28 July, 2024
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incontro migranti

L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, insieme a Angela Quaquero, delegata dal presidente Pigliaru per le tematiche relative all’accoglienza dei migranti, ha preso parte alla riunione del Tavolo regionale di coordinamento sui flussi migratori non programmati. 

«E’ necessario potenziare il sistema degli Sprar secondo il principio da sempre sostenuto dalla Giunta Pigliaru basato su un sistema di accoglienza dei migranti diffuso nel territorio – ha detto Filippo Spanu -. Dobbiamo passare da una fase di pura emergenza a una gestione ordinaria dei flussi migratori attraverso attività e iniziative che favoriscano il processo di inclusione.»
L’assessore ha inoltre ribadito la posizione del presidente Pigliaru e della Giunta sui flussi migratori diretti dall’Algeria: «Rappresentano un forte elemento di preoccupazione e un problema da arginare in modo efficace, con la collaborazione delle autorità del paese nordafricano, secondo un metodo operativo che il Governo, attraverso il ministro Minniti, ha assicurato di voler attuare». 
Si è discusso anche dell’accoglienza dei minori non accompagnati che hanno bisogno di vivere all’interno di strutture a loro esclusivamente destinate», ha spiegato Filippo Spanu.
E’ inoltre operativo l’accordo tra Regione e Questura di Cagliari che prevede un servizio di mediazione linguistico culturale in occasione degli sbarchi dei migranti: «I mediatori sono figure essenziali nella fase della prima accoglienza in grado di offrire, insieme alle altre figure professionali presenti, conforto e assistenza ai migranti». 
Nella sede dell’assessorato degli Affari Generali, a Cagliari. intanto, si è riunito il Tavolo interassessoriale sui flussi migratori non programmati per fare il punto sui progetti promossi dalla Regione per agevolare l’integrazione.

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RADIO TELESCOPIO SAN BASILIO

Il bando della Regione sull’Aerospazio pubblicato da Sardegna Ricerche per progetti di ricerca e sviluppo nell’ambito della S3 (Strategia di specializzazione intelligente) finanziato dal Por 2014-2020, scaduto ieri, ha avuto un grande successo.
Sono stati presentati 10 progetti per un investimento complessivo di 12 milioni di euro e una richiesta di contributi alla Regione di 8 milioni e 800mila euro rispetto a una disponibilità di 5 milioni. Dopo la fase di valutazione che inizia immediatamente, sarà pubblicata la graduatoria finale che permetterà di finanziare subito i progetti migliori. «I numeri del bando sono molto significativi, dimostrano una grande vitalità delle imprese del settore dell’aerospazio, che in Sardegna sta vivendo un momento particolarmente importante, ma anche una forte propensione all’innovazione e all’alta tecnologia, tutti elementi che consideriamo indispensabili per lo sviluppo, l’occupazione e il rilancio dell’economia – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Come già era successo per il bando innovazione, ma più in generale per tutti i bandi precedenti, anche in questo caso le richieste hanno superato l’importo del bando, e questo è un segnale positivo perché significa che davvero le imprese ricominciano a investire dopo anni di buio. È giusto perciò impegnarsi a sostenere questa voglia di ripresa da parte delle imprese, incoraggiate anche dai dati confortanti su Pil, export, occupazione». 
Sono state presentate domande su tre aree tematiche: droni e sensori per applicazioni civili e duali (4 progetti per 4,9 milioni di investimento e 3,5 milioni di contributo); monitoraggio ambientale del territorio basato su tecnologie satellitari (4 progetti, 5,5 milioni di investimento e 4 di contributo richiesto); dispositivi elettronici e meteorologici (2 progetti, 1,7 milioni di investimento e 1,3 di risorse chieste). L’importo medio dei progetti presentati è di 1,2 milioni e oscillano fra un minimo di 700mila euro a un massimo di 1,8 milioni.
Il bando prevedeva che i progetti venissero elaborati e presentati in collaborazione fra imprese e organismi di ricerca. Dei 20 soggetti complessivamente coinvolti, 14 sono imprese (di cui 7 socie del Distretto Aerospaziale della Sardegna) e 6 organismi di ricerca (5 del Dass). «Il Distretto Aerospaziale continua a svolgere un ruolo importante qui in Sardegna e sono sicuro che questo settore potrà essere un vero e proprio volano di sviluppo per la nostra regione grazie alla collaborazione fra tutti i soggetti coinvolti. Stiamo gradualmente passando dalla fase della ricerca a quella della ricaduta sul territorio, attraendo imprese che creano occupazione, come dimostra l’insediamento di Avio a Villaputzu, e le nostre eccellenze sono riconosciute anche dalla Nasa che in questi giorni era in Sardegna per la fase finale della missione della sonda Cassini seguita proprio dal Radiotelescopio di San Basilio. In questa direzione dobbiamo proseguire – conclude l’assessore Paci – le prospettive sono importanti, e l’impegno della nostra Giunta molto forte per garantire tutto il supporto necessario».

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Si è svolta questa mattina, durante l’incontro nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2017, la presentazione dei primi risultati dello studio sulla “Rete regionale degli Itinerari ciclabili della Sardegna“.  

«Dotare la Sardegna di un sistema di mobilità ciclistica, da un lato vuole rendere l’isola più attrattiva e competitiva al più alto numero di appassionati, dall’altro vuole fare della mobilità ciclistica un’occasione di sviluppo e di crescita della Sardegna – dice Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Articolo UNO – SDP –Siamo molto soddisfatti del fatto che si sia deciso di raccordare la “Ciclovia Turistica della Sardegna con l’area ciclopedonale del Sulcis. In un primo momento, infatti, il nostro territorio era stato escluso da questo progetto ma grazie alle pressioni della maggioranza di centrosinistra si è riusciti a ottenere questo importante risultato.»

«L’inserimento del Sulcis nella Ciclovia della Sardegna permetterà di mettere in rete i percorsi già esistenti (San Giovanni Suergiu- Carbonia) e quelli in cantiere (San Giovanni Suergiu-Sant’Antioco, San Giovanni Suergiu-Tratalias, Sant’Anna Arresi-Porto Pino), realizzati grazie ai fondi regionali, ai Comuni, all’ex provincia di Carbonia Iglesias e al Piano Sulcis. L’opera della Ciclovia della Sardegna risulta strategica per la valorizzazione di un territorio come il Sulcis Iglesiente – conclude Luca Pizzuto – sia per il sostegno a nuove forme di turismo ecologico e culturale che ormai stanno prendendo piede.»

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Dopo il dibattito svoltosi ieri con la partecipazione e gli interventi di numerosi cittadini che hanno esposto le numerose problematiche esistenti nel sistema sanitario nel Sulcis Iglesiente e le conseguenze negative che avrebbe sullo stesso l’approvazione della riforma della rete ospedaliera così come concepita dalla Giunta regionale, il cui testo approderà a breve sui banchi del Consiglio regionale per la definitiva approvazione, il Consiglio comunale di Carbonia è stato convocato nuovamente in seduta straordinaria urgente per la giornata di domani, 20 settembre, alle ore 18.00, con lo stesso ordine del giorno: dibattito sul riordino della Rete ospedaliera e azioni da intraprendere.

 

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«Mentre la città discute animatamente se le corsie della Via Roma lato portici, da sole, possono diventare una vera piazza, a poco più di cento metri di distanza, a cinquanta metri da Palazzo Bacaredda che non può far finta di non vedere, ammazzata dall’incuria, dal degrado e dalle cattive frequentazioni, muore Piazza del Carmine, la piazza storica della Cagliari del diciannovesimo e ventesimo secolo.»

La denuncia arriva dal parlamentare dei Riformatori sardi Pierpaolo Vargiu che, per l’ennesima volta, con un’interrogazione urgente, richiama l’attenzione del ministero dei Trasporti (competente sulle Poste) e del ministero dell’Interno sulla drammatica situazione di abbandono della Piazza.

«La Piazza del Carmine – denuncia Vargiu -, su cui si affacciano alcuni degli edifici storici più prestigiosi della città, che ancora oggi ospita TAR e Scuole elementari, dedicata al culto della Madonna “che si voltò”  sul piedistallo, facendo gridare al miracolo durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è oggi interdetta alla “gente normale”, ai residenti e ai commercianti perché in mano ad un piccolo cabotaggio di spacciatori, prostitute, senzatetto e nullafacenti a caccia di Wi-Fi gratuito che le tolgono ogni dignità, rendendola simile ad un bivacco a cielo aperto che, tra scazzottate e risse da Far West, diventa una vera e propria latrina nel recinto delle Poste di Via Malta!»

«Comune, Prefettura e Questura – conclude Pierpaolo Vargiu – non possono restare fermi: devono invece progettare immediatamente la restituzione della piazza al suo ruolo e alla sua identità, programmando il coinvolgimento di associazioni, dei residenti e dei commercianti che contribuiscano a “caratterizzare” la piazza, rendendola attrattiva e vivibile, restituendole un ruolo utile alla sviluppo e alla identità della città!»

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Domani, mercoledì, 20 settembre, dalle 16.00, la Cittadella dei musei – piazza Arsenale, n.1, Cagliari, e dopodomani, giovedì 21, dalle 9.00, e la Sala settecentesca della Biblioteca universitaria – via Università, Cagliari – ospitano il convegno internazionale dal titolo Selling and collecting: printed book sale catalogues and private libraries in early modern Europe”. I lavori sono curati da Giovanna Granata, docente di Storia del libro (dipartimento Pedagogia, psicologia e filosofia, facoltà studi Umanistici, Università di Cagliari) in collaborazione con Angela Nuovo (ateneo di Udine).

Al convegno prendono parte studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori per un confronto su un innovativo e fecondo campo di ricerca con gli studiosi dell’ateneo di Cagliari in prima linea. I relatori affrontano un argomento di rilievo e impatto nell’ambito della storia del libro e delle biblioteche: i cataloghi di vendita prodotti da librai ed editori nella prima età moderna, esaminati in connessione con il tema del collezionismo privato al quale si deve la conservazione di molti di questi materiali. L’evento è un’importante occasione per far conoscere e valorizzare a livello internazionale il patrimonio librario antico presente in Sardegna. Gli specialisti esplorano il tema della circolazione del libro a stampa tra ‘500 e ‘600 da due diversi punti di osservazione. Da un lato, i cataloghi di tipografi e librai come espressione delle tecniche di pubblicizzazione e di vendita che ne hanno sostenuto la diffusione. Dall’altro, focus sulle biblioteche private, in quanto espressione del grande fenomeno del collezionismo che ha garantito la ricezione, l’accumulo e, spesso, la sopravvivenza fino ai nostri giorni dei prodotti usciti dalle tipografie.

«L’attenzione per i due aspetti ha caratterizzato e contribuito a rinnovare gli studi di storia del libro e delle biblioteche in questi ultimi decenni che sono stati segnati da  pubblicazioni e momenti di riflessione dedicati ora all’uno ora all’altro tema: il commercio librario, da un lato, con le sue logiche e le sue modalità organizzative. La costruzione delle grandi raccolte bibliotecarie private, dall’altra, mossa da progetti di impianto e respiro enciclopedico che valgono al tempo stesso come paradigmi culturali di un’epoca. Solo in maniera occasionale – spiega la professoressa Granata – i due ambiti sono stati messi in relazione tra loro e sono stati esaminati in una cornice unitaria. Il convegno muove dalla constatazione che le biblioteche private, proprio in ragione del loro dinamismo, non solo hanno rappresentato un mercato importante, ma  hanno anche guardato con attenzione alle occasioni e agli strumenti messi a punto dagli operatori del libro nei primi secoli della stampa per far conoscere e commercializzare i loro prodotti.»

In breve, esistono pochi esemplari superstiti di un genere così fragile, quale è quello rappresentato dai cataloghi di editori e librai, che sono prevenuti al presente attraverso biblioteche private che li hanno conservati e collezionati. Tra queste, merita un cenno la biblioteca del giurista sardo Monserrat Rossellò (1568-1613), confluita nella Biblioteca universitaria di Cagliari.

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Accordo raggiunto tra comune di Carbonia e Carbonia calcio. Questa mattina, nel corso di un incontro convocato d’urgenza prima della clamorosa manifestazione di protesta annunciata ieri che avrebbe portato questo pomeriggio, alle 16.30, tutte le squadre ad allenarsi in Piazza Roma, le due parti hanno affrontato la situazione che le aveva portate ad un punto di scontro, riuscendo a superare i problemi e quindi a trovare un’intesa sulla gestione dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

Tutte le squadre, Promozione, Juniores, Allievi e Giovanissimi, sono state convocate comunque per le ore 16.30, sempre in Piazza Roma, dove si svolgerà un incontro con l’Amministrazione comunale che spiegherà i termini dell’accordo raggiunto con il Carbonia Calcio.

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Questa mattina, a partire dalle ore 9.30 presso la Sala anfiteatro in via Roma, 253 a Cagliari, si terrà il convegno “La rete regionale degli Itinerari ciclabili della Sardegna”.
Durante l’incontro, inserito nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile 2017, l’assessore regionale dei Lavori pubblici, l’ing. Edoardo Balzarini, l’assessore regionale del Turismo, la dott.ssa Barbara Argiolas, insieme al direttore generale dei Lavori pubblici, l’ing. Marco Dario Cherchi, al direttore del Cirem, il prof. ing. Italo Meloni e al direttore dell’Arst, l’ing. Carlo Poledrini, presentano i primi risultati dello studio e la proposta di configurazione della rete degli itinerari ciclabili della Sardegna.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di dotare la Sardegna di un Sistema di mobilità ciclistica, da un lato per rendere l’isola più attrattiva e competitiva al più alto numero di appassionati italiani e stranieri del turismo dall’altro per fare della mobilità ciclistica un’occasione di sviluppo e di crescita della Sardegna dal cicloturismo agli spostamenti quotidiani in bici. 

“La rete regionale degli Itinerari ciclabili della Sardegna” non include il Sulcis Iglesiente e l’intero Sud Ovest sardo, scelta che ha provocato durissime reazioni nei territori interessati.

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C’è una società interessata alla concessione del sito minerario di Olmedo. Lo ha confermato la Commissione regionale incaricata di valutare le manifestazioni di interesse dopo l’avviso pubblicato nel luglio scorso. Ora saranno necessari altri dieci giorni per completare la verifica di ammissibilità. La Commissione, infatti, ha rilevato che la documentazione amministrativa presentata dalla società che ha partecipato all’avviso è incompleta. Immediatamente è stato avviato il soccorso istruttorio da parte del RUP (Responsabile Unico del Procedimento). Come previsto dal decreto legislativo 50/2016 e successive modifiche e integrazioni, entro dieci giorni la società che ha presentato la manifestazione di interesse dovrà far pervenire la documentazione mancante, a pena di esclusione dall’iter di valutazione tecnica. La Commissione è stata quindi aggiornata al prossimo 29 settembre.

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Il Comitato regionale Sardegna del CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale) scommette sul binomio sport-turismo per promuovere il territorio e allungare la stagione turistica in Sardegna. Lo fa con le finali nazionali di calcio a 5 over 45, che si disputeranno dal 21 al 24 settembre a Stintino, nelle strutture del Cala Rosa Club Hotel, con il patrocinio del comune di Stintino e degli assessorati del Turismo e dello Sport della Regione Sardegna.

A contendersi il titolo italiano di categoria, affrontandosi in incontri di semifinale e finale, saranno le quattro squadre migliori classificate nelle varie fasi eliminatorie regionali: ASD Uniti per lo Sport (Sassari), CRAL Regione Sardegna (Cagliari), ASD Amici nel pallone (Torino) e ASD La Rocca (Firenze). Le semifinali si giocheranno venerdì 22 settembre dalle ore 18, mentre sabato 23 si disputerà la finale per il terzo e quarto posto (alle ore 17.00) e la finalissima per l’assegnazione del titolo di campione d’Italia (alle 18.00). La finale per il 1° e 2° posto sarà trasmessa in diretta streaming sulle fan page Facebook di Directa Sport Live Tv e CSEN Sardegna.

Gli atleti delle quattro squadre e i loro accompagnatori potranno approfittare del soggiorno a Stintino per conoscere e ammirare le bellezze naturali del territorio sperimentando così la formula sport-turismo promossa dal CSEN Sardegna. «Crediamo nel turismo sportivo perché unisce due valori molto importanti, quello del viaggio e quello dello sport», commenta il presidente del Comitato regionale Sardegna Csen, Francesco Corgiolu; «Mettendo insieme questi elementi si favorisce spontaneamente la possibilità di realizzare scambi culturali e sociali che hanno un alto valore educativo e culturale; inoltre, per quanto riguarda la nostra Isola, il turismo sportivo è una grande occasione per allungare la stagione turistica, offrendo così nuove opportunità di crescita economica al territorio».