Raffaele Paci: «Il piano per il lavoro è uno dei punti qualificanti di questa Finanziaria».
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«Lavoriamo da mesi a questo Piano per il lavoro, non c’è nessuna presa in giro, non ci siamo fatti incalzare da nessuno, parliamo di soldi veri e immediatamente spendibili. Credo che questo sia uno dei punti più qualificanti di questa Finanziaria, e ribadisco la nostra disponibilità e apertura sulle tematiche importanti che ci vengono proposte anche nel dibattito in aula.»
L’ha detto l’assessore del Bilancio Raffaele Paci, rispondendo nell’aula del Consiglio regionale per presentare il Piano LavoRas da 127,9 milioni di euro (e 70 per ciascuno dei prossimi due anni).
«Siamo ben consapevoli del fatto che il lavoro sia il problema in assoluto più importante della Sardegna e in questi anni abbiamo indirizzato tutto il nostro impegno in questa direzione, la stessa in cui si incanala questo Piano per il Lavoro – ha sottolineato Raffaele Paci -. Certo per favorire la crescita e lo sviluppo servono anche altri interventi e li stiamo facendo, per esempio i bandi per le imprese da 250 milioni in due anni o le infrastrutture, ma questo Piano è estremamente importante, mette a sistema finanziamenti regionali, nazionali ed europei ancora liberi che stiamo programmando con questa finalità.»
«In 30 giorni, quindi in tempi rapidi, la Giunta identificherà le metodologie e le tematiche principali su cui intervenire attraverso cantieri e bonus occupazionali – ha aggiunto Raffaele Paci -. Per esempio ambiente, archeologia, decoro urbano, e poi catasto e reti tecnologiche. Con una grande, costante, consapevole attenzione al digitale, che sappiamo bene quanto sia fondamentale, tanto che abbiamo dato vita al Digital Innovation Hub con Confindustria e abbiamo pubblicato qualche mese fa un bando da 25 milioni dedicato all’alta tecnologia le cui risorse sono andate soprattutto al settore digitale. Sappiamo che questo è il futuro, ma sappiamo anche che i 50enni espulsi dal mercato del lavoro hanno esigenze diverse da quelle dei giovani, e noi abbiamo il dovere di aiutarli con interventi specifici e mirati.»
«Abbiamo lasciato questo Piano volutamente aperto a ulteriori contributi, e sarà sottoposto a un monitoraggio trimestrale per controllarne l’andamento. Stiamo dando risposte che anche questa stessa Aula ci ha chiesto di dare a giovani e ai meno giovani, a chi sta cercando lavoro e a chi l’ha perso, a chi il lavoro lo sta perdendo e deve già pensare a una nuova occupazione, alle donne per garantire servizi che permettano loro di potersi inserire con serenità nel mondo del lavoro. In aggiunta a questi 127 milioni ce ne sono 22 per le politiche di conciliazione, 41 per Parco geominerario, liste speciali, Olmedo, Tossilo e Foresta Burgos, più il centinaio di milioni per le politiche attive a partire dalla flexicurity. Ce la stiamo mettendo tutta – ha concluso il vicepresidente della Regione – e sono convinto che si possa lavorare insieme al Consiglio nelle prossime settimane per chiudere un Piano per il lavoro efficace e capace di dare le risposte che tutti stanno aspettando.»
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