24 July, 2024
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Duro intervento del coordinatore regionale di Energie Per L’Italia di Stefano Parisi, Tore Piana, in merito alla situazione che il mondo agricolo e, in particolare, quello dell’allevamento in Sardegna sta attraversando. Il tutto nasce dalla crisi del latte ovino dovuto alle eccedenze del pecorino romano che hanno causato un crollo del prezzo del latte di pecora al litro che è passato da oltre 1 euro ai circa 60/70 centesimi di quest’anno. Ad aggravare la situazione, c’è la straordinaria siccità che ha colpito la Sardegna da oltre 5 mesi, che sta mettendo in ginocchio tutte aziende agricole dell’Isola.

«Il Consiglio regionale tra il mese di agosto e di settembre ha approvato ben due leggi regionali la n° 19 e la n° 20 con uno stanziamento complessivo di circa 47 milioni nel totale, interamente destinati al settore ovino e caprino – scrive in una nota Tore Piana –. Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha emanato le direttive per l’accesso a queste previdenze, che riguardano solamente il settore ovi-caprino, riducendo il tutto ad un contributo una tantum di circa 14 euro a capo ovino, che non risolvono minimamente le problematiche legate alla crisi della commercializzazione del pecorino romano. Servono riforme serie e strutturali – aggiunge Tore Piana -, questi contributi non risolveranno assolutamente il problema, che si riaffermerà sicuramente il prossimo anno. Il nostro partito aveva avanzato mesi fa una proposta serie, che non è stata presa in considerazione dal presidente Francesco Pigliaru né tantomeno dai consiglieri regionali di maggioranza, essa riguardava lo studio e l’applicazione di quote di produzione del latte ovino, attraverso dei precisi piani di produzione aziendale ed un indennizzo agli allevatori per le inferiori produzioni di latte  dovuto al rispetto delle quote, da elargire attraverso il primo pilastro del PSR Piano sviluppo rurale della Sardegna inserito nel premio unico, che già le aziende agricole percepiscono. Questa soluzione che vedrebbe anche l’approvazione da parte dell’Unione europea, sarebbe una riforma strutturale che risolverebbe alla radice il problema delle eccedenze delle produzioni, sia di latte sia, conseguentemente, del pecorino romano in Sardegna. Invece si vuole perseguire soluzioni una tantum a tampone, senza effetti risolutivi sul comparto quasi ad essere solamente di tipo assistenziale clientelare, con le 14 euro a capo ovino e caprino da elargire.»

«Ma il fatto eclatante – sottolinea ancora Tore Piana – è dovuto dal fatto che questa decisione da parte della Regione a guida PD ha il primato di dividere il mondo delle campagne in Sardegna, l’esempio viene dall’esclusione totale dalle previdenze previste nelle due leggi regionali n° 19 e n° 20 di agosto e settembre 2017 dell’allevamento bovino, che invece al pari di quello ovino andrebbe indennizzato, invece al settore bovino NIENTE. Ma il paradosso è dovuto dal fatto che per indennizzare il settore ovino e caprino, si è decretato la stato di siccità individuandolo solamente per le aziende del settore ovino escludendo quelle che allevano bovini. Il paradosso si palesa nel caso di due aziende confinanti una di allevamento ovino e l’altra di allevamento bovino, ebbene con queste leggi e direttive, solo quella ovina percepirà gli indennizzi collegati alla siccità. Un fatto palesemente anticostituzionale – conclude Tore Piana – che nel caso di ricorsi vedrebbe la forte possibilità di bocciare gli indirizzi dati.»

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Nuovo vertice sulla vertenza Alcoa martedì 17 ottobre, alle 17.00, negli uffici della presidenza della Regione, in viale Trento 69, a Cagliari. L’ha convocato il capo di gabinetto del presidente, Gianluca Serio. Attorno allo stesso tavolo, con il presidente Francesco Pigliaru, ci saranno gli assessori dell’Industria Maria Grazia Piras e del Lavoro Virginia Mura; il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis Salvatore Cherchi; il direttore generale dell’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (ASPAL); le segreterie territoriali e regionali di CGIL, CISL e UIL; Roberto Forresu della FIOM CGIL, Rinaldo Barca della FSM CISL, Vincenzo Marroccu della UILM UIL ed Angelo Diciotti della CUB.

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Lunedì 23 ottobre l’Istituto di Istruzione Superiore “IPIA – Emanuela Loi” di Carbonia ospiterà un incontro-dibattito sul fenomeno droga, organizzato da “Sardegna Solidale” e dall’Auser, con la collaborazione dell’emittente televisiva locale Canale40.

I lavori inizieranno alle 9.15 con la proiezione di un video realizzato alcune settimane fa da Canale40, durante una visita alla comunità sociale Ponte di Uta, contenente le voci e le testimonianze degli addetti ai lavori e, soprattutto, degli ospiti della struttura che raccontano le loro esperienze con la droga ed il percorso di disintossicazione.

Dopo i saluti istituzionali di Rosanna Sardu, prof.ssa dell’Istituto IPIA Carbonia; Andrea Piras, referente CSV Sardegna Solidale Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Luca Pizzuto, consigliere regionale; ed Emanuele Cani, deputato, interverranno in qualità di relatori (che interagiranno anche con gli studenti), Paolo Laudicina, presidente della cooperativa sociale Ponte e Raffaele Pittau, psichiatra, responsabile Ser.D Carbonia.

Concluderà i lavori, che saranno coordinati da Manolo Mureddu, Giampiero Farru, responsabile regionale di Sardegna Solidale.

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Il capogrupoo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato un’interrogazione sulla vicenda dei fondi per il mondo agropastorale che verrebbero assegnato solo agli agricoltori in regola con il pagamento dei contributi previdenziali.

«Il pacchetto di 45 milioni di euro che sarebbe dovuto finire nelle tasche degli operatori dell’universo zootecnico isolano è l’ennesima promessa destinata a rivelarsi un’illusione – denuncia Gianluigi Rubiu, che ha scoperto il contrattempo, con un allevatore che si è presentato ad un centro di assistenza per mandare avanti la pratica -. Sarebbero dovuti essere dei sussidi a sostegno delle imprese del mondo ovino e caprino, per compensare la perdita del reddito a causa della siccità, delle lungaggini nell’erogazione dei premi comunitari e del crollo sul prezzo del latte. In realtà questi finanziamenti potranno essere erogati solo a quanti sono in regola nei confronti dell’Inps».

Si tratta di un intoppo non da poco per gli operatori, già in grave sofferenza per le diverse calamità naturali e per la burocrazia, che sono stati costretti a ritardare anche i pagamenti previdenziali. La perdita finanziaria per le aziende agricole che si aggira attorno al 50 per cento, dunque, sarà impossibile da risanare. «Le domande sono già partite da oggi – conclude Gianluigi Rubiu – ma i pastori rischiano di non vedere neppure un centesimo dei finanziamenti stanziati e si troveranno in difficoltà per affrontare la nuova stagione».

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Telemedicina: sostenibilità dei programmi regionali e di governo assistenziale

Venerdì 20 ottobre, presso l’ex Manifattura Tabacchi a Cagliari, si terrà il convegno “Telemedicina per la sostenibilità dei programmi regionali e di governo assistenziale”.
L’incontro, promosso da SardegnaIT, in collaborazione con AiSDeT, Associazione Italiana di Sanità digitale e Telemedicina, Rete di Sanità digitale e Sanit@ e Federfarma Cagliari, ha come obiettivo quello di diffondere e valorizzare il lavoro che la Regione Sardegna sta portando avanti sulla riorganizzazione del sistema delle cure e sul ruolo che possono svolgere le piattaforme e le soluzioni di Telemedicina in questo processo.
Nel processo di riorganizzazione del Servizio sanitario le soluzioni di Telemedicina rappresentano piattaforme e strumenti strategici capaci di garantire la migliore assistenza al paziente favorendo il processo di deospedalizzazione e delocalizzazione delle cure con conseguente miglioramento della continuità assistenziale e della domiciliazione del paziente.

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La Regione Sardegna aderisce, mercoledì 18 ottobre, alla Giornata europea contro la tratta degli esseri umani. Nel Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati la Giunta, in collaborazione con la Congregazione Figlie della Carità, ha previsto di avviare diverse iniziative, tra cui quelle organizzate il 18 ottobre nell’isola, per contrastare un’attività criminale che negli ultimi anni ha assunto contorni preoccupanti con la crescita dei flussi migratori. Per tutta la giornata, a Cagliari, sono in programma alcuni eventi per sensibilizzare i cittadini e far crescere il livello di attenzione.
Alle 10.00, in piazza Palazzo, è previsto un incontro con gli studenti; alle 11.45 in piazza Costituzione si darà vita a un flash mob. Alle 12.00 nel cielo della città saranno liberati palloncini con lo slogan #liberailtuosogno.
Dalle 16.00 alle 20.00, sempre in piazza Costituzione, ci sarà spazio per momenti di animazione rivolti ai bambini; dalle 18.00 alle 19.00 è in programma lo spettacolo dell’artista Gianni Dettori.
Alla vigilia, il 17 ottobre, alla Mediateca del Mediterraneo, dalle 15.00 alle 17.00, la compagnia teatrale “Parole Rivelate” proporrà letture interpretative sul traffico di esseri umani.
Nel Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati viene anche contemplato un percorso formativo rivolto a operatori di tutte le realtà private e pubbliche che, sul territorio sardo a vario titolo si occupano di immigrazione e della lotta contro la tratta.

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Centinaia di volontari delle associazioni di volontariato isolane hanno partecipato sabato nelle piazze principali della Sardegna, tra le quali piazza Roma, a Carbonia, alla manifestazione “Io non rischio”, giornata di divulgazione promossa dalla Protezione Civile per spiegare ai cittadini come comportarsi in caso di alluvioni, terremoto e maremoto. I volontari hanno dato semplici consigli da mettere in pratica durante le emergenze e hanno fornito indicazioni per la messa in sicurezza delle abitazioni. A Sassari, in piazza Italia, l’assessora della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di volontariato del nord Sardegna che hanno aderito all’iniziativa.

«Si tratta di una campagna informativa capillare e di fondamentale importanza per far capire che i rischi naturali esistono, e grazie alla prevenzione e alla corretta informazione non solo si possono contrastare ma soprattutto si possono salvare vite umane – ha detto l’assessore Donatella Spano -. È determinante diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare la popolazione sui rischi naturali. Anche quest’anno abbiamo voluto rimarcare il nostro impegno nel contribuire a costruire la cultura della sicurezza – ha aggiunto l’assessore della Difesa dell’Ambiente – e siamo soddisfatti perché le associazioni hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa. È un momento formativo a quale hanno dato il loro contributo centinaia di uomini e donne del volontariato di Protezione civile. Nei momenti di emergenza bisogna comportarsi secondo regole ben precise e adottare buone pratiche che tutti devono conoscere.»

L’edizione 2017 di “Io non rischio” si è arricchita di eventi e iniziative dedicate ai rischi specifici del territorio. Le città coinvolte sono state Cagliari, Sassari, Oristano e Carbonia. La campagna informativa, nata nel 2011, è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.

A Carbonia, l’edizione speciale di “Io non rischio 2017 – Piazza provinciale di Carbonia”, ha coinvolto le organizzazioni Terramare di Carbonia, Soccorso Iglesias di Iglesias, Adavd di Domusnovas, Pan Siliqua di Siliqua e Protezione civile Segariu di Segariu.

L’evento, previa autorizzazione del dipartimento della Protezione civile per il Tramite della D.G. della Protezione Civile R.A.S., potrà essere replicato nelle città di ciascuna piazza assieme all’associazione di riferimento, anche per le attività di prevenzione, informazione, tra le quali presentazioni e/o aggiornamenti di Piani Comunali di Protezione Civile ai cittadini.

 

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Open lesson ed incontri rivolti a chi ha cuore l’innovazione, il design e la comunicazione in tutte le sue declinazioni. A pochi giorni dall’inaugurazione del nuovo Anno Accademico, arriva anche nella sede di Cagliari, a Villa Satta, martedì 17 ottobre, l’appuntamento con IED Square, la giornata dell’Istituto Europeo di Design dedicata ai giovani creativi che amano rischiare e scommettere sulle proprie idee. Un incontro speciale che vede in questa prima edizione cagliaritana due giovani talenti del cinema made in Sardinia: Mauro Aragoni, (Tortolì, Sardegna), regista (Quella sporca sacca nera, Nuraghes S’Arena), sceneggiatore, musicista e sognatore dalla fantasia sconfinata che da anni insegue con sorprendente passione la sua voglia di raccontare storie, ed Alessandro Fele (Sassari), videomaker, light designer ed esperto di visual effects (Sony, Warner, Universal), collaboratore per gli effetti speciali nei film di Aragoni. Due giovani sardi che hanno intrapreso con successo le difficili strade nel mondo del cinema, mossi dalla passione, dalla voglia di studiare continuamente e migliorarsi senza mai lasciarsi scoraggiare da problemi tecnici o di low budget, al contrario risolvendoli di volta in volta come farebbe un bravo artigiano e grazie all’aiuto di esperti collaboratori.  Lo IED Square sarà l’occasione speciale in cui i due ospiti si racconteranno al pubblico in questo incontro aperto a tutti, e in cui poter condividere le proprie esperienze, i progetti di vita e le scelte che li hanno portati verso una serie di risultati sorprendenti, sfidando gli ostacoli, senza mai arrendersi.

L’incontro si terrà la mattina, con inizio alle ore 10.00 per i saluti e l’introduzione degli ospiti a cura di Monica Scanu, direttrice IED Cagliari. Seguirà l’open lesson di Mauro Aragoni che racconterà il processo di ideazione e realizzazione del suo cortometraggio “Nuraghes S’Arena”. Alle 11.30 la proiezione del corto insieme al making of. Alle 13.30 spazio alle domande e al dibattito: il regista ogliastrino ed Alessandro Fele saranno a disposizione per rispondere alle domande e alle curiosità dei partecipanti.

Dopo “Quella sporca sacca nera”, la sua prima webserie in stile spaghetti western, ispirata alla lezione di Sergio Leone e alla tradizione pulp del cinema di Tarantino, Mauro Aragoni ritorna con il fantasy visionario “Nuraghes S’Arena”. Prima opera sul grande schermo a raccontare una inedita Sardegna ambientata nell’età del Bronzo. Un film tra horror e fantasy acclamato dalla critica che vede come protagonista il rapper Salmo, e che oltre ad aver già conquistato il canale televisivo Paramount Channel è attualmente in corsa per il David di Donatello 2018. Un progetto ambizioso e di successo girato in Sardegna, tra Ogliastra e Barbagia, e realizzato con un budget di soli 7.000 euro.

Alessandro Fele, sassarese, da programmatore informatico ha trovato, dopo varie esperienze come light designer e video maker, nella realizzazione di effetti speciali la sua strada. Oggi è uno dei professionisti tra i più richiesti dai maggiori registi italiani di videoclip quali Jovanotti, Marco Mengoni, Gianna Nannini, Subsonica, Fedez&JAx, Alessandra Amoroso e tanti altri, e vanta collaborazioni di svariati artisti di punta del mondo hip hop nazionale. Suoi gli effetti speciali della webserie “Quella sporca sacca nera” e del cortometraggio “Nuraghes S’Arena”.

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Il 17 ottobre la sala convegni del Banco di Sardegna, in viale Bonaria 33, a Cagliari, aprirà le sue porte per ospitare 130 studenti dell’Istituto Tecnico Statale “L. Einaudi” di Senorbì che partecipano all’incontro “Oggi parliamo di moneta elettronica e pagamenti del futuro”, mentre il 18 ottobre altri 130 studenti dell’Istituto Devilla Dessì Lamarmora (Sassari), dell’Istituto Salvator Ruju (Sassari) e del Liceo Economico Galilei (Macomer) varcheranno le soglie della sede del Banco di Sardegna di Sassari per parlare di economia.

Durante le mattinate i ragazzi saranno accompagnati alla scoperta dei nuovi strumenti di pagamento elettronico grazie al percorso didattico “Pay 2.0. Il denaro del futuro”, che illustra i processi collegati alla dematerializzazione del denaro e alla sicurezza delle transazioni, con l’obiettivo di favorire una maggiore consapevolezza e un approccio sempre più orientato alla legalità economica.

L’iniziativa di Cagliari ospitata e sostenuta dal Banco di Sardegna è la prima dopo la firma del Protocollo di collaborazione per la diffusione dell’educazione finanziaria sottoscritto da Regione Sardegna, Ufficio Scolastico Regionale e Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, ente promosso dall’Associazione Bancaria Italiana per favorire la diffusione di attività didattiche sulla cultura economica nelle scuole a livello nazionale.

I dati dell’indagine OCSE PISA che nel 2015 ha interessato in Italia oltre 11.500 studenti suddivisi in 474 scuole, dimostrano infatti come l’analfabetismo finanziario nelle nostre scuole sia abbastanza diffuso: i ragazzi hanno ottenuto un punteggio medio pari a 483 punti, in linea con Stati Uniti d’America e Polonia ma inferiore alla media OCSE (489).

L’importanza che riveste l’educazione finanziaria per le giovani generazioni è confermata dalla partecipazione all’incontro del 17 ottobre di Giuseppe Cuccurese – Direttore Generale del Banco di Sardegna, di Giuseppe Dessena, assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, di Francesco Feliziani – Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna e di Giovanna Boggio Robutti – Direttore Generale della Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio proprio per testimoniare come la collaborazione tra Pubbliche istituzioni e settore privato possa avere un ritorno assolutamente positivo e senza costi per la collettività grazie all’avvio di iniziative che mettono competenze e professionalità al servizio della cittadinanza.

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E’ stato pubblicato il primo bando territoriale della Sardegna che prevede 4,2 milioni per le imprese della Gallura (risorse del Por Fesr), di cui 700mila destinati alla qualità della vita e il resto al settore turistico, è una delle più importanti novità all’interno della programmazione territoriale per quelle zone dove si riscontra una concentrazione adeguata di imprese e punta a garantire aiuti su precisi settori di intervento individuati nel Progetto di Sviluppo Territoriale come strategici. Le imprese di tutti gli altri settori stanno invece già partecipando, e potranno continuare a farlo, ai bandi validi per tutto il territorio regionale. 

«È un traguardo importante, che per anni in passato si è cercato di raggiungere senza successo – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci-. Sono bandi calibrati sulle esigenze specifiche delle imprese che operano nel territorio che partecipa alla programmazione territoriale, le cui risorse devono essere investite in progetti di filiera ben individuati per sostenere i settori considerati prioritari per lo sviluppo del territorio. Cominciamo dalla Gallura, sono in arrivo i bandi territoriali dell’Ogliastra e altri ne individueremo all’interno dei tanti progetti che stanno compiendo il loro percorso. Quindi sostegno alle imprese, che creano sviluppo e occupazione e dunque crescita economica con ricadute positive in tutta la regione, ma ancora più mirato per garantire risultati migliori. Una scelta che incarna la filosofia della programmazione territoriale, dove i progetti nascono dal basso perché sono le comunità che ci dicono quali sono i loro punti di forza da sostenere e valorizzare.»

Per il bando territoriale destinato alle imprese che partecipano al progetto “La città di paesi della Gallura”, è prevista una procedura valutativa a sportello. Le domande potranno essere caricate sulla piattaforma a partire dalle 12 del 7 novembre prossimo e potranno essere presentate a partire dalle 12 del 21 novembre fino alla chiusura del bando, prevista per il 21 dicembre 2017. Il bando è rivolto alle imprese micro, piccole e medie che intendano proporre investimenti nel territorio delle due Unioni di Comuni che hanno partecipato al progetto di sviluppo: nuove imprese (valore del piano da 15mila a 500mila euro), imprese esistenti T1 (da 15 mila a 150mila euro) e imprese esistenti T2 (da 200mila a 500mila euro).

Il progetto “La città di paesi della Gallura” è stato chiuso il 9 gennaio, subito dopo approvato dalla Giunta e definitivamente decollato con la firma dell’accordo di programma e la chiusura della convenzione attuativa. Si tratta di un progetto territoriale da 56 milioni di euro, un percorso virtuoso nel territorio per valorizzarne tutte le potenzialità che coinvolge 16 Comuni e 70mila abitanti.

«Tanti Comuni che hanno sviluppato insieme un progetto importante, che vede la valorizzazione piena del territorio, dei percorsi naturalistici, delle vie dell’acqua, dei progetti culturali, del trenino verde. Un progetto di sviluppo che vuole legare la costa con l’interno, uniti all’agroalimentare e alle tradizioni per assicurare un’offerta assolutamente unica e potenzialità enormi per la Sardegna in termini di sviluppo – conclude Raffaele Paci -. All’interno del progetto, i bandi territoriali assicureranno risorse alle imprese coinvolte, che devono fare rete e ampliare gli orizzonti dello sviluppo di un intero territorio.»