26 August, 2024
Home2017 (Page 124)

[bing_translator]

Tutta nel segno di Armando Trovajoli, oggi a Carloforte, la seconda serata di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema che fino a domenica 29 è di casa nel paese sull’isola di San Pietro, di fronte alla costa sud occidentale della Sardegna, dove la manifestazione è nata nel settembre del 2007, per la prima parte della sua edizione numero undici (la seconda tranche, infatti, è in programma a Cagliari la settimana entrante, da giovedì 2 a domenica 5 novembre).

Nel centenario della nascita, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu rende omaggio al grande musicista e compositore romano, autore di celebri colonne sonore per il cinema, con tre diversi appuntamenti. Il primo, alle 17.30 al Cinema Mutua, è la proiezione di “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?”, film diretto nel 1968 da Ettore Scola ed interpretato da Nino Manfredi, Alberto Sordi e Bernard Blier, con le musiche firmate appunto da Trovajoli.

A seguire, alle 19.00, la prima nazionale di “Armando Trovajoli, cent’anni di musica”, il documentario di Mario Canale e Annarosa Morri che ripercorre la lunga carriera del pianista e compositore, nato a Roma il 2 settembre 1917 e scomparso quattro anni fa, attraverso le sue interviste, i ricordi, le musiche, le canzoni, le immagini di alcuni dei film e delle commedie musicali di cui aveva composto le musiche. Una carriera costellata di incontri e sodalizi importanti, come quello con uno dei più grandi pianisti del Novecento, Arturo Benedetti Michelangeli, ma anche con registi come Vittorio De Sica e Ettore Scola, cui rimarrà legato tutta la vita e del quale ha musicato quasi l’intera filmografia. Nel documentario si parla anche dell’incontro con Garinei e Giovannini che lo portarono verso la commedia musicale, i grandi successi di “Rugantino” con la straordinaria “Roma nun fa’ la stupida stasera”, “Aggiungi un posto a tavola”, “Ciao Rudy” e le canzoni cantate da Marcello Mastroianni, che Trovajoli esegue al pianoforte.

Alle 21.00, microfoni e riflettori si spostano al Cineteatro “Cavallera” dove Gianfranco Cabiddu e Gianmarco Diana – musicista (con i gruppi Sikitikis e The Dancefloor Stompers), esperto di musica per il cinema e abituale collaboratore del festival – incontra uno dei due autori del documentario, Mario Canale. Poi, il gran finale di serata con il concerto “Armando Trovajoli, la musica tra teatro e cinema”: una produzione originale del festival Creuza de Mà, in prima assoluta, con la direzione musicale della pianista Rita Marcotulli alla testa di un pregevole ensemble di musicisti: Peppe Servillo alla voce, Luciano Biondini alla fisarmonica, Daniele Tittarelli al sax, Ares Tavolazzi al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria.

Nome di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, Rita Marcotulli è vicina a Trovajoli per un importante legame personale: il padre della pianista, Sergio, quando lavorava come ingegnere del suono, ha avuto infatti un lungo rapporto di amicizia e lavoro con il compositore: «(…) Trovajoli è stato per me quasi un ‘parente’ che si interessava ai miei studi di pianoforte e che poi veniva a sentire i miei primi concerti, così fino alla fine», racconta Rita Marcotulli: «Conservo indelebile il ricordo dell’ultima volta con mio padre e Trovajoli in un concerto alla Casa del jazz: due amici che si abbracciano emozionati e contenti, due grandi artigiani della musica a cui devo moltissimo».

 

[bing_translator]

E’ in programma domani, domenica 29 ottobre, alle ore 18.30, presso i locali del Monte Granatico, siti in Piazza Matteotti, a Domusnovas, la presentazione ufficiale del periodico promosso dall’Associazione Elda Mazzocchi Scarzella grazie alla collaborazione del CSV Sardegna Solidale. 

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di otto giovani con un’età media di 26 anni e altrettanti bambini dai 7 ai 13 anni, con la speciale partecipazione delle quattro scuole materne del paese, che periodicamente invieranno alla giovanissima redazione le loro attività.

Diverse e articolate le motivazioni e le aspirazioni dei giornalisti in erba.

Alla domanda sul perché consigliare ad altre persone di aderire a questo progetto, la visione dei giovani è condivisa. Occorre dare esempi positivi, infondere speranza e trovare delle soluzioni – affermano- per far si che i nostri coetanei non lascino il paese, ma fare in modo che decidano di restare per cambiare insieme ciò che non va bene. 

Territorio, opportunità e cambiamento. Sono queste le parole chiave. Scrivere, è il primo passo per provare a cambiare l’esistente e farlo insieme, accordando voci diverse e diversi sguardi, non può far altro che arricchire tutti.

L’Associazione “Elda Mazzocchi Scarzella” nasce a Domusnovas il 17 giugno 2016, per iniziativa di 5 mamme. A un anno dalla nascita conta già la presenza di 150 socie nel solo comune di Domusnovas. Di natura volontaria e senza scopo di lucro, persegue finalità di solidarietà sociale. Realizza i propri scopi con attività quali: organizzazione di eventi a carattere formativo e divulgativo, mercatini e fiere di diversa natura, attività laboratoriali di varia natura, erogazione di bonus in forma di accesso a servizi di carattere formativo. La sua peculiarità è l’apertura al coinvolgimento attivo delle mamme e delle famiglie nella progettazione e realizzazione delle attività.

Appuntamento per domenica 29 ottobre alle ore 18.30 per scoprire il titolo e le varie sezioni del nuovo periodico Domusnovese. Durante la serata verranno anche premiati i bambini vincitori del concorso per favole ambientate a Domusnovas “Parole sulla pietra”.

[bing_translator]

Si è tenuta ieri a Ghilarza un’assemblea di Articolo Uno – Movimento Democratico e Progressista Sardegna, alla quale hanno partecipato tutti i delegati regionali ed il quadro dirigente.

L’evento è stato introdotto dal consigliere regionale di Articolo Uno – MDP Sardegna Daniele Cocco mentre ha portato i saluti del comune di Ghilarza Filomena Deriu che, nel suo intervento, oltre ad aver ricordato i natali di Antonio Gramsci, ha approfondito i problemi del territorio: l’annosa questione dell’ospedale, la dispersione scolastica e la disoccupazione.

E’ inoltre intervenuto Giuseppe Marco Dessena, assessore regionale alla cultura, che ha riassunto l’operato degli ultimi mesi di mandato. L’assessore Giuseppe Marco Dessena ha illustrato il progetto contro la dispersione scolastica, il bando sui siti archeologica per cui sono stati stanziati 16 milioni di euro previsti per le cooperative culturali che svolgono un servizio guida nei musei e nei siti archeologici. A seguire l’assessore ha illustrato i finanziamenti previsti per le associazioni che organizzano spettacoli dal vivo.

L’intervento si è concluso con una dettagliata analisi delle leggi sulla pubblica istruzione, delle autonomie scolastiche e della non omogenità dell’Isola. 

In Sardegna saranno previsti 8 milioni per 72 mezzi che porteranno gli alunni alle scuole, non solo, sempre in merito all’istruzione sono stati stanziate cifre importanti per le scuole paritarie che oggi occupano 2 mila dipendenti. Le scuole paritarie sono servizi fondamentali dove non è presente la scuola pubblica.

All’assemblea è intervenuto Raffaele Manca che ha posto l’accento sulla necessità di affrontare i problemi con risposte precise per i territori, Manca ha anche analizzato la riforma degli enti locali, riforma che potrebbe andare a discapito delle zone interne. 

Sono poi intervenuti Giovanni Antonio Orunesu che ha analizzato alcune problematiche di Olbia tra cui quelle legate alle scuole e agli impianti sportivi, focalizzando poi l’intervento sul Mater Olbia per il quale servono risposte concrete. 

Il vicesindaco di Arbus, Michele Schirru, ha rivendicato il ruolo delle province, l’esigenza della democrazia per l’elezione dei Consigli provinciali e l’importanza prioritaria di una legge urbanistica. 

Sempre sulla necessità di una legge urbanistica è intervenuto Eugenio Lai, consigliere regionale di Articolo 1 – SDP.

Presente all’iniziativa il deputato Michele Schirru che ha sottolineato come sia necessario ricostruire la visione di futuro e di speranza per i sardi.

[bing_translator]

«Non comprendiamo la scelta della Giunta di recuperare dei manager fuori dalla Sardegna per la guida dei settori strategici della sanità isolana. Non si discute la professionalità del nuovo direttore dell’Azienda regionale per l’emergenza urgenza, visto che Giorgio Lenzotti rappresenta una guida valida ed eccellente, ma ancora una volta registriamo che la Giunta sembra disconoscere le competenze e le capacità di tanti esperti del settore sanitario nell’Isola.»

Così il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI) contesta i criteri che hanno condotto alla scelta del nuovo direttore generale per l’azienda di emergenza urgenza. «Un metodo davvero discutibile e censurabili, considerato che ci si attendeva da tempo la nomina di un profondo conoscitore del territorio sardo, indispensabile per guidare la nuova realtà». Il vice presidente della commissione salute auspica sia comunque un primo passo per il comparto: «Il ritardo nella scelta ci lascia perplessi, con il decollo della rete di emergenza urgenza che sarebbe stato necessario prima del riordino ospedaliero – conclude Edoardo Tocco -. Ora invochiamo che la nomina del nuovo direttore spinga la Giunta a consolidare gli interventi per il sistema di emergenza sul territorio e migliorare messi in campo per la rete di urgenza nei casi estremi».

[bing_translator]

L’Istituto Paritetico “Boccaccio” di Iglesias ha ospitato una conferenza sulle droghe dei volontari di Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga. Nel corso del dibattito con gli studenti, è emersa un’idea molto diffusa tra loro: che siano da considerarsi droghe solo quelle cosiddette “pesanti”, mentre quelle “leggere” sono del tutto innocue o addirittura terapeutiche. Questo punto di vista – secondo gli organizzatori – «è il frutto del continuo martellamento da parte di certi media e degli “esperti” del settore, ben supportati dagli spacciatori, che, in modo del tutto irresponsabile, stanno inculcando nei giovani la cultura dello sballo “per divertirsi un pò o per “evadere” dalla quotidianità. Posizione alquanto contraddittoria che gli stessi ragazzi hanno messo subito in discussione, asserendo che quando ne fanno uso non si mettono alla guida perché hanno le percezioni della realtà alterata».

[bing_translator]

L’organizzazione degli ospedali, la gestione del rischio, l’igiene e la sicurezza sono stati alcuni dei temi che hanno caratterizzato il 43esimo congresso nazionale dell’Anmdo che si è svolto nei giorni scorsi a Firenze, nella suggestiva e storica cornice dell’Istituto degli Innocenti. Il meeting, dal titolo “rischio clinico e responsabilità professionale: obiettivo sicurezza in ospedale”, ha messo a confronto diverse realtà italiane. Tra queste anche quella sassarese, con gli interventi del direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso, del direttore sanitario Nicolò Orrù e della responsabile della struttura di Igiene e medicina preventiva dell’Aou sassarese Ida Mura, responsabile scientifica dell’Associazione nazionale medici di direzione ospedaliera.

Il punto centrale del congresso è stato il ruolo delle direzioni ospedaliere che, nell’inquadramento della gestione del rischio nella giusta cornice, diventano vere e proprie cabine di regia di un processo articolato e insieme unitario. Un processo che, se opportunamente gestito, ha ricadute positive su qualità, equità e buon utilizzo delle risorse.

Concetti messi in evidenza dal direttore sanitario dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù che ha ribadito che «le direzione sanitarie hanno un ruolo programmatorio e di gestione delle risorse che l’azienda mette a disposizione, tecnologiche e umane». Una funzione che emerge in maniera evidente con il progetto Domino, relativo a un percorso di cura del paziente diabetico con complicanze oculari. «La direzione sanitaria – ha aggiunto – funge un ruolo catalizzatore di risorse in un sistema in cui è possibile creare “buone prassi gestionali e organizzative”, così da sviluppare i migliori percorsi di cura per i cittadini».

Nell’appuntamento congressuale fiorentino è emersa la necessità di dare più importanza alla formazione e maggior spazio a momenti di incontro, durante i quali confrontare esperienze e modelli operativi, lavorare per limitare le disuguaglianze e promuovere percorsi condivisi.

Un momento di confronto sui temi del rischio clinico, sugli attori e i modelli di gestione quindi sulla sicurezza delle cure e sulla nuova responsabilità dei medici, ha visto protagonisti i manager di alcune realtà italiane, tra le quali l’Aou di Sassari con il direttore generale Antonio D’Urso e la Valdisieve Hospital con il direttore sanitario Laura Ombroni.

«La sicurezza, e non soltanto quelle delle cure, è un diritto da garantire a 360 gradi – ha sottolineato il direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso – ecco perché, nella gestione della prevenzione del rischio è necessario partire dall’esame dell’organizzazione e non dall’evento avverso. L’organizzazione delle attività santiarie, programmate e urgenti svolte all’interno di un ospedale, deve prevedere un approccio sistemico che punti al miglioramento continuo. Tra gli operatori deve esserci un coinvolgimento culturale ed emotivo, oltre alla disponibilità al cambiamento.»

Di organizzazione ha parlato anche Ida Mura ricordando che proprio questa rappresenta il punto centrale: «Un’organizzazione – ha detto Ida Mura – quella ospedaliera, che ha consapevolezza che l’approccio non deve essere individuale ma di sistema. Ecco perché è necessaria la formazione degli operatori. Senza una corretta gestione del rischio e senza l’attenzione alla sicurezza della persona, paziente e operatore sanitario, non è possibile pensare all’ospedale stesso. Perché questo – ha concluso Ida Mura – non deve essere inteso semplicemente come struttura e insieme di processi, ma luogo in cui le persona ricerca la salute».

[bing_translator]

«Questa maggioranza sta prendendo in giro i lavoratori dell’agenzia Forestas. Con la proposta di legge presentata dal nostro gruppo  si potrebbe applicare da subito il contratto regionale ai dipendenti dell’ente, con una nuova classificazione del personale. Un disegno di legge, che non è stato ancora discusso, in grado di risolvere le contraddizioni contrattuali.»

E’ l’attacco del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale di Forza Italia Pietro Pittalis sull’accordo raggiunto con i sindacati per sottoscrivere un’intesa che anticipa il rinnovo del contratto nazionale del lavoro. «In realtà, la Giunta appare distratta rispetto alle istanze dei dipendenti – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – che non godono di un quadro normativo equilibrato ed omogeneo. Non possiamo permettere che venga dunque siglato un contratto integrativo regionale di secondo livello, che non può scavalcare una situazione giuridica esistente. Ci sono leggi che devono essere rispettate e, soprattutto, vanno rispettati i lavoratori. Non si consentirà a nessuno di illudere i dipendenti dell’agenzia».

«Il disegno di legge presentato dal gruppo di Forza Italia mira a superare queste contraddizioni. Si tenga conto, infatti, che il regime contrattuale applicato ai dipendenti di Forestas è distinto da quello in vigore per tutte le amministrazioni del sistema Regione e trovano applicazione, per le categorie operai, impiegati e quadri, le regole previste per il contratto degli addetti alla sistemazione idraulico e forestale. Per i dirigenti – conclude Pietro Pittalis – vige la cornice dei dirigenti delle imprese agricole, non applicata perché incompatibile.»

[bing_translator]

Il consigliere di minoranza del Consiglio comunale di Sant’Antioco Massimo Melis (Sant’Antioco attiva) ha presentato un’interrogazione al sindaco, Ignazio Locci, sugli avanzamenti procedurali relativi ai bandi che riguardano la viabilità nel comune di Sant’Antioco.

«Il 5 ottobre 2017, si è tenuto a Cagliari, presso la Presidenza della Regione, una riunione, a cui hanno partecipato l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Sardegna, l’ANAS e i sindaci dei Comuni del Sulcis, per fare il punto sugli avanzamenti procedurali relativi ai bandi che riguardano la viabilità – scrive Massimo Melis in una nota -. La posizione del sindaco Locci, riguardo ai lavori previsti dal Piano Sulcis inerenti la viabilità, Ponte Alto e Circonvallazione, sia stata prima‐durante‐dopo la campagna elettorale, chiaramente contraria; nella sua maggioranza il sindaco detiene da una parte due ex consiglieri comunali di minoranza (oggi uno di loro è assessore), che sul tema, in contrapposizione ai lavori attualmente previsti dal Piano Sulcis, avevano firmato una mozione di sfiducia al sindaco Corongiu. Dall’altra due consiglieri comunali, uno anche assessore nell’Amministrazione Corongiu, e uno attualmente assessore nella Giunta Locci, che hanno difeso aspramente i lavori previsti dal Piano Sulcis inerenti il Nuovo Ponte Alto e la Circonvallazione.»

«Il sindaco nelle Linee Programmatiche di Mandato Quinquennio 2017‐2022 presentate al Consiglio comunale – aggiunge Massimo Melis – ha dichiarato, per quanto riguarda le Infrastrutturazioni del Piano Sulcis, che “Le opere previste nel Piano Sulcis e destinate all’isola di Sant’Antioco sono state calate dall’alto e prevedono la realizzazione di un nuovo ponte e la circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. Il Consiglio comunale antiochense si espresse invece a suo tempo a favore del sottopasso e, di conseguenza, che non si capisce quale sia il ruolo ed il peso dell’Amministrazione cmunale, visto che le indicazioni fornite dall’Assemblea civica sono state letteralmente ignorate dagli organi decisori. Siamo ben consci che da qui alla conclusione dell’iter procedurale passerà parecchio tempo e, per questo, intendiamo ritagliarci quel ruolo decisionale che fino a oggi ci è stato negato. Riteniamo che questa Amministrazione comunale debba partecipare attivamente alle procedure di Via e Vas”.»

Nell’interrogazione, il consigliere di minoranza Massimo Melis invita il sindaco Ignazio Locci a riferire in Consiglio comunale, rispetto alla discussione tenutasi in occasione della riunione del 5 ottobre 2017, presso la Presidenza della Regione Sardegna a Cagliari e, in particolare, per sapere:

«Se il Sindaco ha illustrato, in tale occasione, la stessa posizione espressa al Consiglio comunale con la presentazione delle Linee Programmatiche, riguardo a Ponte Alto e Circonvallazione; nel caso, quanto scritto al punto precedente sia avvenuto, come hanno reagito i partecipanti alla riunione e in particolare come hanno reagito i rappresentati dell’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Sardegna; nell’eventualità che il Sindaco abbia omesso di intervenire per far conoscere la nuova posizione del suo Comune, riguardo al tema in oggetto, è importante sapere quali siano i motivi strategici che hanno portato a tale silenzio.»

[bing_translator]

Il Comitato cittadino “Porto Solky” di Sant’Antioco esprime la netta contrarietà agli attuali interventi previsti dal Piano Sulcis che ricadono nel territorio. «La realizzazione di un nuovo ponte di collegamento tra l’isola di Sant’Antioco e l’isola madre, che in realtà è un lungo viadotto, e relativa circonvallazione – si legge in una nota -, un’infrastruttura assolutamente inutile e dannosa per la comunità antiochense, per il paesaggio e per l’ecosistema lagunare, oltreché economicamente improponibile. La realizzazione delle opere portuali in fase di progettazione che prevedono oltre ad un ridotto escavo del porto, la sola realizzazione di due moli frangiflutto e di una nuova banchina finalizzata al potenziamento del lato commerciale e militare dell’attuale porto.»

«Vogliamo rimarcare che non è previsto nessun progetto per la riconversione del porto e delle aree adiacenti all’ex Sardamag finalizzate alla realizzazione del porto turistico, della cantieristica e dei servizi – si legge ancora nella nota del Comitato -. Gli ex terreni Sardamag confluiti alla IGEA, a seguito delle recenti fusioni societarie tra Seamag e Palmascave, di fatto precludono all’Amministrazione qualsiasi opportunità di scelta per il futuro economico del territorio. Ad oggi non è previsto nessun progetto per la messa in sicurezza del tratto più critico della SS126 compreso tra Sirai e San Giovanni Suergiu. Per quanto sopra il comitato Porto Solky ritiene che i finanziamenti debbano essere proficuamente rimodulati, così come previsto dalle norme del Piano Sulcis, e investiti in opere utili e capaci di garantire un ritorno economico per l’intero territorio quali ad esempio, la riconversione del porto commerciale di Sant’Antioco in porto turistico che sia in grado di ospitare anche grosse imbarcazioni; un approdo in grado di ospitare la marineria locale in perenne stato di precarietà. Poiché le opere portuali previste non rispondono a queste finalità, anzi compromettono il progetto di porto turistico e porto peschereccio e pertanto devono essere ripensate totalmente. Vogliamo ricordare che il comune di Sant’Antioco nel 2009 ha acquisito un valido progetto dell’intero sistema portuale e lagunare della città. Chiediamo che le aree Sardamag vengano bonificate quanto prima e destinate alla ricettività turistica con annessi servizi. La riqualificazione del tratto di SS 126 tra Carbonia e Sant’Antioco, in certi tratti ormai trasformato in una lunga periferia urbana.»

Il Comitato, in rappresentanza dei circa 1.000 cittadini firmatari all’atto della sua costituzione, ancor prima dell’avvio della campagna di raccolta firme, infine, chiede che «l’Amministrazione regionale e quella comunale, al coordinatore del Piano Sulcis, e tutti gli enti interessati rivedano le proprie posizioni e si adoperino per una rimodulazione dei finanziamenti e lo studio progettuale degli interventi sopra citati di cui il territorio ha reale necessità».

 

[bing_translator]

Anteprima a Cagliari per Nues, il festival internazionale dei fumetti e cartoni nel Mediterraneo che si accinge a vivere, dal 18 al 24 novembre prossimi, la sua ottava edizione sotto il titolo “Storie oltre”. Questa sera un altro impegno attende l’autrice di fumetti e illustratrice Sara Colaone, già ospite nella giornata di ieri alla MeM del convegno internazionale Spaced out / Spazi tra le nuvole – Lo spazio nel fumetto, organizzato dalla Facoltà di Studi Umanistici – Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Cagliari. Alle 18.00, alla Libreria La Feltrinelli Point in via Paoli 19, l’autrice friulana presenta “Leda” (edizioni Coconino Press), la biografia a fumetti scritta da Francesco Satta e Luca de Santis e da lei disegnata, di Leda Rafanelli (1880-1971), scrittrice, anarchica e futurista, musulmana e anticonformista: una vita da romanzo, una storia vera che attraversa gli anni più tumultuosi del Novecento. Nella nazione da poco unita, nella piccola Pistoia, Leda fa il suo apprendistato da tipografa e scrittrice e si inizia all’anarchismo. A Firenze, accanto al compagno della vita, Giuseppe Monanni, si affaccia al nuovo secolo come portabandiera dell’individualismo anarchico. Intanto sogna Alessandria d’Egitto e matura la sua conversione al sufismo, corrente mistica dell’Islam. A Milano, è compagna di strada dei futuristi e ama il pittore Carlo Carrà. Il giovane Benito Mussolini, astro del socialismo rivoluzionario e direttore dell’Avanti! ne è sedotto. Più tardi, obbedendo ai dettati del suo cuore e in spregio alle leggi dell’Italia fascista, non esiterà ad amare uomini d’Etiopia e d’Eritrea. Sapiente costruttrice della propria immagine dal sapore orientale provocatoriamente kitsch, Leda la zingara, Leda la maliarda dai profumi inebrianti non mancherà di conquistare il cuore dei lettori di oggi con la forza delle sue contraddizioni.

Insieme a Sara Colaone – fresca vincitrice del premio Gran Guinigi come migliore disegnatore, il riconoscimento che ogni anno celebra il meglio della produzione fumettistica in Italia, decretato da una serie di esperti nell’ambito del Festival Lucca Comics & Games – parteciperanno all’incontro lo sceneggiatore della graphic novel Francesco Satta e il direttore artistico del festival Nues Bepi Vigna.