Questa sera la Dinamo torna al PalaSerradimigni, contro The Flexx Pistoia, inizio ore 20.45.
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La Dinamo Banco di Sardegna ritorna al PalaSerradimigni, dopo la grande impresa compiuta in Champions League in Turchia contro il Pinar (seguita ad altre cinque vittorie consecutive, tra campionato e Chamions, l’ultima sul campo della capolista Germani Brescia, fino a una settimana fa imbattuta), per affrontare The Flexx Pistoia, per l’undicesima giornata della regular season del campionato di A1 (inizio ore 20.45).
Sulla carta la Dinamo parte chiaramente favorita ma quella di questa sera, soprattutto per il momento in cui arriva, è una di quelle classiche partite ricche di insidie che possono nascondere pericolosissimi tranelli se non vengono affrontate con lo spirito giusto.
«Dobbiamo stare attenti a Pistoia per due ragioni fondamentali – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini – prima di tutto perché è una squadra che ha sempre battagliato e, superato il momento in cui aveva diversi infortuni, ha sempre giocato punto a punto partite molto valide, come per esempio quella di Venezia. In secondo luogo – in particolare nelle ultime due gare – da quando è arrivato Ivanov sono molto migliorati dal punto di vista della concretezza, hanno vinto in casa contro Torino e contro Pesaro. Ivanov dà molta profondità al loro attacco perché è bravo a prendere posizione sia sugli scarichi che nelle giocate che fanno direttamente per lui sotto canestro. Bisogna quindi fare molto lavoro su di lui e soprattutto molto lavoro sul perimetro, perché Moore oltre a fare il playmaker classico sta facendo moltissimo canestro da tre punti. A questo si aggiunge il rientro di McGee, che ha giocato già due partite, e domani me lo aspetto completamente a posto. Quando hai tre giocatori del genere sai che devi stare attento. Ci sono poi anche Mian, Gaspardo, Bond, che sono tutti giocatori che stanno facendo una buonissima stagione, per cui dobbiamo essere assolutamente bravi a tirare fuori tutto quello che abbiamo a livello di energie mentali e fisiche per portare a casa la gara.»
«Dobbiamo sicuramente ancora migliorare molto – aggiunge Federico Pasquini -, ci deve essere la capacità di limare alcune cose sia in difesa sia in attacco, dobbiamo riuscire a portare su tutti i quaranta minuti sempre un certo livello di qualità, senza fermarci, andando oltre. Per il resto mi porto dietro il fatto che abbiamo avuto tanta personalità, siamo stati sempre molto consistenti e capaci di fare la partita da subito, decidendo noi i ritmi e senza andare mai in ansia quando l’avversario si avvicinava. Questi sono un po’ i flash che mi porto nella testa di questi ultimi dieci giorni.»
«Nello sport si impiega tantissimo ad acquisire un livello di equilibrio e positività. A questo si arriva grazie al lavoro e ci puoi impiegare un secondo a tornare ad essere la squadra in cui non funziona nulla. Quello che mi interessa è che riusciamo ad essere molto equilibrati e razionali, capendo che non si è fatto nulla ma quello che è stato raggiunto è stato possibile grazie al lavoro. Avevo detto che questa squadra aveva bisogno di tempo, perché giovane e perché con tanti infortuni – conclude Federico Pasquini – e ora si è visto che nel momento in cui siamo stati al completo e dopo tre mesi di lavoro sono venute fuori le potenzialità, anche se dobbiamo motivarci sempre di più.»
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