28 July, 2024
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Mea culpa del sindaco Ignazio Locci per l’esclusione del comune di Sant’Antioco dai beneficiari dei fondi regionali per la mitigazione del rischio idrogeologico.

«Ieri la Regione ha pubblicato l’elenco dei Comuni beneficiari dei fondi per la manutenzione dei corsi d’acqua e la mitigazione del rischio idrogeologico – scrive in una nota Ignazio Locci -. Ci duole tuttavia comunicare che Sant’Antioco risulta esclusa dalla ripartizione delle somme messe a bando dalla Regione. È evidente che non è stato fatto il possibile per sfruttare questa possibilità e, per questo, me ne assumo le responsabilità in quanto primo cittadino. Sono convinto che si tratti semplicemente di un “passo falso” sui cui questa Amministrazione dovrà riflettere attentamente con l’obiettivo di evitare il ripetersi di simili episodi.»

«Il Comune resta vigile e in prima linea nella lotta ai rischi idrogeologici: procederemo celermente alla verifica delle emergenze che insistono sul nostro territorio e, qualora la fase di studio richiedesse interventi mirati – conclude Ignazio Locci -, cercheremo di reperire i fondi attingendo dalle casse comunali.»

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Da diversi anni il Corso Vittorio Emanuele II è interessato da una serie di lavori di rifacimento che lo riqualificano, rendendolo una delle zone più belle della città di Cagliari. In particolare, la parte iniziale, fino quasi all’incrocio con via Sassari è diventata, grazie anche alla pedonalizzazione integrale, uno degli spazi più ambiti per la realizzazione di manifestazioni ed eventi che, sistematicamente, fanno il pieno di visitatori.

Ma, all’incrocio con via Sassari, ci troviamo di fronte a un “monumento” formato da palizzate in legno, completamente storte, che dovrebbe proteggere i resti di un alloggio di epoca romana, che tutto fa tranne che richiamare turisti.

«La situazione è drammatica e paradossale allo stesso tempo – tuona Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari – poiché le imprese che stanno al di la del muro stanno risentendo in maniera esagerata della lungaggine dei lavori. Ma allo stesso tempo il rimpallo di responsabilità tra il comune di Cagliari e la Sovrintendenza (che dovrebbe occuparsi di salvaguardare i reperti) è davvero paradossale.»

«Non solo – aggiunge Davide Marcello – i lavori infiniti per il rifacimento della seconda parte del Corso ed i ritardi per i collaudi di legge impediscono agli operatori di poter fare le domande per le autorizzazioni per i tavoli all’esterno, penalizzandoli in modo esponenziale rispetto ai loro colleghi del primo pezzo del Corso.»

Nonostante i ripetuti solleciti e le promesse dei vari assessori sulla pronta chiusura del “cantiere Casa Romana”, purtroppo, ad oggi registriamo ancora una situazione insostenibile e che sta lentamente facendo morire imprese che fino a ieri erano in grado di dare posti di lavoro e far crescere una economia che navigava tra mille difficoltà. «Vogliamo sapere dal comune di Cagliari – conclude Davide Marcello – quali sono i tempi previsti per eliminare il tappo del Corso Vittorio e vogliamo sapere quanto ancora le attività saranno costrette a sopportare questi disagi in un momento difficilissimo come questo».

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Giovedì pomeriggio, alle 16.00, verrà inaugurata la mostra fotografica “Passeggiamo per Carbonia”.

Un’ampia raccolta di fotografie, a colori e in bianco e nero, dei quartieri della città di Carbonia, verrà esposta all’interno della mostra realizzata dai ragazzi del Centro per disabili “Pensami adulto”, gestito dalla Cooperativa sociale NOA.

La mostra fotografica verrà allestita nella Sala dei Pittori, in piazza Roma, fino a domenica 17 settembre.

L’iniziativa è patrocinata dal comune di Carbonia.

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Nella giornata in cui scade il termine per la presentazione di osservazioni ed opposizioni al progetto nazionale per l’individuazione del deposito unico nucleare, il coordinatore regionale ed il presidente dei Riformatori sardi, Pietrino Fois e Roberto Frongia, si schierano contro qualsiasi ipotesi che la scelta possa ricadere sulla Sardegna.

«La Sardegna si è dichiarata totalmente contro qualsiasi ipotesi di deposito unico nucleare già nel 2003 e poi nel 2011 – sostengono Pietrino Fois e Roberto Frongia -. Ricordiamo a tal proposito lo straordinario risultato del referendum. E’ inaccettabile l’idea che l’isola possa ospitare un deposito unico nucleare. Per la Sardegna, già abbondantemente devastata dal punto di vista ambientare, sarebbe il colpo di grazia. Piuttosto siamo ancora in attesa di conoscere quali sono le volontà della Giunta regionale in merito alle mancate bonifiche in numerosissime zone dell’isola. Ne ricordiamo alcune: Iglesias ed il Sulcis, Porto Torres, Portovesme, Ottana.»

«I sardi – concludono Pietrino Fois e Roberto Frongia -, pagano un prezzo altissimo anche per le immense aree occupate dalle servitù militari.»

 

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Comunicato stampa

Per la prima volta nella sua storia la città di Carbonia ha deciso di dotarsi di una Consulta handicap. Ciò è stato sancito dall’approvazione della deliberazione n. 26 del Consiglio comunale, datata 27 aprile 2017. E’ un organo consultivo ed autonomo, di cui fanno parte associazioni e cittadini, con l’obiettivo di tutelare le persone con disabilità. La Consulta è nata a seguito di un lungo lavoro di interlocuzioni portate avanti dalla IV Commissione Consiliare permanente (Servizi sociali, Pubblica istruzione, Politiche della Casa, Patrimonio).

Domani, giovedì 14 settembre, alle ore 16.30, presso la sala polifunzionale di Piazza Roma, si terrà la prima riunione ufficiale della Consulta, che diventerà così una realtà a tutti gli effetti. In quell’occasione, si procederà all’elezione delle figure del presidente, vicepresidente e alla nomina del segretario verbalizzante.

«Con la riunione di domani prende vita ufficialmente a Carbonia la Consulta handicap. Si tratta di una conquista della nostra città sul terreno dei diritti delle persone disabili. Un passo avanti nel campo dell’inclusione sociale – ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali, Loredana La Barbera -. La Consulta sarà un momento di ascolto, partecipazione e condivisione, finalizzato a promuovere azioni in grado di rimuovere ogni ostacolo alla partecipazione dei cittadini disabili alla vita sociale. Grazie a questo nuovo strumento sarà possibile formulare proposte agli organi comunali su qualsiasi argomento inerente la disabilità e chiedere audizioni con gli assessori competenti. La Consulta handicap sarà un punto di riferimento per l’Amministrazione Comunale, le scuole, i servizi sanitari, le associazioni culturali e sportive della città.»

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«Concordo convintamente con le affermazioni del Ministro Franceschini sui risultati delle politiche per il turismo nel nostro Paese. I numeri del 2017 mostrano un aumento delle presenze che premia il lavoro fatto in questi anni dal Governo, tutto concentrato sulla qualità dell’offerta, sul piano delle strutture ricettive come sulla promozione della cultura e del paesaggio. Aumentano le presenze in montagna e al mare e si sviluppano le strade innovative, dal turismo rurale a quello culturale.» Sono parole del senatore del Partito democratico Silvio Lai che commenta i numeri sulla stagione estiva 2017 e le dichiarazioni del ministro Dario Franceschini.

«Occorre proseguire sulla strada indicata oggi dal ministro a partire dallo stimolo agli investimenti privati nel campo turistico, anche per evitare di uscire dal mercato internazionale quando finisca la coincidenza di fattori straordinari che favoriscono nel Mediterraneo, il turismo nel nostro Paese. Il turismo – conclude il senatore del Pd – non è un patrimonio acquisito per sempre, ma l’Italia e le sue regioni sono in grado di promuovere politiche che confermino i numeri attuali e li facciano crescere, nel rispetto del patrimonio paesaggistico e culturale, che è certamente unico nel mondo.»

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«Il centrosinistra ha fatto un errore tragico a lasciare aperta la porta dei finanziamenti destinati alle imprese turistiche anche a soggetti che si occupano di tutt’altre cose, di fatto sottraendo risorse a quel  miglioramento dell’offerta turistica di cui la Sardegna ha urgente bisogno e che era l’obiettivo prioritario della legge». Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei riformatori Michele Cossa nel motivare il proprio voto contrario alla modifica approvata stamane dall’aula di via Roma. «La maggioranza ha usato toni e argomenti del tutto fuori luogo per motivare questa scelta: la Sardegna ha dimostrato ampiamente di essere una terra accogliente e solidale con chi è costretto a fuggire per cercare migliori opportunità di vita. Ma una cosa è l’accoglienza – ha concluso Michele Cossa – altra cosa è cercare di incrementare la quota di PIL derivante dal turismo, che paradossalmente in Sardegna è inferiore alla media nazionale. Disperdere le poche risorse a disposizione è l’ultima delle cose da fare».

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Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi giovedì 21 settembre alle 10,30. All’ordine del giorno il disegno di legge 449 Disposizioni finanziarie e seconda variazione al Bilancio 2017/2019”. Slitta di una settimana, così come richiesto dal presidente della commissione Sanità Raimondo Perra, l’esame del provvedimento sulla rete ospedaliera per permettere un ulteriore incontro tra i capigruppo e l’Anci che è stato programmato per giovedì 21 settembre alle ore 15.00. Martedì 26 settembre dalle 10,30 la proposta di legge sulla rete ospedaliera entrerà in aula. La discussione generale si concluderà martedì sera ed il termine per presentare gli emendamenti è stato fissato alle 12.00 di mercoledì 27 settembre. Il 28 settembre comincerà l’esame dell’articolato e degli emendamenti presentati. Nella seduta di questa mattina tutti i capigruppo hanno deciso di sottoscrivere la mozione sulla violenza di genere che sarà illustrata domani nella seduta di Consiglio alla presenza del capo della polizia Franco Gabrielli. L’opposizione ha annunciato che non parteciperà ai lavori di domani. Si tratta di un’assenza politica per protestare – hanno detto i capigruppo dei partiti di minoranza – contro le politiche sui migranti messe in atto dal governo nazionale. 

«Non è giustificabile che l’opposizione in Consiglio regionale, adducendo pretestuose motivazioni, dichiari di non partecipare alla riunione convocata in Consiglio regionale con la presenza del Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli prevista per domani sulla violenza di genere – ha detto Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico -. In un momento storico in cui su un tema così sensibile e delicato si presenta un’occasione importante, non facilmente ripetibile, di incontro con una figura istituzionale che ai massimi livelli è impegnata ogni giorno nell’affrontare e contrastare la violenza tra cui quella di “genere”, fenomeno che ha ormai raggiunto livelli allarmanti e che riguarda tutta la società civile ”l’opposizione non si presenta?” Questa non è una riunione né di destra né di sinistra, non esiste né maggioranza né opposizione di fronte a certi argomenti, e ricordo che il ruolo di opposizione e di critica può essere svolto efficacemente nelle sedi e nei momenti di discussione politica evitando di utilizzare motivazioni non credibili – ha concluso Pietro Cocco – per giustificare l’assenza dalla partecipazione al dibattito su un tema così urgente, sul quale c’è ancora troppo silenzio.»

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La Regione Sardegna e il CIC, il Consorzio italiano compostatori, hanno sottoscritto il rinnovo dell’Accordo di programma triennale per promuovere in Sardegna la raccolta differenziata e il trattamento dei rifiuti organici compostabili. Il protocollo, siglato oggi a Cagliari dall’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e dal presidente del CIC Alessandro Canovai, è una delle azioni previste dall’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti urbani approvato un anno fa dalla Giunta regionale. Nel triennio 2017-2019 la Regione destinerà risorse sino a 20mila euro l’anno per una serie di attività con il Consorzio italiano compostatori destinata a promuovere sul territorio l’economia circolare.
«In Sardegna abbiamo un’alta raccolta pro capite di frazione organica che ci colloca tra le cinque migliori regioni italiane: vogliamo rafforzare la buona tendenza del recupero della frazione secondo i prefissati obiettivi di economia circolare – annuncia l’assessore Donatella Spano -. Intendiamo infatti riciclare il 70 per cento dei rifiuti nel 2022 e l’organico può contribuire notevolmente a raggiungere la percentuale. In questo caso, ci avvarremo del supporto del Consorzio per l’informazione e la formazione degli agricoltori tramite le due agenzie agricole regionali Agris e Laore con cui i nostri Uffici hanno avviato un’importante collaborazione. Sarà possibile – conclude l’assessore Donatella Spano – incentivare la produzione e la valorizzazione del materiale in agricoltura ma punteremo in modo particolare sugli acquisiti pubblici ecologici, sensibilizzando gli Enti locali a utilizzare il compost sardo per la manutenzione del verde pubblico.»
«Il recupero della frazione organica in Sardegna sta dando ottimi risultati – sottolinea Alessandro Canovai, presidente del Cic -. In Italia, la quantità raccolta di frazione umida e verde pro-capite ha raggiunto la soglia dei 100 kg per abitante anno e la Sardegna si attesta tra le Regioni con i valori più alti, con 124 kg per abitante l’anno. Un impegno che ha un risultato tangibile: circa 41.000 tonnellate di compost prodotto nel solo 2015 in Sardegna.»
Gli ultimi dati Ispra attestano la quinta posizione della Sardegna tra le regioni più virtuose nella raccolta della frazione organica. L’Isola, con 124,4 chilogrammi per abitante per anno, si piazza infatti nelle posizioni più alte dopo Emilia Romagna, Veneto, Marche e Friuli Venezia Giulia. La Sardegna produce, secondo gli ultimi dati, circa 41mila tonnellate l’anno totalmente riutilizzato nel territorio. Il rinnovo dell’accordo di programma certifica la bontà delle azioni attuate sinora. Sui dati dell’organico 2017 sarà realizzato un nuovo Rapporto sull’utilizzo del compost in Sardegna per aggiornare il documento del 2014.

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È stata pubblicata oggi sul sito della Regione la determinazione che ripartisce i 16 milioni di euro stanziati dalla Giunta come contributo ai Comuni per la manutenzione dei corsi d’acqua e la mitigazione del rischio idrogeologico, a seguito di una delibera approvata lo scorso luglio su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini.
«La Regione è in prima linea nella lotta ai rischi idrogeologici e sostiene gli enti locali per permettere loro di svolgere le opere di prevenzione di propria competenza, che in mancanza di fondi rischierebbero di non essere realizzate – dice l’assessore Balzarini -. Interveniamo perciò con un contributo mirato e vincolato, in continuità con i 15 milioni già stanziati in precedenza, perché riteniamo queste attività fondamentali per la sicurezza dei cittadini.» 
I fondi sono assegnati in tre quote: una prima quota è ripartita in proporzione alla lunghezza dei corsi d’acqua, mentre una seconda viene assegnata attraverso un punteggio che tiene conto di diversi elementi, fra cui la presenza di interventi precedenti, la collocazione all’interno o all’esterno di un centro abitato, la vicinanza di infrastrutture come scuole e ospedali, il fatto che si tratti di un corso d’acqua aperto o coperto. La terza quota, invece, è suddivisa in base alla popolazione residente, all’interno del territorio comunale, in aree a pericolosità idraulica elevata e molto elevata.