30 July, 2024
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Venerdì scorso, l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco è intervenuta, con un comunicato stampa pubblicato nel sito internet istituzionale, per “fare chiarezza” sull’emergenza venutasi a determinare nei servizi igienici della spiaggia di CoeQuaddus.

«E’ nostra intenzione fare chiarezza su questa vicenda – ha spiegato il sindaco Ignazio Locci -, soprattutto alla luce dei problemi di interruzione del servizio emersi con ripetuta insistenza nelle settimane passate fino a oggi. Il problema che con regolarità obbliga, infatti, alla chiusura dei bagni è il riempimento delle fosse settiche che, di conseguenza, devono necessariamente essere sbloccate (ogni dieci giorni circa) al costo di 700 euro più Iva. Tali circostanze hanno visto l’Amministrazione comunale chiamata più volte in causa, nonostante non abbia mai mancato di intervenire nei momenti di maggiore criticità, disponendo lo svuotamento delle suddette fosse.»

Il sindaco, Ignazio Locci, ha precisato che «la gestione dei servizi igienici è stata affidata, unitamente ai parcheggi a pagamento, alla ditta “Traffic” tramite bando ad evidenza pubblica predisposto dalla precedente Amministrazione. Tale ditta ritiene di non dover provvedere alla cura delle fosse e, dunque, ogniqualvolta queste si saturano, decide di chiudere i servizi igienici. Noi riteniamo che questa competenza sia invece della “Traffic” e per questo le addebiteremo le fatture, nella convinzione di avere ragione ed ottenere indietro i fondi comunali spesi fino a oggi».

«Abbiamo predisposto un ulteriore intervento di spurgo – ha aggiunto Ignazio Locci – e reso i bagni nuovamente fruibili al servizio di residenti e turisti. Ma non è tutto: in data 24/07/2017 è stato compiuto un sopralluogo presso la struttura di CoeQuaddus e, dalla successiva relazione degli Uffici comunali competenti, si evidenziano alcuni aspetti che aiutano a definire meglio i contorni della questione e a sgomberare il campo dalla disinformazione e dalla strumentalizzazione. La fossa settica avrebbe dovuto raccogliere soltanto i liquami dei servizi igienici, ma fino ad alcuni giorni fa era utilizzata, senza autorizzazione, dalla ditta privata di somministrazione di cibi e bevande che opera all’interno delle aree di pertinenza dei bagni pubblici. La ditta in questione, infatti, possedeva due serbatoi di acqua potabile (adesso rimossi) al servizio della propria attività commerciale, che scaricavano nella fossa settica. Non solo: il trasferimento dell’acqua dai serbatoi al chiosco in uso alla ditta di somministrazione di cibi e bevande avveniva tramite pompa elettrica alimentata, senza alcuna autorizzazione, da un’utenza a carico del Comune (e quindi dei contribuenti). E ancora: sempre senza alcuna autorizzazione, la suddetta ditta utilizzava alcuni locali dei servizi igienici come deposito bibite e prodotti vari. Infine, in generale risulta che nelle aree di pertinenza dei servizi igienici, la ditta di somministrazione di cibi e bevande, sempre senza alcuna autorizzazione, aveva depositato a suo tempo materiali vetusti e obsoleti (ora finalmente rimossi).»

«Ciò detto, ripristinata la legalità, ci impegniamo a mantenere in funzione i servizi igienici fino alla conclusione della stagione estiva. Sia chiaro che non accettiamo il principio secondo cui debba essere sempre il Comune, e quindi i contribuenti, a pagare. Così come respingiamo con forza – ha concluso il sindaco Ignazio Locci – che qualcuno faccia il furbo sulle spalle della collettività.»

Sulla vicenda, oggi registriamo la presa di posizione del gruppo di minoranza Genti Noa che, in una nota, scrive che «nonostante le intenzioni espresse dal titolo, il testo del documento del sindaco non chiarisce proprio un bel niente! Leggiamo nel comunicato che la chiusura dei bagni è dovuta al riempimento delle fosse settiche che devono essere svuotate ogni dieci giorni circa. Per questo, a detta di Ignazio Locci, l’Amministrazione comunale non ha mai mancato di intervenireı».

«Se davvero, come dice Locci, l’Amministrazione comunale ” non ha mai mancato di intervenire nei momenti di maggiore criticità, disponendo lo svuotamento delle suddette fosse”, perché abbiamo dovuto assistere per tutta l’estate ad una apertura a singhiozzo dei servizi igienici di Coguadhus? – aggiunge Genti Noa – E ancora: Perché il problema si è presentato solo adesso, anno nel quale si è insediata la nuova Giunta, e mai negli anni scorsi? Queste sono sempre stata le uniche cose che ci interessava sapere, al netto di tutte le controversie citate da Ignazio Locci che coinvolgono la ditta “Traffic” che, a suo dire, avrebbe dovuto garantire il servizio di svuotamento delle fosse ma non lo ha fatto.»

«Riteniamo, altresì, un pessimo esempio di “reazione scomposta” il fatto che nel suo comunicato Ignazio Locci coinvolga la “ditta privata di somministrazione di cibi e bevande che opera all’interno delle aree di pertinenza dei bagni pubblici”. In questo caso, infatti, gli argomenti sollevati non hanno niente a che vedere con i bagni fuori servizio ma riguardano, a nostro avviso, l’utilizzo di insinuazioni ai danni di operatori commerciali onesti e rispettosi della legge che, giustamente, faranno valere le loro ragioni nelle apposite sedi – sottolinea ancora il gruppo Genti Noa Ci pare un attacco personale insomma, tanto più grave ed inopportuno, perché effettuato usufruendo del sito internet del comune di Sant’Antioco, cosa, questa, che non si era mai vista. E, a dirla tutta, a Sant’Antioco non si era neanche mai visto che un politico rendesse pubbliche delle questioni che, di norma, vengono gestite dai preposti uffici tecnici…ma tant’è.»

«In ogni caso, se Ignazio Locci riteneva che fosse stato perpetrato un abuso ai danni della comunità, avrebbe dovuto rivolgersi all’autorità giudiziaria e non certo utilizzare un sito istituzionale per dare evidenza pubblica a simili argomenti. Non ci sfugge il fatto che Ester Fadda, oltreché consigliere comunale di opposizione è compagna di vita e collaboratrice del titolare dell’attività commerciale citata da Locci. Sicuramente non esiste un rapporto di causa e di effetto tra il ruolo pubblico di Ester Fadda e gli attacchi di cui sopra, ma invitiamo comunque Ignazio Locci ad affidarsi alla calma per gestire il contraddittorio politico che, per definizione, non dovrebbe mai violare la sfera personale degli individui. Infine – conclude Genti Noa – esprimiamo tutta la nostra solidarietà a Ester Fadda che potrebbe sentirsi intimidita da questo stato di cose, nella assoluta certezza, comunque, che ciò non intaccherà minimamente il suo spirito libertario.»

 

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Cicloturismo

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, scaturite dall’esclusione del Sulcis Iglesiente dal progetto della ciclovia turistica della Sardegna, interviene oggi la Giunta regionale con una nota pubblicata nel sito internet istituzionale, nella quale si legge che «l’attenzione della Regione alla mobilità ciclabile nel Sulcis Iglesiente è massima: gli stanziamenti della Giunta per nuovi interventi approvati già dal 2015 ammontano a 5,7 milioni di euro e sono finalizzati sia alla riconversione dei tracciati ferroviari storici sia alla creazione di percorsi integrativi di collegamento alle infrastrutture originarie».

«I tracciati prevedono itinerari estesi da Siliqua a Calasetta – si legge ancora nella nota –. Specificamente si tratta della pista ciclabile tra San Giovanni Suergiu e il borgo medievale di Tratalias finanziata con 600mila euro (soggetto attuatore il comune di Tratalias); di quella da Sant’Anna Arresi a Porto Pino (2.345.000 euro di risorse stanziate, soggetto attuatore il comune di San’Anna Arresi.); della pista ciclabile San Giovanni Suergiu – Sant’Antioco che prevede il recupero dei vecchi percorsi ferroviari e 2.008.500 euro di risorse (soggetto attuatore la provincia del Sud Sardegna); e della riconversione a fini ciclabili del tracciato ferroviario FMS con partenza da Siliqua (soggetto attuatore la provincia del Sud Sardegna, 800mila euro di stanziamento). L’importanza strategica che la Regione attribuisce alla mobilità ciclabile è confermata, soprattutto, dal protocollo d’intesa firmato di recente a Roma dal presidente Francesco Pigliaru, insieme all’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini, con il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e con i rappresentanti del ministero dei Beni culturali e Turismo.»
«L’accordo regola la progettazione e la realizzazione dei 1.230 chilometri di ciclabile, parte importante degli oltre 2.000 chilometri di piste che la Sardegna riserva alle due ruote. Pensata come infrastruttura specificamente turistica, questa sezione della rete complessiva si articola in quattro direttrici e collega porti e aeroporti, attraversando centri urbani e zone paesaggistiche di pregio. Il tracciato Sulcis – conclude la nota della Regione – sarà interconnesso con la ciclicità regionale per evitare che sia un sistema isolato non comunicante con porti e aeroporti.»

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L’associazione sportivo culturale “I Briganti” lancia un appello all’Amministrazione comunale di Carbonia per la disponibilità dello Stadio Comunale per il nuovo campionato di Promozione.

«In data odierna 21/08/2017 verifichiamo che la gloriosa squadra della nostra città, ad oggi, non ha ancora a disposizione la sua casa, cioè lo stadio comunale Carlo Zoboli – scrivono i Briganti in una nota -. Dopo aver convinto degli imprenditori ad acquisire questa società ci ritroviamo con un Comune che ancora non ha dato la disponibilità della struttura. Ricordiamo che il Carbonia calcio è una realtà che ha sempre dato lustro alla città, che forse allo stato attuale è l’unico punto di aggregazione tra i cittadini e centinaia di ragazzi sono accolti all’interno dello stadio dove possono giocare a pallone e crescere secondo i principi dello sport e del gruppo.»
«Chiediamo pubblicamente all’assessore dello Sport e al sindaco Paola Massidda – aggiungono i Briganti – le motivazioni di tale ritardo, visto che le squadre debbono iniziare ad allenarsi in vista della stagione sportiva. Aggiungiamo che il ritardo non è giustificabile per due porte antipanico e quattro estintori… Quindi vorremmo sapere la verità…»
«Ci riserviamo di fare manifestazioni che sensibilizzino in tal senso già da subito – concludono i Briganti -. Attendiamo risposta solerte.»

Questo pomeriggio, intanto, i Briganti si sono riuniti in Piazza Roma, a Carbonia, per esaminare la situazione ed hanno appreso che domani mattina, alle 9.30, l’Amministrazione comunale e la dirigenza del Carbonia Calcio effettueranno un sopralluogo al campo di Is Gannaus e al campo polivalente di Via Balilla, per verificare le condizioni delle due strutture che dovrebbero essere utilizzate dalla società biancoblu per lo svolgimento delle attività delle varie categorie. Nel corso dell’incontro, evidentemente, si parlerà anche delle condizioni dello stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

Vediamo ora un breve intervento del parroco della chiesa di San Ponziano, Amilcare Gambella, e di Damiano Basciu, leader dei Briganti.

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Martedì 22 agosto ritornano ad Iglesias gli “Aperitivi Scientifici”, un ciclo di eventi di divulgazione scientifica promossi e organizzati dall’Associazione culturale Agorà.

La formula degli aperitivi scientifici, già collaudata con successo lo scorso anno, prevede un momento di confronto informale su temi scientifici in cui il pubblico incontra direttamente i ricercatori fuori dalle sale conferenze e dalle aule accademiche, in modo semplice e sperimentale con lo scopo di diffondere capillarmente la conoscenza scientifica.

Anche quest’anno la proposta dell’associazione Agorà prevede una serie di incontri con alcuni ricercatori e divulgatori scientifici iglesienti che operano in Italia e nel mondo. Il primo appuntamento del 22 agosto, dal titolo evocativo “Tra la Terra e il Cielo di Iglesias”, prevede una passeggiata lungo le Mura Pisane, con partenza alle 19.30 in Piazza Conte Ugolino, fino alla vetta Colle del del Buon Cammino dove l’astrofisico Emanuele Congiu accompagnerà i partecipanti alla scoperta delle meraviglie della volta celeste e consentirà di ammirare “da vicino” le stelle e i pianeti (Giove e Saturno saranno ben visibili) al telescopio.

Il dottor Emanuele Congiu è un astrofisico formatosi al Liceo Scientifico di Iglesias e poi all’Università di Cagliari, dal 2006 lavora stabilmente in Francia, dapprima come postdoc all’Observatoire de Paris e attualmente come insegnate-ricercatore di fisica e astrofisica all’Université de Cergy-Pontoise.

«Il buon successo ottenuto lo scorso anno ci ha spinto a replicare l’iniziativa anche quest’estate – riferisce il presidente dell’associazione Agorà – che quest’anno ha un valore aggiunto perché rappresenta un “assaggio” del FestivalScienza di Iglesias, in programma in città alla fine di novembre.»

Il ciclo degli “Aperitivi Scientifici” continuerà il 28 agosto all’Electra Cafè, in Piazza Pichi, dove il prof. Massimo Lumini terrà un incontro dal titolo “La scala naturale”.

La partecipazione agli eventi è gratuita e non richiede prenotazione.

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«Se le notizie che si stanno diffondendo in queste ore fossero vere, l’Università di Cagliari rischierebbe di perdere la scuola di specializzazione in Chirurgia Generale, un vero disastro per l’alta formazione dei medici sardi.» 

Lo sostiene il parlamentare dei Riformatori sardi, Pierpaolo Vargiu, che ha rivolto un’interrogazione urgente al MIUR e al ministro della Sanità perché intervengano e scongiurino il pericolo.

«L’Università di Cagliari ha una solida tradizione chirurgica e un corpo docente di altissima qualità – aggiunge Pierpaolo Vargiu – e la Sardegna ha l’esigenza di formare i propri specialisti per le necessità della salute dei sardi. Sarebbe davvero un disastro se, a causa di qualche vizio formale, la nostra Università venisse privata di una scuola di specializzazione medica assolutamente indispensabile.»

«I Ministeri competenti contattino dunque immediatamente Regione e Università di Cagliari – conclude Pierpaolo Vargiu – per accertare la piena sussistenza dei requisiti tecnici per l’esistenza della scuola, rimuovendo ogni ostacolo formale alla conferma di un’offerta formativa che non possiamo permetterci il lusso di perdere per non impoverire l’Università di Cagliari ma, più ancora, per la garanzia della qualità dell’assistenza sanitaria per tutti i sardi!»

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Si svolgerà giovedì 7 settembre, alle 10.45, presso la banchina n. 5 (cosiddetta nuova banchina traghetti) del porto di Portovesme, la cerimonia del passaggio di consegne al Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso. Si concluderà così il mandato del tenente di vascello Rocco Chiuri, che era iniziato il 2 settembre 2015, al termine del mandato del capitano di corvetta Matteo Prantner. Al suo posto arriverà il tenente di vascello Paolo Renzi.

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Ancora una presa di posizione contro l’esclusione del Sulcis Iglesiente dalla ciclovia turistica della Sardegna. Ad intervenire è oggi Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale.

«Siamo condannati a restare senza strade alternative allo sviluppo – commenta Gianluigi Rubiu -. La nostra area è un cimitero di fabbriche, con un esercito di senza lavoro. Miniere abbandonate trasformate in cavità senza un futuro. Certo, nessuno può negare l’impatto che avrebbero avuto le ciclovie sui paesaggi mozzafiato, ma questa opportunità è stata negata con l’assenso del presidente Pigliaru. Così – aggiunge Gianluigi Rubiu – rischiano di bloccarsi anche i cantieri per la realizzazione delle piste ciclabili in diversi Comuni del territorio, con lo stop forzato al collegamento tra le miniere e le coste del Sulcis Iglesiente che si aprono a Nebida e dintorni». Gianluigi Rubiu chiede l’inserimento dell’area sulcitana nel progetto «perché, attraverso questo strumento, si può iniziare a costruire uno sviluppo alternativo, richiamando migliaia di turisti tra i sentieri ciclabili del Sulcis Iglesiente».

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Al via la nuova edizione del “Programma di aiuti alle nuove imprese innovative”, bando che eroga aiuti a favore delle start-up innovative per supportarle nella realizzazione del proprio piano di sviluppo aziendale da attuarsi nel territorio della Regione Sardegna.
Il programma è inserito all’interno del POR FESR 2014-2020. Gli aiuti sono concessi in forma di sovvenzione ai sensi dell’articolo 22 del Regolamento UE numero 651/2014 e opera con procedura valutativa a graduatoria.
Possono presentare domanda le micro e piccole imprese in possesso delle ulteriori caratteristiche indicate nelle Disposizioni Attuative e operanti nei settori ammissibili ai sensi dell’articolo 1 del Regolamento n.651/2014, con particolare riferimento alle aree di specializzazione identificate dalla Smart Specialization Strategy (S3) della Regione Sardegna.
La procedura per la presentazione della domanda sarà attiva dalle ore 12 del 18 settembre 2017 alle 12 del 31 ottobre 2017. La domanda deve essere presentata esclusivamente per via telematica attraverso il sistema informatico della Regione Autonoma della Sardegna SIPES (Sistema Informativo per la gestione del Processo di Erogazione e Sostegno) accessibile al seguente link: http://bandi.regione.sardegna.it/sipes/login.xhtml . 

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Mercoledì 23 agosto, alle ore 19,00, in Piazza Pichi, a Iglesias, la FieraOFF Estate ospita Massimo Spiga, autore, traduttore, sceneggiatore ed editor di grande esperienza, con il suo ultimo lavoro “Paradox” editor Acheron Books.

Dalla fantascienza, al pensiero politico di Lovercraft, dall’horror alla critica sociale, Massimo Spiga condurrà i presenti in un viaggio letterario tra fantascienza, horror e critica sociale. Dedicato a tutti gli amanti del genere, ma non solo.

L’evento è organizzato dall’Associazione ArgoNautilus ed è parte della FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias.

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Un piano di investimenti per l’ammodernamento tecnologico dell’Aou per l’anno 2017 che vale 10 milioni di euro e che consentirà di potenziare quindi razionalizzare la rete delle infrastrutture e l’offerta di servizi sanitari dell’azienda di viale San Pietro. Lo ha approvato nei giorni scorsi la direzione strategica dell’Aou di Sassari che, per la sua definizione, ha utilizzato un modello matematico che ha consentito di soddisfare oltre la metà delle richieste provenienti dalle strutture. Alla base della modalità di azione, l’attivazione di processi di governance orientati alla condivisione dei problemi e di processi di bottom up, per il coinvolgimento di tutte le strutture.

Il piano prevede che la somma più consistente, 7,2 milioni di euro, sia destinata ad investimenti per il potenziamento, ammodernamento tecnologico e la razionalizzazione della rete infrastrutturale dei servizi sanitari. In sostanza, con questi fondi, si potranno acquistare macchinari, attrezzature sanitarie e scientifiche, mobili e arredi per circa 50 unità operative dell’azienda ospedaliero universitaria di Sassari.

La cifra di 2 milioni di euro viene destinata a investimenti per lavori di ristrutturazione e adeguamento edilizio, 500mila euro sono finalizzati a investimenti dedicati a interventi tecnologici e impiantistici che consentano di integrare il presidio ospedaliero del Santissima Annunziata con le infrastrutture dell’Aou. A queste somme, infine, si aggiungono 300mila euro di riserva per investimenti imprevedibili e urgenti.

Le risorse disponibili, cioè 10 milioni di euro, sono quelle inserite nel “fondo di sviluppo e coesione 2014-2020″.

Risorse che la direzione strategica dell’Aou di Sassari ha ritenuto di dover collocare in maniera strategica, «per garantire – si legge nella delibera di approvazione del piano degli investimenti siglata dal direttore generale Antonio D’Urso – la massimizzazione del soddisfacimento dei fabbisogni espressi e l’impatto positivo sui processi aziendali».

Un’operazione che è stata preceduta prima dalla creazione di un tavolo tecnico multidisciplinare (tavolo degli investimenti), composto dai direttori dei servizi rappresentativi dell’espressione dei fabbisogni, quindi da uno studio per la definizione trasparente dei criteri di scelta.

Sono state condotte poi indagini specifiche, anche con l’invio di schede alla varie unità operative. Un’azione portata avanti dal Servizio dei Sistemi informativi, in collaborazione con l’Ingegneria clinica, e che ha consentito la raccolta di 913 richieste di investimenti, per un valore di oltre 58 milioni di euro.

Contemporaneamente è stato elaborato uno studio che ha portato all’adozione di un modello organizzativo e procedurale, per un supporto alle decisioni di pianificazione degli investimenti. Un modello matematico che ha tenuto conto delle valutazioni di priorità espresse dalle unità operative, delle valutazioni tecnico-sanitarie del Servizio di Ingegneria clinica, della valutazione economica dell’investimento e della valutazione della tipologia del bene, con maggiore attenzione alle attrezzature sanitarie rispetto a quelle non sanitarie e, per ora, ha escluso le grandi attrezzature.

Il risultato è stata la copertura di 492 richieste, cioè il 53,89 per cento, per un valore degli investimenti pari, appunto, a 10 milioni di euro.