25 July, 2024
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I carabinieri della Compagnia di Iglesias hanno arrestato cinque persone al termine di un’operazione condotta in un allevamento-azienda agricola in località Monte Oi, tra Iglesias e Gonnesa, nella quale sono stati trovati 96 kg di marijuana per un valore alla vendita al dettaglio di circa un milione di euro e sono state sequestrate 267 piantine ancora in crescita.

A finire in manette sono stati i proprietari Andrea e Giampietro Floris, di 24 e 28 anni, e altri tre uomini, tutti originari del Nuorese, di età compresa fra i 19 e i 22 anni, che si trovavano all’interno dell’azienda al momento dell’intervento dei carabinieri di Iglesias. La droga, nascosta fra l’abitazione e l’ ovile, proveniva dalla serra ricavata nell’allevamento-azienda agricola. I tre giovani nuoresi si sarebbero riforniti di droga per poi rivenderla in località nel Nord Sardegna.

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Miniera di Olmedo
 Questa mattina a Cagliari, l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato i rappresentanti sindacali ed i lavoratori della miniera di Olmedo per fare il punto sulla vicenda che riguarda il sito produttivo. L’assessora Piras ha ripercorso l’iter amministrativo che ha portato alla rinuncia alla concessione mineraria, prima da parte della S&B e, successivamente, della società Elmin e alla conseguente decisione di emanare un bando per la presentazione di manifestazione di interesse per il trasferimento della concessione stessa a un nuovo soggetto. Per quanto riguarda l’avviso pubblicato nel luglio scorso, è stata presentata una manifestazione di interesse da parte della società Futura S.r.l. a nome di un costituendo raggruppamento temporaneo di imprese che è stato ammesso a procedere con l’istanza di concessione. L’incontro, inoltre, è servito a verificare le ipotesi tese a tutelare quei lavoratori che sono usciti, o usciranno nei prossimi mesi, dal regime degli ammortizzatori sociali. L’assessore Piras ha affermato che, in presenza di un nuovo procedimento di assegnazione, a fronte dell’interesse manifestato per lo sfruttamento della miniera di bauxite, dal momento in cui verrà dichiarata cessata la custodia da parte della Elmin, si dovranno comunque garantire i livelli di sicurezza del sito e la guardiania fino alla conclusione dell’iter. Al contempo l’assessore dell’Industria si è detta disponibile a verificare insieme all’assessorato del Lavoro, competente per materia, i possibili percorsi alternativi di sostegno al reddito o di utilizzo temporaneo dei lavoratori della miniera in linea con la normativa vigente.

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Si è svolto a Cagliari l’incontro della Cabina di regia, coordinata dall’assessorato dell’Industria, sul Programma Regionale triennale per l’internazionalizzazione delle imprese, aggiornamento 2017-2020. All’incontro erano presenti gli assessori dell’Industria e dell’Agricoltura, Maria Grazia Piras e Pierluigi Caria, i rappresentanti dell’Assessorato del Turismo e quelli delle diverse categorie produttive. Il Programma è stato avviato nel 2015 ed è in pieno svolgimento. Le azioni si sono mosse su tre linee: erogazione di finanziamenti e aiuti alle micro, piccole e medie imprese; servizi di assistenza alle imprese; attività istituzionali di promozione e internazionalizzazione. Notevole lo sforzo finanziario messo in campo dalla Regione: 32 milioni e 281mila euro, di cui oltre 24 destinati a Bandi e aiuti, 2,4 milioni per gli interventi di assistenza e quasi 5 milioni e mezzo di euro per le attività istituzionali.
«Continuiamo a sostenere il tessuto imprenditoriale sardo con investimenti importanti – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti con la prima parte del Programma triennale e stiamo seguendo da vicino l’attuazione delle diverse iniziative, monitorando i progetti di penetrazione commerciale predisposti dalle imprese che hanno partecipato ai bandi e ai percorsi formativi organizzati a Cagliari, Sassari e negli altri territori. Proprio in questi giorni – ha aggiunto Maria Grazia Piras – abbiamo pubblicato il nuovo bando per l’Export Lab, la cui prima edizione ha riscosso un grande interesse da parte delle imprese. Riteniamo che la parte formativa sia un pezzo fondamentale del Programma perché la Sardegna ha bisogno sempre più di imprenditori preparati e qualificati, che sappiano confrontarsi con le sfide difficili dei mercati esteri.»
«L’agroalimentare sardo è una fetta importante del più ampio progetto di internazionalizzazione delle produzioni isolane che, come Giunta, stiamo cercando di valorizzare – ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria -. Su questo settore abbiamo investito 9 milioni e 310mila euro con l’obiettivo di conquistare nuovi mercati emergenti e di consolidarci in quelli storici. Un’attenzione speciale alle piccole e medie imprese, che per esempio sul vitivinicolo e sul caseario hanno avuto e continueranno ad avere un convinto sostegno. Ieri – ha ricordato Pierluigi Caria – abbiamo presentato il progetto di promozione delle tre Dop dei formaggi ovini sardi, dove la Regione ha investito 3 milioni, mentre oggi è stato pubblicato il bando sulla sottomisura 3.2 del PSR dedicato al Sostegno per attività di informazione e promozione, svolte da associazioni di produttori nel mercato interno, con una dotazione finanziaria di 1,5 milioni.» 
L’aggiornamento del Programma ha tenuto conto, oltre che degli ultimi indicatori statistici sull’export, anche delle informazioni relative alle 200 imprese che hanno presentato domanda in forma singola o associata sui bandi pubblicati nel 2016 e 2017 con i quali sono stati finanziati piani export per circa 8 milioni di euro. Il Programma, quindi, mette a fuoco i settori produttivi più sensibili alle dinamiche di internazionalizzazione e identifica i mercati e i Paesi obiettivo scelti dalle aziende sarde per promuovere i propri prodotti. I settori verso i quali la Regione ritiene strategico indirizzare gli interventi del Programma sono: agroalimentare, turismo, bioedilizia e costruzioni, ICT, meccanica, energia, attività artistiche, lapideo, sughero, moda, tessile, artigianato artistico e sistemi di logistica avanzata e nautica. Europa, Nord America, Penisola Araba, Asia orientale, America Latina e area del Mediterraneo sono invece le macro-aree geografiche di riferimento.
La fase di aggiornamento del Programma prevede la pubblicazione di nuovi bandi per imprese in forma singola, aggregata e partenariati, la seconda edizione di Export Lab (il bando è stato appena pubblicato), incontri tecnico-formativi sul territorio, Export Pass e Export Focus, organizzazione di missioni istituzionali, e le attività previste nel Piano export Sud, cioè il Programma pluriennale di promozione e di formazione elaborato dal MISE e ICE Agenzia e finanziato con fondi UE. I nuovi bandi per l’industria hanno una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, mentre quelli dell’Agricoltura possono contare su risorse pari a 7 milioni e 200mila euro. La seconda edizione di Export Lab, che si articolerà in corsi in aula a Cagliari e Sassari, consulenze in azienda, affiancamento all’estero e redazione di piani export, sarà destinata a 40 aziende. Oltre ai numerosi incontri tecnico-formativi e ai percorsi di assistenza e crescita sui temi export, il Programma stabilisce una serie di eventi in Italia e all’estero: dalle missioni a Londra, Singapore e Las Vegas alla partecipazione al Vinitaly e Artigiano in Fiera a Milano. Denso di appuntamenti anche il cartellone delle iniziative istituzionali che sono in capo all’Assessorato del Turismo che si articoleranno non solo in partecipazioni a fiere e mostre del settore ma soprattutto in educational tour per giornalisti e troupe televisive nel territorio regionale.

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Tutti a Iscol@, il programma della Regione pensato per il miglioramento delle competenze degli studenti e per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica, è alla sua terza edizione. E’ stato pubblicato infatti l’avviso per il terzo anno consecutivo, al quale possono partecipare tutte le Autonomie scolastiche per le tre linee d’intervento: la linea A, miglioramento delle competenze di base italiano e matematica, linea B Scuole aperte, con la didattica laboratoriale, linea C sostegno psicologico, pedagogico e di mediazione interculturale. Questa mattina, a Villa Devoto, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena hanno presentato le novità del terzo bando.
«Se con Iscol@ interveniamo sull’edilizia scolastica perché i nostri ragazzi abbiano scuole belle e sicure, con Tutti a Iscol@ contribuiamo a dar loro una didattica adeguata ai tempi, perché possano arrivare a confrontarsi alla pari con i loro coetanei delle regioni più avanzate – ha detto il presidente Pigliaru, sottolineando come il grande nemico da combattere sia la dispersione scolastica –. Il calo in tre anni dal 23,5% al 18,1% è un buon miglioramento: abbiamo vinto una battaglia, ma dobbiamo vincere la guerra. Quando un ragazzo abbandona la scuola abbandona un pezzo del proprio futuro e del futuro della Sardegna – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Queste risorse, che faremo crescere ulteriormente, sono tra i soldi meglio spesi in assoluto in questi anni di governo. E quando dico che stiamo portando avanti un’azione importante non intendo che lo sta facendo la sola Giunta: tutto ciò è possibile grazie alla bravura e l’impegno di intere comunità scolastiche coinvolte insieme ai Comuni in questo processo di crescita, dai dirigenti sino agli alunni e le famiglie. La dimostrazione è la partecipazione straordinaria che abbiamo avuto qualche giorno fa, in Manifattura, per la giornata di Sinnova dedicata ai nostri progetti. Quell’entusiasmo è il miglior modo per trasmettere il messaggio che stare a scuola è bello, utile, vivace, importante ed è la miglior lotta contro la dispersione scolastica. Siamo sulla strada giusta: ora dobbiamo disseminare gli interventi il più possibile nella regione – ha concluso il presidente Pigliaru -, e farlo molto in fretta.»
Le risorse investite dalla Giunta nel biennio precedente per il programma sono state complessivamente 33,8 milioni. Di queste si stima un finanziamento medio per Autonomia di 121mila euro, e un importo medio per studente di 400 euro.
Per quest’anno scolastico 2017/2018 la dotazione sarà di 21 milioni, di cui 2,6 milioni dedicati alle Autonomie scolastiche del nuorese, un elemento di novità introdotto grazie al Fondi FSC di Integrazione per il Piano straordinario di Rilancio del Nuorese.
Negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017 hanno aderito ai progetti 228 Autonomie, ovvero l’82%, per un totale di 1.100 laboratori portati a termine. Gli studenti che hanno partecipato e beneficiato del programma Tutti a Iscol@ nei primi due anni sono stati 84mila: per animare l’attività didattica extracurricolare sono stati assunti 486 nuovi docenti, che hanno affiancato quelli di ruolo, e 727 persone tra il personale Ata tra collaboratori scolastici e assistenti amministrativi. Le imprese, gli enti e le associazioni che hanno aderito a Scuole Aperte sono state 430. L’obiettivo che si sta perseguendo di aggredire la dispersione scolastica ha dato i primi risultati e si continua a lavorare in questa direzione. Nel 2014, infatti, i giovani che non portavano a termine gli studi erano il 23,5% mentre, secondo l’ultima rilevazione Eurostat di maggio 2017, gli studenti sardi che abbandonano i banchi prima del tempo sono il 18,1%. Quasi il 5% in meno. La rilevazione evidenzia inoltre che nessuna regione d’Italia ha ridotto maggiormente la propria percentuale di abbandoni scolastici/formativi nello stesso lasso di tempo.
Oltre ai 2,6 milioni dedicati ai progetti delle Autonomie scolastiche del nuorese, tra le novità di quest’anno c’è la firma del Protocollo d’intesa tra Regione e Ministero dell’Istruzione (3 febbraio 2017) che garantisce agli insegnanti sardi, impegnati nei progetti di Tutti a Iscol@, il punteggio nelle graduatorie. Un risultato importante che valorizza i profili professionali degli insegnanti, mentre per il personale Ata il punteggio era stato riconosciuto già l’anno scolastico 2015/2016.
E’ stato inoltre firmato un Protocollo aggiuntivo tra Miur e Regione per il potenziamento organizzativo, che servirà a garantire sostegno alle attività dei Dirigenti scolastici reggenti. Si coprono così 42 scuole in reggenza. Tra i nuovi interventi portati avanti dalla Regione a favore delle scuole c’è il rafforzamento della cultura professionale degli insegnanti. Per questo sono infatti stati stanziati 8,6 milioni di euro per la formazione: un programma triennale mirato all’apprendimento di un metodo didattico al passo con i tempi e innovativo. L’intervento prevede tre linee: la linea 1 per circa 3 milioni di euro per la formazione degli insegnati su approcci e metodologie didattiche innovative, la linea 2 che riguarda l’internazionalizzazione dei sistemi educativi e la mobilità che sarà finanziata con 4 milioni, e infine la terza linea sulla formazione del personale della scuola e nuove tecnologie per 1milione 558mila euro.
«Con il terzo bando di Tutti a Iscol@ – ha concluso l’assessore Dessena – abbiamo introdotto elementi di novità molto importanti, che aiuteranno le scuole nella parte amministrativa e gli studenti, ancor più di quanto avvenuto sinora, per la parte di sostegno e innovazione della didattica. È un’azione sistemica di rilevante importanza per le risorse finanziarie che abbiamo destinato, e per i risultati tangibili che si stanno ottenendo, soprattutto nell’aggressione alla dispersione scolastica. Solo quest’anno abbiamo investito 21 milioni sui laboratori, ai quali si aggiungono i 7 milioni dell’Orientamento Universitario, fondamentale per i ragazzi che devono decidere del loro futuro professionale. Gli insegnanti saranno supportati nella formazione e a questo abbiamo dedicato un programma triennale che vale 8,6 milioni, altri 12 milioni sono dedicati alla didattica innovativa in classe, per l’acquisto di tablet e pc per gli studenti. Il programma funziona e continueremo a girare per i territori per monitorare le singole situazioni e apportare miglioramenti.»

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Il progetto definitivo per gli abbattimenti degli abusi edilizi perpetrati intorno all’area prospiciente la Spiaggia Rosa in prossimità della casa del guardiano sull’Isola di Budelli è pronto per essere depositato presso l’Ufficio tecnico del comune di La Maddalena. Tutte le volumetrie aggiuntive prive di regolare concessione edilizia sviluppate in particolare durante il periodo di proprietà dell’Isola da parte della società immobiliare svizzera Gallura S.r.l. così come già più volte comunicato dall’Ente Parco: saranno abbattute. Il procedimento amministrativo, necessario per attivare in piena legittimità gli abbattimenti giunge alla fase conclusiva. Ricordiamo che interventi di questo tipo all’interno di un area Sic con i livelli di tutela e protezione previsti in particolare sulla Spiaggia Rosa vanno adeguatamente progettati e discussi con tutti i soggetti istituzionali competenti. Procedure lunghe e complesse che prevedono smaltimento di amianto ed eternit non possono essere ridotte a mera e sterile burocrazia ma sono necessarie per restituire piena legittimità ed efficienza all’azione della pubblica amministrazione nella gestione del patrimonio collettivo.

Abbattimento, smaltimento, ripristino e valorizzazione questa la sequenza di iniziative che impegnano l’Ente verso l’Isola divenuta patrimonio pubblico a seguito di una forte mobilitazione popolare e per volontà trasversale del Parlamento italiano che con un emendamento alla legge di stabilità 2014 scelse la strada dell’esercizio del diritto di prelazione nella difficile querelle relativa all’asta fallimentare avviata dal Tribunale di Tempio. Un bene oggi a disposizione di tutti che deve essere tutelato dalle brutture relative alle volumetrie abusive intervenute a danneggiare negli anni l’immagine dell’Isola. L’Ente Parco intende muoversi per una valorizzazione reale del bene che sappia coniugare tutela e fruizione controllata. I risultati dell’azione e dalle scelte prodotte nel corso di questa stagione sono alla studio in queste settimane con il monitoraggio dell’evoluzione della prateria di posidonia. I dati rilevati e in fase di analisi sembrano confortare la scelta del posizionamento dei campi boa che andranno certamente implementati per il futuro ma che hanno consentito di superare le difficoltà registrate in particolare durante la stagione 2015 durante la quale l’assenza di punti di ormeggio determinò un significativo danno ambientale in tutta l’area.

Occorre inoltre ricordare l’intervento per il recupero fitosanitario di un’area dalle dimensioni di 1,2 ettari ad est della Spiaggia Rosa. A seguito degli evidenti e progressivi fenomeni di deperimento generalizzato dei soprassuoli di ginepro, l’Ente Parco ha commissionato una ricerca scientifica alla sezione di Patologia vegetale ed Entomologia del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Dai risultati della ricerca è emerso che i popolamenti di ginepro fenicio sono gravemente attaccati da patogeni fungini. Il progetto di bonifica fitosanitaria dell’area è stato completato dagli Uffici competenti dell’Ente ed è pronto per la sua discussione in conferenza di servizi.

«Raccogliamo con estrema serenità le segnalazioni e gli appunti giunti attraverso gli organi di stampa nazionali in questi giorni, consapevoli dell’importante lavoro di programmazione e progettazione realizzato in questi mesi dagli Uffici competenti – spiega il Commissario straordinario dell’Ente Parco, il comandante della Capitaneria di porto, Leonardo Deri -. Gli abbattimenti degli abusi edilizi perpetrati ai danni della comunità verranno realizzati, le bonifiche fitosanitarie delle aree a rischio saranno completate, avvieremo la valorizzazione dell’Isola di Budelli come bene collettivo a disposizione di tutti. Disponibili a confrontarci anche con i più feroci critici dell’Ente e delle sue attività siamo a disposizione per un dibattito non strumentalmente polemico ma piuttosto utile a definire una visione strategica il più possibile condivisa che sappia restituire al ruolo pubblico una capacità di gestione efficace del proprio patrimonio ambientale.»

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Una rappresentanza del Comitato referendario composta dal presidente Roberto Frongia, da Maria Antonietta Mongiu e da Angelo Tolu, ha incontrato questa mattina la Rappresentanza del Governo nella Regione Sardegna nella persona del prefetto Dario Emilio Sensi e del capo di Gabinetto Valeria Coraini.

La delegazione referendaria ha illustrato ai rappresentanti del Governo nazionale l’iniziativa referendaria per l’inserimento del principio di insularità nella Carta Costituzionale che, dopo soli venti giorni di raccolta, ha già superato le 15.000 firme necessarie ad indire il referendum e punta ora al grande traguardo, mai raggiunto prima, delle centomila firme di cittadini sardi.

Al Rappresentante del Governo sono state spiegate le finalità del referendum: fine dell’assistenzialismo, per i cittadini sardi si chiedono invece pari opportunità ed uguaglianza sostanziale di diritti rispetto agli altri cittadini italiani ed europei.

Al termine dell’incontro, il prefetto Sensi ha dichiarato di voler portare immediatamente all’attenzione del Governo il quesito referendario, rappresentando lo spirito e agli obiettivi che animano il Comitato promotore.

 

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E’ in programma questo pomeriggio, al cine-teatro di Bacu Abis, la festa del tesseramento dello Spi-Cgil del Sulcis Iglesiente. La festa del tesseramento fa parte delle attività sociali che l’organizzazione sindacale mette in campo ogni anno insieme alla giornata internazionale del disabile, la giornata della donna, le varie campagne a tutela del benessere e dei diritti di tutti e in particolare dei più deboli  (campagna sull’alimentazione, sulla sicurezza stradale, sull’uso dei farmaci equivalenti, sui vaccini…).

Il programma prevede l’avvio dei lavori alle 16.30, con l’intervento di Rina Alba Fadda, segretaria generale Spi-Cgil provinciale; alle 16.40 interverrà Marco Grecu, segretario generale Spi-Cgil regionale, sul “ruolo del sindacato pensionati oggi, perché festeggiare”.

Alle 17.00 i saluti delle autorità presenti e dei compagni arrivati dalla Corsica. Alle 17.30 la compagnia teatrale La Cernita presenta “Cose dell’altro mondo”, testi e regia di Monica Porcedda.

Alle 18.00, “Non ci casco”, a cura di Cesare Acca, segretario Silp-Cgil regionale; alle 18.20, “conseguenze psicologico-sociali di una truffa sulle persone anziane e interventi per prevenire e superare il danno”, relatrice la professoressa Cristina Cabras, docente di psicologia giuridica e criminologia presso l’Università di Cagliari. Seguiranno le domande del pubblico e la chiusura dei lavori, affidata a Mina Cilloni, segretaria nazionale Spi-Cgil dipartimento benessere-diritti.

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Assessore Spanu - georeferenziazione

L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu è intervenuto all’incontro sui sistemi di georeferenziazione che si è svolto nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, a Cagliari. 

«La Sardegna ha tutti i requisiti per diventare, nell’ambito dell’Agenda Digitale, uno dei poli strategici in grado di offrire servizi di carattere telematico a tutto il territorio nazionale – ha detto Filippo Spanu -. Per la nostra isola sarebbe una nuova grande opportunità sulla base di una tradizione ormai consolidata negli ambiti dell’informatica e della nuove tecnologie. Ho affrontato la questione nei giorni scorsi in un incontro con i rappresentanti dell’Agenzia per l’Italia Digitale che hanno manifestato grande interesse ad approfondire il tema.»
L’esponente Spanu ha poi ricordato «i passi avanti che la Regione ha fatto con i sistemi avanzati di georeferenziazione in contesti che riguardano direttamente la vita dei cittadini come l’urbanistica, la tutela dell’ambiente e del territorio, la protezione civile. Le nostre strutture hanno svolto un fondamentale lavoro di base che poi è stato sviluppato anche con l’apporto degli operatori privati».
«Per migliorare questi sistemi – ha aggiunto Filippo Spanu – c’è bisogno di connessioni internet veloci che solo la fibra ottica può garantire. Stiamo lavorando, con risorse pubbliche, per una diffusione capillare in tutto il territorio regionale della nuova rete in fibra ottica. 52 cantieri sono stati collaudati, in altri 22 comuni i lavori si concluderanno nelle prossime due settimane. E’ un grande investimento e un sostegno concreto alle istanze di sviluppo dei piccoli comuni dell’isola.»
Alcuni aspetti relativi all’Agenda Digitale della Sardegna, alle informazioni geografiche sul web per l’assistenza in agricoltura e al sistema SIRA per la gestione dei procedimenti ambientali sono stati approfonditi rispettivamente da Antonello Pellegrino (direttore assessorato Affari Generali), Marcello Onorato (Agenzia Laore) e Nicoletta Sannio (assessorato dell’Ambiente).

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Due tiri liberi realizzati da Scott Wood a 2″ dalla sirena finale, concessi per un discutibile fallo di capitan Devecchi, hanno deciso la prima sfida della regular season della nuova Basketball Champions League, ieri sera al PalaSerradimigni di Sassari, tra la squadra turca Pinar Karsiyaka e la Dinamo Banco di Sardegna: 88 a 87 (primo tempo 39 a 37 peri turchi).

E’ stata una partita molto equilibrata, bene interpretata dalla squadra di Federico Pasquini che è sempre stata a contatto degli ospiti, riuscendo anche a raggiungere un vantaggio di 9 lunghezze nel corso di uno straordinario terzo quarto, nel quale ha realizzato ben 28 punti nonostante un calo finale. A decidere l’esito del match, al di là dell’episodio finale, è stata sicuramente la deficitaria percentuale di Stipcevic, inferiore al 50%: 7 su 15.

La sconfitta brucia ma la prestazione lascia in eredità tanti elementi positivi che fanno ben sperare per la stagione appena iniziata. Straordinaria la prestazione dell’ex Avellino Levi Randolph, autore di ben 27 punti, con il 75% (3 su 4) nei tiri da tre punti e 4 rimbalzi, l’energia di Scott Bamforth, partito in quintetto e a segno con 8 punti e 5 assist, la sostanza di Rok Stipcevic (13 punti e 5 assist) e la concretezza di Achille Polonara (8 punti e 7 rimbalzi).

Nella Pinar, su tutti è emerso un grande Jarrod Michael Jones, autore di ben 29 punti.

La Dinamo già oggi ritorna al lavoro in vista del prossimo impegno casalingo in campionato, in  programma domenica contro una delle rivali storiche degli ultimi anni, Reggio Emili.

«E’ stata una partita decisa dai dettagli finali, giocata contro una squadra che non ha mai mollato neanche quando potevamo dare la spallata, nel terzo quarto. E poi quello che è successo alla fine era abbastanza prevedibile – ha commentato Federico Pasquini -. Non voglio parlare degli arbitri, ma dico che su una rimessa a quattro secondi dalla fine ci sta una difesa un po’ più maschia, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Detto questo, dobbiamo concentrarci sul lavoro difensivo e sulla concentrazione. Come è tipico di una squadra nuova e giovane eravamo anche un po’ nervosi in campo e abbiamo perso energia pensando troppo agli errori fatti. Quello che dobbiamo evitare è proprio questo, fare alcuni minuti di gioco ad altissimo e di grande sforzo e poi fermarci due minuti a pensare troppo. Credo che tutti questi elementi si possano migliorare lavorando insieme, crescendo. C’è il rammarico di questa partita – ha concluso Federico Pasquini – ma da domani si continua a lavorare.»

Dinamo Banco di Sardegna 87 – Pinar Karsiyaka 88

(18-19; 19-20; 28-24; 22-25)

Dinamo Banco di Sardegna. Spissu 6, Gallizzi, Bamforth 8, Planinic 5, Devecchi 3, Randolph 27, Pierre 8, Jones 9, Stipcevic 13, Polonara 8, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Pinar Karsiyaka. Ugurlu 9, Turen 8, Guven 2, Aygunduz, Waters 13, Celep, Wood 11, Kennedy 16, Jones 29, Gulaslan, Karahan, Dogan. All. Aleksandar Trifunovic.

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Il Collegio Ipasvi Carbonia Iglesias non può sostenere gesti ed intenti violenti contro operatori sanitari che durante il loro servizio si prendono cura del cittadino.

Aggressioni fisiche, comportamenti minacciosi, abusi verbali, ingiurie e calunnie anche via social e che si registrano a danni dei dipendenti (e degli infermieri per quanto ci compete) e in tutti i reparti, i servizi, le unità operative dove si verificano conflitti, si ha il dovere di evitarle, di ridurle, di prenderle in carico, di non considerarle fisiologiche e quindi ineluttabili.

La violenza sul luogo di lavoro è un problema di salute pubblica che in ASSL Carbonia e in ATS Sardegna è evidentemente il caso di attenzionare per trovare soluzioni. 

Pur consapevoli che per le professioni sanitarie è indubbio il rischio di subire aggressioni e che sia più elevato rispetto ad altri lavoratori che operano in contatto diretto con l’utenza, questo non può essere motivo di remissione rispetto alle cose da fare ed ognuno per il proprio ruolo in Azienda, dal management agli RLS, dai responsabili della sicurezza ai lavoratori stessi.

Ma non solo in azienda, perché rispetto a tali accadimenti anche le istituzioni, le rappresentanze sociali e dei cittadini e finanche la stampa hanno un ruolo nel canalizzare correttamente il notevole flusso di notizie e contesti che arrivano dal mondo della sanità, evitando di indurre pur indirettamente la popolazione a coltivare una rabbia crescente verso gli operatori delle strutture sanitarie. 

Si pubblicano, spesso, notizie a sensazione e non attendibili sui servizi sanitari, con la conseguenza che si sviluppano aspettative negative nei confronti dei servizi stessi, incitando pur indirettamente  la frustrazione e la rabbia e minando il rapporto di fiducia tra cittadini e operatori. 

Non possiamo non porre all’attenzione del dibattito alcune domande:

• La dimensione del fenomeno in Assl Carbonia è sottostimata?

• Sono i lavoratori e gli operatori sanitari a propendere di non denunciare gli episodi di violenza che subiscono?

• E’ l’azienda a depotenziare e derubricare gli episodi di violenza come ordinaria amministrazione?

• Il management ha maturato un atteggiamento adeguato nei confronti dell’operatore sanitario, medici ed infermieri in primis, oggetto di violenza?

• La Assl Carbonia-Ats Sardegna oggi e la ex ASL 7 prima, hanno mai invitato le istituzioni e le rappresentanze sociali a ragionare per stemperare tensioni ed accettare comunicazioni di notizie avverse sul riordino della rete ospedaliera e sull’emanazione di atti aziendali?

 Senza minimizzare i fatti ma nemmeno amplificandoli, è da tenere tutti bene a mente che le aggressioni sono al quarto posto tra i 16 casi segnalati nel IV e nel V Rapporto (2005-2012) del Protocollo di monitoraggio degli eventi sentinella del ministero della Salute.

Alcune recenti vicende di cronache e portate all’attenzione dell’opinione pubblica sono drammatiche, e si rende quanto meno consigliabile spendersi per sensibilizzare sul tema della violenza sugli operatori sanitari  senza ulteriore dilazione di tempo.

Non sempre i luoghi di cura sono in condizione di risolvere i problemi di salute personali dei cittadini in tempi “ragionevoli”, ma questo non è responsabilità degli operatori, e quando scatta la violenza in tante situazioni ed in tanti contesti assistenziali ordinari o in emergenza, è inaccettabile che a farne le spese siano professionisti e lavoratori la cui unica imprudenza è quella di destinare, in mezzo a mille difficoltà, il proprio servizio alla cura degli altri.

Gli operatori non devono sostituirsi all’Azienda e a chi la dirige, e le modalità di segnalare, protestare, denunciare da parte dei cittadini sono ben altre che atti di violenza fisica e verbale. 

Mettere in atto azioni più efficaci per proteggere l’incolumità degli operatori è un diritto, non un optional, così come è un diritto avere identificati i fattori di rischio per la sicurezza del personale ospedaliero e territoriale.

Concludiamo con l’evidenza che gli atti di violenza possono ripercuotersi negativamente anche sulla qualità dell’assistenza offerta ai cittadini.

Ed anche in tale direzione si apre l’opportunità di un confronto serrato.

Graziano Lebiu

Presidente del Collegio IPASVI Carbonia Iglesias