23 July, 2024
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Alla ribalta, a Monserrato, al Grande Teatro dei Piccoli le teste di legno di Moreno Pigoni. Sabato 4 e domenica (5 novembre), al MoMoTI, il maestro burattinaio modenese porta in scena lo spettacolo “Il Dottore Innamorato”. Al centro della commedia brillante della tradizione emiliana, ospitata alle 17.00, nel teatro di Is Mascareddas, in via 31 marzo 1943, il dottor Balanzone desideroso di prendere moglie.

La prescelta è la figlia di Sandrone, la bella Lisetta. Al padre vengono offerti un mucchio di quattrini per la mano della giovane. Il nostro sarebbe felicissimo di intascare la somma ma Lisetta è innamorata di Fagiolino il quale appresa la notizia escogita un piano. La strega Gertrude sarà colei che risolverà l’intricata faccenda. Il finale è una divertente sorpresa.

Il fine settimana successivo, sabato 11 e domenica 12 novembre, la stagione per famiglie, in corso fine al 24 dicembre tra Cagliari e Monserrato, si trasferisce nella città capoluogo. Qui al Teatro Massimo (alle 17.00 nella sala M2) spazio ad uno spettacolo inserito nel programma di 10Nodi: “Accadueo”, della compagnia di Empoli Giallomare Minimal Teatro, con otto piccole storie originali sull’acqua. In scena oltre l’attrice Vania Pucci, l’artista multimediale Giulia Rubenni, creatrice dal vivo di forme, veri e propri quadri, che tramite la videoproiezione diventano la scenografia dove l’attrice si muove e racconta.

Si resta a Cagliari al Teatro Massimo sabato 25 e domenica 26 novembre, con ASMED in scena alle 17.00 (in sostituzione dell’annunciato titolo “Il Vento e la Fanciulla”) nello spettacolo “Baba Yaga”: danza, musica e recitazione in una pièce brillante e dalle atmosfere suggestive per il riadattamento dell’omonima leggenda russa.

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La “Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente” (RUAS) insieme alla Rete A Foras “Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna” ha organizzato un’iniziativa dal titolo “Il Poligono militare di Teulada: storia, ricadute sulla popolazione, economia, salute e ambiente”, che si terrà a Carbonia, presso il Circolo soci Euralcoop (Piazza Marmilla snc), sabato 4 novembre 2017, dalle ore 17.30.

L’evento sarà composto da diversi momenti: una presentazione estratta dal recente dossier redatto dal gruppo economia della Rete A Foras, seguito da un ampio momento di dibattito e confronto con il pubblico presente all’iniziativa sulle installazioni militari e le loro ricadute economiche e sociali sul territorio.

Il dossier sulla base di Teulada è composto da tre parti principali: un primo inquadramento storico sulla nascita e attività della base; un secondo sugli impatti sul territorio in termini ambientali; un terzo che propone un’analisi socio-economica compartiva del comune di Teulada con altri comuni dell’area privi di servitù militari, focalizzandosi sull’andamento demografico, occupazione, reddito e struttura produttiva. Il Report utilizza come fonti articoli accademici, dati ISTAT, risultanze dalle Commissioni parlamentari sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito e difesa, documenti del ministero della Difesa.

«Riteniamo che questo sia un tema di stretta attualità per la Sardegna, e ancora più per il Sulcis Iglesiente che ospita dal 1956 il Poligono di Teulada, il secondo più grande d’Europa – si legge in una nota degli organizzatori -. Il poligono è stato teatro di imponenti esercitazioni, tra le più recenti la Trident Juncture (2015), Emerald Move (2016) e nel 2017 tra il 14-29 ottobre la Joint Stars. Quest’ultima è un’esercitazione interforze che mette insieme le attività esercitative “Lampo” dell’Esercito Italiano,”Mare Aperto” della Marina Militare e “Vega” dell’Aeronautica Militare.»

«Per queste ragioni – conclude la nota – crediamo che sia opportuno creare momenti di incontro e dibattito su un tema così rilevante per il nostro territorio, anche per poter immaginare assieme possibili scenari di sviluppo alternativi e sostenibili.»

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Graziano Lebiu, presidente del Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias, ha scritto ai senatori sardi sul DDL Lorenzin in discussione e votazione al Senato.

Di seguito il testo integrale.

Gentili Senatori della Repubblica,

alla Camera dei Deputati è stato votato il DDL Lorenzin, e per l’approvazione definitiva è ora il turno del suo passaggio al Senato che vi onorate di rappresentare.

La precedente normativa sul funzionamento degli Ordini e dei Collegi Professionali contenuta nel DLCPS post bellico ha fatto quindi il suo tempo, ha visto generazioni di infermieri dai diplomi regionali alla laurea triennale, ha vissuto il mansionario e il profilo professionale, ha affrontato le diverse riforme della sanità e i bisogni di salute dei cittadini, ma  non ha resistito alla disaffezione per la politica partecipata.

Il DLPS n. 233/1946, concernente gli ordini delle professioni sanitarie, gli albi nazionali e le federazioni nazionali, esce oggi quasi di scena, pre-pensionato dall’approvato l’articolo 4 del DDL Lorenzin, e non è esagerato azzardare che per mano dei senatori della Repubblica possa definitivamente essere licenziato e revisionare in forma moderna e complessiva la disciplina delle professioni sanitarie.

La comunità infermieristica e i cittadini del Sulcis Iglesiente non possono permettersi di non avere svecchiati gli ordini delle professioni sanitarie e il loro funzionamento interno, plaudono alle nuove procedure elettorali e al ricambio generazionale, sollecitano l’adeguamento della normativa di riferimento con la trasformazione della denominazione di Collegio in Ordine delle professioni infermieristiche costituiti a livello territoriali e corrispondenti alle province esistenti alla data del 31/12/2012.

Per tale impatto sul servizio sanitario nazionale pubblico e privato, confidiamo nel vostro voto sostenendo il DDL Lorenzin in prossima lettura al Senato e così come licenziato alla Camera dei Deputati: per noi comunità professionale provinciale, l’approvazione del DDL al Senato è una risposta che attendiamo da molti anni e che auspicheremmo bipartisan e trasversale.

Sarà gradito avere un riscontro diretto del vostro contributo all’approvazione del testo definitivo che diventerebbe, così, Legge dello Stato.

Graziano Lebiu

Presidente del Consiglio Direttivo Ipasvi Carbonia Iglesias

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Per continuare a tenere sempre vivo, acceso e perpetuo il ricordo dei nostri cari, stamattina l’Amministrazione Comunale di Carbonia ha salutato ed omaggiato i nostri defunti, deponendo una corona d’alloro nel cimitero di Carbonia (Medadeddu), nel cimitero monumentale di Serbariu e nel cimitero di Cortoghiana.

Un gesto simbolico ma tangibile. Una testimonianza d’affetto, di vicinanza e di solidarietà nei confronti delle persone che sono sepolte, ma anche un gesto di vicinanza verso i loro cari.
Salutando, omaggiando e ricordando i nostri defunti, possiamo prolungare quei legami terreni che la morte purtroppo ha spezzato.

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Venerdì 3 novembre, alle 17.30, presso la Fabbrica del Cinema sita in piazza Sergio Usai, nella Grande Miniera di Serbariu, si svolgerà la presentazione del libro di Aurelio Fadda, dal titolo “L’Africa di mio padre. 10 anni di lavoro, guerra e prigionia fra Africa e India (1936-1946)”

Un appuntamento che si inscrive nell’ambito della rassegna “Carbonia Scrive”. «Questa rassegna – ha affermato l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu -, sta dimostrando sempre di più la sua capacità di incentivare e promuovere la lettura di libri, riscuotendo nel contempo un ottimo apprezzamento da parte dei cittadini». 
L’autore del libro “L’Africa di mio padre” è Aurelio Fadda, scrittore nato a Cagliari, con all’attivo una laurea in Scienze Geologiche e diverse attività lavorative nel campo minerario, tra cui una consulenza esterna all’Ente Minerario Sardo e, successivamente, un’esperienza da geologo alla Carbosulcis.
Aurelio Fadda ha rivestito incarichi pubblici dai primi anni Novanta, dapprima come assessore dell’Ambiente e ai Servizi tecnologici del comune di Carbonia e, successivamente, come presidente del Consiglio di Amministrazione della Muova Mineraria Silius S.p.A.
Appassionato di fotografia, sin da giovane si è dedicato allo sviluppo dei negativi riportati dalla prigionia e gelosamente custoditi da suo padre. Proprio da questa attività è nato il libro fotografico “L’Africa di mio padre”, che verrà presentato venerdì 3 novembre in un appuntamento in cui interverranno, oltre all’autore del libro, l’assessore alla Cultura Sabrina Sabiu, l’ex senatore e deputato della Repubblica Giovanni Battista Loi, il direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria Paolo Serra ed il presidente dell’Associazione Amici della Miniera Mario Zara. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Marco Corrias.

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Si è conclusa con un grande successo la terza edizione di InvitaS, con la conferma dei numeri dello scorso anno. Tra il 28 ottobre e l’1 novembre decine di migliaia di cagliaritani, sardi ma anche turisti hanno preso d’assalto i metri quadri del porto di Cagliari nei quali sono stati posizionati centocinquanta stand e svariate aree food, con molti cuochi sardi indaffarati ai fornelli per preparare, dal vivo, i più gustosi piatti della tradizione sarda. Culurgiones, pilau calasettano, fritto misto, carne alla brace: un trionfo di gusto, in una location che si conferma come punto perfetto per eventi simili, proprio come già accade in altri waterfront europei, su tutti Barcellona.

Non solo cibo, anche cultura e tradizione: dai poeti e scrittori sardi alle tantissime associazioni presenti, che portano avanti il ricordo di molti “capisaldi” sardi, dal mondo dei minatori a quello degli sbandieratori, da come si viveva nel periodo del Rinascimento e in quello del Medioevo. Con l’aggiunta, facilitata dalle date, delle tradizioni legate al culto dei morti, Is Animeddas e Mortu Mortu. Molto soddisfatti tutti gli standisti, che registrano buoni affari. Felice Alessia Littarru, organizzatrice dell’evento. «Ringrazio l’Autorità portuale di sistema della Sardegna che ci ha permesso di utilizzare questa location mozzafiato, così come tutte le associazioni e gli espositori che hanno creduto nel nostro progetto, arrivando da ogni angolo della Sardegna. Una bella vetrina ed una grande opportunità per tanti artigiani e lavoratori che portano avanti le tradizioni sarde, che è l’obiettivo cardine di InvitaS».

 

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Chicco Trogu (Atletico Villaperuccio).

L’Atletico Villaperuccio è tornato alla vittoria dopo due sconfitte consecutive (3 a 2 alla Gioventù Sportiva Samassi, con un goal del capocannoniere Chicco Trogu e una doppietta di Davide Lenzu)  ed ha riconquistato la vetta della classifica nel girone B del campionato di Prima categoria. La squadra di Roberto Concas ha approfittato del pareggio della Monteponi a Cortoghiana (3 a 3) e di quello tra Villamassargia e Libertas Barumini (1 a 1), le tre capolista della vigilia, scavalcate di un punto, oltre che dall’Atletico Villaperuccio, anche dalla Gioventù Sarroch, impostasi per 3 a 1 sul Pula. Il campionato si conferma molto equilibrato, con cinque squadre racchiuse in un solo punto dopo sei giornate e ben 11 in 4 punti.

L’Atletico Narcao è ritornato alla vittoria, interrompendo la serie di tre vittorie consecutive della Fermassenti, ferma a quota 9 punti (un punto dietro la Villacidrese che ha superato la Virtus Villamar per 3 a 1), raggiunta dal Cortoghiana che ha fermato la marcia della Monteponi. Impresa esterna dell’Atletico Masainas sul campo del Senorbì, 3 a 1, mentre il Domusnovas Junior Santos ha perso ancora, 2 a 0 a Villanovafranca, e resta ultimo in classifica con un solo punto.

 

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Il Carbonia ha espugnato il Comunale Nuovo Puggioni di Carloforte con un netto 2 a 0 (goal di Momo Cosa e Marco Foddi) e centrato la più grande sorpresa della sesta giornata di andata del girone A del campionato di Promozione regionale. La squadra di Andrea Marongiu ha confermato le ottime prestazioni fornite nei due derby di Coppa Italia e, allo stesso tempo, ha riscattato il ko interno subito tre giorni fa al Comunale “Carlo Zoboli” con il Seulo 2010. Il Carloforte, dopo l’eliminazione nei 16esimi di Coppa Italia e l’avvicendamento in panchina tra Tony Poma e Massimo Comparetti, ha subito dal Carbonia il primo stop anche in campionato e in un colpo solo è scivolato dal secondo posto in classifica, a quattro punti dalla capolista Arbus, ritornata al successo casalingo, sofferto, con l’Idolo di Arzana (3 a 2), a tre punti dalla coppia San Marco Assemini ’80-La Palma Monte Urpinu, impostesi in trasferta, rispettivamente per 4 a 1 a Bari Sardo e per 2 a 1 a Siliqua; e a due punti dal Seulo 2010, formazione in grande crescita, impostasi nettamente per 5 a 1 sul Gonnosfanadiga dopo la chiara vittoria di Carbonia.

Il Carbonia ha compiuto un bel balzo in avanti in classifica e, soprattutto, ha ritrovato fiducia in se stesso dopo lo stentato avvio in campionato. Domenica l’attende un nuovo duro esame, la sfida casalinga alla capolista Arbus, battuta 4 a 0 sul suo campo la scorsa settimana nel retour match degli ottavi di finale di Coppa Italia.

Sugli altri campi, bella vittoria del Selargius di Gianni Maricca sul campo del Quartu 2000, 3 a 1, pari senza goal tra Andromeda e Sant’Elena Quartu e, infine, vittoria di misura, a suon di goal, per l’Arborea sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia, per 4 a 3.

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Giovedì mattina, alle 9.30, la sala riunioni dell’oratorio della chiesa di San Ponziano, ospiterà l’assemblea generale dei lavoratori diretti e indiretti dello stabilimento ex Alcoa. All’ordine del giorno la situazione degli ammortizzatori sociali e lo stato della vertenza per la cessione dello stabilimento con la trattativa in corso con la multinazionale svizzera Sider Alloys. Ieri è scaduto il termine concesso dal Governo alla multinazionale per la negoziazione in esclusiva per l’acquisizione dello stabilimento, mancherebbe solo la firma per la soluzione positiva della trattativa intavolata mesi fa grazie alla mediazione di Invitalia, ma la firma ieri non è arrivata.

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Calato il sipario sulla sua prima parte, che si è tenuta a Carloforte lo scorso fine settimana, il festival Creuza De Mà approda a Cagliari per proseguire la rotta della sua edizione numero undici. La musica per cinema, oggetto e ragione fondante della rassegna ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu, saranno naturalmente il leitmotiv del fitto cartellone di appuntamenti in programma da giovedì 2 a domenica 5 novembre nel capoluogo sardo tra il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, che ospiterà le masterclass ed i concerti, e il Cinema Odissea, in viale Trieste (al civico 84), dove si terranno invece le proiezioni dei film e dei documentari inizialmente previste nello stesso istituto in piazza Porrino.

Il primo impegno in agenda è per giovedì mattina (2 novembre) nell’Aula Porrino del Conservatorio, dove dalle 10 alle 13 inizia la serie di tre masterclass sul suono nel cinema, tutte con accesso gratuito fino ad esaurimento posti: una grande opportunità per i giovani professionisti e gli studenti. A tenere lezione in questo incontro inaugurale (e in quello dell’indomani, venerdì 3) dedicato alla tecnica del suono applicata al cinema, sarà Filippo Porcari, tecnico e docente di Suono nel Cinema presso diversi istituti di formazione, tra cui la Cineteca Nazionale di Bologna, la Scuola Nazionale di Cinema, il DAMS Roma Tre e l’Istituto per la cinematografia Rossellini; tra le sue collaborazioni si contano quelle con Mario Monicelli, Lina Wertmuller, Silvio Soldini, Marco Bellocchio, Ferzan Özpetek, Gillo Pontecorvo. 

La giornata di giovedì 2 prosegue nel pomeriggio al Cinema Odissea, dove alle 16 prende il via una lunga serie di proiezioni. Dopo la prima nazionale di sabato scorso (28 ottobre) a Carloforte, si replica l’omaggio ad Armando Trovajoli, nel centenario della nascita, con il bel documentario di Mario Canale e Annarosa Morri che ripercorre la lunga carriera del pianista e compositore, nato a Roma il 2 settembre 1917 e scomparso quattro anni fa, attraverso le sue interviste, i ricordi, le musiche, le canzoni, le immagini di alcuni dei film e delle commedie musicali di cui aveva composto le musiche. Una carriera costellata di incontri e sodalizi importanti, come quello con uno dei più grandi pianisti del Novecento, Arturo Benedetti Michelangeli, ma anche con registi come Vittorio De Sica e Ettore Scola, cui rimarrà legato tutta la vita e del quale ha musicato quasi l’intera filmografia. Nel documentario si parla anche dell’incontro con Garinei e Giovannini che lo portarono verso la commedia musicale, i grandi successi di “Rugantino” con la straordinaria “Roma nun fa’ la stupida stasera“, “Aggiungi un posto a tavola”, “Ciao Rudy” e le canzoni cantate da Marcello Mastroianni, che Trovajoli esegue al pianoforte.  

Altri temi e immagini nel prosieguo del pomeriggio al Cinema Odissea: alle 17.30 si proietta infatti il cortometraggio “L’incontro”, storia di Amin, un sedicenne marocchino cresciuto in Italia con un grande talento per il pugilato, nella cui vita di adolescente si inserisce la lotta per ottenere la cittadinanza. Presentato quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia all’interno della sezione Migrarti, il film sarà seguito da un incontro con i registi Michele Mellara e Alessandro Rossi, e con l’autore delle musiche Beppe Tranquillino, proposto in collaborazione con il festival Pazza Idea.

Il tema dell’integrazione dei cittadini stranieri in Italia torna anche nell’appuntamento successivo: alle 18 si proietta “Che fine faranno – Lettera aperta al Presidente della Repubblica”, un cortometraggio diretto da Giovanna Taviani e Davide Gambino, con musiche di Giuliano Taviani, in cui si narra l’incontro degli studenti di Enna con alcuni ragazzi giunti in Italia come minori non accompagnati e ospitati nei Centri di Accoglienza di Pergusa e di Aidone. Realizzato dal Comune di Enna e dalle scuole medie e superiori del territorio, il film chiede una risposta al grande quesito relativo alle storie personali delle migliaia di minori non accompagnati che tutti gli anni arrivano nel nostro Paese con la speranza di poter cambiare il loro destino. Presentato in anteprima all’undicesima edizione del Salina Doc Fest il 30 giugno scorso, il corto – ancora inedito – sarà presentato dall’autrice Giovanna Taviani.  

Ultimo film in visione per il pomeriggio di giovedì, alle 18.30, “Babylon Sisters”, per la regia di Gigi Roccati con musiche di Peppe Voltarelli. Liberamente ispirato al romanzo “Amiche per la pelle” della scrittrice indiana Laila Wadia, il lungometraggio (di 85 minuti) prende il titolo dalla sorellanza di un gruppo di donne di diverse etnie, che si uniscono nella lotta per la casa e finiscono per aprire una scuola di danza. Un film che «parla di nuove cittadinanze, e di persone che si uniscono per difendere i propri diritti e riscoprono la solidarietà e l’amicizia, proprio nella condivisione della sorte, con l’ironia e la gioia del vivere», come scrive nelle sue note di regia Gigi Roccati che al termine della proiezione sarà intervistato insieme a una delle protagoniste, Nav Gothra, dal musicologo e compositore Riccardo Giagni, conduttore “storico” degli incontri con gli ospiti di Creuza de Mà.

In serata, microfoni e riflettori si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio per un nuovo capitolo di Silent Movie, l’ideale sezione del festival dedicata alla sonorizzazione dal vivo di vecchie pellicole del cinema muto: sul palco, a partire dalle 21.15, il pianista e compositore Daniele Furlati, specializzato in musica per il cinema e collaboratore della Cineteca di Bologna, che accompagnerà col suo pianoforte la proiezione di “Nosferatu”, il film di Wilhelm Murnau, recentemente restaurato. Liberamente ispirata al noto romanzo dell’irlandese Bram Stoker, la pellicola, data 1922, si colloca nell’ambito dell’espressionismo ed è considerata il capolavoro del regista tedesco.

La seconda giornata cagliaritana di Creuza de Mà, venerdì 3 novembre, prende il via alle 10.00 nell’Aula Porrino del Conservatorio, dove Filippo Porcari prosegue la sua masterclass di tecnica del suono applicata al cinema, seguito, nella seconda parte della mattinata, da Gaetano Musso, fonico di missaggio per cinema e televisione con all’attivo circa ottanta collaborazioni, che guiderà gli allievi alla scoperta delle tecniche di mix e rumori.

Tutta all’insegna di “Napoli e i suoi mille colori” le serate di venerdì 3 e di sabato 4: un capitolo speciale che questa edizione del festival dedica alla città partenopea e al suo rapporto privilegiato con la musica per il cinema, esplorando colori, suoni e sfumature di una produzione autonoma e riconoscibile nella sua vena espressiva.

Si comincia dunque venerdì pomeriggio, alle 16, al Cinema Odissea, con la proiezione di “MaLaMènti”, per la regia di Francesco Di Leva con le musiche di Francesco Forni: un cortometraggio nato dall’esigenza di raccontare la sete di potere e la smania di prevaricazione insite nella società, in particolare nella criminalità organizzata, immaginando la pièce teatrale del “Calapranzi” di Pinter come un’ispirazione di umanità grottesca e disgregata. Presenta l’opera lo stesso Francesco Di Leva.

Alle 16.30 lo schermo è tutto per “Pino Daniele – Il tempo resterà”: canzoni e parole del cantautore scomparso nel gennaio del 2015 fanno da filo conduttore a un percorso emozionale tra i luoghi della sua Napoli, per raccontare la sua idea di musica in movimento perenne, come la società di quegli anni che Pino Daniele ha interpretato con una cifra innovativa e inimitabile. Al termine, Riccardo Giagni conversa con il regista del documentario, Giorgio Verdelli. 

Alle 18.00 si prosegue con il film d’animazione “La Gatta Cenerentola”, una fiaba che, partendo dal racconto seicentesco di Giambattista Basile e dall’opera di De Simone, racconta le due anime di Napoli, tra passato e presente, speranza e rassegnazione. Diretto da Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone, il film ha ricevuto una pioggia di premi alla settantaquattresima mostra del cinema di Venezia dello scorso settembre (Sezione Orizzonti).

A seguire, sarà ancora Riccardo Giagni a moderare l’incontro con Alessandro Rak, Marino Guarnieri e Dario Sansone, e, alle 21.00, quello con i compositori Pivio e Aldo De Scalzi, autori della colonna sonora dell’ultimo film in programma per la serata di venerdì 3, “Ammore e malavita”. Partendo dalla citazione di due “classici” di James Bond – “Si vive solo due volte” e “Una cascata di diamanti” -, il film diretto da Marco ed Antonio Manetti snoda la sua trama nella città partenopea e vede protagonista un boss della camorra che su idea della moglie decide di fingersi morto per liberarsi dai tanti oneri e pochi onori che la sua posizione gli impone.

Sarà l’ultima masterclass sul Suono nel Cinema ad aprire alle 10, sempre nell’Aula Porrino del Conservatorio, la mattina di sabato 4: si parla di montaggio e suono con Marco Spoletini, montatore per il cinema e la televisione, in sostituzione del previsto Alessio Doglione.

La mattinata propone poi, a mezzogiorno, “La parola a chi scrive musica per il cinema”: un incontro con l’Associazione Compositori Musiche da Film che vedrà la partecipazione di Riccardo Giagni (una lunga carriera nel settore della discografia in qualità di autore, arrangiatore e produttore per Matia Bazar, Miguel Bosé, Cristiano De André, e nel settore del cinema con colonne sonore per Marco Bellocchio, Mimmo Calopresti, Sabina Guzzanti) e dei genovesi Pivio e Aldo De Scalzi (autori di musiche per numerosi film e serie televisive, vincitori del David di Donatello per “Song’e Napule”, il Nastro d’argento e il Globo d’oro per “Il Bagno Turco” di Ferzan Ozpetek).

Nel pomeriggio, al Cinema Odissea, prosegue invece la sezione dedicata alla musica e al cinema napoletano con un focus Enzo Avitabile. Si comincia alle 16.00 con la proiezione di “Indivisibili” di Edoardo De Angelis, sei statuine agli ultimi David di Donatello, comprese quelle all’eclettico musicista partenopeo per la migliore canzone e la migliore colonna sonora: un film “sulla separazione e sul dolore che comporta”, protagoniste due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e danno da vivere a tutta la famiglia, fino a quando non scoprono di potersi dividere.

Enzo Avitabile è anche il protagonista del successivo film in programma (alle 18.00), “Music Life”: un documentario che racconta la vita e il talento del musicista napoletano, classe 1955, firmato nel 2012 da Jonathan Demme, il grande regista statunitense scomparso lo scorso aprile. Poi, alle 21.00, gran finale per “Napoli e i suoi mille colori”: preceduto da un incontro con il pubblico presentato da Riccardo Giagni, Enzo Avitabile si esibisce in concerto all’Auditorium del Conservatorio accompagnato da Gianluigi Di Fenza alla chitarra classica e Emidio Ausiello alle percussioni. 

Creuza de Mà chiude la sua seconda parte l’indomani mattina – domenica 5 – a mezzogiorno, con un evento speciale proposto al centro d’arte e cultura ExMà (in via San Lucifero) in collaborazione con lo European Jazz Expo, il festival in programma a Cagliari da martedì 31 ottobre: tiene banco il trombonista Mauro Ottolini alla testa dei suoi Sousaphonix; a seguire il CinematiCA DJ set, una selezione di musica per film a cura di Gianmarco Diana, ideatore e conduttore dell’omonima trasmissione in onda sull’emittente cagliaritana Radio X, che concluderà la mattinata.