26 July, 2024
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L’Associazione sportiva dilettantistica Arcobaleno, in collaborazione con la Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabilità Intellettiva Relazionale), l’Associazione culturale Origine, il patrocinio e il contributo del comune di Carbonia e di diversi operatori commerciali, ha organizzato per le giornate di venerdì 6 e sabato 7 ottobre la manifestazione “IncontriAMOci 2017”, che prevede la realizzazione di un campus sportivo integrato, rivolto a disabili e normodotati. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione, avrà come sedi gli impianti sportivi di via Balilla e il Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici. L’inaugurazione si terrà venerdì, alle 10.30.

 “IncontriAMOci 2017” consiste nello svolgimento di varie discipline sportive: calcetto, atletica, bocce, arrampicata, ballo latino e caraibico, pallacanestro, pallacanestro in carrozzina, sitting volley, scherma, tiro con l’arco, boxe,  handbike, kickboxing, tennis e tennis in carrozzina. Alla manifestazione saranno presenti atleti diversamente abili provenienti da tutta la Sardegna, che si cimenteranno nelle specialità sportive, interagendo anche con persone normodotate.

«Siamo orgogliosi di sostenere un’iniziativa meritoria come IncontriAMOci 2017, che dà l’opportunità agli atleti di dimostrare la loro abilità, favorendone nel contempo l’inclusione sociale, l’integrazione e l’aggregazione – ha detto il sindaco di Carbonia Paola Massidda -. Lo sport è un veicolo privilegiato per far comprendere a tutti valori come l’amicizia e l’autonomia delle persone con disabilità.»

 

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Sono tante ormai le segnalazioni da parte delle attività associate e non che vivono il problema dell’ordine pubblico e della sicurezza nelle zone di richiamo della vita notturna cagliaritana, relativamente a episodi, sempre più frequenti, di scippi, palpeggiamenti e risse provocate troppo spesso da extra comunitari che non sempre vengono controllati dalle Forze dell’Ordine.

«Dopo gli incontri in Prefettura con tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e nonostante tutti i messaggi di tranquillità che ci hanno voluto dare, la situazione nel centro di Cagliari, soprattutto la notte sta diventando insostenibile – commenta amaramente Davide Marcello, presidente provinciale della Confesercenti – a causa di continui episodi di micro criminalità che, troppo spesso, non vengono denunciati agli organismi preposti.»

«Ci sono gruppetti di extra comunitari che seminano il panico tra i nostri clienti e tra le persone che cercano un po’ di serenità in centro storico – dice con preoccupazione Emanuele Frongia, vice presidente Confesercenti e responsabile del Centro Commeriale Naturale del Corso Vittorio Emanuele -. Il fatto che gli episodi spesso non vengano denunciati, non significa che non succedano e stanno facendo diventare il nostro territorio poco sicuro e poco adatto allo sviluppo turistico e imprenditoriale che, invece, la nostra città vuole perseguire. Dall’ultimo incontro in Prefettura, purtroppo, la situazione è peggiorata e i messaggi di tranquillità che le Forze dell’Ordine ci hanno voluto trasmettere purtroppo non corrispondono alla realtà dei fatti. I giornali sono pieni di racconti su episodi di questo tipo e le nostre attività troppo spesso si trovano a fare il controllo del territorio senza averne la competenza. Siamo inoltre ancora in attesa di un segnale per quanto concerne il progetto Confesercenti per gli Stewart – conclude Emanuele Frongia -, ma ancora la Prefettura non ci ha dato risposta.»

In definitiva, la situazione nel centro della Movida cagliaritana sta dando segnali di forte criticità dal punto di vista della sicurezza e la nostra Associazione chiede con forza interventi forti e puntuali sia da parte delle Forze dell’Ordine che da parte dell’Amministrazione comunale. Non è accettabile che, dopo tutti gli investimenti e il lavoro messo in piedi dagli imprenditori, gli stessi vengano lasciati soli a fare fronte a situazioni che vanno al di la della loro attività.

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Apre i battenti, domani (giovedì 5 ottobre) a Cagliari, il Karel Music Expo, il festival internazionale organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua undicesima edizione. Un’edizione che, dopo quella dell’anno scorso, “In nome del padre”, si riconosce sotto il titolo “In nome della madre”: madre intesa come arte al femminile, esaltazione della sensibilità e della raffinatezza artistica in generale, ma anche come tensione vitale, “l’energia stessa espressa dalla terra, la grande Madre a cui tutto ritorna”, come scrive nelle sue note di presentazione il direttore artistico Davide Catinari.

Tanta musica (ma non solo), in programma fino a domenica 8 tra l’Hostel Marina e l’Auditorium Comunale di Piazzetta Dettori, nello storico quartiere di Marina, dove il festival trasloca quest’anno dalla sua sede più abituale di Castello. Venti le proposte in cartellone di altrettanti artisti e progetti diversi per provenienza, generi e stili di riferimento. La scena musicale internazionale è rappresentata da Matt Elliott, Tiki Black, Hindu, gli Elektro Guzzi arrivano invece dalla penisola Mara Redeghieri, Davide Toffolo, Cortex, Daniele Tarchiani, Nicolò Carnesi, Maurizio Chi, Giulia Villari, il gruppo Giorgieness della cantautrice Giorgia D’Eraclea, mentre “giocano in casa” i sardi Eliana Melis, Andrea Colombino, Madame Curie, Igor Lampis. Herbert Stencil, SARRAM, Apollo Beat, La Pioggia. 

All’Hostel Marina, in cima alle scalette di piazza San Sepolcro, si concentrano gli appuntamenti in “prime time”, tre/quattro set di una ventina di minuti ciascuno, tutti con ingresso gratuito e inizio alle 20 (venerdì 6 alle 19.45). L’Auditorium comunale ospita invece i concerti di seconda serata (giovedì alle 21.50, venerdì alle 22 e sabato 7 alle 21.45), con ingresso a pagamento: biglietti in prevendita a 13 euro (17 euro se acquistati invece la sera del concerto), abbonamento per le tre serate a 35 euro (poi a 40 euro al botteghino).

Accanto alla parte musicale, il programma comprende vari appuntamenti collegati al tema di questa edizione del festival: la proiezione del docufilm “Madri in terra straniera”, prodotto dall’associazione inMediAzione di Cagliari, una selezione di cortometraggi a cura dello Skepto International Film Festival, e un’intera giornata di sensibilizzazione sulle persone con autismo, domenica 8, promossa in collaborazione con l’associazione Diversamente Onlus. E poi ancora il consueto corollario di iniziative dedicate all’ecosostenibilità e alla promozione della città e delle sue eccellenze culturali, storico-artistiche e naturalistiche.

 

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Innovazione e arti visive, product e car design: il confine si va sempre più assottigliando tra queste discipline, sempre più connesse e attraversate da un flusso continuo di esperienze e da un territorio comune di idee. Così come i rapporti tra luce, arti visive e multimedialità. Per il terzo anno consecutivo IED Cagliari partecipa a Sinnova, il più importante Salone dell’Innovazione al servizio dell’impresa in Sardegna, per il secondo anno ospite nei magnifici locali della Manifattura Tabacchi. Nuove declinazioni per le arti visive ed il media design, il product design e le nuove forme di mobilità urbana che si incontrano anche questa volta attraverso il denominatore comune IED della progettazione, tra passione, serietà e determinazione. Elementi fondamentali della scuola dedicata alle professioni creative che da cinquant’anni coltiva e forma i talenti più originali favorendo l’immediato ingresso nel mondo del lavoro.

Durante le giornate del 5, 6 e 7 ottobre della manifestazione organizzata da Sardegna Ricerche, in collaborazione con l’assessorato regionale della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, l’Istituto Europeo di Design di Cagliari sarà presente con la mostra “Experimental Flaire”, nella corte principale. Quattro installazioni legate al tema del light-design progettate e realizzate da quattro giovani neo-diplomati IED del Corso di Arti visive e Multimedia: Forget to remember, Rhytmicut e W-hole di Milena Scalas, Francesco Marci e Federico Zoccheddu, tutti e tre sul modulo Enlight, e poi SatelliTimes, di Daniele Cappai. Sfaccettature luminose multiformi tra dissolvenze colorate e dinamiche che creano un interessante meccanismo di riflessi (Forget to remember), tubi di cartone forato con diverse fantasie propongono fade armonici e continui di colori prestabiliti (W-hole), o cubi forati da rettangoli sottili di un pianoforte dove luce e colore diventano la principale fonte del ritmo che scandisce lo spettro luminoso (Rhytmicut); e, infine, l’installazione multimediale che utilizza i dati sulla posizione dei satelliti, il cui movimento all’interno dell’orbita genera e visualizza dei pattern grafici all’interno di un cubo in matrici led (SatelliTimes).

Un’ulteriore testimonianza del rinnovato spazio di sperimentazione made in IED: il fascino del design della luce che plasma lo spazio, altera la sua percezione, evoca nuove e fantastiche dimensioni, nuove unità di misura del tempo.

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Grande emozione per l’imminente inizio di una nuova edizione del master in pedagogia familiare INPEF.  Se “Notte prima degli esami” accompagna di generazione in generazione i giovani maturandi, “qualche giorno al via della nuova edizione” interpreta, allo stesso modo, l’emozione che caratterizza l’inizio di una nuova esperienza.

«È proprio questo il clima – afferma il presidente Palmieri – che ci coinvolge in queste ore. Ed è anche il desiderio di abbracciare appieno quanto le “matricole” già ci inviano attraverso i social e in fitti scambi di mail: “Non vedo l’ora che inizi… è per me un grande onore essere stata ammessa… sto realizzando un progetto che ho sempre desiderato portare avanti“. In effetti, la professione del pedagogista familiare e il lavoro preparatorio attraverso il master biennale rappresentano una grande sfida sia culturale che sociale. La pedagogia familiare, infatti, è la prima scienza professionale che ha come sua Carta di servizio, come sfondo integratore e come linee guida la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e quella dei diritti del fanciullo.»

Non si tratta, dunque, esclusivamente di un percorso formativo; la notizia, infatti, è che il lavoro scientifico intorno alla pedagogia familiare, nata in maniera pionieristica molti anni fa grazie alla intuizione italiana di Vincenza Palmieri, continua ad articolarsi e ad evolversi sempre di più, a seguito di stimoli da parte di tutti coloro i quali in questi anni hanno lavorato nell’’ambito della pedagogia familiare. 

L’’ultimo congresso internazionale tenutosi a Montecitorio – con la partecipazione di rappresentanti ONU, testimonial dei diritti umani, esponenti del Governo, missionari africani, accademici internazionali – ha, poi, aperto nuovi, originali filoni di ricerca scientifica e nuove Intese.  

Inoltre, la pedagogia familiare si connota come una Scienza in crescita, che tiene conto del’’evoluzione sociale, dell’’organizzazione economica, dei cambiamenti geografici che stanno investendo la nostra società.

E, soprattutto, tiene conto delle nuove fragilità delle famiglie che sono portatrici di quei bisogni su cui il pedagogista familiare va ad intervenire. Non dimentichiamo le famiglie “oncologiche”, le famiglie che hanno subito degli allontanamenti, quelle adottive, multirazziali, multiproblematiche che sono a loro volta il cuore della ricerca. 

«In questa fase – conclude il presidente Palmieri – ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla crescita della pedagogia familiare, gli studenti, i docenti e, soprattutto, i pedagogisti familiari INPEF, con l’augurio di un nuovo anno accademico ricco e proficuo per tutti.» 

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Percussioni, cut-up sonoro e ricerca noise elettronica: il live set di Giacomo Salis, batterista, percussionista e noiser tra i più apprezzati nella scena underground cagliaritana da sempre interessato al rapporto musica e immagine e sonorizzazioni, inaugura venerdì 6 ottobre, nel consueto spazio culturale di via Giardini 149 a Cagliari, la seconda stagione autunnale 2017/2018 di Hangar, il laboratorio di idee e ricerca espressiva curato da Industrie Stirner e MayMask. Fondatore del progetto “Lady Radiator” con cui ha presentato in vari festival (“Signal”, “Solo il mio nero”, “L’immagine del suono”) la sonorizzazione del lungometraggio di David Lynch “Eraserhead”, l’artista originario di San Sperate ha curato le musiche del cortometraggio “L’Autobus” di Giovanni Columbu e del corto “Welcome Home” di Jule Körperich e si alterna fra diverse e numerose collaborazioni con il teatro, il cinema, la sperimentazione, il noise elettronico. Con il suo progetto solista “My Problem Child” affronta lo studio del cut-up sonoro e della ricerca noise elettronica, creando spazi sonori destinati ad incontrare altri linguaggi con una particolare attenzione alla video-arte, l’installazione e il teatro con un sound che oscilla tra dark ambient, noise, e sperimentazione elettroacustica.

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E’ in programma venerdì 6 e sabato 7 ottobre, all’hotel Catalunya di Alghero, la sesta edizione del congresso “Una giornata con il malato anziano”. La due giorni algherese, che negli anni è diventata un appuntamento fisso nel panorama della formazione e informazione nell’ambito della cura del malato anziano, offrirà spunti di lavoro e confronto sui temi quali la valutazione multidimensionale e le decisioni cliniche nell’anziano, la nutrizione artificiale in ospedale e sul territorio.

L’appuntamento, organizzato dall’unità operativa complessa di “Lungodegenza Post acuzie”, ha ottenuto il patrocinio dell’Aou di Sassari, dell’Ordine dei medici e del Collegio professionale Ipasvi della provincia di Sassari.

Numerose le discipline mediche interessate all’argomento, dai medici di medicina generale a quelli di Cardiologia, Chirurgia generale, Dermatologia e venereologia, direzione medica di presidio ospedaliero, Gastroenterologia, Geriatria, Igiene epidemiologia e sanità pubblica, Pneumologia, Medicina e Chirurgia di accettazione e urgenza, Medicina interna e Neurologia, Oncologia, Psicoterapia, Reumatologia e Urologia.

Nel corso del congresso si parlerà quindi di appropriatezza nelle cure dell’anziano, di approccio multidimensionale e decisioni cliniche, e ancora di embolia e ipertensione polmonare, scompenso cardiaco, dolore e farmaci. Sarà quindi preso in esame l’approccio alla broncopneumopatia cronica ostruttiva riacutizzata, le patologie tiroidee e la gestione delle comorbilità nell’anziano diabetico.

Una sessione sarà dedicata agli infermieri e, tra i vari temi, saranno affrontate problematiche cliniche importanti quali il paziente a rischio delirium, la gestione del paziente e le infezione ospedaliere.

La sessione conclusiva vedrà medici e infermieri assieme, in aula, sul tema comune della nutrizione artificiale.

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Venerdì 6 ottobre, dalle 18.00, il Forte Village, Santa Margherita di Pula, ospita la cerimonia di consegna dei Premi Ussi Sardegna 2017. L’evento, realizzato grazie al supporto del resort, prevede riconoscimenti per atleti e club isolani e nazionali che si siano messi in evidenza nel corso delle stagioni agonistiche 2016 e 2017. Madrine della serata le neoelette Miss Italia Cinema, Francesca Ena, e Miss Sardegna, Francesca Carrucciu.

Tra i premiati la campionessa olimpionica di windsurf e vicepresidente Giunta nazionale Coni Alessandra Sensini, la medaglia di bronzo alle Paralimpiadi di Rio 2016 Giovanni Achenza, Fabio Pisacane del Cagliari, il coach della Dinamo Banco di Sardegna Federico Pasquini, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, il giornalista Franco Bragagna (Rai), Vittorio Lai, presidente Federazione pugilistica italiana, il campione mondiale Laser 4.7 Cesare Barabino, i nuotatori di fondo Marcello Guidi (campione italiano 2,5 km) e Kai Schirrmacher, Alessandro Bonan, Luca Marchegiani e Fayna (Sky tv), il presidente del Comitato regionale Fip Bruno Perra, il giornalista Luigi Garlando (Gazzetta dello sport), i velocisti Filippo Tortu, Wanderson Polanco e Dalia Kaddari, gli hockeisti su prato approdati in serie A1 della Juvenilia Uras, il campione italiano di surf Under 16 Matteo Calatri, il direttore sportivo del triathlon Challenge Forte Village Sardinia Andrea Mentasti, All’evento prendono parte, tra gli altri, la sindaca di Pula Carla Medau e l’assessora al Turismo Ombretta Pirisinu, l’assessore regionale Pubblica istruzione Giuseppe Dessena, gli assessori comune Cagliari allo Sport e alla Comunicazione, Yuri Marcialis e Claudia Medda, i presidenti del Coni Sardegna, Gianfranco Fara e della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara, il coordinatore televisivo Sky Davide Bucco. Attesi, a sorpresa, anche alcuni campioni del calcio internazionale.

I Premi Ussi – su “Sport: tra diritti, doveri e buone pratiche”, oltre a riconoscere gli exploit sportivi ed etici in ambito regionale – sono un’occasione per riflettere e ampliare il confronto su temi d’attualità, con forti riverberi mediatici locali e nazionali. I Premi hanno, tra gli altri, il patrocinio di presidenza Giunta regionale, assessorato regionale Sport, Coni, Coni Sardegna, Ussi nazionale, Università di Cagliari, corso laurea Scienze comunicazione. La manifestazione è supportata da Banco di Sardegna, Coni Sardegna, Fondazione Banco di Sardegna, Intesa San Paolo e Ordine dei giornalisti Sardegna. L’evento prevede i premi “Ussi-Joseph Vargiu” per Vittorio Lai, “Ussi-Banco di Sardegna” per Federico Pasquini, “Ussi-Intesa San Paolo” per Fabio Pisacane, “Ussi – Sportivi per diletto” per Antonello Cabras e Ordine degli ingegneri di Cagliari.

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«Deve essere il governo a venire in Sardegna, basta viaggi inutili a Roma. Ha ragione il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, che mette sotto tutela la Giunta Pigliaru, ma gli ricordo che quella che lui cerca di difendere è la stessa Giunta che non ha resistito in giudizio per la questione “accise”. Tutto perché il Governo aveva promesso di evitare ulteriori accantonamenti per la Sardegna.»

Lo scrive, in una nota, Pietrino Fois, coordinatore regionale dei Riformatori sardi.

«Siamo a 3,3 miliardi di denari che lo Stato si trattiene e veniamo trattati come tutte le altre regioni a statuto ordinario. Questo dopo decine di incontri  fatti a Roma con le relative promesse. Franco Sabatini chieda al governo di venire in Sardegna – conclude Pietrino Fois – e non abbia paura di sostenere il nostro referendum sul principio di insularità che rimane l’unico principio solido su cui contare per avere un rapporto alla pari in forma definitiva.»

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L’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano è intervenuta alla conferenza internazionale sul tema dell’acqua e dell’uso del suolo organizzata da Impel, associazione internazionale che coinvolge le autorità ambientali dei paesi dell’Unione europea con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’applicazione della legislazione ambientale all’interno degli Stati Ue.
Donatella Spano è intervenuta a proposito della scarsità delle risorse idriche e della siccità, che genera preoccupazioni in tutte le Regioni dell’Europa meridionale, e in particolar modo in Sardegna, temi portati all’attenzione del Governo attraverso la Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni, che Spano coordina, sul contenimento del consumo di suolo. «Il riuso delle aree già urbanizzate e la rigenerazione delle stesse rappresentano uno strumento fondamentale per limitare l’uso del suolo – ha evidenziato l’assessore -. In sede di Conferenza delle Regioni è in discussione il disegno di legge sul Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato, un importante provvedimento che individua nel territorio una risorsa vitale ma finita e non rinnovabile. È necessario un impegno comune, nazionale e regionale, per limitare l’utilizzo del suolo secondo gli obiettivi generali della legislazione europea». 
L’assessore ha inoltre sfruttato l’occasione per descrivere le azioni intraprese dalla Regione per la tutela della biodiversità, e più in generale per migliorare la qualità dell’ambiente naturale all’interno del territorio regionale, nonché le condizioni di attrattività degli stessi territori.
«In tema di protezione della biodiversità – ha osservato Donatella Spano – le zone umide rappresentano un patrimonio di eccezionale rilevanza ecologica, naturalistica ed economica. La salvaguardia delle zone umide è quindi senza dubbio uno strumento essenziale per supportare sia le misure di mitigazione che di adattamento, consentendo di rendere la nostra terra meno vulnerabile e più resistente agli eventi estremi meteorologici. Una corretta gestione delle zone umide è infatti cruciale per l’adattamento ai cambiamenti climatici. In Italia il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici è attualmente in consultazione pubblica e la Regione Sardegna ne coordina il Tavolo interregionale nell’Ambito della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni. Da parte nostra – ha concluso Donatella Spano -, la Regione Sardegna sta lavorando allo sviluppo del Piano regionale partendo dalle analisi di vulnerabilità del settore agricolo e del turismo.»