26 July, 2024
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La commissione Autonomia ha approvato a larghissima maggioranza questa mattina la doppia preferenza di genere. Ora spetta al Consiglio regionale il voto finale sull’approvazione della modifica della legge elettorale, con l’introduzione del principio secondo cui ogni elettore sardo ha diritto di esprimere due preferenze per due candidati consiglieri regionali che appartengano alla stessa lista.

Il testo approvato prevede due articoli: uno recepisce la proposta della consigliera Annamaria Busia mentre il secondo tiene conto di quella del consigliere Gianfranco Congiu. Contrari soltanto i consiglieri Gennaro Fuoco e Marcello Orrù (Psd’Az).

Soddisfatti, invece, i componenti del “parlamentino” che si sono battuti in questi mesi per il doppio voto, a cominciare dal presidente Francesco Agus: «Questa decisione segna un momento democratico fondamentale per la Sardegna, un momento davvero atteso. Sono convinto che la coesione e la determinazione mostrata da tutti componenti della commissione durante i lavori siano il migliore viatico per l’approvazione anche in Aula della doppia preferenza di genere. Più donne sarde in politica e nelle istituzioni non possono che fare bene ai sardi e alla Sardegna».

Per Annamaria Busia (Cd) «è davvero un grande risultato per le donne della Sardegna, un risultato che qualifica un’intera legislatura. Ho apprezzato gli ottimi interventi dei colleghi di maggioranza e anche di Forza Italia, che hanno recepito il testo della mia proposta di modifica della legge statutaria».

«Con il recepimento all’articolo 2 della nostra proposta di legge la parità di genere diventa effettiva anche nei micro collegi come l’Ogliastra, in cui il ristretto numero di candidature consentiva un’elusione del principio di parità», ha detto Gianfranco Congiu, esponente del Partito dei Sardi.

Per Daniela Forma (Pd) «l’approvazione in Commissione del Testo sulla doppia preferenza di genere è un momento importante che qualifica la nostra legislatura sulla strada del superamento degli ostacoli che impediscono la piena cittadinanza delle donne sarde nella massima istituzione regionale. Ora lavoriamo tutti insieme perché questo risultato venga certificato in Aula».

L’esponente del Pd Roberto Deriu ha commentato così il voto in commissione: «Le leggi sono il risultato di una riflessione non solo di coloro che le approvano ma dell’intera società. Oggi la società ce lo chiede. Non sarà il definitivo, ma è ciò che oggi è richiesto dai tempi».

A favore del testo approvato in commissione Autonomia sono intervenuti anche i consiglieri Giuseppe Meloni e Salvatore Demontis, entrambi del Pd. L’on. Meloni ha aggiunto: «Il voto sulla doppia preferenza di genere è un accorgimento sacrosanto, nell’attuale quadro normativo elettorale, per favorire l’accesso di entrambi i generi al Consiglio regionale. Tuttavia, ritengo che nel complesso l’attuale legge elettorale sia da correggere e migliorare in altre sue parti. Ma quello di oggi è già un importante passo avanti».

Invece, per il collega Demontis «ho sempre dichiarato che qualora si confermasse il sistema elettorale basato sulle preferenze sarei stato favorevole alla doppia preferenza di genere. Pur preferendo un sistema basto sui collegi uninominali, dove la parità di genere si garantisce con l’alternanza delle candidature, sono convinto che l’unico sistema possibile  per garantire effettivamente le pari opportunità sia la doppia preferenza. Abbiamo raggiunto un primo risultato molto importante».

Per Forza Italia l’on. Stefano Tunis ha presentato  un emendamento per garantire il cinquanta per cento di candidature in ogni lista a ciascun sesso. Il contenuto dell’emendamento Tunis è stato rimesso alla valutazione dell’Aula in occasione della discussione generale sulla proposta di legge. Il consigliere FI ha detto: «Ma la doppia preferenza di genere è un atto dovuto. Le donne studiano di più e sono maggiormente capaci di vincere un concorso pubblico. Sono classe dirigente trainante per il Paese. Le istituzioni devono comprenderle in misura necessariamente maggiore».

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«Abbiamo sviluppato l’idea di certificare la lettura dei contatori con la tecnologia Blockchain perché intendiamo fondare il rapporto con il Cliente sulla assoluta certezza del consumo e sulla puntualità e correttezza della fatturazione». Così il direttore generale di Abbanoa, Sandro Murtas, annuncia l’introduzione del programma FLOSS-Certificazione, primo sistema di certificazione delle letture dei contatori che si basa appunto sulla tecnologia della Blockchain (quella che sostiene, tra l’altro, la criptovaluta Bitcoin).

«Abbanoa – aggiunge Sandro Murtas – ha da anni eliminato la bollettazione sui consumi presunti. Ora certifichiamo in maniera inoppugnabile il consumo registrato al contatore. Questo sviluppo software è il primo di una serie di interventi tecnologici ad alto valore aggiunto che porteranno Abbanoa ad offrire ai Clienti il servizio di Bolletta Dinamica, cioè della bolletta gestita e generata direttamente dal cliente

«Una delle possibili applicazioni – afferma Michele Marchesi, professore di ingegneria del software presso l’Università di Cagliari e uno dei primi in Italia ad effettuare studi scientifici sulla tecnologia Blockchain – è la scrittura nella Blockchain di “firme” digitali di documenti entro transazioni che hanno data certa, non sono alterabili e sono leggibili da chiunque tramite l’accesso a siti Web che offrono gratuitamente tale servizio. Se la “firma” informatica del documento posseduto coincide con quella registrata, è garantita sia l’esistenza alla data della transazione che l’integrità del documento. La probabilità di ottenere una coincidenza casuale è minore di uno diviso per un numero di 77 cifre

La tecnologia informatica utilizzata. La Blockchain è una nuovissima tecnologia informatica per abilitare sul Web scambi di valore, certificazioni di documenti e di filiere produttive e flussi di lavoro workflow complessi in modo aperto, distribuito, sicuro e trasparente.

Il sistema adottato da Abbanoa è stato sviluppato ad hoc con la collaborazione di FlossLab srl, spinoff dell’Università di Cagliari, società all’avanguardia nello studio e nella fornitura di soluzioni basate su Blockchain. La prima certificazione di dati del servizio idrico in Italia è stata scritta da Abbanoa sulla Blockchain di Bitcoin l’11 settembre 2017.

«Il sistema è il primo in Italia, e uno dei primi in Europa, in grado di certificare giornalmente grandi masse di dati. Certifica una media di circa 10.000 letture giornaliere dei contatori dell’acqua, quindi milioni su base annua», conclude il Direttore Generale Sandro Murtas.

Le registrazioni delle fotografie delle letture avvengono regolarmente ogni giorno feriale. La fornitura include anche i Bitcoin per le registrazioni, e la produzione di tutta la documentazione necessaria alla certificazione. Usando questa informazione, Abbanoa potrà certificare direttamente le letture in caso di contestazioni, anche a grande distanza di tempo, evitando spiacevoli contenziosi, e costose e rischiose audizioni di testimoni.

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Il gruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione rivolta all’assessore della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, primo firmatario il presidente Gianfranco Congiu, per chiedere chiarimenti sull’interruzione dei servizi del Sistema bibliotecario territoriale della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai, e investire l’amministrazione regionale del problema che riguarda ben dodici Comuni.  

I servizi del sistema bibliotecario territoriale sono stati interrotti dal 1° settembre in seguito all’annullamento, da parte della responsabile del Servizio sistema bibliotecario della Comunità montana, dell’aggiudicazione della relativa gara d’appalto alla Cooperativa che, unica, aveva partecipato alla procedura negoziata, e che gestisce detti servizi da vent’anni, assicurando il regolare funzionamento delle biblioteche dei Comuni che fanno parte della Comunità montana (Aritzo, Atzara, Austis, Belvì, Desulo, Gadoni, Meana Sardo, Ortueri, Sorgono, Teti, Tiana e Tonara).

L’annullamento dell’aggiudicazione, avvenuto in fase di stipula del contratto, è stato giustificato dal funzionario della Comunità montana con la mancanza dei requisiti professionali richiesti da parte di due (su undici) operatori della Cooperativa. Mancanza di requisiti contestata dalla Cooperativa, che ha attestato per i suoi operatori il possesso di titoli professionali addirittura superiori a quelli richiesti.

«Al di là dei motivi che hanno determinato l’interruzione delle attività del Sistema bibliotecario territoriale della Comunità montana, è impensabile che un territorio così vasto, che abbraccia dodici Comune e comprende una popolazione già messa in difficoltà dai cronici problemi di isolamento di cui soffrono le aree interne della Sardegna, sia privata di un servizio di inestimabile importanza educativa e culturale – spiega Gianfranco Congiu -. È urgente che la Regione intervenga per risolvere i problemi sorti in seguito alla mancata aggiudicazione dell’appalto e adotti tutti gli atti necessari a riattivare quanto prima i servizi bibliotecari erogati dalla Comunità montana.»

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Il comune di Carbonia ha aderito all’iniziativa “Puliamo il mondo”, proposta da Legambiente con la collaborazione di Anci e con i patrocini di ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di UPI (Unione delle Province d’Italia). “Puliamo il mondo” fa parte del progetto “Clean up the World”, un evento internazionale in difesa dell’ambiente, nato a Sydney nel 1989, che oggi coinvolge più di 120 Paesi e 35 milioni di cittadini in tutto il mondo.

La manifestazione “Puliamo il mondo” si svolgerà sabato 7 ottobre a Carbonia. «La finalità – spiega il sindaco, Paola Massidda – è quella di sensibilizzare il mondo giovanile e i cittadini al rispetto, alla salvaguardia e alla pulizia dell’ambiente, attraverso il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni ambientalistiche locali. La tutela e la valorizzazione del decoro urbano sono tra gli obiettivi prioritari della nostra Amministrazione comunale, che intende promuovere e diffondere la cultura dello sviluppo sostenibile anche attraverso il volontariato ambientale».

Come ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, «per consentire lo svolgimento dell’iniziativa, il comune di Carbonia ha provveduto ad acquisire, tramite la società De Vizia, una serie di kit – da adulto e da bambino – contenenti materiale e gadgets che il giorno della manifestazione verranno consegnati ai volontari. Ciascun volontario sarà coperto da idonea assicurazione. Sono state individuate principalmente due aree che verranno interessate dai lavori di pulizia: la pineta AIAS di Cortoghiana e la Grande Miniera di Serbariu, con un interessamento anche della pista ciclabile che corre lungo l’asse Passante Ovest. Il  raduno è alle ore 8.30 di sabato 7 ottobre all’ingresso della pineta di Cortoghiana, presso la via Rinaldo Loi, e nell’area parcheggi della Grande Miniera. La chiusura delle operazioni di pulizia è prevista per le ore 13.00. L’iniziativa è rivolta agli alunni delle scuole medie e superiori e, più in generale, a volontari di ogni genere ed età».

Per favorire una buona riuscita di “Puliamo il mondo”, il comune di Carbonia invita tutte le associazioni ambientalistiche e le scuole a partecipare alla manifestazione.

I volontari che hanno intenzione di aderire all’iniziativa sono invitati a comunicare il proprio nominativo agli uffici del Comune di Carbonia, chiamando il numero di telefono 0781.694266.

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Un milione di panadas sulle tavole di tutto il mondo sono un evento da festeggiare e celebrare. E “Sa Panada”, impresa leader in Sardegna per la produzione di questi gioielli della gastronomia sarda, lo farà incontrando i giornalisti, i buyer, gli chef e gli esperti in agroalimentare di tutta Italia in un evento-conferenza stampa dal titolo “I valori che ti porti dentro”.

L’appuntamento, previsto per domani, venerdì 29 settembre, negli spazi dell’Aeroporto di Olbia – Costa Smeralda, con inizio alle 18.30, prevede gli interventi di Maria Assunta Fodde, direttore scientifico museo Art-Port Aeroporto Olbia Costa Smeralda, con un intervento su “Antichi sapori di Sardegna”; di Mario Bruzzone, Managing Director di Marketing Projects House, su “Le nuove tendenze alimentari nel mercato internazionale”; di Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, su “Sa Panada: un prodotto, un’azienda, un’idea di crescita oltre “su connotu””; di Valentina Meloni, Communication Manager di Sa Panada, con “I valori che ti porti dentro”; di Martina Meloni, Commercial Manager di Sa Panada, con “La panada, distribuzione nazionale”; di Gianfranco Pulina, Owner & Chef del ristorante Golden Gate di Bortigiadas, con “Il gusto è servito”.

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Dura presa di posizione di 13 consiglieri regionali di maggioranza e minoranza sul futuro della Conservatoria delle Coste.

«La Giunta non può decidere il futuro della Conservatoria delle Coste, peraltro cambiando idea troppo spesso, cercando di sostituirsi al Consiglio regionale – sostengono in un’interpellanza rivolta al presidente della Regione e all’assessore dell’Ambiente, 13 consiglieri regionali di diverse forze politiche Emilio Usula, Christian Solinas, Antonio Gaia, Angelo Carta, Pierfranco Zanchetta, Luca Pizzuto, Eugenio Lai, Daniele Cocco, Paolo Flavio Zedda, Francesco Agus, Fabrizio Anedda, Raimondo Perra ed Alfonso Marras – che, nel documento, ripercorrono le vicende della Conservatoria, istituita con una legge regionale del 2007 e commissariata con successivi provvedimenti di proroga fin dal 2014.»

«Con la nomina del primo commissario che risale a circa 3 anni fa – sottolineano i consiglieri – la Giunta aveva approvato un disegno di legge che prevedeva l’abrogazione della legge istitutiva ed il trasferimento di competenze all’assessorato dell’Ambiente ma il mandato del commissario insediato il 7 settembre scorso è profondamente diverso, perché viene ipotizzato il passaggio all’assessorato degli Enti locali ed urbanistica.»

Un percorso contraddittorio e tortuoso sul quale occorre fare chiarezza nel metodo e nel merito, concludono i firmatari dell’interpellanza. Nel metodo, «perché non si possono aggirare le prerogative del Consiglio e, nel merito, perché l’inutilità della Conservatoria è tutta da dimostrare, dato il successo di molte esperienze internazionali che invece hanno individuato analoghi organismi come strumenti efficaci di gestione delle aree di conservazione costiera; nello specifico, inoltre, dovrebbe essere evidente – concludono Emilio Usula, Christian Solinas, Antonio Gaia, Angelo Carta, Pierfranco Zanchetta, Luca Pizzuto, Eugenio Lai, Daniele Cocco, Paolo Flavio Zedda, Francesco Agus, Fabrizio Anedda, Raimondo Perra ed Alfonso Marras – l’interesse della nostra Regione alla costituzione di un demanio costiero sardo».

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Domani, venerdì 29 settembre, dalle 17.00 alle 24.00, in Cittadella Universitaria (Monserrato) si tiene la “Notte europea dei ricercatori”. La più importante manifestazione europea di comunicazione scientifica coinvolge oltre 300 città, 25 in Italia. Coordinato in ambito nazionale da Frascati Scienza, l’evento rientra nella Settimana della scienza (23-30 settembre). Per l’ateneo, lo staff guidato dal pro rettore per la Ricerca scientifica, Micaela Morelli, ha predisposto un programma che prevede una quarantina di eventi dedicati alla scienza, al ruolo del ricercatore e all’impatto delle scienze sulla quotidianità. In campo, oltre cento docenti e 120 tra tutor e assistenti. Un percorso accattivante e ricco di sorprese: la ricerca scientifica dell’Università di Cagliari si sviluppa con laboratori, esperimenti, dimostrazioni, conferenze e incontri moderati da un pool di giornalisti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare, soprattutto, i giovani sull’importanza della ricerca scientifica. Di fatto, un evento che vede i docenti dell’Università del capoluogo raccontare e raccontarsi con un taglio informale e divulgativo, diretto alle scuole, alle nuove generazioni e alle famiglie. E’ previsto anche uno spazio musicale live, l’esposizione e la degustazione di prodotti agroalimentari tipici. Attesi migliaia di studenti di licei e istituti superiori di Cagliari e provincia.

Nel campus di Monserrato gli organizzatori hanno costruito un mix affascinante di competenze e saperi tesi a divulgare argomenti di forte attualità. Da giochi e leggende di matematica a fisica e chimica, ambiente ed acqua, inquinamento, criminalità in Sardegna, prevenzione dei tumori e assistenza medica. Ma anche neutrini, coccodrilli e squali a Cagliari, automazione nella società, internet delle cose, asteroidi “pericolosi”, protesi artificiali, sistemi intelligenti per gli scarichi degli yacht, impronte digitali, spiagge, nuovo ruolo di un’amministrazione pubblica moderna e funzionale, microbi, pomodori, risposta all’invasione delle specie aliene, nanoparticelle e sicurezza alimentare, olfatto e gusti a tavola. Un intrigante percorso che si snoda per laboratori, gazebo, Angoli della ricerca. Sono previste visite guidate ai musei dell’ateneo (antropologia ed etnografia, fisica, chimica, geologia e paleontologia, mineralogia). Le conferenze e gli incontri sono moderati da Anna Piras (Rai Sardegna), Alessandra Sallemi (La Nuova Sardegna), Giuseppe Amisani (Ufficio stampa comune Cagliari), Mario Tasca (Sardegna Uno), Michele Ruffi (Unione Sarda), Mariangela Lampis (Videolina). Una serata da non perdere.

Trentacinque progetti curati da circa cento studenti: numeri di rilievo per la seconda edizione del concorso Reporters of the night. Il progetto, destinato agli studenti delle scuole secondarie, promuove la partecipazione diffusa alla “Notte”, per favorire comprensione e importanza della ricerca. I video vanno girati domani durante l’evento in Cittadella, devono durare non più di due minuti senza superare le dimensioni di 50 mega.

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«Più forza e più identità per il territorio. Uno straordinario volano di sviluppo per 5.564 comuni che consentirà di rafforzare il made in Italy nel mondo.»

Lo afferma Silvio Lai, senatore democratico dopo l’approvazione, a Palazzo Madama, della legge sui “piccoli comuni”.

«La legge permetterà di assicurare la difesa del ricchissimo tessuto di comunità locali e di salvaguardarne l’insediamento, premessa indispensabile per tante politiche collegate al buon governo del territorio, alla tutela dell’ambiente e dei beni culturali, alla promozione del turismo e delle produzioni di qualità. È questa la strada giusta per garantire maggiore coesione sociale e per guardare al futuro partendo dalle nostre radici – aggiunge Silvio Lai –. E’ prevista l’istituzione di un fondo strutturale. Si tratta di 100 milioni di euro, di cui 10 per il 2017 e 15 per ogni annualità dal 2018 al 2023 che potranno essere utilizzati nell’ambito di un piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni. Tra le novità introdotte la diffusione della banda larga, il sostegno per l’artigianato digitale e le produzioni agroalimentari di qualità, la messa in sicurezza di strade e scuole, interventi di efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico, ma anche la semplificazione delle norme per il recupero dei centri storici in abbandono o a rischio spopolamento, anche con l’obiettivo di convertirli in alberghi diffusi.»

«I comuni italiani con meno di 5000 abitanti sono 5.564 stiamo parlando di circa 10 milioni di abitanti. In Sardegna su 377 comuni sono ben 314 quelli che potranno beneficiare della nuova legge. Sono, dunque, oltre l’83% i comuni sardi interessati che potranno attivare, a loro volta, misure concrete per mantenere in tante realtà rurali presenza ed erogazione di servizi essenziali – conclude Silvio Lai -, una bella pagina istituzionale per il nostro Paese.»

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Dal 29 settembre al 3 ottobre a Masainas si rinnova la festa religiosa e civile in onore della Madonna della Salute. La Festa è un rito religioso di antichissima tradizione, la prima testimonianza risale al 1856, e oggi si configura come una delle feste più importanti sul territorio sulcitano. I 5 giorni dell’evento vedranno alternarsi di momenti dedicati alla fede, alla musica, al folklore e all’enogastronomia.

Ogni anno gli abitanti di Masainas e i tanti pellegrini rinnovano il loro voto alla Madonna della Salute.

La manifestazione mantiene stretto il legame con il mondo agricolo e pastorale: l’invocazione della salute è rivolta alla Madonna perché porti benessere non solo alle persone ma anche agli animali, ai raccolti e al territorio.

Negli anni l’evento si è arricchito affiancando al rito religioso le celebrazioni civili, così i due giorni di solenne processione del Simulacro della Vergine lungo le vie del Paese sono accompagnati da 5 serate di intrattenimento che alternano spettacoli culturali, folkloristici e musicali.

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Nuove assunzioni in Enel. Già avevamo parlato dell’azienda, una delle più grandi a livello nazionale, per gli accordi raggiunti con i sindacati di categoria che stanno portando ad un ricambio generazionale del personale. Oggi ci occupiamo di alcune figure professionali cercate da Enel nell’immediato con i seguenti titoli di studio: diploma o laurea.

Ma parliamo un po’ di Enel: è la prima azienda in Italia a fornire energia elettrica e la seconda in Europa. Anche se ne è stata privatizzata una buona percentuale l’azienda resta sempre nella mani dello Stato italiano, infatti, il ministero dell’Economia rimane il suo maggiore azionista. L’ente è stato istituito dal quarto governo Fanfani tra il 1962 e il 1963 e oggi è presente in 40 paesi del mondo su 4 continenti. 

Come avevamo accennato, già nel 2016 l’azienda aveva raggiunto con i sindacati un’intesa per avviare un piano lavoro triennale. Il piano, che è tutt’ora in corso, prevede il prepensionamento di 6.000 dipendenti in Italia e come controparte l’assunzione di 2.000 giovani. 

Le figure che sta cercando in questi giorni invece sono:

– Diplomati, verranno inseriti con la qualifica di operaio/impiegato e con…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/copia-di-enel .