18 July, 2024
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Il 16 e 17 dicembre, si sono svolte ad Olbia, presso il PalaGustoAlto all’interno del resort Geo Village, le finali nazionali di karate 2017 organizzate dal Comitato Regionale del MSP Italia.

Alla manifestazione hanno partecipato circa 110 atleti provenienti da diverse regioni in rappresentanza di 18 associazioni sportive.

Le gare erano valide quali finali nazionali MSP per l’anno 2017 ed hanno comportato l’assegnazione del titolo nazionale per le varie categorie kata e kumite maschili e femminili.

Sono stati assegnati 16 titoli di cui 6 agli atleti della Sardegna 6 alla Sicilia 2 al Lazio e 2 alla Toscana.

La manifestazione si è svolta con il contributo degli assessorati dello Sport e del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna.

 

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E’ stato rinnovato ieri, a Carloforte, il Consiglio di amministrazione dell’associazione turistica Pro Loco. Terminato lo spoglio delle schede votate dai soci nella sala consiliare di Corso Tagliafico, sono risultati eletti per il prossimo quadriennio: Giambattista Repetto, Giuseppe Rosso, Salvatore Garau, Sabrina Fasolato e Maria Luigia Agostini.

Sono stati inoltre eletti il revisore unico, Luigi Pellerano, e i tre componenti del collegio dei probiviri: Agostino Rivano, Maria Ferraro ed Antonio Casanova.

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Ieri mattina i carabinieri della compagnia di Carbonia ha svolto un servizio coordinato a largo raggio, finalizzato al controllo della circolazione stradale e degli ovili sul territorio. Nel corso del controllo, sono stati verificati tre ovili ed è stato deferito in stato di libertà il proprietario di un’azienda di allevamento, pregiudicato, residente a Tratalias, già colpito per divieto di detenzione di armi e munizioni, per essersi reso responsabile di detenzione illegale di munizionamento da caccia (9 cartucce, di cui 5 calibro 16 a palla singola e 4 calibro 12 a pallettoni, rinvenuti nell’ovile e nell’abitazione di proprietà). Nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti occultati nei locali adibiti a mungitrice dello stesso ovile, farmaci di dubbia provenienza, di fabbricazione rumena, il cui utilizzo è vietato in Italia, che sono stati sequestrati amministrativamente da personale della ASSL, in attesa di verifiche approfondite circa la loro provenienza. Sono stati inoltre posti i sigilli al latte munto nella mattinata, in attesa degli accertamenti.

Successivamente, è stata rinvenuta a San Giovanni Suergiu, su segnalazione di un privato cittadino, un fucile a canne accorciate artigianalmente con matricola abrasa, sul ciglio di una strada, occultato nell’erba. Sulla provenienza dell’arma, priva di munizionamento, sono in corso accertamenti più approfonditi.

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«La Sardegna sta perdendo un’occasione di sviluppo economico ed occupazionale.» Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu commenta così il verdetto del Comitato misto paritetico per il Siat (Sistema integrato per l’addestramento terrestre) al poligono di Teulada. Il via libera al progetto è stato bloccato con tre voti contrari dei componenti in quota alla Regione, visto che il piano andava approvato all’unanimità. Ora la decisione passa al ministero della Difesa.

«Una parte politica anche della maggioranza – spiega Gianluigi Rubiu – ha mandato in fumo un investimento da 20 milioni di euro, che avrebbe assicurato nuove prospettive di sviluppo al territorio del Sulcis Iglesiente e non solo. Si tratta di un programma con un investimento imponente che avrebbe potuto essere già una realtà a Teulada con il placet del Comipa, con l’utilizzo delle tecnologie più avanzate per la guerra simulata, quindi senza inquinamento acustico, ambientale e privo di rischi. Un sistema utilizzabile anche in caso di gravi emergenze legate al rischio idrogeologico e agli incendi sino alla domanda di addestramento proveniente dagli enti della Difesa e dagli enti civili, con applicazioni utili per la direzione della Protezione civile, per i vigili del fuoco e i volontari.»

«Il rischio è che il progetto venga ora dirottato in Friuli Venezia Giulia o Liguria – conclude Gianluigi Rubiu – e sarebbe un colpo devastante all’economia, visto che sono in gioco 1.600 posti di lavoro nel settore dei servizi e dell’industria.»

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10215270639227195/

Il delegato del presidente della Regione per l’attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha incontrato oggi al Centro culturale di Corso Berlinguer, a Tratalias, alcuni sindaci (Marco Antonio Piras – Tratalias, Elio Sundas – Santadi, Gianfranco Trullu – Perdaxius, Antonello Pirosu – Villaperuccio), il presidente dell’Unione dei comuni del Sulcis Ivo Melis, e alcuni dirigenti dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici e dell’Enas, per fare il punto sullo stato di attuazione del Programma di interconnessione dei sistemi idrici, collegamento Tirso – Flumendosa 4° lotto.

Per la realizzazione dell’opera, attesa da diversi lustri, sono stati stanziati 59 milioni di euro, finanziati con i fondi Fsc del Patto della Sardegna che permetterà di collegare le dighe di Punta Gennarta, Monte Pranu e Bau Pressiu al Flumendosa.

Al termine dell’incontro, abbiamo intervistato Salvatore Cherchi.

 

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Da circa due settimane, la città di Carbonia è più luminosa, decorata e colorata per effetto dell’installazione delle luminarie, iniziata il 5 dicembre e per la presenza di alcuni alberi di Natale, che stanno contribuendo ad accendere la nostra città, facendo respirare ai cittadini l’aria di festa. 

Nei giorni scorsi sono stati installati alberi di Natale su un palo in piazza San Ponziano, nella rotonda del Centro intermodale, a Cortoghiana, ed è in fase di completamento la sistemazione, da parte degli operai della Somica, di un albero “speciale” nel centro di piazza Roma.
«In seguito alle richieste e alle sollecitazioni da parte dei cittadini e delle associazioni dei commercianti – si legge in una nota -, l’Amministrazione comunale ha deciso di implementare il numero di alberi di Natale presenti in città, la cui dotazione si arricchirà ulteriormente dalla giornata di domani, martedì 19 dicembre, quando verrà posizionato un cipresso di circa 6 metri di altezza in piazza Rinascita. Nella giornata di mercoledì 20 dicembre, un cipresso di 2 metri verrà invece collocato a Bacu Abis, in piazza dei Minatori. Per quanto concerne Bacu Abis, si tratta del secondo anno consecutivo in cui la piazza sarà ornata da un albero di Natale.»
L’arrivo dei due nuovi alberi è il risultato di un lavoro di interlocuzione e collaborazione messo in atto dall’assessore dei Servizi di Pubblica utilità Gian Luca Lai, con la società Forestas, che li ha concessi a titolo gratuito unitamente a duecento piantine ottenute nel mese di novembre per consentire la riuscita della Festa dell’Albero.
Per l’abbellimento e la decorazione degli alberi di piazza Rinascita e di piazza dei Minatori, l’Amministrazione comunale, viste e considerate le numerose richieste pervenute dalla collettività, si avvarrà del contributo e della collaborazione dei cittadini di Carbonia, degli operatori economici e dei bambini delle scuole, u
n esempio di cittadinanza attiva che intende promuovere e valorizzare.

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Il Centro per la diagnosi e la cura dell’epilessia dell’età evolutiva è, per il terzo triennio consecutivo, centro d’eccellenza e centro di riferimento nazionale. Il riconoscimento è stato attribuito nei giorni scorsi al Centro che fa parte dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Aou di Sassari diretta da Stefano Sotgiu. Un risultato importante che mette in luce il lavoro portato avanti dagli specialisti sassaresi in oltre vent’anni di attività.

L’importante riconoscimento che ha valore triennale è stato attribuito dalla Lice, la Lega italiana contro l’epilessia, la massima società scientifica in questo ambito, accreditata a livello internazionale. Il Centro dell’Aou di Sassari lo ha ottenuto per la prima volta nel 2011, quindi ancora nel 2014, per la qualità e la quantità delle prestazioni assistenziali erogate al paziente affetto da epilessia, oltre che per la produzione scientifica prodotta in questo ambito.

Anche questa volta il Centro, coordinato da Susanna Casellato, è passato attraverso una serie di criteri di valutazione che tengono conto della storia della struttura, del personale medico e infermieristico impegnato, delle dotazioni strumentali utilizzate, delle collaborazioni con altre strutture, dell’organizzazione assistenziale e dei volumi di attività.

«In Sardegna sono circa 10mila le persone affette da epilessia-afferma la coordinatrice del Centro – e oltre 5mila sono i pazienti che ne soffrono in età evolutiva. Un’enormità, numeri che rendono questa patologia seconda soltanto alla cefalea. A Sassari vengono seguiti circa 2mila pazienti e registriamo due nuove diagnosi a settimana.»

Dal 1995 il Centro per la diagnosi e la cura dell’epilessia dell’età evolutiva segue pazienti dai primi mesi di vita al compimento del loro 18esimo anno.

«L’epilessia – spiega Susanna Casellato – è un disturbo neurologico tra i più comuni in età evolutiva e con diversi gradi di gravità imputabili alle differenti eziologie, genetiche, strutturali, metaboliche, spesso multifattoriali. Negli anni dal 1996 a oggi possiamo dire di aver creato una vera scuola di formazione in epilettologia e nella refertazione degli ellettroencefalogrammi. Questo ha consentito ai nostri giovani medici in formazione di acquisire le competenze necessarie per poter collaborare e frequentare strutture di eccellenza in ambito anche europeo». Una esperienza unica, in grado di preparare specialisti con alte professionalità.»

«Questo risultato – afferma il direttore dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile Stefano Sotgiu – è il frutto di un lavoro svolto con grande professionalità e passione davvero non comuni.»

Una équipe affiatata che vede lavorare, assieme a Susanna Casellato, anche la collega Delia Simula e i tecnici di neuro fisiopatologia Giovanni Lutzu e Maria Fadda, oltre ai medici in formazione che di volta in volta si avvicendano all’interno del Centro.

«Un’eccellenza che – sottolinea la direzione aziendale – è il riconoscimento dell’attività svolta in questi anni e che garantisce un’assistenza sanitaria di alto profilo. In questo modo i piccoli pazienti e i loro genitori possono affidarsi con serenità alle cure e al supporto di specialisti di comprovata esperienza.»

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Questa sera, alle 21.00, al Teatro Centrale, nell’ambito delle celebrazioni del settantanovesimo compleanno della città di Carbonia, l’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, ha organizzato la proiezione della prima assoluta del film documentario “Le spose del Grand Hornu”, di Carmina Conte e Paolo Carboni. 

«Si tratta di un evento che va ad implementare e sostenere l’offerta culturale delle iniziative che abbiamo previsto per il settantanovesimo anniversario dell’inaugurazione di Carbonia – ha detto il sindaco Paola Massidda -. Il documentario Le spose del Grand Hornu impreziosisce la nostra ampia programmazione natalizia per il suo elevato valore culturale.»

Le spose del Grand Hornu” è ambientato tra il bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente e quello del Borinage e della Vallonia in Belgio, nell’area del Grand Hornu.

Il film ha ricevuto una menzione speciale al Concorso nazionale “Storie di emigrati sardi”, indetto dalla FASI, in collaborazione con la Regione Sardegna e la Società Umanitaria-Cineteca Sarda.

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Due nuovi appuntamenti domani, martedì 19 dicembre, per “La città che viaggia”, il festival della creatività giovanile organizzato a Cagliari da Carovana SMI.

Alle 16.00, negli spazi dell’Exmà, prende il via “Lab Bianco. Alla deriva”. Si tratta di un laboratorio, curato dalla compagnia Fosca, che declina la sua ricerca sull’esplorazione urbana: andare, muoversi al di là della meta rende la città un luogo in cui immergersi, che acquisisce una storia ed una possibilità di narrazione nell’esperienza del corpo e del punto di vista di chi l’attraversa. Si andrà avanti sino al 22 dicembre, quando ai giovani partecipanti sarà chiesto di restituire l’esperienza fatta in forma performativa-autobiografica.

Alle 19.00, insieme a Tiziana Sassu, l’appuntamento è con “Le creature della notte nella città di Cagliari”, un itinerario narrativo che dall’Exmà si snoderà sino al quartiere Castello alla scoperta dei personaggi (veri o immaginari) che da sempre popolano i racconti dei diversi paesi della Sardegna: dal marchese di Camarassa, uomo realmente esistito, considerato pericoloso e violento, all’Erchittu, essere con il corpo di uomo e la testa di toro che scontava le malefatte sulle quali i tribunali degli uomini non erano riusciti a fare giustizia.

“La città che viaggia. Prima edizione della Festa delle creatività giovanili”, fa parte del programma “Approdi e Mare di Danza 2017”. E’ sostenuto dal comune di Cagliari, ed è modulo dell’omonimo progetto biennale, 2017- 2018, a favore di “Itinerari verso cittadinanze multiculturali”, approvato dall’assessorato regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale.

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Abbanoa, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, accelera il piano infrastrutturale che riguarda Buggerru. Il Gestore ha provveduto a compiere tutti quegli atti necessari per avviare l’iter di realizzazione dell’impianto di filtraggio dell’acqua per risolvere il problema della potabilità e del nuovo depuratore.

Entro la prossima estate, il comune di Buggerru risolverà il problema dell’acqua potabile. È entrato infatti nella fase finale il progetto di realizzazione di un impianto di filtraggio delle acque della sorgente San Salvatore che alimenta il Comune costiero. L’acqua al servizio di Buggerru ha sempre evidenziato valori elevati del parametro ma  i fuori norma erano saltuari in quanto i parametri prima risultavano pari a 25 mg/l, dalla fine del 2013 i parametri sono stati ridotti a 10 e quindi l’acqua risulta fuori norma sin dai primi mesi del 2014.

Abbanoa si è attivata insieme al Comune e ha firmato una convenzione che affida agli uffici comunali la realizzazione dell’intervento. Con la recente approvazione da parte di Egas del progetto ora tutto è pronto per mandare in gara l’intervento. I 300.000 euro serviranno a dotare la fonte e il paese di un impianto di potabilizzazione specifico per l’abbattimento del piombo.

Le scelte progettuali adottate sono improntate alla realizzazione di opere il meno impattanti possibile anche per tener conto delle caratteristiche dell’area che si trova sotto il vincolo paesaggistico essendo in prossimità del mare. L’impianto di trattamento sarà realizzato in prossimità della sorgente con ovvi vantaggi per quanto riguarda la manutenzione, la gestione ed il controllo. Si è inoltre deciso di realizzare l’impianto di abbattimento su area pubblica per evitare procedimenti di esproprio che avrebbero sicuramente comportato un allungamento dei tempi. Il funzionamento dell’impianto sarà così modificato: L’acqua di sorgente invece che andare, per caduta, nel serbatoio di rilancio sarà pompata attraverso le due pompe ai filtri, dagli stessi andrà poi per caduta nel serbatoio di rilancio.

A seguito della approvazione da parte di Egas si procederà ad appaltare i lavori che dovrebbero terminare entro la fine dell’estate prossima.

Parte, intanto, il conto alla rovescia per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio del paese di Buggerru. Dopo una serie serrata di incontri tra Abbanoa, Egas ed il comune di Buggerru, che hanno scandito i mesi appena trascorsi, è stato definito ed approvato il cosiddetto Documento Preliminare di Progettazione, l’atto che cadenza procedure e tempi per la realizzazione dell’opera.

Il nuovo depuratore sorgerà in un area attigua a quello attuale e potrà disporre delle tecnologie più moderne adeguate alle necessità di Buggerru (investimento di 3.157.000). Molti dei problemi sorti in questi anni hanno infatti riguardato il posizionamento del vecchio depuratore, posto in una zona altamente franabile e – per questo – da tempo impossibile da raggiungere anche per gli operatori.

Obiettivo di Abbanoa è comprimere più possibile i tempi di realizzazione del complesso intervento. Già dai primi giorni del 2018 saranno affidati i servizi di progettazione da completare entro aprile 2018. I lavori dovrebbero concludersi nel luglio del 2020, un tempo fisiologico per un lavoro così complesso.