23 November, 2024
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«Se i 15 milioni per il 2019 fossero l’unica risposta sugli accantonamenti non potremmo che dichiararci insoddisfatti. Sappiamo però che sono solo un primo passo all’interno di una ‘Questione insularità’ che il Governo riconosce ufficialmente grazie al lavoro che in questi mesi Giunta e parlamentari hanno fatto insieme. Adesso riparte la trattativa: vogliamo conoscere le regole in base alle quali ci viene imposto un livello così alto di accantonamenti, che ci pare ingiustificato ed ingiusto, dato che viola alcune regole fondamentali stabilite dalla Consulta. Da mesi chiediamo che venga formulata un’intesa e ci auguriamo che il passaggio alla Camera dia una risposta adeguata alle nostre richieste. Da parte nostra continueremo a portare avanti una battaglia che riteniamo giusta.»

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha commentato con queste parole la decisione del Governo di inserire nella Finanziaria nazionale approvata ieri sera in Senato un contributo di 15 milioni di euro.

«La cifra destinata alla Sardegna non corrisponde minimamente alle nostre richieste, che continueremo a portare avanti.  Da parte del Governo c’è però il riconoscimento della necessità di trovare un’intesa, tanto che vengono citate le sentenze della Corte Costituzionale del 2015 e del 2017 in cui i giudici dicono con estrema chiarezza che il Governo non può unilateralmente imporre gli accantonamenti, che vanno invece concordati e rimodulati periodicamente anche in base al contesto economico in cui le regioni si trovano – ha sottolineato l’assessore del Bilancio Raffaele Paci -. Alla Camera la battaglia riguarda gli accantonamenti della Regione ma anche i tagli ai nostri Enti locali. È una partita unica che dev’essere portata avanti tutti insieme: adesso chiediamo con forza che i 15 milioni nel passaggio alla Camera vengano incrementati, che ci venga riconosciuta una cifra adeguata per il 2018 e che il Governo avvii subito la trattativa per arrivare a un’intesa chiara e con regole trasparenti sugli accantonamenti e sulla finanza degli enti locali. Come abbiamo sempre detto – ha concluso Raffaele Paci -, sappiamo di doverli pagare anche noi e non abbiamo mai detto che debbano essere pari a zero: contestiamo invece l’importo eccessivo e calcolato in base a criteri che non ci sono noti.»

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Sono in programma domani, nella miniera di Monteponi, i festeggiamenti in onore di Santa Barbara, patrona dei minatori.

Alle ore 9.00, verrà celebrata la Messa nella chiesa di Santa Barbara. Seguirà, presso l’archivio storico minerario di Monteponi, la cerimonia di premiazione del personale che nel corso del 2017 ha maturato 35 anni di servizio nell’industria mineraria.

L”Archivio Storico Minerario di Igea Spa e l’Archivio Storico del comune di Iglesias hanno organizzato inoltre il convegno “Memorie di miniera. Recupero, conservazione e valorizzazione di archivi minerari”, che si terrà presso l’Archivio Storico Minerario, a Monteponi, a partire dalle ore 16.30.

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Il comitato promotore del Referendum sull’inserimento del principio di insularità nella Costituzione ha tenuto oggi una conferenza stampa sul tema “Insularità e Identità: la cultura di un popolo”, alla quale hanno partecipato il presidente del Comitato Roberto Frongia,  l’on. Stefano Maullu, vice presidente della commissione per la Cultura e l’istruzione del Parlamento europeo e la prof.ssa Maria Antonietta Mongiu, presidente del FAI Sardegna.

«Ritengo che i sardi con il riconoscimento dell’Insularità in Costituzione possano vedere finalmente riconosciuta una condizione di svantaggio tipica delle regioni insulari in tutta Europa – ha detto Stefano Maullu -. Nel 2001, il Governo italiano, andando completamente in controtendenza rispetto al resto d’Europa, con la riforma del titolo V della Costituzione ha equiparato le nostre due isole maggiori al resto delle altre regioni dello stivale. Così facendo, ha di fatto negato alla Sardegna di poter usufruire delle agevolazioni  di miglioramento e di pari opportunità di sviluppo economico messe a disposizione dall’Unione Europea. L’economia sarda risente ogni giorno di più delle difficoltà legate in particolar modo ai trasporti e alla continuità territoriale.»

«I sardi devono essere messi nelle medesime di sviluppo del resto d’Europa. Nel corso di questi anni ho sempre sempre promosso iniziative importanti per tutelare il diritto dei Sardi alla mobilità sia marittima che aerea. Nel mese di agosto ho voluto sollevare il problema direttamente dal porto di Genova, con un’iniziativa dal titolo “continuità territoriale, chi l’ha vista?” e a tal proposito – ha concluso Stefano Maullu – ho protocollato l’ennesima interrogazione alla Commissione Europea, in seguito alla bocciatura dei bandi per la continuità territoriale aerea,  sottolineando la rigidità della commissione nel ritenere gli aiuti di stato lesivi del mercato della libera concorrenza».

«Il percorso che abbiamo intrapreso è connotato da una serie di vocaboli che sono  referenti di temi e di pratiche certamente non neutre perché presuppongono un’assunzione di responsabilità prima di qualsiasi rivendicazione – ha detto Maria Antonietta Mongiu -. L’obiettivo esplicitato da subito è recuperare  il senso di cosa rappresenti essere isola nelle tante declinazioni ed implicazioni, che poi sono quelle su cui si è fondato lo Statuto speciale della Sardegna che, nel corso dei decenni, si è smarrito. Ogni recupero di senso presuppone un processo di autocoscienza e di profonda autocritica che, nella fattispecie, riguarda anche l’immane spreco di risorse consumato in nome di una sorta di risarcimento per essere un’isola.  La prospettiva che tracciamo ribalta i paradigmi dati e gli stigmi stratificatesi e prospetta l’essere isolani di un’isola al centro del Mediterraneo come un’opportunità a patto di avere pari opportunità come le ha un cittadino europeo che viva ad  Amburgo, Parigi, o a Bergamo. Allo stato il cittadino sardo non le ha, finendo per autorecludersi in quel pericoloso territorio della marginalità e del rivendicazionismo che è delle classi dirigenti dei luoghi coloniali che hanno difficoltà ad emanciparsi e diventare adulte e paritetiche. Ed allora le parole chiave sono reciprocità, interdipendenza, interazione,  e per agirle ed abitarle compiutamente la nostra deve diventare una sorta di ricerca-azione collettiva propositiva e concretamente operativa con l’assunzione a valore di una serie di elementi che nel passato sono stati negati. L’azione di riconoscimento passa attraverso il riconoscimento della lingua, dell’ambiente, del suolo, del patrimonio culturale materiale ed immateriale. Si tratta di capovolgere il punto di vista eterodiretto e di superare i conseguenti processi di autodefinizione esterni ed inibenti le potenzialità che, allo stato, sono inespresse. Decisioni importanti e non scontate, ma tutti siamo chiamati a rispondere sulle pratiche che mettremo in campo. Ecco perché l’insularità come l’identità è un processo di costruzione di futuro coinvolgente i sardi di dentro e quell di fuori che ormai sono diverse generazioni ma anche quelli che negli ultimi cinquanta anni per diversi mesi scelgono di essere sardi. L’isola che c’è – ha concluso Maria Antonietta Mongiu – deve essere un ponte ed un’opportunità che i sardi prima ed il governo centrale debbono riconoscere. Questo è il momento propizio.» 

«La partecipazione di Stefano Maullu ci consente di portare nel cuore del Parlamento Europeo, nella commissione per la Cultura, la battaglia per i diritti dei Sardi, forti delle cinquantamila firme raccolte, ad oggi, senza dimenticare i Sindaci e le tante personalità di culture diverse – ha detto Roberto Frongia -. Una battaglia in grado, finalmente, di unire i Sardi che chiedono il rispetto dei valori culturali e le pari opportunità, requisiti indispensabili per la piena realizzazione dei diritti fondamentali del nostro Popolo.»

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Il comune di Masainas, col patrocinio dell’assessorato regionale dei Beni culturali, ha organizzato per giovedì 7 dicembre 2017, presso il Centro di aggregazione sociale, il convegno Sa Die Ónnia Die, all’interno del percorso di conoscenza storica e attualizzazione dei principi autonomistici della Sardegna della L.R. 44/93.

Negli ultimi anni sta riprendendo piede, con forza, il discorso relativo all’autonomia della Sardegna. Il dibattito sulle origini, e gli sviluppi, del percorso identitario sardo sta riconquistando la scena sia dal punto di vista politico, sia da quello culturale e linguistico. In tale prospettiva si colloca l’impegno della Regione Sardegna e del convegno del 7 dicembre a Masainas: animare una discussione che parte da Sa Die de sa Sardìnnia e arriva fino ad oggi, portando con sé riflessioni in un quadro internazionalista.

La giornata comincerà alle ore 10,00, con i saluti dell’assessore regionale dei Beni culturali, Giuseppe Dessena. In questa prima parte del convegno, Giampaolo Salice, docente di storia moderna presso l’Università di Cagliari, terrà un incontro con i ragazzi della quarta e quinta liceo, in cui, partendo da alcune serie tv (come Game of Thrones), sfaterà i falsi miti che essi contengono e li userà come specchio per analizzare, e sfatare anche in questo caso, alcuni falsi miti della storia della Sardegna e arrivare così ad una riflessione sul concetto di autonomia.

I lavori riprenderanno alle 17,00, con il saluto del sindaco di Masainas, Ivo Melis. Sarà un incontro aperto al pubblico tra lo storico Giampaolo Salice e l’antropologo Francesco Bachis, coordinati dal giornalista Marco Corrias. Questa fase, “Autonomia e Identità si Parlano”, sarà un dialogo su diversi aspetti del percorso autonomistico sardo, sino ad arrivare ai temi di attualità che riguardano oltre la Sardegna, il panorama internazionale. Al termine si aprirà un confronto con il pubblico e, infine, sarà offerto un piccolo rinfresco.

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Martedì 5 dicembre, nella sala stampa del Consiglio regionale, a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Cineporto di Carbonia, un’iniziativa che sarà in grado di potenziare le attività della Fabbrica del Cinema attraverso la promozione, in particolare, della cultura audiovisiva come alternativa di sviluppo per il territorio.

All’incontro con i giornalisti, in programma alle ore 9,30, parteciperanno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore regionale dei Beni Culturali Giuseppe Dessena, il direttore del Centro servizi culturali di Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema Paolo Serra, e Nevina Satta, direttrice della Fondazione Sardegna Film Commission. Saranno presenti i consiglieri regionali Luca Pizzuto, Pietro Cocco, Francesco Sabatini, Paolo Zedda, Daniele Cocco e Eugenio Lai.

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«Il budget stanziato dalla Regione per la medicina specialistica e la riabilitazione non riesce a coprire tutte le spese delle strutture accreditate.»

La denuncia arriva dal consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Salute, che lancia l’allarme sul rischio chiusura delle residenze convenzionate.

«La Regione – aggiunge il consigliere regionale di Forza Italia – ha rivisto le tabelle relative alla medicina specialistica, con l’erogazione di risorse irrisorie per le diverse prestazioni. Questi finanziamenti non riescono a coprire neppure le spese per il personale. Le strutture accreditate vanno ad incrociare le richieste del mondo della disabilità e non solo con fondi ridotti al lumicino per le diverse prestazioni, con un parametro che va di pari passo alle ore del servizio assistenziale.»

«La realtà è che qui si rischia di cancellare la sanità privata, con la fine delle prestazioni di base per i sofferenti – conclude Edoardo Tocco -. E’ necessario che l’assessore Luigi Arru ponga fine a questa sottrazione di risorse, con l’incremento del budget per le strutture accreditate, anche per evitare il taglio dei posti di lavoro.»

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Il Parlamento europeo ha approvato un piano che mira a stabilire norme chiare su come i creditori delle banche in difficoltà devono coprire le perdite.

Il piano prevede di recepire nel diritto comunitario lo standard internazionale della capacità totale di assorbimento delle perdite (TLAC) delle banche con una rilevanza sistemica, che impone a tali banche di accantonare fondi sufficienti per assorbire le perdite e ricapitalizzare con un impatto minimo sui contribuenti.

Il testo propone una “gerarchia” del bail-in degli azionisti e dei creditori ai quali sono attribuite le perdite, armonizzata in tutti gli Stati membri dell’UE, che contribuirebbe a proteggere le funzioni fondamentali delle banche e la stabilità finanziaria, senza dover ricorrere al denaro dei contribuenti.

Inoltre, sarà aggiunta una nuova classe alla gerarchia di attori coinvolti in caso di insolvenza delle banche, al fine di proteggere il debito privilegiato e le passività delle altre banche e contribuire così a ridurre i rischi. Una nuova classe “non preferita” di strumenti di debito privilegiato dovrebbe poter soddisfare lo standard TLAC per le banche di importanza globale. Gli strumenti finanziari di questa classe non possono essere derivati né includere alcuna componente derivata. 

Le clausole di salvaguardia dei diritti acquisiti offriranno un’ulteriore certezza giuridica, consentendo ai sistemi nazionali esistenti e agli strumenti di debito già emessi di rimanere in vigore laddove soddisfino le condizioni.

Le norme, approvate con 523 voti in favore, 113 contrari e 8 astensioni, dovranno essere recepite nelle legislazioni nazionali entro un anno dalla loro entrata in vigore.

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I dirigenti ed i soci partecipanti ai vari concorsi culturali della Pro Loco di Carloforte, partono oggi alla volta della città di Chiavari per ritirare i due premi vinti nel concorso ligure di poesia scritta in lingua tabarchina, il primo ed il terzo posto, rispettivamente con Antonio Pascale e Maria Ferraro.
«Non finisce qui – aggiunge Gianni Repetto, presidente della Pro Loco di Carloforte -. Ieri è giunta una PEC che rende noto che nel concorso nazionale UNPLI , salva la tua lingua locale, ci si è piazzati al terzo posto nella sezione musica con la canzone “Preghea au fanò” scritta dall’amico Nino Porcu ed interpretata dallo stesso, da Salvatore Garau e da Mariangela Porcu. Non solo, ma come Pro Loco si ritirerà anche una menzione speciale per essere meritevoli della peculiare e intensa attività sociale che si sta svolgendo a Carloforte. Tutto questo il 14 dicembre, in Campidoglio, a Roma, dove i nostri tre cantanti si esibiranno facendo sentire le belle note e la melodia della canzone vincitrice.»
«Credo che tutti questi ottimi risultati raggiunti in campo nazionale – conclude Gianni Repetto -, possano essere una soddisfazione per tutti i cittadini di Carloforte.»

                    

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Il collegio Ipasvi di Sassari, Olbia e Tempio ha rinnovato le sue cariche e ha eletto, per il secondo mandato consecutivo, Piero Bulla alla carica di presidente. Il collegio degli infermieri nei giorni scorsi ha chiamato a raccolta gli oltre 3mila iscritti del Nord Sardegna, anche per dare una nuova composizione al direttivo e al collegio dei revisori dei conti.
Assieme alla conferma del presidente uscente, che resterà in carica per altri tre anni, il risultato scaturito delle urne vede Miriam Ada Porcu alla carica di vicepresidente, Gianluca Chelo a quella di segretario, Roberto Tola tesoriere e Pier Gianni Piga a presidente dei revisori dei conti.
Il consiglio direttivo sarà composto dai consiglieri Letizia Contini, Sonia Desiderio, Nicola Lezzeri, Maria Sara Madeddu, Marco Mura, Alessandro Nasone, Margherita Nurra, Pier Paolo Paoni, Rita Ruggiu, Giuseppe Pinna, Tiziana Zirone.
Il consiglio dei revisori dei conti invece sarà composto da Angela Atzori, Maria Antonietta Vargiu e Giulia Bulla revisore supplente.
Il triennio appena concluso ha visto il direttivo uscente impegnato in numerose attività di promozione della figura infermieristica e in giornate formative, durante le quali sono state messe in evidenza le novità normative che riguardano gli infermieri e i cittadini. Tra i vari argomenti affrontati il Ddl Lorenzin, la riforma della sanità a livello regionale con la novità introdotte dalla nuova rete ospedaliera, il comma 566 della legge di Stabilità 2015, la stesura del nuovo codice deontologico, la libera professione e l’apertura di nuovi ambulatori infermieristici nel Nord dell’isola.
«Per i prossimi tre anni – ha detto Piero Bulla – ci aspettano nuove sfide da affrontare. In cima alla lista l’eventuale passaggio da Collegio a Ordine quindi la lotta all’abusivismo che ci vede impegnati in prima fila come Collegio anche livello nazionale: sono infatti oltre 5mila in Italia i falsi professionisti, una situazione che mette a rischio l’assistenza ai pazienti.» 

Tra le novità che attendono il direttivo sassarese anche la promozione del ruolo dell’infermiere specialista e le competenze avanzate. «Si andrà avanti con lo spirito di cambiamento continuo, del quale la nostra professione ha bisogno. Ringraziamo tutti i colleghi che hanno espresso il loro voto – ha concluso Piero Bulla – ed auspichiamo un futuro ricco di novità per la professione infermieristica».

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Pioggia di goal nelle partite della terza giornata dei gironi di qualificazione della 55ª Coppa Santa Barbara-Trofeo Aldo Carboni di calcio per allievi, organizzata dalla delegazione provinciale di Carbonia Iglesias del Comitato FIGC.

In tre delle quattro partite disputate tra mercoledì e giovedì, sono stati messi complessivamente ben 24 goal. Nel girone A, l’Atletico Narcao ha vinto sul campo della Monteponi, con l’eclatante punteggio di 8 reti a 2; nel girone B, il Carbonia, pur privo di Fabio Mastino (classe 2001), impegnato contemporaneamente con la prima squadra in Coppa Italia ed autore del primo goal e dell’assist nell’azione del terzo, nel 3 a 0 inflitto dal Carbonia alla Macomerese che è valso la qualificazione alle semifinali della manifestazione tricolore, ha travolto il Carloforte in trasferta con il punteggio di 6 a 1 (il Carloforte aveva vinto le prime due partite disputate); e l’Isola di Sant’Antioco ha superato il Bindua Iglesias, con un punteggio ugualmente molto netto: 5 a 2. La quarta partita, valida per il girone A, ha visto la Mineraria superare gli Ex Biancoblu per 1 a 0.

Nel girone A ha riposato la Don Vito Sguotti Carbonia, nel girone B la Marco Cullurgioni Giba.

Nel girone A guida la classifica l’Atletico Narcao con 6 punti, seguito dalla Monteponi Iglesias con 4, Mineraria Carbonia ed Ex Biancoblu Carbonia 3, Don Vito Sguotti 1.

Nel girone B comandano la classifica Carbonia, Isola di Sant’Antioco e Carloforte con 6 punti (il Carloforte ha disputato una partita in più), davanti a Bindua e Marco Cullurgioni Giba ancora a 0 punti.

Mercoledì 6 dicembre, per la quarta giornata, per il girone A si giocherà la partita Atletico Narcao – Ex Biancoblu, giovedì 7 quella tra Mineraria Carbonia e Don Vito Sguotti Carbonia, riposerà la Monteponi Iglesias; per il girone B, mercoledì 6 dicembre si affronteranno Bindua Iglesias e Marco Cullurgioni Giba, giovedì 7 Carbonia e Isola di Sant’Antioco, riposerà il Carloforte.

Ricordiamo che anche quest’anno, il comitato organizzatore del Torneo mette in palio un simpatico riconoscimento consistente in una targa ricordo denominata “Squadra del cuore’’ che verrà assegnata alla squadra rappresentata nella pagina del Torneo su Facebook con il logo societario che avrà ricevuto più like (mi piace) tra le dieci squadre partecipanti entro il 24 dicembre 2017 alle ore 12,00.