23 July, 2024
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Prima vittoria in Champions League per la Dinamo Banco di Sardegna, impostasi ieri sera sul campo dell’Ucam Murcia per 83 a 78 (primo tempo 37 a 39). La squadra di Federico Pasquini si è presentata sul campo della compagine iberica reduce dalle due amare sconfitte casalinghe, contro un avversario che, viceversa, ha vinto le prime due partite di questa nuova edizione della competizione continentale, ma con la ferma determinazione di invertire la rotta. Sul campo è maturata una vittoria importante, che dà nuovo entusiasmo alla squadra e a tutto l’ambiente, in vista del doppio impegno casalingo con l’Olimpia Milano in campionato e con l’As Monaco in Champions League.
Dopo un avvio bruciante, con un primo break di 10-0, la Dinamo ha subito la reazione spagnola e il match è rimasto in equilibrio per 35’, con parziali e controparziali da parte delle due squadre. Nell’ultima frazione è stato un super Scott Bamforth (19 punti, 9 rimbalzi, 5 assist) a condurre i suoi compagni ben coadiuvato da William Hatcher (13 punti, 2 rimbalzi, 2 assist) e un determinante Dyshawn Pierre nel finale. Bene anche Levi Randolph (13 punti, 4/5 da due, 6 rimbalzi), Shawn Jones (10 punti, 8 rimbalzi) e Rok Stipcevic (9 punti). 25 a 15 il parziale dell’ultimo quarto che ha piegato la resistenza dell’Ucam Murcia.

«Prima di tutto voglio dire  che è stata la prima volta che abbiamo giocato tutti insieme dall’inizio, con il roster al completo – ha commentato a fine partita Federico Pasquini -. Purtroppo, alcuni infortuni a inizio della preparazione non ci hanno permesso di avere la squadra al completo: siamo una squadra che ha passato la prima parte a sopperire le assenze e i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro. Arriviamo dalla partita di Bologna dove abbiamo perso di 17 lunghezze in cui però la squadra ha fatto un ottimo lavoro: il gruppo sta crescendo, è un lungo cammino ma sono molto contento di aver vinto su questo campo contro un avversario di grande qualità. La stagione di Basketball Champions League è appena iniziata e sono sicuro che potremo fare bene e riscattarci di un inizio non facile.»

«È stata una partita dura, forse la prima in cui c’eravamo tutti ed abbiamo avuto modo di restare uniti anche nei momenti di difficoltà – ha commentato Scott Bamforth -. Alla fine abbiamo fatto delle giocate determinanti sia in difesa sia in attacco che ci hanno permesso di vincere il match.»

Ucam Murcia 78 – Dinamo Banco di Sardegna 83

Parziali: 21-22; 18-15; 24-21; 15-25.

Progressivi: 21-22; 39-37; 63-58; 78-83.

Ucam Murcia. Mutic, Urtasun 7, Martin 2, Kloof 8, Hannah 21, Oleson 15, Faverani 2, Olaizola, Delia5, Tumba 6, Rojas 9, Lukovic 3. All. Ibon Navarro.

Banco di Sardegna. Spissu 3, Gallizzi, Bamforth 19, Planinic 3, Devecchi, Randolph 13, Pierre 9, Jones 10, Stipcevic 9, Hatcher 13, Polonara 4, Picarelli. All. Federico Pasquini.

Rok Stipcevic.

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Italo-NTV è il primo operatore privato italiano sulla rete ferroviaria ad alta velocità, ed il primo operatore al mondo ad utilizzare il nuovo treno Alstom AGV, detentore del primato di velocità ferroviaria. L’attuale flotta dei treni Italo è composta da 25 treni Agv 575 di ultima generazione in grado di viaggiare ad altissima velocità, fino a 360 km/h.

Fino al 9 novembre l’azienda ha avviato una selezione per hostess e steward che opereranno sui treni Italo. Il titolo di studio richiesto è un qualsiasi diploma di scuola superiore. L’azienda spiega quali sono le mansioni che dovranno svolgere queste due figure professionali: «Il nostro personale Hostess/Steward svolge le mansioni di accoglienza e ospitalità dei viaggiatori, curandone il comfort e le relazioni a bordo treno. Cura il decoro e riordino degli ambienti, mantenendo gli standard qualitativi e di presentazione nel…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_ntv.html .

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Il consigliere regionale del Gruppo Misto Paolo Dessì ha presentato un’interpellanza al presidente della Giunta regionale e all’assessore dell’Agricoltura, con la quale chiede di avere informazioni dettagliate sull’istituzione della struttura tecnico-organizzativa autonoma e potenziata cui attribuire le funzioni in materia di pesca, acquacoltura e molluschicoltura. «L’istituzione di tale struttura – spiega Paolo Dessì – risulta peraltro già approvata dal Consiglio regionale in data 28 settembre 2016, con il voto alla mozione n. 232/18 del 20 aprile 2016».

Paolo Dessì sottolinea che «a seguito dell’incontro tenutosi il 24 ottobre tra i capogruppo del Consiglio regionale ed una delegazione della UILA pesca, è scaturito l’impegno di istituire all’interno della V commissione consiliare un tavolo permanente con la presenza dell’assessore dell’Agricoltura e Riforma Agro Pastorale, per trattare tutte le tematiche specifiche del settore pesca».

«Ritengo inoltre indispensabile – conclude Paolo Dessì – che vengano attivati tutti i processi per la nomina della commissione Pesca, decaduta ormai da un anno, in quanto organismo necessario per garantire una partecipazione attiva degli operatori del comparto nei processi decisionali.»

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Nuovo presidio dei lavoratori Eurallumina, ieri a Cagliari, davanti all’assessorato regionale dell’Ambiente, per tenere alta l’attenzione sulla lunga vertenza per il rilancio produttivo dello stabilimento di Portovesme. La preoccupazione dei lavoratori, in questo momento, è legata soprattutto alla tempistica, perché se l’autorizzazione definitiva non arriverà entro il 31 dicembre, c’è il rischio concreto che vengano bloccati gli ammortizzatori sociali per il 2018, la cui proroga è prevista in base agli accordi sottoscritti con il ministero del Lavoro.

Lunedì, 30 ottobre, intanto, si svolgerà l’assemblea generale dei lavoratori in fabbrica, a Portovesme, e in quella occasione è assai probabile che vengano decise nuove iniziative di lotta.

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Il Cagliari è tornato alla vittoria contro il Benevento, dopo cinque sconfitte consecutive, ma che emozioni alla Sardegna Arena! Il goal che ha dato i tre punti ai rossoblu (la prima vittoria del nuovo tecnico Diego Lopez) è arrivato, infatti, al 95′, autore Leonardo Pavoletti (al secondo centro con la nuova maglia) con una straordinaria torsione di testa che ha mandato il pallone imparabilmente alle spalle del portiere campano Alberto Brignoli. Meno di un minuto prima, il Benevento aveva pareggiato il goal iniziale di Paolo Faragò, con un calcio di rigore trasformato da Pietro Iemmello, concesso per un fallo commesso da Paolo Faragò sullo stesso centravanti ospite.

La partita del Cagliari è stata condizionata fortemente dalla paura di portare a casa il risultato dopo le ultime delusioni c’era, si è visto nel secondo tempo, quando il Benevento ha attaccato generosamente in massa alla ricerca del goal del pareggio. I rossoblù hanno sofferto e stretto i denti, mostrando cuore e carattere, specialmente quando le energie stavano venendo meno. La voglia di vincere del Cagliari è emersa prepotentemente nell’incredibile finale, quando ormai il pareggio sembrava deciso.

L’avvio della partita è stato nettamente favorevole al Cagliari, in goal già al 9′ con Paolo Faragò, bravo a ribadire in rete un pallone che, calciato da Luca Cigarini, è stato respinto dalla traversa; e al 15′ i rossoblu hanno avuto la grandissima occasione per raddoppiare e, probabilmente, chiudere la partita, con un calcio di rigore concesso dal direttore di gara per un fallo di Gianluca Di Chiara su Marco Sau, ma lo stesso attaccante rossoblu l’ha sprecata, spedendo la sfera oltre la traversa.

Il Cagliari ha accusato il colpo ma ha continuato a macinare gioco e a creare occasioni, tenendo il Benevento lontano dalla porta di Rafael.

In avvio di ripresa, il Benevento di Roberto De Zerbi (all’esordio in panchina) è lentamente cresciuto, trovando forza e coraggio per impensierire la difesa del Cagliari ma le occasioni che hanno creato vera apprensione sono state poche, fino al convulso finale, che ha visto il Benevento crederci maggiormente. Gli episodi decisivi, già descritti, sono arrivati in pieno recupero, prima con il calcio di rigore che ha dato al Benevento il pareggio e la speranza concreta di conquistare il primo punto in serie A della sua storia calcistica, poi con il magico colpo di testa di Leonardo Pavoletti che ha riportato avanti il Cagliari praticamente allo scadere del 5′ di recupero.

Il Cagliari ha ritrovato i 3 punti (finora non ha mai pareggiato, con 3 vittorie e 7 sconfitte in 10 partite) e con 9 punti la sua posizione di classifica è più tranquilla; il Benevento resta malinconicamente a 0 punti e le sue speranze di rientrare in corsa per la salvezza si affievoliscono.

Domenica sarà il Cagliari renderà visita al Torino di Sinisa Mihajlovic, nel posticipo dell’undicesimo turno. Sarà un’altra partita dalle forti emozioni, contro una squadra assetata di punti dopo lo 0 a 3 subito ieri a Firenze.

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Il presidente della Figc Carlo Tavecchio ieri sera è stato ospite d’onore alla  Sardegna Arena. Carlo Tavecchio, arrivato prima della gara Cagliari-Benevento, ricevuto dal presidente Tommaso Giulini e da tutta la dirigenza
rossoblù, ha visitato lo stadio e il percorso museale dedicato alla  storia del Cagliari allestito all’interno della Tribuna Centrale. Al  termine della visita il presidente Tavecchio ha rilasciato queste dichiarazioni a cagliaricalcio.com .
«La Sardegna Arena è un segnale che documenta l’efficientismo dell’impresa italiana. Un risultato eccellente. Ho apprezzato molto  anche la scelta di realizzare un percorso museale per valorizzare dei  ricordi meravigliosi della storia del club. Complimenti al Cagliari.»
Riva, un Mito che lega il Cagliari e la Nazionale: «Gigi Riva è della mia regione, è una persona perbene e di grande capacità intellettuali. Un serio professionista e grande campione. Come lui ce ne sono pochi».
Cosa possono fare istituzioni e FIGC per migliorare il calcio italiano in collaborazione con i club?: «In questo momento siamo tutti sul pezzo  per raccogliere il massimo della visibilità del campionato italiano nel
mondo. Abbiamo già ottenuto dei buoni risultati. Per i club ci saranno  sempre più risorse da ripartire, destinate agli investimenti  sull’impiantistica». Sulla possibilità di vedere la Nazionale a Cagliari, Carlo Tavecchio ha dichiarato: «La Sardegna Arena potrà ospitare un’amichevole degli Azzurri».

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Procedono a ritmo veloce, favoriti anche dal bel tempo, che non accenna a lasciare il nostro territorio, i lavori di pulizia del Rio Cannas, a Carbonia.
Gli operai della So.Mi.Ca. SpA, dalla giornata di ieri, sono all’opera per rimuovere le erbacce, le sterpaglie, i detriti ed i rifiuti depositatisi nel corso degli anni sul letto del rio cittadino.
Gli interventi di pulizia e manutenzione interessano anche il Canale di Santa Caterina.
Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Manutenzioni Gian Luca Lai, che ha constatato come i lavori stiano procedendo secondo il cronoprogramma stabilito con la So.Mi.Ca. SpA: «Gli interventi che stiamo mettendo in campo costituiscono un’azione fondamentale di prevenzione, in grado di garantire il regolare deflusso delle acque e la riduzione del rischio idraulico. La bonifica delle aree del Rio Cannas e del Rio Santa Caterina non rappresenta soltanto un lavoro a difesa dei corsi d’acqua urbani, ma è soprattutto un intervento a difesa dei nostri concittadini, che saranno al riparo dai rischi derivanti da eventuali alluvioni».

 

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Lunedì 30 ottobre alle 17.30, presso la Biblioteca comunale di viale Arsia a Carbonia, nell’ambito della rassegna “Carbonia scrive”, si svolgerà la presentazione del libro di Gabriella Aru, dal titolo “L’ultimo guardiano della sacra pergamena”. «Una rassegna che sta registrando un ottimo apprezzamento da parte dei cittadini – ha affermato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. Un numero sempre crescente di scrittori, molti dei quali residenti in città o nel territorio, hanno l’opportunità di far conoscere le loro opere, spesso afferenti a generi diversi, ma caratterizzate da un denominatore comune: la capacità di stimolare la curiosità dei lettori, incentivando e promuovendo la lettura».

L’autrice, Gabriella Aru, sposata e madre di tre figli, è dirigente delle professioni sanitarie e lavora presso l’ASSL di Cagliari. È stata per circa dieci anni capo scout del gruppo Carbonia 1. Fin da ragazza ha nutrito una profonda passione per la scrittura, culminata con la realizzazione della trilogia composta da “Oltre quel portone… Mebaithel”, “La battaglia delle sette Chiese” e, ora, con “L’ultimo guardiano della sacra pergamena”, che verrà presentato lunedì 30 Ottobre in un incontro al quale prenderanno parte, oltre all’autrice, il relatore Gianni Cancedda, ex Rettore dell’Università della Terza Età di Sant’Antioco, e Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia.

 

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Giorgio Madeddu, responsabile scientifico dell’Associazione AMICI della VITA, Gruppi di Auto Aiuto per Alcol Tossicodipendenti, Malati Tumorali, Autismo, ha inviato una lettera aperta alla Giunta ed al Consiglio regionale, sulla mancata applicazione della legge regionale N. 12 del 13 giugno 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica”.

Di seguito il testo integrale.

PIGLIARU, ARRU, GANAU: CHE DELUSIONE!

Signori Amministratori della Sardegna,

la vostra indifferenza e superficialità dopo la trionfale approvazione della legge regionale N. 12 del 13 giugno 2014 “Interventi regionali per la prevenzione della fetopatia alcolica” ancor oggi inapplicata, merita la nostra più severa disapprovazione e pubblica indignazione.

13 giugno 2014: il Consiglio regionale dopo la presentazione dell’assessore della Sanità Luigi Arru e gli entusiastici interventi di numerosi onorevoli regionali vota all’unanimità dei presenti (cinquanta) la legge N. 12. Arrivava a fine corsa l’emozionante avventura cominciata nel sulcis 25 anni prima nel Centro alcologico “Don Vito Sguotti” e, apparentemente, licenziata nella cagliaritana via Roma. La proposta di legge elaborata dall’Associazione Amici della Vita Sulcis nella trincea del bisogno e della solitudine fu affiancata da iniziative divulgative e di sensibilizzazione nelle scuole, parrocchie e associazioni, ottenendo costante adesione e partecipazione delle Amministrazioni Comunali, Curia, dei consiglieri regionali del Sulcis e il sostegno di Tore Cherchi, Giunta e Consiglio provinciale che finanziarono la prima brochure italiana sulla fetopatia alcolica.

I punti qualificanti della L.R. 12:

a) Riconosce la possibilità di prevenire le conseguenze dell’abuso alcolico in gravidanza ma, soprattutto, propone una premura e un rispetto mai dimostrato prima dal legislatore per la malata di Alcol dipendenza, nessun giudizio morale, la stessa dignità che il mondo sanitario e le istituzioni riconoscono alle altre patologie.

b) Adozione di Linee guida, questionari, percorsi di presa in carico attraverso Consultori, Serd, Associazioni.

c) Incoraggia e valorizza la collaborazione tra tutte le figure professionali sanitarie competenti in materia.

d) Riconosce la gratuità dei rilevatori (GammaGT e Transferrina Desialata) d’abuso alcolico per le donne in epoca pre concezionale o in stato di gravidanza ampliando di fatto (in Sardegna) quanto garantito dal decreto ministeriale del 10 settembre 1998.

La Legge prevedeva inoltre:

1) Delibera della Giunta regionale “entro 60 giorni di linee guida”.

2) Istituzione entro 60 giorni del “tavolo permanente per la prevenzione della fetopatia alcolica e i problemi alcol correlati”.

Novembre 2016: segnaliamo a stampa e televisioni la vostra inadempienza e registriamo un sussulto d’orgoglio: il 2 dicembre 2016, infatti, con delibera di Giunta regionale 64/5 il presidente Francesco Pigliaru da mandato all’assessore Luigi Arru di istituire un tavolo tecnico che elabori linee guida e tavolo permanente ( dai 60 giorni previsti dagli artt. 2 e 4 della L.R.12/2014 ai 910 giorni della delibera). Evitando le facili polemiche riconoscerete, impegnati in altrettanti fronti e criticità, di avere sottovalutato l’importanza sociale, scientifica e morale che ha animato gli irriducibili sostenitori della legge.

Sicuro di non offendere la vostra sensibilità, sintetizzo le drammatiche conseguenze che l’abuso alcolico in gravidanza determina in Sardegna ogni anno.

Alcolisti in Sardegna 40.000 (20.000 Donne, 15.000 in età fertile)

650 Aborti da abuso alcolico non diagnosticati definiti “spontanei” nelle cartelle cliniche ospedaliere.

65 Fetopatie Alcoliche (F.A.) caratterizzate da sindromi fenotipiche variabili e ritardo mentale grave.

I Bambini affetti da F.A. hanno identica aspettativa di vita dei loro coetanei, 75 anni, rappresenta non solo strazio, angoscia e sofferenze per la famiglia e la comunità ma anche un costo economico non indifferente. In 75 anni tra invalidità e accompagnamento, Legge 20, Legge 162, Insegnante di sostegno per, mediamente, 13 anni, Legge 104/92 per un genitore e spese sanitarie varie, una disabilità grave, perché di questo parliamo, supera il milione e mezzo di euro, ipoteca che non graverà su Voi e noi soltanto ma la trasmetteremo in eredità ai nostri figli, sì, distinti Onorevoli Pigliaru, Arru e Ganau i nostri figli e nipoti affiancheranno e si prenderanno cura di questa grave ma prevenibile disabilità che la vostra indolenza non ha considerato prioritaria.

Riflettete: quante delibere e risorse avete destinato negli ultimi tre anni alle sagre del pisello, fagiolo, della trippa, del tappo di sughero, del gomito e ginocchio destro, ai numerosi eventi che considerate “fisiologico supporto agli elettori e strascico per le prossime elezioni”. I 150.000 euro annui che la legge 12 prevedeva per il 2014/15/16 meritavano secondo noi, ma forse siamo esagerati, altrettanto interesse!

Riflettete: avete snobbato la prima legge in Europa che poteva incidere concretamente sulla prevenzione della più frequente forma di ritardo mentale da etiologia nota, avete privilegiato la cronaca e la visibilità delle inaugurazioni dove il clientelismo è tangibile (sanità, turismo, industria, cultura, lavori pubblici e…) trascurando i potenziali vantaggi economici e sociali ma soprattutto morali, anime propulsive della legge 12/2014.

Avete e state pensando alle prossime elezioni esattamente come chi vi ha preceduto, la stessa proposta da Voi tramutata in legge la Giunta regionale precedente la anestetizzò perché quando la proponemmo nella primavera del 2013 era già in corso la campagna elettorale.

Nell’essenza più profonda il centro-destra-sinistra si dimostrano geneticamente simili, le campagne elettorali scoppiettanti di buone intenzioni con patetici incoraggiamenti al Volontariato da tutti definito: «Risorsa insostituibile da valorizzare e sostenere», balle!

I politici, quasi a tutti i politici, corteggiano il volontariato se lo ritengono funzionale al proprio interesse, potere, visibilità; quando il Volontariato non chiede assistenza o contributi al politico di turno ma lavora, studia, propone in autonomia e senza servilismi quanto la vita insegna, l’entusiasmo scema, si trasforma in distanza, sospetto o, come in questa storia, indifferenza.

Presidente Pigliaru, 900 giorni dopo il mitico 13 giugno 2014 Lei stabilisce «l’istituzione del tavolo permanente di monitoraggio per la prevenzione della fetopatia alcolica e dei problemi alcol correlati». Ritengo Lei uomo intelligente ma le sue scelte sono stravaganti:

a) Inserisce nel tavolo permanente Amici della Vita senza chiederci scusa per gli 850 giorni di ritardo? Registri ufficialmente il nostro deciso rifiuto alla sua proposta, preveda da parte nostra massima collaborazione, esterna e autonoma, leale ma soprattutto si aspetti vigilanza sull’applicazione della legge 12/2014 sempre che la sua maggioranza sia in grado di trasformarla in realtà entro l’attuale legislatura.

b) L’istituzione formale del “tavolo permanente” risale alla sua delibera N. 64/5 del dicembre 2016, sono trascorsi 10 mesi e nessun tavolo è stato apparecchiato né convocato dal suo delegato assessore Luigi Arru, o il suo collaboratore non la prende sul serio o per tutti voi “permanente” è sinonimo di futuro prossimo.

c) L’alto dirigente regionale Alessandro De Martini, certamente uomo integerrimo, ha sottoscritto la delibera 64/5 del 2 dicembre scorso, meriterebbe un aggiornamento sull’art. 6 comma 3 della Legge 12, norme finanziarie, «Gli oneri della presente legge gravano sull’UPB S05.01.001 del bilancio di previsione della regione per gli anni 2014- 2016 e su quelle corrispondenti dei bilanci per gli anni successivi», Il dott. Alessandro De Martini avrebbe dovuto rimproverarla per l’intempestività o meglio miastenia che ha caratterizzato la sua azione in questa occasione, lo faccio io: Lei è moroso!

Presidente Pigliaru:

rilegga l’art. 5 della legge 12: «La Giunta regionale presenta ogni due anni al Consiglio regionale una dettagliata relazione che illustra i dati concernenti l’attuazione della presente legge, con particolare riferimento alla verifica dell’efficacia degli interventi», considerando il ritardo di 850 giorni sulle linee guida e tavolo permanente le previsioni su “relazione, risultati ed efficacia” della Legge 12 sono per il 2044.

Prima dell’incoraggiamento finale ad essere coerenti, risvegliarsi da un patologico letargo e trasformare le attuali due paginette del Consiglio regionale ( la Legge 12/2014) nel più affascinante e innovativo dispositivo europeo a favore della Vita debolissima momentaneamente accolta nella Vita fragile delle Alcoliste e Tossicodipendenti, un’ultima considerazione:

«Sgomenta pensare che l’assessore Arru ed il presidente Ganau sono medici e non hanno destinato una goccia del loro sudore alla Fetopatia Alcolica».

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Sono 3.023 le imprese dell’autoriparazione che, in Sardegna, aggiustano e manutengono 1.023.462 veicoli civili. L’82,2% delle aziende registrate alle Camere di Commercio, ben 2.513 realtà, sono artigiane.

Sono questi i dati del dossier sull’Autoriparazione, realizzato dall’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna su fonte UnionCamere-Infocamere e Annuario Statistico ACI 2017.

L’analisi sottolinea la crisi che nell’Isola attanaglia il settore artigiano delle manutenzioni e riparazioni di autoveicoli. Per l’ottavo anno consecutivo, infatti, il bilancio tra aperture e chiusure (2017 su 2016) è risultato negativo con un saldo finale di -11 imprese attive e una percentuale del -0,8%, in calo rispetto allo scorso anno che si chiuse con -1,37%.

Una situazione critica si registra anche nei territori: nell’ultimo anno la provincia di Oristano ha perso il 2.8% delle imprese artigiane (-6 aziende), seguita da Sassari con -1,3% (-11), da Nuoro con -0,4% (-2) e da Cagliari con –0,2% (-2). A livello nazionale il decremento registrato è stato dell’1,0 % (-733).

All’abusivismo e alla concorrenza sleale, mali cronici del settore, a incidere negativamente è anche la persistente situazione economica congiunturale e mancanza di liquidità delle famiglie. Infatti, i sardi fiaccati dalla crisi decidono di risparmiare sulla manutenzione della propria auto esponendo così il veicolo, e loro stessi, a gravi rischi per la sicurezza.

«Dai nostri artigiani riceviamo, sempre più spesso, segnalazioni di autovetture in condizioni critiche causa la scarsa manutenzione – afferma Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – anche se sono formalmente in regola grazie alle revisioni, il loro stato d’uso è preoccupante

Inoltre, gli autoriparatori, sempre più frequentemente, ricevono richieste di riparazioni al ribasso da clienti che forniscono loro anche i pezzi di ricambio, alterando, in maniera significativa, il tradizionale rapporto tra automobilista e autofficina.

Ma gli autoriparatori di Confartigianato, anche per non andare in contro a problemi di natura legale, non ci stanno e danno l’allarme su quanto sta accadendo.

«I veri professionisti dell’autoriparazione non stanno accettando queste condizioni – aggiunge Antonio Matzutzi – e si rifiutano di eseguire riparazioni contrarie alle specifiche prescrizioni tecniche di settore o che compromettano le condizioni minime di sicurezza attiva del veicolo.»

Gli esperti del mestiere, infatti, hanno l’obbligo di informare i propri clienti circa i rischi in cui potrebbero incorrere e sono chiamati a svolgere il proprio lavoro a regola d’arte utilizzando i pezzi di ricambio più idonei e applicando le regole professionali.

Per dare risposte agli interrogativi che sempre più spesso vengono posti in un’autofficina, quando si parla con il cliente di garanzia sui lavori eseguiti o sui pezzi sostituiti, il comparto dell’Autoriparazione di Confartigianato in Sardegna organizzerà seminari territoriali dedicati ai professionisti sui temi delle responsabilità e delle garanzie del mondo delle riparazioni. Con il contributo di esperti legali e assicurativi, si farà chiarezza sulla complessità che investe la filiera degli operatori del mondo dell’automotive.

«Per sostenere il settore a livello nazionale abbiamo proposto che gli utenti possano detrarre sia il costo dei tagliandi di manutenzione programmati, sia le riparazioni di meccanica e carrozzeria di una certa entità”. “Se andasse in porto tale iniziativa – conclude il presidente di Confartigianato Sardegna – costituirebbe un importante incentivo all’economia del comparto e garantirebbe il mantenimento dell’efficienza del parco auto, con evidenti, conseguenti vantaggi sulla sicurezza stradale e sull’ambiente”, conclude l’associazione di categoria.»