22 July, 2024
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Si è concluso poco fa, intorno alle 15.30, l’intervento da parte dei tecnici del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico), per il recupero di un’arrampicatrice infortunata mentre arrampicava nelle falesie di Domusnovas.

La donna (C.P., 68 anni) arrampicava con alcuni compagni nel settore di arrampicata “L’isola degli amici”, in prossimità dell’ingresso sud delle Grotte di San Giovanni, quando cadendo, su un terrazzino, si è procurata un trauma ad una gamba.

Dodici tecnici del CNSAS provenienti dalle stazioni di Cagliari e Medio Campidano, arrivati sul posto, hanno prontamente calato la donna alla base della parete dove, dopo averle fornito un primo supporto sanitario, è stata trasportata tramite barella portantina con la collaborazione dei vigili del fuoco della stazione di Iglesias. Arrivati ai parcheggi, l’attendeva l’ambulanza della Croce Azzurra di Buggerru.

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I capigruppo del Consiglio regionale hanno incontrato i lavoratori dell’Agenzia Forestas che stamane hanno manifestato sotto il Palazzo di via Roma, per rivendicare l’applicazione, anche all’Agenzia, del contratto dei dipendenti del sistema Regione.

«Andiamo avanti secondo il programma concordato e nelle prossime due settimane contiamo di avere tutti gli elementi necessari per la legge da sottoporre al Consiglio, nel rispetto degli impegni assunti da tutti i capigruppo – ha detto al termine dell’incontro il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau -. Si tratta di approfondimenti indispensabili, perché il legislatore deve poter operare conoscendo l’esatto quadro dei costi e, in questo caso, a seconda delle scelte che si fanno, parliamo di un impegno finanziario che oscilla dai 2 ai 40 milioni di euro, c’è una bella differenza.»

I lavoratori di Forestas, che hanno comunicato il rinnovo dello stato di agitazione, hanno ribadito di essere “molto preoccupati” sia per il futuro di un’“Agenzia che sta morendo” che per i tempi di risposta eccessivamente lunghi delle istituzioni, nonostante un quadro normativo che, a loro giudizio, consentirebbe da subito l’applicazione del contratto dei dipendenti regionali. «Se non dovessimo ottenere questo risultato – hanno detto – siamo pronti a ritornare in piazza».

Alla riunione ha preso parte anche il presidente della commissione Autonomia Francesco Agus che, su mandato dei capigruppo, ha lavorato alla stesura di una nuova normativa. Francesco Agus si è detto “ottimista” su una soluzione positiva della complessa vertenza sostanzialmente bloccata sulla parte previdenziale, «che contiamo di accelerare proprio con l’Inps, intervenendo sia presso la sede regionale che su quella centrale di Roma». Agus ha poi sottolineato che le possibilità di chiudere la vicenda in tempi brevi consistono «nella volontà unitaria espressa da tutti i capigruppo di assegnare alla commissione un preciso mandato mentre, fuori da questo contesto, non resterebbe che l’iter normale di ogni proposta o disegno di legge».

Il presidente della commissione, sempre in riferimento alla tempistica, ha informato i lavoratori che l’assessore degli Affari Generali e Personale Filippo Spanu, nel corso di una audizione, «ha formulato una proposta relativa alla parte economica (incrementi contrattuali per il 2016 e 2017 di circa il 3% con un costo di 2.8 milioni a regime entro il 2018) che può essere approvata subito inserendola in una variazione di bilancio».

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Aereoporto di Alghero

I biglietti per la tratta Alghero-Roma in regime di continuità territoriale assegnata ieri alla compagnia Blue Air, sono da oggi messi in vendita dal vettore rumeno. Le partenze dal Riviera del Corallo verso Fiumicino sono come di consueto tre giornaliere, alle 7.00, 12.45 e 19.20, alle tariffe agevolate e con il bagaglio da 20 kg incluso, mentre da Roma verso Alghero si parte alle 9,40, 14,20 e alle 21,30. «I sistemi della compagnia si sono allineati immediatamente – dice l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu – pertanto i passeggeri non subiscono alcun disagio. Gli uffici dell’assessorato monitoreranno costantemente l’efficienza e la qualità del servizio».

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Il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula ha scritto una lettera aperta al direttore generale dell’Areus, Giorgio Lenzotti.

Di seguito, il testo integrale.

Caro Giorgio, mi permetto di rivolgermi a te in questo modo ricordando alcuni anni  (erano  i primissimi anni 80),  passati al servizio dello stesso ospedale e della stessa comunità, l’Ospedale San Francesco e la comunità nuorese. Entrambi giovanissimi medici non nuoresi ma in egual misura entusiasti e dediti a far crescere quell’ospedale. Io nel ruolo di assistente di chirurgia generale e tu, in egual ruolo, in direzione sanitaria. Da questo, ci deriva un forte attaccamento a quel territorio che sono certo ci accomuna.

In qualità di consigliere regionale eletto proprio da quella comunità, ho sostenuto con forza e convintamente la necessità che Nuoro venisse riconosciuta sede amministrativa ed operativa di Areus. Questo ha provocato anche qualche diffidenza ed una certa supponente ironia da parte di altri (ben più navigati di me) esponenti politici di maggioranza che, al contrario, sostenevano che nei fatti Nuoro, nell’organizzazione della futura Areus, al massimo avrebbe avuto il ruolo di “centralino telefonico”.

Nel prestigioso ruolo al quale sei chiamato, per cui ti faccio gli auguri più sinceri, spero e ne sono convinto, riesca a dimostrare che intendi dare a Nuoro un ruolo di ben altra prospettiva e rilevanza.

La posizione politica del sottoscritto e del Partito Rossomori sulla riforma della rete ospedaliera è stata inequivocabile dall’avvio alla conclusione. La mia posizione (e coerente opposizione), di cui sono ancora fermamente convinto, si può schematicamente sostanziare in alcuni punti.

La riforma avrebbe dovuto viaggiare su tre direttici coerenti con una preventiva, o almeno contestuale, riorganizzazione della rete di cure territoriali e della stessa rete di emergenza urgenza con annesso il servizio di elisoccorso.

Questa contestualità avrebbe potuto dare credibilità alla giusta, ma tanto (anzi troppo) enfatizzata e a mio parere mal gestita, necessità di deospedalizzazione di molte condizioni patologiche.

E’ mancata una visione del territorio Regionale come un “unicum”, con una attenzione  sbilanciata e favorevole nei confronti del duopolio Cagliari-Sassari e, malgrado i proclami, una mancata perequazione e sussidiarietà di offerta e sicurezza di servizi sanitari nella periferia e nelle aree dell’interno.

Ho sostenuto, inoltre, la necessità di derogare al DM 70 nell’individuazione anche dell’ospdedale San Francesco quale DEA di 2° livello (senza la cardiochirurgia), confortato da esempi di altre Regioni (vedi Puglia ed Emilia Romagna). Sono ancora convinto che orografia, demografia, distanza chilometrica e viabilità interna fatiscente in un contesto di insularità, potesse e dovesse dar forza a una richiesta in tal senso, sfruttando anche le nostre prerogative di regione autonoma che autonomamente (!) si paga la sanità.

Ribadisco le considerazioni sull’assenza totale in quel territorio di servizi alternativi privati o una credibile o almeno avviata rete di cure territoriale. Ma la forza con cui ho sostenuto tale richiesta mi deriva dalla consapevolezza della presenza dell’Ospedale San Francesco di servizi, professionalità e competenze operative e riconosciute, che ne avrebbero dato piena giustificazione.

La mia paura è che il “ruolo di 1° livello con servizi di 2° livello” sia un pasticcio normativo e giuridico che apre la porta a un temibile depotenziamento di quell’ospedale e di quei servizi. Spero e mi auguro sinceramente di essere smentito per questa mia paura. Sarò pronto e il primo ad ammettere che, meno male, mi sbagliavo.

Finalmente con la tua nomina a DG si avvia l’Areus. Un primo, indispensabile pur se tardivo passo, propedeutico all’avvio di una reale, efficiente ed efficace rete di servizi in emergenza urgenza.

Le tue prime prudenti osservazioni, lontane dai toni trionfalistici, mi confortano per l’indubbia serietà e consapevolezza che dovrà avere e sono certo, metterai nel tuo nuovo  gravoso impegno.

Per questo, permettimi un’ultima considerazione sul ruolo dell’Ospedale San Francesco con la sua annessa elisuperficie nella futura rete di elisoccorso. Non può essere disconosciuto il ruolo di Nuoro quale baricentro geografico ed operativo grazie anche alla distanza (solo poche decine di metri!), che separano l’elisuperfice di Biscollai dall’Ospedale San Francesco e dai servizi di Pronto soccorso, Rianimazione, Neurochirurgia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Stroke Unit, Cardiologia con Emodinamica solo per citare alcune delle tante specialità e professionalità operanti nell’ospedale barbaricino.

Ospedale, servizi e specialità che con adeguato sostegno potranno e sapranno rappresentare un punto nevralgico nella futura rete di emergenza urgenza che ti appresti a organizzare, nell’interesse di tutta la Sardegna e dei cittadini sardi, senza sottostimare le esigenze e le potenzialità del “nostro” Nuorese.

Ti auguro ancora un sincero  buon lavoro.

Emilio Usula

Consigliere regionale – Partito Rossomori

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Sarà un momento didattico ed educazionale di condivisione delle esperienze cliniche con la presentazione di casi complessi di traumatologia. È questo l’obiettivo del corso “Expert forum Trauma casi e controversie” che vedrà riuniti, all’hotel Quartè Sayàl di Alghero, esperti traumatologi che discuteranno il caso clinico e lo esamineranno secondo diverse prospettive ed esperienze, esplorando anche varie alternative di trattamento.

L’incontro, organizzato dall’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia del Santissima Annunziata e in programma il 10 e 11 novembre, darà l’opportunità di condividere e discutere le tecniche usate dagli specialisti per far fronte a casi clinici complessi e conoscere anche nuove tecniche.

«Si tratta del sesto evento scientifico che organizziamo negli ultimi 5 anni – spiega il direttore dell’Ortopedia e traumatologia del Santissima Annunziata, Francesco Cudoni – a conferma dell’attenzione dimostrata anche nel settore della formazione e dell’educazione continua, necessarie per essere aggiornati su tutte le nuove tecniche più moderne e per offrire ai pazienti le migliori cure chirurgiche. La Aou di Sassari diventerà hub di riferimento per un territorio molto vasto ed è quindi importante puntare sull’aggiornamento, oltreché predisporre linee guida e percorsi da condividere con tutti i centri traumatologi regionali e nazionali.»

Al corso, fanno sapere gli organizzatori, è prevista la partecipazione dei direttori dei reparti ortopedici della Sardegna con le loro équipe, quindi di ortopedici specializzandi, di alcuni chirurghi esperti provenienti dai più importanti centri traumatologici della penisola, come Milano, Ancona, Torino, Catania, Roma.

Venerdì 10 novembre il corso inizierà alle ore 14.00 e si dividerà in sue sessioni. 

Sabato 11 novembre, saranno sempre due sessioni ed il corso prenderà il via alle ore 9.00.

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Prenderà il via venerdì pomeriggio, a Sassari, il trasferimento temporaneo, al terzo piano della Clinica di Malattie infettive, del day hospital oncologico delle cliniche di San Pietro.

Le operazioni di trasferimento consentiranno di mettere a disposizione da subito locali nuovi, attrezzati e più confortevoli. Il day hospital riaprirà nei nuovi locali lunedì mattina.

Si avvia così una riorganizzazione degli spazi programmata dalla direzione strategia dell’Aou di Sassari che consentirà, inoltre, di avviare lavori anche per la ristrutturazione del day hospital oncologico del Santissima Annunziata.

Al terzo piano della Clinica di Malattie infettive, infatti, è previsto, in una fase successiva e per il tempo necessario alla ristrutturazione dei locali, anche il trasferimento della struttura situata al primo sottopiano del nosocomio sassarese. Una volta terminati i lavori, i due day hospital oncologici che fanno capo all’Unità operativa complessa di Oncologia diretta da Antonio Pazzola saranno trasferiti al Santissima Annunziata, per diventare così un’unica struttura.

Per la realizzazione delle opere l’Aou di Sassari ha ottenuto un finanziamento finalizzato dell’importo di 500 mila euro. L’ufficio tecnico dell’azienda di viale San Pietro sta completando il progetto per l’avvio, nei primi del prossimo anno, della gara d’appalto.

L’associazione Mariangela Pinna Onlus, di recente, ha donato all’Aou di Sassari dieci nuove poltrone per i pazienti che devono sottoporsi alle sedute di chemioterapia. Le poltrone sono state collocate nei locali che ospiteranno temporaneamente il day hospital oncologico, arricchendo così la dotazione a disposizione della struttura.

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Le problematiche della piccola pesca, con particolare riferimento ai danni causati dai delfini, sono state al centro della seduta odierna della commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale con l’audizione dei rappresentanti della Flai-Cgil e della Uila-Pesca.

«La pesca in Sardegna è un comparto che non ha ancora espresso tutte le sue potenzialità – ha detto la segretaria di Uila Pesca Gaia Garau – finora non c’è stata la dovuta attenzione per un settore che potrebbe garantire lavoro e reddito. Il 70% del pesce consumato nella nostra isola arriva da fuori». Entrando nello specifico, Gaia Garau ha chiesto tempi rapidi per l’approvazione del disegno di legge predisposto dalla Giunta che consente di spendere le risorse stanziate nel 2015 e 2016 per gli indennizzi sui danni causati dai delfini. La norma, nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di stato, permetterà di spendere i 200mila euro già stanziati e finora non spesi per paura di incorrere nei rilievi di Bruxelles. «I soldi sono però insufficienti – ha sottolineato Gaia Garau – è necessario prevedere un incremento dei fondi. I danni causati dai delfini al pescato e alle reti sono ingenti». Secondo Luciano Marica, storico leader dei pescatori del Sulcis, per venire incontro alle necessità del settore servirebbero circa 5 milioni di euro: «Chiediamo un indennizzo da erogare a ogni pescatore imbarcato – ha detto Luciano Marica – finanziare l’acquisto di nuove attrezzature non serve a nulla. I delfini distruggono ogni giorno le nostre reti e mangiano il poco pesce rimasto. Le risorse devono andare a ristorare il mancato reddito».

Quello della eccessiva presenza dei mammiferi acquatici, specie protetta a livello internazionale, sta diventando un problema serio per tutte le marinerie della Sardegna. «Dai delfini non ci si può difendere – ha affermato il responsabile Ambiente e Territorio della Flai Cgil Raffaele Lecca – i dissuasori acustici si sono rivelati inefficaci. Occorre prevedere adeguati indennizzi per i pescatori. Non so però se potranno essere utilizzate le risorse Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), di solito destinate al superamento delle criticità del settore. Forse sarebbe meglio intervenire con un contributo straordinario come è stato fatto per fronteggiare le calamità naturali in agricoltura».

Dai rappresentanti dei pescatori è poi arrivato un appello perché si intervenga sulla pesca a strascico. «Chiediamo che gli attuali limiti dei 50 metri di profondità e la distanza di 1,5 miglia marine dalla costa per poter svolgere questa attività sia portato a 100 metri e a 3 miglia – ha detto Luciano Marica – lo strascico distrugge i fondali e danneggia le nostre attrezzature. Ci sono forti tensioni nelle nostre marinerie, il problema va risolto». Dalla piccola pesca, infine, l’invito a prevedere un fermo biologico di due mesi per la cattura dei polpi (dal 15 agosto al 15-30 ottobre): «Solo così si può consentire il ripopolamento – ha concluso Marica – è una misura necessaria, per noi pescatori è importante garantire l’equilibrio ambientale. Siamo disposti a fermarci senza chiedere nessun indennizzo».

Da tutte le forze politiche presenti in Commissione è arrivato l’impegno a trovare una soluzione. Gianluigi Rubiu (Udc) ha sollecitato l’istituzione di un Dipartimento per la pesca all’interno dell’assessorato all’Agricoltura, mentre Marco Tedde (Forza Italia) ha invocato una legge organica di settore: «Serve una disciplina complessiva per il comparto – ha detto Tedde – altrimenti ogni intervento si rivelerà solo un pannicello caldo». Giudizio condiviso da Paolo Dessì (Misto): «Le nostre coste sono diventate terra di conquista, il mare sardo è occupato da pescatori provenienti da altre regioni. La Sardegna ha la possibilità di legiferare sull’attività svolta entro le 12 miglia marine, eserciti questa sua potestà».

Di diverso avviso il consigliere Piero Comandini (Pd): «Gli strumenti per intervenire ci sono abbiamo a disposizione 36 milioni di euro del Feamp ancora da spendere, 14 sono stati messi a bando nel mese di ottobre, l’obiettivo è quello di accelerare la spendita delle risorse. Sul fonte della programmazione invece occorre agire sui Flag  (Gruppi di azione locale per la pesca). A loro è affidata la programmazione, mettiamoli nelle condizioni di operare al meglio».

Il presidente Luigi Lotto ha assicurato massima attenzione da parte della Commissione: «Domani sentiremo l’assessore Pierluigi Caria sul disegno di legge della Giunta – ha detto Luigi Lotto – le risorse già stanziate saranno sbloccate al più presto. Per quanto riguarda l’eventuale incremento degli indennizzi per i danni dei delfini occorrerà verificare le disponibilità di bilancio. La Commissione lavorerà inoltre per rendere immediatamente disponibili i 36 milioni del fondo Feamp».

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Venerdì 9 novembre nel Conservatorio di Cagliari proseguono gli appuntamenti con le “32 Sonate per pianoforte” di Ludwig Van Beethoven, una delle più importanti raccolte della letteratura pianistica.  

Alle 18.00, nell’Aula magna, si esibirà Anna Sanfililippo, pianista e docente nell’istituzione musicale cagliaritana, che proporrà la Sonata op.54.

Ad aprire l’incontro sarà un’analisti storica e critica dell’opera, curata dal maestro Mario Carraro.

Figura chiave della musica colta ottocentesca, Beethoven scrisse le sue “Sonate per pianoforte” tra il 1795 e il 1822. Inizialmente i brani non costituivano un insieme unico, tuttavia oggi fanno parte delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica.

Per gli studenti di pianoforte le sonate del genio tedesco sono parte fondamentale del loro percorso formativo.

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Il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, interviene oggi in relazione alla comunicazione della Regione Autonoma della Sardegna, sulla valutazione del Piano Urbanistico Comunale, che è stato rinviato al comune di Portoscuso perché vengano apportate una serie di integrazioni e correzioni.

«L’Amministrazione comunale – spiega Giorgio Alimonda – si è già attivata per verificare e produrre le richieste di integrazione e correzione contenute nelle osservazioni, facendo ripartire velocemente l’iter autorizzativo. Trattandosi di osservazioni di natura prettamente tecnica e non politica, ci si dovrà probabilmente avvalere della stessa consulenza tecnica, selezionata dall’Amministrazione precedente alla nostra (anno 2011), che ha lavorato alla redazione del PUC presentato ed approvato dal Consiglio comunale nello scorso mese di aprile e di cui la Regione Autonoma della Sardegna adesso richiede modifica.»

«Che si tratti di un processo lungo e complicato, lo testimonia il fatto che soltanto 25 dei 377 Comuni sardi hanno attualmente portato a termine la procedura – aggiunge Giorgio Alimonda – ma, auspicando il più alto spirito di leale collaborazione da parte di tutto il consiglio, agiremo responsabilmente e celermente affinché Portoscuso possa presto dotarsi dell’importante strumento urbanistico già tracciato, funzionale allo sviluppo socioeconomico e di tutela ambientale di tutto il nostro territorio.»

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Il Testo unificato sulla doppia preferenza di genere sarà all’esame del Consiglio regionale nella prossima seduta di martedì 14 novembre, alle 10,30. Lo ha deciso questa mattina la Conferenza dei capigruppo presieduta dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau.

Dopo la nomina del vicepresidente di minoranza del Consiglio, l’Assemblea esaminerà il testo che modifica la legge statutaria del 12 novembre 2013 n. 1. Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha sottolineato che è necessario prevedere, tra l’altro sull’argomento esiste già un emendamento presentato dal capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, anche la parità di genere nelle candidature che devono essere al 50%. Il presidente della Commissione Autonomia Francesco Agus ha affermato che sull’argomento si sta predisponendo un emendamento di sintesi che sarà portato in aula. Terzo punto all’ordine del giorno della riunione del Consiglio di martedì è la nomina del Garante regionale per l’infanzia e per l’adolescenza.