25 July, 2024
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«È stata una sorpresa enorme. Una settimana prima, quando ho saputo che ero stato scelto per la finale, mi sembrava già un risultato straordinario. Non avrei mai immaginato un esito del genere, è una grande soddisfazione per me per il mio paese e la Sardegna.»

E’ questo il commento di Filippo Lorrai, il 33enne di Sant’Antioco laureato in scienze delle comunicazioni e giornalismo all’università di Sassari che si è classificato al primo posto alla sesta edizione del premio letterario Rai “La Giara”: concorso nazionale che premia romanzi inediti di giovani autori.

Il titolo dell’opera che ha regalato il primo premio al giovane scrittore di Sant’Antioco è “Il grande Erik”. Racconta fasti e caduta dello stralunato circo del “Grande Erik”, dove l’ultima generazione di artisti, lavoranti, clown, cerca invano di mantenere viva la grandezza passata, fino alla disfatta finale.

Filippo Lorrai ha ricevuto il premio nel corso di una cerimonia, presentata da Giancarlo Magalli, nella sala degli Arazzi della sede Rai di viale Mazzini a Roma. I tre romanzi finalisti, dopo aver superato una prima fase di selezione regionale, sono stati giudicati dalla Commissione nazionale composta da Daria Bignardi, Pier Luigi Celli, Antonio Debenedetti, Gian Arturo Ferrari, Paolo Mauri e dal Laboratorio di scrittura creativa di Rai Eri.

“Il grande Erik” di Filippo Lorrai si è aggiudicato anche la pubblicazione dell’opera con Rai Eri con la motivazione: «L’autore con una scrittura suggestiva e poetica dipinge con grande naturalezza l’affresco di affetti, delusioni e speranze di una piccola pirotecnica tribù circense. Il circo, attraverso la storia di tre generazione, ci appare un poetico mondo a parte, assediato e sconfitto dalla violenta realtà esterna».

Tito Siddi

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Accelerano le esportazioni delle micro e piccole imprese della Sardegna. Gli acquisti esteri di prodotti da forno e carni lavorate, verdura e frutta conservata, prodotti ittici ma anche di abbigliamento e scarpe, di mobili e materiale metallifero, nel primo semestre 2017 sono cresciuti del 13,7% rispetto all’anno passato, arrivando a un controvalore di 169milioni di euro.

A certificare questi risultati è la rilevazione dall’Osservatorio per le Micro e Piccole Imprese di Confartigianato Imprese Sardegna sull’export delle MPI isolane nel I semestre 2017, su fonte ISTAT, che ovviamente esclude la raffinazione dei prodotti petroliferi.

A livello provinciale capolista Cagliari con 83milioni e +56,1% rispetto al primo semestre 2016. Segue Sassari con 38milioni, in calo dello 0,6% e Nuoro con 12milioni (-27%).

«L’impegno dei nostri imprenditori e il costante supporto della Regione sull’internazionalizzazione per il miglioramento della qualità dei prodotti, e per l’apprendimento di nuove tecniche di vendita e di conoscenza dei mercati esteri, stanno dando i primi frutti anche se è ancora presto per dare una valutazione – afferma Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna -. Crescono sempre più le imprese che partecipano alle iniziative sull’export e quindi è da apprezzare lo sforzo che si sta facendo anche sul fronte della formazione. Per affacciarsi sui mercati esteri, infatti, occorrono competenze che non tutte le realtà hanno. Per questo, le attività programmate per il prossimo futuro, sia di tipo formativo, sia i bandi sull’internazionalizzazione a breve in uscita, troveranno di certo interesse da parte dei produttori.»

L’agroalimentare è il settore che vede una crescita costante da diversi anni, anche se con qualche fase altalenante, e tra le esportazioni ha un peso del 43,3%. All’interno di questo, in termini di crescita percentuale, sono da sottolineare i picchi di crescita di frutta e verdura conservati (+67.9%), degli oli (+53,7%) e delle carni lavorate (+31,5%). Crescita, minore ma costante, anche per i prodotti da forno (pane, pasta e dolci) con +14,6% e prodotti ittici (+20%). In netto calo i formaggi (-11,3%).

Un posto di rilievo comincia a ritagliarselo anche il settore abbigliamento-tessile-calzaturiero, che racchiude anche la moda e quindi le produzioni artigiane sartoriali e gli accessori. Anche se rappresenta solo il 6,2% di tutte le esportazioni isolane, rappresenta in modo tangibile la maestria dei designer isolani ed il loro apprezzamento fuori dai confini nazionali. Tra tutte le voci che lo compongono, interessanti i dati degli articoli di abbigliamento (+27,4%), delle borse e del cuoio (+27,2%) e degli articoli di maglieria (+25,6%).

Il “Sistema Moda” della Sardegna, è un insieme di aziende impegnato nella confezione di articoli di abbigliamento, calzature e accessori, nella tessitura, nella realizzazione di gioielli, bigiotteria, complementi d’arredamento e occhialeria, con grosse prospettive di crescita; ciò viene certificato dal fatto che il 17% delle imprese sono imprese giovani con titolari sotto i 35 anni.

Per tutte le imprese della Sardegna, i principali Paesi partner rimangono sempre gli Stati Uniti in prima posizione e la Germania in seconda. Seguono Francia, Spagna, Svizzera, Cina, Canada, Giappone, Regno Unito e Olanda.

«Certamente parliamo di quantità e di controvalore ridotti rispetto ad altre realtà italiane – precisa il segretario – ma, in ogni caso, sono segnali positivi per le nostre piccole imprese ed una strada da perseguire con costanza per invertire nel lungo periodo le sorti dell’economia isolanaIn ultimo, visti anche i dati, riteniamo occorra lavorare non soltanto sui settori più maturi per l’export ma anche per la valorizzazione dei settori con importanti potenzialità, come ad esempio la moda – conclude Stefano Mameli – Confartigianato non farà venir meno il proprio supporto e collaborazione per accompagnare le imprese in questi percorsi

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Ai blocchi di partenza Il Grande Teatro dei Piccoli, la stagione di teatro per famiglie targataIs Mascareddas che per la sua quindicesima edizione si sdoppia tra Monserrato al MoMoTI e il capoluogo Cagliari al Teatro Massimo. Il via al cartellone – sabato 14 e domenica 15 ottobre – è nella casa base di Is Mascareddas a Monserrato, nel teatro in via 31 marzo 1943. Qui, alle 17.00, è di scena lo stabile d’innovazione per l’infanzia La Botte e il Cilindro nello spettacolo “Il lupo e l’agnello”, adattamento firmato da Francesco Enna delle più celebri favole del greco Esopo e del latino Fedro. Nella piéce della compagnia sassarese diretta da Pier Paolo Conconi, Stefano Chessa, Luisella Conti e Nadia Imperio si divertono a raccontare le fiabe utilizzando diversi linguaggi: narrazione, pupazzi, coreografie ed ombre.

Il doppio appuntamento (seguito da una recita per le scuole lunedì 16 ottobre) inaugura un ricco programma di spettacoli fino al 24 dicembre con altre sette tra le migliori compagnie nazionali di teatro ragazzi: da Ravenna il narratore e animatore Vladimiro Strinati e la formazione Drammatico Vegetale, una realtà consolidata come quella dello, da Gorizia il CTA, Centro Teatro Animazione e Figure, da Empoli Giallo Mare Minimal Teatro, da Modena I Burattini della Commedia. Completano il parterre di formazioni in campo per la stagione i padroni di casa e per la danza un’altra storica compagnia isolana come l’ASMED.

La formula del calendario è quella consueta: otto fine settimana con recite tutte il sabato e la domenica alle 17.00 per le famiglie e il lunedì alle 11.00 per le scuole.

Il 21 e 22 ottobre per le famiglie e il 23 ottobre per le scuole la stagione fa esordio a Cagliari nella sala M2 del Teatro Massimo (in viale Trento) con “Cip Cip Bau Bau”, del CTA di Gorizia. Un appuntamento, questo, inserito nel programma della rete dei festival d’autunno a Cagliari 10Nodi. La nuova produzione della centro teatrale friulano racconta ai più piccoli una lingua particolare ed affascinante, quella che intorno a loro parlano tanti piccoli amici a quattro zampe, o che svolazzano con becco e piume. 

Il 4 e 5 novembre per le famiglie (e il 6 per le scuole) si ritorna al MoMoTI per l’arrivo di maestro burattinaio: il modenese Moreno Pigoni de I Burattini della Commedia con lo spettacolo di teste di legno “Il Dottore Innamorato”. Nella commedia brillante della tradizione emiliana il protagonista è il dottor Balanzone desideroso di prendere moglie. La prescelta è la figlia di Sandrone, la bella Lisetta.

L’11 e 12 novembre per le famiglie e il 13 novembre per le scuole un altro appuntamento al Teatro Massimo, inserito nel programma di 10Nodi: “Accadueo”, della compagnia di Empoli Giallomare Minimal Teatro, spettacolo con otto piccole storie originali sull’acqua. In scena oltre l’attrice Vania Pucci, l’artista multimediale Giulia Rubenni, creatrice dal vivo di forme, veri e propri quadri, che tramite la videoproiezione diventano la scenografia dove l’attrice si muove e racconta. 

Il 25 e 26 novembre e il 27 novembre al Teatro Massimo va in scena “Il Vento e la Fanciulla”, produzione di teatro danza proposta da ASMED, una fiaba che prende spunto da antiche leggende Mongole diretta da Senio Giovanni Barbaro Dattena, con coreografia di Cristina Locci e musica di Michele Uccheddu. Sul palcoscenico con il regista e la coreografa Matteo Corso, Luana Maoddi, Sara Manca. I costumi sono di Stefania Dessì con le allieve dell’Istituto Professionale per i Servizi Sociali Sandro Pertini (Cagliari) e con la collaborazione di Uwe Endler.

Il mese di dicembre si apre al MoMoTI con l’attore e burattinaio di Ravenna Vladimiro Strinati e lo spettacolo “Nicola e il mare”.  Scritto da Strinati con Danilo Conti, che ne firma la regia, e Antonella Piroli, la pièce attinge dalla suggestione e dalla riscrittura di fiabe come ColaPesce, Il Sale. Il tema è quello del rapporto con la natura, con la genesi dell’esistenza, con le fiabe e i miti popola1ri che ci propongono uomini che conoscono il valore degli elementi.

Con “Uno, due, tre…”, dei ravennati Drammatico Vegetale si conclude la stagione al Teatro Massimo il 16 e 17 dicembre per le famiglie e il 18 dicembre per le scuole: una semplice storia di colori che pare ricavata da un quadro di Piet Mondrian, per attori e animazioni con oggetti e immagini. Un affresco a tre dimensioni raccontato da due attori di poche, anzi pochissime parole,  ideato da Pietro Fenati, in scena con Elvira Mascanzoni.

Ultimo appuntamento al MoMoTI il 23 e 24 dicembre per le famiglie (e venerdì 22 dicembre per le scuole) con “Giacomina e il popolo di legno”, omaggio de Is Mascareddas a due personalità fondamentali nella cultura del Novecento in Sardegna: Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi. Sessanta pupazzi e marchingegni sono animati da Tonino Murru, Donatella Pau e Cristina Papanikas. La regia è di Karin Koller, le musiche originali del sassofonista e compositore nuorese Gavino Murgia. Il disegno luci è ideato da Loïc François Hamelin.

 

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Tra i dieci fari del progetto “Cammini e Percorsi” dell’accordo Regione-Agenzia Demanio, c’è “Su Semafuru” dell’Isola di Sant’Antioco. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, nei giorni scorsi hanno presentato l’Accordo di collaborazione operativa che prevede la valorizzazione del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna, nell’ambito del progetto nazionale Valore Paese-Fari, Torri ed Edifici costieri e del programma regionale “Orizzonte Fari”, e l’adesione al progetto “Cammini e Percorsi” per il recupero degli immobili pubblici prossimi ai percorsi ciclopedonali ed ai cammini religiosi. La Regione individua, in tal modo, modalità operative e tempistiche per dare concreta attuazione al programma “Orizzonte Fari”, deliberato dalla Giunta lo scorso mese di giugno, volto al recupero ed alla valorizzazione di una serie di edifici costieri di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico, come i primi dieci fari inseriti nel programma vi è – come già sottolineato – anche “Su Semafuru” di Sant’Antioco. Si tratta della  vecchia stazione per le segnalazioni semaforiche di Capo Sperone, a Sant’Antioco, conosciuta appunto come “Su Semafuru”. L’immobile  riveste una grande importanza storico-culturale che, come altre strutture presenti lungo le coste della Sardegna, rappresenta un’importante testimonianza della storia moderna dell’isola.

“Su Semafuru” nel 2011 era tornato alla ribalta quando l’intera comunità antiochense si mobilitò a difesa dell’immobile, per impedire che il compendio ospitasse un inquietante radar di profondità di produzione israeliana che, se installato, avrebbe potuto creare seri problemi alla salute delle persone e all’ecosistema, a causa dell’emissione di potenti onde elettromagnetiche. La riqualificazione ed il riutilizzo di questi beni, che si vuole mettere nelle condizioni di creare reddito ed occupazione, consentiranno di sviluppare attività turistico, ricettive e museali in luoghi di straordinaria bellezza.

Con l’adesione al progetto “Cammini e Percorsi”, di cui la Regione curerà la cabina di regia, la Giunta regionale mira invece a riqualificare gli immobili di proprietà pubblica prossimi ai cammini religiosi ed alle ciclovie, per creare attività a servizio del cosiddetto turismo lento e per la riscoperta del territorio, in particolare nelle zone interne. Il Progetto esalterà, completandola, l’altra iniziativa strategica della Regione connessa alla realizzazione delle ciclovie turistiche (1.230 km dislocati in tutta l’Isola), creando i servizi per il cicloturista. «Entro l’anno – ha precisato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – saranno pronti i bandi di gara per la concessione di valorizzazione dei dieci fari, per una durata massima di 50 anni sino al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investitori pubblici o privati. I fari di tutto il mondo evocano grandi suggestioni e questa tipologia di beni vanta uno straordinario appeal anche nei confronti degli investitori. La priorità sarà data ai progetti più ambiziosi che contribuiscano al rilancio economico e turistico dei territori, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio».

Tito Siddi

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Valorizzare il patrimonio paesaggistico e identitario dei territori in cui si trovano le colonie penali e le ex colonie penali, oggi parchi naturali, e mettere insieme le risorse ambientali e culturali per promuoverle, in un’ottica di rete, in chiave turistica ed imprenditoriale. Sono questi gli obiettivi di “Liberamente” il progetto che, guidata dall’Istituto formazione lavoro donne (Ifold), vede il Parco nazionale dell’Asinara partner e protagonista attivo. Il progetto, inserito nel programma “Green & Blue economy” finanziato dalla Regione Sardegna, è stato presentato nei giorni scorsi a Isili, alla presenza del ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Tra gli obiettivi di “Liberamente” spicca la formazione di figure professionali in grado di promuovere, in modo innovativo, le ricchezze ambientali, culturali e identitarie delle aree interessate dalle colonie penali della Sardegna. Si tratta di figure che cureranno la diffusione di materiali didattici e la realizzazione di prodotti multimediali che, attraverso la tecnica dello storytelling, possano costituire esperienze di visite virtuali realizzate con le tecnologie immersive.

È prevista, inoltre, la formazione di nuovi imprenditori che sappiano proporre e gestire servizi turistici, quali punti di ristoro, servizi di accompagnamento, di produzione e commercializzazione di prodotti locali, strutture ricettive.

L’incontro di Isili è stato anche l’occasione per presentare al Guardasigilli il percorso progettuale svolto dal parco, con la valorizzazione della storia penitenziaria dell’Asinara: i contenuti dell’Osservatorio della memoria carceraria, recentemente allestito nell’ex diramazione centrale di Cala d’Oliva ed i risultati del recupero e della digitalizzazione dei vecchi archivi del carcere, con il coinvolgimento di una ventina di detenuti in articolo 21.

Il ministro Orlando – fanno sapere dalla direzione del Parco nazionale – si è impegnato a dare continuità alla collaborazione con l’Asinara attraverso l’attivazione di un protocollo d’intesa da stipulare con l’amministrazione penitenziaria regionale. Sarà così possibile proseguire il lavoro di digitalizzazione dei vecchi archivi e impiegare altri detenuti, in articolo 21, come guide dell’Osservatorio della memoria e manutentori delle strutture presenti nell’isola dell’Asinara in capo al ministero della Giustizia.

All’incontro di Isili hanno partecipato l’assessore regionale Virginia Mura ed il provveditore regionale Maurizio Veneziano, il presidente del Parco dell’Asinara Antonio Diana, il direttore Pierpaolo Congiatu ed il responsabile dell’Amp Vittorio Gazale.

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La direzione strategia dell’Aou di Sassari delibera l’atto aziendale e invia alla Regione il nuovo testo, con le integrazioni richieste da Cagliari. Lo ha fatto ieri pomeriggio, non prima di aver presentato alle organizzazioni sindacali, lunedì, e ai direttori delle strutture ospedaliere, ieri, le modifiche apportate al documento. L’atto aziendale, il primo nella storia dell’Aou sassarese a dieci anni dalla sua nascita, si avvia così lungo il percorso che, dopo le verifiche di congruità dell’assessorato regionale, lo renderà effettivo.

Dalle due riunioni di questi giorni, alle quali hanno partecipato anche il direttore sanitario Nicolò Orrù e il direttore amministrativo Lorenzo Pescini, è emerso una sostanziale approvazione dei contenuti. E se dai sindacati è arrivata la richiesta – subito accolta dal direttore generale Antonio D’Urso – di modificare una parte di testo relativa agli incarichi professionali, i direttori di struttura hanno mostrato di apprezzare lo sforzo messo in campo dalla direzione.

Con la delibera di giunta regionale dello scorso settembre, l’atto aziendale è stato confermato e resta valide le novità illustrate ai primi di agosto. Una situazione che, apprezzata dalla Regione, apre per l’Aou di Sassari un nuovo scenario nel quale disegnare il futuro dell’assistenza ospedaliera in città.

E se per alcuni dei rilievi introdotti dalla Regione, per la direzione strategia dell’Aou di viale San Pietro si tratta di «apportare adeguamenti formali», da Cagliari è stato chiesto anche di rivedere il numero delle strutture complesse attraverso la riduzione o riconversione di una struttura complessa di chirurgia generale e di una struttura complessa di medicina.

La Regione ha presentato un rilievo anche per le strutture complesse di medicina nucleare e di neuropsichiatria infantile. «L’assessore, però – si legge nella delibera di Giunta – per garantire un’adeguata qualificazione della rete assistenziale regionale, ha proposto di mantenere in deroga queste due strutture complesse «in ragione del ruolo di Hub svolto dal presidio ospedaliero nella rete regionale e per le quali dovranno essere condotte ulteriori valutazioni successivamente all’approvazione della rete ospedaliera».

«Per la maggior parte si tratta di modifiche di dettaglio – ha detto il direttore generale Antonio D’Urso – che ci consentono di affermare che l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha raggiunto un traguardo importante. L’atto aziendale, il primo a dieci anni dalla nascita dell’azienda, è confermato nei suoi aspetti innovativi.»

«Stiamo lavorando, inoltre, proprio sulla riconversione delle due strutture complesse per le quali la Regione ci ha chiesto di intervenire – ha aggiunto – cioè Patologia medica e Patologia chirurgica. Secondo quanto richiesto diventeranno strutture semplici dipartimentali. Una modifica che consentirà di inserirle in una nuova forma organizzativa ma che non cambierà il volto delle due strutture né l’impatto sull’utenza.»

Resta quindi confermata la novità più importante prevista nell’atto aziendale, cioè l’introduzione del dipartimento delle professioni sanitarie, apprezzato dalle associazioni sindacali del comparto per la capacità di dare dignità a una professione che in Aou rappresenta oltre la metà dei dipendenti. Conferme arrivano anche per la strutture semplice dipartimentale Coordinamento Breast unit, per il dipartimento Tutela delle Fragilità, per il dipartimento dell’Emergenza urgenza con due strutture complesse di Rianimazione. Quindi per la creazione della struttura semplice dipartimentale di Coordinamento codice rosa e vittime di violenza che potrà trovare spazio all’interno del pronto soccorso e per il dipartimento Tutela salute della donna. Restano confermate ancora la struttura complessa di Chirurgica Pediatrica e le strutture semplici di pronto soccorso di Ostetricia e Pediatria. La Dermatologia del Santissima Annunziata resterà struttura complessa sino al collocamento a riposo del direttore quindi sarà trasformata in struttura semplice.In tema di dipartimenti, è stato ricordato che quelli dell’assistenza integrata saranno dieci, 5 essenziali per la didattica e la ricerca, a direzione universitaria con direttore designato dal rettore, e 5 nei quali la nomina del direttore avverrà attraverso il passaggio nei comitati di dipartimento, le relative elezioni quindi con la designazione da parte del direttore generale su una rosa di nomi.

La direzione lunedì sera ha così approvato l’atto aziendale, entro i trenta giorni di tempo previsti dalla Regione, e ha disposto l’invio all’assessorato regionale che dovrà verificarne le prescrizioni. Una volta approvato dalla direzione dell’assessorato regionale, l’atto acquisterà validità e forza di documento di organizzazione. «Stiamo già avviando la programmazione per lo studio del regolamento attuativo dell’atto – ha fatto sapere il manager dell’Aou – che consentirà di definire le modalità operative, a partire dalla nomina quindi elezione dei direttori di dipartimento, delle strutture complesse, semplici dipartimentali e semplici». E se per l’Aou il nuovo atto è un risultato storico, questo arriva anche a un anno esatto dall’insediamento del direttore generale.

Dal manager quindi un appello all’unità. «Un gruppo di professionisti si riconosce per i valori con i quali opera – ha concluso – cogliamo, allora, l’occasione per un rinnovamento delle relazioni e valorizziamo ciò che ci unisce e non quello che ci separa. Lavoriamo assieme sui percorsi assistenziali e diamo alla città di Sassari dimostrazione di unità. Soltanto così i cittadini si rivolgeranno a noi con maggiore desiderio e fiducia».

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Mercoledì 11 ottobre, alle 11.00, verrà presentato il progetto di rilancio del mercato civico di Carbonia.

Il mercato civico di Carbonia è, da sempre, un punto di riferimento per il commercio del centro cittadino, ma, oggi più che mai, necessita di iniziative di promozione e di marketing in grado di preservare la sua funzione, soprattutto in un contesto caratterizzato dalla concorrenza della Grande distribuzione organizzata. Iniziative che, per avere successo, devono essere caratterizzate dall’unità di intenti di tutti gli esercenti del mercato civico. Ed è proprio questo il principio ispiratore che darà origine all’evento “Uniti si vince, sempre! Grande inaugurazione per il rilancio del mercato civico”. Si tratta di un’iniziativa di marketing curata dall’azienda Worldesign, con la collaborazione di numerosi imprenditori cittadini e il supporto dell’assessorato delle Attività produttive del comune di Carbonia, guidato da Mauro Manca: «ll rilancio del mercato civico è uno degli obiettivi del nostro programma di governo. Siamo entusiasti di questa iniziativa, lanciata in collaborazione tra l’Amministrazione comunale, gli operatori del mercato civico e diversi imprenditori cittadini, con l’obiettivo di far sì che questa struttura possa tornare ad essere un riferimento non solo commerciale, ma anche centro di aggregazione sociale, come lo era un tempo».

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Giovedì 12 ottobre, alle ore 12.00, presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari si terrà un convegno sulla Zona Franca al consumo in Sardegna. Relatrice sarà la dott.ssa Maria Rosaria Randaccio, intendente di finanza in pensione e presidente del Movimento Sardegna Zona Franca. Saranno presenti, oltre all’avv. Francesco Scifo, segretario politico del Movimento, anche alcuni membri del Consiglio Direttivo e personalità del mondo universitario.

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«Il nostro voto contrario allo schema di rimodulazione dei presidi ospedalieri contenuto nel capitolo 5 del documento di riordino della rete ospedaliera è legato a un errore a monte che riteniamo dover sottolineare: quello di chi pensa sia possibile intervenire sulla rete degli ospedali sardi, sulle loro specialità e sui loro numeri senza aver agito prima sulla rete territoriale e sull’avvio del sistema dell’emergenza-urgenza.»

Lo scrivono, in una nota, i consiglieri regionali di Campo Progressista Sardegna, Francesco Agus ed Annamaria Busia.

«Nessuno si illuda – aggiungono Francesco Agus ed Annamaria Busia –: senza queste premesse difficilmente questo riordino avrà un senso e un’utilità, soprattutto considerando i problemi finanziari che da anni condizionano il settore e l’enorme debito accumulato su cui a Roma sono ancora in corso trattative. 

Rileviamo come, anche oggi, non siano mancate le proteste dei territori e dei primi cittadini di molti comuni sardi, così come anticipato dal parere negativo e mai ritirato del Cal. Pensare di risolvere questi problemi con semplici bilanciamenti territoriali è un’idea pericolosa e, nella migliore delle ipotesi, velleitaria .La sanità necessità di ragionamenti complessivi, non di interventi spot o a compartimenti stagni capaci, al massimo, di tenere il sistema in equilibrio precario sino alla prossima legislatura.

«È positivo, invece, il fatto che la commissione Sanità – concludono Francesco Agus ed Annamaria Busia – abbia valutato positivamente alcuni emendamenti migliorativi. Valuteremo nel proseguo della discussione in che modo contribuire ulteriormente al dibattito.»

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Durante il mese di 0ttobre i Testimoni di Geova di tutto il mondo sono impegnati in un’estesa campagna di distribuzione del numero di Svegliatevi! dal tema: Disastri e calamità. Cosa fare prima, durante e dopo. Anche la locale comunità sarà attivamente impegnata a sostenere questa campagna di informazione, distribuendo questo numero speciale nel territorio del Sulcis Iglesiente.

I recenti avvenimenti hanno reso evidente come l’Italia sia un paese ad alto rischio di calamità naturali, come alluvioni, terremoti, incendi, trombe d’aria, eruzioni vulcaniche e altro. Purtroppo, negli ultimi anni è aumentata l’incidenza di alcuni di questi eventi calamitosi causando morte e ingenti perdite economiche.

Questo numero di Svegliatevi!, presenta alcuni consigli che possono aiutare a prepararsi per un disastro o una calamità naturale indicando cosa fare prima, essendo ben preparati; durante, evitando inutili perdite di tempo e dopo un disastro, rimanendo in un posto sicuro.

All’interno della rivista è presente un utile riquadro dal tema: Avete un kit di emergenza?, che indica alcuni oggetti che, in base alle necessità e al posto dove si vive, potrebbero essere inseriti in uno zaino o in un borsone, pronto e accessibile in caso di emergenza.

Questa rivista che ha una tiratura di oltre 60 milioni di copie in 118 lingue è disponibile gratuitamente nelle sale del Regno, negli espositori mobili o scaricabile al seguente link: https://www.jw.org/finder?pub=g17&issue=2017-10&wtlocale=I&srcid=share .