4 August, 2024
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Prende il via giovedì 15 luglio la rassegna “Notti a Monte Sirai”. A fare da sfondo all’evento, il suggestivo Anfiteatro di Monte Sirai.

Alle ore 21,30, apre la rassegna Paolo Nonnis Big Band plays Frank Sinatra – feat Marco “the voice” Cocco. Big band di 16 elementi.

Seguirà, il 22 luglio, sempre alle ore 21,30, Filomena Campus Quartet & Stefano Benni. Il 30 luglio, alle 21.30, sarà la volta di Aline Frazao Quartet.

Servizio di bus navetta da piazza Roma al sito di Monte Sirai. Partenza ore 21.00, rientro ore 23.00 (al termine dello spettacolo). Per prenotazioni: 328 1719747.

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«Non possiamo accettare di fare da spettatori davanti allo scempio delle nostre foreste che si sta consumando a causa della temibile Lymantria Dispar (processionaria). Ricordiamo a tutti che questo problema fu portato all’attenzione del Consiglio in occasione della finanziaria quando, su nostra sollecitazione, il capitolo delle risorse fu raddoppiato proprio in considerazione dell’urgenza di far partire al più presto un piano di azione quanto più capillare possibile.»

Lo scrive, in una nota, Gianfranco Congiu, capogruppo del Partito dei Sardi in Consiglio regionale.

«Ad oggi, nulla si sta muovendo sul piano degli interventi di disinfestazione e la propagazione di questo parassita ha assunto le dimensioni di una vera e propria piaga con danni incalcolabili alle nostre sugherete, trasformate oltretutto in paesaggi spettrali molto simili a quelli devastati dagli incendi – aggiunge Gianfranco Congiu -. Chiediamo che il Presidente verifichi urgentemente e di persona le ragioni per le quali la campagna di disinfestazione non è ancora partita, tenendo presente fra l’altro che l’immobilismo delle strutture regionali sta favorendo la messa in pratica di interventi “fai da te” da parte di quei proprietari che non si rassegnano ad assistere con le mani in mano alla progressiva distruzione di un patrimonio di grandissimo valore ambientale ed agronomico.»

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Il Pendolino che in poche ore collega Cagliari con Sassari è un sogno. Una chimera anche il collegamento tra il capoluogo con Olbia e Golfo Aranci, con tempi di percorrenza competitivi. Nuoro resta senza i treni ad alta velocità, lasciando nell’isolamento i centri dell’interno isolano. Un ulteriore schiaffo per il territorio del nuorese, già penalizzato dalle sforbiciate dei servizi. L’alta velocità per il capoluogo barbaricino appare in un binario morto. Da qui la petizione del Comitato Trenitalia Nuorese, che sollecita la giunta regionale ad accorciare le distanze tra l’interno della Sardegna ed il resto dell’Isola. Una questione che è stata ripresa da una mozione del capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis: «In pochi giorni la sottoscrizione ha raggiunto 5mila adesioni – spiega il capogruppo di Forza Italia -. Sono disponibili risorse pari a 402 milioni di euro, destinate all’ammodernamento della rete ferroviaria isolana, ma la tratta di Nuoro e provincia sembra essere passata nel dimenticatoio».

Niente coincidenze con il Pendolino. E anche i sincronismi con il convoglio tra Cagliari e Golfo Aranci sono azzerati. «In questa cornice – si legge nel documento sottoscritto anche dai capigruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, Attilio Dedoni (Riformatori) e del Psd’Az Angelo Carta – appare del tutto inutile il treno veloce Nuoro – Macomer, senza uno straccio di intervento per favorire collegamenti più competitivi con il resto dell’isola». Solo progetti più o meno vaghi e finanziamenti ancora tutti da confermare. Tanto che il capogruppo forzista si sbraccia per richiamare l’attenzione di Regione e Ferrovie dello Stato: «Perché – conclude Pietro Pittalis – senza un programma per le tratte dell’alta velocità Nuoro ed i centri dell’interno rischiano di essere tagliati fuori dallo sviluppo con una condanna ad una ininterrotta emarginazione».

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Sono appena state concluse, per la giornata di oggi, da parte dei tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, le operazioni di ricerca avviate ieri sera a seguito della chiamata del 118, per l’ottantenne disperso nell’Isola di Tavolara.

L’uomo, infatti, si era allontanato per farsi una passeggiata lungo il sentiero che raggiunge la vetta di Punta Cannone, ma non ha fatto ritorno. Appassionato di attività outdoor e con un passato da arrampicatore ed escursionista, si trovava sull’isola in compagnia della moglie e di una coppia di amici.

Nella giornata di oggi, la centrale operativa del CNSAS della Sardegna ha condotto le operazioni di ricerca su un duplice fronte: in campo le squadre a terra, operative dalle 6:00 di questa mattina e i Tecnici di Elisoccorso per le perlustrazioni dall’alto.

In ricerca 12 tecnici provenienti dalle stazioni Alpine e Speleo di Sassari e Cagliari che, coordinati dal Centro di Coordinamento Ricerche (CCR), hanno perlustrato tutti i sentieri più battuti dagli escursionisti e quelli maggiormente impervi, proibiti ai più, comprese le aree di difficile accesso in prossimità della base militare.

La perlustrazione dall’alto, invece, è stata condotta anche oggi con l’equipaggio dell’80° Centro SAR del 15° Stormo di Decimomannu, a bordo dell’AB 212 dell’Aeronautica Militare. Partito da Decimomannu, ha effettuato i sorvoli per più di due ore, concentrandosi sulla zona di Punta Cannone, con ispezioni a diverse quote per verificare le zone maggiormente impervie ed esposte.

La squadra in volo e l’equipaggio erano costantemente in contatto con le squadre a terra e con il Centro di Coordinamento Ricerche (CCR) per le indicazioni sulle aree prioritarie da battere. Le ricerche dall’alto sono andate avanti fino alle 15:30, mentre sono proseguite ininterrottamente per tutto il giorno le ricerche con le squadre a terra.

Le operazioni svolte dai tecnici del Soccorso Alpino sono state pianificate e realizzate in coordinamento con tutte le altre forze in campo, ossia Aeronautica Militare, Guardia Costiera, Area Marina Protetta Tavolara e Vigili del Fuoco.

Le ricerche riprenderanno domattina alle 6.00.

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Questa primavera, la Compagnia La Cernita, dopo il successo di Bacu Abis Teatro 2017” che nel primo bimestre ha dato ad un ricco programma di laboratori, spettacoli e incontri presso il Teatro di Bacu Abis, festeggia i suoi primi otto anni di attività tirando le somme con una serie di nuove attività ed appuntamenti che, come da mission, hanno lo scopo di diffondere nel nostro territorio un “fare teatro” che ha come finalità il cambiamento sociale e una visione dell’arte come impegno civile e politico, libertà di espressione e testimonianza storica da tramandare.

Sono due le rassegne appena conclusesi al Teatro di Bacu Abis, entrambe realizzate con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, Ass.to alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e del comune di Carbonia.

“Una gita a Teatro”, rassegna di teatro ragazzi, da gennaio a giugno 2017, rivolta alle scuole dell’infanzia e del primo ciclo, nata in cooperazione tra la Cernita e gli Antas Teatro di San Sperate. In due anni sono stati realizzati 22 appuntamenti e ben dieci Istituti Comprensivi coinvolti provenienti da diversi comuni del Sulcis Iglesiente (da Sant’Anna Arresi sino ad Iglesias, da Villaperuccio sino a Portoscuso). Quest’anno “Una Gita a Teatro” si è conclusa il 6 giugno con la Scuola Primaria “E. D’Arborea” di Iglesias che all’interno del Teatro di Bacu Abis parteciperà alla visione di “Iqbal”, una produzione della Compagnia La Cernita. Il progetto nasce per diffondere una visione del Teatro come esperienza pedagogica ed artistica e per offrire un “momento speciale” vissuto all’interno di uno spazio teatrale con spettacoli capaci di parlare ai bisogni delle nuove generazioni e con occasioni d’incontro e confronto tra il giovane pubblico, gli insegnanti, gli artisti e gli organizzatori, perché il Teatro sia concepito come un’occasione di crescita e di scoperta di sé e dell’altro.

La seconda rassegna, “Teatro Civile, Teatro per la Memoria 2017”, per il momento ancora nella fase del Vol. 1, è iniziata al Teatro di Bacu Abis il 22 aprile con lezioni spettacolo, residenze artistiche e incontri laboratoriali, che hanno coinvolto numerose realtà del territorio operanti nel settore culturale e sociale: Istituto Comprensivo Deledda Pascoli di Carbonia, ANPI di Carbonia Iglesias, Rete R.U.A.S., Casa Emmaus di Iglesias, Associazione Diomira Onlus e gli artisti: Maurizio Saiu, Gerardo Ferrara, Monica Porcedda, Elio Turno Arthemalle, Adrì Fernandez e Andrea Rosas. I temi, rivolti alle giovani generazioni, vertono tutti sulla memoria e sui valori di libertà, democrazia, uguaglianza, multiculturalità, Resistenza e Costituzione.

Il Vol. 1 va a introdurre quella che sarà la seconda fase di “Teatro Civile, Teatro per la Memoria”, denominata Sud Ovest Teatro” e costituita dagli appuntamenti estivi che da quattro anni portano la Cernita a valorizzare i luoghi più suggestivi del territorio sulcitano come Arena Fenicia di Sant’Antioco, Castello di Salvaterra di Iglesias, Su Pranu di Portoscuso.

Per il mese di luglio la compagnia, in cooperazione con il Comune di Sant’Anna Arresi, si prepara anche per la “VI edizione di Sant’Anna Arresi Teatro”, Festival dal 22 al 28 agosto con un programma ricco di appuntamenti che a breve sarà comunicato.

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La Giunta regionale investe ancora su ricerca di base ed innovazione, e lo fa intrecciando tutte le risorse disponibili per spendere meglio e più rapidamente. I 30 milioni ottenuti con il Patto per la Sardegna sono stati programmati insieme ai 6,5 in dotazione quest’anno alla legge 7, dopo il confronto con la Consulta per la Ricerca, le Università, gli Enti pubblici, il partenariato economico. La delibera che specifica dove sono destinati i finanziamenti, è stata approvata dall’Esecutivo su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci. Altri 128 milioni sono programmati per investimenti delle imprese in ricerca e innovazione perché facciano sinergia con il sistema della ricerca.
«L’investimento sull’università è parte del disegno complessivo che riguarda tutta la filiera dell’istruzione: va dal grande e complesso progetto Iscol@, sia sul fronte dell’edilizia scolastica che su quello della didattica, ai 7 milioni per l’orientamento, finalizzati a combattere la dispersione universitaria – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Per questo, oltre a dare continuità alla legge 7, abbiamo fortemente chiesto e ottenuto che all’interno del Patto con il Governo ci fossero 30 milioni da poter indirizzare alla ricerca, puntando sull’innovazione. È un investimento sul presente, con risorse importanti, concrete e immediatamente spendibili. Vogliamo aiutare le nostre università e il nostro intero sistema della ricerca ad essere più competitivi, perché i nostri ragazzi possano dialogare alla pari con tutti.»
«Stiamo applicando anche qui il metodo della programmazione unitaria delle risorse: così riusciamo a evitare sovrapposizioni di interventi e duplicazioni della spesa, assicurando il miglior utilizzo sinergico di tutte le risorse – sottolinea Raffaele Paci -. Abbiamo lavorato a lungo con tutte le parti coinvolte per garantire l’uso migliore delle risorse e oggi mettiamo a disposizione tante importanti opportunità, anche per acquisire competenze scientifiche internazionali da spendere nel contesto regionale. E poi l’innovazione: la nostra vera, grande possibilità di far cadere le barriere geografiche e imporci con le nostre competenze a livello internazionale. Agroalimentare, aerospazio, industria 4.0: settori che vogliamo far crescere all’interno della strategia di specializzazione S3, allargando il concetto di innovazione che grazie al trasferimento tecnologico e alla rivoluzione digitale coinvolge anche i settori tradizionali della nostra economia.»
Saranno utilizzati su tre linee di intervento. La prima, 12 milioni: finanziamento di progetti di ricerca di base promossi dalle due Università della Sardegna, dalle Aziende del Sistema Sanitario e dagli Organismi nazionali di ricerca, aventi sede operativa in Sardegna (un bando da 6 milioni nel 2017 e un altro di pari importo nei prossimi mesi). La seconda, 6 milioni, prevede il finanziamento di Progetti Strategici di sistema e Grandi Infrastrutture a supporto del sistema regionale della ricerca: programma CESAR (Centro servizi di Ateneo per la ricerca) dell’Università di Cagliari (fino a 3 milioni); avvio di azioni sperimentali in agricoltura innovativa e per lo studio sulle malattie animali all’Università di Sassari (fino a 2 milioni); programma Sos Enattos all’interno del Patto per il Nuorese (fino a 1 milione). La terza tipologia stanzia infine 12 milioni su: prosecuzione del progetto CEEP (Centro di Eccellenza sull’Energia Pulita) a favore di Sotacarbo (sino a un massimo di 4 milioni); progetto ARIA sviluppato da INFN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e Carbosulcis per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura di ricerca presso la miniera di Monte Sinni, nel bacino carbonifero del Sulcis (fino a 1,4 milioni); Total Patient Management (TPM), progetto sperimentale di automazione in sanità a favore dei cittadini gestito in Sardegna da Inpeco e Crs4 (800 mila). Su questa linea restano da programmare 5 milioni e 800mila euro per attivare progetti di collaborazione con le imprese che servano ad attrarre in Sardegna nuove idee e competenze per arricchire ulteriormente il sistema regionale della innovazione.
Sarà finanziata con 500mila euro la mobilità in gruppi di ricerca internazionali dei giovani ricercatori sardi, che potranno poi mettere a disposizione della Sardegna le conoscenze acquisite. Ci sono anche 400mila euro per Visiting Professor/Scientist per attrarre negli Atenei sardi scienziati dall’estero, 300mila euro per il progetto Smart & Safe City, 1,7 milioni per Progetti di innovazione trasferibile (900mila euro all’Università di Cagliari, 800mila a quella di Sassari), 200mila per il Digital Innovation Hub per promuovere e coordinare insieme a Confindustria, al sistema camerale e alle Università l’innovazione delle imprese sarde. Ancora, tra gli interventi più rilevanti, 500mila euro per progetti di ricerca strategici in agricoltura, 900mila per la ricerca S3, la strategia di specializzazione intelligente, 400mila per la ricerca in area sanitaria, e infine 900mila euro per la Biblioteca Scientifica Regionale.

 

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Sabato mattina si svolgerà, a Domusnovas, la giornata conclusiva del progetto di promozione dell’educazione alimentare, nell’ambito della ricerca e della valorizzazione delle biodiversità del territorio regionale, promosso da Laore, in collaborazione con la rete di Imprese Ajo Impari e l’Istituto comprensivo statale di Domusnovas plesso di via Monti. Gli alunni e gli insegnanti illustreranno il risultato del lavoro Agri-didattico svolto in questo anno scolastico, dal mese di novembre 2016 al mese di maggio 2017.

Alle 15.30 si svolgerà un convegno aperto a tutti, dal titolo “Nuovi scenari di didattica innovativa“, nel corso del quale, dopo i saluti del sindaco di Domusnovas, Massimiliano Ventura, verrà presentato il progetto “Agricoltura 1.0” (Rete d’impresa Ajò Impari ed Insegnanti plesso via Monti). Sono previsti gli interventi di numerosi relatori: Paola Ugas, Agenzia Laore, su “Tutela biodiversità”; Martino Muntoni, Agris, su “Le Biodiversità Frutticole“; Grazia Villasanta, su “Il Paese che profumava di aranci”; Guy d’Hallewin, del CNR, su “Economia sostenibile nelle aree marginali della Sardegna”; un rappresentante del Gal Sulcis, su “Progetti rivolti all’educazione alimentare nelle scuole”; Marta Pau, su “Montegranatico: la bamca del grano a Domusnovas“; Maria Carmela Deidda, su “Biodiversità nei prodotti tipici della Sardegna”; e, infine, di un rappresentante del dipartimento delle Scienze della Vita e dell’Ambiente, su “Banca del germoplasma della Sardegna“.

Una delle aziende della rete “Ajo impari “ (fattoria didattica Pubusinu di Fluminimaggiore di Alessandro Massa) illustrerà il nuovo metodo innovativo in ambito di didattica in fattoria, con l’utilizzo di una piattaforma di social learning, metodo sperimentato grazie alla preziosa collaborazione di tutte le insegnanti e degli alunni della scuola di via Monti, a Domusnovas, e dell’assessore dell’ambiente del comune di Domusnovas, Ilaria Pisu. Durante e dopo il convegno, all’interno del Parco Scarzella, saranno visitabili una mostra di avicoli ornamentali, un laboratorio di trasformazione del latte in formaggio, un laboratorio sulla pasta fresca ed una degustazione di miele.

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Migliaia di persone sono attese a Carbonia domani 10 giugno e domenica 11 giugno per il “Festival delle Birre artigianali”. In queste ultime ore stanno arrivando a Carbonia decine di mastri birrai provenienti da tutto il territorio regionale e nazionale. Fervono i preparativi e l’allestimento degli stands, per quella che si configura come una delle principali manifestazioni sarde dedicate agli amanti della birra. Si registra la partecipazione straordinaria, in qualità di sponsor principale della manifestazione, dell’azienda tedesca KÜBACHER.

L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo Is Maistus Craft Beer, con il patrocinio del comune di Carbonia. L’evento avrà luogo nelle vie del centro di Carbonia. Il prologo (il Pre-Festival) è previsto per stasera, quando, al Lu Hotel si terrà una prima degustazione delle birre artigianali, cui farà seguito una cena. Nel corso della notte tra venerdì e sabato, i principali locali del centro cittadino potranno, in anteprima, cominciare a servire le birre artigianali.

«Esprimo la mia soddisfazione per una manifestazione che si annuncia all’insegna della buona birra e dello street food, accompagnati da spettacoli musicali e sportivi – ha detto il sindaco Paola Massidda -. Tutto ciò sarà reso possibile grazie al coinvolgimento delle associazioni cittadine e alla sinergia tra i principali locali del centro storico. Siamo veramente contenti che Carbonia possa essere la sede di un evento così importante per l’intero tessuto produttivo locale.»

«L’iniziativa avrà come principale tema il connubio tra birra, spettacolo e sport – ha aggiunto l’assessore comunale del Bilancio e delle Attività Produttive Mauro Manca -. Il Festival delle birre artigianali prevede, infatti, una serie di eventi sportivi e di spettacolo collaterali: dal calcetto alla mountain bike, dallo stand del kite surf alla guida della Vespa e tanto altro. Si tratta di un’offerta integrata, che ci auguriamo possa trovare positivo riscontro tra i cittadini di Carbonia e i numerosi turisti che arriveranno in città. Siamo convinti che questo evento “Is Maistus/Craft Beer” possa avere un indotto positivo per la città di Carbonia dal punto di vista turistico e commerciale. A proposito di indotto, segnalo che l’iniziativa coinvolgerà anche diversi bed and breakfast cittadini, in cui alloggeranno i birrai nelle notti di venerdì, sabato e domenica.»

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Martedì 13 e mercoledì 14 giugno 2017 le squadre di Abbanoa eseguiranno un importante intervento di manutenzione nel serbatoio di accumulo in località Sa Scrocca, al servizio del comune di Calasetta. I lavori sono stati divisi in due distinte giornate per evitare quanto più possibile cali di pressione o temporanee interruzioni dell’erogazione: si interverrà infatti martedì nella prima vasca d’accumulo e mercoledì nella seconda. In questo modo sarà sempre operativa una vasca per garantire l’erogazione nelle rete idrica comunale.

Le squadre di Abbanoa procederanno ad eseguire opportune regolamentazioni per evitare disservizi.

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Mare e Miniere 2017 entra nel vivo con la serie di Seminari di Musica, Canto e Danza Popolare che si terranno dal 26 giugno al 2 luglio 2016 a Sant’Antioco presso la Scuola Media “Mannai” in via Salvo D’Acquisto. Artisti di grande levatura, protagonisti di ricerca, studio e sperimentazione, attraverso lezioni frontali daranno la possibilità di entrare in contatto con una visione nuova e colta della musica popolare, approfondendo i vari aspetti che caratterizzano le pratiche attuali degli strumenti, delle tecniche vocali e coreutiche tradizionali, partendo dall’apprendimento di brani e danze legate al repertorio della musica popolare.

Nel corso della rassegna è previsto un ricco programma di spettacoli serali, che si aprirà il lunedì 26 Giugno alle ore 21,30 presso il Giardino dell’Acropoli con il concerto con cumbidu che vedrà protagonista Peppe Voltarelli, uno dei più emblematici esponenti della cultura e della canzone d’autore italiana, il quale proporrà i brani tratti dal suo ultimo album “Voltarelli Canta Profazio” che gli ha fruttato la Targa Tenco nel 2016 come miglior interprete. Sarà l’occasione per ascoltare brani come “La leggenda di Colapesce”, “Qui si campa d’aria”, “A lumèpaisi” e “Mafia e parrini” tratti dal repertorio del conterraneo Otello Profazio, leggenda vivente della musica folk italiana. Durante la serata, in un angolo del giardino, Marco Corda preparerà gustosissimi formaggio e ricotta che a fine concerto verranno offerti al pubblico con un buon bicchiere di vino della Cantina Sociale Sardus Pater di Sant’Antioco.

Il giorno seguente, alle ore 21,30, il Giardino dell’Acropoli ospiterà uno degli eventi più importanti dell’edizione 2017 di Mare e Miniere: il concerto di Carlo Rizzo e Lucilla Galeazzi che si ritroveranno ad esibirsi insieme a distanza di diversi anni. Il percussionista italo-francese e la cantante umbra saranno protagonisti dell’incontro con il giornalista Jacopo Tomatis che si terrà il 28 giugno alle 21,30 presso il Forte Su Pisa. A seguire Rachele Colombo accompagnata da Domenico Santaniello e Marco Rosa Salva presenterà dal vivo il suo ultimo album “Cantar Venezia – Canzoni da battello del 700”.

Il 29 giugno, alle 21,30, il Giardino dell’Acropoli farà da cornice al concerto del Trio Correnteza composto dal Gabriele Mirabassi (clarinetto), Roberto Taufic (chitarra) e  Cristina Renzetti (voce), tre musicisti amanti e profondi conoscitori dell’universo musicale brasiliano, che proporranno un viaggio attraverso il songbook di Antonio Carlos Jobim e i classici della bossanova. Il 30 giugno alle ore 19,30 presso il Palazzo del Capitolo si terrà la Masterclass con Cuncordu e Tenore di Orosei che saranno protagonisti, al fianco di Simonetta Soro, anche di “Persiane Azzurre” produzione originale di Mare e Miniere dedicata alle voci dei poeti sardi contemporanei. Lo spettacolo mette a confronto diretto il canto poetico più antico della nostra terra e le voci dei poeti sardi viventi, che esprimono la complessità e le sfaccettature della realtà attraverso la scrittura poetica. Un confronto che ci porta in una direzione inattesa: perché se da un lato conosciamo la graniticità della tradizione, sappiamo anche che la sua longevità risiede proprio nella capacità di aprirsi verso nuovi contenuti, così come la sfida della contemporaneità non è solo elaborazione del nuovo, ma costante ricerca e confronto delle tracce della memoria. Suoni antichi e nuove parole, nell’intento di costruire un percorso che intreccia costantemente passato e presente, memoria e visioni del futuro. Concluderà la serata, Oud.org con Ziad Trabelsi & Alessandro D’Alessandro, rispettivamente oud e voce dell’Orchestra di Piazza Vittorio ed apprezzato organettista con Orchestra Bottoni e Canio Loguercio.

La serata del 1 luglio prenderà il via alle 21,30 con il giornalista Walter Porcedda che presenterà il libro “Bob Dylan” curato da Salvatore Esposito, mentre a seguire si terrà il concerto che vedrà protagonisti i docenti e tutti i partecipanti ai seminari.

La rassegna si concluderà il 2 luglio, alle ore 21,00, presso le Cantine Sardus Pater, con il concerto “Cantar col vino”, con Nando Citarella, Duo Bottasso e Luigi Lai, al quale seguirà una degustazione di vini prodotti dalla cantina. Ad arricchire il programma delle varie serate saranno anche gli interventi a sorpresa dei vari docenti dei seminari e i balli in piazza fino a tarda notte. Insomma, Mare e Miniere si conferma come un’esperienza davvero imperdibile, da vivere intensamente tra musica, cultura e straordinarie bellezze di luoghi in cui è possibile riscoprire l’antico fascino del Mediterraneo, nei suoi angoli più nascosti e spettacolari.