25 July, 2024
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C’è ancora spazio in Sardegna per una sinistra di Governo? E quale sinistra? Sono interrogativi ai quali cercherà di dare delle risposte il convegno“Quale Sardegna – Quale Sinistra” organizzato per venerdì 13 ottobre, a Sassari, presso il Centro sociale San Giorgio a Li Punti.

Dopo l’introduzione di Salvatore Meloni (segretario provinciale Sinistra Italiana) su “Quale Sardegna”, interverranno: Omar Chessa (Art. 1 MDP), Roberto Mirasola (Sinistra Italiana), Giovannino Deriu (Rifondazione Comunista), Patrizia Marongiu (PCI), Massimo Dadea (ex assessore regionale), Maria Antonietta Mongiu (associazione Lamas), Gesuino Muledda (Rossomori), Francesco Soro (Possibile), Sandro Roggio (Urbanista), Giovanni Tendas (Sinistra Italiana) e Claudia Zuncheddu (consigliere regionale Sardegna Libera).

Dopo la pausa pranzo, dalle ore 16.30, introdurrà il tema “Quale sinistra” Antonello Licheri (segretario regionale Sinistra Italiana). Interverranno Pippo Civati (Possibile), Miguel Gotor (Art. 1 – MDP) e Nicola Fratoianni (Segretario Nazionale Sinistra Italiana. Parteciperanno al dibattito anche Michele Carrus (CGIL), Gaetano Galia (Salesiani), Lilli Pruna (Sinistra Italiana), Maria Graziella Serra (Sinistra Italiana), Fiorella Tilloca (Sinistra Italiana) e Franco Uda (dirigente nazionale Arci).

Hanno dato la loro adesione, e interverranno, inoltre, Pasquale Lubinu (coordinatore provinciale di Art. 1 – MDP), i consiglieri regionali Luca Pizzuto e Daniele Cocco (art. 1 – Sdp), Thomas Castangia, dirigente regionale di Possibile, Piero Cossu, presidente regionale ANPI.

Il dibattito, aperto a tutti, sarà coordinato dal giornalista Costantino Cossu. Ci sarà la possibilità di pranzare all’interno della struttura.

«Si tratta del primo evento – si legge in una nota – che vede la partecipazione di tutta la sinistra plurale, quella organizzata nei partiti e movimenti (presenti con i più autorevoli dirigenti nazionali) e quella che fa capo alle associazioni e ai movimenti della società civile, quindi un importante momento di dialogo e confronto nel processo di costruzione di una alternativa alle politiche del governo nazionale e di quello regionale.»

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In occasione del referendum del 1° ottobre indetto dal governo catalano sull’indipendenza della regione dalla Spagna, Progres Progetu Repùblica ha inviato una delegazione di attivisti in qualità di osservatori internazionali.

Tra loro, vi era il segretario della delegazione internazionale Gianluca Collu, che tira le somme dell’esperienza vissuta.

Il referendum catalano è stata l’occasione giusta per vivere in prima persona un momento storico fondamentale per il futuro di un popolo che ambisce ad autodeterminarsi e costruire una nuova Repùblica.

Esserci è stato importante anche perché in questo processo che interessa tutte le nazioni senza stato del continente è utile verificare la credibilità dei principi democratici a fondamento dell’Unione Europea: nella partita tra Spagna e Catalogna, infatti, è in gioco anche il futuro dell’Europa.

Ciò a cui abbiamo assistito come rappresentanti della delegazione di Progetu Repùblica è un esempio straordinario su come i catalani sono riusciti, in maniera non violenta ma determinata, a mettere in scena una entusiasmante storia di libertà e diritti, di inclusività e partecipazione, di passione e volontà.

Sono migliaia i volontari che hanno garantito il regolare svolgimento del referendum, consentendo al popolo catalano di esprimere il proprio parere sul futuro della loro terra.

È stato un privilegio partecipare ai presidi in difesa dei seggi e delle regolari votazioni, malgrado la polizia spagnola, con lo scopo di terrorizzare i catalani – e quindi di bloccare l’afflusso ai seggi – abbia vergognosamente fatto uso della violenza su cittadini inermi, sgomberato e chiuso seggi, sequestrato le urne con i voti, una rete organizzativa perfetta ha comunque permesso a oltre tre milioni di cittadini di esercitare il democratico diritto di votare.

Oggi la Catalogna è una nazione che vive la concreta opportunità di dire addio all’uso della parola indipendenza; con la nascita della nuova Repubblica “indipendentzia” verrà ricordata una volta all’anno in una giornata di festa nazionale, come il 6 dicembre per l’Irlanda.

Quello catalano per come viene conseguito è un percorso in cui noi di ProgReS ci riconosciamo intimamente, la forza della nonviolenza, della ragione e del sorriso sono in grado di vincere su qualsiasi tipo di ingiustizia e prevaricazione.

La lotta per l’autodeterminazione del popolo catalano deve essere un esempio per il popolo sardo, un esempio che non possiamo permetterci di ignorare seppur consci che non vi è alcuna strada facile per la libertà. Raccontare ciò che abbiamo vissuto e visto a Barcellona è importante perché deve essere da stimolo per le nostre azioni future. Nelson Mandela diceva: «Per gli uomini la libertà della propria terra è l’apice delle proprie aspirazioni». Noi ci crediamo.

Fìntzas a s’indipendentzia!

 

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PittaRosso è uno dei maggiori protagonisti nella vendita al dettaglio di calzature e pelletteria. L’azienda italiana ha dimensioni nazionali. Con oltre 200 punti vendita in Italia ed all’estero è una realtà distributiva da sempre attenta alla qualità, alle tendenze moda e, sopratutto, ai prezzi. Tutti i negozi PittaRosso hanno un vastissimo assortimento di calzature per la donna, l’uomo ed il bambino.

PittaRosso, sull’onda del successo ottenuto negli anni, comunica che: «L’espansione di PittaRosso non si ferma! Per questo siamo alla ricerca di profili interessati ad entrare a far parte di una realtà coinvolgente e stimolante, in grado di condividere con noi un forte progetto di sviluppo».

Le figure maggiormente ricercate al momento sono quelle di… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/copia-di-pittarosso .

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La squadra dei Diavoli Rosa Brugherio ha vinto, come da pronostico, la 16ª edizione del Memorial “Giacomo Cabras” di volley, disputato venerdì e sabato al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. In finale, i lombardi, terzi classificati nel girone B dello scorso campionato di B1, hanno superato nettamente la Polisportiva Sarroch, con il punteggio di 3 set a 0, dopo aver superato in semifinale la VBA/Olimpia Sant’Antioco, per 3 a 2. La Polisportiva Sarroch era approdata in finale, superando in semifinale il Cus Cagliari Sandalyon per 3 set a 1.

Nella finale per il terzo e il quarto posto, la VBA/Olimpia Sant’Antioco ha superato il Cus Cagliari Sandalyon per 3 set a 1.

Per le quattro squadre protagoniste del Memorial, è stato l’ultimo test in preparazione del debutto nel nuovo campionato di serie B che prenderà il via sabato prossimo, 14 ottobre. Le tre squadre sarde sono state inserite nel girone F, comprendente 13 squadre, sarde, laziali e campane (il Brugherio è stato confermato nel girone B). La VBA/Olimpia del neo allenatore Tony Bove debutterà sul campo del Volley Marcianise, in provincia di Caserta, sabato 14 ottobre, alle ore 19.00. Sempre sabato, la Polisportiva ospiterà la Virtus Roma, inizio ore 16.00; e la matricola Cus Cagliari Sandalyon, infine, ospiterà la Fenice Pallavolo Roma, inizio ore 15.30.

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Il ministero della Salute ha concesso la deroga sui punti nascita con meno di 500 parti all’anno solo per gli ospedali di Scandiano (Re) e per i due del cratere sismico: Mirandola (Mo) e Cento (Fe).

Non viene concessa per le strutture di Castelnovo ne’ Monti (Re), Pavullo nel Frignano (Mo), Borgo Val di Taro (Pr) e La Maddalena (SS). Di conseguenza, l’attività in questi ultimi punti nascita dovrà essere sospesa.

«Ancora una volta la politica perde un’occasione per dimostrarsi vicina ai cittadini, anzi penalizza proprio le realtà più lontane, più scomode rispetto alle città – dice Emanuela Cioni, presidente CISADeP – Coordinamento Italiano Sanità Aree Disagiate e Periferiche -; questa decisione ci rattrista perché comporta conseguenze molto negative anche per il nostro territorio, crediamo, infatti, che sia così messa una pietra sopra alle possibilità di riaprire il punto nascita di Porretta Terme; ma, contemporaneamente, questa decisione ci da ancora maggiore determinazione, perché conferma che è necessario, fondamentale, difendere con tutte le forze i presidi ed i servizi ancora presenti ed attivi nelle aree disagiate.»

«Dobbiamo quindi ribadire che le persone residenti in montagna e nelle isole – aggiunge Emanuele Cioni – sono considerate cittadini di serie B e che la volontà della politica, dietro parole come sicurezza ed ottimizzazione è di smantellare un pezzo alla volta gli ospedali delle zone più disagiate!»

«La Regione afferma che verranno messi in campo investimenti per potenziare gli ospedali montani e per mettere in sicurezza i futuri parti, benissimo, vogliamo crederci, ma secondo noi i protocolli messi in atto finora nel nostro territorio non garantiscono la tanto decantata sicurezza di partorienti e nascituri. Seppur delusi – conclude Emanuela Cioni -, siamo ancora più motivati e determinati a continuare questa lotta, chiedendo l’aiuto dei cittadini, perché è ormai chiaro che i nostri diritti dobbiamo difenderli da soli.»

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E’ un’autentica macchina da goal il nuovo Carloforte di Tony Poma, capolista del girone A del campionato di Promozione regionale, a punteggio pieno dopo le prime due giornate, in condominio con l’Arbus. Dopo aver travolto il Vecchio Borgo Sant’Elia all’esordio con il punteggio di 4 a 0, oggi i rossoblu tabarchini hanno fatto ancora meglio, rifilando un tennistico 6 a 0 al Quartu 2000, formazione presentatasi al Comunale Nuovo Puggioni di Carloforte con il nuovo tecnico Nicola Puddu in panchina al posto di Maurizio Rinino, esonerato clamorosamente dopo la netta sconfitta casalinga subita alla prima giornata contro il Seulo 2010 per 3 a 0. L’Arbus ha superato agevolmente il Vecchio Borgo Sant’Elia, per 3 a 0.

Trasferta sfortunata per il Carbonia, piegato di misura sul campo del Sant’Elena, a Quartu, con il punteggio di 2 a 1. I ragazzi di Andrea Marongiu, dopo un primo tempo senza goal, hanno subito un primo goal beffardo, riuscendo a rimontare con un bel calcio di punizione di Gabriele Concas, dopo aver colpito una traversa con Momo Cosa. Su calcio di rigore, molto contestato, il nuovo vantaggio del Sant’Elena e sfortunata reazione finale del Carbonia che ha colpito un secondo legno con Claudio Cogotti.

Sugli altri campi, larga vittoria del Selargius sul Bari Sardo, 5 a 0; pari con tanti goal tra Andromeda e Idolo, 3 a 3; vittoria di misura del La Palma Monte Urpinu sul Gonnosfanadiga, 1 a 0, e pari senza goal nel big match tra Siliqua e San Marco Assemini ’80 e tra Seulo 2010 ed Arborea.

Mercoledì, alle 15.00, il Carbonia tornerà in campo al Comunale “Carlo Zoboli” contro l’Arbus, per l’andata degli ottavi di finale della Coppa Italia. Domenica prossima, per la terza giornata del campionato, il Carbonia sarà impegnato ancora al “Carlo Zoboli”, contro l’Andromeda, mentre il Carloforte giocherà ad Arborea.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, l’Atletico Villaperuccio ha superato in casa la Libertas Barumini per 4 a 2 ed ora guida la classifica in solitudine a punteggio pieno, con 6 punti. Alle sue spalle un gruppo di ben 6 squadre, a quota 4 punti, tra le quali ci sono la Monteponi di Walter Poncellini, fermata sullo 0 a 0 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi; l’Atletico Narcao, impostasi di misura, 2 a 1, nel derby casalingo con il Cortoghiana; ed il Villamassargia, vittorioso a Senorbì con il punteggio di 3 a 1.

Prima vittoria per la matricola Atletico Masainas sulla Fermassenti, 2 a 1, e larga vittoria per la Gioventù Sarroch sul Domusnovas Junior Santos, 5 a 2. La Villacidrese ha superato per 2 a 1 il Villanovafranca; 1 a 1, infine, tra Pula e Virtus Villamar.

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Questa sera, alle 19.00, per l’Ottobrata iglesiente 2017, al Teatro Electra di Iglesias, è in programma un concerto del Festival Internazionale “Arpe dal mondo”, in occasione della Giornata Mondiale degli Emodializzati, organizzata in collaborazione con ANED Sardegna. L’ingresso è gratuito.

Martedì 10 ottobre, dalle ore 9.00, 12° Festival di letteratura per ragazzi “Tuttestorie”; alle 18.30, inaugurazione  della mostra “Frammenti di memoria… di don Luigi Cinesu”, a cura della Pro Loco, nel Chiostro di San Francesco. La mostra sarà visitabile dal 10 al 15 ottobre.

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«La Sardegna è una zona che io definisco una Pompei del mare non compresa, con i suoi nuraghi, i menhir, e una ricchezza di siti archeologici impressionante. In questo nuovo libro non troverete mai Atlantide, ma l’isola di Atlante». A Sergio Frau, giornalista e autore del volume “Le colonne d’Ercole” e del recente “Omphalos”, è stato assegnato il Premio Lawrence 2017, durante la conferenza stampa tenutasi nella carrozza Bauchiero (di recente ricostruzione) alla Stazione di Monserrato, in occasione della seconda giornata della decima edizione del “Festival Internazionale della Letteratura di viaggio D. H. Lawrence”. «Con questo libro che è un ponderoso e documentario saggio, ma anche una appassionata, colta e affascinante narrazione, l’autore si dimostra uno scrittore a 360° e un entusiasta ricercatore a cui la Sardegna per prima deve un ringraziamento e un incoraggiamento a valorizzare e diffondere il suo lavoro di ricerca». Questa in sintesi la motivazione del premio letta dal sindaco di Mandas, Marco Pisano, durante l’incontro di sabato mattina.

Un riconoscimento prestigioso per la sua carriera e per il suo nuovo libro “Omphalos” (Edizioni Nun Neon) che arriva dopo un decennio di ricerca e che gli verrà consegnato ufficialmente stasera, alle 21.00 in occasione dell’ultima giornata del festival, a Mandas. «Il nuovo libro di Sergio Frau arriva dodici anni dopo le Colonne d’Ercole e di questa ulteriore inchiesta non possiamo che essere orgogliosi. Gli studi e le ricerche sul nostro passato non possono che aiutarci a crescere e noi abbiamo il dovere di stimolare la curiosità nei giovani e di indurli a scoprire la memoria della loro cultura, e l’importanza della Sardegna al centro del Mediterraneo», ha aggiunto il primo cittadino di Mandas. Un libro che disegna un grande affresco di miti, civiltà, religioni, esplorando e utilizzando le fonti di biblioteche, i grandi autori della storia. «Non sono il primo a dire che Atlante è al centro del mondo, ne hanno già parlato Eschilo, Omero, Plutarco, Esiodo, Socrate, Aristotele, Platone, Diodòro Siculo – ha sottolineato Sergio Frau -. Stavolta ho fatto due volte il giro del mondo: prima dal punto di vista archeologico, perché volevo capire che tipo di contatti ci potevano essere nella preistoria e il secondo era capire quale è l’aldilà della varie fedi. E l’aldilà scopro che è sempre un altrove, ma è sempre un altrove dove tramonta il sole, e il sole tramontava da noi». Un viaggio affascinante tra «costellazioni e archeoastronomia, riti e miti che hanno guidato il pensiero umano dei millenni sino alle soglie della storia come ce la raccontano i testi scritti», citando ancora la motivazione del premio all’autore romano, ospite ieri sera nella sede del compendio culturale di San Francesco per la presentazione del suo libro.

E sulle tracce del viaggio in Sardegna, isola sacra ombelico del mondo, si conclude oggi, domenica 8 ottobre, il festival di letteratura di viaggio dedicato allo scrittore inglese D.H. Lawrence e alla sua opera “Sea and Sardinia”. Si parte dalla mattina alle 11.00 con la premiazione Concorso scolastico sul tema La letteratura di viaggio; alle 11.30 la presentazione del libro “Giampiero Marras Meloni. Identikit di un patriota sardo” (Alfa Editrice) di Costanzo Anacleto Bàrmina, un viaggio tra le nazioni senza Stato d’Europa e d’Italia; alle 18.00 il viaggio oscuro nella seconda metà del ‘700 di “Son luce e ombra” di Eliano Cau (Condaghes) ambientato per le vie mute del Barigadu e del Mandrolisai; alle 19.00 si parlerà con l’autore Maurizio Feo del libro “La malaria in Sardegna” (edizioni Grafiche del Parteolla), presentazione a cura di Gianni Murgia; alle 20.00 tra parole, poesia e musica si chiude il festival domenica alle 21.30 con l’artista emergente algherese Davide Casu che con il suo concerto, sul palco insieme a tre grandi musicisti tra i più stimati della scena jazz nazionale e regionale quali Marcello Peghin (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso) e Gianrico Manca (batteria), e le sue poesie raccolte nel volume “Poetica” disegna rotte e itinerari mentali arricchiti dall’uso delle lingue sardo, catalano, italiano, facendosi apprezzare con crescente successo nei palchi sardi e non solo. Un fitto intrecciarsi di incontri, scambi e contaminazioni tra cultura, turismo, buon cibo e immersione in una genuina identità sarda.

 

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Si chiama Horus la nuova frontiera della medicina. Un visore per la realtà aumentata che entra  in sala operatoria e negli ambulatori dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, al San Giovanni di Dio e al Policlinico. Horus consente ai medici non solo di trasmettere l’intervento e consultare in tempo reale colleghi in tutto il mondo, ma anche di guardare, proiettandoli nelle lenti, esami, radiografie o altri documenti come i protocolli, semplicemente richiamandoli  con comandi vocali. La sperimentazione partirà nella Clinica Odontoiatrica, diretta dal professor Vincenzo Piras, in collaborazione con un gruppo di ricercatori di vari paesi guidati dal professor Raffaele Ciavarella (docente e ricercatore della Sorbona di Parigi), ideatore e realizzatore di questo sistema che porta l’Aou di Cagliari a confermarsi leader nell’innovazione in sanità.

«Si tratta di un sistema rivoluzionario – spiega il professor Piras – che aiuterà i medici a fare diagnosi sempre più precise: basti pensare all’utilizzo che ne può fare il chirurgo, l’internista o anche l’anatomo-patologo,  per non parlare degli studenti che possono osservare direttamente il campo operatorio guardando con gli occhi del chirurgo».

«I comandi – dice il capo progetto Raffaele Ciavarella – sono impartibili vocalmente, e questo lascia le mani libere al medico. Il visore ingrandisce quello che sto vedendo fino ad otto volte, consente di filmare, fotografare,  evidenziare le differenze tra quello che sto facendo e quello che dovrei fare, semplicemente muovendo gli occhi. Permette di sapere dove passano i vasi sottocutanei,  fa vedere in 3D, consente di navigare nella letteratura medica e consultare tutti gli esami clinici eseguiti sui pazienti. Il caschetto permette di lavorare sempre con dei riferimenti colorimetri e ambientali stabili e ottimali, riduce al minimo lo sforzo fisico e della vista (autofocus, autoiris, HDR), svolge per il medico istantaneamente lunghe e complicate ricerche confrontando immagini con migliaia di altre (in librerie) e ne evidenzia le differenze».

Per Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, «l’innovazione in medicina è fondamentale. La nostra è un’azienda smart, giovane e attenta alle esigenze dei nostri pazienti: puntare sulla novità consente di garantire ai cittadini cure di qualità e nuove metodologie di intervento». 

Con Horus che verrà testato all’Aou di Cagliari, aggiunge il direttore della clinica Odontoiatrica si possono fare  tante cose anche dal punto di vista della didattica. «Pensiamo al tutoraggio clinico a distanza – spiega il professor Piras – il tutor da qualunque parte del mondo può seguire ciò che sta facendo lo studente, può parlare e indicare sullo schermo, dentro gli occhiali, il punto o la regione da considerare. Per non palare poi della second opinion, del consulto in diretta con un collega o un super esperto che vede esattamente ciò che sta guardando il medico curante».

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Giovedì 5 ottobre il cavaliere Casimiro Fois ha tagliato il traguardo del secolo di vita circondato da parenti ed amici nella sua casa al centro di Giba; ieri i festeggiamenti si sono spostati di alcune centinaia di metri, nei locali del ristorante La Rosella, dove la sezione di Carbonia dell’ANMIG, l’associazione dei mutilati ed invalidi di guerra, della quale è socio da anni, ha convocato l’assemblea annuale. Casimiro Fois è stato per diverse ore al centro dell’attenzione, riuscendo a “sopportarne” il peso con un’invidiabile serenità e resistenza fisica.

A festeggiare il centenario di Giba sono arrivati a La Rosella, tra gli altri, il comandante della Guardia Costiera di Sant’Antioco, tenente di vascello Maria Teresa Ostuni; i vice comandanti del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri di Teulada, il tenente colonnello Giuseppe Ciuchetti ed il tenente colonnello Attilio Burdi; il presidente regionale onorario dell’ANMIG Antonio Manca (98 anni e mezzo, arrivato da Sassari); il presidente della sezione ANMIG di Oristano Francesco Bianchina (91 anni); la signora Lucia, vedova di Modesto Melis, scomparso lo scorso gennaio a quasi 97 anni, uno dei sopravvissuti ai campi di concentramento di Mauthausen e Gusen e, negli ultimi anni, presidente della sezione ANMIG di Carbonia, con la figlia Teresa ed una nipote; ed il sindaco di Giba, Andrea Pisanu.

Dopo gli interventi degli ospiti, Casimiro Fois ha raccontato alcune delle esperienze vissute nel corso del servizio militare in Marina, raccolte 9 anni fa nel piccolo libro “Ricordi e memorie di guerra” che ha donato ai presenti, sottolineando come sia riuscito ad uscire vivo da tante situazioni drammatiche ma di portarne ancora i segni nel corpo, con centinaia di schegge.

Al termine della cerimonia, il pranzo ha visto Casimiro Fois ancora protagonista, gustare tutte le portate della raffinata cucina de La Rosella, dagli antipasti di terra e mare fino ai dolci preparati dalla signora Delogu, madre di Agnese, presidente regionale dell’ANMIG, alle torte, due preparate dalla famiglia, una con 100 candeline che ha concorso ad accendere e poi a spegnere, e una dall’associazione ANMIG.

Vediamo ora l’intervista realizzata prima del pranzo, allegata con un ricco album di fotografie.

Giampaolo Cirronis