29 July, 2024
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La Sardegna si conferma, insieme all’Abruzzo, regione di riferimento del Sud Italia per la buona gestione della raccolta differenziata di carta e cartone e continua il suo trend di crescita registrando un segno positivo pari a +5,4%. Sono oltre 79.000 le tonnellate raccolte dalla regione nel 2016 secondo le stime di Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) che ha presentato questo scenario nel XXII Rapporto Annuale: il pro capite di raccolta regionale supera la soglia dei 47 kg/ab, non lontano dal dato medio nazionale pari a 53,1 kg/abitante.

Ma qual è nel dettaglio lo stato dell’arte della raccolta di carta e cartone nelle singole province sarde?

Spicca il risultato della provincia di Olbia-Tempio che, con un tasso di crescita di +20,2%, si conferma la provincia più virtuosa della Sardegna, con i suoi 72,2 kg/abitante raccolti nel 2016.

Si distinguono positivamente anche le province di Cagliari e Ogliastra. La prima si aggiudica il primato per volumi totali raccolti (25.373 tonnellate annue), la seconda per un valore pro capite di 66,6 kg che supera di oltre 10 punti quello nazionale. Le altre province sono chiamate ad un maggior impegno; Oristano e Sassari si collocano entrambe su un pro capite di 46 kg per abitante, in linea con dato regionale. A maggior impegno e attenzione sono chiamate principalmente quelle di Medio Campidano e Carbonia Iglesias che registrano rispettivamente 31,4 kg/abitante e 35,8 kg/abitante, ma anche Nuoro che segna una media di 42,6 kg raccolti da parte di ciascun abitante della provincia e oltre 8mila tonnellate intercettate.

«Il Rapporto Comieco certifica che la Sardegna continua a posizionarsi tra le regioni italiane più virtuose e questo ci consente di dire che le politiche scelte dall’Amministrazione regionale stanno portando frutto – dichiara l’assessora della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna Donatella Spano -. Le iniziative che stiamo mettendo in atto tendono all’incremento delle quantità raccolte e al miglioramento della loro qualità, con l’obiettivo di consentire il riciclo dei rifiuti all’insegna dell’economia circolare.»

«Comieco rappresenta un soggetto essenziale per la garanzia di riciclo e lo sviluppo dei servizi di raccolta soprattutto nel meridione dove i Comuni faticano a “fare rete” ed ottimizzare investimenti e know-how e dove il potenziale è ancora molto alto: si calcolano non meno di 600mila tonnellate di carta e cartone tuttora da intercettare – afferma Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco -. In particolare in Sardegna, con 37 convenzioni attive Comieco nel 2016 ha gestito circa il 62% della quantità totale di carta e cartone raccolte nella regione. L’ impegno dei cittadini e delle amministrazioni nel separare e raccogliere correttamente carta e cartone si è tradotto nel 2016 in oltre 2,6 milioni di euro di corrispettivi, da parte del Consorzio, destinati ai Comuni sardi in convenzione.»

Nel 2016 l’Italia ha registrato un aumento del 3,3% per un totale di oltre 3,2 milioni di tonnellate, 102 mila tonnellate in più in un solo anno, e un pro capite di 53,1 kg per abitante. I positivi valori della Calabria si inseriscono perfettamente nell’andamento più generale della raccolta di carta e cartone del Sud Italia che, con un +8,6%, si conferma motrice trainante della raccolta e contribuisce a più della metà della crescita a livello nazionale. Riprende la sua corsa, dopo lo stop dello scorso anno, anche il Nord che, con un pro capite annuo di 63,3 kg/ab, segna un +1,5%. Fa ancor di più il Centro con 65,6 kg per abitante e un +3%.

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Dopo la sfida in acque internazionali durante la Sailing Arabia The Tour in Oman, Adelasia di Torres e l’hotel Cala di Volpe rinnovano la partnership per rappresentare i colori della Sardegna alla Maxi Yacht Rolex Cup, dal 3 al 9 settembre a Porto Cervo.

L’hotel Cala di Volpe e il team velico guidato dall’imprenditore gallurese e fondatore della fondazione Adelasia di Torres Renato Azara saranno insieme orgogliosi ambasciatori della nostra isola, confermando la vocazione a supportare e promuovere il territorio nel mondo. Questa mattina, al Cala di Volpe, si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

«Per la prima volta in Costa Smeralda – afferma Franco Mulas, Area Manager Marriott Costa Smeralda – una barca sarda e il suo team solcheranno i mari di una delle coste più affascinanti del Mediterrenaeo per sfidare i big della vela durante una delle regate di punta del calendario sportivo dello Yacht club Costa Smeralda e siamo molto orgogliosi di sostenere il progetto. La Rolex Cup, in questo contesto e con Adelasia, rappresenta la Sardegna nel mondo.»

La partecipazione alla Maxi Yacht Rolex Cup costituisce per Adelasia di Torres e il Cala di Volpe, albergo icona della Costa Smeralda, il raggiungimento di un importante obbiettivo: una barca sarda che celebra la storia e la cultura di questa meravigliosa terra, potrà finalmente regatare in uno dei santuari internazionali della vela, promuovendo a livello internazionale la Sardegna.

«La vela può essere un valido strumento di promozione turistica ed economica per la nostra isola – dichiara Renato Azara, fondatore della fondazione Adelasia di Torres -. Il progetto è nato lo scorso anno con l’obiettivo di rendere la Sardegna protagonista nel mondo della vela. Abbiamo deciso di farlo attraverso il racconto della storia di Adelasia di Torres – aggiunge lo skipper gallurese – e grazie al patrocinio della Regione e il sostegno di sponsor importanti, tra i quali, in particolare, l’hotel Cala di Volpe e la Marina di Porto Cervo.»

«Tra gli obiettivi della fondazione velica c’è anche quello di contribuire alla crescita dei velisti sardi dandogli la possibilità di confrontarsi con una tra le più importanti competizioni veliche internazionali come la Maxi Yacht Rolex Cup – spiega Duccio Colombi, tattico dell’equipaggio di Adelasia di Torres -. La scelta che abbiamo fatto con Renato è quella di non avere un team fisso ma di cambiarlo inserendo il migliore equipaggio in base al tipo di evento e di imbarcazione. Abbiamo raggiunto risultati importanti e adesso stiamo per partecipare ad una delle manifestazioni veliche più prestigiose a livello internazionale. Sarà una competizione difficile ma abbiamo i  nomi, le capacità tecniche e la barca per fare le cose al meglio.»

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Venerdì 1° settembre la seconda giornata del Cabudanne de sos poetas riprende dal mattino fino alla sera con tanti appuntamenti. Tra gli ospiti la grande poetessa Vivian Lamarque, la poesia dialettale di Fabio Franzin, il teatro di Mario Faticoni, la musica di Alessio Lega, la poesia popolare sarda nei versi di Raimondo Usai Ponti, la grande civiltà nuragica e i popoli del mare nell’incontro con Giovanni Ugas.

Prosegue la 13° edizione del Cabudanne de sos poetas con una giornata densa di incontri dal mattino fino alla mezzanotte. Il festival si apre alle 10.00 come sempre in uno dei bar di Seneghe, luoghi di socialità e di festa. Partenza dal Bar Recreu con l’appuntamento con la poesia popolare in sardo e l’omaggio stavolta al poeta Franzischeddu ‘e Fenu (Raimondo Usai Ponti) e alla sua produzione in versi di recente pubblicazione “Guvernu de vida”. A presentare le sue poesie, e a introdurre il tema della produzione storica in sardo saranno Mario Cubeddu e Tore Cubeddu.

Alle 11.30, a Prentza de Murone, verrà presentata l’interessante opera dell’archeologo Giovanni Ugas, ex direttore della Soprintendenza, ricercatore e docente di Preistoria e protostoria sarda all’Università di Cagliari, “Shardana e Sardegna. I popoli del mare, gli alleati del Nord-Africa e la fine dei Grandi Regni”. Allievo di Giovanni Lilliu, ha ricostruito alcuni momenti problematici della civiltà nuragica, a partire dai “popoli del mare”, che aprirono la strada a nuovi orizzonti, ad una nuova epoca nel Mediterraneo: gli Shardana, guerrieri la cui presenza è attestata nell’Egitto dei Faraoni. L’autore dialogherà con Fabio Serchisu. Con la sua ricca produzione poetica in dialetto trevigiano alle 17.00 a Putzu Arru è atteso ​Fabio Franzin (Milano 1963, vive a Motta di Livenza in provincia di Treviso), piuttosto lontana però dalle composizioni incentrate sulla nostalgia della polenta o del paesaggio veneto, ma ben attenta invece alla condizione operaia e alla trasformazione antropologica a causa di una industrializzazione selvaggia che sta modificando i rapporti tra le persone e i valori secolari. Temi centrali della sua prima raccolta “Fabrica” (Atelier 2009), Premio Pascoli e Premio Baghetta. L’ultima, “Erba e aria” (Vydia 2017) sempre nella lingua dialettale trevigiana cerca di lasciarsi alle spalle un ritmo di vita iperfrenetico per abitare quei luoghi, un tempo rassicuranti, come i campi coltivati e la saggezza di una civiltà contadina. Nel mezzo, altre opere di poesia in dialetto, come “Le voci della luna” (2011), Premio Achille Marazza. L’autore dialogherà sulle sue opere insieme alla poetessa Francesca Matteoni. 

Alle 18.30, nella Piazza dei Balli, sarà la volta di ​Vivian Lamarque (Milano), scrittrice, poetessa e traduttrice italiana tra le voci più importanti della poesia italiana, con l’opera “Madre d’inverno” che segna il suo grande ritorno alla poesia. Conduce l’incontro Rossana Dedola, studiosa di letteratura, scrittrice e ricercatrice della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Dall’universo teatrale più importante dell’isola arriva subito dopo alle 21.00 sempre nella Partza de sos ballos Mario Faticoni, fondatore del Teatro Sardegna, del Crogiuolo, di ArcoStudio e autore di testi da lui stesso interpretati. A Seneghe porterà “Tragoidia”, l’interpretazione originale dell’opera più importante di Giovanni Dettori “Canto per un capro” pubblicato nel 1986, caposaldo per la poesia italiana e sarda del Novecento che tratta il tema del dolore di una padre per la morte del figlio adolescente. Adattamento e regia di Bruno Venturi.

Alle 22.00 si affronterà il tema dal titolo “La sarda rivoluzione” con gli storici Federico Francioni (docente di storia e filosofia e autore di numerosi saggi sulla Sardegna) e Francesco Casula (laurea in lettere a Roma si è dedicato alla promozione della lingua e della cultura sarda e alla ricerca storica) chiamati a rievocare le vicende della lotta (che seguiva di qualche anno quelle della rivoluzione francese) contro il dispotismo feudale che bloccava lo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ad accompagnare le loro parole il Coro de Su Cuntrattu de Seneghe di Antoni Maria Cubadda ed il Coro Montiferru diretto dal maestro Antonio Lotta.

​Chiude la giornata di venerdì, alle 23.30, nella Partza de sos ballos Alessio Lega, uno dei cantautori e scrittori più stimati della sua generazione, in “Dove si andrà?” dedicato alle canzoni del poeta, critico letterario, saggista ed intellettuale Franco Fortini.

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Francesco “Chichittu” Serra è il titolo della messa in scena che debutta domani, venerdì 1 settembre, alle 19.00, a Talana, in località Su Lompathu. Lo spettacolo – che chiude idealmente il festival nel festival dedicato ai comuni dell’Isola con meno di tremila abitanti – è stato scritto da Rita Atzeri e Vinicio Cannas, la regia è della stessa Atzeri, che sarà in scena con Antonio Luciano, Giovanni Trudu, Marta Gessa e Daniela Vitellaro (e con i piccoli Riccardo Podda, Lorenzo e Marisa Angius) e con i Tenores Murales di Orgosolo a fare da contrappunto musicale.
A essere raccontata è la storia, vera, di Francesco Serra, rapito all’età di 4 anni a Talana, venduto nelle coste del Nord Africa, privato della propria identità e degli affetti più cari, trattato da servo, fino a quando la nonna putativa, in punto di morte, lo invita a fuggire, svelandogli il mistero della sua origine. Francesco, ormai giovane uomo, viaggia da una regione all’altra del continente nordafricano, unendosi e mercanti e a una pattuglia inglese, che sfortunatamente finisce su un campo minato: gli unici sopravvissuti sono Francesco e un soldato inglese.

Grazie a un commerciante di lupini, Chichittu, con l’identità di Giuseppe Di Bello, raggiunge l’Italia, la Sicilia. Lì conosce l’amore ed inizia la ricerca sulla sua vera identità. Attraverso gli articoli di alcune riviste viene riconosciuto dai suoi fratelli e dalle sue sorelle. Il ricongiungimento con i familiari a Talana non è coronato dalla gioia di rivedere la madre, già scomparsa. Per mancanza di lavoro dalla Sardegna torna in Sicilia, dove muore nel 2011. La vicenda è ricostruita nella messa in scena partendo dall’intervista che una giovane giornalista fece a Francesco Serra alla fine degli anni ’90. Nello spettacolo presente e passato si fondono in un continuo rimando a ricordi lontani, teatro documento che tocca il tema universale dell’identità, dell’eterna ricerca di sé.

Seguirà una degustazione di prodotti tipici.

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Dopo l’enorme successo delle Notti musicali, il festival che per tre giorni ha visto protagonisti i grandi maestri in città come docenti, proseguono i concerti inseriti nell’Accademia internazionale di musica di Cagliari.

Questa volta sul palco dell’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ci saranno i migliori allievi dell’Accademia che avranno la possibilità di esibirsi davanti al pubblico venerdì 1 e sabato 2 settembre, alle 17,30.

I più bravi giovani virtuosi delle classi di alto perfezionamento di Tecnica vocale e interpretazione, violino, viola, violoncello, pianoforte, clarinetto, flauto daranno prova delle ulteriori abilità acquisite in questi giorni, affrontando partiture intriganti e non sempre di facile esecuzione.

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«La lacerazione che si è creata col territorio in occasione del dibattito sulla rete e ospedaliera deve essere assolutamente ricucita.»

Lo afferma il consigliere regionale dei Riformatori e componente della commissione regionale sanità Michele Cossa.

«Siamo certamente alla vigilia di una svolta importante nella sanità sarda con la imminente approvazione della nuova programmazione della rete – aggiunge Michele Cossa -. L’assessore ha un atteggiamento altalenante: a volte sembra ingigantirne gli effetti in termini di risparmi, ma quando viene attaccato dai sindaci diventa tranquillizzante e ne minimizza l’impatto. La verità è che gli assetti della sanità sarda saranno profondamente modificati e ad esserne interessare saranno soprattutto le zone meno popolate, dove si trovano i cosiddetti piccoli ospedali che verranno ridimensionati. Servizi saranno tagliati quasi dappertutto mentre le aggiunte si contano sulle dita di una mano e certo non riguardano le zone interne.»

«In parte si tratta di qualcosa di ineluttabile, sia per ragioni puramente sanitarie che di sostenibilità economica, problemi che non si possono più ignorare. Tuttavia si ha l’impressione di un approccio superficiale, che ha finisce per favorire alcune realtà a scapito di altre – sottolinea ancora Michele Cossa -. Ecco perché resta nell’immaginario collettivo l’idea di una cesura netta tra centri politicamente più forti che sono stati ben protetti, e il resto della isola, in cui il sentimento più forte è quello dell’abbandono.»

«Da qui la necessità di un’opera paziente quanto difficile di ricucitura di questa lacerazione, che rischia di rendere anche problematica l’attuazione della riforma sanitaria. Pigliaru e Arru promuovano una grande conferenza sanitaria aperta all’ascolto del mondo sanitario – conclude Michele Cossa -, degli amministratori locali e di tutti coloro che vogliono far sentire la propria voce.»

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Verrà presentato venerdì mattina a Cagliari il 32° premio letterario “Giuseppe Dessì” in programma a Villacidro dal 18 al 24 settembre, promosso ed organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali  del Gal Linas Campidano.

Il premio ha registrato anche quest’anno un ragguardevole numero di opere iscritte alle due sezioni in cui si articola, con la consueta adesione da parte delle principali case editrici nazionali: 348 i volumi pervenuti, 227 di narrativa e 121 di poesia. Tre i finalisti selezionati per ciascuna sezione dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella cerimonia in programma sabato 23 settembre nel corso della quale verranno assegnati anche altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna.

Spettacoli, musica e una serie di incontri e presentazioni editoriali, sono gli ingredienti principali della settimana culturale che farà come sempre da cornice e prologo alla serata delle premiazioni: un fitto calendario di eventi con tanti ospiti di rilievo.

I nomi delle due terne di finalisti del trentaduesimo Premio Dessì e dei vincitori dei premi speciali, insieme al programma della settimana culturale villacidrese, verranno annunciati nel corso di una conferenza stampa in programma venerdì 1 settembre a Cagliari, presso la sede della Fondazione di Sardegna in via San Salvatore da Horta.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio.

 

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Scadono il 7 settembre i termini per la presentazione delle domande di partecipazione ai bandi di concorso indetti dal comune di Carbonia, che ricerca le seguenti figure professionali: 5 assistenti sociali, 3 educatori professionali, 1 istruttore direttivo amministrativo/contabile.

I profili richiesti lavoreranno all’interno del progetto SIA “Sostegno per l’Inclusione Attiva” – finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per il triennio 2017-2019 – che riguarda tutti i 16 Comuni del Plus-Distretto Socio-Sanitario di Carbonia.

«In un contesto di grave crisi occupazionale come quello che sta vivendo il nostro territorio, l’assunzione, tramite il Plus, di 9 professionisti altamente qualificati rappresenta un forte segnale di inversione di tendenza», ha affermato l’assessore dei Servizi sociali Loredana La Barbera.

Nel dettaglio, è indetto un concorso pubblico, per titoli e colloquio, finalizzato all’assunzione, a tempo determinato (30 ore settimanali per un anno), di 5 assistenti sociali (categoria D1).

Un concorso pubblico, per titoli e colloquio, è stato bandito anche per l’assunzione di 3 educatori professionali (categoria D1), a tempo parziale e determinato (20 ore settimanali per un anno).

Infine, è stato previsto un bando di concorso pubblico, per titoli e colloquio, per l’assunzione a tempo pieno e determinato di 1 Istruttore direttivo amministrativo/contabile (categoria D1).

Tutte le figure richieste dovranno essere in possesso di lauree specifiche, appositamente indicate.

I bandi sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale Quarta Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 60 dell’8 agosto 2017.

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La miniera di Furtei.

Il consigliere regionale Emilio Usula (Rossomori) ha presentato un’interpellanza sull’inquinamento della statale 131 nel tratto tra Sanluri e Sardara.

«Cosa contengono i materiali presenti sotto l’asfalto della statale 131 nel tratto che va da Sardara a Sanluri? Quali iniziative intende assumere la Regione per garantire la salute pubblica e salvaguardare le attività agricole della zona?» chiede Emilio Usula.

Sabato prossimo è prevista una manifestazione di protesta sul tratto della 131 dove sono sepolte circa 700mila tonnellate di materiale di risulta provenienti dalla ex miniera d’oro di Furtei. L’iniziativa promossa dal movimento indipendentista Liberu e sostenuta da diverse associazioni ambientaliste avrà anche il sostegno dei Rossomori.

«Vogliamo capire che cosa sta succedendo – attacca Emilio Usula – la fuoriuscita di percolato dal sottomanto di asfalto della SS 131 è preoccupante. E’ doveroso accertare se quel materiale contenga davvero sostanze inquinanti come l’arsenico, il cianuro, il cadmio, il mercurio e l’acido solforico. Intervento non più rimandabile per garantire la tutela della salute dei cittadini ed evitare contaminazioni della colture.»

Il consigliere dei Rossomori sollecita un intervento immediato dell’Arpa Sardegna. «All’Agenzia, che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e il miglioramento degli ecosistemi naturali – afferma Emilio Usula – chiediamo di fornire i dati recenti sul campionamento dei materiali e, se ancora non dovesse esserne in possesso, di procedere alle verifiche».

Sulla presenza di materiale inquinante nel tratto Sardara-Sanluri della 131 era stata aperta alcuni anni fa un’inchiesta della magistratura con l’iscrizione nel registro degli indagati della ditta che aveva realizzato i lavori.

«Si faccia subito chiarezza – conclude Emilio Usula – solo così si potrà eventualmente pensare ad un intervento straordinario di bonifica per scongiurare possibili pericoli per la salute dei cittadini e danni all’ambiente.»

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Dopo la pubblicazione del decreto direttoriale del ministero dell’Ambiente del 4 agosto 2017 che dà comunicazione di conclusione negativa della conferenza dei servizi concernente il “Sistema Trasporto Gas Naturale Sardegna – Sezione Centro Sud – Piano di caratterizzazione per l’interessamento delle aree del SIN Sulcis” presentato da Società Gasdotti Italia (SGI), oggi la stessa società ha diffuso una nota nella quale precisa che la procedura generale di VIA è in corso al ministero dell’Ambiente ed il progetto per il trasporto del gas naturale in Sardegna va avanti.

«Il procedimento in questione – spiega la Gasdotti Italia – si configura come endoprocedimento dedicato alla caratterizzazione per la bonifica delle zone inquinate del tracciato, ovvero come una piccola parte della più ampia procedura di VIA presentata da SGI in merito alla realizzazione della Tratta Centro-Sud della dorsale del gas naturale sarda. L’endoprocedimento in oggetto non ha alcun impatto di rilievo sulla procedura di VIA generale relativa alla “Dorsale sarda del Gas naturale”. La conclusione negativa espressa con il decreto del 4 agosto dal ministero dell’Ambiente è relativa, infatti, solo al Piano di caratterizzazione per la bonifica dell’Area inquinata Sulcis-Macchiareddu, che deve essere bonificata nelle tratte di competenza per consentire il passaggio del gasdotto.»

«Ma, fattore fondamentale – aggiunge la Gasdotti Italia -, tale conclusione negativa è stata motivata esclusivamente dalla mancata ricezione entro i termini indicati delle documentazioni integrative che erano state richieste dall’ARPA Sardegna nell’ambito della conferenza di servizi. SGI ha verificato che la mancata ricezione è stata causata da una anomalia sui server di posta. La mail con la documentazione integrativa richiesta era stata infatti inviata agli uffici del ministero dell’Ambiente entro la data prevista dai termini di procedura, ma, per un problema tecnico dei server di posta, non è giunta al destinatario.»

«Il 28 agosto, illustrando la vicenda al dirigente incaricato del ministero dell’Ambiente – aggiunge la società proponente -, SGI ha chiesto la riapertura del procedimento di valutazione del Piano di caratterizzazione per l’interessamento del S.I.N. “Sulcis-Iglesiente-Guspinese” provvedendo a trasmettere la documentazione integrativa richiesta, ossia:

–     carta di dettaglio con ubicazione del tracciato del metanodotto;

–     individuazione del numero di punti di indagine suddivisi per comparto attraversato. »

«Oggi (31 agosto) il dirigente incaricato della procedura ha confermato di aver ricevuto correttamente tutta la documentazione e ha informalmente anticipato che il ministero dell’Ambiente avvierà di nuovo un procedimento identico al precedente per superare il problema procedurale verificatosi. Nessun problema, dunque, per la procedura generale di VIA, che è in corso presso il Ministero dell’Ambiente – conclude la Gasdotti Italia -, il cui prossimo passo sarà l’indizione della Conferenza dei Servizi per la decisione sul Progetto complessivo della Tratta Centro-Sud della Dorsale.»