22 July, 2024
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Il giornalista Fedele Balia, 42 anni, è il professionista individuato dal comune di Sant’Antioco, attraverso una selezione pubblica che ha registrato la presentazione di 36 domande, 31 delle quali ammesse, quale capo di gabinetto da assegnare all’Ufficio di staff del Sindaco con stipula di contratto individuale di lavoro a tempo determinato part time 83.33%, per il periodo dal 6/11/2017 al 31/10/2018 con inquadramento nella Cat. C del CCNL dipendenti enti locali, profilo professionale “Istruttore amministrativo”.

Secondo quanto previsto con deliberazione G.C. n° 90 del 14/07/2017, Fedele Balia dovrà: «Supportare il Sindaco nell’elaborazione ed attuazione delle politiche pubbliche; curare le connesse attività di comunicazione, i processi partecipativi con la cittadinanza e le istituzioni locali; occuparsi dei rapporti con i componenti della maggioranza consiliare, i partiti politici e gli altri enti locali del territorio; svolgere, inoltre, attività di supporto relative alle funzioni di rappresentanza ed onorificenze pubbliche, al cerimoniale di manifestazioni civili, religiose, culturali e sportive».

La decisione della Giunta guidata da Ignazio Locci di fare ricorso all’individuazione di un capo di gabinetto, è contestata dalle opposizioni ed oggi il gruppo consiliare Genti Noa ha diffuso al riguardo una nota molto critica.

«Esprimiamo il nostro totale disappunto riguardo la scelta del sindaco Locci di nominare un capo di gabinetto che, di fatto, avrà il compito di sostituire il primo cittadino facendone le veci – si legge nella nota -. In un momento di gravi difficoltà economiche per le famiglie e per i residenti, riteniamo inopportuno che il sindaco di Sant’Antioco faccia pagare ai contribuenti un suo personale sostituto anziché utilizzare quei soldi per mettere in atto serie politiche per il lavoro.»

«Per questo motivo, senza entrare nel merito dei valori umani e professionali del neo assunto – aggiunge Genti Noa -, manifestiamo il nostro “disconoscimento politico” nei confronti di questa nuova figura assegnata allo staff del primo cittadino.»

«Si rispetti il mandato degli antiochensi che hanno votato Ignazio Locci perché svolgesse le attività di Sindaco – conclude Genti Noa – e ora si ritrovano a dover pagare un suo sostituto.»

 

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La RSU Eurallumina ritorna alla carica con la Giunta regionale e tutti gli altri enti responsabili del procedimento autorizzativo per la ripresa produttiva dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

«E’ assurdo, incredibile e pericoloso – scrivono in una lettera – che dopo 40 mesi (1.207 giorni) “deve” arrivare a conclusione il lunghissimo iter procedurale per le autorizzazioni al rilancio dell’ Eurallumina.

E’ assurdo, incredibile e pericoloso che dopo 40 mesi, dopo ogni tipo di approfondimento, il rispetto di tutti i passaggi tecnico procedurali, non si sia ancora arrivati alla definitiva e conclusiva delibera regionale.

E’ assurdo, incredibile e pericoloso, per il futuro del comparto industriale del nostro paese, della Sardegna, del nostro territorio, che tutti gli accordi sottoscritti in 8 anni di lotte operaie, dai rappresentanti dello Stato, della Regione Sardegna, dagli Enti locali, “vengano invalidati”.»

«Perché in questa decisiva occasione tutti gli aspetti ampiamente dibattuti vengano definitivamente superati – si legge ancora nella lettera della RSU Eurallumina – chiediamo a carattere d’urgenza, a tutte le parti coinvolte nel processo autorizzativo, nel pieno rispetto delle loro competenze, ma che insieme al rigoroso rispetto delle norme in materia, si applichi il principio fondamentale del “buon senso”.

Il Nostro è un percorso avviato dopo la sottoscrizione dell’Addendum al protocollo d’ intesa, ratificato al Mise il 22 novembre 2012 e che ha visto avviarsi subito la progettazione preparatoria al piano di riavvio del primo anello della filiera dell’alluminio.

Da quel 10 luglio 2014 (prendendo questa come data ufficiale, quando la società del gruppo Rusal Eurallumina presentava alla Regione Sardegna il definito progetto per la ripresa produttiva per lo stabilimento che produce allumina dalla raffinazione della bauxite) al 7 novembre 2017, sono passati quasi 40 mesi, 1.207 giorni, ben oltre le medie nazionali, un tempo infinito per i lavoratori Eurallumina, che mai, dal momento della fermata della produzione datata 13 marzo 2009, hanno  interrotto la loro battaglia per il riavvio dello stabilimento.»

La RSU Eurallumina ricostruisce poi le tappe salienti di questo percorso, tortuoso all’inverosimile e costellato di sempre nuove criticità.

«Crediamo sia arrivato il momento per indicare una data certa per la predisposizione degli atti propedeutici alla delibera regionale V.I.A. ed  essendo procedimento congiunto, l’A.I.A. in carico alla provincia del Sud Sardegna – sottolinea ancora la RSU Eurallumina -. Tali provvedimenti non potranno pervenire oltre la scadenza del 2017. E’ a rischio anche il sostegno ai lavoratori e alle loro famiglie in termini di ammortizzatori sociali, situazione evidenziata in data 28 ottobre 2017, dalla RSU Eurallumina, al ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

Che la conclusione dell’anno in corso non ci veda costretti ad iniziative di dura ed aspra conflittualità. a cui siamo pronti, essendo la posta in palio di vitale importanza.

Il territorio, la Sardegna, il comparto industriale nazionale, non possono privarsi di un così economicamente imponente progetto industriale, ne sono convinti i più a tutti i livelli: dal fronte politico istituzionale, alle forze sociali, al sindacato. Sarebbe un vero suicidio rinunciare ad investimenti e a questa opportunità. Gli investimenti propedeutici all’obiettivo di ripresa produttiva di Eurallumina (che più volte abbiamo illustrato)  sono quantificati in oltre 200 milioni di euro, per un impatto occupazionale di 357 lavoratori diretti (circa 100 nuove assunzioni), 270 degli appalti per 36 mesi (150 poi stabilizzati per le manutenzioni), oltre 200 tra indotto e servizi (mensa, trasporti, fornitori), per un moltiplicatore economico che con le rispettive famiglie, coinvolge migliaia di persone ed è indispensabile per la ripresa economica e sociale dell’intero territorio. Una tragica sciagura, ingestibile a tutti i livelli, da cui in tanti si uscirà sconfitti, maggiormente chi ci ha sostenuto lavorando alacremente, ma che pagheranno realmente solo i lavoratori, le loro famiglie, un intero territorio e le definitive speranze dei tanti che vedevano nella ripresa produttiva di Eurallumina, una prospettiva anche per le loro vertenze.

Che questo sia l’ultimo atto ed il 2017 sia quello “decisorio”.

La RSU continuerà a monitorare il proseguo del percorso attraverso interlocuzioni costanti con il Governo,  la Regione e gli enti locali  sostenendo a nome di tutti i lavoratori la conclusione positiva dell’iter  autorizzativo e per questo verranno messe in campo anche ulteriori e appropriate iniziative di mobilitazione. Siamo pronti a dare un’ulteriore spinta affinché il verdetto non ci veda penalizzati ed altrettanto chiediamo a tutti coloro che sono coinvolti nella conclusione del procedimento.

Il livello della “Mobilitazione Permanente Operativa” verrà adeguato a seconda del risultato che ne scaturirà, come proporzionata sarà la nostra reazione, come sempre fatto nel rispetto di chi preposto a esprimere le valutazioni autorizzative. Lo faremo a testa alta – conclude la RSU Eurallumina -, con la determinazione di chi è certo del diritto per cui si batte , senza mai recedere dal raggiungimento dell’obiettivo prefissato… IL LAVORO!»

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Sardinia Emotion Service, la Cooperativa L’Albero Amico e la Cooperativa Piccola Parigi, che gestisce l’asilo nido comunale, insieme agli Istituti Comprensivi di Carbonia, hanno organizzato la presentazione dell’evento Carbonia, Città a misura di bambino?”che si terrà mercoledì 8 novembre, alle ore 11,00, presso la sala della Torre Civica di Carbonia.

Si tratta di una tavola rotonda che affronterà il tema della sicurezza dei bambini in auto e per le strade di Carbonia.

Al centro dell’iniziativa ci sarà la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra tutti i nidi e le scuole d’infanzia del territorio, pubbliche e private paritarie, che aderiranno all’iniziativa, al fine di adottare tutte le misure che puntino alla collaborazione tra famiglie e scuole, per preservare il benessere dei nostri bambini. 

All’incontro interverranno, l’assessore ai Servizi Sociali della Città di Carbonia, Loredana La Barbera; Massimo Fadda di Sardinia Emotion Service, papà e titolare dell’agenzia che ha curato l’organizzazione del’iniziativa, insieme con Monica Cani e Fannì Ollargiu, della Cooperativa L’Albero Amico e con Antonia Anardu, del Coordinamento Pedagogico del Nido D’Infanzia Comunale per la Cooperativa La Piccola Parigi. 

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Europe Direct Regione Sardegna organizza il Laboratorio Officina Europea – Formazione e informazione su nozioni e tecniche base di europrogettazione. Nell’arco di 5 incontri verranno fornite ai 60 partecipanti le competenze e gli strumenti necessari per imparare a muoversi in un campo ostico, ma ricco di risorse come quello dei bandi europei.
Prima lezione giovedì 9 novembre alla Sala Eventi del secondo piano della MEM – Mediateca del Mediterraneo.

Obiettivo: Officina Europea risponde all’esigenza di aumentare la consapevolezza delle imprese e delle PA sarde rispetto ai finanziamenti diretti dell’UE: le imprese, le associazioni e gli enti locali dell’isola partecipano troppo poco a questi bandi e, di conseguenza, se ne vincono ancora meno.
Europe Direct Regione Sardegna ha raccolto la sfida attraverso la sua quotidiana attività di front-office dedicata alla prima informazione sulle politiche, le opportunità di mobilità e i finanziamenti dell’Unione Europea. Inoltre, a marzo scorso, ha organizzato 5 incontri di formazione e informazione su altrettanti programmi europei: Erasmus Sport; Europa Creativa; Sme Instrument-Horizon2020; LIFE; Europa per i cittadini. Infine
ha deciso di organizzare il Laboratorio Officina Europea.

Struttura Officina Europea: 5 incontri della durata di due ore ciascuno dedicati ad approfondimenti sulle competenze chiave relative ai finanziamenti europei (tipologia di fondi; ricerca delle informazioni; saper leggere un bando e il budget di progetto; formazione del partenariato, il quadro logico ecc…).

Destinatari: Amministratori locali, imprenditori, insegnanti, associazioni, disoccupati, studenti e neo-laureati. Inizialmente il corso prevedeva 40 partecipanti. Dato l’altissimo numero di richieste (oltre 100 nel giro di 36 ore) il numero dei partecipanti è salito a 60 con future repliche del percorso.

Programma:

Lezione 1-9 novembre: I finanziamenti europei 2014-2020

Lezione 2-13 novembre: Gli strumenti dell’Officina: Parte I

Lezione 3-20 novembre: Gli strumenti dell’Officina: Parte II

Lezione 4-23 novembre: Saper leggere un bando europeo
Lezione 5-28 novembre: Il budget di progetto

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L’associazione tra gli ex consiglieri regionali della Sardegna ha organizzato un convegno sul tema La specialità nello Statuto della Sardegna: un privilegio da cancellare o un valore da preservare?” che si terrà lunedì 20 novembre 2017, dalle ore 15,30, presso la Sala Angioy del Palazzo della provincia di Sassari.

Il controverso dibattito sui “privilegi” delle Regioni a Statuto speciale, da lunga data piuttosto vivace, ha fatto registrare una particolare intensificazione lo scorso anno, per effetto della norma, inserita nel Progetto di riforma costituzionale, che prevedeva una notevole riduzione delle competenze regionali, ma limitatamente alle Regioni a Statuto ordinario. Abbiamo così sentito più volte denunciare gli “anacronistici privilegi”, anche finanziari, attribuiti alle Regioni speciali, privilegi resi ancor più intollerabili per gli sprechi nella gestione delle risorse di cui queste Regioni si sarebbero rese responsabili. Sul fronte opposto, i sostenitori della specialità hanno fatto valere l’esistenza di “fattori differenziali assolutamente singolari”, basati su ragioni storiche, geografiche, economiche, culturali e linguistiche, e non quindi su scelte esclusivamente politiche, arbitrarie e reversibili. Ad alimentare il dibattito ha sicuramente concorso un aspetto alquanto trascurato nei diversi interventi: il mancato inserimento, negli Statuti delle Regioni speciali, di una norma che precisi le ragioni su cui il regime differenziato è fondato. Una lacuna, questa, suscettibile di favorire la diffusione della tesi “specialità = privilegio”.

Nell’approssimarsi del 70° anniversario dell’entrata in vigore dello Statuto speciale della Sardegna, approvato con legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, si rivela di grande attualità ed interesse la realizzazione di un convegno specificamente finalizzato a chiarire se la specialità regionale sia un privilegio da cancellare o un valore da preservare. Le relazioni che qualificati esperti svolgeranno il prossimo 20 novembre potranno dare adeguate risposte ad un interrogativo di grande importanza per il futuro del movimento autonomistico.

 

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Bar e ristoranti trovano l’accordo e organizzano un calendario di aperture da ottobre a marzo. Un’intesa che fa dire sì al consiglio comunale alla deroga all’articolo 5 del  che disciplina la definizione di “occupazione permanente, temporanea e occasionale del suolo pubblico per gli esercenti il commercio”.

Gli esercenti che occupano il suolo pubblico, con la realizzazione del calendario, si sono impegnati a garantire, per il periodo da ottobre 2017 a marzo 2018, un servizio minimo di aperture dalle ore 7.00 alle 22.30 per i bar, dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 22.30 per i ristoranti.

«Il piano di turnazione presentato – ha sottolineato il vice sindaco Angelo Schiaffino – è ragionevole in quanto consente di offrire un servizio soddisfacente per i cittadini e per i turisti di Stintino. Risulta, inoltre, essere di supporto alla riuscita degli eventi organizzati dall’amministrazione durante i mesi di bassa stagione.»

L’assemblea di via Torre Falcone nei giorni scorsi ha approvato anche la variazione di bilancio di 31mila euro, quali maggiori entrate, e di 156mila euro quali trasferimenti della Regione come anticipazione dei tre milioni per i lavori del nuovo porto. L’anticipazione servirà a pagare la progettazione e il concorso di idee per la sistemazione del secondo molo del porto di Tanca Manna. «Il concorso di idee – ha fatto sapere il primo cittadino Antonio Diana – sarà pubblicato a breve».

Durante l’ultima riunione consiliare, inoltre, sono stati nominati anche i rappresentanti del consiglio comunale che siederanno nel consiglio d’amministrazione della Pro Loco. Si tratta dell’assessora ai Servizi sociali Antonella Mariani e del consigliere di minoranza Pietro Maddau.

 

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La nuova legge sul Terzo Settore, recentemente approvata dal parlamento, avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1.700 associazioni e circa 30mila volontari. Data la complessità della nuova normativa e l’esigenza di numerose associazioni di approfondire la materia, Sardegna Solidale sta organizzando nel territorio una serie di incontri dal tema “Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive”.

Dopo gli appuntamenti di Cagliari, Sassari, Oristano, Ozieri e Nuoro (che hanno visto la partecipazione di oltre 700 volontari), sono due gli incontri organizzati questa settimana da Sardegna Solidale. Martedì 7 novembre “Volontariato e Riforma del Terzo Settore” fa tappa a Senorbì, dove a partire dalle 16.00 presso la sala di Casa Lonis, in Piazza Municipio, volontari e associazioni potranno confrontarsi con gli esperti sulle ricadute della nuova normativa. Mercoledì 8 l’appuntamento è a Tempio Pausania, a partire dalle ore 16.30, presso l’Auditorium della Casa del Fanciullo, in piazza Spano.

A presiedere gli incontri, moderati dal giornalista Vito Biolchini, sarà il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, recentemente nominato nel direttivo del Centro Europeo del Volontariato.

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Pesante sconfitta per la Dinamo Banco di Sardegna sul campo della Vanoli Cremona degli ex Meo Sacchetti, Travis e Drake Diener e Darius Johnson-Odom, 96 a 81 (primo tempo 44 a 40).

La partita è stata equilibrata per 30′, con la Vanoli avanti di 6 nei primi 10 minuti (30 a 24), di 4 all’intervallo lungo (44 a 40) e ancora di 4 al 30′, 68 a 64. Nell’ultimo quarto la Vanoli ha cambiato marcia e la Dinamo non ha trovato la lucidità e le forze necessarie per opporsi, finendo col subire un parziale di 28 a 17, per il definitivo 96 a 81.

Federico Pasquini ha dovuto fare a meno, come già accaduto con il Monaco in Champions League, di Rok Stipcevic, rimasto in Sardegna per recuperare dall’infortunio.

Nella Dinamo il miglior realizzatore è stato Achille Polonara, con 16 punti, dietro di lui Scott Bamforth e William Hatcher con 15 punti a testa, Darko Planinic e Dyshawn Pierre con 11 punti a testa. Nella Vanoli in evidenza 21 punti per Landon Milbourne, Kelvin Martin 20, Darius Johnson-Odom 14, Henry Sims 14, Travis Diener 9.

«Complimenti alla Vanoli che, nel momento in cui si faceva la partita nel quarto quarto, hanno tirato con percentuali incredibili mentre noi non ne avevamo più – ha detto a fine partita Federico Pasquini –. Abbiamo preso questo break che ha segnato la partita nell’ultima frazione: abbiamo sempre inseguito senza mai prendere l’inerzia della partita, e in una serata in cui fanno 14/25 è normale far fatica a prenderli. Nell’ultimo quarto hanno fatto 10 su 13 da tre, complimenti a loro, è normale che mi aspettavo una prestazione diversa da parte nostra, nel momento clou della partita non siamo stati in grado di girarla a nostro favore. Noi dobbiamo lavorare – ha concluso il coach della Dinamo –, essere forti anche dopo una partita come questa per ripartire e alzare la testa perché tra tre giorni si gioca a Utena.»

Domani mattina la Dinamo partirà per la Lituania, dove mercoledì il Banco affronterà la Juventus Utena nel Game 5 di Basketball Champions League.

Cremona 96 – Dinamo Banco di Sardegna 81

Parziali: 30-24; 14-16; 24-24; 28-17.

Progressivi: 30-24; 44-40; 68-64; 96-81.

Cremona: Johnson-Odom 14, Martin 20, Gazzotti 3, T.Diener 9, Ricci 3, Ruzzier 1, Portannese 8, Sims 14, D.Diener 3, Milbourne 21. All. Meo Sacchetti.

Banco di Sardegna: Spissu 2, Gallizzi, Bamforth 15, Planinic 11, Devecchi , Randolph 6, Pierre 11, Jones 5, Hatcher 15, Polonara 16, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

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Dalla grande paura, affiorata dopo il goal a freddo di Bruno Zuculini e l’errore dagli 11 metri di Luca Cigarini, alla grande gioia al goal del 2 a 1 di Paolo Faragò all’85’ che ha regalato al Cagliari la seconda vittoria della gestione Lopez che porta la squadra a quota 12 punti in classifica, lontana 6 punti dalla terz’ultima posizione.

E’ stato un pomeriggio dalle grandi emozioni quello vissuto alla Sardegna Arena, nel match con il Verona di Fabio Pecchia, diretta concorrente nella lotta per la salvezza.

Il goal di Paolo Faragò, bellissimo, è stato una vera e propria liberazione, al termine di una partita giocata dal Cagliari costantemente all’attacco, dopo aver subito il goal di Zuculini al 5′. I rossoblu hanno avuto l’opportunità di impattare già all’11’, con un calcio di rigore procurato da Marco Sau (30 anni compiuti venerdì 3 novembre), ma Luca Cigarini si è fatto respingere il tiro dal portiere veneto Nicolas David Andrade.

Il pareggio del Cagliari è arrivato al 29′, autore Luca Ceppitelli con un tocco con il ginocchio, su corner di Cigarini.

Nel finale del primo tempo il Cagliari ha continuato ad attaccare ma non è riuscito a creare pericoli seri alla difesa del Verona e al 44′ ha rischiato, quando ha concesso un calcio di punizione a due in area per un’ingenuità di Rafael, non sfruttato da Antonio Aldo Caracciolo.

Il primo quarto d’ora della ripresa non ha registrato azioni degne di nota e al 13′ l’arbitro ha espulso Diego Lopez per proteste, dopo un contrasto in area tra Romulo e Sau.

Dopo una conclusione debole di Leonardo Pavoletti ed un paio di tentativi di Joao Pedro, entrato al posto di Marco Sau, il Cagliari ha reclamato un calcio di rigore per un tocco col braccio di Caracciolo su colpo di testa di Pavoletti ma l’arbitro, dopo aver fatto ricorso alla VAR, ha lasciato correre.

Al 76’ Joao Pedro ha sfiorato il palo, liberato da una finta di Pavoletti e all’85’, finalmente, è arrivato il goal-vittoria: assist aereo di Pavoletti, Souprayen era in netto anticipo su Faragò ma il centrocampista rossoblù ha rubato palla e calciato un destro fortissimo che ha colpito il palo più lontano e si è infilato in rete.

Nei minuti finali, dopo una nuova girandola di cambi, il Verona si è lanciato in avanti ma il Cagliari ha controllato bene la situazione e al 94′ Nicolò Barella ha smarcato Farias solo davanti al portiere ma il brasiliano ha cercato l’assist per Pavoletti, fermato dal portiere Nicolas. Poi più niente e grande festa alla Sardegna Arena per una vittoria e tre punti che valgono oro in prospettiva salvezza.

«Non mi importa quando abbiamo segnato il gol vincente – ha commentato a fine partita Diego Lopez -. Penso che la squadra abbia giocato con tanta voglia di fare bene e abbia creato tanto, nonostante le difficoltà iniziali. Non era semplice ribaltare una partita nata in quel modo. Abbiamo dato tanta continuità e proposto molte varianti al gioco: poi l’esecuzione di qualche soluzione va migliorata, che sia una palla filtrante o un cross. Ma sono fiducioso: miglioreremo.»

 

«Il Cagliari ha potuto sempre contare sull’appoggio della sua gente, non solo in casa. Ci hanno seguito in tanti anche a Torino, purtroppo domenica scorsa non li abbiamo potuti fare contenti. Stavolta è andata in modo diverso – ha concluso Diego Lopez – meritano tutti i nostri ringraziamenti.»