26 July, 2024
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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu ha incontrato a Roma i vertici del ministero dell’Interno sull’emergenza migranti.

«La Sardegna è ora al di sotto della quota massima di accoglienza dei migranti ad essa destinata nell’ambito della Conferenza delle Regioni – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu al termine dell’incontro con Mario Morcone, capo di Gabinetto del ministro Marco Minniti e con Gerarda Pantalone, capo Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione. Erano presenti anche le prefette di Cagliari e Nuoro, Tiziana Costantino e Carolina Bellantoni -. Il presidente Pigliaru in più occasioni aveva espresso al Governo l’urgenza di intervenire per riportare la soglia a livelli di normalità, ed aveva ricevuto garanzie dal ministro Marco Minniti per arrivare a un calo significativo delle presenze con un’azione comune di costante monitoraggio. Oggi prendiamo atto di un importante risultato. La quota attuale si attesta al 2,83%, (rispetto al totale delle presenze nel territorio nazionale), quindi al di sotto della quota concordata del 2,96%. Si tratta di circa 5.500 migranti presenti attualmente nei centri di accoglienza e negli SPRAR.»
«Con la diminuzione degli sbarchi dei richiedenti asilo e protezione internazionale possiamo gestire in modo più puntuale ed equilibrato il sistema dell’accoglienza e dell’inclusione e mettere in campo le iniziative previste nei Protocolli d’Intesa su accoglienza diffusa e volontariato sociale che sottoscriveremo nei prossimi giorni con Prefetture e Anci», ha chiarito Spanu.
Durante la riunione si è inoltre discusso dei flussi di migranti in arrivo dall’Algeria su cui il Governo, accogliendo le richieste della Giunta, ha avviato un confronto con le autorità del Paese nordafricano.
«Oggi – ha spiegato Spanu – i vertici del ministero dell’Interno ci hanno comunicato che la maggior parte delle persone che hanno utilizzato il canale algerino sono già fuori dal territorio regionale. Chi arriva con gli sbarchi diretti resta per pochi giorni e, al termine delle procedure amministrative, abbandona l’Isola. Abbiamo chiesto con forza che il Governo intensifichi il dialogo con le autorità algerine e percorra tutte le possibili strade per bloccare il flusso e dare corso ai rimpatri.»
È stato poi affrontato, relativamente agli sbarchi diretti, il tema dell’apertura di un Centro di Permanenza per i Rimpatri in Sardegna che rappresenta – è stato sottolineato – «un efficace strumento di dissuasione ad affrontare il viaggio dal nord Africa alla volta delle coste del Sulcis». 

«C’è la disponibilità del comune di Macomer a ospitare il Cpr con precisa richiesta di garanzie. Su questo argomento – ha dichiarato l’assessore Spanu – la Regione, che aveva già posto condizioni simili, ha richiesto al tavolo ministeriale una risposta formale su alcuni punti: la struttura deve essere esclusivamente destinata ai migranti in arrivo dall’Algeria, è necessario un rafforzamento dei contingenti di polizia nei territori interessati sia al momento dello sbarco che nella fase di detenzione amministrativa nel Cpr, non deve esserci sovrapposizione con altre forme di accoglienza e deve essere favorito il coinvolgimento attivo degli operatori locali nelle attività di assistenza e servizio.»
Il prefetto Morcone ha confermato che l’apertura di un Cpr deve avvenire in tempi celeri ma con la condivisione della Regione e della comunità interessata. Per perseguire questi obiettivi, condivisa l’impostazione generale, i vertici del Ministero hanno garantito che entro 15 giorni verranno istruiti tutti i passaggi tecnici per accelerare il processo ed inviati i relativi atti formali. L’assessore ha illustrato, infine, le iniziative finanziate dalla Regione per il volontariato dei migranti che potranno partire a breve nei Comuni che hanno manifestato il proprio interesse.

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha approvato ieri le direttive di attuazione del programma di interventi, da 45 milioni di euro, a sostegno delle imprese del comparto ovino e caprino per far fronte al deterioramento delle condizioni di produzione e di mercato del latte nella campagna 2016/2017. Al fine di accelerare i tempi di attuazione del provvedimento, gli aiuti saranno erogati conformemente a quanto previsto dal decreto legislativo 29 marzo 2004, n. 102, che regola l’accesso agli interventi del Fondo di solidarietà nazionale (FSN). Si favorirà così la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali. Saranno quindi concessi, direttamente ai pastori, 13 euro a capo presente in azienda al 30 giugno 2017.
L’anomalo andamento climatico dei primi sei mesi del 2017 ha determinato su tutto il territorio della Sardegna uno stato di grave siccità che ha già posto l’intero comparto zootecnico in una condizione di forte sofferenza e raggiunto livelli tali da assumere il carattere di straordinaria emergenza. Dall’attività di accertamento dei danni condotta dall’Agenzia Argea emerge, infatti, che i danni a carico dei pascoli e delle produzioni foraggere delle aziende ovicaprine hanno intensità variabili tra il 50 e il 70%, a seconda che le superfici ricadano o meno all’interno dei comprensori irrigui dei Consorzi di bonifica. Per questa ragione, con la deliberazione n. 45/12 del 27 settembre 2017, la Giunta ha già richiesto al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf) il riconoscimento del carattere di eccezionalità della prolungata siccità per la primavera e l’estate 2017, che ha interessato l’intero territorio regionale, per i danni ai pascoli e alle produzioni foraggere del comparto ovino e caprino, e il riconoscimento delle provvidenze previste nel decreto legislativo n. 102/2004.
L’aiuto è concesso per tutti i capi ovini e caprini presenti in azienda al 30 giugno 2017, secondo gli elenchi riportati dalla Banca dati nazionale dell’anagrafe zootecnica (BDN) e relativi alla consistenza dei capi identificati elettronicamente o dal censimento degli animali detenuti. L’importo unitario dell’aiuto è determinato dal rapporto tra i 45 milioni disponibili per il programma e il numero complessivo di capi ovini e caprini ammissibili. L’importo unitario dell’aiuto è quindi fissato in 13 euro, mentre le eventuali risorse che si rendessero disponibili, come per esempio quelle del Fondo di solidarietà nazionale, saranno ulteriormente ripartite. Possono ricevere l’aiuto le piccole e medie imprese (PMI) attive nella produzione agricola primaria, operanti nel territorio regionale, condotte da imprenditori agricoli singoli o associati e che allevano ovini e caprini. Il beneficiario deve inoltre essere proprietario e detentore degli animali. Qualora il richiedente sia esclusivamente detentore di animali, è necessario fornire una dichiarazione di assenso del proprietario che autorizzi la presentazione della domanda. Gli animali devono infine essere detenuti nel rispetto degli obblighi di identificazione e registrazione.
Per l’accesso agli aiuti, le imprese dovranno comunicare i quantitativi di latte prodotti e conferiti al primo acquirente nel corso delle campagne 2015/2016 e 2016/2017. Nel caso di produttori che provvedano direttamente alla trasformazione in azienda, tale comunicazione riguarderà i quantitativi trasformati. Le imprese dovranno quindi predisporre copia delle fatture o di documenti contabili di valore probatorio equivalente. In mancanza di tale comunicazione e delle relative fatture si è esclusi dal beneficio. La comunicazione sui quantitativi di latte prodotti e conferiti al primo acquirente o trasformati in azienda non ha rilevanza ai fini istruttori, su cui sarà fatto un controllo finalizzato a determinarne la congruità.
L’assessorato dell’Agricoltura si impegna ad adottare l’avviso con la fissazione dei termini per la presentazione delle domande entro 10 giorni dall’approvazione del programma di sostegno. A tal proposito, sarà predisposto un supporto informativo ad hoc per la compilazione delle domande, alimentato con le informazioni disponibili nel fascicolo aziendale del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN) e nella BDN. Le domande di aiuto potranno essere presentate, nelle more dell’adozione del decreto di declaratoria da parte del Mipaaf, a decorrere dalla data fissata con l’avviso predisposto dall’Assessorato e, comunque, entro 45 giorni dalla pubblicazione del decreto di declaratoria nella Gazzetta Ufficiale. I pastori potranno presentate le domande negli Sportelli unici territoriali (SUT) dell’Agenzia Laore che, sulla base delle informazioni pre-caricate nel supporto informativo, assisteranno le imprese nella verifica delle informazioni già disponibili e nella compilazione di quelle mancanti. Sono 32 i SUT dislocati in tutta la Sardegna. L’Agenzia Argea provvederà invece all’erogazione degli aiuti.
Su tutte le domande presentate sarà fatto un controllo teso a verificare la sussistenza dei requisiti di ammissibilità, la correttezza e completezza documentale, in particolare sulla presenza della comunicazione riguardante i quantitativi di latte prodotti. Sarà inoltre effettuato un controllo a campione su almeno il 5% delle domande pervenute, così da verificare la veridicità delle dichiarazioni, il rispetto delle condizioni di accesso, i requisiti di legittimazione e dei presupposti per l’accesso all’aiuto.

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Si è tenuto questa mattina a Villa Devoto un nuovo incontro tra i rappresentanti della Regione e del comune di Cagliari per fare il punto sui numerosi beni immobili di proprietà statale e regionale che presto potrebbero essere riqualificati o ceduti all’Amministrazione del capoluogo. Hanno partecipato il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori degli Enti locali Cristiano Erriu, dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini e dei Trasporti Carlo Careddu, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ed il vicesindaco Luisanna Marras.
In merito al progetto di riqualificazione e ammodernamento di piazza Matteotti, con l’obiettivo di dare un maggiore respiro alla viabilità a ridosso del porto e realizzare il nuovo centro intermodale, adiacente alla stazione ferroviaria, le parti hanno condiviso la necessità di avviare un’interlocuzione con il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio, per l’istituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento dei vertici di Rfi, Arst ed Autorità portuale.
Un altro tavolo sarà istituito nelle prossime settimane e vedrà coinvolti, insieme a Regione e Comune, l’Agenzia del Demanio, il Mibact e l’Università di Cagliari: insieme dovranno ragionare circa il futuro utilizzo dell’ex carcere di Buoncammino.
Si è discusso poi dell’ex ospedale Marino, sulla cui vocazione naturale – turistico-ricettiva – le parti concordano in pieno. Tra le decine di immobili di interesse pubblico figurano l’area della Fiera internazionale della Sardegna, il compendio di Sa Illetta (realizzato su terreni di proprietà del Cacip), piazzale Trento, piazza Deffenu ed il parcheggio di viale La Plaia.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, ha ripartito le risorse annuali destinate alle Case di accoglienza e ai Centri antiviolenza e stabilito che questi ultimi possano passare dagli attuali otto a sedici, con una divisione provinciale o sub-provinciale.
L’assessore ha ribadito l’impegno ad assicurare, anche per l’anno in corso, continuità e piena funzionalità agli interventi a sostegno delle donne vittime di violenza e dei loro figli. «Sul territorio regionale i Centri antiviolenza e le Case di accoglienza costituiscono un riferimento ormai consolidato per il contrasto della violenza di genere – spiega l’assessore della Sanità – avendo maturato modalità d’intervento coerenti rispetto agli obiettivi e alle azioni del Piano nazionale. E’ fondamentale il coordinamento regionale sulle politiche contro la violenza di genere e l’utilizzo integrato delle risorse disponibili sia di fonte regionale che di fonte nazionale, nell’ottica di una programmazione unitaria degli interventi».
Per il 2017 la Giunta ha ripartito 900mila euro, come contributo alle attività degli 8 Centri antiviolenza e delle 5 Case di accoglienza, già finanziati negli anni scorsi e con il trasferimento delle risorse in un’unica soluzione per garantire continuità nell’attività svolta.
Il 70% delle risorse (pari a 630mila euro), sono destinate alle Case di accoglienza e il restante 30%, (pari a 270mila euro) andranno ai Centri antiviolenza, attribuendo lo stesso importo a ogni Centro e prevedendo una maggiorazione del 50% ai Centri titolari di ulteriori sedi operative, per assicurare a tutte le strutture, intese come nodi della rete regionale, adeguate potenzialità di ascolto e di accoglienza.
Altre risorse arrivano da stanziamenti statali: circa 515mila euro sono vincolati all’istituzione di nuovi Centri e nuove Case di accoglienza (il 33%), mentre il 67% (250mila euro) finanzia le realtà già esistenti e operative. Ci sono poi 384mila euro del Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale di genere, da destinare a quattro linee d’azione: formazione, inserimento lavorativo, interventi di autonomia abitativa, implementazione sistemi informativi.

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Questo pomeriggio, alle 14.30 circa, a Carbonia, i carabinieri della Compagnia di Carbonia hanno arrestato in flagranza di reato un trentenne originario del luogo, nullafacente, con precedenti penali, per essersi reso responsabile dei reati di tentata rapina aggravata, furto aggravato e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere. In particolare, alle ore 13.55 odierne, in via delle Poste, l’uomo, dopo essersi avvicinato ad un’anziana signora l’ha aggredita alle spalle utilizzando uno spray urticante e, nel tentativo di impossessarsi della sua borsa, l’ha strattonata facendola cadere rovinosamente a terra. Tuttavia, non riuscendo nell’intento, anche a causa della fattiva resistenza opposta dalla vittima, il malvivente si è dileguato nella via limitrofa dove, per garantirsi la fuga, ha sottratto un furgone che si trovava parcheggiato, di proprietà di una ditta di trasporti. Nel frattempo, i militari dell’aliquota operativa e della stazione dei carabinieri di Nuxis, prontamente allertati dalla centrale operativa della Compagnia carabinieri di Carbonia, all’esito di accurati accertamenti investigativi, condotti attraverso le acquisizioni dei dati rilevati dal sistema gps installato a bordo del mezzo rubato, anche grazie alle indicazioni fornite da un testimone dell’evento, sono riusciti, poco dopo, a rintracciare il malvivente nei pressi del cimitero di Carbonia.

Il trentenne, sorpreso dai militari nell’atto di aprire alcuni pacchi presenti all’interno del veicolo, vistosi braccato dai militari, ha tentato inutilmente di darsi alla fuga a piedi, al fine di sottrarsi all’arresto. Subito raggiunto dagli operanti dopo un breve inseguimento, è stato bloccato definitivamente e arrestato. Inoltre, a seguito della perquisizione personale, il fermato è stato trovato in possesso di un coltello con lama lunga 10 cm.

La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al legittimo proprietario, mentre l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato trasferito presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia, in attesa della celebrazione del rito direttissimo a disposizione dall’autorità giudiziaria competente.

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«La nota di aggiornamento al DEF conferma i dati graduali e costanti di ripresa del Paese e rappresenta le condizioni per un ulteriore miglioramento del quadro economico e finanziario quale risultato di una lunga stagione di cambiamento che ha consentito al Pil di tornare a crescere, di tenere sotto controllo il deficit pubblico che si avvia verso il pareggio di bilancio e al debito pubblico di scendere ad un ritmo crescente. Questi significativi riscontri consentono ora di gettare le basi per gli interventi da programmare nella legge di bilancio. Un impegno che dovrà essere rivolto principalmente a dare risposte a chi oggi è in difficoltà, agli ultimi, a chi fino ad ora non ha beneficiato della crescita, o ha pagato di più i costi della crisi.»

Lo afferma, in una nota, il senatore del Pd Silvio Lai, componente della commissione Bilancio.

«Non sarà un compito facile ma la strada intrapresa è quella giusta, occorre affrontarla con le giuste aperture. Il giudizio, dunque, è positivo anche per il voto espresso dalla grande maggioranza dei senatori – conclude Silvio Lai – e si può già guardare con fiducia al lavoro e agli obiettivi da raggiungere con la prossima manovra.»

 

 

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Nel quartiere di Rosmarino, a Carbonia, AREA (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa) sta per completare la realizzazione di 12 nuovi appartamenti che si inseriscono nell’ambito del Contratto di Quartiere 2. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Politiche della casa Valerio Piria per “una misura importante che consentirà di ridurre l’emergenza abitativa a Carbonia, dove attualmente si registra un’alta domanda di alloggi popolari da parte della cittadinanza”.

Le nuove abitazioni si caratterizzano per l’utilizzo di materiali all’avanguardia, in grado di rispondere appieno agli standard relativi alla sostenibilità ambientale. In particolare, come ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gian Luca Lai, «l’uso della tipologia edilizia denominata SIT (acronimo di Sustainable and Integrated Typology), che prevede sistemi di accumulo di energia solare termica, avrà come effetto tangibile una riduzione delle spese familiari per il riscaldamento delle abitazioni e una diminuzione delle emissioni di CO2, in linea con quanto stabilito dall’accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici».

Oltre ai benefici specifici per ciascuna famiglia, il progetto che sta per essere portato a compimento avrà ricadute positive in termini di riqualificazione, valorizzazione e completamento urbanistico dell’intero quartiere di Rosmarino. Come ha affermato l’assessore dell’Urbanistica Luca Caschili, «si otterrà il completamento della maglia urbanistica attraverso l’inserimento di un nuovo comparto edilizio ma, soprattutto, la riqualificazione delle aree urbane marginali sia dal punto di vista dell’ubicazione fisica sia dal punto di vista della qualità urbana».

Il progetto è stato curato dagli ingegneri Andrea Branca, Marco Iadevaia, Vanna Madama, Nicola Peracchio, Christian Scintu, Salvatore Mannu, dall’architetto Giovanni Izzo e dal geometra Massimiliano Saiu.

Si tratta di edifici moderni, ad “energia quasi zero”, a basso impatto ambientale e ad alte prestazioni. Casi d’eccellenza, meritevoli anche di citazione e segnalazione sulla rivista nazionale di settore “azero” (http://www.azeroweb.com/premio-sostenibilita/ex-novo-residenziale/erp-a-carbonia/).

A conferma di ciò, il progetto realizzato a Rosmarino concorrerà al Premio nazionale sostenibilità, promosso dall’Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile.

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Venerdì 6 ottobre, al Conservatorio di Cagliari,proseguono gli incontri dedicati alle “32 sonate per pianoforte” di Ludwig Van Beethoven, una delle più importanti raccolte della letteratura pianistica.  

Alle 18.00, nell’aula magna, sarà la volta della “Sonata Op. 31 n. 3″ che vedrà protagonista il giovane Francesco Ghiglieri.

Come di consueto anche questo appuntamento si aprirà con un’analisi critico-storica curata dal maestro Mario Carraro.

Figura chiave della musica colta ottocentesca, Ludwig Van Beethoven scrisse le sue “sonate per pianoforte” tra il 1795 e il 1822. Inizialmente i brani non costituivano un insieme unico, tuttavia oggi fanno parte delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica.

Per gli studenti di pianoforte le sonate del genio tedesco sono parte fondamentale del loro percorso formativo.

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«Avendo constatato il preoccupante immobilismo del governo italiano nei riguardi della rotta Algeria-Sardegna – che soltanto la scorsa settimana ha portato circa 500 migranti sulle coste sarde -, ho deciso di sottoporre il problema direttamente alle Istituzioni europee: presenterò un’interrogazione all’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Federica Mogherini, per cercare di capire quali misure si intendano adottare per arginare i flussi migratori diretti verso la Sardegna, quali strategie, piani o risoluzioni si vogliano elaborare per arrestare un fenomeno allarmante e in costante crescita.»

Lo ha detto ieri sera l’europarlamentare di Forza Italia Stefano Maullu. 

«Nonostante le nostre continue sollecitazioni, infatti, il Governo ha accuratamente evitato di affrontare l’argomento, chiudendosi in un silenzio imbarazzato e imbarazzante. Se si vuole evitare che la rotta Algeria-Sardegna si trasformi nella nuova rotta libica, le Istituzioni hanno il dovere di intervenire. È per questo che presenterò un’interrogazione alle Istituzioni Europee – ha concluso Stefano Maullu -: gli abitanti della Sardegna e di tutto il Paese hanno bisogno di risposte concrete.»

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Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale, l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha organizzato un incontro dibattito sul tema: “Aiuti all’avviamento di attività imprenditoriali extra-agricole nelle zone rurali”. L’evento, rientrante nel PSR 2014-2020, Sottomisura 6.2, si terrà venerdì 6/10/2017, a partire dalle 18.30, presso la sala congressi del Comando Polizia Municipale di Sant’Antioco (via Iglesias, 3).

Il programma dei lavori prevede l’introduzione del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci, dell’assessore comunale alle Attività produttive Renato Avellino e della consigliera comunale Roberta Manunza. Seguiranno gli interventi della consigliera delegata delle Politiche per lo Sviluppo economico Roberta Manunza; degli esperti PSR dott.ssa Federica Caria ed ingegner Vittorio Addis, nonché dell’agronomo Beppe Bullegas. Dopo le relazioni si aprirà il dibattito.