitali ha impattato a 78 da sotto a 15 secondi dalla fine ma poi ha commesso fallo su Scott Bamforth che ha messo la sua firma sul tiro libero della vittoria: 79 a 78!

Per la Dinamo sono due punti pesanti che accrescono l’autostima dei ragazzi di Federico Pasquini, oggi un altro gruppo rispetto a qualche settimana fa, quando il coach arrivò a presentare le dimissioni, poi respinte, per cercare di smuovere una situazione difficile. La scossa c’è stata, oggi la Dinamo è un’altra squadra che, proseguendo su questa strada, potrà puntare a grandi traguardi, sia in campionato sia in Champions League.

Per la Germani Brescia è la prima sconfitta, dopo 9 vittorie consecutive iniziali.

«Sono molto soddisfatto della partita che abbiamo giocato contro una avversaria molto forte, che ha una grandissima capacità di presentarsi con assetti diversi e grande lucidità nel cercare i punti deboli dell’avversario – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. Sono contento dell’approccio, con una partenza decisa che ci ha dato grande fiducia. Siamo poi stati bravi a reggere, specie nel secondo quarto, quando loro sono entrati in gas e stavano facendo molto canestro e trovando grande fluidità offensiva. L’altra cosa importante è stata che abbiamo attaccato bene le loro zone, i loro cambi di difesa, sempre avendo pazienza e cercando nel primo quarto il lungo e nel terzo e quarto quarto il piccolo, perché credevo che a quel punto aprendo il campo fosse più facile avere degli extra pass piuttosto che dare la palla dentro ai lunghi visto che loro stavano riempendo l’area. Nel terzo e nel quarto quarto ho abusato un pochino della zona 2-3 – anche se loro erano andati in ritmo e segnavano da tutte le parti da tre punti – perché volevo preservare i due lunghi, Planinic e Jones, a livello di falli, ed era l’unico modo per coprirli. Nel momento in cui si decideva la partita, negli ultimi 5 minuti – ha concluso il coach sassarese -, siamo stati bravi a difendere uomo contro uomo, con un assetto particolare con Pierre.»

Leonessa Basket Brescia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 79

Parziali: 18-21; 23-22; 21-14; 16-22.

Progressivi: 18-21; 41-43; 62-57; 78-79.

Leonessa Basket Brescia: Hunt 17, Vitali L. 10, Landry 11, Vitali M. 13, Moss 7, Sacchetti 8, Fall, Veronesi, Dalla Longa, Moore 7, Bushati 5. All. Andrea Diana.

Banco di Sardegna: Spissu 3,  Bamforth 21, Planinic 5, Devecchi , Randolph 2, Pierre 4, Jones 15, Stipcevic, Hatcher 19, Polonara 10, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Impazza il calcio mercato, a due settimane dal Natale, nel campionato di Promozione regionale. Alcune squadre si presentano già oggi con un volto profondamente diverso rispetto a quello che avevano ad inizio ottobre, al via del campionato. Tra le squadra più attive in ingresso, ci sono il Carloforte e l’Arbus, partite con l’ambizione del salto di categoria e più che mai decise a portare avanti il progetto.

Il Carloforte, dopo la partenza di Samuele Curreli (passato alla Monteponi in Prima categoria), e gli arrivi di Mattia Bodano e Pape Youssou Diop, ha svincolato anche il centrocampista Michele Medda e l’attaccante Giuseppe Corona ed ha tesserato il giovane attaccante Pierlugi Achenza, 20 anni, ex Monteponi.

Domani la squadra di Massimo Comparetti (15 punti nelle ultime 5 giornate) ospita l’ex capolista Seulo 2010, reduce da 3 sconfitte consecutive (dirige Francesco Cozzolino di Oristano, assistenti di linea Fabrizio Murru e Andrea Podda di Cagliari), con un orecchio alle radioline in attesa del risultato della sfida tra la capolista San Marco Assemini ’80 ed il Carbonia (a San Sperate dirige Samuele Giudice di Sassari, assistenti di linea Andrea Porcu di Oristano e Annamaria Sabiu di Carbonia), che potrebbe favorire il sorpasso tabarchino in testa alla classifica. La capolista è l’unica squadra ancora imbattuta mala squadra di Andrea Marongiu l’affronterà senza paura, deciso a tentare una nuova impresa dopo le vittorie su altre due squadre di vertice, Carloforte ed Arbus, e sei risultati utili consecutivi (14 punti, frutto di 4 vittorie e 2 pareggi).

Sugli altri campi, l’Arbus ospita il Siliqua, fortemente ridimensionato nell’organico e nelle ambizioni dopo la partenza di alcuni dei migliori elementi; il Selargius gioca sul campo dell’Idolo, il La Palma Monte Urpinu su quello del Quartu 2000; completano il programma Arborea-Gonnosfanadiga, Bari Sardo-Andromeda e Vecchio Borgo Sant’Elia-Sant’Elena Quartu.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, la neocapolista Monteponi ospita la Fermassenti, formazione galvanizzata dalla vittoria sul Villamassargia; le altre due capolista Gioventù Sportiva Samassi e Libertas Barumini, giocano rispettivamente sul campo del Villamassargia e in casa contro l’Atletico Masainas. Derby tra Cortoghiana e Atletico Villaperuccio e impegno casalingo per l’Atletico Narcao contro il Senorbì.

Completano il programma della 12ª giornata, le partite Domusnovas Junior Santos-Virtus Villamar, Villacidrese-Pula e Villanovafranca-Gioventù Sarroch.

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Il Carbonia continua a vincere con ampio margine nei gironi di qualificazione della 55ª Coppa Santa Barbara – Trofeo Aldo Carboni, in corso di svolgimento sui campi del Sulcis. Dopo aver vinto realizzando 6 goal sia la prima che la seconda partita, la squadra biancoblu ha vinto per 3 a 0 con l’Isola Sant’Antioco e comanda la classifica del girone B a punteggio pieno, con 9 punti, e di vantaggio sulla stessa Isola di Sant’Antioco e sul Carloforte (la squadra tabarchina ha riposato), mentre chiudono la classifica appaiate a 1 punto Bindua Iglesiss e Marco Cullurgioni Giba che hanno pareggiato 1 a 1 il confronto diretto e devono ancora giocarsi l’ultimo posto disponibile per i quarti di finale (viene eliminata solo l’ultima classificata di ciascuno dei due gironi) nell’ultima giornata, che vedrà la squadra di Giba ospitare il Carbonia, mentre il Bindua osserverà il suo turno di riposo.

Nel girone A, la squadra degli Ex Biancoblu ha espugnato il campo dell’Atletico Narcao con il punteggio di 3 a 2 ed ha operato l’aggancio in testa alla classifica, a quota 6 punti, mentre la Don Vito Sguotti Carbonia ha vinto sul campo della Mineraria con il punteggio di 9 a 0 ed ha effettuato il sorpasso in classifica, agganciando al terzo posto, con 4 punti, la Monteponi Iglesias che ha riposato.

Il 13 e 14 dicembre sono in programma le partite della quarta ed ultima giornata dei gironi di qualificazione.

Girone A.

Ex Biancoblu Carbonia – Monteponi Iglesias, mercoledì 13 dicembre, ore 15.00, campo “Toto Cesaracciu” Grande Miniera di Serbariu; Don Vito Sguotti Carbonia – Atletico Narcao, giovedì 14 dicembre, ore 15.30, campo don Vito Sguotti via Mazzini. Riposa la Mineraria Carbonia.

Girone B.

Isola Sant’Antioco – Carloforte, mercoledì 13 dicembre, ore 15.30, campo Comunale Sant’Antioco; Marco Cullurgioni Giba – Carbonia, giovedì 14 dicembre ore 17.30, campo Comunale Giba. Riposa il Bindua Iglesias.

E’ in corso, intanto, il concorso “Squadra del cuore”, organizzato dal comitato organizzatore attraverso i “Mi piace” di Facebook, che si concluderà alle 0re 12.00 del 24 dicembre 2017.

Al momento è in testa il Bindua Iglesias con 324 “Mi piace”, seguito dalla Marco Cullurgioni Giba con 126, Isola Sant’Antioco 65, Carbonia 38, Don Vito Sguotti Carbonia 36, Ex Biancoblu Carbonia 20, Atletico Narcao 18, Monteponi Iglesias 14, Carloforte 10, Mineraria Carbonia 6.

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E’ una Dinamo Banco di Sardegna in forma e carica di entusiasmo, dopo le ultime vittorie conquistare in campionato e in Champions League. quella che alle 19.15 sfida la capolista Germani dell’ex Brian Sacchetti, a Brescia.

La squadra lombarda è la grande rivelazione di questo avvio di stagione, letteralmente dominato, con 9 vittorie in 9 partite. Oggi la squadra della presidentessa Graziella Bragaglio cerca la “decima” ma per centrare il prestigioso traguardo, dovrà fermare una Dinamo capace di qualsiasi risultato, contro qualsiasi avversario.

La sfida della 10° giornata siglerà un altro importante traguardo: per il capitano Jack Devecchi, bandiera del club biancoblu con le 12 stagioni consecutive in Sardegna, record nella massima serie, che giocherà la partita numero 500 in maglia Dinamo. Un record destinato a crescere ancora, considerato che ad inizio stagione il capitano ha rinnovato il contratto fino al 2024, praticamente a vita, considerato che oggi ha 32 anni e mezzo.

«Giochiamo contro una squadra prima in classifica che non ha mai perso, quindi non bisogna parlare dei singoli giocatori ma del sistema squadra che si è creato. Quello di Brescia è un sistema in cui qualsiasi tipo di giocata sia offensiva sia difensiva viene fatta con grande fiducia e lucidità, a livello difensivo hanno l’abilità di giocare sia a uomo sia a zona 3-2 in tutti i modi, soprattutto con la capacità di adattarsi sulla base delle caratteristiche degli avversari. Bisogna essere bravi a leggerla ma neanche fermarsi troppo, è il concetto su cui tolgono ritmo della partita e dettano il loro – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini -. Siamo pronti per una sfida di questo genere, vogliamo vedere a che livello siamo, vogliamo andare avanti in questa crescita costante a prescindere dai risultati positivi che abbiamo ottenuto. A prescindere dal valore di Brescia vogliamo pensare a noi stessi, perché in questo momento è importante andare avanti su questa strada.»

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L’emergenza crescente del fenomeno del randagismo nell’isola di Sant’Antioco, ha indotto il sindaco, Ignazio Locci, a chiedere un intervento urgente alla Giunta regionale, affinché metta in campo azioni concrete e straordinarie.

«I Comuni sono lasciati soli dalla Regione e senza adeguate risorse per porre un freno al crescente fenomeno del randagismo – attacca Ignazio Locci -. Occorre, da una parte, stanziare i fondi sufficienti, e dall’altra, mettere in campo piani straordinari coordinati a sostegno dei Comuni. Strategie ponderate, dunque, sulla falsariga delle azioni messe in campo per arginare la “Peste suina”: escludendo naturalmente qualsiasi tipo di intervento che preveda l’abbattimento dei randagi.»

«Ciò che è accaduto nei giorni scorsi a Sant’Antioco (decine di agnelli sono stati uccisi da cani randagi provocando un ingente danno all’azienda coinvolta), non è il primo episodio di questo tipo, come Sant’Antioco non è l’unico Comune dove ciò accade – aggiunge il sindaco di Sant’Antioco -. Ecco perché spetta alla Regione creare un piano valido per tutti i centri della Sardegna. Bisogna partire da una task force formata dai veterinari dei servizi sanitari regionali e dal Corpo Forestale, che si occupi delle sterilizzazioni: i veterinari, infatti, hanno consapevolezza dei luoghi dove abitualmente risiedono mute di cani randagi. Senza dimenticare una grande campagna di sensibilizzazione all’adozione che preveda, eventualmente, forme di incentivo, e che sia rivolta anche alla tutela del benessere e alla lotta all’abbandono degli animali da compagnia.»

«La Regione deve prendere atto che si tratta di un fenomeno la cui risoluzione non può essere lasciata alle associazioni di volontariato che, pur tra mille difficoltà, svolgono un lavoro egregio – conclude Ignazio Locci -. E nemmeno ai Comuni, i quali non hanno le risorse e gli strumenti necessari per limitare il problema.»

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Seconda sessione di lavori per l’assemblea nazionale elettiva di ConVol, la Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti di volontariato, riunita da ieri, venerdì 8 dicembre all’Hotel Panorama di Cagliari.

I lavori si chiuderanno domani, 10 dicembre, con le votazioni per le elezioni del nuovo Presidente e del Consiglio di presidenza, mentre questa mattina l’assemblea nazionale ha avviato un dibattito su «La riforma del terzo settore: una sfida per il volontariato organizzato», a cura del professor Giovanni Battista Sgritta, e su «La riforma del terzo settore e la ricaduta sul mondo del volontariato organizzato», a cura dell’avvocato Luca Degani.

Stando ai dati Istat, un italiano su otto svolge attività gratuite a beneficio di altri o della comunità. In Italia il numero di volontari è stimato in 6 milioni e 630mila persone, in pratica un italiano su 8, mentre sono oltre 4 milioni i cittadini che svolgono la loro attività in un gruppo o in un’organizzazione. Sono invece intorno ai tre milioni coloro che si impegnano in maniera non organizzata.

Sempre secondo i dati Istat, gli uomini risultano più attivi rispetto alle donne (13,3% contro 11,9%), mentre il numero di volontari attivamente impegnati cresce con l’età, sino a raggiungere il massimo nella fascia compresa tra i 55 e i 64 anni (15,9%), per poi scendere dopo i 65 anni.

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Quale svantaggio deriva allo sport sardo dalla condizione di insularità?

Lunedì 11 dicembre, alle 10.45, nella sala dei gruppi al secondo piano del Consiglio regionale, si terrà la conferenza stampa su “Sport sardo e insularità”, che nasce dal confronto con centinaia di atleti e dirigenti intervistati nei mesi scorsi.

Saranno presenti i rappresentati delle grandi società e degli sport minori che racconteranno i numeri e le cifre delle loro difficoltà.

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Verrà presentato martedì 12 dicembre, dalle ore 16.00, nella sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, al Senato della Repubblica, su iniziativa del senatore Francesco Palermo, il libro “La Specialità Sarda alla prova della crisi economica globale”, a cura di Giovanni Coinu, Gianmario Demuro e Francesco Mola.

Introduranno i lavori Gianclaudio Bressa, sottosegretario con delega agli Affari generali e le autonomie e Francesco Palermo, dell’Istituto di studi federali comparati di Eurac Research dell’Università di Verona. Interverranno Giovanni Coinu e Francesco Mola dell’Università di Cagliari e Antonio Fadda di SmartLab.

Le conclusioni saranno curate da Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna e Gianmario Demuro dell’Università di Cagliari.

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Il Cagliari ospita la Sampdoria dell’ex Marco Giampaolo nell’anticipo della 16ª giornata di andata del campionato di serie A (inizio ore 18.00, dirige Fabrizio Pasqua di Nocera Inferiore, assistenti di linea La Rocca e Villa, 4° uomo La Penna, addetti a Var e Avar Pairetto e Preti) alla ricerca di tre punti utili per migliorare ulteriormente la già buona classifica.

La Sampdoria fin qui ha sorpreso tutti, soprattutto in casa. Al Ferraris di Genova ha raccolto 18 punti su 21 disponibili, frutto di 6 vittorie e 1 sconfitta (terzo posto a 4 punti dall’Inter e 3 dalla Juventus ma con una partita ancora da recuperare con la Roma). In trasferta non ha però lo stesso rendimento, come mostrano i numeri: 8 punti in 7 partite, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, 12° posto). La società ligure ha saputo rinnovarsi con intelligenza, sostituendo i pezzi pregiati in partenza (Schick, Skriniar, Muriel) con giocatori di qualità con ampi margini di crescita, in particolare Torreira, sul quale hanno puntato gli occhi i più grandi club italiani ed europei.

Nel Cagliari, purtroppo, non ci sarà Nicolò Barella, squalificato. Diego Lopez ha comunque buone possibilità di scelta ed affronta la sfida con grande fiducia.