27 December, 2024
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 Sanità laboratorio analisi ospedali provette

La Giunta regionale ha assegnato le risorse all’Ats per una campagna di informazione e sensibilizzazione sui vaccini. Cinquantamila euro per supportare le vaccinazioni, informando e sensibilizzando sui rischi della mancata copertura immunitaria: li ha stanziati il Consiglio regionale nella finanziaria 2017, affidando all’assessorato della Sanità il compito di indicare come utilizzarli. Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha stabilito di trasferirli all’Ats. L’Azienda per la Tutela della Salute dovrà realizzare una campagna informativa, in collaborazione con le scuole di specializzazione di Igiene e Medicina preventiva delle Università di Cagliari e di Sassari, gli ordini professionali ed i rappresentanti dei Pediatri di Libera Scelta e dei Medici di Medicina Generale, e dovrà curare la successiva divulgazione, tramite iniziative di informazione, comunicazione e di educazione sanitaria su tutto il territorio regionale.

«Le vaccinazioni – ha detto l’assessore della Sanità – sono state uno dei più grandi successi della medicina, in grado di prevenire ogni anno, secondo l’OMS, tra i due e i tre milioni di decessi nel mondo. Grazie ai vaccini, alcune delle malattie più invalidanti e mortali sono state debellate e non conosciamo più le loro terribili conseguenze. Paradossalmente però, la scomparsa di queste malattie, grazie all’introduzione delle vaccinazioni, ha determinato la perdita di percezione, da parte della popolazione, dei rischi di queste e ci si è concentrai su quelli legati alla somministrazione dei vaccini. Il successo dei programmi vaccinali – spiega ancora Luigi Arru – si fonda sia sulla protezione del singolo, sia soprattutto sul raggiungimento e il mantenimento delle coperture vaccinali a livelli tali da prevenire e controllare efficacemente la diffusione delle malattie infettive prevenibili con vaccinazione».

La situazione della Sardegna, per quanto riguarda le coperture vaccinali in età pediatrica, è comparativamente migliore rispetto a quella delle altre regioni italiane nel loro complesso, anche se, soprattutto con riferimento ad alcune malattie infettive (morbillo, parotite, rosolia e varicella), risulta inferiore alla soglia raccomandata del 95%.

Per quanto concerne la vaccinazione contro il papilloma virus umano (HPV), introdotta nella regione Sardegna con la deliberazione della Giunta regionale n. 32/12 del 4 giugno 2008 (recepimento dell’intesa Stato-Regioni del 20 dicembre 2007), mediante l’offerta attiva e gratuita alle adolescenti (nel corso del dodicesimo anno di età), i dati di copertura disponibili mostrano un ritardo nella vaccinazione delle coorti di nascita 2002 e 2003 rispetto agli obiettivi stabiliti nel Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-2014.

Per quanto riguarda la vaccinazione antinfluenzale, offerta attivamente e gratuitamente, oltre che alle classi di popolazione esposte a particolare rischio, anche ai cittadini di età pari o superiore ai sessantacinque anni, l’assessore evidenzia, anche in questo caso, il mancato raggiungimento dell’obiettivo del Piano nazionale, con una percentuale di copertura registrata nel corso della campagna 2016-2017, pari a 41,64%, contro un dato delle altre regioni italiane nel loro complesso pari al 52%, rispetto all’obiettivo minimo perseguibile del 75% e ottimale del 95%.

La legge finanziaria del 2017 ha autorizzato la spesa di 50mila euro «per realizzare – si legge nel testo – campagne di comunicazione finalizzate a sensibilizzare, informare ed educare le comunità sull’importanza delle vaccinazioni, anche attraverso la collaborazione degli ordini professionali e di altri soggetti istituzionali interessati, demandando alla Giunta Regionale di stabilire, con propria deliberazione, le modalità di attuazione».
Gli interventi della campagna dell’Ats dovranno essere finalizzati a recuperare i livelli di copertura vaccinale minimi previsti dagli strumenti di programmazione sanitaria nazionali e regionali, sulle malattie prevenibili da vaccinazione per le quali si registrano coperture vaccinali più basse rispetto all’obiettivo della programmazione nazionale/regionale, tenuto conto dei vaccini di nuova introduzione.

 

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Verrà inaugurata domani 8 dicembre, alle 16.00, la mostra In miniera tra i presepi, giunta alla sua VII edizione. 

I presepi in esposizione saranno 45, realizzati da scuole, associazioni, artigiani e appassionati. Anche quest’anno partecipano classi delle scuole dell’infanzia, elementari e medie, associazioni culturali e per l’assistenza ai disabili, privati, artigiani e hobbisti provenienti da Carbonia, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Sant’Anna Arresi, Fluminimaggiore, Buggerru, Narcao, Cagliari, Pirri e Roma. Le opere, esposte nella Sala Docce del Museo del Carbone, sono l’espressione della fantasia dei partecipanti, realizzate con materiali che spaziano da quelli naturali (pietra, legno, sughero, conchiglie, canne) a quelli alimentari come pasta, noci e uova, alla cancelleria (matite colorate, gomme da cancellare e graffette, cartoncino, etc.), alla lana e tessuti vari fino alle lampadine e ai mattoncini Lego.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2018, durante gli orari di apertura del Museo del Carbone: dalle 10.00 alle 17.00, tutti i giorni esclusi i lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio; il 24 e il 31 dicembre aprirà dalle 10.00 alle 13.00. Fino al 5 gennaio sarà possibile votare il presepe preferito tra quelli in concorso, utilizzando il singolo modulo che sarà consegnato a ciascun visitatore all’ingresso. Il 6 gennaio, durante la festa della “Befana in Miniera”, gli autori del presepe vincitore riceveranno un riconoscimento e le fotografie dell’opera saranno pubblicate sul sito web e sulle pagine social del museo. 

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«L’istituzione del “Contributo di sbarco” nel comune di Carloforte è un provvedimento al quale guardiamo con particolare interesse. Si tratta di una tassa a carico dei turisti che, a partire dal 2018, verrà inserita nel costo del biglietto per il traghetto che collega l’isola di San Pietro agli scali di Calasetta e Portovesme. L’atto, approvato all’unanimità, ha messo d’accordo tutto il Consiglio comunale, a testimonianza della sua utilità: è, infatti, una “tassa di scopo” i cui introiti possono essere utilizzati per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la cura dei litorali e la gestione dei servizi ad essi dedicati, etc. L’obiettivo è, dunque, quello di reinvestire le entrate nella conservazione e tutela dell’ambiente, su cui influisce la presenza dell’uomo, soprattutto, durante la stagione di maggiore affluenza.»

A dirlo è Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco.

«La legge offre ai Comuni delle isole minori la possibilità di optare tra “contributo di sbarco” e “tassa di soggiorno” e Carloforte, in quanto isola raggiungibile soltanto via mare, ha optato per il “contributo di sbarco” – aggiunge Ignazio Locci -. Sono convinto che il principio alla base del contributo varato dall’Amministrazione di Carloforte valga anche per i Comuni dell’arcipelago del Sulcis: Sant’Antioco e Calasetta. È necessario, infatti, riflettere sul fatto che se da una parte il turismo garantisce benefici economici alla comunità, dall’altra produce un inevitabile impatto sulle bellezze naturalistiche. E la cura del nostro patrimonio ha dei costi che finiscono per gravare sui residenti. Ecco perché è d’obbligo reperire le risorse da altre fonti, senza incidere sulle tasche dei cittadini dell’arcipelago del Sulcis. Soprattutto, perché i pochi euro richiesti a ogni singolo turista, con ogni probabilità non influiscono sul budget della vacanza ma possono essere invece determinanti per il Comune che è chiamato a proteggere il “paesaggio”. Un “contributo ambientale di soggiorno”, insomma – conclude il sindaco di Sant’Antioco -, è fondamentale per la protezione del nostro patrimonio naturalistico, utile alla creazione di nuovi servizi ed essenzialmente a carico dei turisti.»

 

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Si è chiuso ieri con 196 domande per un ammontare di circa 100 milioni di euro richiesti,  il bando regionale sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici e per la realizzazione di reti Smart Grid rivolto alle strutture pubbliche nel territorio regionale: enti locali, università e consorzi industriali. Il bando, che si inserisce nella programmazione unitaria, è il risultato del lavoro congiunto degli assessorati dei Lavori Pubblici e dell’Industria, che si muovono in sinergia verso un comune obiettivo: dotare l’Isola di edifici intelligenti che consumano meno energia, la producono, usano solo quella necessaria e trasferiscono quella in eccesso ad altre strutture, in un processo virtuoso che si traduce in economia, tutela ambientale e miglioramento della qualità della vita per tutti i sardi.

«Il grande interesse suscitato dal bando ci conferma che siamo sulla strada giusta, sia per quanto riguarda i contenuti che per le modalità in cui scegliamo di portare avanti progetti così importanti e complessi – sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru –. Grazie al lavoro congiunto di due assessorati, oggi facciamo un altro passo avanti nel gestire la necessaria transizione da energie fossili a rinnovabili. Pensando la Sardegna sempre più come una “smart region”, stiamo procedendo nella costruzione di un sistema equilibrato: non solo gli edifici sono in grado di generare energia rinnovabile, ma possono anche scambiarla attraverso reti e connessioni che ne garantiscono l’autosufficienza. Così si tutela l’ambiente – conclude il presidente Francesco Pigliaru -, si crea benessere per le persone che vivono vicino a dove l’energia viene prodotta e si creano posti di lavoro di alta professionalità.»

«Questa grande partecipazione è in linea con le nostre aspettative – commenta l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini – e con la strategia sostenuta con tenacia dal mio predecessore: portare innovazione in un settore con forti potenzialità, per attrarre ulteriori investimenti, anche privati. Grazie a questi interventi gli edifici pubblici sardi potrebbero diventare vere e proprie isole energetiche, infatti, con l’efficientamento e la costruzione di reti intelligenti che collegano più edifici, e l’uso di sistemi di accumulo dell’energia elettrica, questa potrà essere trasferita alle strutture che ne hanno bisogno, attraverso un sistema di monitoraggio che controlla e regola la distribuzione. Fra gli altri interventi messi in campo – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – ricordo il via libera al programma preliminare dei primi due interventi per 16 milioni e 600mila euro: efficientamento energetico nell’edilizia residenziale pubblica di proprietà Area (11,6 milioni) e efficientamento energetico e smart grid negli immobili di viale Trento, via Battisti e viale Trieste (5 milioni) a Cagliari.»

«Contavamo su una risposta positiva, e il riscontro è andato ben oltre le nostre aspettative – aggiunge l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Ciò significa che il pubblico ha ben chiaro qual è il futuro energetico dell’Isola: risparmio, qualità dell’ambiente, creazione di reti intelligenti di distribuzione energetica, a partire dagli edifici. Le azioni che abbiamo programmato e stiamo portando avanti con interventi mirati e risorse certe si inseriscono pienamente nella direzione tracciata dal Piano Energetico Ambientale. La Sardegna ha anticipato le misure contenute nella Strategia Energetica Nazionale per la riqualificazione degli edifici pubblici incentrata su efficienza e autoconsumo. Migliorare le prestazioni dei nostri edifici significa promuovere buone pratiche e utilizzare tecnologie innovative. Oltre ai 44 milioni di euro stanziati insieme ai Lavori pubblici, l’Assessorato ha messo in campo altri 2 milioni di euro, interamente spesi, per l’audit energetico delle imprese, con bandi ai quali hanno partecipato oltre 70 aziende. Con quasi 7 milioni e mezzo di euro, inoltre, consentiamo ai Comuni che già dispongono di produzione di energia da fonti rinnovabili di dotarsi di accumulatori energetici per utilizzare pienamente l’energia prodotta. Altri esempi di buone pratiche in tema di energia da rinnovabili – conclude Maria Grazia Piras – sono l’impianto sperimentale a concentrazione solare di Ottana, una piattaforma aperta alla ricerca applicata, e i sostanziosi finanziamenti concessi alle due Università della Sardegna per lo sviluppo di Smart Gridì.»

L’entità del contributo per ciascun beneficiario è pari al 100% del costo totale ammissibile a finanziamento. Il finanziamento massimo per ciascuna proposta ammissibile, nei limiti delle risorse disponibili, va dai 500 mila euro per i comuni singoli fino a 3000 abitanti a 2.500.000 per le proposte presentate da comuni associati, province, amministrazioni universitarie e consorzi industriali. Il finanziamento minimo per ciascuna proposta è pari a 50.000 euro. il bando “Interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche nella regione Sardegna” mette a disposizione di Comuni, Province, Amministrazioni universitarie e Consorzi Industriali 44.159.500 euro del POR FESR Sardegna 2014/2020 Asse Prioritario IV “Energia sostenibile e qualità della vita”, di cui 26.250.000 sull’azione 4.1.1, per la quale sono pervenute domande per circa 70 milioni, e 17.909.500 sull’azione 4.3.1, per la quale il totale delle domande ammonta a 30 milioni. Pubblicato il 4 luglio 2017, è stato prorogato fino al 5 dicembre su richiesta dell’ANCI per garantire la più ampia partecipazione.

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E’ stato pubblicato ieri nella G.U. il decreto attuativo del bando “Resto al Sud”. La presentazione delle domande dal 15 gennaio 2017.

“Resto al Sud” è la nuova misura per under 35 del Mezzogiorno e che sarà gestita da Invitalia, ed è finalizzata ad incentivare i giovani all’avvio di attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno.

I beneficiari: imprenditori under 35 residenti o non residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, che abbiano già avviato o intendono avviare un’impresa nelle suddette regioni. Se non residenti, dovranno trasferire la loro residenza entro 60/120 giorni dalla comunicazione di ammissione all’agevolazione.

Settori ammessi: sono finanziate le attività imprenditoriali relative  a produzione di beni nei  settori dell’artigianato, dell’industria, della pesca, dell’acquacoltura e le attività rivolte alla  fornitura di servizi, compresi i servizi turistici.

Settori esclusi: attività professionali e commercio.

Spese ammesse: a) opere edili nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa; b) macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica; c) programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; d) spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attività finanziata.

Contributo: l’incentivo prevede un finanziamento fino ad un massimo di 50mila euro per ciascun richiedente, con una quota a fondo perduto del 35 per cento ed il restante 65 attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni e con 2 anni di pre ammortamento.

Tetto massimo: nel caso in cui l’istanza sia presentata dal più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 50mila euro per ciascun socio.

Le domande, dal 15 gennaio 2018, si presentano esclusivamente online. Le domande sono valutate in ordine cronologico di arrivo.

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“La diretta”. Telecronaca e radiocronaca nel giornalismo sportivo. Sulla tecnica, i contenuti, i tempi di questo specifico ed efficace genere giornalistico si svolgerà all’Università di Sassari un seminario organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna. I lavori si apriranno alle 14.00, presso l’aula Segni del dipartimento Giurisprudenza, in viale Mancini 1 e si concluderanno alle 18.00.

Dopo l’introduzione del presidente regionale dell’Ordine, Francesco Birocchi, interverranno i giornalisti Gianni Garrucciu, già vicecaporedattore della Rai in Sardegna e Francesco Pancani, telecronista Rai per diversi sport (calcio, pallavolo, ciclismo).

«Una telecronaca non si improvvisa – dice Francesco Pancani – non basta raccontare quello che si vede. Una telecronaca si prepara: dalla raccolta delle informazioni a come si gestiscono i vari ‘fuori programmi’ che inevitabilmente si possono presentare durante una diretta. A Sassari vorrei raccontare le mie esperienze, utilizzando anche dei contributi video per spiegare l’evoluzione delle tecniche del racconto». La partecipazione all’evento da diritto a 4 crediti formativi.

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Il consigliere regionale di Campo Progressista Sardegna Francesco Agus esprime soddisfazione per l’avvio della campagna informativa sull’importanza delle vaccinazioni che verrà avviata dall’ATS su mandato dell’assessorato della Sanità.

«A volte la discussione delle manovre finanziarie regionali passa per essere una somma di tanti micro interventi a carattere locale – dice Francesco Agus -. Questo tema coinvolge, al contrario, tutta la collettività. L’assessorato della Sanità si è dimostrato attento a non perdere di vista l’importanza di questo provvedimento. Il rischio era che la norma rimanesse inapplicata, perché quest’anno la riforma della rete ospedaliera ha assorbito gran parte delle nostre attenzioni sui temi sanitari.»

Francesco Agus, primo firmatario dell’emendamento approvato dal Consiglio regionale che nella Finanziaria 2017 ha stanziato i fondi per l’avvio di una campagna di straordinaria di sensibilizzazione e informazione sull’importanza delle vaccinazioni,  ritiene che sulle vaccinazioni non si debba abbassare la guardia.

«Il tema è delicato – aggiunge Francesco Agus -. L’uso distorto dei nuovi media, la diffusione delle pseudoscienze insieme alla diffusione spregiudicata di fake news sta esponendo i cittadini a pericoli che qualche anno fa tendevamo a considerare superati. E’ necessario quanto prima ristabilire un dialogo efficace tra comunità scientifica, istituzione sanitarie e popolazione, in questo senso il coinvolgimento di pediatri e studenti delle scuole di specializzazione di Medicina è una scelta intelligente.»

«Infine, occorre mettere a sistema questa miglioria con gli altri provvedimenti che recentemente hanno reso l’obbligo di vaccinazione per l’iscrizione a scuole ed asili. Abbiamo il dovere di promuovere prioritariamente la prevenzione piuttosto che ripiegare, successivamente, in cure costose a carico dell’intero sistema sanitario. Per questo – conclude Francesco Agus – ritengo fondamentale che la campagna di sensibilizzazione ed informazione si rivolga prioritariamente agli studenti, ai giovani nuclei familiari, e alle fasce della popolazione più deboli e con meno armi a disposizione per evitare la diffusione delle bufale.»

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L’Associazione TDM 2000 ha organizzato la proiezione del film “Lunàdigas”, che si terrà martedì 12 dicembre, alle ore 18.30, all’Hostel Marina di Cagliari.

“Lunàdigas” è un film documentario, nato da un progetto web, che raccoglie testimonianze di donne che, per scelta, non sono diventate madri e che racconta una realtà articolata e poco conosciuta, dalla quale emergono ragioni e sentimenti inaspettati, sempre diversi per ogni singola donna. Emozioni affini od opposte, a volte contraddittorie, dai contorni netti: compiacimenti, dolori, dubbi, certezze, pregiudizi. 

“Lunàdigas”, a cura delle autrici Marilisa Piga e Nicoletta Nesler, è ambientato in Italia e racconta le storie di donne determinate nella scelta di non avere figli. I visi e le parole delle donne conducono lo spettatore attraverso un secolo di vita italiana, fino ai giorni nostri, durante i quali sembra ancora che l’emancipazione non sia riuscita a modificare lo stigma da sempre attribuito alle persone che compiono questa scelta. Le autrici si mettono in gioco all’interno del film con le proprie storie e il proprio vissuto personale.

La proiezione è realizzata nell’ambito del progetto transnazionale “Sisterality”, finanziato dal Programma “Erasmus +” e volto ad aumentare la consapevolezza nei confronti delle tematiche legate ai diritti delle donne e alle discriminazioni di genere. Nello specifico, la scelta del film “Lunàdigas” nasce dall’esigenza di dar voce a un’importante fetta della popolazione femminile, ancora troppo spesso vittima di pregiudizi e stereotipi.

 Durante l’evento è previsto l’intervento di Marilisa Piga, una delle autrici.

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Domani, venerdì 8 dicembre, a Sant’Antioco, è in programma la serata dedicata alle Web Series, la parte più innovativa di Passaggi d’Autore. Il fenomeno multimediale del momento, dove le sperimentazioni iniziali stanno lasciando spazio a veri e propri film d’autore.La quarta giornata del festival dedicata alla sezione Web Series, arrivata quest’anno alla seconda edizione. La sezione è coordinata da Mirko Lino, fondatore e caporedattore di EmergingSeries Journal Mirko Lino, docente di Critica Letteraria e di Storia del Cinema presso l’Università degli Studi dell’Aquila, che coordina e presenta la serata. Ospiti della serata saranno i registi Riccardo Cannella, Ettore Nicoletti e Mirko Zaru. La mattina sarà dedicata ai bambini con i cortometraggi realizzati e presentati da Magda Guidi, presente in città insieme a Simone Fratini della cineteca di Bologna.

In programma i migliori prodotti italiani, tra cui “Hidden”, webserie pubblicata interamente sul canale YouTube della Cinnamon Production, è stata scritta e sceneggiata a quattro mani da Riccardo Cannella e Cristiano Bolladi, Riccardo Cannella, premiato nel concorso “Libro in…Corto”, liberamente ispirato al libero “i dieci piccoli indiani” (ore 17.00).

“Arthur” (18.30) premiato come migliore serie al mondo. La serie web, prodotta da Alberto Meroni e girata da Nick Rusconi, uscita per la RSI. Arthur si è aggiudicata il primo posto nel campionato mondiale dedicato alle web series. Un riconoscimento prestigioso, arrivato dopo le numerose vittorie in diversi festival in giro per il mondo.

Dalla Sardegna la serie thriller, ideata e realizzata dal regista oristanese Mirko Zaru “The Slide Projector”. La serie si trova su youtube e ha partecipato a diversi concorsi, come il Roma web fest (ore 21.30).

L’ingresso a tutte le attività del festival è gratuito e aperto a tutti.

 

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Prosegue a declinare il tema del conflitto e dei conflitti Teatri di guerra, la stagione di Teatro d’autore de Il Crogiuolo, la storica compagnia cagliaritana diretta ora da Rita Atzeri. Mending Song è la pièce che va in scena sabato 9 dicembre, alle 21.00, nello spazio Fucina Teatro della Vetreria di Pirri, con Samantha Silvestri e Marco Tizianel sotto la regia di Marco Caldiron (produzione Carichi Sospesi). Lo spettacolo – vincitore del Premio della Critica al Premio Confine Corpo e Premio dei Tecnici 2017 – racconta e descrive il tentativo di mantenere in vita un legame inesorabilmente predestinato: due amanti si accaniscono crudelmente tra loro, in una sorta di gioco senza scampo che sembra essere stato progettato da un dio spietato e lontano. Tutto ruota attorno a un Prima e a un Dopo, che si intrecciano senza un chiaro ordine cronologico, lasciando allo spettatore il compito di ricomporre l’intera trama. Dialoghi serrati, giochi erotici, test inconcludenti, voci e respiri, cambi di ruolo, sono gli elementi utili a sviscerare questa disperata storia d’amore. Una storia fatta di perdita – spiegano le note di regia – e della disperata, fragile, violenta, ricerca di un senso nel sopravvivere l’uno accanto all’altra.

Il giorno dopo, domenica 10, alle 18.00, sarà la volta di Bestie rare (semi-dramma in lingua calabra), scritto e interpretato da Angelo Colosimo, con la regia di Roberto Turchetta (Wobinda produzioni). Il monologo racconta la storia di un bambino che si trova catapultato in una situazione paradossale. Da una semplice marachella dai risvolti tragicomici emerge un substrato culturale cinico e spietato di un piccolo paesello della Calabria, pronto a giudicare e condannare senza remore anche se l’ imputato del “tribunale popolare” è poco più di un bambino. Quello che all’inizio può sembrare un semplice gioco “pericoloso” da ragazzini, fatto per ammazzare il tempo, si rivelerà un gesto calcolato di vendetta. Una vendetta dovuta a soprusi, stupri e storie di pedofilia consumate da un prete, uomo apparentemente virtuoso e rispettato dalla comunità, che, servendosi di persone con disturbi mentali, adesca bambini per i suoi giochi viziosi.