23 July, 2024
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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari Generali e del Personale Filippo Spanu, ha dato il via libera alle modifiche al nuovo contratto 2016-2018 dei dipendenti regionali.
Il documento è il risultato del confronto tra il Coran (Comitato per la rappresentanza negoziale della Regione) e i sindacati . Il nuovo testo ha avuto un consenso più ampio rispetto alla precedente ipotesi: è stato infatti siglato da Cgil, Cisl, Uil, Sadirs-Ugl, Saf e Siad.
L’intesa riguarda tutto il comparto della contrattazione del personale dipendente dell’amministrazione regionale, del Corpo Forestale di vigilanza ambientale, degli Enti, delle Agenzie e Aziende regionali. Si riferisce alla parte economica per il periodo dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2018.
Vengono previsti aumenti della retribuzione fissa nell’arco del triennio con un incremento economico medio di 93, 43 euro ogni mese. A regime, l’aumento sarà, al lordo, di 62 euro circa per il livello economico più basso e di 120 euro circa per il funzionario di livello apicale.
«La nuova ipotesi contrattuale va nella direzione da noi auspicata – ha dichiarato l’assessore Filippo Spanu -. Abbiamo operato per ampliare la base dei sindacati firmatari dell’accordo e l’obiettivo è stato raggiunto. Ringrazio il Coran per il lavoro svolto e i sindacati per il costruttivo spirito di condivisione manifestato. Destiniamo il 5% del fondo di rendimento a misure di welfare aziendale, è una novità di grande valore sociale che scaturisce dall’ipotesi approvata dalla Giunta. Il documento, che ora passa all’esame della Corte dei Conti, risponde alle legittime attese dei 6 mila dipendenti del sistema Regione dopo 7 anni di blocco contrattuale.»
«Vogliamo assicurare maggiori gratificazioni a chi lavora all’interno della Regione ma pensiamo – ha concluso l’assessore Filippo Spanu – anche al rafforzamento di tutta l’amministrazione con le procedure concorsuali e al processo di riorganizzazione degli uffici per il complessivo miglioramento dei servizi offerti ai cittadini.»

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«In occasione dell’iniziativa internazionale Climathon auguro che possano essere trovate le migliori soluzioni alle sfide al cambiamento climatico. La Sardegna ha aderito con entusiasmo e orgoglio alla maratona planetaria e ringrazio i comuni di Cagliari e Sassari per aver contribuito alla riuscita della manifestazione. Oggi le due città sarde partecipano, accanto alle altre 240 nel mondo, alla sfida lanciata dalla Climate-KIC, la più grande organizzazione pubblico-privato europea che punta all’innovazione per contrastare i cambiamenti climatici.»
È il messaggio di auspicio firmato da Donatella Spano, assessore regionale della Difesa dell’Ambiente e coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, oggi all’apertura della maratona di 24 ore che vuole dare rilievo alle azioni climatiche messe in campo nei territori. L’assessorato regionale ha svolto l’attività di coordinamento e di raccordo con l’organizzatore Climate-KIC, con il quale aveva sottoscritto un protocollo lo scorso giugno, e ha fornito il supporto tecnico e finanziario alle due Amministrazioni comunali.
Il capoluogo propone il tema dell’acqua, intitolando l’evento “Cagliari, a water city: use and re-use for climate adaptation”. A Sassari il focus è sulle infrastrutture verdi per la resilienza per gli effetti, sempre più evidenti rispetto al passato, dei cambiamenti climatici. Ai due eventi, in corso ora al Teatro Massimo di Cagliari e negli spazi del Settore Sviluppo locale del municipio di Sassari, sono intervenuti sulle strategie di adattamento ai mutamenti climatici anche il dirigente dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente Gianluca Cocco, a Cagliari, ed il funzionario Giovanni Satta, a Sassari.
“Climathon” si sta svolgendo nelle principali città del mondo e ciascuna di queste sta lavorando sulla sfida locale individuata per il clima, prima confrontandosi con gli esperti e successivamente in diversi gruppi per l’elaborazione di un’idea e di una breve presentazione. Una giuria di esperti domani premierà la migliore. Il sito dell’iniziativa è https://climathon.climate-kic.org/

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La Giunta regionale ha destinato 2 milioni e mezzo di euro alla provincia di Nuoro per permetterle di garantire gli equilibri di bilancio del 2017. Un intervento finanziario straordinario proposto dall’assessore Raffaele Paci con una variazione di Bilancio. La copertura è stata trovata utilizzando la ripulitura di alcuni capitoli di spesa regionali.
La situazione critica della provincia di Nuoro era stata illustrata dall’amministratore straordinario Costantino Tidu durante l’incontro dello scorso 20 ottobre con Paci e con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu. All’incontro avevano partecipato anche gli amministratori di Sassari, Oristano e Sud Sardegna.
«Con questo disegno di legge risolviamo il grave e ormai insostenibile problema della insufficienza di fondi necessari per garantire la stabilità dei conti e l’erogazione dei servizi ai cittadini – dice Raffaele Paci –. La provincia di Nuoro, infatti, non ha ancora approvato il bilancio di previsione per il 2017, e lo squilibrio di 2 milioni e mezzo è dovuto soprattutto ai prelievi forzosi imposti dallo Stato sui tributi provinciali che impediscono sia il corretto svolgimento delle funzioni istituzionali che l’erogazione dei servizi ai cittadini. Oggi manteniamo un impegno che io stesso ho preso in Consiglio regionale, dove ora questo ddl dovrà essere esaminato e approvato, e permettiamo alla Provincia di riprendere in pieno le sue funzioni.»
Le altre Province, invece, sono riuscite a chiudere in pareggio il bilancio e al momento non necessitano di uno stanziamento straordinario di risorse.
«Siamo ben consapevoli – commenta l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – della criticità finanziaria che attraversano tutti gli enti intermedi che hanno utilizzato gli avanzi di gestione sinora accumulati e che, a partire dal prossimo esercizio finanziario, si troveranno in grave difficoltà. Tanto più che sembrerebbe che, anche per il 2018, lo Stato intenda penalizzare le Province sarde, escludendole dal riparto del Fondo nazionale. Tuttavia, nonostante questo futuro a tinte fosche, lo stanziamento destinato alla provincia di Nuoro consente a tutto il sistema delle Province sarde di chiudere in condizioni di equilibrio finanziario.»
Quella di oggi è la quarta legge di variazione di bilancio approvata dalla Giunta negli ultimi tre mesi. Le precedenti avevano come destinatari settore agricolo, Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Province (22 milioni), comparto ovicaprino (30 milioni), sanità e spazi finanziari per i Comuni (rispettivamente 114 e 31 milioni), per un totale di 205 milioni di euro.

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Il coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente, Francesco Loi, prende posizione «sulla gravità della crisi che colpisce le campagne e gli allevatori nella nostra Regione e in particolare nel Sulcis Iglesiente, ormai sotto gli occhi di tutti».

«Gli allevatori saranno costretti ancora una volta a scendere in piazza per i ritardi e le inadempienze della Giunta regionale – aggiunge Francesco Loi -. Se a metà settembre scorso, l’intero Consiglio regionale ha votato una legge, stanziando trenta milioni, per dare risposte ai pastori che avevano portato in piazza ai primi di agosto la crisi e la rabbia di un settore così importante dal punto di vista economico e sociale per la nostra Regione, in attesa di risposte che non arrivavano da una Giunta sorda e miope, non sarà avvenuto per pagare gli arretrati all’INPS.»

«E’ giusto ricordare che durante la discussione sulla finanziaria 2017, i Riformatori sardi insieme a tutta l’opposizione avevano richiesto uno stanziamento adeguato per affrontare la crisi del settore pastorale ma la giunta regionale e la maggioranza si erano  opposti. Inutile dire che sarebbe stato molto meglio aggredire la situazione nei primi mesi dell’anno e non alla fine e solo grazie alla lotta dei pastori – sottolinea ancora Francesco Loi -. E’ di oggi la notizia che il ministero delle Politiche agricole ha firmato la richiesta di declaratoria sulla situazione di emergenza derivante dal perdurare dello stato di siccità e per i conseguenti danni ad appena 24 giorni dalla richiesta. Ma la vera notizia è che la nostra Giunta regionale ha avanzato la richiesta appunto 24 giorni fa; non un anno fa ma neppure in agosto o in settembre ma ai primi di ottobre. Questo riconoscimento dovrebbe portare anche a riconoscere la sospensione dei pagamenti INPS e dei mutui agrari e in questo senso la Giunta regionale avrebbe dovuto operare sin da subito, almeno da agosto.»

«Intanto, gli allevatori non sono più in condizioni di portare avanti le loro attività, non sanno se fare domanda per partecipare al bando che riconosce 13 euro per capo di bestiame almeno sino a quando non si risolve la questione degli arretrati INPS e non comprendono perché ora viene richiesto di presentare le fatture della vendita del latte negli scorsi anni in quanto temono, secondo noi a ragione, che tutto ciò porterà ad ulteriori ritardi mentre loro non ce la fanno più ad andare avanti. Gli allevatori sono quindi costretti a tornare in piazza e per le strade. Hanno ragione. La Giunta e la burocrazia regionale – conclude il coordinatore dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente – possono fare peggio della siccità che non finisce più.»

 

                                                                                                                     Loi Francesco

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La compagnia teatrale Akròama spegne quaranta candeline, festeggia al Teatro delle Saline («Siamo stati i primi a collaborare e ospitare la compagnia di Pechino» ricorda la presidente Elisabetta Podda snocciolando spettacoli e artisti di fama mondiale esibitisi sul palco alle Saline) e promuove un programma che comprende oltre cento appuntamenti per le stagioni 2017/2018 del Teatro. Spettacoli da novembre ad aprile.

Cultura, professionalità e società civile. Se Lelio Lecis, direttore artistico della compagnia, ha rimarcato il ruolo svolto in questi decenni («Abbiamo dato forza e continuità a un progetto d’arte teatrale e idee culturali che ci ha visti in prima fila, ospitando anche le scuole e i maestri di reputazione mondiale. Siamo grati alla Fondazione di Sardegna e alla municipalità di Cagliari che in questi anni ci hanno dato una mano«) da Akròama, alla conferenza di presentazione ai media sono intervenuti anche l’assessore della Cultura del comune di Cagliari, Paolo Frau e Graziano Milia, Fondazione di Sardegna.

«Essere arrivati a quarant’anni di attività – ha commentato l’assessore – significa che questa compagnia è uno dei pilastri del teatro a Cagliari. Un’attività fondamentale per far sì che il pubblico teatrale sia costante e fedele, sia per quanto riguarda gli adulti che per quanto concerne i ragazzi che saranno gli spettatori di domani.»

Sul fronte scuola, il messaggio di Elisabetta Podda: «I ragazzi si appassionano e seguono con grande attenzione la rassegna studiata per loro. I numeri e il gradimento sono in continua ascesa». Una scaletta sontuosa che comprende le tre fasi in cui è divisa la Stagione del teatro contemporaneo e le altre due rassegne storiche “Famiglie a Teatro” e “Teatro Ragazzi”. Un trittico – che si apre a novembre e prosegue fino a metà del prossimo anno – che necessita di organizzazione e pianificazione. «Siamo soddisfatti del successo e delle attenzioni che riceviamo. E proseguiamo – spiega Marina Mura, direttore amministrativo della compagnia –  nel coinvolgere non solo gli appassionati e già fedeli alle produzioni che vanno in scena al Teatro delle Saline, ma anche le nuove generazioni, a partire dalla scuole, che con sempre maggiore interesse si avvicinano alle varie sfaccettature dell’arte».

Il rapporto abitanti/spettatori vede Cagliari al settimo posto della graduatoria nazionale dei frequentatori dei teatri: «Un dato che ci soddisfa. Noi – ha aggiunto Lelio Lecis – abbiamo dovuto allungare la stagione di alcune giornate per dare la possibilità a quante più persone possibile di seguire gli spettacoli e abbiamo subito avuto un’ottima risposta visto che solo per il Teatro contemporaneo registriamo un incremento di oltre il 40 per cento di abbonati. Ma non abbiamo trascurato le scuole e questo grande lavoro promozionale ci sta ripagando». Un’attività che vede lievitare di anno in anno le proprie “azioni” culturali in ambito regionale e nazionale.

«Anche per questa ragione, ovvero la qualità delle proposte, la loro continuità nel tempo, il pieno coinvolgimento del territorio e una formazione didattica di pregio, siamo lieti – rimarca Graziano Milia – di poter dare una mano alla compagnia Akròama. Un percorso che siamo convinti di portare avanti nel tempo, anche perché risponde perfettamente ai criteri che animano le attenzioni della Fondazione.»

Per Paolo Frau, a conferma delle buone produzioni e delle numerose offerte artistiche, «Cagliari è una città con i consensi teatrali tra i più alti d’Italia, un successo dovuto grazie a pilastri come Akròama: un’eccellenza non solo nel teatro, ma in generale nella vita culturale della città. E la riconoscenza dell’Amministrazione va a chi, nei diversi ambiti, è riuscito a creare una struttura stabile che resista nel tempo».

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Mancano ormai meno di 3 giorni alla chiusura delle application per partecipare alla 3ª edizione della Startup Battle. le quali chiuderanno a mezzanotte del 29 ottobre 2017.

Come Partner di Clhub, Aruba ha deciso di consegnare al vincitore un premio dal valore di 9.000,00 €, quale l’accesso diretto al programma We START you UP, che prevede 3.000 euro di credito cloud all’anno per tre anni alla startup vincitrice della nuova edizione della Startup Battle.

Il premio di Aruba andrà a sommarsi all’investimento di 20.000,00 € di Clhub, e inoltre la finale verrà trasmessa daVideolina.  

We START you UP è il percorso cloud pensato per sostenere le startup durante il loro processo di sviluppo e promuovere i talenti ed i progetti innovativi in ambito tecnologico.

Aruba Cloud fornisce alle startup le migliori tecnologie in termini di piattaforma e datacenter, assieme a credito cloud gratuito e tanti altri vantaggi.

La Formula START sostiene le startup tecnologiche nello sviluppo del proprio progetto d’impresa e facilita l’implementazione di una adeguata infrastruttura IT in ottica go-to-market.

L’obiettivo del programma è quello di fornire alla startup le migliori tecnologie ed innovazioni cloud per accompagnarla sul mercato per favorirne il successo.

Nello specifico il premio consiste in

  • € 3.000 in voucher da usare entro 12 mesi
  • lo stesso credito ogni anno per tre anni
  • € 9.000 di credito cloud gratuito totale
  • tutorial, consulenza, supporto e offerte speciali a fine programma

​Aruba Cloud è il marchio attraverso il quale Aruba S.p.A. eroga dal 2011 servizi cloud basati su modello IaaS nel mercato italiano ed europeo. Aruba Cloud fornisce una gamma completa di servizi Cloud (pubblico, privato e ibrido) per rispondere alle esigenze di tutte le imprese, qualunque sia il loro progetto e le loro dimensioni. Aruba Cloud ospita i propri server e dispositivi in data center dotati delle più moderne attrezzature con un network presente in Italia, Repubblica Ceca, Francia, Germania e Regno Unito.

 

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Il Cabudanne de sos poetas in collaborazione con la biblioteca comunale di Seneghe presenta sabato 28 ottobre dalle ore 17.30 il libro “Cella n. 21” di Bainzu Piliu,  Premio Ozieri 2017 con la menzione speciale «per aver contribuito a far conoscere la Sardegna e la sua cultura fuori dell’isola». Il Cabudanne, che da sempre fa riferimento alla produzione poetica in lingua sarda, vuole rendere omaggio all’autore e alla sua opera, chiudendo con questo incontro la 13ª edizione del festival di poesia che ha visto protagonista quest’anno il tema centrale sulle “rivoluzioni”.

«Bainzu Piliu non è un poeta – spiega Mario Cubeddu, presidente dell’associazione Perda Sonadora – ma la sua figura e la sua vicenda personale risultano di particolare attualità per capire la storia politica, sociale e culturale della Sardegna degli ultimi cinquant’anni, a partire dal fatidico anno 1968 che mise in discussione strutture, valori, credenze potenti e radicate. Da quell’anno, anno di “rivoluzioni”, un giovane professore di chimica cominciò a mettere in pratica le conclusioni politico/culturali a cui era giunto: la Sardegna era “nazione” negata, la sua lingua era “tagliata”, occorreva percorrere una strada di liberazione che doveva portare all’indipendenza della Sardegna.»

Le vicende che seguirono di Bainzu Piliu si sono lette sui giornali nel corso degli anni nel corso degli anni ’70 e ’80. Venne arrestato, processato e condannato con l’accusa di aver ordito un “complotto separatista”. Dopo aver espiato la sua pena, si ritira dalla politica attiva e riprende gli studi fino a laurearsi in psicologia e lavorare come psicologo. Sollecitato da amici e parenti, decide di scrivere la sua storia che viene pubblicata nel 2015 da SUSIL Edizioni con il titolo “Cella n. 21, Il lungo cammino verso la dignità”. Un libro in cui racconta con leggerezza e ironia, senza acredine o desiderio di rivalsa, il bilancio di una vita (nato nel 1934, Bainzu Piliu è cresciuto e si è formato in una Sardegna d’altri tempi). Ricostruisce quindi il percorso di come sono nate le sue idee e cosa ha fatto per provare a realizzarle.

«Bainzu è un uomo pacifico con una fede forte – sottolinea Mario Cubeddu -. Oggi che in Sardegna si parla tanto di indipendentismo, oggi che il tema in Europa è arrivato al centro dell’attenzione per le vicende catalane, può essere utile leggere questo libro e parlarne con l’autore per rispondere alle domande che abbiamo proposto come materia dell’incontro: Perché uno diventa indipendentista? Cosa è disposto a pagare per raggiungere l’indipendenza? Perché un professore universitario finisce in prigione, viene processato e condannato per un “complotto indipendentista”?»

All’incontro partecipano due intellettuali che furono anch’essi protagonisti nella storia di quegli anni: il sociologo Salvatore Cubeddu, dirigente dei metalmeccanici sardi in quegli anni che testimoniò al processo, e Ottavio Olita, scrittore e giornalista che seguì con attenzione quelle vicende e conobbe il mondo giudiziario di quegli anni.

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Con “Zapping! Viaggio allucinante nel mondo della tv”, di Alessandro Concas e Margherita Delitala, portato in scena dai Talenti Stravaganti, prosegue domenica 29 ottobre a Cagliari l’anteprima della terza edizione del Family Festival, l’appuntamento organizzato dalla compagnia Lucidosottile e che proporrà fino a dicembre spettacoli e riflessioni sul mutamento della famiglia nella nostra società. Lo spettacolo andrà in scena a partire dalle ore 20.00 (ingresso 7 euro) presso l’Exart di piazzetta Dettori 9.

Perché andare a teatro, quando si potrebbe guardare semplicemente un po’ di televisione? Perché alzarsi, lavarsi, vestirsi bene e cercare un po’ di cultura, quando sul tuo divano, si trova già tutto l’intrattenimento spazzatura di cui si ha bisogno? Zapping è la risposta al dilemma che attanaglia l’uomo contemporaneo. E così in scena scorrono gli innumerevoli talk show ai film di serie B, cambiando programma a causa di televendite di pentole per cucinare e attrezzi per dar da mangiare all’anitra wc, fino a “Uomini e donne”. Lo spettacolo, scritto da Alessandro Concas e Margherita Delitala (che ne cura anche la regia), vede in scena i Talenti Stravaganti, una compagnia composta da Valentina Cuomo, Teresa Castello, Sara Cogotti, Camilla Monari, Stefano Casula, Rose Aste, Niccolò Prunas, Luca Cipriani e Mattia Serra. 

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«La legge elettorale è quanto di peggio ci si potesse aspettare. La disperazione di Forza Italia e del Partito Democratico nel vedere franare il proprio elettorato, la paura di affidare al popolo la selezione dei loro rappresentanti, ha portato Berlusconi e Renzi ad obbligare i loro parlamentari nominati e non eletti ad approvare a scatola chiusa la legge pensata da Verdini. Una legge che non ci consentirà di scegliere i nostri rappresentanti in Parlamento. Una legge che non riuscirà a garantire né la rappresentanza né la governabilità. Nella scorsa legislatura più del 50% dei parlamentari eletti nelle file di Forza Italia, eletti con i voti di Silvio Berlusconi, hanno tradito il loro mandato elettorale per andare al Governo con Renzi o scegliere partiti diversi.»

A sostenerlo è Stefano Parisi, leader di Energie PER l’Italia.

«Ora questa legge prelude ad un più grande tradimento dell’elettorato da parte degli stessi partiti “maggiori” – aggiunge Stefano Parisi -. La legge infatti prevede le coalizioni perché è maggioritaria, ma già si sa che nessuna colazione raggiungerà il 50% dei seggi e dunque le coalizioni si scioglieranno e Forza Italia andrà a fare il Governo con il PD, con il supporto delle varie “gambe” del Centro Destra e del Centro Sinistra. Insomma modalità Verdini per altri cinque anni. La crisi del PD e di Forza Italia ci sta consegnando un Paese dove il 50% degli Italiani non va più a votare e il 30% di coloro che votano lo fanno contro i partiti, votando 5Stelle. Il PD e Forza Italia invece di riconquistare il loro vecchio elettorato cercando di rinnovare le idee e gruppi dirigenti si abbracciano sorreggendosi, come due malati, sperando di allontanare nel tempo la fine, riducendo gli spazi di democrazia, nominando soldati fedeli in Parlamento.»

«Questa legge è un grande regalo al M5S. Se ne sentono anche gli effetti in Sicilia, in piena campagna elettorale. Il Paese ha dei problemi gravi: debito pubblico, disoccupazione, regioni del Sud abbandonate, lo Stato disfatto che non è in grado di garantire sicurezza e giustizia, infrastrutture fatiscenti, fratture sociali insanabili.  I partiti protagonisti della vita politica degli ultimi 20 anni hanno prodotto questa situazione. Con Energie PER l’Italia abbiamo costruito una nuova casa per gli Italiani che vogliono una politica seria, che si assuma le responsabilità di Governo, che porti nei luoghi della rappresentanza persone esperte, dedicate a costruire il nostro futuro. Le grandi adesioni che ci giungono da tutta Italia ci danni forza ed entusiasmo – conclude Stefano Parisi -. È nostro dovere andare avanti.»

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Vivere e studiare all’estero sono, da sempre, tra i principali obiettivi che si prefiggono i giovani del nostro territorio per vedere finalmente realizzate le proprie legittime aspirazioni di carriera accademica e professionale. 

Per approfondire questi temi e dare a tanti giovani le coordinate giuste per affrontare con successo un’esperienza fuori dal nostro Paese, sabato 28 ottobre, dalle ore 17.00 alle 20.00, la sala polifunzionale del comune di Carbonia ospiterà un incontro pubblico, organizzato dai volontari del Centro Locale Intercultura Onlus di Carbonia Iglesias, con l’intento di promuovere la conoscenza delle borse di studio e dei programmi per vivere e studiare all’estero.
Un’iniziativa accolta con favore dal comune di Carbonia, in particolare dall’assessore dell’Istruzione Valerio Piria e dall’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera. «L’Amministrazione comunale di Carbonia intende garantire in concreto la piena attuazione del diritto allo studio attraverso strumenti che consentano ai giovani di acquisire nuove conoscenze e competenze», ha affermato l’assessore Valerio Piria.
«Si tratta di un’occasione importante per tutti i giovani del nostro territorio. Domani pomeriggio, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia verranno proiettati elaborati audio e video, con l’obiettivo di diffondere la cultura del dialogo e dello scambio culturale, stimolando le nuove generazioni ad aprirsi al mondo e a vivere da cittadini consapevoli e preparati in una società multiculturale», ha spiegato l’assessore alle Politiche giovanili Loredana La Barbera.
L’Associazione Intercultura offre complessivamente 1.500 borse di studio, totali o parziali, a studenti di tutta Italia.
Il bando di concorso di Intercultura, in scadenza il 10 novembre 2017, è rivolto agli studenti nati tra il 1° luglio 2000 e il 31 agosto 2003.