26 July, 2024
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Cultura e turismo sono un binomio vincente, e la Sardegna è tra le Regioni italiane più appetibili per una vacanza, che oltre al mare, offra altri elementi importantissimi che il turista esigente cerca costantemente nelle sue peregrinazioni alla scoperta della meta ideale per le proprie vacanze.

Cultura, ambiente incontaminato, proposte enogastronomiche d’eccellenza, ed un territorio dell’interno sempre più vivace e pronto ad accogliere, oltre la stagione estiva, anche i vacanzieri propensi ai viaggi nel periodo di media e bassa stagione.

Elementi vincenti che hanno fatto segnare nel 2017 un boom di presenze nell’isola, dal Nord al Sud, sia nelle strutture alberghiere di lusso che nella ricettività media e alternativa.

Crescono e si moltiplicano rassegne multidisciplinari in giro per la Sardegna che puntano a mostrare vari aspetti delle bellezze tipiche del territorio, e anche il turismo diffuso prende piede con numerosi progetti e imprenditori disposti a investire.

Ci crede molto anche la Costa Smeralda che già da anni, grazie al Consorzio, al Comune di Arzachena, alla Marriott ora e prima la Starwood, propone eventi culturali, escursioni nei sentieri più suggestivi, spettacoli, mostre, grandi concerti che coraggiosamente si estendono anche nei mesi più deboli, quando non tutti gli operatori riescono a garantire servizi continuativi, anche se molto è stato fatto negli ultimi anni per prolungare la stagione e attrarre un flusso turistico che sceglie volutamente mesi a ridotta densità di visitatori.

La prima edizione del Premio Costa Smeralda si celebrerà, proprio in ossequio a quella che vuol essere una filosofia vincente per i prossimi anni, in un mese dalle grandi potenzialità e che può crescere esponenzialmente come momento di grande interesse per un turismo proveniente da paesi nordici e da altri Continenti.

Ottobre è il mese prescelto dal Consorzio Costa Smeralda, presieduto da Renzo Persico e diretto da Massimo Marcialis, per questa prima edizione della manifestazione che intende, nel tempo, richiamare grandi ospiti, sia nazionali che internazionali, per inaugurare la stagione estiva cercando di anticipare il più possibile l’arrivo di grandi flussi di turismo culturale.

Il programma studiato dal Consorzio per inaugurare la vita del Premio Costa Smeralda è ricco di iniziative ed eventi, partendo dalle scuole, coinvolte a pieno titolo nel progetto per l’importanza che i giovani rivestono nel futuro del Paese.

L’inizio è previsto alle ore 10.30 al Conference Center di Porto Cervo con gli studenti dei Licei che parteciperanno ad un incontro letterario con tre personalità differenti per generazione, stile e tecnica di scrittura.

Il tema scelto, Il piacere della lettura e l’arte della scrittura, consentirà ai giovani di confrontarsi con autori del calibro di Pietro Picciau, scrittore autorevole e di grande esperienza, già caposervizio dell’Unione Sarda e in questo periodo impegnato nel tour di presentazione della sua ultima fatica edita da Arkadia “Il Marchese di Palabanda”.

Con lui due giovani talenti, uno, in particolare, addirittura più giovane degli studenti che lo ascolteranno parlare.

E’ Matteo Porru, una rivelazione assoluta che a 16 anni ha già pubblicato il suo primo romanzo edito da La Zattera, The Mission, ha già partecipato al suo primo salone del libro a Torino e sarà ospite, dopo il Premio Costa Smeralda, alla Fiera di Francoforte.

Una sicura promessa della letteratura che potrà stimolare con il suo intervento tanti altri ragazzi come lui dotati di talento, o comunque appassionati di scrittura, qualità che spesso restano nell’ombra per la mancanza di occasioni di confronto.

Il terzo ospite sarà Laura Tanfani, caso letterario del 2016 con un libro a fumetti intitolato Vita da commessa pubblicato da Becco Giallo.

Giovane, creativa e ambiziosa, Laura Tanfani fa da anni la commessa in un negozio di abbigliamento anche se il suo sogno è lavorare per aziende di moda o comunque con una matita in mano. E’ stata scoperta nel corso del contest di il mio libro dedicato ai fumetti e da un blog italiano, con più di 70.000 followers e 500.000 visualizzazioni per ogni video postato, è nato un libro che ha entusiasmato in particolare i giovani.

A moderare l’incontro una smeraldina doc, Beatrice Luzzi, attrice, regista, autrice e molto nota al grande pubblico per la sua partecipazione a numerose fiction tra le più seguite dei palinsesti televisivi, tra tutte I Cesaroni, Il Maresciallo Rocca, Don Matteo, Vivere, Un posto al sole e tante altre.

Il programma proseguirà la sera alle ore 18.00 con il salotto istituzional-culturale sul tema “Turismo, Cultura, Economia Sardegna e Costa Smeralda al centro del Mediterraneo” al quale parteciperanno numerose personalità di spicco del mondo dell’impresa, del turismo e della cultura.

Dopo i saluti del vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai e dei rappresentanti del comune di Arzachena parleranno l’assessore regionale alla Cultura Giuseppe Dessena, Francesco Morandi dell’Università di Sassari, ex assessore regionale, forte degli ottimi risultati raggiunti grazie alla promozione turistica realizzata nel corso di 3 anni di lavoro, il presidente di Unioncamere Sardegna Agostino Cicalò, l’inventore di Cortes Apertas, uno dei maggiori brand a livello nazionale per la vacanza alternativa in bassa stagione, il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu, da qualche giorno nuovo amministratore delegato della Sogaer, Alberto Bertolotti Presidente di Confcommercio Sardegna, Alessio Grazietti e Silvio Pippobello direttori generali degli scali di Cagliari e Olbia.

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«E’ incomprensibile il parere negativo  (in realtà parità 7 a 7 – si è astenuto Augusto Cherchi del PdS, ma il voto del presidente della commissione  è stato determinante) sull’emendamento che chiedeva di mantenere il servizio di Ostetricia ed il potenziamento del reparto di pediatria dell’ospedale della Maddalena. La soluzione tecnica di far operare il reparto di ostetricia del Merlo, con i servizi di pediatria e anestesiologia, come spoke dell’hub di Olbia avrebbe consentito di rispettare i parametri fissati dal Ministero, garantendo la rotazione del personale di ostetricia dell’ospedale di Olbia. Sono molto amareggiato per quanto deciso dalla commissione sanità del consiglio regionale.»

Lo ha detto oggi il consigliere dei Riformatori sardi Michele Cossa, che aveva presentato l’emendamento, «perché rappresenta il tramonto definitivo della possibilità del mantenimento di un punto nascita alla Maddalena. Adesso però tocca all’aula pronunciarsi, e speriamo che lo faccia in modo opposto alle indicazioni della commissione».

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5 ottobre 2017 – A pochi passi dal centro di Carloforte, si staglia una torre del diciottesimo secolo che è la sede di un museo innovativo in cui si racconta la storia dell’isola. Il nuovo Museo Multimediale di Carloforte è stato voluto e commissionato dal comune di Carloforte che ha deliberato la rivalutazione della Torre dell’Osservatorio (Torre San Vittorio). All’interno il percorso espositivo parte dalle origini geologiche e si conclude con l’arrivo dei coloni nel 1738. Grazie a installazioni multimediali e video interattivi realizzati con la realtà virtuale, i visitatori possono esplorare e ricostruire in modo coinvolgente la storia della zona di San Pietro, unica nel Mediterraneo. Lo studio milanese HIT arcHITects ha curato il progetto con un ruolo di coordinamento tra le figure professionali coinvolte nelle diverse fasi di sviluppo e realizzazione del progetto e e di progettazione di tutti gli elementi di coesione e completamento, come il light design, le aree verdi e di ristoro che includono spazi di interesse archeologico. Il lavoro è stato svolto per il Comune di concerto con lo staff dell’amministrazione comunale triangolando professionisti e aziende locali del nord Italia (Liguria, Lombardia, Emilia Romagna) e del Sulcis. L’intervento è stato completato nel 2016, con una ristrutturazione su tre piani da 110 mq l’uno, una terrazza panoramica di altrettanti metri quadrati e un giardino esterno di 4.000 metri quadrati.

Le peculiarità del progetto consistono nell’uso di moderne tecnologie quali touchscreen, video interattivi con attuatori integrati nell’allestimento nonché ricostruzioni 3D di interi ambienti archeologici navigabili dagli utenti attraverso postazioni Samsung VR. Queste sono state integrate con gli elementi tradizionali, come l’esposizione di reperti, documenti ed opere, in un linguaggio articolato ed espressivo. Per il tratto finale del percorso è stato girato un cortometraggio sull’isola ricostruendo lo sbarco di Agostino Tagliafico. Tutti gli attori sono abitanti dell’isola con dialoghi in dialetto con sottotitoli in italiano.

Questo tipo di esposizione mista ben si adatta a una narrazione evocativa poiché, mentre da una parte sarebbe molto complicato far vedere, attraverso altri strumenti, ciò che non è più visibile, dall’altro un racconto reale accompagna e supporta le rappresentazioni digitali. Infatti, la tecnologia non può essere, da sola, sufficiente a darne una visione esaustiva se non accompagnata da un attento e accurato sviluppo dei contenuti. Partendo da questi sono state attuate le scelte relative all’articolazione dell’intero percorso espositivo.

Le sezioni che compongono la mostra sono:

1. La “centralità” dell’isola di San Pietro

2. L’isola e il contesto mediterraneo;

3. Le particolarità dell’isola

4. I primi abitanti nuragici

5. Inosim tra Fenici e Punici

6. Dopo le Guerre Puniche: l’Accipitrum Insula romana

7. San Pietro, il Medioevo e Tabarka

8. Agostino Tagliafico e la nascita di Carloforte

9. Mirador.

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Il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, insieme al gruppo consiliare Articolo Uno – SDP, alla vigilia dell’incontro tra l’assessore all’agricoltura della Regione Sardegna, Pierluigi Caria e una delegazione del consorzio sardo Grano Cappelli, comunicano che presenteranno una mozione per la salvaguardia della produzione delle filiere di Grano Cappelli in Sardegna.

Il gruppo consiliare ritiene, infatti, che il via libera ad una sementeria nell’Emilia Romagna di questo particolare grano, sia un grave attacco alla produzione della nostra Isola, che vanta un mercato in via di espansione. Questa azione si presenta come la solita inaccettabile speculazione economica a danno degli agricoltori sardi.

Il gruppo SDP si schiera al fianco dell’assessore regionale dell’Agricoltura e della sua netta presa di posizione e dichiara che sarà al suo fianco in questa battaglia. I consiglieri auspicano, inoltre, che la Giunta e il Consiglio tutto adottino azioni forti che possano chiarire e risolvere in tempi brevissimi questo problema.

«Non si possono mandare in fumo anni di sacrificio e lavoro e non si possono tanto meno disperdere gli ottimi e fruttuosi risultati raggiunti grazie alle filiere che si sono sviluppate in Sardegna – diconoEugenio Lai, Daniele Secondo Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda – e si sono fatte apprezzare in tutto il territorio nazionale.»

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Fa tappa a Sant’Antioco “Io, Emanuela”, spettacolo teatrale che, tratto dal libro di Annalisa Strada, racconta la storia di Emanuela Loi, la poliziotta di Sestu che perse la vita a 24 anni nell’attentato al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta. L’appuntamento – annunciano il sindaco Ignazio Locci e l’assessoreTributi, Demanio, Patrimonio, Personale, Affari Generali e Attività Produttive Renato Avellino, è fissato per sabato 7 ottobre nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco (ingresso piazzetta Piria) alle 10.30 (spettacolo dedicato agli studenti) e alle 19.00 (spettacolo aperto a tutti).

Nel toccante monologo, promosso dalla presidenza dei Circoli dei sardi, Laura Mantovi (protagonista) racconta in prima persona la vita di Emanuela: dal concorso per entrare in Polizia fino a quel maledetto 19 luglio 1992. Grazie al contributo di Regione, Fasi Italia e Circolo Sardo di Brescia, per la prima volta lo spettacolo sarà rappresentato in Sardegna, terra della giovane poliziotta. La produzione è di “Progetti e regie”, la regia di Sara Poli, il testo di Annalisa Strada mentre la riduzione teatrale è a cura di Sara Poli e Laura Mantovi.

La pièce approda in Sardegna a 11 mesi dal debutto, il 20 ottobre 2016 al Piccolo Teatro Libero di San Polino. Oltre alla tappa di Sant’Antioco, l’opera teatrale andrà in scena anche nei comuni di Dorgali (4 ottobre), Sestu, paese natale di Emanuela Loi (9 ottobre), Cagliari (11 ottobre), Mogoro (13 ottobre).

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E’ stato inaugurato questa mattina, a Ottana, un impianto solare unico nel suo genere per l’integrazione delle tecnologie utilizzate ed esempio di eccellenza nel campo dello sfruttamento delle fonti rinnovabili: è l’Impianto sperimentale a concentrazione della Sardegna, il cui primo lotto è stato inaugurato questa mattina nell’area industriale di Ottana alla presenza degli assessori dell’Industria e dei Lavori Pubblici, Maria Grazia Piras ed Edoardo Balzarini, dell’amministratore unico di ENAS, Giovanni Sistu, e del professor Alfonso Damiano, dell’Università di Cagliari, che ha fornito il supporto tecnico scientifico allo sviluppo del progetto.

Il progetto è stato realizzato dall’ENAS e finanziato dall’assessorato dell’Industria (10 milioni di euro) e dall’assessorato dei Lavori pubblici (2 milioni di euro). L’impianto utilizza tecnologie solari a concentrazione che sfruttano insieme il termodinamico e il fotovoltaico. Si tratta di una piattaforma di sperimentazione di scala industriale aperta alla ricerca applicata nei settori delle tecnologie solari, dei sistemi di accumulo energetici e della gestione delle micro-reti. L’impianto ha la possibilità di erogare una potenza elettrica complessiva di 1 MWe e consentirà la gestione dell’energia prodotta attraverso due sistemi di accumulo, termico ed elettrochimico. Altro dettaglio rilevante: tutti gli elementi che costituiscono l’impianto sono di manifattura italiana.

«Si tratta di un impianto sperimentale importante perché è un esempio di ciò che si può fare con lo sviluppo di smart grid all’interno delle aree industriali – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Il nostro obiettivo è rendere attrattive le zone a vocazione imprenditoriale come quella di Ottana, dove è nostro intento, e l’inaugurazione dell’impianto di oggi ne è una prova, creare infrastrutture per consentire una ripresa produttiva, a partire da settori quali l’agroalimentare e soprattutto quelli alternativi al vecchio modello industriale. Il messaggio che parte da Ottana è chiaro: dal Centro Sardegna si può ripartire con esempi di infrastrutture che puntano all’innovazione e alla ricerca. È la strada che stiamo tracciando grazie al Piano energetico regionale che sta cambiando il modello energetico della Sardegna, dall’energia per l’energia all’energia che serve, sia per le imprese che per i cittadini, con lo sguardo rivolto anche alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni associate ai consumi. Tra l’altro, l’impianto di Ottana è la testimonianza che si possono fare impianti di rinnovabili in zone industriali senza consumare territori destinati a produzioni diverse. Il progetto inaugurato stamattina – ha concluso l’assessore Piras – è l’esempio concreto che tutto questo è fattibile.»

«Il lotto inaugurato oggi non è a sé stante, ma è una parte di un intervento complessivo che la Regione ha ritenuto di realizzare per raggiungere un obiettivo importante: abbattere i costi energetici della gestione del sistema idrico multisettoriale a beneficio del bilancio regionale, come indicato dal Piano regionale di sviluppo – ha detto l’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini -. È un punto di partenza verso traguardi ancora più importanti. Nell’ambito del raggiungimento dell’autosufficienza energetica, l’ENAS porterà avanti il completamento degli impianti a Ottana, un progetto suddiviso in quattro lotti per una spesa complessiva di 59 milioni di euro. Un programma di interventi che, tra l’altro, porterà rilevanti cadute economiche nel territorio compreso tra Ottana e Noragugume. Inoltre, voglio sottolineare il lavoro di squadra tra i due assessorati, Industria e Lavori pubblici: la sinergia è sempre un valore aggiunto. Infine – ha concluso l’assessore Edoardo Balzarini – ringrazio le donne e gli uomini dell’ufficio progetti di ENAS, che si è distinto negli anni per la progettazione di grandi opere infrastrutturali della Sardegna.»

«Siamo all’interno di un percorso lungo e articolato già avviato un anno fa con l’inaugurazione di un impianto da 4 MWh di tipo tradizionale – ha sottolineato l’amministratore di ENAS, Giovanni Sistu -. La particolarità di questo impianto innovativo è che consente non solo all’Enas, ma a tutta la Sardegna, di lavorare sulla realizzazione di impianti fotovoltaici a impatto ridotto. Produciamo l’energia che ci serve, vicino al territorio, riducendo gli effetti sull’ambiente. Poter fare esperimenti in un’area come questa ci avvicina ai nostri obiettivi. Inoltre, riduciamo i costi. L’Enas, per garantire la messa in pressione dell’acqua e consentire che la risorsa arrivi a tutti i sistemi locali, spende circa 9 milioni di euro all’anno. La Regione – ha ricordato l’amministratore di ENAS – è impegnata in un processo di investimenti per neutralizzare questa spesa. Con gli interventi sul fotovoltaico e sull’idroelettrico speriamo di raggiungere l’obiettivo nel medio termine.»

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Giba è in festa per il 100° compleanno del cavaliere Casimiro Fois. Il neo centenario è nato il 5 ottobre 1917 a Giba, dove risiede. Invalido di guerra di 4ª categoria, Casimiro Fois ha ricevuto varie onorificenze e riconoscimenti tra i quali: la Croce al Merito di Guerra, il Diploma d’Onore al Combattente per la Libertà d’Italia, la Medaglia Commemorativa della Spedizione in Albania, il titolo di Cavaliere conferito dal Presidente della Repubblica. Dopo la guerra, ha svolto per numerosi anni meritorio servizio presso il comune di Giba e oggi gode meritatamente della pensione.

Nove anni fa Casimiro Fois ha voluto racchiudere i suoi ricordi e memorie di guerra in un piccolo libro che ha dedicato a sua moglie «Maddalena, che mi è sempre stata vicina nei momenti di gioia e di dolore della vita, sopportandomi per oltre sessant’anni e della quale, ancora oggi, sono innamorato; ai miei amati figli, Mario, Learco (ex sindaco di Giba, n.d.r.), Teresina, Luisella e Pier Paolo, i quali mi hanno spronato affinché lasciassi un segno tangibile della mia drammatica esperienza bellica e, infine, ai miei adorati nipoti, Alessia, Daniele, Nicola, Michele e Carlo, che sono la gioia della mia vecchiaia. A tutti loro va la mia più affettuosa e sentita riconoscenza».

I festeggiamenti per il 1oo° compleanno di Casimiro Fois sono suddivisi in due parti: oggi è prevista la festa in famiglia (al suo fianco avrà anche una sorella più giovane, 97enne); sabato 7 ottobre i festeggiamenti si sposteranno al ristorante La Rosella, sempre a Giba, su iniziativa dell’ANMIG (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra), della quale Casimiro Fois è da oggi uno dei soci centenari.

Casimiro Fois giovane marinaio.

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Si è conclusa domenica 1 ottobre la III edizione del Festival della Cultura Giapponese in Sardegna, organizzata dall’Associazione Culturale Events Planning al Lazzaretto di Sant’Elia, a Cagliari. L’obiettivo dell’Associazione organizzatrice del Festival, era quello di far avvicinare le persone alla cultura e allo stile giapponese e numerosi sono stati i partecipanti all’evento che ha vantato un ricco programma di attività.

Il Festival, iniziato sabato 30 settembre, ha offerto ai partecipanti la possibilità di assistere a diverse conferenze, dalla storia, l’evoluzione e i canoni di bellezza del costume giapponese, all’iconografia del tatuaggio giapponese passando per il budo e la via del samurai, la filosofia dei giardini. Dal punto di vista pratico, i partecipanti hanno potuto prendere posto ai laboratori di ceramica Raku, dalla lavorazione alla cottura, ai laboratori di origami, alla lezione pratica di spada giapponese ma anche alla cerimonia del tè, tenuta dalla maestra Kaoru Kobayashi, ai mini trattamenti Shiatsu e Reiki ed alla meditazione zazen. Per arricchire ulteriormente il Festival, l’Associazione Events Planning ha installato una mostra fotografica, una di ceramica e una di bonsai.

L’Associazione Events Planning rinnova l’invito per l’anno 2018 a restare aggiornati seguendo la pagina Facebook: Events Planning Cagliari.

Lorenzo Uccheddu

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Nuova dura presa di posizione, in commissione Salute del Consiglio regionale, del vicepresidente Edoardo Tocco (Forza Italia), sul trasferimento del personale.

«Abbiamo chiesto all’azienda unica che si blocchino i cambiamenti in atto all’interno del personale sanitario, con procedure discrezionali che producono solo caos e confusione – attacca Edoardo Tocco -. Un piano che deve essere bloccato sino all’approvazione della rete ospedaliera in discussione in questi giorni in consiglio. Si sta procedendo con accorpamenti e trasferimenti degli operatori senza che la riforma della rete ospedaliera sia stata ancora approvata, con la mancanza di un confronto con i sindacati del settore – spiega Edoardo Tocco -. Una mobilità selvaggia inaccettabile, visto che non si concede ai lavoratori l’opzione di scelta nello spostamento da un’azienda ad un altro ente. Se questi sono i primi passi dell’Azienda tutela della Salute c’è poco da stare allegri, perché questo ente elefantiaco, infarcito di dirigenti e dispendioso, detta regole impossibili per gli operatori, mortificando così gli organici nelle strutture ospedaliere. Si segue la solita logica – conclude Edoardo Tocco -, con una razionalizzazione che desertifica in realtà la sanità isolana delle risorse di eccellenza nei presidi ospedalieri.»

 

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In vista del prossimo round dei colloqui climatici dell’ONU che si svolgono a Bonn dal 6 al 17 novembre, i deputati invitano l’UE a definire una strategia “emissioni zero” entro il 2018.

Nella risoluzione votata ieri, i deputati hanno approvato raccomandazioni per le Istituzioni dell’UE e per i Paesi in vista della riunione COP23 di novembre a Bonn. 

Poiché tutte le parti dell’UNFCCC sono invitate a comunicare entro il 2020 le loro strategie a lungo termine, i deputati esortano la Commissione a preparare entro il 2018 una strategia per una UE a zero emissioni entro il 2050, allo scopo di mantenere l’aumento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2 °C e proseguire gli sforzi per limitare tale aumento a 1,5 °C. 

Decisione statunitense “un passo indietro”, ma i deputati chiedono una forte risposta a livello mondiale

I deputati esprimono la proprio delusione per l’intenzione annunciata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di ritirarsi dall’accordo di Parigi. Rilevando che tale decisione “rappresenta un passo indietro”, tuttavia i deputati si compiacciono delle ferme risposte dei governi di tutto il mondo in favore della piena attuazione dell’accordo di Parigi.

Nel documento si chiedono impegni concreti da parte dell’UE e a livello internazionale per trovare altre fonti di finanziamento. Le pratiche per i prestiti e per gli investimenti dovrebbero allinearsi con l’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2°C, incluso l’abbandono degli investimenti in favore dei combustibili fossili. 

I deputati accolgono con favore lo sviluppo di sistemi di scambio di quote di emissione (ETS) a livello mondiale, ivi compresi i 18 sistemi di scambio delle emissioni attualmente operativi in quattro continenti. Incoraggiano la Commissione a promuovere collegamenti tra l’ETS dell’Unione e gli altri sistemi di scambio di quote di emissione, allo scopo di ridurre il rischio di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (in inglese: carbon leakage).

 La risoluzione è stata approvata per alzata di mano. I deputati auspicano che la Conferenza di Bonn chiarifichi la struttura del “Dialogo di facilitazione” del 2018, che mira a fare il punto dei progressi compiuti dai governi verso l’obiettivo di lungo termine.

Una delegazione del Parlamento, guidata dalla presidente della commissione per l’ambiente, parteciperà alla conferenza dal 13 al 17 novembre.

Il Parlamento europeo sta attualmente lavorando su tre atti legislativi per attuare l’accordo di Parigi: la riforma del mercato del carbonio post-2020 (EU ETS) (relatrice Julie Girling), il regolamento del 2030 per la condivisione degli sforzi (relatore Gerben-Jan Gerbrandy) e il regolamentazione sulle emissioni di gas a effetto serra risultanti dall’uso del suolo, dal cambiamenti di uso del suolo e dalla silvicoltura (relatore Norbert Lins).