5 August, 2024
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La Giunta regionale ha approvato oggi la riqualificazione dell’area del vecchio tracciato ferroviario del Sulcis. Si tratta di circa 40 km che attraversano i comuni di Siliqua, Narcao, Nuxis, Villaperuccio e Santadi che saranno recuperati con la realizzazione di un tracciato ciclabile. Per la conservazione e il recupero dei valori paesaggistici della Ferrovia storica sulcitana sono disponibili ottocentomila euro, provenienti dalle sanzioni delle violazioni paesaggistiche.
«La ferrovia ed il suo patrimonio architettonico – sottolinea l’assessore Cristiano Erriu – rientrano tra i beni identitari con il riconoscimento dei valori paesaggistici e la sperimentazione di un nuovo utilizzo con finalità turistiche, in piena coerenza con le norme del PPR. In quest’ottica, sarà stipulato un Accordo di programma tra la Regione, i Comuni interessati e la Provincia del Sud Sardegna, individuata quale capofila per l’attuazione dell’intervento. Il progetto ‘Percorrere il territorio’ riassume in pieno lo spirito di questa delibera: il tracciato ferroviario storico, infatti, mette in connessione ambiti di paesaggio costieri e aree interne. Il modello potrà poi essere replicato su altri territori dell’Isola:»
L’attività di ricognizione dei tracciati ferroviari storici è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’ARST, che ha consentito di differenziare le linee dismesse da quelle ancora in esercizio. Il lavoro farà parte integrante del Piano paesaggistico esteso agli ambiti di paesaggio non costieri. Tra i primi tratti individuati vi è la linea ferroviaria a scartamento ridotto Siliqua-Calasetta, inaugurata nel 1926 e dismessa tra il 1968 e il 1974. Si caratterizza per la riconoscibilità del tracciato, la presenza di numerosi viadotti, ponti, stazioni minori e caselli. Già percorso da escursionisti e mountain biker, il tracciato verrà messo in sicurezza e reso fruibile a partire dal tratto di Siliqua, per attraversare i territori di numerosi Comuni del Sulcis, in un contesto ad alta valenza ambientale, paesaggistica e culturale. Lungo l’intero tracciato sono presenti numerosi beni paesaggistici e identitari, tra cui il castello di Acquafredda, il Parco regionale di Gutturu Mannu e il lago di Mont’e Pranu.

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Gli assessori degli Affari Generali Filippo Spanu e degli Enti Locali Cristiano Erriu hanno affrontato con l’amministratore delegato di Infratel Salvo Lombardo e con Chicco Porcu, componente del Cda della società in house del ministero dello Sviluppo economico, questioni specifiche che riguardano l’attuale programma di interventi in 313 comuni, in fase di attuazione, e il piano appena finanziato con 83 milioni di euro per il progetto di diffusione della rete in fibra ottica nel territorio regionale.
«Sulla base delle indicazioni del presidente Pigliaru – ha dichiarato Filippo Spanu – vogliamo dare ulteriore slancio al progetto della banda ultralarga e rendere così operativi in tempi rapidi i nuovi servizi di connettività che rappresentano per i territori un sicuro fattore di sviluppo e di crescita sociale ed economica.»
Tre i punti esaminati nel corso in tre distinti tavoli tematici: il ruolo delle imprese sarde nelle procedure di gara, l’iter autorizzativo per le opere da realizzare nei comuni e il cablaggio delle aree industriali.
Per dare impulso all’iter dei permessi amministrativi che in alcuni casi stanno frenando i lavori nei comuni delle aree rurali sono state analizzate tutte le criticità esistenti. Al tavolo hanno preso parte, oltre agli assessori, i direttori degli Affari Generali e dell’Urbanistica Antonello Pellegrino ed Elisabetta Neroni, i rappresentanti dell’Anci, delle Province e degli enti che devono rilasciare nulla osta e autorizzazioni. In particolare verrà convocata una conferenza di servizi e saranno attuate, laddove sia consentito, procedure semplificate.

«Vogliamo ricondurre a una governance unitaria, che farà perno sulla direzione dell’assessorato dell’Urbanistica, tutto il processo autorizzativo. I problemi vanno risolti in modo coordinato per raggiungere l’importante traguardo di dotare i comuni di infrastrutture fondamentali per il loro sviluppo», ha spiegato l’assessore Erriu -. I principi di semplificazione amministrativa, recepiti in pieno anche dalla Regione, prevedono un percorso con tempi più stretti per le autorizzazioni relative alle reti del sottosuolo. Con questo sistema i lavori per la posa delle reti in fibra ottica potranno subire una netta accelerazione.»
L’assessore Spanu ha voluto dare immediata risposta alle piccole e medie imprese sarde che avevano chiesto di essere messe nelle condizioni di partecipare alle procedure di selezione per i lavori nei comuni (in totale 77) non inclusi negli interventi di infrastrutturazione in corso dal 2016.
Dai vertici di Infratel sono giunte ampie rassicurazioni. In particolare, l’amministratore delegato della società in house del Mise ha chiarito ai rappresentanti del mondo produttivo che, per le imprese isolane, si aprono tre strade in vista del nuovo bando: la partecipazione, in forma aggregata, alla selezione; la partecipazione alla gara promossa dal soggetto concessionario che deve riservare uno spazio adeguato ad altre imprese; la realizzazione dei lavori nella fase di sub-appalto su cui Infratel eserciterà un controllo stringente per contrastare eventuali violazioni delle norme.
Nelle prossime settimane saranno organizzati momenti di approfondimento per informare, in modo puntuale, il sistema delle imprese sui contenuti e sulle modalità del nuovo bando per lo sviluppo della banda ultralarga.
24 comuni sono stati raggiunti, grazie al progetto promosso dalla Giunta Pigliaru, dalla nuova rete in fibra ottica. In altri 110 i lavori sono in una fase molto avanzata. In tutti gli altri, dopo aver fatto chiarezza su permessi e autorizzazioni, i tempi di realizzazione delle opere potrebbero sensibilmente ridursi con l’obiettivo di chiudere tutti i cantieri nei primi mesi del 2018.

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Procedono secondo il programma stabilito le fasi legate alla Metanizzazione della Sardegna, così come previsto dal Piano Energetico Regionale e dal Patto per la Sardegna siglato nel luglio dello scorso anno con il Governo. Il “cuore” della Metanizzazione è la realizzazione della Dorsale di trasporto del gas, la cui opera è stata già inserita nella rete nazionale dei gasdotti con decreto del MISE firmato nel gennaio di quest’anno.
La Regione ora intende accelerare i tempi di realizzazione. Oggi la Giunta, su proposta dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha deciso di attribuire al Servizio Energia dell’Assessorato la competenza gestionale dei procedimenti amministrativi che riguardano l’autorizzazione unica del tratto regionale della Dorsale. Per quanto riguarda il tratto nazionale, invece, l’autorizzazione unica è di competenza del MISE. Le misure di raccordo tra i diversi iter, nazionale e regionale, saranno adottate dalla Direzione generale dello stesso assessorato. Per dare maggiore impulso alle diverse procedure, sarà inoltre costituito all’interno dell’assessorato Industria un gruppo di lavoro tecnico-istruttorio. «Sulla metanizzazione stiamo andando avanti secondo il piano condiviso con il governo – ha detto l’assessora Piras -. Questa delibera mette ordine nel complesso iter amministrativo del progetto e cerca di semplificare al massimo la procedura autorizzativa. Su questo percorso di accelerazione procedurale siamo in linea con il MISE».

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Domani, mercoledì 31 maggio, dalle 15.30, al Crea-UniCa – Centro servizi di ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità-Università Cagliari, via Ospedale n. 121, Cagliari – i ricercatori dell’ateneo del capoluogo incontrano le imprese: tassello fondamentale per sviluppo del territorio e continuo rafforzamento con il mondo dell’accademia. La terza edizione di UniCa&Imprese – evento nato del 2015 – punta a favorire l’incontro e la collaborazione tra ricerca universitaria e tessuto imprenditoriale. L’iniziativa è curata da Annalisa Bonfiglio (pro rettore Innovazione e territorio) e Chiara Di Guardo (direttrice Crea). Alle 18.30, sono previsti gli interventi del rettore, Maria Del Zompo, dell’assessore regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, dell’assessore comunale Attività produttive, Marzia Cillocu.

L’inaugurazione del Crea-UniCa coincide con Unica&Imprese. Il Centro servizi di ateneo per l’innovazione e l’imprenditorialità sorge per gestire i numerosi e variegati progetti che coinvolgono l’insieme dei settori scientifico-disciplinari condotti e sostenuti dall’Università di Cagliari. Tra questi, il Contamination Lab UniCa, volto alla promozione della cultura di impresa e indicato come best practice dal ministero dell’Economia, e il Contamination Up rivolto all’incubazione universitaria.

Gli imprenditori – in rappresentanza di oltre cento aziende – incontrano 46 docenti-ricercatori che danno informazioni sulla collaborazione con l’Università. Inoltre, viene presentato un set di servizi e opportunità: dallo sfruttamento della proprietà intellettuale al job placement, dai dottorati di ricerca in azienda ai finanziamenti per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. I ricercatori illustrano temi, know how, prototipi e provengono dalle principali aree scientifico-disciplinari dell’ateneo. Sardegna Ricerche e assessorato regionale Programmazione descrivono servizi e opportunità di finanziamento per le imprese. Agenzia Laore e assessorato regionale Agricoltura parlano dei Bandi su multifunzionalità e innovazione (fondi del PSR 2014/2020). Jeca (Junior enterprise Cagliari), associazione con un format diffuso nei principali atenei italiani, prende parte ai lavori con lo scopo di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, rendendoli protagonisti nello svolgimento di reali progetti con aziende. Tra le oltre cento aderenti, si segnala la presenza di Sardex, Space, Endando, Sartek.

Il Crea ospita una mostra fotografica che racconta alcuni momenti della ricerca all’Università di Cagliari. Inoltre, si tiene un contest artistico – riservato agli studenti dei corsi di laurea, laurea magistrale, dottorato, specializzazione, master dell’ateneo – sul rapporto tra creatività, innovazione e imprenditorialità. Le opere concorrono a: 1) Premio giuria esperti: tre premi in denaro da cinquecento, mille e millecinquecento euro; 2) Premio social: dà la possibilità di esporre l’opera nella galleria Ab Factory (via Alagon, Cagliari) e di organizzare una mostra personale negli spazi del Crea-UniCa.

Alle 19.00, il Manuela Mameli Quintet si esibisce nel giardino situato in via Ospedale, tra il Crea-Unica e il Palazzo delle scienze. Il giardino è stato riassestato per l’occasione e messo a disposizione della popolazione universitaria e della città.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando di concorso per l’assegnazione dei contributi integrativi per il pagamento dell’affitto della casa/appartamento/alloggio di residenza (art. 11, comma 3, Legge 431 del 9 dicembre 1998), per l’Annualità 2017.

Possono partecipare i cittadini e le cittadine residenti nel comune di Carbonia in possesso dei requisiti previsti dal bando, titolari di contratti di locazione (affitto) – ad uso residenziale – di alloggi di proprietà privata che si trovano nel comune di Carbonia e che risultano occupati come abitazione principale.

Il contratto di affitto deve:

  • riferirsi ad un alloggio corrispondente alla residenza anagrafica del richiedente;
  • essere in corso al momento della presentazione della domanda;
  • essere registrato.

Le domande di partecipazione devono essere compilate unicamente sui moduli appositamente predisposti dal comune di Carbonia.

I moduli e il bando sono reperibili presso:

Portineria del Palazzo comunale sito in Piazza Roma, 1 – Carbonia (piano terra,Uscieri): dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13;

Uffici ex Circoscrizionali di Bacu Abis e Cortoghiana: dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 13.00.

Sito Web del Comune all’indirizzo: www.comune.carbonia.ci.it, sezione “Bandi e concorsi – Altri Bandi”.

Le domande, debitamente sottoscritte, dovranno essere complete di tutti i dati e di tutte le autocertificazioni necessarie per i conteggi e dovranno indicare l’indirizzo e un recapito telefonico per consentire eventuali comunicazioni relative al concorso.

Alla domanda deve essere allegata la certificazione ISEE rilasciata nell’anno 2017 ai sensi del DPCM n. 159/2013.

Le domande di partecipazione devono pervenire tassativamente, a pena di esclusione, entro le ore 12 del giorno 30 giugno 2017.

Le domande possono essere presentate:

A mano all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Carbonia – Piazza Roma 1.

Trasmesse al seguente indirizzo di Pec (Posta Elettronica Certificata) del Comune di Carbonia: comcarbonia@pec.comcarbonia.org.

Spedite mediante raccomandata A/R (in tal caso farà fede il timbro dell’ufficio postale di spedizione al seguente indirizzo:

Comune di Carbonia – Ufficio Patrimonio-Politiche per la Casa

Piazza Roma, 1

09013 .Carbonia

In caso di spedizione per posta, sul retro della busta, contenente la domanda di partecipazione, dovrà essere riportata la seguente dicitura Domanda di partecipazione Bando Affitti 2017”.

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La commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi), ha completato le audizioni sugli atti aziendali con l’intervento dei responsabili dell’Azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari e dell’Azienda mista ospedaliero-universitaria di Sassari.

Per l’Azienda Brotzu, il Direttore generale Graziella Pintus ha affermato in apertura che, in base agli indicatori del Piano nazionale esiti (il principale strumento di valutazione delle strutture sanitarie sul piano clinico ed organizzativo), «l’azienda si colloca nella fascia medio-alta, confermando il suo ruolo di principale hub sanitario del sistema regionale, con alcune aree di eccellenza». Fra queste vanno segnalate quella dei trapianti (100 interventi nel 2016) e della cardio chirurgia (dallo scorso mese di maggio sono stati eseguiti due interventi di Vad, cosiddetto “cuore artificiale”, ed i pazienti sono in buone condizioni).

«Sono dati – ha aggiunto – che trovano conferma anche nei conti economici, in linea con la media nazionale per le aziende di analoghe dimensioni e abbondantemente all’interno del budget di 328 milioni assegnatoci dalla Regione.»

«Con l’atto aziendale – ha detto ancora la Pintus – puntiamo a consolidare e migliorare i risultati complessivi dell’azienda che nasce dall’accorpamento di strutture (San Michele, Businco, Microcitemico) con storie e vocazioni diverse oggetto di specifici percorsi di integrazione e diversi interventi di riorganizzazione, dai reparti ai laboratori di analisi, che perfezioneremo dopo l’atto aziendale lavorando sui dipartimenti e le strutture complesse, sempre con la massima attenzione ai volumi di attività ed all’appropriatezza delle prestazioni.»

A nome dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari il Direttore generale Antonio D’Urso ha esposto invece una realtà molto diversa, parlando di «un’azienda che, al di là degli atti formali, è ancora da costruire, ha profonde difficoltà e nelle condizioni attuali non è in grado di svolgere la sua funzione di hub del Nord Sardegna». «Questa piuttosto – ha osservato D’Urso – è una scommessa importante che si può vincere solo recuperando il tempo perduto attraverso un intervento straordinario della Regione e soprattutto del Consiglio».

Soffermandosi sui problemi strutturali dell’azienda sassarese, il Direttore generale ha messo l’accento soprattutto sul personale, ricordando che circa un terzo delle 2600 unità sono al di fuori del normale ciclo di turnazione, e sulla struttura amministrativa, non in grado perché molto sotto dimensionata rispetto alle numerose gare da bandire nel settore dell’acquisto di beni e servizi. «Sotto questo profilo il quadro resta molto critico – ha lamentato D’Urso – anche se abbiamo cercato di intervenire con provvedimenti di emergenza; ho assunto 6 amministrativi a tempo determinato attingendo dalle graduatorie ed il controvalore delle gare è passato dai 21 milioni del periodo precedente all’accorpamento ai 127 del 2016 ed ai 103 dei primi 5 mesi di quest’anno mentre, con il ricorso agli interinali, sono stati abbattuti i tempi di liquidazione dei fornitori».

Nel successivo dibattito sono intervenuti numerosi componenti della commissione: Edoardo Tocco ed Alessandra Zedda di Forza Italia, Luigi Ruggeri, Rossella Pinna e Lorenzo Cozzolino del Pd, Giorgio Oppi dell’Udc, Michele Cossa dei Riformatori, Luca Pizzuto di art.1-Sdp, Augusto Cherchi del Pds e Fabrizio Anedda del Misto.

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Una giornata di festa in ricordo di amico mai dimenticato. Venerdì 2 giugno la Sulcispes Sant’Antioco celebrerà i 50 anni di attività sportiva, e lo farà con una partita-evento organizzata in memoria di Sergio Pomata, indimenticato cestista ma, soprattutto, amico di tanti attori del basket antiochense degli anni ’70 e ’80.

Sul campo del PalaGiacomoCabras si sfideranno i giocatori che hanno dato lustro alla storia della Sulcispes, accompagnandola dai successi in ambito regionale fino alla conquista dei parquet nazionali tra Serie C1 e Serie B2. Tutti scenderanno in campo con una divisa giallo nera: una riproduzione di quella che la Sulcispes indossava durante la sua scalata verso la Serie C.  
Efisio Sanna, Corrado Grossi, Nando Massa, Valerio Migheli, Enzino Peloso, Mario Basciu, Carletto Mossa, Roberto Dessì, Giovanni Maggio, Efisio Saba, Pinello Orrù, Daniele Garau, Mario Piredda, Gianni Pittau, Alessandro Vacca, Paolo Massidda, Gigi Basciu, Marco Balia, Gianluca Susini, Marcello Exana, Sergio Demuru, Giorgio Vacca, Franco Cherri, Marco Massa, Daniele Salidu, Mario Boaretto, Mario Arca, Tonio Musio, Walter Catani, Sandro Massa, Raffaele Migliaccio: questi sono solo alcuni dei partecipanti che si ritroveranno al Palazzetto dello Sport del Lungomare Cristoforo Colombo alle 10.30. Alle 11 è prevista la presentazione delle squadre, quindi, a seguire, la partita. In chiusura, intorno alle 12.30, verrà consegnata una targa ricordo a alla signora Maria, sorella di Sergio Pomata.

«Siamo giunti alla seconda edizione – dice Gigi Basciu, promotore dell’iniziativa – e quest’anno la partita in ricordo di Sergio Pomata assume un significato ancora maggiore vista la concomitanza con il cinquantennale della società. La storia della Sulcispes è un patrimonio cha va salvaguardato anche a beneficio dei più giovani: solo conoscendo le proprie radici, infatti, si può costruire un futuro migliore.»

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Nato con l’obiettivo di ideare, programmare e realizzare le manifestazioni civili e religiose collegate ai festeggiamenti in onore di Sant’Anna, Santa Patrona di Sant’Anna Arresi, si è costituito (pur consapevole di vivere una fase di transizione e formazione ) il “Coordinamento Festa Sant’Anna” composto momentaneamente da Associazione Turistica Pro Loco, Associazione Culturale Punta Giara, Circolo Anspi Pro sa Festa arresina.

Sabato 3 giugno,alle ore 18.00, nei locali del Centro di aggregazione sociale di Sant’Anna Arresi, verranno esposte le linee tematiche e programmatiche per l’edizione 2017.

All’Assemblea/Conferenza stampa parteciperanno i responsabili delle Associazioni costituenti, i rappresentanti dell’Amministrazione comunale ed il parroco don Pietro Piras.

Alla medesima saranno invitate a partecipare  tutte le associazioni operanti nel comune di Sant’Anna Arresi, il mondo del volontariato e gli operatori commerciali.

L’invito ad intervenire verrà esteso a tutti coloro che vorranno dare il loro fattivo contributo per la buona riuscita dell’iniziativa e per il consolidamento del coordinamento.

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Il presidente del Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti interviene sulla chiusura del Centro di Pronto Intervento maschile. Di seguito il testo integrale.

In relazione a quanto riportato dagli organi di stampa e alle dichiarazioni pubblicate via internet dalla Sindaca Massidda e dall’Assessora ai Servizi Sociali Loredana La Barbera sul Centro di Pronto Intervento maschile di Medadeddu, l’Associazione Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti, soggetto gestore, ritiene indispensabile portare alla conoscenza di tutti alcune precisazioni, alla vigilia della chiusura.

La Sindaca nell’informare che nell’ultimo periodo si è verificato un forte calo di presenze nel Centro di Pronto Intervento, sino ad arrivare a due soli utenti, ha parlato di una mera e semplice questione di inutilizzo.

La realtà è un po’ differente: l’inutilizzo non è dovuto alla mancanza di necessità e richieste di aiuto, ma dalla impossibilità dei Servizi Sociali del Comune ad impegnarsi in accoglienze cui l’Amministrazione stessa non aveva dato copertura finanziaria, avendo disposto un taglio del contributo pari al 35%. Difatti, nei primi mesi del 2017, a bilancio comunale già approvato, ci è stata comunicata l’intenzione di portare il contributo per il Centro da 139.000 a 90.000 euro, che sarebbero serviti a convenzionare sia il Centro di Pronto Intervento maschile sia la Comunità Alloggio per donne in difficoltà.

Quindi l’affermazione della Sindaca che il Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti ha deciso di chiudere la Sezione maschile di Medadeddu è priva di fondamento. La decisione è stata imposta dal Comune, come precisa scelta politica, in sede di predisposizione del bilancio.

Le due lavoratrici addette al Centro di Pronto intervento hanno ricevuto la lettera di preavviso di licenziamento, dopo la firma della convenzione avvenuta con estremo ritardo in data 8/05/2017. Ricordiamo che questo ritardo dell’Amministrazione ha causato una mancata copertura finanziaria nei conti di gestione della struttura per 5 mesi (stipendi, assistenza e costi di gestione,) dei quali la nostra Associazione si è, fino ad ora, preso carico.

Il tutto nel rispetto dei diritti delle lavoratrici e nella garanzia degli ammortizzatori sociali cui hanno diritto.

Il progetto della struttura maschile (autorizzata al funzionamento con Decreto dell’Assessore regionale alla sanità e Assistenza Sociale del 26/02/1996 n°83/2088) ha provveduto per oltre 20 anni a dare una risposta immediata alle esigenze di numerosissime persone in stato di necessità, e senza fissa dimora, in collaborazione e sinergia con i Servizi Sociali, fino al loro reinserimento. E non è quindi, come definito di fronte al Consiglio comunale da uno degli esponenti della Giunta Comunale, un servizio “giusto per fare”.

Il Centro di Accoglienza si è sempre impegnato nell’accompagnamento degli ospiti per tutte le loro necessità, rispondendo alle primarie esigenze di vita (alloggio, pasto caldo, igiene personale, monitoraggio sanitario) e alla ricerca di lavori che rendessero gli ospiti autonomi.

I Servizi Sociali hanno l’obbligo di accertare lo stato di necessità delle persone in difficoltà presenti sul territorio anche se non residenti nel comune di Carbonia. Proprio per questo motivo l’accoglienza veniva effettuata su richiesta del Servizi Sociali e trasmessa ai Comuni di residenza che pagavano per proprio conto la retta di accoglienza in struttura o decidevano diversamente.

E’ dunque non veritiera l’affermazione che il Comune di Carbonia si prendeva carico degli utenti degli altri Comuni, in quanto non si è mai impegnato finanziariamente per questi, se non per la doverosa accoglienza in immediata urgenza limitata a pochi giorni.

Capita spesso, invece, che alcune persone, pur in grave difficoltà, magari accompagnate alle porte del Centro nel cuore della notte dai Carabinieri, non vengano prese in carico dai Comuni per ostacoli burocratici o mancanza di fondi e, per loro, la nostra Associazione ha sempre messo a disposizione risorse proprie per superare le momentanee avversità.

È giusto precisare, ancora, che numerosi utenti, residenti nel Comune di Carbonia o di passaggio, sono stati accolti, aiutati e sostentati a nostre spese in attuazione delle nostre finalità statutarie. È ovvio che per realizzare tutte le attività descritte l’Associazione investe sulle strutture di accoglienza somme ben superiori rispetto alla cifra oggi negata e che ha reso necessaria chiusura del Centro di Pronto Intervento.

É opportuno quindi chiarire che il Comune di Carbonia non ha sostenuto i costi di gestione dell’intera struttura ma ha contribuito per la sua quota parte, perché per 20 anni ha considerato essenziale dare una pronta risposta alle richieste di accoglienza degli ultimi, senza casa, senza famiglia, senza speranza.

Il Comune dichiara inoltre che gli ospiti presenti verranno ricollocati in maniera consona e, dal canto nostro, lo auspichiamo e ne chiederemo la verifica.

Ma ciò su cui continuiamo a chiedere la riflessione non sono tanto i due ospiti che, non dubitiamo, saranno accompagnati a nuove soluzioni di vita, quanto i molti che, in una avversità imprevista, in un momento di difficoltà non evitabile, non solo non troveranno un porto, ma neppure l’attracco temporaneo che fino ad oggi è stato il Centro di Pronto Intervento.

Il Centro di Accoglienza Don Vito Sguotti non abbandona il suo impegno per gli ultimi. Aprirà nuove strade, costruirà nuovi approdi.

Il Presidente

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Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando 2017 per la selezione dei volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale. Il comune di Carbonia ha ottenuto il finanziamento per due progetti denominati “A piccoli passi” e “Imparo Giocando”.

Ogni progetto prevede l’impiego di 4 giovani, di età compresa fra i 18 e i 28 anni (28 anni e 364 giorni), in possesso del Diploma di Scuola media superiore ad indirizzo educativo e/o Laurea in Scienze dell’Educazione, Scienza della formazione primaria o lauree equipollenti.

Le domande devono essere presentate sulla base del modello appositamente predisposto, debitamente firmate e accompagnate da un documento di identità e dalla scheda contenente i dati relativi ai titoli. La mancanza della firma e/o del documento di identità comporta l’esclusione. È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto di Servizio Civile, pena l’esclusione.

Le domande dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del comune di Carbonia, in Piazza Roma 1, 09013 Carbonia, entro e non oltre le ore 14.00 del 26 giugno 2017 secondo le seguenti modalità:

•    con Posta Elettronica Certificata (PEC) – art. 16-bis, comma 5 della legge 28 gennaio 2009, n. 2 – di cui è titolare l’interessato avendo cura di allegare tutta la documentazione richiesta in formato pdf;

•    tramite “Raccomandata A/R”;

•    consegnate a mano. 

Le domande pervenute oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione. La tempestività delle domande è accertata dal comune di Carbonia sulla base dell’attestazione dell’Ufficio Protocollo.

I moduli per partecipare al bando di selezione e la scheda progettuale possono essere  richiesti al Servizio Sociale in via XVIII Dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12 o scaricati dal sito istituzionale del Comune di Carbonia www.comune.carbonia.ci.it , nella sezione bandi e concorsi – altri bandi.