4 August, 2024
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Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Pietro Cocco, ha diffuso una nota sulla situazione dello stabilimento Portovesme srl.

«La Portovesme srl, proprietaria di una fabbrica che conferisce nella discarica di Genna Luas ubicata in agro di Iglesias e Carbonia, occupa oltre un migliaio di lavoratori diretti oltre l’indotto, è l’unica fabbrica ancora in attività nel Sulcis Iglesiente, territorio ripetutamente colpito da processi di destrutturazione produttiva – scrive Pietro Cocco -. Va, pertanto, oltremodo tutelata e tutta la politica sarda è impegnata per il mantenimento e la salvaguardia dei posti di lavoro e alla ricerca di facilitare soluzioni tecniche  che consentano di ottenere il via libera alla costruzione nuova della discarica, condizione imprescindibile, senza la quale si potrebbe pregiudicare la produzione dell’industria siderurgica.»

«Poiché la complessità dei problemi anche di natura ambientale sta allungando la conclusione del procedimento e sta dilatando i tempi per la concessione amministrativa – aggiunge Pietro Cocco – è necessario consentire in tempi brevi almeno l’autorizzazione per poter realizzare il X argine. Il gruppo del PD, particolarmente impegnato nella vertenza, chiede con una mozione urgente la convocazione del Consiglio regionale per discutere con l’Assessore competente quali siano gli ostacoli che ancora impediscono il rilascio delle autorizzazioni richieste e per chiedere che si assumano tutte le necessarie iniziative per facilitare la soluzione dei problemi tecnici prospettate dagli uffici dell’assessorato dell’Ambiente.»

«L’interesse primario del Centro sinistra al governo della Regione sarda – conclude Pietro Cocco – è quello di massima attenzione per garantire l’occupazione dei tanti lavoratori interessati sia per la Portovesme srl così come per la riprese di Alcoa e dell’Eurallumina e di tutte le altre realtà produttive della nostra Isola.»

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Oggi la plenaria del Parlamento europeo ha discusso un’interrogazione, con richiesta di risposta orale, sulla “Creazione di una ambiziosa strategia industriale per l’UE come priorità strategica per la crescita, l’occupazione e l’innovazione in Europa”.

Quest’iniziativa punta a rilanciare una forte e coerente strategia per mantenere e rafforzare la base industriale europea attraverso il completamento del mercato interno e più investimenti.

Nel dibattito, è emersa l’esigenza che la Commissione europea dia risposte in merito ai risultati concreti raggiunti finora sulla competitività industriale, su come affrontare le sfide globali che l’industria ha di fronte e sull’opportunità di presentare una strategia di politica industriale.

In occasione di tale dibattito, il presidente Antonio Tajani ha dichiarato: «Una delle prime preoccupazioni dei nostri cittadini è la disoccupazione, in particolare quella giovanile. Per rispondere a questo problema è indispensabile una forte base industriale. Dall’industria dipendono, infatti, l’80% dell’innovazione e dell’export e buona parte dei posti di lavoro legati a manifattura e servizi. Per questo la competitività industriale deve essere in primo piano in tutte le politiche dell’Unione».

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«Le mura degli appartamenti popolari con crepe e infiltrazioni,  la muffa che aggredisce le pareti con un progressivo deterioramento degli stabili, intonaci polverizzati, gli assi dei solai che iniziano a mostrare pericolosi segni di cedimento.»

La denuncia sulla situazione di degrado delle strutture residenziali di edilizia economica in piazza Giovanni XXIII, nella borgata popolare di Serra Perdosa, a Iglesias, arriva dal capogruppo regionale dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu. Un copione identico che si riproduce anche nelle palazzine affacciate sul Corso Colombo. Nella frazione di Nebida alcuni caseggiati sono in completo stato di abbandono. Anche a Carbonia si registrano diversi casi di incuria. Da qui la class action promossa nel Sulcis Iglesiente, con una raccolta di firme e la richiesta di intervento urgente, contro l’Azienda regionale per l’edilizia abitativa, con una richiesta di accesso agli atti.

«In alcuni casi – aggiunge Gianluigi Rubiu – si registrano dei tempi lunghissimi per la manutenzione degli alloggi, con gli abitanti intrappolati tra i ponteggi da anni. Cantieri aperti, mai conclusi. Case che rischiano di cadere a pezzi in tanti casi senza che si programmi un serio programma di manutenzione degli stabili sul territorio. Area, l’azienda impegnata nell’edilizia popolare, dovrebbe dare priorità agli interventi di riqualificazione di alcuni complessi a Iglesias e nelle frazioni. La Regione dovrebbe tutelare questo patrimonio edilizio, non mettendo a rischio gli abitanti delle case. Non si comprende perché le risorse per Serra Perdosa siano state già stanziate – conclude Gianluigi Rubiu – ma l’opera di messa in sicurezza non abbia mai avuto termine con la ristrutturazione degli alloggi.»

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La danza e le arti del circo di Francesca Re, Lucrezia Maimone e Elien Rodarel si intrecciano nella performance “Coreografia – Movimento per Gramsci” sull’opera dello street artist Manu Invisible, il 15 giugno. Il terzo appuntamento della rassegna di danza contemporanea “Sulle Orme – Il Mediterraneo, Il Corpo, Il Viaggio” curata da Simonetta Pusceddu si inserisce all’interno del progetto di arti visive “Questa è la tua terra”, in occasione delle celebrazioni dei Musei Civici per l’ottantesimo anno dalla  morte di Antonio Gramsci, a cura della rete “Nino dove sei” (Raffaella e Bruno Venturi curatori; Josephine Sassu, Manu Invisible, Giovanni Casu e Gianfranco Pintus, artisti). Un viaggio trasversale per contenuti e linguaggi dell’arte che attraversa il pensiero gramsciano prediligendo i temi più intimi e le suggestioni più poetiche dell’intellettuale sardo, in una serie di luoghi, reali e simbolici, mediante interventi artistici in un percorso non-convenzionale e una ricerca corale e pubblica. Scenario ideale giovedì sarà lo spazio Cartec, la Cava Arte Contemporanea recentemente restaurata e annessa alla Galleria Comunale di Cagliari, destinata ai linguaggi della sperimentazione contemporanea. Attraverso l’intreccio delle proprie specificità, i giovani artisti in questo tributo multidisciplinare, dall’arte figurativa al teatro, alla danza, interagiranno con l’opera di Manu Invisible, dislocata in pannelli-quinte all’interno delle grotte nello spazio d’arte e di sperimentazione, ai Giardini Pubblici.

Il progetto con Tersicorea si concretizza grazie a una fortunata congiuntura di luogo e tempo, nella stretta sinergia fra il progetto gramsciano e la rassegna di danza contemporanea. “Movimento” è la parola chiave condivisa che ha ispirato il titolo dell’opera di Manu Invisible, realizzata nel primo step dell’iniziativa dedicata ad Antonio Gramsci, e la coreografia di danza. Il movimento delle idee del grande politico e pensatore originario di Ales, contro l’immobilità della sua reclusione e del corpo nella sua malattia. E il movimento nella danza, nel circo, nel teatro, insieme, per costruire l’arte, effimera e immortale. La prima performance si terrà alle 20.00 e verrà replicata alle ore 21.00. Potranno entrare solo quaranta persone per volta. L’ingresso è gratuito. Per prenotazioni e informazioni si può telefonare al numero: 328/9208242.

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Trentotto serate di letteratura, musica, cinema, arte, cibo e buon vino. Prende il via venerdì 16 giugno la seconda edizione del festival Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova, organizzato dall’associazione Circolo dei Lettori Miele Amaro con la direzione artistica di Gianni Stocchino e sostenuto dall’amministrazione comunale di Dolianova e dall’assessorato regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. 

Fino al 23 luglio saranno oltre settanta gli ospiti che daranno vita ad un festival letterario itinerante tra monumenti, vie, piazze e case storiche del centro del Parteolla, per più di cinquanta appuntamenti (tutti ad ingresso gratuito) suddivisi in sei diverse sezioni tematiche (“Sardinia Export”, “Sardinia Import”, “Km 0”, “Libri a merenda”, “Tutti lettori” e “Lo spettacolo della letteratura”) che vedranno protagonisti scrittori e artisti del calibro di Iaia Forte, Davide Enia, Syusy Blady, Gesuino Némus, Bruno Tognolini, Otto Gabos, Barbara Casini e Massimo Carlotto, senza dimenticare la scrittrice e ispiratrice della serie tv “L’allieva” Alessia Gazzola, il noirista Enrico Pandiani e Francesco Fry Moneti dei Modena City Ramblers.

Non mancheranno inoltre le iniziative collaterali, ospitate nelle sezioni Cineletture, Exibition, Itinerari ed escursioni e Focus.

«Abbiamo voluto confermare l’impegno della nostra amministrazione favore del festival perché crediamo nell’investimento in cultura e perché riteniamo che possa essere un volano di sviluppo sia per il nostro centro che per l’intero territorio», ha spiegato il sindaco di Dolianova, Ivan Piras, intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione dello Street Books svoltasi stamane in piazzetta Savoia a Cagliari. «La cultura è sempre stata in qualche modo ‘cagliaricentrica’ – ha puntualizzato l’assessore della Cultura, Chicco Fenu – e nei paesi si è fatto soprattutto intrattenimento. Noi invece vogliamo puntare sulla cultura di qualità, valorizzando al contempo le capacità organizzative delle associazioni e delle professionalità che operano nel nostro comune».

Ogni giorno Dolianova offrirà dunque un appuntamento in cui non solo scrittori, artisti, attori, musicisti ma anche semplici lettori saranno protagonisti delle numerose iniziative intorno alla lettura e alla letteratura promosse e sostenute dall’amministrazione comunale di Dolianova e organizzate dall’associazione Miele Amaro il Circolo dei Lettori.

Street Books – Scrittori, lettori e libri a Dolianova mette infatti al centro i libri, proponendosi di creare intorno a questi occasioni di ritrovo, scambio, condivisione e cultura. Niente grandi eventi ma tanti scrittori che presentano le loro opere e chiacchierano con i lettori quasi vis à vis, in luoghi non convenzionali, magari utilizzati per la prima volta come sede di incontri pubblici.

 

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In parziale recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici»,

a) nei siti dei Collegi IPASVI aderenti stiamo per inserire una sezione video nel linguaggio dei segni e contenente documenti utili e accessibili agli ipoacusici che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica

b) stiamo in stampa con un libro il Braille dedicato ai non vedenti-ipovedenti che avessero necessità e/o interesse di approfondire sulla professione infermieristica

I documenti interessati sono dieci: il Profilo Professionale DM 739, il Profilo Professionale dell’Infermiera Pediatrica, il Codice Deontologico, il Patto Cittadino Infermiere, la Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato, il Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti, il Codice Disciplinare Comparto Sanità, la Declaratoria Contrattuale CPSI cat D, il Giuramento dell’Infermiere, la Legge 42/99.

Per l’importanza e novità dell’iniziativa, terremo una conferenza stampa di presentazione il 16 giugno 2017, dalle ore 10,00, sino alle ore 11,30, presso la sala consiliare del comune di Carbonia, in Piazza Roma.

Parteciperanno ai lavori della conferenza stampa le infermiere che hanno realizzato il video, Lisanna Grosso, Ipasvi Pavia e Valeria Rita Cani, Ipasvi Carbonia Iglesias.

Graziano Lebiu

Presidente Collegio provinciale IPASVI Carbonia Iglesias

 

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Esiste nell’organismo del nutrito gruppo di supercentenari sardi un tipico Microbiota isolano responsabile di lunga vita? A questo fondamentale quesito cercherà di dare soluzione inappuntabile il “Centro Studi Centenari Sardi” realtà scientifica frutto della collaborazione tra Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Fernanda Velluzzi UO di Obesità della AOU di Cagliari, Andrea Loviselli, coordinatore del Corso di Scienze Motorie dell’Ateneo cagliaritano, Paolo Usai Satta Gastroenterologo dell’Azienda Brotzu, Donatella Petretto, Aldo Manzin e Carlo Carcassi dell’Università di Cagliari.

«In genere pensiamo ai batteri come a una delle cause per cui ci si può ammalare – sottolinea Roberto Pili – questo è’ vero solo in parte perché negli ultimi vent’anni anni abbiamo cominciato a conoscere come ci siano decine di miliardi di batteri presenti nel nostro intestino il così detto “Microbiota”, un ecosistema integrato che porta beneficio alla salute intestinale, al sistema immunitario, alle nostre ghiandole.»

L’organismo umano ospita un numero di batteri sino a 2,7 volte maggiore delle nostre cellule. Col travaglio del parto, passano dalla madre nell’intestino del neonato, determinando già nei primi istanti una trasmissione dei dati ambientali. Questa flora batterica che nell’adulto consta di circa 600 generi e oltre 40.000 specie di batteri può arrivare anche a decine di miliardi di unità, costituisce un organismo vero e proprio chiamato “Microbiota” che continuamente riceve e trasmette informazioni all’ospite uomo.

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che in particolare il Microbiota condiziona la spesa energetica e soprattutto condiziona ed è condizionato dall’ambiente alimentare in cui si vive e produce di conseguenza fattori che possono peggiorare o migliorare lo stato di salute. Nell’obesità, la “grande madre” di tutte le malattie cosiddette non trasmissibili, quali tumori, diabete e cardiopatie ischemiche, il microbiota può essere causa per sé dell’aumento di peso o può condizionarne la risposta alla terapia.

«Dati recenti hanno individuato una sorta di firma di estrema longevità nella alta frequenza del genere Eubacterium limosum nei centenari studiati – riprende il presidente della Comunità Mondiale della Longevità – è ormai consolidato che la Sardegna, è una delle zone blu del pianeta per l’alta prevalenza di centenari, caratteristicamente e insolitamente di sesso maschile. Queste evidenze rendono il Microbiota un candidato ideale per ulteriori studi sui markers dell’invecchiamento e le patologie correlate con l’età, le disabilità e la mortalità.»

Questa equipe di ricerca ha in progetto la verifica e la codificazione sulla popolazione centenaria dell’isola, di un potenziale Microbiota isolano e l’analisi di particolari relazioni genetiche con l’espressione microbiotica intestinale. L’insieme dei dati anamnestici, clinici, di laboratorio (totalmente non invasivi) saranno oggetto di indagine statistica per la costruzione del “modello ideale” confrontabile con analoghe rilevazioni in zone del pianeta a bassa “centenarietà” come la Bielorussia, per valutarne le differenze di composizione ed un eventuale nesso causale con la longevità stessa.

«Questo progetto – conclude Roberto Pili – intende individuare sia elementi nutrizionali migliorativi per arrivare alla definizione di una Dieta mediterranea funzionale, sia testare soluzioni che potrebbero indirizzare verso la tipizzazione riconosciuta più correlata a longevità e benessere.»

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«Si apre una prospettiva concreta e importante per la risoluzione definitiva della lunga vertenza degli Lsu della Sardegna, con la rimozione del principale ostacolo normativo che fino a oggi ha impedito alle Regioni, compresa la Sardegna, di giungere al completo svuotamento del bacino dei propri lavoratori socialmente utili.»

È il commento dell’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura all’approvazione in commissione Lavoro del Senato dell’ordine del giorno presentato dal senatore Ignazio Angioni e sottoscritto dai colleghi sardi Giuseppe Luigi Cucca, Silvio Lai e Luciano Uras. La proposta, condivisa anche dal vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, impegna il Governo ad «attuare le condizioni per riavviare la stabilizzazione degli Lsu», rimuovendo le sanzioni per il superamento dei limiti assunzionali per gli enti che vi procedano.
«Siamo davanti alla prova che solo la buona politica può risolvere i problemi – aggiunge l’assessore Mura -. Grazie al lavoro svolto in piena sintonia in questi mesi con il senatore Angioni e con i colleghi d’Aula sardi del Partito Democratico da un lato, e con il ministero del Lavoro dall’altro, siamo convinti di avere trovato una possibile soluzione del problema. Da anni infatti le Regioni vengono sollecitate a presentare piani per incentivare la stabilizzazione per i residui lavoratori socialmente utili presso gli enti locali nei quali, ogni anno, vengono impegnati in forza di apposite convenzioni firmate da ciascuna Regione con il ministero del Lavoro. In Giunta – ricorda Virginia Mura – abbiamo già presentato e approvato un pacchetto di misure particolarmente vantaggiose per i Comuni che intendono stabilizzare i lavoratori che già utilizzano, ma in diversi casi la buona volontà di sindaci e amministratori si è dovuta fermare davanti ai limiti assunzionali che le normative attuali impongono e che ora contiamo vengano superati.»

«L’ordine del giorno proposto dal senatore Angioni – aggiunge l’assessore Mura – va proprio a intervenire su questo ostacolo, tenuto conto che il definitivo svuotamento del bacino, almeno per la Sardegna, è un obiettivo a portata di mano: nella regione, su un bacino che in origine era di oltre seimila addetti, restano oramai solo 52 lavoratori socialmente utili, e puntiamo a scendere a meno di quaranta unità entro le prossime due settimane, quando in Giunta presenteremo una rimodulazione ancora più efficace degli incentivi già operanti.»
Il Piano triennale di incentivi varato dalla Giunta regionale prevede, per favorire le stabilizzazioni nel comparto pubblico, la copertura del 100% dei costi degli stipendi per tre anni e del 75% per i successivi due. Previsti anche incentivi in favore delle imprese private che vogliono assumere a tempo indeterminato gli Lsu, che consistono nella copertura del 50% dei costi stipendiali per cinque anni con un massimale di 12mila euro annui. Viene anche assicurato un bonus forfettario per l’uscita volontaria degli Lsu dal bacino regionale pari a 70mila euro lordi.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha chiesto un incontro al ministro degli Affari Regionali Enrico Costa. Il tema è la Finanziaria della Regione Sardegna impugnata dal Governo su richiesta dello stesso Ministro, relativamente a due norme formali.
Il presidente Pigliaru, che ha ricevuto martedì comunicazione delle motivazioni alla base dell’impugnazione, scrive di dover prendere atto «di un mutato atteggiamento che, nella seppur doverosa e necessaria verifica della legislazione regionale, appare oggi estremamente formale e poco incline a porre in essere l’auspicata collaborazione istituzionale volta a contenere nei limiti strettamente fisiologici il ricorso al contenzioso istituzionale».Assicurando un impegno per la modifica della norma regionale, così da evitare «una impugnativa che, aldilà degli aspetti formali assume un chiaro significato politico», Francesco Pigliaru auspica, in chiusura della lettera, che l’incontro permetta di «riannodare i fili di una positiva e fattiva collaborazione volta a integrare e rendere sinergiche le azioni dei rispettivi livelli istituzionali».

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«E’ necessario che la Giunta riferisca al Consiglio sulla difficile situazione dei lavoratori della Ico (società che fornisce servizi alla camera di Commercio di Cagliari) che potrebbero essere licenziati entro il 30 giugno prossimo ed individui, nello stesso tempo, gli strumenti più adatti per evitare che vada disperso un consistente patrimonio di conoscenze e professionalità, con ricadute negativi sui servizi alle imprese ed ai cittadini.»

La richiesta è contenuta in una mozione sottoscritta dai consiglieri regionali di Art. 1 – Sdp Daniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto e Paolo Zedda che ricordano, fra l’altro, «l’importanza dei servizi assicurati dai lavoratori Ico, in alcuni casi da oltre 15 anni, nell’ambito delle attività istituzionali della Camera di Commercio: l’Albo delle imprese artigiane, servizio di mediazione extragiudiziale delle controversie, registro delle imprese, ufficio, bilanci, certificazioni ed altro». «Siamo nel cuore del lavoro quotidiano delle Camere di Commercio, come ben sanno tutti i cittadini e gli operatori che vi si rivolgono – ricordano i consiglieri di Art. 1 – Sdp – e non comprendiamo le ragioni di un taglio lineare di questa portata, anche in considerazione del fatto che l’Ente camerale non dispone attualmente di professionalità interne in grado di fornire le stesse prestazioni e che i servizi al pubblico vanno comunque garantiti.»

«In un momento in cui il sistema camerale sardo si trova al centro di una politica nazionale di tagli ed accorpamenti – concludono i 4 consiglieri di Art. 1 – Sdp -, in presenza di ulteriori ridimensionamenti sul territorio sardo l’intervento della Regione è quanto mai necessario.»