27 July, 2024
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Dal 1973 al 1975 Eugenio Barba e l’Odin Teatret dalla Danimarca si trasferiscono, a più riprese e per lunghi periodi, in Sardegna e nel Salento, con l’intento di portare il teatro in “luoghi senza teatro”, a contatto con popolazioni che abitualmente non ne fruivano. Nel corso di queste permanenze, l’Odin definisce, come modalità di relazione con gli abitanti dei paesi salentini e sardi, in prevalenza contadini e pastori, il cosiddetto “baratto culturale” per cui al dono della loro arte i locali rispondevano con una canzone tradizionale, un ballo o una festa. Un’esperienza destinata a lasciare un segno profondo nei territori interessati, oltre che a incidere non poco sulla stessa traiettoria dell’Odin, tra le più importanti espressioni del teatro internazionale, come più volte riconosciuto dallo stesso Barba.

In Salento l’Odin aveva come referenti un gruppo di intellettuali, tra i quali Gino Santoro e Rina Durante, impegnati nella ricerca e riproposta della musica tradizionale, ed elesse Carpignano come sede della propria residenza. In Sardegna era arrivato grazie a Pierfranco Zappareddu, animatore, attore e regista e fondatore del gruppo teatrale Alkestis, che pochi mesi prima si era recato a Holstebro, in Danimarca, dove aveva sede l’Odin Teatret, per un’esperienza formativa. Sull’isola il gruppo danese operò soprattutto a San Sperate e Orgosolo ma toccò numerosi altri paesi, tra i quali Gavoi, Ollolai e la cerchia dei villaggi situati intorno ai santuari dell’Itria e di Monte Gonare. Vincenzo Santoro ricostruisce questa appassionante vicenda, attingendo a fonti d’epoca e privilegiando il punto di vista dei protagonisti, e individua anche nessi e relazioni con l’incendio che, da lì a poco, sarebbe divampato attorno al “rinascimento della pizzica”.

Il volume, edito da Squilibri, si apre con la prefazione di Eugenio Barba e include le fotografie di Tony D’Urso, scritti di Antonio D’Ostuni e Antonello Zanda e, nel DVD allegato, il documentario di Ludovica Ripa Di Meana, In cerca di teatro, girato alla fine della residenza salentina del 1974 e il film di finzione di Torgeir Wethal, Vestita di bianco, girato sempre nel corso dell’esperienza salentina dell’Odin.

Grazie alla collaborazione con la Cineteca Sarda di Cagliari, che ha contributo anche alla pubblicazione, il volume sarà presentato dove tutto in qualche modo è iniziato: il 29 settembre, alle ore 18.00, ad Orgosolo, presso la Biblioteca comunale, con Bastiana Madau, Antonello Zanda e Mario Rubanu; e il 30 settembre, alle ore 15,30, a San Sperate, con Mario Faticoni e Domenico Ferraro e l’esposizione di foto storiche di un altro testimone di quella seminale esperienza come Antonio Cabiddu: quest’ultimo appuntamento ricade all’interno del festival Sant’Arte che, ad un anno dalla sua scomparsa, riprende un’idea di Pinuccio Sciola, altro prestigioso interlocutore dell’Odin Teatret in Sardegna.

 

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Si svolgeranno domenica prossima, 1 ottobre, le votazioni per il rinnovo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Alle 10.30, nella sede di via Barone Rossi 29, a Cagliari, si svolgerà l’assemblea degli iscritti, mentre i seggi resteranno aperti, a Cagliari (presso la Sede dell’ODG in via Barone Rossi 29) e a Sassari (presso la Sede della Nuova Sardegna Z.I. Predda Niedda strada 31), dalle 12.00 alle 20.00.

Per la prima volta voteranno anche i colleghi che si sono iscritti al Collegio unico nazionale delle minoranze linguistiche, che voteranno nel seggio di Cagliari.

Domenica 1 ottobre si voterà anche per l’elezione di un consigliere pubblicista dell’Ordine regionale dei giornalisti della Sardegna che sostituirà il Consigliere pubblicista dimissionario.

Le nuove norme per la composizione del Consiglio nazionale (che hanno ridotto il numero dei consiglieri a 60: 40 professionisti e 20 pubblicisti) assegnano alla Sardegna un consigliere professionista.

L’elezione di un consigliere pubblicista dipenderà invece dal numero dei votanti nella regione. Infatti, il giornalista pubblicista appartenente alla minoranza linguistica occuperà il seggio dell’eletto che ha riportato in assoluto il minor numero di voti tra i 20 giornalisti pubblicisti eletti in ciascuno dei venti Ordini regionali. In altre parole essendo 20 gli ordini regionali e 20 i seggi per i pubblicisti in Consiglio nazionale, per far posto al rappresentante delle minoranze linguistiche,  resterà fuori il rappresentante dell’Ordine che avrà ricevuto il minor numero di voti.
Assemblea e votazioni avverranno in seconda convocazione perché alla prima convocazione (il 24 settembre) l’assemblea non ha raggiunto il numero legale (la maggioranza degli iscritti all’Ordine regionale).

L’eventuale turno di ballottaggio è fissato per domenica 8 ottobre 2017.
Nelle elezioni per l’Ordine non c’è il voto per delega. Per partecipare alle votazioni è necessario essere in regola con il pagamento delle quote annuali.

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E’ un bollettino in continuo aggiornamento quello dei migranti algerini che arrivano sulle coste del Sulcis a bordo di piccole imbarcazioni. Dopo i tre sbarchi della notte scorsa che hanno portato complessivamente 49 persone a Cala Sapone (17), Porto Pino (12, con un bambino) e il porto di Sant’Antioco (20), altri 62 sono arrivati con 4 imbarcazioni, a Teulada, le prime due a Cala Arrespiglia e Cala Lilliu, le altre a Capo Teulada e al porto di Teulada.

I primi 17 sono stati intercettati stamattina all’interno del poligono, dove sono sbarcati a Cala Arrespiglia. Circa un’ora dopo sono stati trovati altri 13 migranti sbarcati a Cala Lilliu, sempre all’interno del poligono militare, dove sono stati poi recuperati dai militari e portati alla base. Successivamente la motovedetta dell’Esercito ha intercettato due barchini al largo di Capo Teulada. In uno c’erano 15 migranti, presi in consegna da una motovedetta della Capitaneria di Porto di Sant’Antioco. Subito dopo, il secondo barchino con 17 migranti a bordo, è stato rimorchiato direttamente al porto di Teulada dalla motovedetta dell’Esercito. Anche il barchino da 15 è stato rimorchiato al porto di Teulada.

Tutti sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza di Monastir.

Il numero complessivo di migranti sbarcati oggi sale così a 111, sommati ai 178 di ieri si arriva a 289… E la giornata non è ancora finita…

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Chiuso con grande successo di pubblico il cartellone della decima edizione, festeggiata ad Iglesias con il concerto del 5 luglio scorso, che ha visto protagonisti  tra gli altri Raiz, Elena Ledda, Nando Citarella, Alessia Tondo, “Mare e Miniere” torna con un gustoso fuori programma, portando in scena a Monserrato, il prossimo 30 settembre, alle ore 21,00, presso la sede dell’Associazione Pauly Onlus, il progetto speciale “Scavi. Storie di Miniera”. Simonetta Soro (voce narrante), Mauro Palmas (liuto cantabile), e Silvano Lobina (basso), proporranno un recital di grande suggestione su musiche originali dello stesso Palmas e testo di Mariangela Sedda.

L’idea produttiva nasce dall’esigenza di rappresentare sotto forma di concerto le vicende e le storie umane della gente di miniera. La vicenda è ancorata solidamente alla storia delle miniere sarde, alla descrizione minuziosa dei territori negli anni in cui le miniere furono protagoniste di benessere e sviluppo economico. Lo spettacolo si articola attraverso brevi scene, presentate da una narratrice ormai adulta come una sorta di memoria collettiva, che raccontano storie di miniera attraverso le vicende umane e i cambiamenti che gli anni e il lavoro hanno prodotto nelle comunità dagli anni trenta fino agli anni cinquanta, al culmine dello sviluppo delle città minerarie. Sullo sfondo la grande Storia filtrata attraverso la quotidianità di piccole esistenze. I flash-back accendono singole storie individuali, storie comuni, private, che fanno rivivere il clima di quegli anni. Ogni ricordo si porta dietro storie di lavoro, di lotte, di amori e di feste, che hanno riempito di vita e di fervore villaggi oggi desolati dall’abbandono.

La musica, strettamente legata alla narrazione e che di quel mondo cattura suoni, voci e sentimenti, renderà possibile il dialogo tra realtà diverse, transitando fra tradizione e innovazione e incontrando tempi musicali che daranno vita a vividi orizzonti sonori. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Associazione Pauly Onlus.

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Non si fermano gli sbarchi di migranti algerini sulle coste del Sulcis. Dopo i 178 di ieri, a bordo di 9 diverse piccole imbarcazioni, nel corso della notte ne sono arrivati altri 49, a bordo di tre barchini. 17 sono sbarcati nell’isola di Sant’Antioco, in località Cala Sapone; 12, tra i quali un bambino, a Porto Pino. In entrambi procedono i carabinieri della Compagnia di Carbonia, guidati dal maggiore Pino Licari. I restanti 20 sono arrivati all’interno del porto di Sant’Antioco, direttamente davanti alla sezione navale della Guardia di finanza.

Viste le perduranti buone condizioni meteorologiche, è probabile che gli sbarchi proseguano ancora nel corso della giornata. Questi arrivi massicci hanno creato grande preoccupazione al sistema dell’accoglienza, perché gli spazi disponibili nel centro di prima accoglienza di Monastir sono ormai tutti occupati e si rende necessario e indispensabile un intervento per porre un freno agli sbarchi. Ieri il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha chiesto nuovamente l’intervento del ministro dell’Interno Marco Minniti, visto e considerato che il precedente appello per porre un freno al fenomeno, non ha sortito alcun effetto, tanto che ad oggi sono stati già abbondantemente superati i numeri dell’intero 2016, nel corso del quale i migranti giunti nella costa sud-occidentale dell’isola erano stati 1.106.

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«Leggo con sorpresa le dichiarazioni di coloro che parlano in totale incoscienza, talvolta con venature razziste, dei fenomeni migratori e in particolare dei flussi in arrivo dall’Algeria. Si tratta di una questione complessa che va affrontata con serietà e attenzione come sta facendo la Giunta guidata da Francesco Pigliaru.»

Lo ha detto Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Articolo Uno – Sdp.

«Noi sardi non dobbiamo mai dimenticare di essere un popolo che fa dell’accoglienza una delle sue peculiarità e, oggi più che mai, è necessario creare le condizioni che portino ad una vera e propria integrazione, nel pieno rispetto delle persone – ha concluso Luca Pizzuto -. Noi siamo e saremo sempre esseri umani.»

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«La decisione dell’Enav di spostare dall’aeroporto di Olbia a quello di Ciampino il controllo delle fasi di avvicinamento, di decollo e di atterraggio non solo è inopportuna ma produrrà conseguenze negative per il trasporto passeggeri da e per la Sardegna. Per questo ho deciso di investire la Commissione Trasporti del Senato al fine di far recedere l’Enav da questa assurda decisione.»

Lo scrive, in una nota, il senatore del Partito democratico Silvio Lai che aggiunge: «Si è deciso di smobilitare un punto di eccellenza che peraltro era utilizzato anche dall’aeroporto di Alghero sapendo che tutto questo avrebbe comportato una riduzione del personale costretto ad emigrare a Milano per mantenere il posto di lavoro, una forte compressione delle possibilità dei voli nell’arco dei 60 minuti con conseguente eliminazione di almeno una decina di voli, l’allungamento dei tempi di attesa in partenza ed in arrivo per migliaia di passeggeri. All’Enav sono consapevoli di ciò? Mi auguro un veloce ripensamento – conclude Silvio Lai – per non veder pregiudicato il buon lavoro svolto in questi anni dall’aeroporto della Costa Smeralda.»

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Venerdì 29 settembre alle 10.00, nel sagrato attorno alla Chiesa campestre di San Gemiliano a circa quattro chilometri da Sestu, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Festival delle Pro Loco, 12° raduno regionale enogastronomico delle sagre paesane.

Interverranno la sindaca di Sestu Paola Secci, il presidente dell’associazione turistica Pro Loco Mario Ziulu e gli assessori della Cultura e del Turismo. Nel corso dell’incontro con la stampa saranno presentati il programma e le finalità dell’iniziativa in questione.

L’evento, promosso dalla Pro Loco di Sestu con il patrocinio dell’assessorato regionale al turismo, della presidenza del Consiglio regionale e il contributo dell’amministrazione comunale di Sestu, si svolgerà sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre nel sito campestre attorno al santuario di San Gemiliano. Una vetrina che vedrà la partecipazione delle Pro Loco provenienti da Uri, Sestu, Segariu, Samatzai, Sarroch, Donori, Ussana, San Giovanni Suergiu, Furtei, Pula e Soleminis, che prepareranno le prelibatezze tipiche dei territori isolani all’interno delle corti attorno alla chiesa. Nel corso del weekend sono previste degustazioni e manifestazioni musicali legate alla tradizione sarda.

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L’assemblea informativa mensile dei lavoratori Eurallumina si terrà domani, 27 settembre, nella sala assemblee dello stabilimento di Portovesme, con inizio alle 10.00, in concomitanza con la consegna delle buste paga relative alla spettante mensilità.

L’assemblea è riservata esclusivamente alle lavoratrici e ai lavoratori diretti Eurallumina.

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Il consiglio di amministrazione SOGAER ha conferito al dott. Alberto Scanu l’incarico di amministratore delegato della società di gestione dell’aeroporto di Cagliari. La nomina è maturata ieri mattina durante la seduta del CdA SOGAER, alla quale hanno partecipato Gabor Pinna, in qualità di presidente, i consiglieri Monica Pilloni, Marina Rubini e Alberto Bertolotti, unitamente ai componenti del collegio sindacale.

«Sono onorato dell’incarico ricevuto: la fiducia accordatami dagli azionisti, dal presidente Gabor Pinna e dal CdA, mi incoraggia a impegnarmi quotidianamente con entusiasmo e dedizione per contribuire alla crescita del principale aeroporto sardo», ha dichiarato il nuovo amministratore delegato Alberto Scanu.

«Posso garantire sin da ora – ha aggiunto Alberto Scanu – la mia totale disponibilità a lavorare in sinergia con l’intero consiglio di amministrazione per lo sviluppo dell’importante piano di crescita infrastrutturale del ‘Mario Mameli’, per il miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti ai passeggeri e per l’incremento dei collegamenti aerei:»