29 July, 2024
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Il Tar ha dato il via libera all’appalto del nuovo depuratore consortile di Bosa. I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno bocciato il ricorso contro l’aggiudicazione dell’intervento per realizzare il nuovo impianto a servizio non solo della città sul Temo, ma anche della fascia costiera e di alcuni centri vicini. Si tratta di un’opera fondamentale sulla quale Abbanoa – che ha dato la notizia con una nota stampa – sta investendo due milioni e 300mila euro.

La gara risaliva alla fine del 2014. Si trattava di un appalto integrato: ovvero, chi si aggiudicava la gara avrebbe dovuto effettuare anche le progettazioni definitive ed esecutive, oltre che i lavori veri e propri. Ad aggiudicarsi l’intervento era stata l’impresa Acciona, ma successivamente era arrivato il ricorso da parte di un raggruppamento di imprese e professionisti esclusi per assenza dei requisiti di partecipazione. Nei giorni scorsi è stata depositata la sentenza. «Il ricorso è infondato e deve essere rigettato»: così i giudici hanno confermato la correttezza dell’operato di Abbanoa.

Gli interventi programmati prevedono l’ampliamento dell’attuale depuratore e l’adeguamento funzionale che consentiranno di far fronte a maggiori carichi dovuti all’aumento della popolazione e alle variazioni stagionali. Sarà rivoluzionata l’intera filiera di trattamento mediante la progressiva dismissione dell’impianto esistente e la realizzazione delle opere civili ed impiantistiche previste nel progetto. Il nuovo depuratore sarà gestito tramite tecnologie avanzate di telecontrollo per massimizzare le prestazioni depurative e minimizzare l’impatto ambientale. L’acqua adeguatamente depurata potrà essere riutilizzata a fini irrigui.

Assieme all’appalto del depuratore, con un ulteriore investimento di quasi quattro milioni di euro Abbanoa ha affidato anche i lavori per realizzare i nuovi collettori fognari che collegheranno le borgate marine fino a Porto Alabe e i comuni di Tresnuraghes e Magomadas. Sono previste diverse stazioni di sollevamento, vasche di raccolta e rilancio tutti dotati di sistema di telecontrollo. Entrambi gli interventi, per i quali sono state accolte alcune modifiche richieste dai Comuni interessati, sono ora nella procedura di valutazione d’impatto ambientale. Ottenute tutte le autorizzazioni, potranno iniziare i lavori.

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Il gennaker tradisce Adelasia di Torres, che va comunque fino in fondo alla regata costiera, la prima della 28a edizione della Maxi Yacht Rolex Cup, in corso per tutta la settimana nelle acque di Porto Cervo.

L’equipaggio, che difende i colori della Sardegna sul 70’ Pendragon nella categoria Mini Maxi Racer, aveva interpretato al meglio la partenza, passando in seconda posizione alla boa di disimpegno, ad appena una lunghezza da Jethou.

Ma durante la prima issata, un danno al gennaker ha rallentato il ritmo dell’equipaggio, vanificando il buon passo iniziale. Ed il recupero durante le 30 miglia tra le isole dell’arcipelago, accompagnato da vento tra i 15 e 20 nodi, ha solo permesso di chiudere al terzo posto in tempo reale, diventato quarto ed ultimo della categoria dopo l’applicazione del compenso.

«Siamo comunque soddisfatti», smorza il tattico Duccio Colombi, ricordando che «per l’equipaggio si è trattato della prima regata insieme, a causa del maestrale non era stato possibile allenarsi in precedenza. Le condizioni erano abbastanza buone, purtroppo il gennaker si è impigliato, in compenso siamo partiti davvero bene e questo ci deve rassicurare sul lavoro fatto oggi, cui serve solo la continuità e quegli automatismi che emergono in equipaggi affiatati e abituati a navigare insieme».

Oggi, un nuovo test sulla lunga distanza con la seconda coastal race, che scatterà alle 11.50 e permetterà ad Adelasia di Torres di affinare la strategia di bordo, prima degli esami più tecnici sulle regate tra le boe dei prossimi giorni.

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migranti

Il governatore Francesco Pigliaru ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro sugli sbarchi di migranti tra il ministro Marco Minniti e le autorità algerine.

«Avevamo chiesto al ministro Minniti di rafforzare la collaborazione già in atto con le autorità algerine e siamo molto soddisfatti che questo sia avvenuto subito», ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru a commento del colloquio tra il ministro dell’Interno Marco Minniti e il suo omologo Noureddine Bedoui avvenuto ieri ad Algeri e nel corso del quale si è affrontato anche il problema dei flussi migratori diretti dall’Algeria alle coste sud della Sardegna. «Fin dal nostro incontro al Viminale il giugno scorso avevamo fatto presente il problema» ha spiegato il presidente Pigliaru, ricordando inoltre di aver inviato venerdì una comunicazione al Ministro dell’Interno in cui si segnalava che si tratta di un movimento che sta assumendo proporzioni sempre maggiori.

«Quello di oggi è un passo importante – ha sottolineato ancora Francesco Pigliaru – e siamo d’accordo per seguire con attenzione nei prossimi giorni lo sviluppo di questo colloquio. L’obiettivo, condiviso con il Ministro, è fermare i flussi irregolari e chiudere quel canale. Come abbiamo già evidenziato nella lettera, il fenomeno degli sbarchi diretti rende ancora più complessa la gestione dei flussi non programmati nella nostra Regione in quanto impatta pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all’accoglienza ed è, inoltre, in grado di provocare un notevole allarme sociale tra la popolazione. Parallelamente a questa azione diplomatica e sempre in accordo con il Ministero seguiremo tutte le altre azioni necessarie per contrastare questi flussi così come quelle per l’integrazione dei migranti, con particolare attenzione ai minori non accompagnati e alle iniziative finalizzate a favorire un sistema di accoglienza diffusa nel territorio. A questo proposito – ha concluso il presidente Pigliaru -, merita evidenziare i progetti di volontariato sociale destinati ai migranti che saranno concretamente realizzati nei prossimi mesi con la fondamentale collaborazione dell’Anci.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessora con delega alla Protezione civile Donatella Spano, ha approvato l’ammissibilità delle spese sostenute da 48 Comuni in occasione di emergenze del 2016 e 2017 per un totale di oltre 4,8 milioni di euro e ha approvato il programma di spesa per un importo complessivo di 3,5 milioni.
«Abbiamo ben presente le difficoltà dei Comuni colpiti dalle calamità naturali e per questo, con la legge di variazione di bilancio dello scorso agosto, il capitolo per i rimborsi è stato incrementato di 1 milione di euro – spiega l’assessore Donatella Spano -. Numerosi centri sardi hanno infatti dovuto eseguire interventi in emergenza per incendi e per gli eventi atmosferici dello scorso anno e dell’inizio di questo. Con questi 3 milioni e 500mila euro la Direzione della Protezione civile, nei tempi tecnici del sistema di contabilità regionale, erogherà quindi la maggior parte dei contributi. Per la quota restante abbiamo già chiesto di incrementare ulteriormente il capitolo di spesa per aiutare tutti quanti i Comuni che hanno dovuto spendere in emergenza». Le risorse arriveranno come rimborsi alle azioni svolte direttamente dai Comuni, con rendicontazione delle spese, in conseguenza degli incendi del 2016 e dei ripetuti nubifragi nei mesi di marzo, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2016 e delle eccezionali nevicate e dei nubifragi di gennaio 2017.
A ricevere i rimborsi saranno Alà dei Sardi, Armungia, Arzana, Ballao, Baunei, Bitti, Boroneddu, Bortigali, Buddusò, Bulzi, Capoterra, Castelsardo, Desulo, Elini, Fonni, Gairo, Lanusei, Lodè, Lula, Luogosanto, Luras, Narcao, Nurri, Ollolai, Onanì, Onifai, Orgosolo, Orosei, Osini, Ossi, Ovodda, Pattada, Posada, Sanluri, San Nicolò Gerrei, Santa Teresa di Gallura, Sedini, Selargius, Soleminis, Seui, Siniscola, Sorso, Tadasuni, Talana, Torpè, Ulassai, Urzulei e Villagrande Strisaili.

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«Per ogni ritardo non imputabile a cause di forza maggiore legate al maltempo sulle rotte aeree in continuità territoriale saranno applicate le sanzioni previste dal contratto di servizio.»
Lo ha detto l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu in relazione ai disagi che in queste ultime ore hanno dovuto subire i passeggeri in arrivo e in partenza negli aeroporti isolani.
«Sappiamo che violenti nubifragi si sono abbattuti anche sullo scalo della capitale causando una reazione a catena su tutto il traffico aereo nazionale con ovvie ripercussioni a Cagliari, Olbia e Alghero. Tuttavia – ha aggiunto Carlo Careddu – ho dato mandato agli uffici di richiedere spiegazioni immediate ai vettori che operano sulle rotte sottoposte a oneri di servizio relativamente a ogni variazione di orario e cancellazione. Esamineremo l’accaduto e valuteremo le azioni conseguenti, se necessario anche sul piano sanzionatorio.»
«La Regione – ha concluso l’assessore dei Trasporti – riafferma e difende con tutti gli strumenti di cui dispone il diritto alla mobilità dei sardi, anche e soprattutto nei periodi di intenso traffico come quello che interessa l’isola in queste giornate di controesodo estivo.»

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«Attraverso molteplici e discutibili dichiarazioni tanto alla stampa che attraverso blog e social network, il sovrintendente per l’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, assume un atteggiamento considerato da tanti inappropriato per un alto funzionario dello Stato nei confronti dell’istituzione regionale, esprimendo pareri di merito sulle scelte politiche dell’attuale Giunta». Lo sostiene l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, in una lettera inviata al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
L’esponente della Giunta Pigliaru nella missiva ricorda le ultime dichiarazioni del soprintendente successive all’impugnazione da parte del Governo di alcuni articoli della legge n. 11 del 2017 «con le quali ha espresso giudizi sulle scelte politiche contenute nel disegno di legge sul governo del territorio attualmente in discussione in Consiglio regionale, scelte sulle quali la Regione ha competenza primaria, anticipando una posizione censoria delle decisioni che nell’assemblea verranno democraticamente assunte». 
«L’atteggiamento critico e irrituale tenuto dal Soprintendente – aggiunge Cristiano Erriu – si accompagna a una estenuante difficoltà di interlocuzione con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle Attività culturali sin dal momento dell’insediamento dell’attuale Governo regionale.» 
L’assessore regionale dell’Urbanistica segnala al ministro Franceschini che «la Regione ha incessantemente cercato una fattiva collaborazione con il Mibact e i suoi organi locali per riprendere le attività di verifica e adeguamento del Piano Paesaggistico, ai sensi dell’articolo 156 del Codice del Paesaggio, che si erano interrotte negli ultimi mesi della scorsa legislatura. Siamo davanti – osserva l’assessore – a una storia infinita di solleciti e mancati riscontri».
«Non certo alla Giunta – si legge nella lettera indirizzata a Franceschini – può essere addebitata la responsabilità di affrontare in solitudine questioni così delicate. Tutte le proposte di dialogo e confronto che abbiamo avanzato non hanno prodotto risultati concreti. Ciò rende dubbia la praticabilità di prossime interlocuzioni con il Soprintendente che pare mosso da posizioni pregiudiziali, irrispettose dei ruoli e dell’autonomia regionale sarda.»

«Ci rendiamo comunque disponibili – conclude l’assessore Erriu – per affrontare al più alto livello istituzionale le diverse questioni, con l’obiettivo di riportare il rapporto su un piano di ragionevolezza e di lealtà istituzionale.»
Ieri sera, intanto, l’assessore Cristiano Erriu ha partecipato ad un convegno svoltosi nel salone parrocchiale della Chiesa di San Ponziano, a Carbonia, organizzato dall’Associazione per lo sviluppo socio economico del Sulcis Iglesiente, sul tema “Verso l’approvazione della legge urbanistica, quali opportunità per lo sviluppo economico e sociale del Sulcis Iglesiente?”, coordinato da Manolo Mureddu, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il parroco, don Amilcare Gambella, il segretario regionale Cisl edili Giovanni Matta; l’imprenditore Ninetto Deriu; il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci; il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo; il sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu.
Nel corso del dibattito si è parlato, inevitabilmente, dell’impugnazione della delibera della legge della Regione Sardegna n. 11 del 3/07/2017, recante “Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia”, deliberata qualche giorno fa dal Consiglio dei ministri. Si è parlato a lungo della necessità di dotare la Sardegna di una nuova legge Urbanistica in grado di superare il Piano Paesaggistico regionale, e di garantire alla nostra Isola le attese occasioni di sviluppo, sempre nel rispetto dell’ambiente. L’imprenditore Ninetto Deriu ha parlato del progetto delle terme di Coquaddus, presentato alcuni anni fa e finora bloccato proprio dai rigidissimi vincoli imposti dal PPR. Giovanni Matta ha evidenziato le sofferenze del settore dell’edilizia, rimarcando l’importanza delle novità introdotte dalla legge approvata dal Consiglio regionale, oggi al centro del contrasto con il Consiglio dei ministri. Motivo di confronto è stato anche il ritardo da parte della stragrande maggioranza dei Comuni nell’approvazione dei PUC nel rispetto del PPR (solo 15 sono i Comuni sardi che hanno finora provveduto).

Nel dibattito seguito agli interventi dei relatori, sono intervenuti: Daniela Garau, consigliere comunale di Carbonia; Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale; Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente; Luciano La Mantia, titolare di Gamma Radio Luna e imprenditore turistico; Armando Ciosci, sindacalista dell’USB; Elio Camcedda, presidente del Movimento partite Iva; Alfredo Mussetti, imprenditore.

Vediamo ora uno stralcio dell’intervento dell’assessore regionale Cristiano Erriu, che ha sottolineato, tra l’altro, il grande squilibrio esistente tra le diverse aree della Sardegna nella distribuzione delle strutture ricettive e quindi dei posti letto, e della necessità di consentire alle aree oggi più svantaggiate che puntano sul turismo per diversificare il loro modello di sviluppo, di recuperare almeno in parte questo gap che tanto le penalizza.
        

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Da oggi, martedì 5 settembre, Cagliari ospita il 26esimo convegno degli archivisti ecclesiastici. È un appuntamento di respiro internazionale che costituisce un momento formativo molto significativo non solo per chi dirige, ma anche per chi collabora in queste importanti realtà storiche e culturali.

«L’ultimo convegno – spiega don Ferdinando Loddo, responsabile dell’archivio storico diocesano di Cagliari – è stato celebrato a Sassone, nei pressi di Ciampino, pertanto alle porte di Roma. In quella circostanza i direttori hanno potuto scegliere tra Perugia e Cagliari e, alla fine, l’ha spuntata la nostra città con una votazione pressoché unanime. Il fatto che sia stato scelto il capoluogo regionale, che ospita il più importante fra gli archivi ecclesiastici, visto il suo inestimabile patrimonio, rappresenta un motivo di orgoglio.»

«Il convegno – evidenzia ancora don Loddo – ci consente anche di far conoscere meglio il nostro archivio: sono in nostro possesso i documenti più antichi dell’intera storia ecclesiastica isolana, a partire dalle cosiddette “Carte volgari”, risalenti agli anni intorno al 1100. E un momento del convegno sarà dedicato alla visita degli spazi dove ha sede l’Archivio diocesano.»

Oggi, alle 16.00, presso il Pontificio Seminario Regionale Sardo (Cagliari, via Monsignor Parraguez, 19), aprirà i lavori monsignor Gaetano Zito, presidente dell’associazione. Seguiranno i saluti dell’arcivescovo di Cagliari, Arrigo Miglio, di monsignor Valerio Pennasso, direttore dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della Cei, e della dottoressa Sabrina Mingarelli, soprintendente archivistico per la Sardegna.

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La XXXII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz” giunge al giro di boa. Questa sera, alle 21.30, sul palco di Piazza del Nuraghe, si esibirà per primo il 34enne pianista cubano David Virelles, che lascerà poi la scena al progetto M’Boom Repercussion Ensemble di Joe Chambers, con Eli Fountain/Ray Mantilla/Warren I. Smith/Marc Abrams/Pietro Tonolo/Diego Lopez/String Quartet.

Grandi emozioni, ieri sera, prima con il solo al piano del 75enne di Filadelfia Joe Chambers, poi con la nuova performance del Summit Quartet di amid Drake, Mats Gustafsoon, Ken Vandermark e Luc Ex.

Ieri mattina, nei locali del ristorante La Peschiera, a Porto Pino, erano state presentate le nuove produzioni discografiche dell’Associazione Culturale Punta Giara registrate live a Sant’Anna Arresi, tra le quali i concerti del Summit Quartet e lo “Zappa Speech Project” del Andrea Massaria Octet dell’edizione 2016 ed il concerto del dicembre 2014 dei Flut3ibe.

Alla conferenza stampa, presenti giornalisti e fotografi di alcune delle maggiori riviste specializzate nazionali ed internazionali, hanno partecipato i musicisti del Summit Quartet.

                                                                      

 

 

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Presto tutti gli artigiani, i liberi professionisti, le imprese e gli esercenti del commercio potrebbero essere obbligati a munirsi di POS per i pagamenti tramite bancomat, con pesanti sanzioni amministrative per chi non dovesse adeguarsi. Non ci sono ancora conferme ma il decreto “è nell’aria”, secondo ciò che si legge sui quotidiani.

«Non siamo contrari ad accettare i pagamenti elettronici e a combattere il nero – afferma Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – però il problema principale restano le commissioni bancarie. Per alcuni settori merceologici i ricarichi sono talmente bassi che l’incidenza di uno o due punti percentuali sul transato significa rinunciare al profitto. Oppure ci sono imprese che lavorano quasi esclusivamente con acquirenti che effettuano pagamenti tramite bonifico (ad esempio la PA); anche queste, secondo l’idea del Governo, sarebbero costrette a munirsi di adeguata strumentazione.»

«La nostra maggiore perplessità – aggiunge Antonio Matzutzi – non è tanto il necessario adeguamento tecnologico, che un simile provvedimento richiede, quanto i costi bancari legati al mantenimento e all’utilizzo (o inutilizzo) della strumentazioneRicordo, infatti – sottolinea il presidente di Confartigianato – che proprio la Legge di Stabilità 2016 aveva stabilito che, a mezzo decreto, sarebbero stati fissati i tetti delle commissioni da applicare ai pagamenti elettronici, commisurandoli ai servizi effettivamente erogati. Sempre con tali decreti poi, sarebbe stata fatta anche chiarezza sulle sanzioni applicabili in caso di mancato rispetto della regola. Ora, il fatto che il Governo torni a parlare (dettando termini e cifre) solo delle sanzioni da comminare, e non faccia altrettanto sui costi dei servizi bancari, non crediamo sia una svista.»

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La piazza Municipio di Iglesias ospiterà domani, martedì 5 settembre, a partire dalle ore 19.30, il prof. Paolo Savona, già Direttore del  Servizio Studi della Banca d’Italia, Direttore generale di Confindustria, Presidente del Credito Industriale Sardo, segretario generale per la Programmazione Economica al ministero del Bilancio, ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato nel Governo Ciampi, titolare di cattedra a Cagliari e poi in varie altre università, per citare solo alcune delle sue passate attività.

L’insigne economista, su invito del Rotary Club di Iglesias, terrà una conversazione su “QUALE SVILUPPO PER IL FUTURO DEL SULCIS IGLESIENTE?”. Alla conversazione farà seguito un dibattito che si preannuncia molto interessante, al quale hanno già assicurato la loro presenza il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi e i deputati Mauro Pili e Francesco Sanna, oltre a diversi sindaci del territorio ed altre personalità.

In caso di cattivo tempo, la manifestazione, ad accesso libero, verrà spostata nel vicino Teatro Electra.