4 August, 2024
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Accordo raggiunto tra l’assessorato della Sanità e le organizzazioni sindacali sulla mobilità del personale delle Aziende sanitarie della Sardegna.
Al termine di un lungo confronto con Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Fsi, Nursind e Nursing Up, dall’assessorato (rappresentato dal direttore generale, Giuseppe Sechi, e dal capo di Gabinetto dell’assessore Arru, Gianni Salis) è arrivato l’impegno a dare immediatamente indirizzi alle Aziende sanitarie sul dimensionamento del personale, avviato dall’ ATS e che dovrà concludersi entro il 30 giugno; sullo sblocco della mobilità extra-regionale e delle mobilità compensative intra-aziendali e inter-aziendali.
L’assessorato si è impegnato, inoltre, a presentare entro venti giorni una bozza di proposta da sottoporre al tavolo tecnico per la definizione di criteri trasparenti per la mobilità del personale, connessa ai processi di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie e fatta salva l’autonomia della contrattazione aziendale.

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La Polizia Locale del comune di Carbonia prosegue l’attività di controllo della velocità, per prevenire gli incidenti stradali e garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni.

Nel sito www.comune.carbonia.ci.it , sezione Servizi comunali – Servizio Polizia locale – Avvisi, è disponibile il calendario dei controlli sulla velocità, per i mesi di giugno – luglio 2017, che saranno effettuati tramite dispositivi mobili, comunemente noti con il nome di autovelox.

Le postazioni di controllo, come prescritto dalla legge, saranno indicate dall’apposito segnale stradale con la scritta “Polizia municipale Carbonia – Controllo elettronico della velocità”.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata in presenza e sotto il controllo del personale della Polizia locale di Carbonia.

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Nausdream, startup basata a Cagliari, raccoglie investimenti per 230mila euro con l’ingresso in società di Barcamper Ventures, fondo di proprietà della Primomiglio Sgr. Il fondo ha sottoscritto un primo aumento di capitale di 120mila euro nel giugno 2016. Nausdream opera nel mercato delle esperienze turistiche: escursioni in barca, cene e aperitivi a bordo, attività sportive in mare, piccoli tour e boat&breakfast. Il tutto rivolto alle principali destinazioni balneari internazionali. Attualmente sono prenotabili sul suo sito e nei partner commerciali oltre 500 esperienze in oltre venti località di Mediterraneo, Asia ed America Latina. «Un’ulteriore pregiata conferma della bontà della contaminazione multidisciplinare e dalla cultura imprenditoriale offerta dal ContaminationLab dell’Università di Cagliari» commentano Annalisa Bonfiglio e Chiara di Guardo, pro rettore all’Innovazione e direttore scientifico del CLab-UniCa.

Nausdream è nata nel Contamination Lab di Cagliari, è stata fondata da Maria Antonietta Melis, Ousmane Dieng, Giuseppe Basciu e Marco Deiosso. È sul mercato dal maggio 2016 e ha ospitato oltre 3.300 clienti, connettendo turisti e residenti in Italia, a Phuket (Tailandia), nelle Baleari (Spagna) e a Porto Rico (Caraibi). Il team di Nausdream (età media 25 anni), ha iniziato la sua attività con Barcamper ventures grazie alla competition “Cipnes Barcamper Challenge”, organizzata da dpixel con il Cipnes di Olbia. Ha partecipato al programma di accelerazione Barcamper di Bologna. Durante il percorso Nausdream è stata selezionata tra centinaia di competitor, come prima e unica startup italiana a Parallel18, programma di attrazione di startup Usa ed internazionali promosso dal governo del Porto Rico.

«Con l’investimento di Barcamper ventures avremo le risorse per creare e consolidare gli accordi distributivi con i partner turistici, dalle compagnie di crociera, ai tour operator sino alle online travel agencies. È fondamentale – dice Marco Deiosso Ceo&co-founder di Nausdream – impiegare le risorse nelle principali destinazioni marittime: a oggi copriamo Italia, Spagna, Caraibi e Thailandia. Ci stiamo preparando per la scalata nel Mediterraneo, nel Centro America e nel Sud est asiatico». Con l’aumento di capitale Antonio Concolino, partner di Barcamper Ventures e a.d. Primomiglio Sgr, entra nel Cda societario affiancando Marco Deiosso e Gian Luca Puggioni, manager della holding di investimenti Azimut, che sarà il presidente. «Crediamo in questo settore, il team di Nausdream ci ha convinto nel programma di accelerazione. Da questa attività – dice Gianluca Dettori, partner di Barcamper ventures e presidente di Primomiglio Sgr – è nata una nuova strategia di crescita che si sta dimostrando molto efficace. Nausdream rappresenta la strategia di investimento di Barcamper ventures. Lo scouting sul territorio sardo, con il supporto di Cipnes Olbia e gli partner, procede al meglio.»

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I Riformatori sardi tornano all’attacco della Giunta regionale sulla gestione della Sanità pubblica. «Il sistema sanitario isolano è sempre più malato, a oltre cinque mesi di distanza dall’istituzione dell’Ats nulla è cambiato, i costi sono aumentati e i servizi ridotti. E’ ora che la Giunta riferisca in Consiglio. In mattinata abbiamo presentato una mozione – annuncia il consigliere regionale Michele Cossa – chiediamo a Pigliaru di riferire in Aula sulla situazione del sistema sanitario e sugli interventi necessari per invertire la rotta».

«I dati sono catastrofici – aggiunge il coordinatore regionale Pietrino Fois – la sanità oggi si regge grazie alla dedizione di medici e infermieri. Si vive alla giornata senza programmazione e indirizzo». «Ciò che spaventa è l’immobilismo della Giunta – sottolinea il consigliere Luigi Crisponi – il sistema è in difficoltà e non si riesce a individuare la terapia per curarlo. Non si riesce a intervenire nemmeno su questioni specifiche. Nel 2014 il Consiglio ha approvato una legge sull’endometriosi per garantire cure ed esenzioni dai farmaci alle donne colpite dalla malattia. Ad oggi l’assessorato non è riuscito ad approvare le linee guida.»

«La Giunta oltre al peccato originale di considerare troppo esosa la spesa sanitaria, commette anche i peccati di gola, accidia ed ignavia – dice Franco Meloni – si pensava di risolvere tutto con l’istituzione dell’Ats, passaggio da noi stessi auspicato per la centralizzazione degli acquisti e la gestione del personale, ma la realtà è ben diversa. Oggi si pensa a distribuire direzioni generali e di servizio (gola); si trascurano i servizi territoriali con situazioni al di sotto degli standard di un paese civile come in Gallura (ignavia); si riducono i posti letto in alcuni territori senza pensare a servizi alternativi (accidia).»

Secondo Franco Meloni, il costo complessivo della sanità è commisurato alle esigenze geografiche e di distribuzione della popolazione sarda: «3,2 miliardi non sono troppi – afferma Franco Meloni – è vero che si potrebbe rimediare ad alcuni sprechi ma non si può paragonare il sistema sardo a quello delle altre regioni come la Lombardia e l’Emilia dove gli ospedali servono grossi bacini d’utenza a costi inferiori. I soldi vanno spesi bene, garantendo servizi e prestazioni di qualità ».

Sotto la lente d’ingrandimento dei Riformatori sardi, l’iter della riforma della rete ospedaliera. «Serve un pronunciamento del Consiglio senza il quale ogni atto è illegittimo, la riforma è bloccata per le divisioni interne alla maggioranza e per le critiche dell’opposizione – ricorda Franco Meloni – in questi mesi abbiamo assistito allo spostamento e alla chiusura di numerosi servizi. Chi lo ha deciso? La struttura dell’Areu potrebbe funzionare ma nei fatti è ancora un oggetto misterioso. Ancora non è stato nominato il direttore, nella migliore delle ipotesi ci vorrà almeno un altro anno e mezzo perché entri a pieno regime».  

Non meno critico il giudizio sul Mater di Olbia: «Non capiamo ancora perché si è scelto di affidarsi alla Fondazione del Qatar invece di ricorrere a una gara internazionale – ha detto Franco Meloni – l’ospedale doveva aprire nel 2016 ma, salvo ulteriori sorprese, aprirà a fine 2018».

Una situazione complessiva disastrosa, secondo i Riformatori sardi, un quadro allarmante che impone un dibattito in Aula. «Il Consiglio regionale ha il dovere di affrontare il tema – conclude il capogruppo Attilio Dedoni – c’è necessità di un ampio dibattito. L’Assemblea deve inoltre pronunciarsi sul futuro della Commissione d’inchiesta sui costi della sanità da me presieduta. La politica ha il dovere di dire se deve continuare la sua indagine o se invece deve fermarsi».

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Sono sempre più forti le preoccupazioni sul futuro della Portovesme srl, sulla quale incombe lo spettro della chiusura, dopo la fermata dei forni dell’impianto Waelz, una scelta obbligata, in attesa del via libera alla nuova discarica di Genna Luas, per il quale mancano i pareri del Genio civile e del ministero dei Beni culturali, come è emerso in occasione dell’ultima conferenza dei servizi. A rischio ci sono oltre 1.200 lavoratori.

«Si pregiudica così una delle industrie strategiche per il territorio – denuncia il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu -. Si tratta di ostacoli dettati da questioni meramente demagogiche, con il solo fine di impedire l’attività produttiva. E’ assurdo che la giunta ostacoli lo sviluppo di una delle realtà più importanti nell’Isola. Non è concepibile che il Sulcis Iglesiente possa subire nel silenzio della politica l’epilogo drammatico di questa vertenza. E’ impensabile che si tergiversi ancora sulla Portovesme Srl. La conferenza dei servizi dovrebbe porre le basi per evitare la chiusura dello stabilimento impegnato nella produzione di piombo e zinco. Non c’è più tempo da perdere. E’ in gioco – conclude Gianluigi Rubiu – il destino di migliaia di dipendenti, che puntano sul rilancio produttivo del polo industriale del Sulcis.»

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I cittadini di Portoscuso domenica andranno a votare per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale.

Cinque anni fa le liste presentate furono ben cinque, quest’anno sono state presentate solo due liste, con relativi candidati alla carica di sindaco e alla carica di consigliere comunale (complessivamente 32) per le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno.

Il sindaco uscente Giorgio Alimonda anche questa volta è il candidato della lista “Portoscuso insieme” ed avrà come concorrente uno dei quattro di cinque anni fa, Rossano Loddo, candidato della lista “Portoscuso nel cuore”.

Di seguito, tutti i candidati delle due liste.

Lista “Portoscuso insieme”. Candidato a sindaco: Giorgio Alimonda. Candidati alla carica di consigliere comunale: Ignazio Atzori, Stefano Ansaldi, Enrico Atzei, Simona Cappai, Ilaria Dessì, Maria Beatrice Fadda, Salvatore Fois, Roberto Maccioni, Elena Marras, Sara Marrocu, Orietta Mura, Attilio Sanna, Alessio Santus, Attilio Valdes, Ernesto Valdes, Marinella Valdes.

Lista “Portoscuso nel cuore”. Candidato a sindaco: Rossano Loddo. Candidati alla carica di consigliere comunale: Stefano Ariu, Luca Biggio, Federico Cau, Simone Cherenti, Susanna Cuccu, Luca Deidda, Davide Fois, Marinella Rita Grosso, Ilaria Infantino, Marzia Loddo, Erminio Melis, Oriano Melis, Maurizio Nuscis, Laura Serci, Sabrina Tuveri, Daniela Vinci.

Nadia Pische ha intervistato i due candidati alla carica di sindaco, Giorgio Alimonda e Rossano Loddo.

 

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E’ stata presentata stamane una proposta di legge (primo firmatario il consigliere Paolo Zedda, Art.1-Sdp) su “Utilizzo dei farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche nell’ambito del servizio sanitario regionale”. L’obiettivo è disciplinare l’uso terapeutico e la produzione della cannabis ed aprire un varco nel verso della legalizzazione della marijuana.

«L’utilizzo della cannabis per finalità terapeutiche è lecito in Italia – ha dichiarato Paolo Zedda – serve però che la Regione sarda approvi le norme di attuazione come hanno fatto già Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana, Emilia Romagna e Puglia, per garantirne l’acquisto a carico del sistema sanitario nazionale.»

I proponenti gli 11 articoli di cui si compone il provvedimento (Paolo Zedda, Daniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto di Art.1-Sdp; Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Mondo Perra, dei Popolari Socialisti; Alessandro Collu, Rossella Pinna e Gianmario Tendas del Pd; Emilio Usula e Annamaria Busia del Misto) stimano che nell’Isola possano essere assistiti circa 25mila pazienti contro i circa cento che attualmente possono utilizzare i farmaci cannabinoidi con effetto analgesico, antiematico, antianoressico o miorilassante.

«In Sardegna soltanto cinque farmacie – ha spiegato Paolo Zedda – hanno a disposizione il principio attivo della cannabis ma lo Stato ha introdotto il prezzo di vendita bloccato a 9 euro al grammo che è più basso di quello sostenuto dai farmacisti per l’acquisto, a cui si devono aggiungere le spese di confezionamento e trasporto». In Italia si producono, presso l’autorizzato istituto farmaceutico militare di Firenze, circa 100 chilogrammi di cannabis per uso terapeutico ma il fabbisogno potenziale solo nell’Isola sarebbe di almeno 250 chili.

A favore del provvedimento si è pronunciato il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Mondo Perra, che ha ricordato le 57mile firme depositate nel parlamento a favore della legalizzazione della cannabis, per iniziativa dei Socialisti e dei Radicali, nonché l’impiego dei cannabinoidi nelle terapie del dolore e antitumorali.

Pieno sostegno anche da Luca Pizzuto che, insieme con Gavino Sale (Irs, primo firmatario della mozione discussa e respinta recentemente in Aula per l’impiego della cannabis anche per finalità ludiche), hanno auspicato non solo l’approvazione delle norme inerenti l’uso terapeutico della cannabis ma anche una sperimentazione della legalizzazione della marijuana in Sardegna.  

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Ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni amministrative. Domenica Carloforte eleggerà. il nuovo sindaco e il Consiglio comunale per i prossimi cinque anni. Il sindaco uscente Marco Simeone si ripresenta con la lista “Carloforte oltre il 2000”, a contendergli la conferma e il terzo mandato (non consecutivo) saranno Salvatore Puggioni, candidato della lista “Carloforte Rinasce”, e Salvatore Biggio, candidato della lista “Isola di San Pietro”. Tre candidati alla carica di sindaco e 48 candidati alla carica di consigliere comunale.

Di seguito, le tre liste con tutti i candidati:

Lista “Carloforte oltre il 2000”. Candidato a sindaco: Marco Simeone. Candidati alla carica di consigliere comunale: Francesca Aste, Cesare Biggio, Attilio Borghero, Luz Elena Castano, Nunzia Cimmino, Daniela Concas, Carla Demelas, Luigi Feola, Mariano Froldi, Walter Lalli, Roberto Leinardi, Francesca Leone, Cesare Luxoro, Francesco Opisso, Renzo Rivano, Pierpaolo Porcedda.

Lista “Carloforte Rinasce”. Candidato a sindaco: Salvatore Puggioni. Candidati alla carica di consigliere comunale: Aureliana Curcio, Elisabetta Di Bernardo, Antonio Ferraro, Francesco Granara, Gian Franco Grosso, Aureliana Magai, Luigi Migliaccio, Massimo Pala, Gianluigi Mario Penco, Pier Tita Poma, Giambattista Repetto, Cesare Rombi, Stefano Rombi, Sandra Saporito, Angela Marina Strina e Gianni Verderosa.

Lista “Isola di San Pietro”. Candidato a sindaco: Salvatore Biggio. Candidati alla carica di consigliere comunale: Peppino Concas, Giovanni Melis, Anna Maria Valentina Gigli, Giannina Pina Granara, Jennifer Madeddu, Angela Marchetti, Graziella Masala, Giovanni Modaffari, Romualdo Nieddu, Maria Gabriella Olanda, Lorenza Maria del Pilar Parodo, Giuseppe Pascale, Antje Susanne Rath, Anna Maria Scopelliti, Maria Tavella e Carlo Emanuele Volpe.

Nadia Pische ha intervistato i tre candidati alla carica di sindaco: Salvatore Puggioni, Salvatore Biggio e Marco Simeone.

 

 

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«E’ a dir poco allucinante che la politica regionale, per questioni burocratiche assurde, stia portando alla chiusura dello Portovesme srl.»

A sostenerlo è Alessandro Massidda, segretario della Fialc Cisal.

«La Portovesme srl, è l’unica grossa azienda rimasta ancora in piedi e continua a garantire migliaia di buste paga, nel territorio tra i più poveri dell’intero paese, a causa di una devastante disoccupazione – aggiunge Alessandro Massidda -. E’ inaccettabile che si stia rischiando, che le autorizzazioni per la nuova discarica, possano arrivare troppo tardi. Questo territorio, non può più permettersi la perdita nemmeno di un solo posto di lavoro, e in questo caso parliamo di migliaia di posti di lavoro.»

«La tensione è sempre più alta, e il governo regionale, con la sua azione, decisamente poco incisiva, sta seriamente rischiando di far esplodere una bomba sociale, perché un altro colpo del genere, cioè, la chiusura dell’ennesima realtà produttiva, il nostro territorio non sarebbe in grado di sopportarlo, e si potrebbe addirittura mettere seriamente a rischio lo stesso ordine pubblico – conclude il segretario della Fialc Cisal -, se questa vicenda non venisse risolta prima che la fabbrica possa avviare la fermata degli impianti.»

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Moby e Tirrenia sono partner del Rally Italia Sardegna 2017, tappa italiana del World Rally Championship della Fia e grande competizione automobilistica che, da oggi all’11 giugno, vedrà in primo piano le strade dell’Isola.

Moby e Tirrenia hanno garantito il trasferimento del personale addetto all’assistenza e all’organizzazione del Rally dal continente all’Isola, e altrettanto faranno a manifestazione conclusa, fino al prossimo 13 giugno, assicurando gli spostamenti sulle tratte Olbia-Genova, Porto Torres-Genova, Olbia-Livorno e Olbia-Civitavecchia. Nel complesso, alla fine saranno coinvolti migliaia di passeggeri e veicoli (inclusi i mezzi commerciali).

«Il Rally Italia Sardegna è orgoglioso di avere delle partnership prestigiose, dei brand famosi che lavorano quotidianamente per favorire la promozione della Sardegna, intento comune con quello della nostra gara – dichiara Antonio Turitto, coordinatore generale del Rally Italia Sardegna -. Il rally attira molto pubblico, che arriva sull’Isola con ogni mezzo, sapere che vi sono delle realtà professionali importanti che favoriscono questo afflusso garantisce serenità nella pianificazione ed organizzazione dell’evento.»