22 July, 2024
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«Anche quest’anno la continuità territoriale diventa una farsa nei periodi di punta dell’anno: i sardi non hanno nessuna possibilità di rientrare da Milano nei giorni immediatamente precedenti il Natale». Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che ha annunciato la presentazione di una interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dei trasporti Carlo Careddu. «Il 21, 22 e 23 dicembre non c’è un solo posto disponibile – aggiunge Michele Cossa – forse si può trovare qualcosa nella tarda serata del 24 dicembre, ma per il momento Alitalia non prevede posti aggiuntivi. Una situazione inaccettabile, che richiede un intervento immediato della Regione per garantire ai tanti sardi che lavorano o studiano nel Nord Italia di poter festeggiare il Natale in famiglia. Tante volte ci fosse bisogno di ulteriori dimostrazioni che quesito modello non funziona – conclude Michele Cossa -, va in tilt nei momenti di maggiore necessità, non garantisce la Sardegna e rappresenta una pesante spada di Damocle sulla nostra e economia e sulla accessibilità della nostra Isola.»

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Gli ex lavoratori Ati Ifras, sino al 31 dicembre 2016 impegnati nelle attività del Parco Geominerario della Sardegna, non smobilitano dai due presidi di Sassari, sul duomo della città, e Cagliari, con le tende piazzate sotto il palazzo della Regione. 

La decisione è stata presa dopo l’incontro tra l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, e i sindacati che parlano di “piccoli passi in avanti, che non risolvono la vertenza”. Tanto che i manifestanti sono pronti a passare il Natale in tenda se non arriverà una soluzione definitiva per i 490 ex operatori del Geoparco sugli originari 520, nel prossimo incontro previsto per mercoledì 29 novembre. Nel Tavolo partenariale l’assessore Spanu ha fatto il punto della situazione ed illustrato le ultime novità: 27 lavoratori sono stati già assunti da Igea. Per altri 35, non sussistendo certezze sulla volontà della società Ifras di mettere a disposizione le attrezzature, verranno definiti, sulla base di una stretta collaborazione tra la stessa Igea e l’Aspal, percorsi formativi che consentano l’assunzione a tempo determinato entro il prossimo 27 novembre. Viene inoltre confermato l’inserimento di 10 addetti entro il prossimo primo dicembre e di altri 46 entro il primo gennaio del 2018. Anche il Comune di Sassari ha presentato cinque proposte per l’inserimento di 46 lavoratori e il Parco Geominerario sta verificando gli spazi per le assunzioni. Infine va avanti, con il coordinamento dell’Insar, il piano dell’esodo che prevede il coinvolgimento di 145 lavoratori: già sottoscritti gli accordi transattivi con 65 operatori.

«Non siamo soddisfatti di questo incontro ma anzi rimaniamo molto scettici sulle soluzioni che per ora sono solo sulla carta – spiega il segretario dell’Ugl, Simone Testoni – bisogna accelerare su tutte le questioni sul tavolo, a partire dal pagamento degli arretrati e del tfr con l’azienda Ati Ifras, ma il problema più grave riguarda quei lavoratori che oggi percepiscono 460 euro al mese con la Naspi. Si tratta il più delle volte di famiglie monoreddito che si trovano sotto la soglia della povertà.»

«Il prossimo incontro del 29 novembre deve essere quello risolutivo: non bisogna permettere che questi lavoratori passino il Natale in presidio al freddo e al gelo – tuona Cristiano Ardau della Uil -. Non è né umanamente né sindacalmente possibile che accada questo nel 2017. Il progetto c’è, i lavoratori pure e anche la volontà politica occorre però sconfiggere la burocrazia.»

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La Consulta handicap entra nel pieno delle sue funzioni. Dopo l’insediamento degli organi direttivi, avvenuto nel mese di Settembre, comincia ora il ricco calendario di incontri previsti per dare concretezza a un organo consultivo e autonomo che si prefigge come obiettivo cardine la tutela delle persone con disabilità. 

«La Consulta, nata a seguito di un lungo lavoro di interlocuzioni portate avanti dalla IV commissione consiliare permanente (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio), è formata da 16 componenti, tra associazioni, cittadini e famiglie con persone disabili – spiega l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera -. Si tratta di un passo avanti importante compiuto dalla nostra città nel campo dell’inclusione sociale.»

Giovedì 9 novembre, alle ore 17.00, nella sala riunioni della Torre civica, si svolgerà un’assemblea ordinaria per discutere i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Presentazione dei servizi offerti dalle associazioni aderenti alla Consulta;

2. Presentazione dello sportello informazioni;

3. Varie ed eventuali.

 La riunione sarà presieduta da Fabrizio Cucchiara, il quale sarà affiancato dal Vicepresidente Marco Vargiolu. La verbalizzazione sarà a cura di Martina Emmolo.

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Giovedì 9 novembre, dalle ore 16.30, l’Istituto Comprensivo “Satta” plesso di Is Gannaus – Scuola Primaria di via Cellini, ospiterà il primo seminario nel Sulcis sul mutismo selettivo dal titolo: “Che voce ha il silenzio?”

Il seminario ha come obiettivo la diffusione di informazioni a sostegno di una sinergia di interventi tra docenti e famiglie.

All’incontro parteciperanno la referente regionale A.I.Mu.Se Sardegna, Donatella Pes, e la referente provinciale A.I.Mu.Se Cagliari, Gian Piera Giobbe.

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Dal 15 novembre al 2 dicembre si terrà tra Cagliari ed Iglesias la IX edizione delle “Giornate del cinema del Mediterraneo”.

Il 17 novembre è previsto a Cagliari presso il Teatro Massimo un evento d’apertura della rassegna con il film-documentario su Carmelo Bene, “Tracce di bene” di Giuseppe Sansonna Italia 2017, durata 56’. Saranno presenti il regista Giuseppe Sansonna, l’attore Luigi Mezzanotte, l’attrice Barbara Maria Caruso, Massimo Mancini, Direttore generale di Sardegna Teatro. Coordina Enrico Pau, regista e Direttore artistico delle “Giornate del cinema del Mediteraneo”.

Dal 18 novembre gli eventi sono programmati ad Iglesias presso la nascente “Casa del cinema” – Centro culturale con il film “L’accabadora” di Enrico Pau ed il film “L’ordine delle cose” di Andrea Segre. Saranno presenti oltre al regista Enrico Pau, la sceneggiatrice Antonia Iaccarino, l’attrice Valentina Carnelutti, lo scrittore e giornalista Ottavio Olita.

La programmazione proseguirà fino al 2 dicembre con un ricco calendario di eventi ed ospite.

Il 15 novembre inizierà un seminario di cinematografia presso il Liceo Artistico e Scientifico di Iglesias, in collaborazione con il CELCAM dell’Università di Cagliari.

Le“Giornate del cinema del Mediterraneo”, giunte alla IX edizione, sono promosse ed organizzate  dal Centro Iniziative Culturali ARCI-Iglesias e si svolgono  nella omonima  cittadina mineraria nel Sud Ovest della Sardegna. La manifestazione ha come obiettivo quello di stimolare riflessioni sul reale, facendo dialogare il linguaggio cinematografico e documentario con altri linguaggi quali musica, immagini fotografiche, incontro del pubblico con gli autori, confronto e dibattito tra studenti,  autori e operatori degli audiovisivi, iniziative sulle arti visive e scrittura, oltre alla promozione della conoscenza delle produzioni audiovisive più recenti nell’ambito del Mediterraneo e non solo. Verranno quindi proposte diverse pellicole rappresentative delle cinematografie delle varie sponde del Mediterraneo e se possibile, per motivi di budget, anche con il coinvolgimento delle stesse Cineteche Nazionali (con la presenza diretta o con un sostegno di carattere culturale attraverso indicazioni di film, di tematiche o di messaggi di adesione e saluto).

Tre le tematiche  principali che caratterizzano l’evento di cultura cinematografica: 1) migrazioni, integrazioni e contaminazioni, 2) lavoro e solidarietà, 3) cinema e Sardegna, 4) altri luoghi, altre storie.

Ad arricchire le rassegne si aggiungono i convegni tematici, i seminari formativi rivolti alle scuole superiori, le mostre fotografiche ed altre interessanti iniziative.

Le “Giornate del cinema del Mediterraneo” nel corso di questi anni si sono conquistate un loro spazio nel campo delle iniziative di cultura cinematografica diventando un importante riferimento in Sardegna e non solo per quanti intendono conoscere e confrontarsi sulle produzioni italiane e di altri  paesi mediterranei, europei ed asiatici, che difficilmente hanno opportunità di essere conosciute nei circuiti tradizionali degli audiovisivi.

Nelle varie edizioni la manifestazione si avvale della collaborazione di festival, cineteche, enti e associazioni italiane e internazionali, per la miglior riuscita dell’evento.

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Questa mattina l’assessore della Sanità Luigi Arru ed il generale Bruno Bartoloni, hanno firmato un Protocollo d’Intesa tra Regione Sardegna e Guardia di Finanza che prevede – tra le altre cose – un rafforzamento dello scambio di informazioni e la costituzione di un Tavolo di coordinamento operativo di cui faranno parte i direttori generali della Sanità e delle Politiche sociali, Giuseppe Sechi e Stefania Manca, e due ufficiali della Guardia di Finanza.
«Non abbiamo uno scopo repressivo o punitivo – ha premesso l’assessore Arru – ma vogliamo che ci sia un uso corretto delle risorse, considerato che siamo tra le Regioni in Italia a spendere di più per il Welfare. Questo Protocollo sancisce e rafforza una collaborazione che già esiste e si aggiunge a quelli che abbiamo attivato con l’Ispettorato del Lavoro e con l’Anac, per la correttezza e trasparenza delle procedure di gara rilevanti, come ad esempio quella per il servizio di elisoccorso.»
Il generale Bartoloni ha sottolineato i rinnovati compiti assegnati alla Guardia di Finanza dal Decreto Legislativo 68/2001: «Non ci occupiamo più soltanto di evasione fiscale, ma anche dei bilanci e della spesa delle Regioni e degli enti locali in generale. Per parte nostra, forniremo le informazioni rilevanti, desumibili dai controlli eseguiti, nel rispetto delle norme che regolano la riservatezza delle indagini. La collaborazione ci consentirà di disporre di un quadro informativo più completo, nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità e della garanzia di legalità dei processi di spesa». 
La Sardegna ha il 70% della popolazione esente dal pagamento delle prestazioni di specialistica ambulatoriale per lo più a causa della condizione economica e sociale (terza causa di esenzione è quella per patologia).
L’azione della Guardia di Finanza andrà dal controllo dei requisiti per le esenzioni, ai permessi per l’assistenza a portatori di handicap in situazione di gravità, all’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli Enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, mentre sul versante degli interventi per il sociale, saranno verificati i requisiti per l’accesso al Reis e ai sussidi delle leggi di settore.

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«Siamo di nuovo punto e a capo: c’è il forte rischio che le Province sarde e la Città metropolitana di Cagliari siano escluse dalla ripartizione dei fondi nazionali loro destinati. Una decisione incomprensibile e inaccettabile. La Regione chiama a una mobilitazione tutte le forze politiche presenti in Parlamento e in Consiglio regionale. Prepariamoci a una nuova battaglia in difesa dei diritti dei Sardi». Così l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu commenta il deliberato votato ieri sera all’unanimità dalla Conferenza permanente Regione-Enti locali, la quale «esprime una ferma e netta opposizione al contenuto dell’articolo 70 del disegno di legge finanziaria dello Stato che esclude le Province della Sardegna dal riparto dei 352 milioni attribuiti per l’esercizio delle funzioni fondamentali». 

Cristiano Erriu sottolinea che «si tratta di funzioni statali, e come tali devono essere poste a carico del bilancio dello Stato. Parliamo della manutenzione di strade provinciali e scuole medie superiori e le numerose competenze in materia ambientale. Le responsabilità, anche penali, connesse alle mancate manutenzioni, costituiscono una pesante futura ipoteca sulla continuità dei servizi e delle stesse funzioni fondamentali. Siamo l’unica Regione in Italia che sostiene l’attività delle Province, ma ora la situazione sta precipitando: poche settimane fa la Giunta ha dovuto stanziare un finanziamento straordinario di 2,5 milioni di euro a favore della provincia di Nuoro, per evitare il dissesto finanziario, mentre gli altri enti intermedi sardi sono arrivati al pareggio di bilancio attingendo ai residui avanzi d’esercizio. Ormai hanno raschiato il fondo del barile, dunque dal prossimo anno nessuna Provincia sarda e neppure la Città metropolitana sarà in grado di chiudere il bilancio in condizioni di equilibrio finanziario». 

Su invito dell’assessore Erriu, la Conferenza permanente Regione-Enti locali ha deciso di inviare oggi stesso a tutti i parlamentari sardi, ai capigruppo in Consiglio regionale e al presidente della Commissione Autonomia una lettera di accompagnamento al deliberato votato ieri, con la quale si chiede un’azione forte e condivisa nei confronti dello Stato.

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Le imprese innovative della Sardegna sbarcano al Consumer Electronics Show di Las Vegas, in programma dal 9 al 12 gennaio 2018 a Las Vegas, nel Nevada (Stati Uniti). La Regione sarà presente con uno stand dedicato alle start-up e alle aziende dell’innovazione tecnologica in quello che da sempre è considerato il mercato di riferimento per l’elettronica di consumo. Nell’ambito delle attività di Internazionalizzazione e di attrazione degli investimenti, l’assessorato dell’Industria ha pubblicato infatti un avviso per presentare manifestazioni di interesse a partecipare alla manifestazione.
Si tratta di un evento che da oltre 40 anni si svolge a Las Vegas ed è il punto di ritrovo in cui innovatori e imprenditori presentano in anteprima tecnologie destinate ad arrivare sul mercato solo mesi o anni dopo. Il CES è la più grande fiera mondiale di tecnologia di consumo: ospita circa 4mila espositori, 300 conferenze e ha un’affluenza media di 170mila partecipanti provenienti da 150 Paesi. Per favorire la partecipazione delle imprese sarde al CES, l’assessorato intende finanziare il 75% delle spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per un solo partecipante per ciascuna impresa ammessa all’iniziativa. Il bando prevede la partecipazione a un corso propedeutico di formazione che si svolgerà in due giornate, il 5 e 6 dicembre prossimi a Cagliari, e un’attività di revisione del materiale promozionale con la realizzazione del prototipo. L’importo complessivo dell’aiuto è pari a 7mila euro per ciascuna impresa. Gli aiuti saranno concessi nella forma di sovvenzione a copertura parziale delle spese ritenute ammissibili a seguito della rendicontazione delle spese sostenute. Le proposte saranno sottoposte a selezione da parte dell’assessorato dell’Industria che verificherà la rispondenza ai prerequisiti richiesti. Le domande saranno poi sottoposte all’approvazione degli organizzatori del CES per il nullaosta finale sulla base dei criteri pubblicati sul sito della fiera. Saranno ammesse all’iniziativa un massimo di 10 imprese.

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Proseguono gli incontri organizzati dall’Amministrazione comunale nei rioni e nelle frazioni di Carbonia, con l’obiettivo di illustrare alla comunità le principali novità relative ai comitati di quartiere. 

Dopo gli appuntamenti tenutisi a Bacu Abis, Cortoghiana, Is Gannaus e Serbariu, venerdì 10 Novembre, alle ore 17.00, presso il salone dell’ex circoscrizione di Barbusi, in via Santa Maria delle Grazie, il sindaco Paola Massidda e l’assessore comunale del decentramento Paola Argiolas presenteranno ai cittadini il regolamento sui comitati di quartiere, che a breve verrà approvato dal Consiglio comunale di Carbonia.
L’incontro è aperto a tutti cittadini di Barbusi e delle località limitrofe (Flumentepido, Is Fenus, Is Garaus, Nuraxi Atzori, Acquas Callentis, Barega, Caput Acquas, Cixerri, Corongiu, Genna Corriga, Is Pireddas, Is Toccus, Marcu Lenzu, Piolanas, Seddargia, Strintu s’Ascina, Tanas, Medaus Is Frau).
«I comitati di quartiere, che rappresenteranno una novità assoluta nello scenario politico-istituzionale della città, sono stati fortemente voluti dalla Giunta comunale soprattutto per supplire all’abolizione delle circoscrizioni e per garantire nuovamente ai cittadini la possibilità di avere uno strumento di partecipazione attiva alla vita amministrativa», ha spiegato l’assessore Paola Argiolas.
Queste entità saranno, quindi, un esempio di democrazia partecipata e potranno collaborare fattivamente con gli organi istituzionali del Comune (Sindaco, Giunta, Consiglio comunale e Consulte).
All’incontro di Barbusi faranno seguito quelli previsti nei quartieri di Carbonia Nord, Carbonia Centro e Carbonia Sud.

 

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La Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta dell’assessore Donatella Spano, il “Progetto di adeguamento della rete regionale per il misura della qualità dell’aria”.
«Per tutelare la salute dei cittadini è oggi necessario adeguare alla normativa in vigore la rete di monitoraggio regionale della qualità dell’aria realizzata nei primi anni ’90 – spiega l’assessore Spano -. Il Progetto ci permetterà di dismettere le stazioni non più idonee e sostituirle in modo da poter acquisire dati accurati per restituire una fotografia corretta del monitoraggio della nostra aria. Le indicazioni di legge prevedono per l’Isola una rete minima di 7 stazioni ma, alla luce di una serie di valutazioni, è stato deciso che la nuova rete conterà su 24 centraline regionali.»
L’attuale rete di monitoraggio, basata sulla precedente normativa, è costituito da 43 stazioni gestite da Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna, ma alcune stazioni sono datate nella strumentazione e dovranno essere gradualmente dismesse o sostituite in quanto il mercato non offre sufficienti garanzie sulla loro manutenzione. Ai sensi della normativa vigente, l’assessorato dell’Ambiente ha definito un progetto di adeguamento della rete di misurazione e ha ritenuto indispensabile l’idonea valutazione della qualità dell’aria contare non su 7 bensì su 24 stazioni. Di queste 6 sono destinate al monitoraggio delle fonti puntuali sui siti industriali e 18 al monitoraggio delle fonti diffuse.
Il Progetto di adeguamento si avvarrà di apposite campagne di misura con l’ausilio di un laboratorio mobile che potrà intervenire per valutare particolari esigenze. Nelle campagne di misurazione per la determinazione delle aree di impatto degli impianti industriali verrà inoltre adottata una idonea modellistica ad alta risoluzione. La nuova rete richiede l’adozione di un programma graduale di dismissione delle stazioni, a partire da quelle non più idonee, per poter acquisire una serie storica di dati che potrà migliorare la classificazione proposta e verificare la correttezza delle scelte operate o suggerire eventuali correttivi.