29 July, 2024
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Cagliari, 10 settembre 2017, ore 15.00: è una data storica per il Cagliari e la Sardegna sportiva, il battesimo della “Sardegna Arena”, il nuovo stadio rossoblu costruito a tempo di record, in poco più di tre mesi e mezzo (sono trascorsi 127 giorni dall’apertura del cantiere, avvenuta il 4 maggio), con un investimento di 8 milioni di euro. La squadra di Massimo Rastelli ospita il Crotone davanti al pubblico delle grandissime occasioni che ha esaurito tutti i biglietti a disposizione, 16.223 posti. Lo stadio, come è noto, rappresenta una soluzione provvisoria (nei progetti dovrebbe durare tre anni ma potrebbe essere più lunga), resasi indispensabile per consentire la demolizione del vecchio stadio Sant’Elia e la costruzione del nuovo modernissimo stadio definitivo che avrà una capienza di 22.000 posti.

Il tecnico rossoblu, Massimo Rastelli, alla vigilia non ha nascosto entusiasmo ed emozione per l’appuntamento tanto atteso che sia lui sia i giocatori vogliono “bagnare” con la prima vittoria in campionato. «Per noi è una partita che vale doppio: dopo due giornate dove abbiamo giocato bene, specie a Milano, ma non abbiamo raccolto nulla: è il momento di fare punti. Siamo arrabbiati, domani abbiamo un solo risultato: la vittoria. Si parla spesso di dodicesimo uomo, ma in questo caso mi piace pensare che gli uomini in campo siano tredici. Avremo lo stadio pieno dalla nostra parte, l’amore di un popolo che ci spingerà. Non è un caso che in casa abbiamo sempre fatto bene: vogliamo iniziare nel modo migliore tra le mura amiche anche questa stagione.»

Il Crotone non sarà avversario semplice. «Affrontiamo una squadra che nel girone di ritorno della passata stagione è cresciuta, ha una sua identità, è attenta tatticamente e fa giocare male gli avversari. Riparte in velocità, cerca di verticalizzare con i suoi attaccanti. Col suo impianto di gioco ha messo in difficoltà tante squadre. Dovremo mettere in pratica tutto quanto provato in questi quindici giorni. Ci siamo allenati bene, ho avuto a disposizione tutti gli effettivi a parte i nazionali, anche se Barella e Romagna sono tornati già ad inizio settimana. Sono convinto – ha concluso Massimo Rastelli – che i ragazzi sfodereranno una grande prestazione».

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La festa patronale della Beata Vergine della Difesa si conferma solennità religiosa che unisce. Una festa che ogni anno richiama un altissimo numero di fedeli, segno della grande devozione alla Madonna. Una ricorrenza che unisce anche il territorio e la presenza, anche quest’anno, degli amministratori comunali in rappresentanza dei componenti della Rete metropolitana è stato l’esempio di questo stretto legame.

La festa si è da subito preannunciata partecipata, quando le autorità civili e militari si sono ritrovate prima davanti alla sede della Confraternita e poi davanti al monumento ai caduti in armi. Nella piazza del Municipio, accanto al sindaco Antonio Diana c’erano il sindaco di Sennori Nicola Sassu, il sindaco di Valledoria Paolo Spezziga, quindi il vicesindaco di Porto Torres Marcello Zirulia, l’assessora agli Affari generali del Comune di Sorso Giovanna Maria Pulino, il presidente del consiglio comunale di Sassari Esmeralda Ughi. Accanto agli amministratori comunali i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti sul territorio e il vice questore aggiunto Gianluca Pallaoro.

A seguire la precessione numerosi fedeli, molti dei quali, dai bastioni del lungo mare Colombo, hanno assistito alla processione a mare, partita dal porto Minori. Tante le imbarcazioni a mare che hanno seguito la motonave Ausonia, con a bordo il simulacro della Vergine. È stato forse questo il momento più toccante della processione con i fedeli che, a bordo di piccoli e grandi natanti, non hanno voluto mancare al consueto rito del lancio della corona di fiori per i caduti in mare. E con la barca in rada, rivolta verso il paese, a lanciare a corona in mare sono stati il sindaco Diana e la moglie del priore Agostino Maddau. La confraternita si è presentata con un alto numero di componenti, molti dei quali giovani. Anche quest’anno, accanto al priore c’erano i rappresentanti della Confraternita della Santa Croce di Bastia gemellata con il sodalizio stintinese.

La festa, finita la processione, è proseguita nella piazza del Municipio con il rinfresco offerto dal priore, l’esibizione del gruppo sbandieratori Città dei Candelieri e del gruppo Giudicato di Torres.

La notte è stato un vero e proprio spettacolo quello dei fuochi d’artificio, che hanno incantato il pubblico assiepato sul lungomare. Il concerto di Ivana Spagna, in una piazza dei 45 al gran completo, ha confermato il successo della festa.

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Trenta tirocini per aiutare i giovani a entrare nel mondo del lavoro. Abbanoa ha aderito al progetto “Garanzia giovani” promosso dalla Regione tramite l’Agenzia sarda per le politiche attive del Lavoro Aspal. Il Gestore del servizio idrico integrato vuole dare il suo contributo nel creare nuove opportunità a chi è alle prime armi nella ricerca di opportunità occupazionali, offrendo un tirocinio retribuito con un’iniziale attività formativa seguita da tutor dell’Azienda.

«Credo sia giusto, essendo Abbanoa la prima azienda sarda – commenta l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti – dare un segnale positivo e indicare un metodo valido anche per le altre imprese, offrendo preziose opportunità ai più giovani che hanno necessità di fare esperienze utili nel mercato del lavoro per arricchire il proprio curriculum.» 

Il settore dove saranno impiegati è quello dei servizi alla clientela “Clients”: un settore strategico per l’Azienda perché rappresenta l’interfaccia con i propri clienti e dove sono impegnati i maggiori sforzi nel miglioramento e potenziamento dei servizi offerti. Venti tirocinanti saranno inseriti al contact center per gestire sia le richieste telefoniche sia quelle via mail. Gli altri dieci verranno impegnati nella gestione delle anagrafiche: registrazione dei contratti, regolarizzazione di utenze fuori ruolo e resi postali.

Complessivamente i tirocinanti resteranno in forza all’Azienda per sei mesi. Il tirocinio non costituisce un rapporto di lavoro, ma è un’esperienza pratica che consente il contatto diretto con il mondo del lavoro e offre l’opportunità di acquisire competenze e conoscenze specifiche, tecniche, relazionali e trasversali tali da agevolare le scelte professionali e favorire l’ingresso nel mercato del lavoro.

La selezione dei tirocinanti viene effettuata attraverso le candidature presenti nel sito www.sardegnalavoro.it dell’Agenzia regionale Aspal. La linea di intervento è quella del programma “Garanzia giovani” che è rivolta a ragazze e ragazzi di età compresa tra i 18 e i 29 anni compiuti. Sono richiesti diploma di scuola media superiore e conoscenza del pacchetto Office. Ogni tirocinante riceverà un contributo mensile di 450 euro, oltre che la copertura assicurativa.

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco sollecita la Giunta regionale ad assumere impegni per nuovi investimenti per la prevenzione della retinopatia diabetica.

«I programmi di screening ed i trattamenti precoci per la retinopatia diabetica consentono di ridurre in maniera significativa le gravi complicanze visive che si sommano, ad esempio, a quelle renali e cardiache. La Regione deve investire in nuovi modelli in grado di attuare una politica sociale che vada incontro alle problematiche dei pazienti – sottolinea Edoardo Tocco -. La patologia  costituisce la principale causa di cecità legale tra i soggetti in età lavorativa, colpendo il 34,6% delle persone con diabete, che in Sardegna ammontano a circa 90mila pazienti e quindi oltre 30mila soggetti a rischio di retinopatia.»

«E’ opportuno – conclude Edoardo Tocco – un miglioramento della rete dei diversi specialisti coinvolti nella gestione della persona diabetica, come medici di famiglia, diabetologi e oculisti. Investire oggi in prevenzione significa risparmiare domani: preservare il bene prezioso della vista non è soltanto un dovere morale, ma anche un atto di saggia e lungimirante politica sanitaria perché evita l’incremento della spesa socio-sanitaria futura.»

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Si conclude questa sera, la prima edizione del “Carbonia Wine Festival”, l’evento organizzato dalla Event’s Partners, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia, la collaborazione del Consorzio di Tutela del Vino Carignano del Sulcis, del Consorzio di Tutela Vini di Cagliari e della FIS (Federazione Italiana Sommelier).
Una manifestazione unica nel suo genere che, per la prima volta nella sua storia, si svolge a Carbonia, nel centro cittadino, tra Via Manno, Piazza Roma e Piazza Marmilla. Dopo il taglio del nastro fatto dal sindaco di Carbonia Paola Massidda, davanti al Municipio, presenti tra gli altri anche il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, il presidente del Consorzio di Tutela del Vino Carignano del Sulcis Antonello Pilloni ed i rappresentanti del Consorzio di Tutela Vini di Cagliari e della FIS (Federazione Italiana Sommelier), la prima giornata, a livello di partecipazione popolare, ha iniziato a prendere corpo a mezza serata, per raggiungere poi il pieno e tenere il centro città animato fino dopo la mezzanotte.

Il “Carbonia Wine Festival” anche oggi proporrà un ricco e variegato menù: dalle degustazioni guidate delle 25 cantine presenti ed appartenenti ai Consorzi di Tutela dei Vini, al cibo e alla buona musica. Alle ore 22.00, per il gran finale è in programma lo spettacolo musicale di Taylor Made.

                      

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La XXXII edizione del Festival Internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” si avvia alla conclusione. Dopo i concerti di ieri del Kassa Overall Trio e del Tyshawn Sorey Trio, oggi, per la penultima serata, sul palco di piazza del Nuraghe sarà protagonista la Burnt Sugar The Arkestra Chamber, con la produzione originale «A Tribute to Max Roach’s “Freedom Now Suite”».

Fondata dal leader dei Village Voice, Greg Tate, e co-condotta dal 1999 con l’incredibile bassista Jared Michael Nickerson, Burnt Sugar the Arkestra Chamber è una band tentacolare formata da musicisti la cui personalità prodigiosa permette loro di destreggiarsi liberamente su una banda larga sperimentale dal soul-jazz-hip sino all’hip hop.

Burnt Sugar è stato originariamente concepito come un forum di improvvisazione rivolto ai musicisti di New York  per comporre, registrare e realizzare materiale che riflettesse la varietà e la profondità della musica americana del 21° secolo. L’intento della Camera Arkestra, attraverso il ricorso al sistema di conduzione di Butch Morris, è quello trasformare ogni spettacolo in una nuova interpretazione delle sue parti costitutive.

Piuttosto che costringerci dentro le camicie di forza che l’industria discografica commerciale utilizza per il mercato della musica nera contemporanea, Burnt Sugar si muove liberamente tra molti stili, epoche e generi ed  elabora i propri eccitanti ibridi. Questi ibridi si basano su  solide fondamenta che affondano nelle diverse tradizioni musicali e sull’uso della tecnologia musicale d’avanguardia. In questo senso la missione del gruppo onora le sue ispirazioni più profonde, il primo postmodernismo della musica americana – Duke Ellington, Sun Ra, Funkadelic e The Art Ensemble of Chicago.

Questo equipaggio molto esperto scommette su assi che vanno da Melvin Van Peebles, Toshi Reagon, DJ Logic, Gary Lucas, TV On The Radio, Tamar Kali, Phish, William Parker, Liz Wright, The Holmes Brothers, Wadada Leo Smith, The The, David Murray a Joseph Bowie.

Il Direttore dell’Arkestra, Greg Tate, dice: «Burnt Sugar ha il coraggio di rivendicare Sly Stone, Morton Feldman, Billie Holiday, Jimi Hendrix e Jean Luc Ponty come progenitori. Le nostre fila di musicisti includono noti violinisti irlandesi, AACM refugees, Afro-punk rejects, unpenitent beboppers, rapper femministe, doowoppers jitter bugging, frankly loud funk-a-teers e Rodeo stars del digital divide».

Allegato l’album fotografico dei due concerti di venerdì sera.

                                                 

 

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Grande successo, ieri sera all’Arena Fenicia di Sant’Antioco, per il 50enne cantautore romano Max Gazzè, protagonista del primo dei tre concerti inseriti dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Ignazio Locci, nell’Arena Fenicia Festival, uno degli appuntamenti più significativi del programma dell’estate antiochense 2017. Il sito dell’Arena Fenicia si è rivelato ancora una volta ideale per ospitare eventi di questo genere e sicuramente il successo si ripeterà questa sera con il concerto del 49enne chitarrista e cantautore romano Alex Britti, con inizio alle ore 21.00. il Fenicia Arena Festival si concluderà domani sera, con il concerto del 68enne cantautore sardo Piero Marras, sempre con inizio alle ore 21.00.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia ha diffuso una nota sulla conclusione di Nottinsieme 2017, il cui bilancio considera molto positivo.

«Il risultato dell’evento è molto positivo, soprattutto nel mese di agosto – ha affermato il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -. Lo dimostra il fatto che le vie del centro storico, ogni mercoledì, sono state affollate da migliaia di persone. Le attività commerciali, artigianali, gastronomiche e le iniziative artistiche, ludiche e musicali hanno richiamato a Carbonia anche numerosi turisti.»

Quest’anno, per la prima volta nella sua storia, Nottinsieme ha presentato una novità nella durata della manifestazione, che non si è concluso l’ultimo mercoledì del mese di agosto, ma si è protratta fino alla prima settimana di settembre, per scelta dell’Amministrazione comunale, mirata ad allungare la stagione più calda dell’anno, favorendo una destagionalizzazione dei flussi turistici. Destagionalizzazione che trova conferma anche nell’ampio calendario di eventi culturali, di spettacolo e di intrattenimento previsti dall’Amministrazione comunale per tutto il mese di settembre.

Nottinsieme 2017 ha tenuto compagnia a cittadini e turisti per 10 appuntamenti che, come ha spiegato l’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca, «sono stati organizzati ottimizzando al meglio le risorse economiche, con un impegno di spesa oculato (circa 15 mila euro), inferiore rispetto a quanto investito in altri centri vicini per manifestazioni analoghe, ma in grado di raggiungere standard qualitativi elevati. Con le limitate risorse iscritte a bilancio per l’evento Nottinsieme, non possiamo che essere soddisfatti. Ed esprimo soddisfazione anche per come è stata gestita dagli organizzatori la questione relativa alla sicurezza, che quest’anno comportava norme sempre più stringenti, alla luce della circolare del Capo di Polizia Franco Gabrielli del 25 maggio scorso. Dal punto di vista delle ricadute per le attività produttive della zona, la manifestazione Nottinsieme, partita un po’ in sordina, ha fatto registrare una forte crescita del numero degli stand nel mese di agosto, anche in concomitanza con la nuova gestione a cura dell’associazione Origine, che ha stabilito gli spazi da dedicare agli ambulanti, agli hobbisti e ai commercianti, organizzando anche la parte relativa all’animazione e all’intrattenimento. Il trend di crescita della manifestazione è stato confermato dai numeri: dai 23 stand presenti nel mese di luglio, siamo passati a più di 60 bancarelle nel mese di agosto. Un finale di stagione positivo, che è benaugurante anche in vista del prossimo Nottinsieme 2018 – ha concluso Mauro Manca -, per il quale siamo già al lavoro con l’obiettivo di introdurre migliorie in grado di venire incontro sia alle esigenze dei commercianti che dei cittadini e dei turisti.»

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Quale sviluppo per il futuro del Sulcis Iglesiente? A questa domanda ha cercato di dare una risposta, martedì sera, il prof. Paolo Savona, in Piazza Municipio a Iglesias, davanti ad un numeroso e qualificato pubblico, in un incontro organizzato dal Rotary Club di Iglesias.

Dopo gli interventi introduttivi del prof. Gaetano Ranieri, presidente del Rotary Club di Iglesias, e del “padrone di casa”, il sindaco di Iglesias, dr. Emilio Gariazzo, il prof. Savona, su invito del  moderatore del dibattito, l’ing. Riccardo Porcu, direttore della comunicazione istituzionale della Regione, ha esposto le sue considerazioni e la sua “ricetta” per lo sviluppo futuro del territorio.

L’insigne economista ha illustrato le sue idee partendo dalla premessa che non vi sono possibilità di sviluppo per le attività industriali, a basso valore aggiunto e con la palla al piede dei trasporti e dei  forti consumi energetici (e a questo proposito il prof. Savona non ha risparmiato qualche critica alle Partecipazioni Statali che hanno “regalato” al territorio quelle attività). Secondo il prof. Savona, la ripresa ed il successivo sviluppo della Sardegna, ed in particolare del Sulcis Iglesiente, devono passare attraverso lo sviluppo del turismo, ma non del turismo dei 20 milioni di presenze, a basso costo, ma di un turismo di fascia medio-alta, per turisti che possono spendere, basato sulla valorizzazione delle bellezze della Sardegna e dei prodotti sardi (che costano di più di quelli importati all’ingrosso, ma lasciano benefici economici sul territorio). Per portare in Sardegna i turisti di questo tipo, occorre una seria ed organica programmazione che, a parere del prof. Savona, non c’è e non c’è mai stata; devono essere previsti un adeguato sviluppo delle infrastrutture e delle strutture ricettive, la messa in rete delle attrattive della Sardegna e delle produzioni sarde e, cosa altrettanto importante, l’eliminazione delle molte manchevolezze che non vengono facilmente accettate da che è abituato a trovare altrove situazioni migliori. Il prof. Savona ha citato a questo proposito, fra le altre, la mancata raccolta dei rifiuti, la scarsa cura, sorveglianza e pulizia delle spiagge, la segnaletica inadeguata, se non addirittura mancante, la mancata regolamentazione del parcheggio dei camper.

La relazione del prof. Savona ha trovato la sostanziale condivisione degli on. Salvatore Cherchi e Francesco Sanna, che hanno fra l’altro sottolineato gli errori della Regione e gli ostacoli posti dalle istituzioni alla nuove iniziative, cui va attribuita per buona parte la mancanza di adeguate strutture ricettive (l’on. Sanna ha sottolineato che nel Sulcis Iglesiente non c’è un albergo a 5 stelle).

Dopo gli interventi di alcuni altri presenti al dibattito e le risposte del prof. Savona, il prof. Ranieri ha chiuso la serata sottolineando la necessità di valorizzare i siti archeologici sardi, facendo della cultura una delle molle dello sviluppo.

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Alla ripresa della Maxi Yacht Rolex Cup, dopo la giornata di pausa, Adelasia di Torres ha colto il terzo posto nella regata costiera, 34 miglia abbondanti baciate da 15 nodi di maestrale.

Il 70′ che veste i colori sardi nella storica regata settembrina dello Yacht Club Costa Smeralda, ha chiuso il percorso tra le isole al secondo posto in reale davanti a Spectre, avvantaggiato poi dal calcolo in compensato.

Il risultato odierno ha permesso al team di recuperare punti nella classifica dei Mini Maxi Racer. Sempre davanti a tutti Jethou, che ha conquistato il successo di divisione con un giorno d’anticipo, mentre Lucky è stato costretto al ritiro.

«Oggi è stata una giornata divertente – commenta il tattico, Duccio Colombi – il calo leggero del vento, previsto da molti modelli meteo, non si è verificato. E abbiamo regatato sempre all’attacco finendo in seconda posizione in reale dietro a Jethou. Bello il match durato un intero pomeriggio con i ragazzi americani di Lucky freschi vincitori della Palermo-Montecarlo e della Sydney-Hobart. La strada per crescere in tempo compensato, sviluppare la velocità della barca e minimizzare piccoli ma importanti errori è lunga, ma in pochi giorni il team sta facendo passi da gigante.»

Il programma della giornata finale prevede per i Mini Maxi Racer, per la prima volta in questa edizione, di regata a bastone, con partenza alle ore 11.30.