23 November, 2024
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Sabato mattina, nell’aula A del complesso Biologico della Facoltà di Medicina, in viale San Pietro, a Sassari, si terrà un corso sull’importanza della ricerca in un’azienda ospedaliero universitaria.

L’obiettivo del corso, che si aprirà alle 10,15, organizzato dal dipartimento di Scienze biomediche, dalla scuola di specializzazione di Microbiologia e virologia e dall’unità operativa di Microbiologia dell’Aou di Sassari, è fare il punto sulla ricerca che viene svolta nell’Aou di Sassari e rimarcare il suo ruolo e la sua importanza all’interno di un’azienda ospedaliero universitaria.

L’importanza della ricerca per l’Azienda di viale San Pietro è ben rimarcata nell’atto aziendale di recente approvazione. L’Aou è, infatti, l’Azienda di riferimento per le attività assistenziali delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Sassari.

«Un ospedale di terzo livello che tende all’eccellenza – afferma il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso – richiede capacità di adattamento e cambiamento nell’ottica di un’innovazione costante. Presume quindi flessibilità, formazione continua e ricerca di sempre nuove e migliori cure, non solo come area di attività ma anche come forma mentis.»

Ecco allora che è possibile realizzare una evoluzione dei processi di cura proprio attraverso la ricerca che consente un’implementazione tecnologica e l’adozione di strumenti normativi e di management più strategici nell’evoluzione gestionale.

La ricerca diventa così uno strumento al servizio della cura e dell’assistenza del paziente. «È anche grazie alla ricerca – aggiunge Salvatore Rubino, direttore dell’unità operativa complessa di Microbiologia dell’Aou di Sassari – che è possibile portare miglioramenti alle infrastrutture della nostra azienda ed all’utilizzo di nuove e più efficienti tecnologie. Quindi ancora correggere, affinare, migliorare i processi di cura, con potenziali ricadute anche in termini di riduzione dei costi dell’assistenza.»

Il corso, inoltre, consentirà di approfondire i temi relativi alla ricerca bibliografica in ambito sanitario e alle tecniche di base di comunicazione scientifica. In programma le relazioni di Salvatore Rubino, docente di Microbiologia e direttore della rivista scientifica internazionale Journal of infection in developing Countries, di Domenico Delogu, tecnico di laboratorio bio-medico dell’Aou e di Daniele Delogu, direttore del master internazionale di Biotecnologie mediche a Hue in Vietnam.

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La sala conferenze del comune di Ortacesus ha ospitato ieri un convegno sul morbo di Alzheimer, promosso dall’associazione Alzheimer, in sinergia con i comuni di Pimentel, Ortacesus, San Basilio, Goni, Barrali ed il gruppo politico “Progetto Guasila”.

Il dibattito si è concentrato sulla necessità di un cambiamento nell’approccio alla malattia, ponendo al centro la persona. E, soprattutto, con uno sguardo attento a una possibile prevenzione.

Il sindaco di Ortacesus, Fabrizio Mereu, ha esordito mettendo in evidenza gli aspetti sociali: «I dati lasciano poco spazio alle interpretazioni. Con l’innalzamento dell’età media nei prossimi decenni si verificherà un incremento del numero di persone colpite da malattie neuro generative ed in particolare da morbo di Alzheimer. Un problema sociale non di poco conto, che si rifletterà sulle scelte delle amministrazioni comunali chiamate a dare un sostegno alle persone». Edoardo Tocco, vice presidente della commissione Salute del Consiglio regionale, da anni segue con interesse l’associazione che si occupa dei disagi causati dal morbo. «Alzheimer e demenze – ha detto Edoardo Tocco – sono condizioni che mettono a dura prova chi viene colpito e i suoi familiari, con la sensazione di essere lasciati soli dalle istituzioni. Occorre trovare una soluzione comune che consenta una gestione dignitosa e solidale degli individui che ne soffrono. Una missione importante, con la possibilità di intraprendere un nuovo cammino per gli anziani colpiti dalla malattia. Auspichiamo che nel corso del dibattito sulla finanziaria vengano trovate nuove risorse per il sostegno ai pazienti. Occorre un cambiamento nell’approccio verso i disagi – ha concluso Edoardo Tocco –, con un’attenzione mirata sugli interventi in grado di dare la giusta centralità alla persona».

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«Con felicità comunico che poco fa il tribunale di Cagliari ha ammesso la class action contro Abbanoa.»

Lo ha detto, poco fa, il deputato di Unidos Mauro Pili che ha anche annunciato che questo pomeriggio, alle ore 16.30, terrà una conferenza stampa al THotel di Cagliari, per illustrare insieme ai legali gli estremi della sentenza.

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Il presidente Daniela Marras ha convocato il Consiglio Comunale di Carbonia in seduta straordinaria, per mercoledì 6 dicembre, alle ore 18.30, presso la sala polifunzionale di Piazza Roma.

La prossima seduta dell’assemblea, avrà un solo punto all’ordine del giorno: l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni.

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Nuova presa di posizione dei coordinatori del Comitato Porto Solky Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau, sui progetti che riguardano lo sviluppo dell’isola di Sant’Antioco.

«Ancora oggi tantissime persone sono convinte che il ponte di Sant’Antioco sia pericolante, questo perché vittime di una campagna di disinformazione e di terrorismo psicologico che oramai imperversa sul territorio da anni, il tutto strumentalizzato al fine di giustificare la costruzione del nuovo ponte – ricordiamo opera inutile sotto tutti i punti di vista – che costerebbe alla collettività 57,5 milioni di euro a discapito dei finanziamenti per la messa in sicurezza della SS126 tra Carbonia e Sant’Antioco e la realizzazione del porto polifunzionale nel Golfo di Palmas, finanziamenti oggi inesistenti per cui il comitato Porto Solky chiede la rimodulazione – scrivono in una nota Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau -. Fino ad oggi non è mai stato smentito che il ponte stia crollando, anzi grazie ai vari tam tam mediatici su Facebook, a servizi televisivi fuorvianti e alla stampa locale che periodicamente pubblicava articoli evocanti a un ponte pericolante, si è arrivati al punto che tantissimi automobilisti, prima di attraversare il ponte, si tolgono le cinture ed aumentano l’andatura con la speranza di non restare intrappolati a causa di un improvviso cedimento.»

«Il ponte non è in pericolo – aggiungono Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau –, così come ha dichiarato testualmente l’assessore dell’Urbanistica del comune di Sant’Antioco, ingegner Francesco Garau, il quale spiega che a, seguito del superamento del severo collaudo statico/dinamico eseguito recentemente, è emersa la necessità di attuare la MAI effettuata manutenzione programmata e gli interventi conservativi più idonei, che saranno noti a breve dopo le ultime verifiche, al fine di rimuovere la limitazione puramente cautelativa di 40 tonnellate per senso di marcia, quindi garantirne la sicurezza per altri 50 anni.»

 

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Il riconoscimento dello svantaggio dell’insularità, un primo segnale di disponibilità da parte del governo sulla finanza locale e sul tema degli accantonamenti, l’avvio delle bonifiche nei poligoni militari, importanti risorse a favore del settore agropastorale per i danni causati dalla siccità.

Sono le principali misure a favore della Sardegna previste dal decreto fiscale (approvato in via definitiva dal Parlamento) e dalla legge di bilancio approvata ieri dal Senato ed ora all’attenzione della Camera.

I risultati, frutto di una lunga battaglia parlamentare, sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa dai senatori del Pd Silvio Lai (relatore di maggioranza per il Dl fiscale) e di Campo progressista Luciano Uras, dai presidenti delle commissioni Bilancio ed Autonomia del Consiglio regionale Franco Sabatini e Francesco Agus e dalla consigliera regionale di Cp Annamaria Busia.

«La legge di bilancio nazionale contiene alcuni articoli che accolgono i nostri emendamenti – ha spiegato Luciano Uras – il primo riconosce gli svantaggi dell’insularità e stanzia 15 milioni di euro a favore della Sardegna. E’ un primo segnale positivo che non risolve la questione degli accantonamenti (circa 700 milioni di euro a carico della Sardegna) ma rappresenta un’importante apertura di dialogo da parte del Governo. La legge di bilancio stabilisce un principio giuridico che darà più forza alla nostra Regione nelle trattative future con lo Stato per la ridefinizione del patto sugli accantonamenti.».

«E’ un buon risultato politico ottenuto grazie al lavoro in sinergia di Pd e Campo progressista – ha detto Silvio Lai – quando si fa un lavoro di coalizione si ottengono queste risposte. Abbiamo riflettuto se accettare o meno i 15 milioni di euro, alla fine abbiamo dato il nostro assenso perché il Governo ha riconosciuto formalmente lo svantaggio dell’insularità. Nel 2019, Stato e Regioni dovranno ridiscutere il tema degli accantonamenti sulla base di intese bilaterali. La Sardegna tratterà a condizioni diverse, nel frattempo potrà aprire un contenzioso sulla partita del 2018.»

«Altra misura importante contenuta nella legge di bilancio – hanno sottolineato Lai e Uras – è l’integrazione del Fondo per la finanza locale che stanzia 15 milioni di euro per le province sarde e la Città Metropolitana di Cagliari. Una boccata d’ossigeno per gli enti intermedi isolani che da tempo non incamerano più i tributi propri, destinati al risanamento del bilancio statale. Senza dimenticare i fondi per le bonifiche dei poligoni militari che consentiranno di intervenire in numerose aree occupate attualmente dall’esercito. Soldi anche per i pastori, sotto forma di indennizzo per eventi calamitosi. L’approvazione della norma all’interno del decreto fiscale, consentirà di trasferire più rapidamente le risorse al mondo delle campagne.»

Soddisfatto il presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale Franco Sabatini: «E’ un primo segnale importante – ha detto Franco Sabatini – sugli accantonamenti occorrerà in futuro fare fronte comune con le altre regioni speciali». Sabatini ha poi replicato alle accuse degli enti locali: «La Sardegna è la regione italiana che trasferisce più risorse ai comuni – ha sottolineato Franco Sabatini – la battaglia va fatta contro i tagli e i vincoli di spesa decisi dal Governo. La soluzione, da valutare però con molta attenzione, potrebbe essere quella della gestione autonoma della finanza locale».

Il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus, ha annunciato una risoluzione congiunta con il parlamentino del Bilancio per un riequilibrio delle risorse trasferite dallo Stato agli enti locali delle regioni a Statuto speciale rispetto a quelle ordinarie: «C’è una sproporzione evidente che deve essere sanata – ha detto Agus – province e Città metropolitane stanno di fatto svolgendo funzioni non proprie e assicurando servizi vitali (scuole e strade)». Annamaria Busia (Cp) ha ringraziato i senatori per il lavoro svolto: «Tra le norme approvate c’è anche quella a favore delle vittime di reati domestici – ha rimarcato Busia – si tratta di una proposta di legge nata in Sardegna e portata alla Camera dal deputato Roberto Capelli. La previsione di un fondo per le vittime è un passaggio importante, mi auguro che presto si approvi la legge di riforma dell’intero sistema».

Da Luciano Uras, infine, un appunto alla Giunta regionale: «Gli emendamenti sono stati portati avanti in totale sintonia con il Consiglio e l’esecutivo. Quando si lavora insieme si riesce a ottenere questi risultati  – ha concluso il senatore di Campo progressista – questa strategia andava adottata da subito. Purtroppo questo non è avvenuto, fino ad oggi non si è mai convocato un tavolo con i parlamentari sardi».

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Penultimo appuntamento, domenica 3 dicembre, a Iglesias, con il XIX Festival internazionale di musica da camera, organizzato dall’associazione Anton Stadler, sotto la direzione artistica di Fabio Furìa.

Alle 19.00, nello storico Teatro Electra arrivano Katharina Gross, violoncellista richiesta in tutto il mondo sia come solista sia in formazioni cameristiche, e Matteo Falloni, pianista vincitore di numerosi concorsi.

Il duo proporrà al pubblico dell’Electra il concerto “Songs, dances and fairy tales”, un affascinante viaggio dall’Europa orientale, con le sue danze tradizionali e canzoni raccolte da Bela Bartok, alle melodie della musica popolare norvegese di Edvard Grieg, sino ai ritmi trascinanti del tango con Astor Piazzolla.

Dopo la serata di domenica, il Festival ritorna il 17 dicembre con l’appuntamento di chiusura: “Made in Sardinia”, la nuova produzione firmata Anton Stadler.

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Prosegue la terza edizione del “Festival organistico internazionale”, promosso dal Conservatorio di Cagliari con la consulenza artistica del maestro Angelo Castaldo.

Dopo i concerti tenuti da ospiti internazionali arrivati dall’Ungheria e dalla Finlandia, venerdì 1° dicembre sarà la volta della classe di Organo dell’istituzione musicale cagliaritana: l’appuntamento è alle 19.00 nella Cattedrale di Santa Maria, dove quattro studenti (Sara Pirroni, Benedetta Porcedda, Fabrizia Lobina e Domenico Lavena) saranno protagonisti, insieme al loro maestro Angelo Castaldo, di un  recital tutto incentrato sulla musica organistica francese.

Negli ultimi anni la classe di Organo guidata da Castaldo ha svolto numerosi progetti che hanno portato diversi allievi organisti a suonare in Germania, Francia e in molte città italiane, a registrare CD, a partecipare a concorsi e rassegne internazionali.

Un accresciuto livello qualitativo che oggi consente ai migliori allievi di affiancarsi al Maestro.

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Oggi, al Conservatorio di Cagliari, proseguono gli appuntamenti con “Le 32 Sonate per pianforte” di Ludwig van Beethoven, una delle più importanti raccolte della letteratura pianistica.

Alle 18.00 nell’Aula magna Egidio Loi, studente dell’istituzione musicale cagliaritana, che ha già debuttato all’estero suonando in Francia  e Germania, proporrà la Sonata op. 78, dedicata dal genio tedesco alla sua allieva Therese von Brunswick.

Subito dopo sarà la volta del pianista Stefano Figliola, docente al “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, e musicista richiesto in Italia e all’estero per numerosi concerti e festival: eseguirà la Sonata op. 79, denominata dall’autore “Sonatina”.

Come di consueto l’esecuzione delle sonate sarà preceduta da un’analisi critico-storica curata dal maestro Mario Carraro.

Figura chiave della musica colta ottocentesca, Beethoven scrisse le sue Sonate per pianoforte tra il 1795 e il 1822. Inizialmente i brani non costituivano un insieme unico, tuttavia oggi fanno parte delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica.

Per gli studenti di pianoforte le sonate del genio tedesco sono parte fondamentale del loro percorso formativo.

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Marriott International e Qatar Holding hanno accolto l’appello del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda: oltre al Cervo Hotel, rimarrà aperto tutto l’anno anche lo storico locale Caffè Sole, da sempre punto di riferimento nella piazzetta centrale di Porto Cervo. Nelle scorse settimane il primo cittadino di Arzachena aveva rivolto una richiesta a tutti gli imprenditori che operano nel territorio comunale e, in particolar modo, in Costa Smeralda, chiedendo loro di aprire le attività commerciali anche d’inverno.

«Marriott International e Qatar Holding si dimostrano sensibili alla richiesta di Ragnedda – spiega Franco Mulas, Area manager Marriott Costa Smeralda – accogliendo l’invito del sindaco e della Giunta comunale di Arzachena di aprire gli esercizi commerciali anche fuori stagione. Dal 7 dicembre riapriremo il Caffè Sole per tutto il periodo invernale, proseguendo anche in estate. Non dimentichiamo poi che il Cervo Hotel resta già aperto tutto l’anno, con il bar ed il ristorante». Il Caffè Sole inizierà il servizio alle 8.00 per concluderlo alle 5 del pomeriggio, domeniche escluse. Ma le novità nell’offerta Marriott per il periodo invernale non sono finite. «Stiamo lanciando anche il ristorante peruviano “Cervo Andino”, che accoglierà tutti i clienti, non solo gli ospiti dell’albergo, tutti i giorni dalle 19.00 con l’aperitivo e la cena – sottolinea ancora Franco Mulas -. Infine, stiamo organizzando il Cenone di Capodanno, sempre al Cervo Hotel, con un menù fusion e musica dal vivo».

Al Cervo Hotel, quindi, sono già operative due differenti cucine: lo storico ristorante dell’albergo è stato affiancato dal “Cervo Andino” diretto dallo chef Rafael Rodriguez che propone sapori peruviani in piatti come il “risotto chica morada”, “asado de tira” e il “cannolo churros al maracuja”.