3 August, 2024
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Prosegue la rassegna letteraria “I monumenti incontrano la lettura” organizzata dalla cooperativa tutta al femminile Cooltour Gallura, che gestisce i siti archeologici di Santa Teresa Gallura. Lunedì scorso, sulla Torre di Longonsardo, si è svolto il secondo appuntamento della rassegna, con Franco Mannoni e Jean Marie Comiti a Santa Teresa Gallura, mentre questa sera ci sarà la terza presentazione: Flavio Soriga parlerà davanti al pubblico dell’Archivio Mario Cervo, a Olbia, dalle 20,30. Nel più grande e prestigioso archivio di musica folk, pop, rock prodotta in Sardegna, Soriga esporrà le sue riflessioni sulla narrativa sarda contemporanea che, grazie a diversi autori di talento (primo tra tutti, il compianto Sergio Atzeni) ha saputo imporsi nel panorama letterario italiano grazie a una produzione di elevata qualità.

Lunedì scorso, mentre il tramonto colorava il mare dello stretto tra Corsica e Sardegna, sulla cima della Torre di Longonsardo si è invece discusso di un argomento molto caro a entrambe le isole: la lingua minoritaria. Jean Marie Comiti, docente universitario, saggista, romanziere ed esperto di lingua corsa, ha dato vita a un dotto e brillante dibattito con Franco Mannoni, politico e scrittore, autore del romanzo autobiografico “Se ascolti il vento”. Sia Mannoni, sia Comiti sono originari di Santa Teresa e davanti alle Bocche di Bonifacio sono cresciuti e si sono formati, culturalmente e personalmente, prima di affrontare nuove sfide lontano dalla Gallura. «In Corsica stiamo lavorando per creare una vera e propria letteratura corsa – ha spiegato Comiti – chi scrive in corso, non scrive in francese. E non esiste una sola, unica variante di lingua corsa ufficiale e istituzionalizzata: noi parliamo di polinomia. Ovvero, ci sono tre differenti ceppi della lingua che parliamo in Corsica: il corso del nord, del centro e del sud. A sua volte suddivisi in tante altre varianti e tutte sono ugualmente legittimate. Il tg in lingua corsa, per esempio, viene presentato secondo la variante linguistica del singolo giornalista. A scuola, il professore di corso insegna la sua, personale variante. Nessuno ha il timore di essere giudicato se usa un vocabolo che viene utilizzato solo nella sua comunità. Vi è quindi uno spirito di tolleranza linguistica che, magari, potreste provare ad adottare anche qui in Sardegna»

La rassegna letteraria “I monumenti incontrano la lettura” è stata ideata e curata dalla Cooltour Gallura, una cooperativa formata da Alessia Chisu, Stefania Simula e Arianna Riva che si occupa di gestire i siti archeologici di Santa Teresa Gallura. La rassegna è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Banco di Sardegna, il comune di Aggius, la Delphina Hotels & Resorts, Carlo Delfino Editore, e con il patrocinio dei comuni di Santa Teresa e Aggius.

I prossimi appuntamenti:

  • 29 giugno Flavio Soriga all’Archivio Mario Cervo di Olbia
  • 7 luglio Vindice Lecis nel parco di Santa Degna ad Aggius
  • 10 luglio Liliana Scarparo e La bottega della strega nella piazzetta di Aglientu
  • 24 luglio Giovanni Floris al sito archeologico Lu Brandali di Santa Teresa
  • 18 agosto Enrica Tesio, sito archeologico Lu Brandali di Santa Teresa

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Igea ha comunicato il persistere del blocco dei propri impianti di Campo Pisano a seguito dei danni causati dal violento incendio che ha interessato alcune zone di Iglesias. La Società ha confermato ad Abbanoa anche per oggi l’impossibilità di poter rifornire di acqua potabile fino al ripristino dell’energia elettrica necessaria alle pompe che attingono la risorsa dai pozzi della miniera che garantiscono gran parte dell’approvvigionamento idrico della città.

A causa del persistere della grave situazione di criticità, oggi è necessario sospendere l’erogazione all’utenza già alle 11.00 e fino a domani mattina alle 6.00 per consentire di immagazzinare nei serbatoi cittadini maggiore risorsa da altri pozzi e dalle sorgenti locali. E’ stato attivato anche un servizio di autobotte che sarà a disposizione dalle 14.00 alle 20.00 nel piazzale in via Fadda di fronte al supermarket Lidl.

Per far fronte all’emergenza anche oggi ulteriori 10 litri al secondo sono stati destinati verso Iglesias rimodulando le portate delle fonti di approvvigionamento di Villamassargia. In questo paese sarà necessario proseguire con un’ulteriore chiusura dell’erogazione dalle 20.00 di stasera alle 6.00 di domani mattina.

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Roberto Giuntini, ordinario di Logica e filosofia della scienza al dipartimento di Psicologia, pedagogia e filosofia (facoltà di Studi umanistici) dell’ateneo di Cagliari, è stato nominato presidente della Silfs (Società italiana di logica e filosofia delle scienze). Il prestigioso riconoscimento è stato determinato dall’assemblea dei soci, svoltasi a Bologna il 22 giugno scorso. Gli specialisti della Silfs erano al lavoro per la “Triennial International Conference of the Italian Society for Logic and Philosophy of Science“.

Apprezzato esperto internazionale di logica quantistica e di informazione e computazione quantistiche, il professor Giuntini – originario di Barberino del Mugello, classe ’60 – docente dal 1998 all’Università di Cagliari, ha fatto parte del Senato accademico, ha diretto la scuola di dottorato in Filosofia e epistemologia ed è stato delegato del rettore per l’e-learning. Numerose le esperienze estere. Tra queste, la presidenza della “International quantum structure association” dal 2010 al 2012. Nel 1998 ha ricevuto il “Birkhoff and von Neumann Prize”.

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La Giunta regionale ha approvato la ripartizione dei contributi per gli spettacoli dal vivo, musica, danza teatro e residenze artistiche. Oltre 6,8 milioni di euro, ripartiti in base alla media contributiva e in parte sulla “premialità”, assicurano le attività per il 2017, come proposto dell’assessore della Cultura Giuseppe Dessena. Dello stanziamento totale, 60mila euro andranno ai nuovi organismi, 135mila euro alle residenze artistiche (con un incremento di 12,6mila euro rispetto al precedente finanziamento) e 6,6 milioni circa saranno distribuiti tra le altre attività dello spettacolo dal vivo, quali musica, danza e teatro.
Giuseppe Puligheddu è stato nominato rappresentante della Regione nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Giorgio Asproni di Bitti. La carica durerà tre anni.
E’ stato approvato il disegno di legge che consente, attraverso l’utilizzo di economie di stanziamento, di recuperare le risorse pari a 7.093.963 per saldare i lavori già realizzati dei sistemi di comando, controllo e sicurezza della linea ferroviaria Monserrato-Senorbì. L’assessore Massimo Deiana sottolinea che, a seguito di questo provvedimento, potranno essere impiegati ulteriori 20 milioni per l’ammodernamento della linea sino a Isili.
Via libera agli indirizzi per l’utilizzo del contributo di 2,2 milioni di euro a favore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna per lo svolgimento di attività straordinarie di interesse specifico della Regione per l’anno 2017. Approvata definitivamente, inoltre, dopo il parere positivo della Commissione Sanità, l’assegnazione ai Plus della prima quota, pari all’80%, delle risorse destinate alla gestione associata dei servizi e al funzionamento degli uffici di piano per l’anno 2017.
Su proposta dell’assessora Donatella Spano, l’Esecutivo ha deciso per l’integrazione dei criteri di salvamento a mare, già precedentemente deliberati, per venire maggiormente incontro alle esigenze dei Comuni sardi nella stipula delle convenzioni con le associazioni di volontariato. Escluso da ulteriore procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento di adeguamento della tratta Sant’Antioco – Calasetta nei comuni di Calasetta e Sant’Antioco, presentato da Anas. Sempre nel rispetto delle prescrizioni, non sarà sottoposto a ulteriore procedura di Via il progetto per la mitigazione del rischio idraulico del fiume Cedrino a valle della diga Pedra ‘e Othoni – 2°stralcio – 1°lotto, presentato dal comune di Orosei. Accolta la richiesta di subentro di una società nella titolarità di una delibera del 2013 dove era stata esclusa la Via per il recupero di rifiuti non pericolosi a Bultei, richiamandone integralmente le prescrizioni. Infine, è stato definitivamente approvato lo statuto dell’Agenzia Forestas.
Su proposta dell’assessore Barbara Argiolas, la Giunta regionale ha dato il via libera alla delibera che formalizza l’adesione della Sardegna al progetto interregionale di eccellenza “Italy Golf & More”. Il progetto si propone di presentare l’Italia come destinazione turistico-golfistica unitaria e prevede azioni di promozione dell’offerta golfistica delle regioni coinvolte (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia, Sicilia e Liguria e ovviamente Sardegna) sui principali mercati europei.
L’assessore Filippo Spanu ha illustrato i contenuti dell’ipotesi di contratto collettivo regionale di lavoro sottoscritta lo scorso 21 giugno dal Coran. Data l’assenza del presidente Francesco Pigliaru, impegnato nei lavori del Consiglio regionale, si è ritenuto opportuno rinviare la discussione della relativa delibera alla prossima riunione della Giunta. Su proposta dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, di concerto con gli Affari Generali, è stato poi approvato il riparto di tre mensilità, dal primo luglio al 30 settembre 2017, dello stanziamento del Fondo per la retribuzione di posizione nel bilancio di quest’anno. L’assessore Spanu, nel ricordare che sono in corso interventi finalizzati ad una maggiore razionalizzazione della struttura organizzativa regionale, ha ribadito la necessità di procedere subito con il riparto delle tre mensilità.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, la Giunta regionale ha approvato i criteri per l’assegnazione dei fondi alle associazioni di volontariato, 200mila euro, per la sterilizzazione di cani di proprietà, stanziati nella Finanziaria 2017.
«Per rendere ancora più efficace la sterilizzazione nella lotta al randagismo è oggi necessario che tale pratica trovi maggiore diffusione anche per i cani di proprietà, in particolare per quelli che vivono in ambito rurale – dice l’assessore Arru -. Queste azioni mirate consentiranno di ridurre il sovraffollamento dei canili con la conseguente diminuzione del costo sociale per il mantenimento dei cani randagi, una minor incidenza dei danni provocati dal randagismo sia all’uomo sia agli altri animali, un risparmio di investimenti per la realizzazione di nuove strutture e il miglioramento del rapporto uomo/cane nell’ambiente urbano. In questo sarà fondamentale il contributo delle associazioni – conclude Luigi Arru – che danno un contributo preziosissimo nella lotta al randagismo e sono una forza straordinaria con cui condividiamo il comune obiettivo della tutela degli animali, che passa attraverso la sensibilizzazione delle persone e l’informazione sulle normative nazionali e regionali, da cui comincia il percorso di educazione finalizzato alla lotta al randagismo.» 
Sarà compito dell’ATS predisporre l’avviso, a sportello, al quale potranno partecipare le associazioni iscritte all’apposito Registro nel settore ambiente, sezione tutela degli animali di affezione, alla data del 31 dicembre 2016.
I contributi, fino a un massimo di 5.000 euro per ogni associazione, saranno concessi per la sterilizzazione di cani di sesso femminile di proprietà di privati cittadini con ISEE pari o inferiore ai 20mila euro annui, e dei cani femmina adibiti alla custodia di greggi, appartenenti ad allevatori regolarmente registrati, a prescindere dall’ISEE. Le categorie più a rischio sono infatti quelle dei cani femmina che vivono in ambienti rurali e in luoghi non confinati, in particolare i cani a guardia di greggi o fondi rurali.
Le sterilizzazioni dovranno essere effettuate da medici veterinari liberi professionisti dotati di ambulatorio attrezzato per attività chirurgica.

 

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Si è svolto ieri, all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, l’evento conclusivo del progetto internazionale Jump@school, promosso dalla Regione Sardegna e co-finanziato dal Programma Europeo Lifelong Learning Programme (LLP). Partito a maggio del 2014 con una selezione a livello europeo di buone prassi nel contrasto alla dispersione scolastica, il progetto triennale Jump@school ha coinvolto operativamente un consorzio di dieci partner, costituito da istituzioni pubbliche e private, provenienti da sei paesi (Italia, Austria, Germania, Polonia, Spagna e Turchia). Obiettivo di J@S era l’elaborazione di un modello di intervento di contrasto alla dispersione scolastica, la sua sperimentazione sul campo nelle scuole e la valutazione dei risultati, con l’obiettivo di trarre indicazioni da replicare nell’adozione di misure di contrasto al fenomeno dell’abbandono scolastico precoce.
«Abbiamo investito molte energie in questo progetto per approfondire le cause e i rimedi della dispersione scolastica e formativa – ha detto l’assessore della Formazione professionale Virginia Mura -. I dati Eurostat mostrano che la Sardegna già nel corso di questi anni ha ridotto di 5,5 punti percentuali il tasso di dispersione scolastica, che però purtroppo è ancora alto. Questa sperimentazione ha dimostrato che occorre intervenire non solo sulle capacità di apprendimento ma anche sulla motivazione dei ragazzi. Gli studenti a rischio, se coinvolti in un percorso personalizzato come è avvenuto con Jump@school, ritrovano fiducia e comprendono quali opportunità potranno avere nel mercato del lavoro, investendo su sé stessi. La valutazione dei risultati e le criticità riscontrate – conclude Virginia Mura – ci permetteranno adesso di attivare nuovi percorsi formativi di qualità per contribuire al contrasto degli abbandoni scolastici».
«La Giunta sin dall’inizio del suo mandato ha messo grande attenzione al tema della dispersione scolastica – dice l’assessore della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena -. Abbiamo cercato la massima sinergia con tutti gli attori istituzionali e scolastici, per aggredire questo fenomeno, una incrostazione che è cresciuta e che fa male alla nostra società, operando sia sulle strutture scolastiche che sui programmi. Con il progetto Iscol@ la gGiunta Pigliaru ha messo in campo un investimento iniziale di 150 milioni di euro (che a conclusione sarà di 265 milioni) grazie ai quali sono stati già effettuati l’80% degli interventi programmati sulle scuole. L’altro pilastro è Tutti a iscol@, 40 milioni spesi e altrettanti che investiremo per migliorare la didattica e l’apprendimento di base e per rafforzare le competenze trasversali. Si tratta – conclude l’assessore della Pubblica istruzione – di un’azione disegnata sui bisogni di circa 45mila giovani sardi, destinatari di queste progettualità. Presto inoltre, insieme all’assessora del Lavoro, vareremo l’anagrafe studenti, uno strumento che ci permetterà il monitoraggio della vita scolastica, per capire le criticità e per aggredirle in tempo.»
La fase di sperimentazione sul campo di Jump@school ha coinvolto attivamente 480 studenti di quattro scuole, due sarde (l’lpia Ferraris di Iglesias e l’Ipsar di Tortolì) e due spagnole (due istituti di Valencia). Per i ragazzi è stato elaborato, sperimentato sul campo e poi valutato un modello di contrasto all’abbandono scolastico. Nello specifico, alla metà dei ragazzi a rischio abbandono, 240 in tutto, nell’arco di cinque mesi (dal gennaio al giugno 2016 – è stata affiancata la figura del JumpOperator: un tutor, esterno al corpo docente, che ha lavorato fianco a fianco coi ragazzi, cercando di migliorare il loro rapporto con il sistema scolastico, facendo emergere non solo le difficoltà, ma anche le aspirazioni, gli interessi e le attitudini dei giovani coinvolti. L’impatto di questa attività è stata poi misurato tanto con valutazione controfattuale che qualitativa.
Mentre la valutazione controfattuale (effettuata cioè confrontando i risultati del gruppo di studenti che ha ricevuto il trattamento e quelli di coloro non l’hanno ricevuto), a sei mesi dal termine delle attività non ha ancora rivelato differenze chiare e univoche tra i ragazzi trattati e quelli non trattati, la valutazione qualitativa ha già mostrato come i ragazzi presi in carico, guidati, affiancati dal JumpOperator abbiano ricavato vantaggi significativi. In particolare si sono accresciute la motivazione e l’autostima degli studenti a rischio, che percependosi meno “alla deriva” e più coinvolti dal percorso scolastico, si sono sentiti maggiormente protagonisti del proprio futuro. La figura del JumpOperator, dunque, si è rivelata ideale per garantire ascolto e riservatezza ai ragazzi, per assicurare sostegno e orientamento che la scuola non sempre riesce a fornire agli studenti a rischio, nei suoi approcci tradizionali.
Dal progetto sono scaturite alcune raccomandazioni che, se poste alla base delle strategie politiche, potranno contribuire a contrastare il fenomeno degli abbandoni scolastici. Anzitutto viene caldeggiata la messa in campo di una figura come il JumpOperator, da affiancare ai ragazzi a rischio. In secondo luogo viene sottolineata la necessità di effettuare un monitoraggio rigoroso dei risultati di qualsiasi politica antidispersione, per valutarne i risultati e per correggere il tiro degli interventi messi in campo, dove serve. E’ cruciale, infine, rinsaldare le connessioni con il contesto sociale dei territori in cui il ragazzo studia, rendendo stabili le collaborazioni con il tessuto economico che dovrà accoglierli una volta concluso il percorso d’istruzione e formazione.

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Avevamo già parlato di Decathlon qualche tempo fa, perché le grandi aziende, soprattutto quelle operanti nella distribuzione e vendita con tanti negozi hanno un quotidiano bisogno di nuovo personale. Il piano di sviluppo che l’azienda ha programmato per il 2017 prevede decine di nuovi posti di lavoro. Difatti al momento sono 85 le posizioni aperte a cui ci si può candidare e vengono aggiornate quasi ogni giorno. Decathlon è stata fondata nel 1976 in Francia da Michel Leclercq ed è l’azienda leader nella creazione e distribuzione di prodotti e tecnologie sportive per principianti e appassionati. Il primo negozio con marchio Decathlon in Italia viene aperto nel 1993 a Baranzate, in provincia di Milano, e nel 1995 ne nascono altri due a Corsico e Lissone, oggi ne conta oltre 90 distribuiti su tutto il territorio nazionale. In totale Decathlon possiede circa 720 negozi aperti in 19 paesi del mondo. Le figure ricercate sono: addetti al… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_nuovo_decathlon.html .

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Risorse per 400mila euro per le attività di soccorso, recupero della fauna selvatica ferita o in difficoltà. Le ha stanziate ieri la Giunta regionale,a su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano.«Abbiamo confermato gli stanziamenti dello scorso anno – ha spiegato l’assessore Spano – perché dobbiamo continuare ad assicurare interventi capillari di soccorso, recupero e riabilitazione del nostro patrimonio faunistico di rilievo, tutelato da norme di rango comunitario e internazionale, con particolare cura per le specie più minacciate da estinzione nel Mediterraneo, come le tartarughe marine».
Sono destinati alle Province 240mila euro ed i restanti 160mila euro vengono ripartiti, in ugual misura, tra i soggetti della Rete regionale per la conservazione della fauna marina, formata dalle cinque aree marine protette Isola dell’Asinara, Capo Caccia – Isola Piana, Capo Carbonara, Tavolara – Punta Coda Cavallo, Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre, dal Parco nazionale di La Maddalena e dal comune di Pula.

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4 milioni e 506mila euro per i Comuni sardi che hanno subìto una diminuzione degli occupati nel settore della forestazione. La Giunta regionale ieri ha deciso, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, gli stanziamenti da destinare per gli interventi per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo.
«Queste risorse potranno essere utilizzate – spiega l’assessore Donatella Spano – per interventi selvicolturali, rimboschimenti, lavori fitosanitari e lavori di manutenzione della viabilità agro-silvo-pastorale a fondo naturale. Inoltre possono essere usate, nella prevenzione antincendi, per lo sfalcio delle strade comunali a fondo naturale e lavori di sistemazioni idraulico forestale per la cura dei boschi.»
I criteri scelti per l’attribuzione delle somme tengono conto del numero di disoccupati nel settore della forestazione, di virtuosità in termini di avanzamento degli interventi e dell’estensione delle aree del territorio comunale concesse all’Agenzia Forestas. A ogni Comune con i requisiti sarà assegnato un contributo compreso tra un minimo di 34mila euro e un massimo di 90mila.
I Comuni interessati devono presentare le domande sulla base della manifestazione di interesse che verrà pubblicata sul sito istituzionale della Regione Sardegna.

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La Giunta regionale ha dato il via libera al contratto di servizio di 9 anni tra Regione e Trenitalia. La durata dell’accordo è di nove anni e nei prossimi giorni sarà sottoposto alla firma delle Ferrovie. Si tratta di un obiettivo di legislatura raggiunto dopo oltre un anno e mezzo di trattative che si inquadra nel più generale impegno dell’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru verso il riconoscimento del ruolo centrale delle ferrovie nel sistema del trasporto pubblico locale.

«È un altro tassello del patto firmato con il Governo: risorse vere che vengono indirizzate esattamente dove servono, dando risposte concrete alle esigenze reali e specifiche dei territori – dichiara Francesco Pigliaru -. Quando insieme al ministro Delrio lo scorso novembre abbiamo presentato la Cura del ferro, 402 milioni per cambiare le ferrovie sarde, abbiamo detto che saremo partiti subito e avremo lavorato secondo un cronoprogramma chiaro e verificabile da tutti. Così è stato, e la definizione di questo contratto di servizio ci permetterà di fare un nuovo, importante passo verso l’obiettivo: conquistare finalmente una mobilità su ferro efficace ed efficiente, perché tutti possano viaggiare in sicurezza e velocità.»
«Il contratto è finalizzato prima di tutto al miglioramento complessivo della qualità dei servizi e all’acquisto di nuovi treni», dice l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana. Il corrispettivo annuo riconosciuto a Trenitalia per il 2017 è pari a 43 milioni di euro, dei quali, 40 di risorse statali e 3 milioni di fondi regionali.
Per tale scopo è previsto un piano di investimenti totale che ammonta a 104,2 milioni di euro, al lordo del contributo erogato dalla Regione di 9,4 milioni. Di questi, 87,7 milioni sono destinati all’acquisto di 18 nuovi treni diesel, 10 del tipo “Swing”, che saranno consegnati da dicembre 2018 e nel 2019 e 8, di nuova concezione e di maggiore capacità, che saranno consegnati nel 2020 e nel 2021. Si aggiungono anche due “Minuetti” per le linee del Sulcis e del Medio Campidano. La disponibilità di nuovi finanziamenti statali potrebbe inoltre incidere sul rinnovo del materiale rotabile portando ulteriori miglioramenti. Altre risorse saranno destinate all’adeguamento degli impianti di manutenzione di Cagliari e di Sassari e dei sistemi tecnologici ed informatici.
La produzione chilometrica costante sarà di 3.750.000, tenuto conto che Trenitalia, mantenendo invariati i costi di processo, si impegna a incrementare la produttività del 20 per cento in termini di km per addetto. La società di gestione del trasporto ferroviario dovrà inoltre porre le condizioni per far crescere i ricavi derivati dal traffico mediamente dello 0,2 per cento all’anno, sia contrastando l’evasione sia aumentando il numero di viaggiatori. Le tariffe potranno essere aumentate solo a seguito dell’immissione in servizio dei nuovi treni. Disposto anche il potenziamento dei self service e dei punti vendita abilitati a fronte di una diminuzione delle biglietterie.
Il nuovo contratto prevede specifici meccanismi di controllo sulla qualità del servizio e sull’andamento dei costi. Riguardo al primo punto, la Regione impone standard misurabili e crescenti negli anni: tra questi, affidabilità (soppressioni e puntualità), funzionamento dei dispositivi di bordo, il comfort, l’accesso al treno da parte delle persone a ridotta mobilità, informazione a bordo e a terra, pulizia esterna e interna del materiale rotabile, disponibilità della rete di vendita, rispetto delle composizioni programmate, rapporti con i viaggiatori (reclami e indennizzi), trasmissione di dati e report alla Regione per il monitoraggio e la gestione amministrativa del contratto, tempi di consegna dei nuovi treni e monitoraggio dell’uso dei treni di proprietà regionale, efficacia (incremento dei viaggiatori trasportati) ed efficienza (produttività per addetto). Quindi sono state introdotte le penali anche per la pulizia e il comfort del treno e la comunicazione a bordo e a terra per un totale di 26 indicatori. Gli indici di puntualità e di soppressione e la relativa penale saranno calcolati mensilmente e non più annualmente. Tutto ciò prevede l’attivazione di un sistema strutturato di monitoraggio e di ispezioni e la piena applicazione delle norme a tutela dei viaggiatori.
La Regione eserciterà il controllo anche sui costi del servizio e sui ricavi annuali, prevedendo penali nel caso in cui non si raggiungano gli obiettivi di efficienza. Nel rispetto della normativa europea e delle regolazioni dell’Autorità di regolazione dei Trasporti, nel contratto di servizio si chiede che, al termine di ogni anno, i risultati economici consuntivi siano confrontati con il Piano economico finanziario e, al più tardi ogni tre anni, siano effettuati i conguagli necessari. È stata inoltre definita una chiara ripartizione delle responsabilità ponendo in capo all’azienda una percentuale di rischio legata all’utile ad essa attribuito: in sintesi, la Regione integrerà il corrispettivo se i costi cresceranno entro il limite dell’inflazione reale, mentre ulteriori incrementi saranno a carico dell’azienda; se invece i costi diminuiranno, Trenitalia restituirà risorse alla Regione.
Nel ringraziare la Direzione generale, il servizio del Trasporto pubblico locale dell’assessorato e l’advisor tecnico, Massimo Deiana aggiunge che «è stato un percorso lungo, complesso e delicato, dove, insieme alla competenza è stata messa in campo enorme pazienza e determinazione e che ha consentito di introdurre le condizioni migliori per assicurare il servizio più adeguato sotto il profilo qualitativo e quantitativo. Il nuovo contratto consentirà agli utenti sardi di poter contare su regole più certe e favorevoli, di utilizzare treni nuovi più confortevoli e rappresenta un altro tassello per la costruzione di infrastrutture più rapide e moderne, come previsto dal grande investimento della “cura del ferro” da 400».