26 July, 2024
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Ad un anno di distanza dall’incendio di origine dolosa che devastò 6,68 ettari di macchia mediterranea pari a circa il 15% della penisola di Giardinelli sull’Isola di La Maddalena all’interno dell’area SIC ZPS “Arcipelago di La Maddalena”, l’ufficio ambiente dell’Ente Parco ha prodotto una nuova relazione di monitoraggio sull’evoluzione dello sviluppo e recupero di un’area di significativo pregio ambientale. Due le considerazioni principali che emergono in seguito all’analisi dei tecnici dell’Ente Parco: da un lato le condizioni di estrema compromissione delle specie di Ginepro (Juniperus phonicea) che al momento pare non possano essere recuperate, dall’altro l’aspetto positivo: l’incendio pare non abbia avuto caratteristiche tali da produrre una desertificazione irreversibile dell’area.

Per quello che riguarda le piante di ginepro, le piante bruciate sono perse e non sono in grado di rigenerarsi vegetativamente: l’unica speranza è affidata all’eventuale riserva di semi presenti nel sottosuolo in grado di ricostituire nel tempo il ginepreto. Qualora la rigenerazione spontanea delle specie non dovesse dare esito positivo l’Ente Parco valuterà l’opportunità di una reintegrazione artificiale della specie.

Per quello che riguarda invece l’aspetto positivo, tutte le specie di latifoglie presenti nell’area hanno dimostrato una efficiente facoltà di rigenerazione con abbondanti ricacci di polloni di Mirto (Myrtus communis), Fillirea (Phyllirea angustifolia), Lentisco (Pistacia lentiscus), Cisto (Cistus sp.), Olivastro (Olea oleaster), Alaterno (Rhamnus alaternus), Ginestra di Corsica (Genista corsa), Asparago bianco (Asparagus albus) e Asparago pungente (Asparagus acutifolius). Questi aspetti sono fondamentali dal punto di vista ecologico perché si può ipotizzare che nell’arco di qualche anno e in assenza di fenomeni esterni (azione dei cinghiali, siccità, calpestio, attacchi fitosanitari ecc.) si possa ristabilire uno strato vegetale con un buon livello di biodiversità e si possano limitare fenomeni erosivi del suolo e impatti negativi sul paesaggio.

I tecnici dell’Ente ritengono fondamentali una serie di azioni di presidio sull’area sottoposta ad incendio per valutare la rigenerazione dello strato vegetale. Pertanto l’Ente provvederà ad organizzare la rimozione dei rifiuti, il monitoraggio costante in modo da seguire l’andamento nel tempo di un’ampia gamma di specie e il monitoraggio relativo alla presenza dei cinghiali nell’area in quanto la loro azione potrebbe impattare negativamente sulla rinnovazione delle specie vegetali.

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Sabato 30 settembre 2017, il B&B Ventanas, in via Mercato 11, a Villamassargia, ospiterà il secondo appuntamento di “Materiali per un’urbanistica sostenibile”, ciclo di seminari promosso dall’associazione L.A.M.A.S. dalla rivista online www.sardegnasoprattutto.com. I lavori vertono attorno al grande tema dell’urbanistica e sono propedeutici al Sostenibilità come opportunità di sviluppo della Sardegna.

A causa anche delle ultime scelte della Giunta regionale – su governo del territorio, turismo, energia – alcune riflessioni e discussioni si son fatte prorompenti presso la pubblica opinione. Il dibattito attorno alla riproposizione dell’equazione “più volumetria, più turisti” ha visto sollevarsi numerose voci contrarie, e attivarsi altrettanto numerosi luoghi di elaborazione e di confronto attorno a una scelta di sviluppo che, da tempo, segnala tutte le sue debolezze e precarietà.

Villamassargia sarà il case study per una puntata che approfondirà il tema della pianificazione urbanistica in relazione al concetto di democrazia partecipata e di progettazione di comunità. La giornata segue quella tenutasi il 28 agosto 2017 a Pattada, in cui si è voluto definire lo stato dell’arte sulla tutela del paesaggio e sulla legislazione urbanistica in Sardegna. Di fatto non si è parlato di metri quadri o di metri cubi ma di modelli di sviluppo, alla luce dei segnali dati dalla politica isolana, e a 11 anni dall’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale, primo in Italia dopo il varo del Codice dei beni culturali e del paesaggio nel 2004.

Gli undici anni dal varo del PPR, i 13 dalla promulgazione del Codice Urbani, segnalano quanta strada, spesso all’indietro, il nostro paese percorra in tema di paesaggio: invece di far parte del corredo genetico delle classi dirigenti, la protezione del paesaggio e la visione di lunga durata, assieme alla pianificazione attenta alle “eredità” che si lasciano alle future generazioni, spesso spariscono dagli orizzonti dei decisori; decisori che, per comodità o poca visione, preferiscono aggrapparsi agli scampoli di un novecento chimico e di cemento che non ha più senso, in termini espansivi, di esistere.

Per Maria Antonietta Mongiu, Presidente di L.A.M.A.S. «altro interrogativo che ci porremo sabato a Villamassargia riguarda gli ZERO del vero, sostenibile, duraturo sviluppo della Sardegna: Cubatura ZERO. Chilometro ZERO. Emissione ZERO. Dove lo ZERO ha un valore positivo proponendo alternative alla crescita economica connessa all’edilizia o alla chimica di base che consumano suolo senza creare lavoro e benessere».

Manufatturiero, agricoltura, industria sostenibile. Tre titoli per tre possibili linee di crescita, cui sommare, solo sommare, una pianificazione turistica che non degeneri in forme insostenibili di “aggressione” ai territori. Disastri ambientali, bassi salari medi, abitanti costretti a fuggire dalle destinazioni più frequentate, crollo del commercio artigianale, costi idrici e in rifiuti solidi urbani non ammortizzati dall’indotto: il low cost non è formula che porta estesa ricchezza.

Di pianificazione, di urbanistica democratica, di turismo e territorio si discuterà a Villamassargia. La partecipazione è aperta a tutti. Su www.sardegnasoprattutto.com il programma e gli aggiornamenti.

PROGRAMMA

Ore 10:00 Il Piano urbanistico partecipato di Villamassargia

Dialogano: Benedetto Meloni, sociologo; Walter Secci, già sindaco di Villamassargia, imprenditore; Franco Masala, architetto SardegnaSoprattutto.

Discussione

Ore 10:40 Sviluppo locale a metri cubi zero

Dialogano: Pasquale Mistretta Urbanista già Rettore Università di Cagliari Fausto Pani Geologo Cagliari Tore

Sanna Vice presidente Federparchi Cagliari Ivano Atzori Architetto Pretziadas Santadi

Discussione

Ore 11.30 Sostenibilità: Casi di studio

Dialogano: Francesco Sechi, ingegnere Trasportista Cagliari; Salvatore Multinu, ingegnere Pattada; Giaime Cabras, architetto Cagliari

Discussione

Ore 12:00 Turismo sostenibile per un’economia virtuosa

Dialogano: Carlo Mancosu, Sarde; Ramona Bavassano, psicologa di comunità; Stefano Cucca, manager turistico.

Discussione

Ore 12.30 Ma davvero a più cemento equivale più lavoro?

Dialogano: Carla Medau, sindaco di Pula; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Debora Porrà, sindaco di Villamassargia; Maria Antonietta Mongiu, presidente Lamas, coordinatrice SardegnaSoprattutto.

Discussione

Facilita il dialogo Vito Biolchini, giornalista, presidente Sardegna Sostenibile e Sovrana.

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La rete di imprese Visit Sulcis, a cui il comune di Carbonia aderisce, ha organizzato nelle giornate del 29, 30 settembre e 1° ottobre un Educational Tour (Famtrip) rivolto a Tour operator, giornalisti e blogger nazionali e internazionali. I partecipanti provengono da Germania, Olanda, Polonia, Spagna e Romania. Un’iniziativa accolta con favore dal comune di Carbonia. «Si tratta di un’eccellente vetrina di promozione turistica della nostra città e dell’intero Sulcis Iglesiente in tutta Europa. Un’occasione importante per portare a compimento la destagionalizzazione dei flussi turistici, uno dei principali obiettivi perseguiti dalla nostra Amministrazione comunale – ha affermato il Sindaco Paola Massidda -. Il turismo può rappresentare un volano per lo sviluppo economico del nostro territorio. Crediamo fortemente nel concetto di offerta turistica integrata portato avanti da Visit Sulcis con l’obiettivo di valorizzare a 360 gradi non soltanto le bellezze naturalistiche, ma anche quelle archeologiche, architettoniche e storico-culturali del Sulcis Iglesiente. Peculiarità che fanno del nostro territorio una zona molto appetibile per i visitatori di tutto il mondo».

L’Educational Tour partirà da Carbonia nella giornata di domani, venerdì 29 settembre, con una visita archeologica a Monte Sirai. Il secondo giorno, sabato 30 settembre, il programma prevede una visita della Grande Miniera di Serbariu e la realizzazione di un workshop destinato agli operatori turistici, al quale parteciperà anche l’assessore del Turismo Sabrina Sabiu, che mostrerà le principali attrattive storiche, culturali e turistiche del territorio di Carbonia. La conferenza si svolgerà nella sala Astarte, con inizio alle ore 10.00.

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La Giunta regionale, nella seduta di ieri, ha adottato due delibere in continuità con lo sviluppo di strumenti di studio e operativi per l’attuazione della pianificazione paesaggistica del territorio regionale. La prima prosegue l’attività avviata nel 2015 sia per l’individuazione dei paesaggi rurali caratterizzanti il territorio isolano, propedeutici allo sviluppo della pianificazione paesaggistica delle aree interne, sia per la pianificazione del territorio rurale, quali strumenti di riferimento per i Comuni nella definizione dei Piani urbanistici. La seconda delibera definisce le direttive di attuazione dei programmi integrati per il recupero e la valorizzazione delle zone A (centri storici) e B (zone di completamento dei centri urbani), anche attraverso la riqualificazione di edifici ceduti a prezzo simbolico ai Comuni o ai privati cittadini.
«Si tratta – spiega l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – di due delibere che si inseriscono nelle azioni della Giunta volte al contrasto dello spopolamento nelle zone rurali e interne, con il pieno coinvolgimento degli enti locali e dei privati. In merito alla prima delibera è doveroso sottolineare che la ricerca si avvale della piena collaborazione delle Università di Cagliari e Sassari, dell’Isre (Istituto superiore regionale etnografico) per gli aspetti identitari legati al paesaggio, e dell’Anci Sardegna per promuovere e incoraggiare la partecipazione attiva degli enti territoriali nel riconoscimento degli stessi paesaggi. Per quanto riguarda la seconda delibera, oltre alle direttive, va evidenziato che per l’attuazione dei programmi integrati ci avvarremo di specifici finanziamenti regionali: 25 milioni di euro suddivisi in tre linee, che ci consentiranno di compiere ulteriori, importanti passi avanti.»

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Il Consiglio comunale di Carbonia è convocato in seduta straordinaria per la giornata di domani, venerdì 29 settembre 2017, alle ore 18.30, presso la sala consiliare del Centro polifunzionale di Piazza Roma.

Questi sono i punti all’ordine del giorno:

1. Comunicazioni del Presidente;
2. Interrogazioni e interpellanze;
3. Ricognizione straordinaria società partecipate 2017;
4. Mozione: ultimazione area camper service;
5. Mozione: bonifica aree occupate da distributori dismessi;
6. Mozione: riattivazione del servizio di bike sharing;
7. Mozione: riapertura parcheggio multipiano via Verona;
8. Mozione: tempi di consegna delle case dell’Azienda regionale per l’edilizia abitativa edificate in Carbonia Via Roux – agibilità edifici – ultimazione urbanizzazioni;
9. Mozione: illuminazione frazione Genna Corriga lungo la Sp 2;
10. Mozione: ultimazione e consegna isole ecologiche piazza Matteotti e piazza Rinascita;
11. Mozione: messa in sicurezza dei cantieri lungo la SS 126, tratto Medau Desogus – Bacu Abis;
12. Mozione: verifica dello stato di funzionamento dell’ente provincia Sud Sardegna;
13. Commissione per la mobilità negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Nomina rappresentante della maggioranza del Consiglio comunale in sostituzione della consigliera Daniela Marras, dimissionaria;
14. Approvazione regolamento comitati di quartiere;
15. Rinuncia del diritto di prelazione a favore del comune di Carbonia, ai sensi dell’art. 48 del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità” dell’immobile contraddistinto catastalmente al foglio 28 mappale 8002 (parte).

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Il chitarrista Carlo Ditta in trio con Luca e Sebastian Mannutza, il sassofonista Gavino Murgia alla testa del Blast Quartet, il gruppo Pirk Explosion con il trombettista Flavio Boltro in un omaggio elettrico a Miles Davis. Questi i protagonisti dei set in programma domani (venerdì 29) a Cagliari per la seconda serata di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, quest’anno alla sua edizione numero venti, in corso fino a domenica (primo ottobre) negli spazi ritrovati dell’ex Manifattura Tabacchi (biglietti a 18 euro).

Si comincia alle 19.00 con il trio formato dal chitarrista Carlo Ditta ed altri due musicisti cagliaritani: Luca Mannutza, pianista e organista tra i più apprezzati nel panorama del jazz italiano, e suo fratello Sebastian, batterista dalla grande musicalità. Nato a Firenze (nel 1971) ma trasferitosi presto a Cagliari, Carlo Ditta ha iniziato lo studio della chitarra da bambino, a otto anni, appassionandosi al blues, poi e al soul e infine al jazz. Determinante sarà l’incontro proprio con Luca Mannutza, con il quale approfondirà l’armonia e la tecnica della musica afroamericana. Nel 2012 esce il suo disco di esordio, “Talkin’ about Mr Green”, nel quale rende omaggio a uno dei chitarristi che più ha influenzato il suo stile, Grant Green, appunto; disco che riscuote il favore del pubblico e della critica ricevendo lusinghiere recensioni nelle riviste specializzate.

Il secondo set (ore 20) vede di scena un altro musicista sardo, il nuorese Gavino Murgia, sassofonista di fama internazionale, alla testa del Blast Quartet; una formazione di forte impatto, composta da musicisti di notevole esperienza, ognuno con una personalità ben precisa, alle prese con composizioni in gran parte originali dello stesso Murgia più qualche pezzo di Charles Mingus: il trombonista Mauro Ottolini, il contrabbassista Aldo Vigorito e il batterista Pietro Iodice. Un classico quartetto “pianoless”, acustico, la stessa formazione che ad aprile ha registrato il materiale per un disco di prossima uscita.

Altre sonorità e atmosfere nel concerto delle 21.30 con il “Miles Davis Electric Tribute” proposto dai Pork Explosion, band jazz fusion capitanata dal chitarrista cagliaritano Marcello Contu, con Peter De Girolamo alle tastiere, Frank Marino al basso e Daniele Russo alla batteria, che rinnova il suo incontro con un trombettista del calibro di Flavio Boltro, altro esponente di spicco del jazz “Made in Italy”, per ripercorrere la grande rivoluzione elettrica davisiana.  

A precedere il trittico di concerti, alle 18.00, il secondo dei quattro incontri con cui il musicista e musicologo Enrico Merlin accompagna ogni pomeriggio il suo uditorio, con competenza e verve, nei meandri della storia del jazz. Aneddoti, racconti, testimonianze di prima mano, ascolti guidati, riflessioni e provocazioni in quattro percorsi diversi proposti da varie prospettive: quella di due artisti icona del genere, un americano, Miles Davis, e un europeo, Michel Petrucciani, e attraverso l’evoluzione di due strumenti cardine: la tromba e il sassofono.

Gavino Murgia ( foto © Roberto Cifarelli )

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«Il futuro è rosa e inizia oggi. Forse. Dopo aver combattuto perché la Sardegna uscisse dalla vergognosa situazione in cui in Consiglio sono presenti solo 4 donne su 60 consiglieri e in cui ogni possibile ostacolo è stato opposto negli anni all’introduzione dello strumento che permette il cambiamento per un riequilibrio di genere nell’organo rappresentativo dell’Isola, oggi la I Commissione del Consiglio regionale ha approvato la norma che introduce il sistema della doppia preferenza di genere. A votare a favore sono stati tutti i componenti della Prima Commissione, eccettuato il rappresentante del gruppo PSdAz. Ora la decisione spetta al Consiglio.» Lo scrive, in una nota, l’associazione Heminas.

«In Sardegna la richiesta di introduzione del sistema era stata già fatta con manifestazioni pubbliche nel 2013 – aggiunge l’associazione Heminas -. La Regione però, dopo rassicurazioni e rimandi, la bocciò con un discutibile voto segreto. Le stesse rassicurazioni hanno continuato a farsi anche in questi mesi, dopo che Heminas ha mobilitato un flash mob davanti al Consiglio il 27 aprile e che varie associazioni si sono mosse per chiedere l’approvazione della norma della cui proposta presentata ad inizio legislatura è prima firmataria la Consigliera Annamaria Busia. L’interesse e l’attenzione suscitata sono stati enormi. Non solo per le oltre 12mila e trecento adesioni al gruppo Facebook, ma anche per il sostegno della presidente della Camera Laura Boldrini alla lotta di Heminas e per il dichiarato interesse del Consiglio manifestato con un incontro in cui siamo state chiamate davanti alla Commissione Riforme il 20 giugno. Tuttavia, a seguito dei continui rimandi, si era aveva sollevato il timore che si trattasse di promesse che sarebbero state disattese. È di questi minuti, invece, la felice notizia che la norma è stata approvata in I Commissione.»

«Il sistema proposto dalla modifica consente il riequilibrio di genere senza imposizioni. Chi vota, conserva la piena libertà di esprimerne una sola preferenza, scegliendo tra candidate e candidati, e solo nell’ipotesi in cui si decida di esprimere una seconda preferenza, si dovrà scegliere tra persone della stessa lista di sesso diverso da quello della prima. La Corte Costituzionale (con sentenza n. 4 del 2010) ha definito questo sistema «non solo corretto, ma doveroso da parte del legislatore nazionale e regionale. Sta al Consiglio adesso riscrivere una realtà in cui anche le donne siano rappresentate là dove si decide il futuro della Sardegna. Un futuro più giusto – conclude Heminas – in nome di un equilibrio di genere che sinora non è stato realizzato.»

 

 

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Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, la Giunta ha votato ieri la declaratoria, da inviare al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, per l’accesso alle provvidenze del Fondo di solidarietà nazionale che interverrebbero sui danni causati dall’eccezionale siccità di quest’anno.

«L’attività di accertamento in campo per la verifica dei danni agricoli – ha spiegato l’assessore Caria – è già stata ultimata per quanto riguarda i pascoli e le produzioni foraggere delle aziende del comparto ovicaprino, mentre per le colture orticole, cerealicole, frutticole, viticole, olivicole, la produzione apistica e gli altri comparti della zootecnia, poiché l’evento non è ancora concluso, sono ancora in esecuzione le verifiche da parte dell’Agenzia Argea Sardegna. Una volta incassato il via libera dal parte del Mipaaf e stornate le risorse finanziarie regionali dall’Assessorato della Programmazione verso Argea – ha proseguito l’assessore – potremo procedere e accelerare su tutte le procedure per la partenza del bando e i successivi accrediti ai pastori dei 45milioni di euro stanziati per l’ovicaprino regionale. La legge che finanzia tali risorse infatti – ha concluso Caria – è entrata in vigore con la pubblicazione avvenuta sul Buras lo scorso venerdì 22 settembre.»
Con la delibera di ieri, la Giunta chiede al Mipaaf il riconoscimento, attraverso un provvedimento, del carattere di eccezionalità per la prolungata siccità. Si richiede quindi la concessione, per le aziende ovicaprine, delle provvidenze previste dall’art. 5 del decreto legislativo 102/2004 e delle successive modiche che, con la legge 123 del 3 agosto 2017 recante “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”, permetterà a tutte le aziende sarde, anche a quelle non coperte da assicurazione, di poter accedere alle misure previste dalla normativa.
Per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese possono essere concessi: contributi in conto capitale per i danni alle produzioni e alle scorte aziendali; prestiti ad ammortamento quinquennale per le esigenze di esercizio dell’anno in cui si è verificato l’evento dannoso e per l’anno successivo. Possono essere inoltre prorogate per una sola volta e per non più di 24 mesi le scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario effettuate dalle imprese agricole; può essere concesso l’esonero parziale, fino a un massimo del 50%, del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento. Tali aiuti possono essere attivati in forma singola o combinata, tenuto conto della dotazione finanziaria assegnata al Fondo, delle esigenze e dell’efficacia dell’intervento.
Dalla relazione sugli accertamenti dei danni, già formulata da Argea, emerge che quelli a carico dei pascoli e delle produzioni foraggere delle aziende ovicaprine hanno intensità variabili tra il 50 e il 70%, a seconda che le superfici ricadano o meno all’interno dei comprensori irrigui dei Consorzi di bonifica. I danni sono stati causati dalla situazione di estremo stress idrico e dalla persistenza di elevate temperature, superiori alla media del periodo, associata nei primi mesi dell’anno a una forte escursione termica tra il giorno e la notte. Prima della siccità le campagne erano infatti già provate dalle condizioni climatiche anomale dei mesi di gennaio e di aprile con le nevicate del 16 e 17 gennaio, il ciclone extratropicale del 21 gennaio e le gelate della seconda decade di aprile.
Dai dati della rete pluviometrica regionale risulta che già nell’anno idrologico 2015-2016 sono state registrate piogge inferiori alla media con deficit di circa il 20%. Nell’anno in corso, fatta eccezione per le aree del Flumendosa e della Gallura, si registrano deficit di pioggia che vanno da un minimo del 30% del Campidano a un massimo del 45% del Logudoro. In termini di frequenza storica si sottolinea che per il Logudoro si tratta dell’anno più siccitoso dall’inizio delle osservazioni nel 1922 e per le altre aree comunque fra i primi casi critici registrati negli ultimi 100 anni. Ancora più drammatica la situazione degli ultimi tre mesi primaverili, strategici per le esigenze idriche delle campagne, con deficit intorno al 70% per tutte le aree, con punte prossime al 90% in Gallura e Flumendosa. Inoltre, le precipitazioni registrate da alcuni anni sul territorio regionale sono state così ridotte che il quadriennio 2013-2017 si sta rivelando come uno dei più critici mai registrati in Sardegna a partire dal 1922.

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Soddisfazione per l’approvazione a larghissima maggioranza, in I commissione, della doppia preferenza di genere è stata espressa dai quattro consiglieri regionali del gruppo Articolo UNO – Sdp, Eugenio Lai, Daniele Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda.

«Si auspica che l’Assemblea regionale possa approvare tale importante provvedimento in tempi brevi. Benché riteniamo assurdo che nel 2017 ci sia ancora bisogno di leggi per affermare la parità di genere – concludono Eugenio Lai, Daniele Cocco, Luca Pizzuto e Paolo Zedda -, questo provvedimento è fondamentale per una giusta rappresentanza all’interno delle assemblee democraticamente elette.»

 

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Una manciata di terra d’Ungheria dispersa all’ingresso dell’ossario austroungarico di Campu Perdu, «perché anche gli eroi che sono morti qui all’Asinara possano riposare sotto la terra della loro patria». Così con una piccola cerimonia l’ambasciatore della pace in bicicletta, Jozsef Zelei, questa mattina, assieme al sindaco di Stintino e quello di Porto Torres, ha concluso il suo lungo tour che, da agosto di quest’anno, lo ha portato a compiere 3.850 km. Un viaggio sulla rotta della “Marcia della morte”, quella compiuta nel 1914 dai soldati magiari prigionieri di guerra che, con altri prigionieri e profughi, furono portati sull’Asinara. Arrivarono 27mila prigionieri di 16 etnie, distribuiti in vari campi sull’isola, e in 6mila trovarono la morte.

«Questo è il mio quarto anno in bici per la commemorazione della prima guerra mondiale – ha detto Jozsef Zelei durante l’incontro con le autorità alla Casa del Parco, a Cala Reale -. Ho viaggiato lungo le linee di combattimento in Francia ma non ho mai visto un popolo, come quello italiano, che tenesse tanto a ricordare i suoi caduti in guerra. Sono sicuro che quei soldati non fossero nemici ma vittime della guerra e la giornata di oggi, che ci vede qui assieme, lo dimostra. Quella guerra non ci ha messi gli uni contro gli altri ma ci ha resi più vicini e amici.»

Quello di Jozsef Zelei, 55 anni di Budapest, è un viaggio iniziato nel 2014, in occasione del centenario della Grande Guerra.

«Siamo orgogliosi – ha detto Antonio Diana, vicepresidente del Parco e sindaco di Stintino – che questa iniziativa si inserisca nel progetto che il comune di Stintino, con quello di Porto Torres, con il Parco e l’Università di Sassari, ha avviato proprio nel 2014. Un progetto nato per commemorare proprio i profughi e i prigionieri che qui trovarono la morte. È evidente che il recupero di questa memoria è servito.»

 «I vostri concittadini – ha aggiunto il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler ringraziando Jozsef Zelei per l’iniziativa – riposano in un luogo di pace, silenzio e bellezza. In queste occasioni, assieme ai nostri fratelli condividiamo lo strazio che il mondo intero ha vissuto in quegli anni.»

Jozsef Zelei quindi ha donato al Parco il “Baule del soldato” che, benedetto da Papa Francesco, contiene alcuni ricordi del lungo viaggio compiuto dal ciclista ungherese.

A Cala Reale quindi, accanto alla cappella austroungarica, è stata scoperta una stele in legno che il ciclista della pace ha donato al Parco. E su questa, che riporta una incisione in italiano e ungherese per ricordare i soldati magiari, le autorità hanno legato alcune fascette tricolori in segno di condivisione solidarietà con l’iniziativa.

Cala Reale ha rappresentato la conclusione della tappa sull’isola parco. Alle 10.00 questa mattina, il ciclista della pace a Fornelli è salito in sella alla sua bicicletta e, accompagnato da una rappresentanza dell’associazione “Ciclisti turritani”, ha percorso i 13 km che separano il vecchio carcere dalla sede del Parco. Un’occasione per conoscere l’isola e vedere da vicino le bellezze del parco e i luoghi che, un tempo, furono i luoghi del dolore.

Alla giornata hanno partecipato il capo di gabinetto dell’assessorato regionale del Turismo Ninni Chessa, che ha portato i saluti delle istituzioni regionali, il console dell’ambasciata ungherese a Roma Heinz Tamas e l’assessore del Turismo del comune di Sennori Elena Cornalias.