24 July, 2024
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La Regione conferma anche per il 2017 lo stanziamento di risorse proprie per integrare il Fondo statale destinato agli inquilini morosi incolpevoli, significativamente ridotto nel corso degli anni. Lo ha stabilito la Giunta su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini.

Lo stanziamento dello Stato per l’anno in corso, pari a 72.255 euro, verrà quindi incrementato con 500.000 euro di fondi regionali, per affrontare il persistere del fenomeno della morosità incolpevole.
«Il Fondo appartiene alle diverse misure per il diritto alla casa che intervengono per aiutare i privati – spiega l’assessore Edoardo Balzarini – in alcuni casi, come questo, si tratta di leggi nazionali che da alcuni anni non hanno sufficiente copertura statale, e vengono finanziate con fondi regionali. Il Decreto interministeriale che regola lo stanziamento individua i comuni abilitati a presentare le domande e definiti come “prioritari”, ma la Regione ha facoltà di individuare ulteriori comuni ad alto disagio abitativo che possano accedere al Fondo statale o, qualora sia esaurito, alle risorse regionali disponibili, e lo faremo attraverso i criteri stabiliti oggi dalla Giunta – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – per garantire il beneficio al più alto numero di cittadini che ne hanno necessità.»

I Comuni che hanno la priorità nella presentazione delle domande sono quelli ad alta tensione abitativa “ATA” e i capoluoghi di Provincia. In Sardegna si tratta dei comuni di Alghero, Cagliari, Carbonia, Iglesias, Macomer, Monserrato, Nuoro, Olbia, Oristano, Ozieri, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Sassari, Tempio Pausania. Oltre a questi, la Regione individuerà gli altri comuni ad alto disagio abitativo.
Una prima scadenza del bando è stata fissata al 15 novembre 2017 per tutti i Comuni interessati, per consentire alla Regione di intervenire prontamente a favore degli inquilini morosi destinatari di atti di citazione in giudizio emessi entro il 15 ottobre 2017, e una seconda scadenza al 31 gennaio 2018.

L’individuazione dei Comuni non prioritari ma ad alto disagio abitativo sarà effettuata alla scadenza del bando, sulla base del rapporto tra il numero delle istanze che saranno presentate e ammesse al contributo da ogni singolo comune e il numero di abitanti dello stesso comune. L’importo massimo di contributo concedibile è di 12.000 euro comprensivi della morosità incolpevole accertata e dell’eventuale pagamento, anche in forma anticipata, delle mensilità relative ad un nuovo contratto da sottoscrivere a canone concordato.

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Venerdì 20 ottobre, alle ore 17.00, nei locali dell’ex circoscrizione, l’Amministrazione comunale di Carbonia illustrerà le novità dei Comitati di quartiere ai cittadini di Is Gannaus. Dopo gli appuntamenti tenutisi a Bacu Abis e Cortoghiana, il sindaco Paola Massidda e l’assessore comunale del decentramento Paola Argiolas presenteranno ai cittadini il regolamento che a breve verrà approvato dal Consiglio comunale.

«I Comitati di Quartiere, che rappresenteranno una novità assoluta nello scenario politico-istituzionale della città, sono stati fortemente voluti dalla Giunta comunale soprattutto per supplire all’abolizione delle circoscrizioni e per garantire nuovamente ai cittadini la possibilità di avere uno strumento di partecipazione attiva alla vita amministrativa», ha spiegato l’assessore Paola Argiolas.
Queste entità saranno, quindi, un esempio di democrazia partecipata e potranno collaborare fattivamente con gli organi istituzionali del Comune (Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale e Consulte).
All’incontro di Is Gannaus faranno seguito altri appuntamenti con i cittadini di Serbariu, Barbusi, Carbonia Nord, Carbonia Centro e Carbonia Sud.

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La nomina di Gianni Pilia a commissario straordinario dell’agenzia Conservatoria delle Coste della Sardegna, deliberata ieri dalla Giunta regionale, è al centro di un duro intervento fatto stamane dal consigliere regionale di Campo Progressista Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia.

«L’ennesimo ri-commissariamento della Conservatoria delle Coste è un pessimo segnale. A suo tempo non apprezzai il metodo, quello del blitz in Giunta, che portò nel 2014 a quella decisione, ma non ne ho mai fatto una questione di religione: l’organizzazione delle strutture regionali è un mezzo per portare avanti ed attuare gli indirizzi politici, non è il fine ultimo che in questo caso è la tutela e la valorizzazione delle coste sarde. Politiche ambientali, in questo caso, che possono essere portate avanti sotto diverse forme organizzative, purché coerenti e ragionate – attacca Francesco Agus –In questo caso è però lampante come l’undicesimo (!) commissariamento di fila dell’Agenzia sia la fotografia del guado in cui è andata colpevolmente a infilarsi la Giunta regionale. La sensazione è che chi ha pensato di iniziare un viaggio difficile lo abbia fatto senza avere consultato la cartina prima di partire e senza avere nemmeno idea della direzione da prendere.»

«Il DL presentato dalla Giunta, contestuale al commissariamento della stessa, presentava lacune – sotto il profilo tecnico e del consenso tra le forze politiche – tali da non consentirne la discussione. Quello che ne è seguito è stato oggetto di numerose interrogazioni e interpellanze che hanno focalizzato l’attenzione nell’aumento di costi e nel sostanziale svuotamento dell’agenzia e delle sue politiche – aggiunge Francesco Agus -. A tutt’oggi non è pervenuta da parte della Giunta nessuna proposta alternativa, a parte la reiterazione, mese dopo mese, dell’imbarazzante (e oneroso) commissariamento. A breve il Consiglio sarà chiamato a esprimersi sulla materia urbanistica: sarebbe grave se questa discussione avvenisse senza aver chiarito quali siano gli strumenti per valorizzare il patrimonio costiero dell’isola. Non voglio pensare che tutto sia cristallizzato alla situazione di tre anni fa. Il commissariamento è uno strumento propedeutico alla ridefinizione di una struttura e al rilancio di una politica.»

«Tuttavia è anche uno strumento straordinario del quale non è lecito abusare: è interessante capire cosa abbiano prodotto gli ultimi 3 anni di attività dell’Agenzia, sperando che abbiano quantomeno aiutato l’Assessorato all’ Ambiente a chiarire quali strumenti utilizzare per il rilancio e come correggere gli errori fatti. La Giunta può presentare un DL alternativo a quello del 2014. Sarebbe auspicabile. In alternativa, credo che il Consiglio regionale debba assumersi l’onere di correggere l’errore e dare la giusta importanza alla valorizzazione delle coste.  Il rischio è quello di non avere chiaro, a tre anni e mezzo dall’inizio della legislatura, nemmeno chi sia il titolare di alcune competenze. Pensiamo alle zone umide, ricchezza inespressa dell’isola – conclude Francesco Agus -, le cui competenze oggi sono dislocate tra gli assessorati all’ambiente, all’urbanistica e all’agricoltura per quanto riguarda la pesca in acque interne.»

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«Mentre la sanità sarda è sull’orlo del disastro, con ospedali e servizi territoriali al collasso e il Consiglio regionale si accinge ad approvare, contro tutto e contro tutti, una riforma della rete ospedaliera che non porterà niente di buono per la garanzia della salute dei sardi, la Giunta Regionale annuncia che è possibile il ricorso ad un mutuo o ad un’anticipazione di liquidità dallo Stato di 300 milioni di euro per coprire l’ennesimo buco della sanità sarda e cioè il disavanzo del 2016 e forse parte di quello (assai verosimile) del 2017!»

Lo denuncia il parlamentare dei Riformatori, Pierpaolo Vargiu che ha rivolto un’interrogazione urgente al ministro dell’Economia e a quello della Sanità per sapere se sia possibile ipotizzare un indebitamento della Regione finalizzato al ripiano delle spese correnti in sanità.

«Se il mutuo (o l’anticipazione di liquidità) venisse davvero chiesto e concesso – aggiunge Pierpaolo Vargiu – vorremmo sapere quali azioni di monitoraggio sulla spesa, ma soprattutto quali azioni di verifica e controllo sulla qualità delle prestazioni dei Livelli Essenziali di Assistenza sarebbero eventualmente concordate tra Stato e Regione per garantire che il disavanzo non si ripresenti uguale anche negli anni successivi, ma più ancora che le esigenze di risparmio non si traducono in macelleria sociale per la salute dei sardi!»

«E vorremmo anche sapere – conclude il deputato cagliaritano – come verrà sanzionata la Regione se si dimostrerà incapace di garantire sanità di qualità! Il dibattito sulla nostra sanità sembra ormai tutto concentrato soltanto sul contenimento della spesa: si dimentica che le peculiarità sarde, con le condizioni di insularità e la dispersione di 1.600.000 persone su 24.000 chilometri quadrati di territorio, richiedono un’organizzazione dell’assistenza sanitaria totalmente differente da qualsiasi altra regione italiana.»

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Armando Sciopero, 70 anni, originario di Genova, ha completato la tappa n. 22 (da Carbonia a Nuraxi Figus) del Cammino Minerario di Santa Barbara. 

Questa mattina, il sindaco Paola Massidda ha timbrato la credenziale, il documento che attesta la partecipazione del pellegrino al Cammino Minerario di Santa Barbara.
Un percorso che si snoda per circa 400 km, attraverso le località di Iglesias, Nebida, Masua, Buggerru, Portixeddu, Piscinas, Montevecchio, Perd’e Pibera, Villacidro, Monti Mannu, Arenas, San Benedetto, Marganai, Domusnovas, Orbai, Rosas, Nuxis, Santadi, Is Zuddas, Masainas, Sant’Antioco, Carbonia, Nuraxi Figus e Bacu Abis.
Un itinerario suggestivo che ha consentito all’escursionista genovese di ammirare tutte le bellezze naturalistiche e storiche del Sulcis Iglesiente.
«Il Cammino Minerario di Santa Barbara rappresenta un volano per lo sviluppo turistico del nostro territorio – ha spiegato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda –. Un turismo sostenibile, strategico, innovativo, che passa per il mare, le miniere, i monumenti religiosi, i colori, i sapori e i profumi del Sulcis Iglesiente.»

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha avviato, all’interno delle sue strutture, due progetti sperimentali per sensibilizzare gli operatori sanitari e migliorare la sicurezza in ospedale, “Save lives clean you hands – Lavaggio mani” e “Fare di più non significa fare meglio – Scegliere saggiamente (Choosing wisely Italy)”, al fine di promuovere comportamenti che possono avere una ricaduta positiva sull’intera attività svolta dagli operatori sanitari quindi aumentare la sicurezza di medici, infermieri e, soprattutto, dei pazienti.

Si tratta di un’attività sperimentale che per tre mesi porterà nei reparti target osservatori esterni i quali, in affiancamento agli operatori di reparto e senza interferire con la loro attività, verificheranno e monitoreranno le procedure seguite dalle varie strutture. Una volta terminata la fase sperimentale, l’obiettivo è estendere i progetti a tutte le strutture dell’Aou.

A portare avanti i due studi sono le direzioni sanitaria e di presidio, il servizio di Igiene ospedaliera, il servizio di Risk management e il servizio delle Professioni sanitarie. A partecipare alla fase di sperimentazione sono le strutture di Rianimazione del Santissima Annunziata e di viale San Pietro, Pneumologia, Malattie infettive, Clinica medica, Ematologia, Neonatologia, Medicina d’urgenza, Centro ustioni, Lungodegenza. Quindi ancora Patologia chirurgica, Clinica ortopedica, Ginecologia e ostetricia e Oculistica.

L’obiettivo del progetto sul lavaggio mani è verificare l’adesione all’igiene delle mani di tutto il personale sanitario coinvolto nell’assistenza, così da accrescere la consapevolezza dei benefici che derivano in termini di riduzione delle infezioni correlate all’assistenza e delle antibiotico-resistenze. «In generale, l’adesione a questa pratica da parte degli operatori sanitari è ancora bassa – spiega Ida Mura, responsabile dell’unità operativa complessa di Igiene e Medicina preventiva – nonostante da anni l’Organizzazione mondiale della sanità ponga grande attenzione alla tematica. Lavare poco o male le mani espone alla diffusione di microrganismi, questo proprio perché le mani sono il primo veicolo per la trasmissione degli agenti infettivi».

«Da uno studio fatto in Emilia Romagna, al Policlinico di Modena nel periodo 2013-16, si è evidenziata un’adesione media degli operatori sanitari del 37 per cento. Dopo intervento di formazione e sensibilizzazione e azioni correlate, l’adesione media è salita al 75 per cento», conclude Ida Mura.

Ecco perché anche a Sassari si è deciso di avviare un progetto che consentisse di aumentare la sicurezza del paziente, con l’utilizzo di strategie e comportamenti utili a garantire la cura e l’assistenza migliori.

Il progetto prevede la formazione degli osservatori quindi l’avvio della fase di osservazione che durerà sino a fine novembre e porterà a effettuare almeno 350 rilevazioni. Entro dicembre di quest’anno, infine, i dati saranno presentati alla direzione aziendale.

La campagna di sensibilizzazione alla corretta igiene delle mani prevede, inoltre, la diffusione di materiale informativo quindi il posizionamento di erogatori di soluzioni idroalcooliche utili per l’igiene delle mani.

Il secondo progetto, “Scegliere saggiamente (Choosing wisely)”, consentirà di monitorare ben tre situazioni: l’indicazione di positività a microrganismi alert nella lettera di dimissione o trasferimento del paziente; la sorveglianza della profilassi antibiotica perioperatoria e, infine, l’apertura delle porte in sala operatoria.

Nel primo caso gli osservatori esterni, in accordo con le strutture interessate, raccoglieranno dati su almeno 100 pazienti e verificheranno la corretta comunicazione della positività a microrganismi alert nel paziente in dimissione, o in trasferimento ad altra struttura. Si tratta, infatti, di informazioni utili ai sanitari, ai medici di famiglia e agli stessi familiari per l’adozione di opportune misure precauzionali di profilassi. Nel secondo caso, poi, saranno esaminate almeno 50 cartelle cliniche per verificare il corretto momento e la durata della somministrazione dell’antibiotico nei pazienti sottoposti a intervento chirurgico. Nell’ultimo caso, gli osservatori raccoglieranno dati su almeno 30 interventi chirurgici, monitorando la frequenza di apertura delle porte in sala operatoria, nei soli casi necessari, così da ridurre al minimo il rischio di infezioni.

Per tutti e tre i casi, il periodo di osservazione è compreso tra ottobre e novembre 2017. A dicembre saranno comunicati i dati alla direzione strategica.

I progetti, attraverso l’’adesione alle buone pratiche di igiene ospedaliera, rappresentano un elemento imprescindibile per poter garantire la salute del paziente e la sicurezza degli operatori con l’obiettivo di ridurre le infezioni correlate all’assistenza e contribuire al controllo dell’antibiotico-resistenza nelle strutture dell’Aou.

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Il Cagliari ha scelto Diego Lopez per guidare la squadra, dopo l’esonero di Massimo Rastelli, con un contratto che lo legherà al club rossoblù sino al 30 giugno 2019. Per il tecnico uruguayano, 43 anni, si tratta di un ritorno a Cagliari, dove è di casa, avendo vestito la maglia rossoblu da calciatore per ben 12 anni consecutivi, dal 1998 al 2010, e guidato la squadra dalla panchina per due stagioni, la prima in coppia con Ivo Pulga (2012/2013, 11° posto; 2013/2014, 15° posto). In precedenza aveva guidato prima i Giovanissimi rossoblu, poi la Primavera. Dopo aver contattato Massimo Oddo e Giuseppe Iachini, il presidente Tommaso Giulini ha scelto Diego Lopez che, intanto, proprio ieri ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava ancora al Palermo, dopo l’esonero della passata stagione. Diego Lopez ritorna a Cagliari con Michele Fini (43 anni, originario di Sorso) come vice (anche lui ex calciatore rossoblu, è stato vice di Diego Lopez sia a Bologna sia a Palermo).

Diego Lopez verrà presentato questo pomeriggio, al termine del secondo allenamento odierno che è stato il suo primo della nuova esperienza alla guida del “suo” Cagliari.

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Il consigliere regionale Valter Piscedda (Pd) è il primo firmatario di un’interrogazione sull’interruzione delle prestazioni odontoiatriche nel poliambulatorio di Sestu, sottoscritta anche dai consiglieri regionali del Pd Deriu, A. Solinas, Cozzolino, Collu, Meloni, Tendas, Moriconi, Comandini.

Valter Piscedda sottopone all’attenzione del presidente della Giunta regionale e dell’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale un problema, segnalato anche in seno al Consiglio comunale di Sestu, venutosi a creare per gli utenti dell’Area vasta di Cagliari che si rivolgono al poliambulatorio di Sestu per le prestazioni odontoiatriche, da qualche settimana interrotte per via di un guasto ad un macchinario di fondamentale importanza. Risulta, infatti, che a fronte delle sollecitazioni per la sostituzione dell’obsoleto apparecchio in questione, non sono ad oggi ancora pervenute risposte risolutive da parte dell’ATS Sardegna (Azienda per la Tutela della Salute – Distretto di Cagliari/Area Vasta).

«L’interruzione di questo servizio – sottolinea Valter Piscedda -, comporta disagi notevoli per gli utenti costretti a rivolgersi agli unici altri due poliambulatori che erogano tali prestazioni (Quartu Sant’Elena e Cagliari), sia in termini di spostamenti che di tempi di attesa, che in un settore come quello odontoiatrico risultano spesso difficilmente compatibili con le urgenze del momento.»

Ripristinare in tempi rapidissimi il servizio odontoiatrico del poliambulatorio di Sestu è ciò che Valter Piscedda e gli altri consiglieri firmatari chiedono per garantire ai cittadini del territorio il diritto di ricevere le prestazioni odontoiatriche rivolgendosi alla sanità pubblica, considerato che oggigiorno,per molte famiglie, sottoporsi alle cure del settore privato rappresenta un costo insostenibile.»

«E’ attesa ora la risposta scritta da parte del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore Luigi Arru – conclude Valter Piscedda -, ma soprattutto la tempestiva sostituzione del macchinario ed il ripristino del servizio.»

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Lunedì 16 ottobre, a Cagliari, la Fondazione di Sardegna e il comune di Carbonia hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede un finanziamento a favore della città di 80mila euro all’anno. La proposta formulata nei mesi scorsi dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Paola Massidda è stata accolta con favore della presidenza della Fondazione di Sardegna, che destinerà le risorse verso quattro direttrici:

1) Festival internazionale “Notti a Monte Sirai”;

2) Festival nazionale di fumetto, satira e cinema d’animazione “Nuvole Parlanti”;

3) Master in Architettura del Paesaggio;

4) Istituzione del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio.

Alla stipula della convenzione erano presenti, in rappresentanza del comune di Carbonia, il sindaco Paola Massidda, l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e l’assessore dell’Urbanistica Luca Caschili. «Si tratta di un risultato frutto del lavoro di squadra di tutta la Giunta. Questo finanziamento ci consentirà di avviare progetti di ampio respiro nel settore culturale, turistico e paesaggistico – ha spiegato il sindaco Paola Massidda. Il programma prevede attività finalizzate alla valorizzazione delle capacità attrattive della città e del territorio, attraverso il consolidamento di due importanti eventi culturali: Festival internazionale Notti a Monte Sirai, Festival Nazionale di fumetto, satira e cinema di animazione Nuvole Parlanti. Inoltre, miriamo a valorizzare il sito della Grande Miniera di Serbariu grazie all’istituzione di un Master di Alta Formazione in Architettura del Paesaggio e del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio».

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore della Cultura Sabrina Sabiu: «Investiremo parte delle risorse su Notti a Monte Sirai, un evento culturale finalizzato alla valorizzazione dell’importante e suggestivo sito archeologico presente nella nostra città. Inoltre, riporteremo a Carbonia, dopo 15 anni, Nuvole Parlanti, che tornerà ad essere un appuntamento annuale, in grado di ospitare mostre di diversi artisti nazionali e internazionali».

«Nei prossimi tre anni Carbonia potrà avere un ruolo di rilievo anche nel settore dell’Architettura del Paesaggio e della pianificazione territoriale – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Luca Caschili -. Verrà istituito un master con un programma formativo curato dall’Università degli Studi di Cagliari, in collaborazione con il Politecnico di Barcellona, la Scuola di Architettura di Marsiglia e l’EFLA (European Foundation for Landscape Architecture). L’istituzione di una sede del Master nel territorio del Sulcis Iglesiente consentirà la formazione di professionisti in grado di operare a livello locale e nazionale. Inoltre, verrà valorizzato il paesaggio urbano, che ha portato il Comune di Carbonia a vincere il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011. In questo contesto si inserisce l’istituzione del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio, che svolgerà ricerche, studi, programmi di sviluppo e consulenze di livello internazionale, mirate alla gestione di politiche di sostenibilità ambientale, territoriale e urbana.»

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Dopo l’uscita dei modelli di domanda D1 e D2 per la presentazione della domanda, che ormai i nostri lettori avranno sicuramente studiato e compilato, ora i candidati si stanno chiedendo (e ci stanno chiedendo) il passo successivo. Una volta presentata la domanda come scegliere le 30 scuole all’interno della stessa provincia in cui si desidera essere chiamati per le supplenze? Ma facciamo prima un po’ di ripasso: dal 30 settembre (e fino al 30 ottobre) è possibile presentare la domanda per le supplenze del personale ATA. Tutti i cittadini italiani dotati di un qualsiasi diploma possono, una volta ogni 3 anni, fare domanda per entrare nelle graduatorie per le supplenze per poi sperare di essere stabilizzati. Il personale Ata è quello non docente presente nelle scuole italiane: bidelli, amministrativi, cuochi, collaboratori… Il modello D1 deve essere compilato da chi si iscrive per la prima volta. Il modello D2 invece da chi è già iscritto e deve solo confermare l’iscrizione (altrimenti decade) o da chi è già iscritto e vuole cogliere l’occasione per modificare i propri dati o fare delle aggiunte ad esempio di titoli di studio nel frattempo conseguiti. 

La domanda va presentata ad una sola scuola ma in totale se ne possono scegliere 30 sempre nella stessa provincia. La scelta delle altre scuole sarà possibile a partire da…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_ata.html .