23 July, 2024
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Archiviata la prima vittoria della gestione Lopez, il Cagliari cerca conferme questa sera nel posticipo delle 20.45 sul campo del Torino di Sinisa Mihajlovic, nell’11ª giornata del girone d’andata del campionato di serie A (dirigerà Gianpaolo Calvarese di Teramo). La squadra piemontese è una delle grandi delusioni del primo scorcio di stagione, al punto che questa sera Sinisa Mihajlovic, qualora non dovesse riuscire a vincere, potrebbe essere esonerato. Il Torino nelle ultime settimane ha pagato l’assenza per infortunio del suo bomber “100 milioni” Andrea Belotti, ancora in dubbio per un ritorno in campo alla vigilia della partita.

«La partita di metà settimana ci ha lasciato tanta adrenalina e carica – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Era una partita da vincere non solo per la nostra situazione in classifica ed è stato importante come è arrivata: dopo aver preso gol su rigore al 4’ di recupero, la squadra si è disposta per andare subito all’attacco e cercare il gol. Un segnale, si è visto che i ragazzi ci credevano ancora, volevano andare a vincere.»

 

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Il duo raw blues Don Leone, formato da Donato Cherchi di Carbonia e Matteo Leone di Calasetta, è il vincitore dell’Italian Blues Challenge 2017. Nella finalissima, svoltasi ieri sera a Fermo (Marche), presentata da Sergio Mancinelli, hanno superato un’agguerrita concorrenza, costituita da altre 5 formazioni: Linda Valori, Francesco Garolfi, T-Roosters, Broke and Angry e Deluxe 407. Aggiudicandosi l’Italian Blues Challenge, Donato Cherchi e Matteo Leone hanno ottenuto il pass per la finale dello European Blues Challenge del 2018 che si terrà in Norvegia.

Ricordiamo che il duo Don Leone era stato protagonista, lo scorso 19 luglio, della serata inaugurale della XXVII edizione del Festival “Narcao Blues”, sul palco di piazza Europa, a Narcao. Il progetto Don Leone di Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra e batteria), è nato dopo un’intensa attività dei due musicisti su palcoscenici regionali e nazionali. Chitarra slide, battiti di mani, voci rauche e una vecchia valigia sulla quale tenere il tempo: è questa l’essenza del duo che ha recentemente dato alla luce l’EP d’esordio “Welcome to the south-west”: un titolo che fa chiaro riferimento al Sulcis, territorio assetato e per larghi tratti incontaminato, con le sue aride strade di campagna sulle quali si muove l’idea dei due musicisti, strade piene di incroci, come quelle paludose della storia del blues.

  

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InvitaS, è già boom: in 20mila sono arrivati da Cagliari e da tutta l’Isola per visitare il “villaggio del gusto e della tradizione”. Impossibile resistere a un piatto di funghi fritti nell’olio di lentisco o al pilau calasettano, alle lorighittas, a is longusu. Per l’inaugurazione presente anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che si è intrattenuto con gli organizzatori Alessia Littarru e Ivan Scarpa e ha poi fatto un giro tra i 150 stand. Hanno scelto di intrattenersi nella maxi area allestita al porto di Cagliari anche l’assessore comunale delle Attività produttive, Marzia Cilloccu, il presidente dell’Authority, Massimo Deiana, e il sindaco di Decimomannu, Anna Paola Marongiu. In tantissimi si sono “divisi” tra le 8 aree food nelle quali è possibile gustare tantissime pietanze tipiche della tradizione sarda, cucinate al momento da alcuni tra i migliori chef regionali.

Non solo gusto, ma anche tradizione: grandissimo successo per le maschere di Sardegna con una prima esperienza con quelle del Carnevale di Sinnai e Sestu. Domenica 29 ottobre, secondo dei cinque giorni di InvitaS, “villaggio” aperto dalle 10.00 alle 23.00. In programma Medioevo e Rinascimento in Sardegna: in mattinata il corteo storico a rappresentare la storia dell’Isola. Rappresentano il Medioevo il gruppo dei figuranti e sbandieratori di Iglesias e il gruppo “Funtana Onnis” di Guasila. Il rinascimento è a cura dall’associazione “Castello Siviller marchesato di Villasor”.

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La partecipazione del ministro del Lavoro e della Coesione sociale Giuliano Poletti alla 48ª Settimana sociale in corso da giovedì a Cagliari, ha avuto un prologo e un’anticipazione dei problemi del lavoro della regione Sardegna, con l’incontro svoltosi al suo arrivo all’aeroporto di Elmas, con la RSU Eurallumina, su una delle più difficili vertenze industriali dell’Isola.

Antonello Pirotto, per conto dei delegati della rappresentanza sindacale unitaria dell’Eurallumina, ha esposto al massimo responsabile del ministero del Lavoro, lo stato della lunga vertenza, e nello specifico gli ha consegnato un documento nel quale sono evidenziate, nel dettaglio, le criticità che potrebbero diventare emergenza in termini di ammortizzatori sociali, per i 300 lavoratori e le loro famiglie, a seguito delle lungaggini sulle procedure autorizzative al progetto per il riavvio dalle produzioni dalla raffinazione della bauxite, nello stabilimento di Portovesme, primo anello della filiera dell’alluminio.

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«L’Azienda socio sanitaria del Sulcis Intervenga per porre fine ai disagi dei tabarchini»La denuncia è giunta in Consiglio regionale con un’interrogazione urgente del capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu all’assessore della Sanità. «I tempi di attesa per bloccare una semplice visita, con check up e analisi, fanno riflettere – spiega Gianluigi Rubiu –. Basti pensare che se in una giornata si presentano un centinaio di utenti per prenotare un esame, solo una decina riescono ad avere la certezza di una data».

Una serie di lungaggini che complicano la situazione nella struttura sanitaria, generando ritardi nelle prestazioni. «Con il riordino della rete ospedaliera – aggiunge Gianluigi Rubiu – si colpisce ulteriormente il Sulcis Iglesiente. E’ una riforma che provoca il depotenziamento della sanità sul territorio. Non si è pensato invece ad un incremento delle prestazioni a Carloforte, un’isola nell’isola. Non possiamo accettare lo smantellamento dei servizi che questa giunta sta portando avanti nei confronti di un’area già in forte crisi». Insomma l’effetto sui cittadini delle scelte politico-amministrative è di un Servizio Sanitario che sembra “in ritirata”. Si registrano crescenti difficoltà di accesso, oltre che discriminazioni tra cittadini, a causa dell’insufficienza degli strumenti ad alta tecnologia nella Casa della Salute, con l’inefficienza della rete centralizzata che gestisce il sistema telematico delle prenotazioni distrettuali. Sarebbe opportuno un intervento urgente dell’Azienda socio sanitaria locale del Sulcis Iglesiente. É sotto gli occhi di tutti la necessità di riallineare i problemi che vivono i cittadini dell’Isola di San Pietro quotidianamente, con le scelte e gli interventi delle istituzioni. Molti tabarchini, infatti, per ridurre i tempi di attesa – conclude Gianluigi Rubiu – sono costretti a viaggi della speranza verso altre strutture della Sardegna con costi esagerati per le motonavi, senza considerare l’odissea dovuta ai lunghi viaggi per le visite mediche».

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Sono pronti per scendere sui quattro tatami del PalaSantoru i 250 atleti che domenica 29 ottobre disputeranno la terza edizione della “Guido Sieni Judo Cup”. Esordienti B (13-14 anni) e cadetti (da 15 a 17 anni), maschili e femminili, si confronteranno in una serie avvincente di combattimenti che prenderanno il via alle 9.00. Da sabato sera, e poi dalle ore 8.00 di domenica, gli atleti si sottoporranno alle fasi del peso per essere poi abbinati nelle varie categorie. Tra le 14,30 e le 16,30 circa, si svolgeranno le finali e le premiazioni.

La terza edizione della manifestazione si presenta così in crescita, da una parte perché coinvolge una fetta numerosa di giovani speranze della disciplina, dall’altra perché ottiene l’adesione di alcune tra le più quotate società sportive della penisola.

L’appuntamento di domenica a Sassari, allora, rappresenta un valido banco di prova per i giovani atleti sardi, che hanno sempre dimostrato doti caratteriali e tecniche di spessore. Per loro sarà una occasione imperdibile di confronto con gli atleti d’oltre Tirreno. Una opportunità da cogliere al volo, senza quelle spese che comportano le trasferte nella Penisola, per misurarsi con atleti che agli ultimi campionati nazionali hanno conquistato medaglie d’oro, d’argento e di bronzo.

Il Centro sportivo “Guido Sieni” è pronto a far scendere sui tatami una folta squadra di judoka. Tra gli esordienti B la squadra sassarese schiererà Salvatore Boi, Marco Battino e Maria Vittoria Santoni.

Tra i cadetti vestiranno il loro judogi Carlo Fusco, Andrea Spano, Carlo Santoni, Mario Piu, Mattia Saiu, Matteo Virgilio, Lorenzo Piras.

Dalla Sicilia sono in arrivo tre squadre: si tratta di tre rappresentative dell’isola che, anche quest’anno, uniscono più società sportive. Ad accompagnare i ragazzi saranno il presidente della Federjudo Sicilia Corrado Bongiorno e Maurizio Pelligra.

Da Cinisello Balsamo, Lombardia, arriverà il team Asd Isao Okano guidato dal maestro olimpionico Diego Brambilla.

Due le squadre in arrivo dalla Toscana alle quali si aggiunge il Cus Siena del maestro Bruno Nibbi.

Dalla regione Lazio si conferma la presenza di due team: una rappresentativa regionale e un club presente anche lo scorso anno, la “Banzai Cortina” di Roma.

Due le squadre che arriveranno dalla Liguria: una rappresentativa regionale formata da ragazzi di società diverse, alle quali si aggiunge il club guidato dal tecnico federale Mirko Mirengo.

Due le squadre da sette atleti in arrivo dall’Emilia Romagna: una rappresentativa regionale ed un club.

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I sindaci dei Comuni della Gallura si mobilitano per la provincia del Nord Est, Carbonia e Iglesias che fanno? La commissione Autonomia del Consiglio regionale, presieduta da Francesco Agus (Misto-Campo progressista), due giorni fa ha ascoltato una delegazione di sindaci della Gallura, i consiglieri regionali eletti nel territorio ed il presidente dell’Anci, sulla proposta di legge n. 405 (Meloni e più) che prevede l’istituzione della provincia del Nord Est. Forze politiche e sociali della Gallura sono compatte nella rivendicazione dell’istituzione del nuovo ente intermedio, sostenuta anche da forze politiche e sociali regionali. Il primo firmatario Giuseppe Meloni, del Partito democratico, ha manifestato la preoccupazione per un possibile “effetto domino” derivante dall’inserimento di altri territori nel dibattito, «con il rischio di non fare niente».

Carbonia e Iglesias e l’intero Sulcis Iglesiente, che fanno? Ieri a Carbonia si è assistito a quasi quattro ore di dibattito di una seduta del Consiglio comunale occupata in larga parte dal problema dei “costi della politica”, in relazione ad un “abuso dei rimborsi” che sarebbe stato fatto da alcuni assessori della Giunta Massidda non residenti in città. Una tematica rispettabilissima, sulla quale ci siamo già soffermati ampiamente, ma sicuramente di minor rilievo rispetto a quella che è la riorganizzazione degli assetti degli enti locali che, dopo il referendum del 6 maggio 2012 che ha cancellato le quattro province regionali, tra le quali quelle di Carbonia e Iglesias e Olbia e Tempio, l’approvazione della legge 2 di riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna che ha istituito la città metropolitana di Cagliari e la provincia del Sud Sardegna, e la bocciatura del referendum costituzionale che avrebbe dovuto cancellare tutte le province italiane, vede il Sulcis Iglesiente parte di una “mastodontica” provincia del Sud Sardegna che ha inglobato le vecchie province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano e si estende dalla Barbagia di Seulo a Villasimius, da Guspini a Sant’Antioco e Teulada (107 Comuni), ed appare lontanissima dai bisogni dei cittadini amministrati (con 355.371 al 28 febbraio 2017). I risparmi li ha conseguiti quasi interamente lo Stato che ha “tagliato” drasticamente i trasferimenti, con pesantissime conseguenze per i servizi e per la stessa sopravvivenza delle province superstiti.

I territori e in particolare il Sulcis Iglesiente, negli ultimi anni hanno perso numerosi servizi, mentre quelli sopravvissuti hanno subito in molti casi un drastico ridimensionamento (è il caso dell’Inps a Carbonia). Il tutto è avvenuto, come sottolineato altre volte, nel silenzio e nell’indifferenza delle forze politiche e delle amministrazioni locali. Carbonia e Iglesias si sono spesso distinte per “assurde guerre di campanile“, nella rivendicazione di una presunta leadership del territorio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, l’accentramento di tutto o quasi, verso Cagliari… Che lo si chiami Sulcis Iglesiente, Carbonia Iglesias o Sud Ovest sardo, il territorio è ridotto ad un ruolo marginale che pagano tutti i suoi abitanti…

La Gallura ha rialzato la testa, come già detto, ha compiuto sensibili passi avanti verso l’istituzione della nuova provincia del Nord Est, per la quale c’è già una proposta di legge, il cui primo firmatario auspica “un percorso autonomo della legge“, per evitare l’effetto domino” derivante dall’inserimento di altri territori nel dibattito, «con il rischio di non fare niente».

A Carbonia è nato il Comitato per l’istituzione di una nuova provincia del Sulcis Iglesiente e per il decentramento degli uffici e dei servizi pubblici regionali e statali, al fine di proporre la modifica della legge regionale n. 2 del 4 febbraio 2016 sul “riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna”, attraverso una proposta di legge regionale di iniziativa popolare, con una raccolta di 15.000 firme. Poco, troppo poco. La Gallura è molto più avanti. Per raggiungerla, è necessaria la mobilitazione di tutte le forze politiche e sociali, e delle amministrazioni locali, perché solo facendo fronte unito si potrà raggiungere il risultato. Se oggi il Sulcis Iglesiente è l’area più povera d’Italia, le responsabilità vanno ricercate lontano, nelle scelte fatte dalle forze politiche nel corso degli anni, ma probabilmente la mazzata finale gli è arrivata cinque anni fa con la cancellazione della provincia di Carbonia Iglesias.

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Il segretario del Pd Fabio Desogus attacca il Movimento 5 Stelle sulla vicenda dei rimborsi agli assessori della Giunta Massidda.

«Mentre Sindaco e Giunta continuano a ripetere ai cittadini che non vi sono risorse e mentre continuano a tagliare parti importanti di vita cittadina (l’ultima in ordine di tempo è la stagione di prosa del CeDAC per il 2018), vi sono assessori del Movimento 5 Stelle che continuano a chiedere e percepire rimborsi viaggio per qualsiasi cosa facciano – attacca l’ex assessore dello Sport e del Turismo della Giunta Casti -. Ovviamente lo fanno in silenzio, senza mostrare niente a nessuno, in barba alla trasparenza da loro tanto reclamizzata. Da quanto emerso in Consiglio comunale, vi sono richieste ottenute di rimborsi per la festa della birra, per Nottinsieme, per gli incontri con i cittadini, per incontri del gruppo 5 stelle, rimborsi per la partecipazione al funerale del signor Modesto Melis e per la celebrazione di matrimoni. Tra i rimborsi troviamo anche quelli per il parcheggio o il rimborso per il tragitto di strada che va dal Centro Intermodale a Piazza Roma, sede del comune di Carbonia (5 minuti di camminata a piedi). Da quanto emerso, questi rimborsi non solo sono estremamente inopportuni, ma sono anche illegittimi e non dovuti.»

«Tali azioni rappresentano l’ennesima presa in giro nei confronti dei cittadini che li hanno votati e della popolazione tutta – aggiunge Fabio Desogus -. Da un lato pubblicizzano all’eccesso il taglio del 10% delle indennità degli assessori, ma dall’altro lato ben si guardano dal comunicare ai cittadini che fanno rientrare dalla finestra quanto hanno fatto uscire dalla porta. In campagna elettorale, tra le mille promesse fantasiose da loro fatte, vi era anche quella di tagliare di 50mila euro l’anno i cosiddetti “costi della politica”. Siamo ovviamente lontanissimi da quella cifra e questi rimborsi dimostrano che non vi è neanche la volontà politica di raggiungere quell’obiettivo, ma vi è solo l’intenzione di arraffare quanto più si può.»

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E’ scontro frontale tra maggioranza ed opposizione, nel Consiglio comunale di Carbonia, sui costi della politica e sulla cancellazione della stagione di prosa e danza. La seduta consiliare di ieri sera è stata occupata per la stragrande maggioranza del tempo – alcune ore – dall’accesissimo dibattito sulla decisione adottata dalla Giunta Massidda di non accogliere la programmazione teatrale proposta (come avveniva dal 1982) dal Cedac, il Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo della Sardegna, e dalla questione sollevata dai consiglieri di opposizione circa un ricorso irregolare ai rimborsi per i viaggi degli assessori fuorisede («complessivamente sono 500 dall’inizio della consiliatura» ha denunciato il capogruppo del Partito dei Sardi Fabio Usai).

Riguardo alla prima contestazione, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, ha motivato la decisione adottata dalla Giunta, con la mancanza di un tempo adeguato per la valutazione della proposta del Cedac (già confezionata e non discutibile) e del ritorno che la stessa avrebbe avuto per la città. Questa motivazione ha trovato la forte contestazione dei consiglieri di minoranza che hanno sottolineato come la cancellazione della programmazione teatrale rappresenti un grave danno culturale e di immagine per la città che si vede privata di eventi di assoluto valore culturale che avrebbero portato in città anche quest’anno, con un impegno di spesa assai contenuto, grandissimi artisti del panorama nazionale di prosa e danza. Il teatro Centrale di Carbonia – è stato rimarcato negli interventi di Giuseppe Casti e Daniela Garau – si è distinto negli anni come il terzo, dopo quelli di Cagliari e Sassari, per partecipazione di pubblico, proveniente da tutto il Sulcis, risultando quasi sempre tutto esaurito (la capienza è di 330 posti a sedere). L’assessore della Cultura ha aggiunto che la Giunta sta valutando altre proposte, anche in vista dei festeggiamenti per l’80° anniversario della città che ricorreranno il prossimo anno.

Lo scontro tra maggioranza ed opposizione è stato ancora più acceso sui cosiddetti costi della politica. Motivo del contendere, sono stati i rimborsi richiesti da alcuni assessori residenti fuori Carbonia per raggiungere la città in occasione di vari eventi, tra i quali riunioni di maggioranza, feste, incontri con i cittadini, celebrazione di matrimoni e persino la partecipazione al funerale di Modesto Melis, regolarmente erogati dagli uffici e, secondo i consiglieri di minoranza, non dovuti, in quanto gli unici rimborsi riconosciuti dalle norme sono quelli relativi alla partecipazione a riunioni di Giunta e di Consiglio comunale. I consiglieri di minoranza hanno rimarcato con grande fermezza, come questo comportamento sia in clamoroso contrasto con quanto “sbandierato” dal Movimento 5 Stelle in campagna elettorale e con l’annunciata riduzione del 10% delle indennità al momento dell’insediamento dopo la grande vittoria elettorale di 16 mesi fa.

Il sindaco Paola Massidda (personalmente non ha mai richiesto alcun rimborso, come le è stato riconosciuto dal consigliere Fabio Usai), nel suo intervento, ha detto di non essersi mai interessata della materia ma che se errori sono stati commessi, verranno riconosciuti ed i rimborsi effettuati verranno cancellati, ma non ha mancato di sottolineare come sarebbe stato auspicabile che, al momento in cui hanno accertato l’utilizzo improprio dei rimborsi, i consiglieri di minoranza avrebbero fatto bene di segnalarlo, evitando di arrivare alla loro strumentalizzazione a fini politici. A questo riguardo, prima il consigliere Michele Stivaletta (gruppo Misto) il consigliere Fabio Usai (Partito dei Sardi), hanno detto che il problema è stato sollevato in commissione il 4 ottobre e, di conseguenza, la maggioranza del Movimento 5 Stelle ne era a conoscenza e avrebbe dovuto intervenire per porvi rimedio.

 

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Seconda trasferta, domenica pomeriggio, alle 15.30, per la VBA/Olimpia Sant’Antioco, sul campo della Roma Volley, nella terza giornata del girone F del campionato di B1. La squadra di Tony Bove si presenta a questo impegno reduce da due sconfitte nelle prime due partite disputate con Volley Marcianise e Roma 7 Volley, nelle quali è emersa una crescita del nuovo gruppo, rivelatasi ancora i sufficiente per iniziare a conquistare punti. L’avversario di domani ha 3 punti in classifica, frutto della netta vittoria per 3 a 0 conquistata nella partita d’esordio con la CML Vesuvio Cimitile, mentre la settimana scorsa ha osservato il suo turino di riposo.

Le altre due squadre sarde, Pol. Sarroch (seconda in classifica con 5 punti) e Cus Cagliari Sandalyon (ottava con 3 punti), giocheranno entrambe in casa, rispettivamente contro CML Vesuvio Cimitile (oggi alle 16.00) e Lazio Pal. G. Castello Roma (oggi alle 15.30).