5 August, 2024
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Il direttore del Servizio Formazione dell’assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, dott. Roberto Doneddu, ha approvato con determina n. 1639 del 19/05/2017 e n. 1739 del 25/05/2017 i progetti presentati dal Raggruppamento Strategico Territoriale (RST) tra il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e l’Agenzia Formativa IFOLD a valere sull’avviso pubblico “MISURE INTEGRATE TRA SVILUPPO LOCALE PARTECIPATIVO E OCCUPAZIONE NEGLI AMBITI DELLA GREEN & BLUE ECONOMY” del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014/2020 Linee di Finanziamento 2 e 3 per un totale di risorse di € 800.000,00.

Il RST tra il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e l’Agenzia Formativa IFOLD si è classificato al 2° posto nella graduatoria della Linea 2 su 17 progetti presentati di cui 12 ammessi al finanziamento e al 1° posto nella graduatoria della Linea 3 su 15 progetti presentati e 2 finanziati.

«Siamo davvero contenti – dice Luciano Cristoforo Piras, presidente del GAL Sulcis -, per l’ottimo risultato ottenuto! Il finanziamento di entrambi questi progetti, che prevedono attività di formazione per l’acquisizione di competenze, di sviluppo di capacità imprenditoriali e accompagnamento alla nascita di nuove imprese, è perfettamente integrato con gli interventi di sviluppo locale partecipativo inseriti nel nostro Piano di Azione. Questo ci permette di attuare una strategia di sviluppo territoriale “plurifondo” già avviata con il finanziamento del Piano d’Azione del GAL e di quello del FLAG.»

Per informazioni è possibile contattare la segreteria del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, dott.ssa Marianna Gambula, al numero 0781/697025 e via mail all’indirizzo gal.sulcisiglesiente@tiscali.it e consultare il sito www.galsulcisiglesiente.it .

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Dhl Adelasia di Torres sta per iniziare una nuova avventura sulle onde, a vele spiegate e con un equipaggio  sempre più sardo. La nuova impresa si chiama 151 miglia-Trofeo Cetilar, regata d’altura arrivata alla ottava edizione che si svolgerà dal primo al 3 giugno nelle acque davanti alla Toscana.

La 151 miglia, la notte più bella” prevede la storica partenza da Livorno, per arrivare a Punta Ala dopo una navigazione che sfiorerà la Giraglia e le isole dell’arcipelago toscano. Una rotta dai due volti, perfetta per chi non ha ancora un’esperienza di grande altura e allo stesso tempo intrigante e stimolante per tutti gli esperti di lunghe navigazioni.

Dopo l’esordio come unico equipaggio sardo nel Festival della vela di Santa Margherita Ligure, Dhl Adelasia di Torres regaterà in una delle classiche del Mediterraneo, per una nuova sfida velica nella quale l’equipaggio capitanato da Renato Azara, imprenditore e skipper olbiese, si arricchisce di due nuovi componenti sardi doc: Aurelio Bini, timoniere dalla lunga esperienza e Simoni Tinteri all’albero.

Dhl Adelasia di Torres torna in acqua dopo l’ultima Sailing Arabia The Tour, regata di 763 miglia organizzata da Oman Sail attraverso quattro paesi del Medio Oriente (Oman, Emirati Arabi, Qatar e Abu Dhabi), nella quale ha conquistato un lusinghiero quinto posto su otto equipaggi partecipanti, piazzamento tanto più rilevante se si pensa che i competitors erano tra i professionisti di più alto livello nel mondo della vela. Risultato di prestigio, quindi, per la squadra capitanata dall’olbiese Renato Azara in veste di skipper, Caterina Nitto come project manager e alle drizze, oltre a Duccio Colombi, timoniere e tattico: team completato da Matteo Ramian (prodiere), Massimo Andreetti (Dhl), Maurizio Loberto (tailer) e lo svizzero Michael Schoedon (randa). Un team all’esordio e ora sempre più sardo, composto anche da amatori, che si è già confrontato con vere e proprie corazzate del mare, ma per il quale le sfide non finiscono mai. E che ora guarda alle regate del Mediterraneo per andare in mare con il gotha della vela italiana. «Puntiamo su un equipaggio sempre più sardo nel segno dell’appartenenza e del nostro progetto legato al concetto di territorio», conferma Renato Azara, skipper e anima di Adelasia di Torres.

Il progetto nasce anche per portare in giro per il mondo il nome e la storia della Sardegna. L’imbarcazione sarà accompagnata in questa nuova avventura dallo sponsor Dhl, con il quale già da tempo l’equipaggio sta partecipando a tutte le regate più importanti del Mediterraneo, come la Rolex Middle Sea Race dell’ottobre 2016. La barca sarà ormeggiata alla Marina di Pisa nello Yacht Club Repubblica Marinara, presieduto dal patron dell’evento: Roberto Lacorte. Lo YCRMP tornerà ad ospitare il crew party pre-regata (come ogni due anni, alternandosi con Livorno) nella serata di mercoledì 31 maggio. Dopo l’esordio al Tag Heuer Vela Festivale l’imminente 151 Miglia-Trofeo Cetilar 2017, per Dhl Adelasia di Torres ci sarà la partecipazione alla Giraglia Rolex Cup dall’8 al 16 giugno; poi il Trofeo Formenton nell’arcipelago de La Maddalena e lo sbarco a Porto Cervo per la regata celebrativa per i 50 anni dello Yacht Club Costa Smeralda, chiudendo la stagione a ottobre con la Middle Sea Race, la classica che si disputa tra Malta e la Sicilia.

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Appena qualche giorno per smaltire la fatica di una gara 1 intensissima, ed ecco che si torna in campo. La Sulcispes Sant’Antioco è pronta al secondo atto della semifinale promozione contro la Coral Alghero. Dopo la sconfitta per 70-65 subita sabato scorso, i sulcitani sono determinati a ristabilire l’equilibrio per riportare la serie nella città catalana. Una missione difficile ma non impossibile, considerato anche l’andamento del match del PalaCorbia: ampiamente sotto nella prima metà di gara, gli uomini di Massidda sono poi venuti fuori alla distanza, andando a un passo dal completare la rimonta nel finale. Dei segnali che infondono fiducia in vista di Gara2: «Quella di sabato è stata una partita molto combattuta – afferma coach Paolo Massidda – abbiamo proseguito sull’onda emotiva delle ultime due partite contro Nuoro, mostrando un’ottima applicazione difensiva. Siamo partiti a uomo, poi siamo riusciti a rimettere le cose in sesto con una zona 2-3 che ha messo in difficoltà la Coral. Una soluzione, questa, che abbiamo però dovuto abbandonare a causa dell’uscita per falli di Cuccu. Peccato anche per le percentuali al tiro: chissà come sarebbe andata se fossimo stati più precisi dalla distanza».

In questi giorni lo staff tecnico antiochense ha lavorato a lungo per correggere i difetti in vista del re-match: «Ripartiamo dall’ultimo quarto di Gara1 – aggiunge Paolo Massidda – nonostante l’efficacia della zona proposta ad Alghero imposteremo la sfida ancora sulla uomo, almeno in partenza. Sarà fondamentale evitare di concedere troppi contropiede e secondi tiri».

La Sulcispes vuole a tutti i costi portare la serie alla “bella” e proseguire il proprio viaggio, ma anche in caso di risultato negativo, il bilancio della stagione 2016/17 sarebbe più che positivo: «Non ci precludiamo nulla – conclude Paolo Massidda – ci piacerebbe arrivare in finale, ma vada come vada dobbiamo essere soddisfatti di quanto fatto quest’anno. Nonostante mesi tribolati, tra infortuni e problematiche di ogni tipo, siamo stati capaci di arrivare fino in fondo, guadagnando la possibilità di disputare almeno la finale secca per il terzo posto. Questo risultato ci ripaga di tanti sforzi e ci dà l’entusiasmo per programmare il futuro a prescindere dall’esito della semifinale».

Palla a due mercoledì 31 maggio ,alle 18.30, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. Gli arbitri designati sono Riccardo Solinas di Sestu e Gianmarco Fiorin di Nurachi.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, chiede con un’interpellanza un intervento immediato della Regione per scongiurare che un ramo d’azienda della H3G Wind venga ceduta all’esterno, con tutti i rischi per i lavoratori che operano nel call center incastonato nell’area industriale di Elmas.

«Secondo i piani stilati dall’azienda, circa 900 lavoratori, di cui 400 circa impiegati nella sede isolana, saranno presto ceduti ad un fornitore esterno insieme all’attività di assistenza clienti. Un’operazione che prevede – sottolinea Gianluigi Rubiu – la cessione del ramo d’azienda che si occupa del customer care, ovvero il servizio cui i clienti possono rivolgersi quando hanno dei problemi o chiedono informazioni. Il pericolo maggiore è quello di passare da un grande colosso ad un’azienda di modeste dimensioni, che quindi non potrebbe offrire condizioni contrattuali né tutele di pari livello. In passato simili scelte hanno determinato rischi occupazionali ed un peggioramento del servizio. L’unitarietà dell’azienda appare un valore da preservare in vista delle sfide che Wind Tre ha annunciato di voler lanciare sul mercato. Le forze sociali hanno proposto strade alternative all’esternalizzazione, ma sinora non è arrivata nessuna risposta. Occorre un intervento della Regione con la convocazione immediata di un summit con i vertici dell’azienda – conclude Gianluigi Rubiu – per scongiurare che gli operatori isolani siano penalizzati da questa operazione.»

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Il Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria promuove una campagna pubblica di raccolta di materiali di vario genere (fotografie, articoli di giornale, documenti, filmati o qualsiasi altro tipo di testimonianza) relativi alla prima Marcia per lo Sviluppo, evento storico che, da ottobre 1992 ai primi mesi del 1993, vide la mobilitazione delle forze sindacali, politiche e sociali del Sulcis Iglesiente per chiedere un nuovo sviluppo per il territorio,

Nel venticinquennale della Marcia intendiamo recuperare la Memoria di quell’evento attraverso una ricostruzione documentaria che restituisca alla collettività l’ambito e il contesto storico di quella che fu una stagione chiave per il futuro sviluppo sociale, politico ed economico del territorio.

Tutto il materiale raccolto sarà utilizzato per soli fini culturali e, qualora fosse richiesto, restituito ai legittimi proprietari.

Il materiale potrà essere consegnato direttamente al seguente indirizzo:

C.S.C. Carbonia della Società Umanitaria

c/o Fabbrica del Cinema, piazza Sergio Usai snc,

località Ex Miniera di Serbariu, 09013 Carbonia

Per info e contatti:

mail: umanitaria.carbonia@gmail.com

tel: 0781.671527

mobile 3489948368

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Olio d’oliva e di lentischio, olive in salamoia e patè di Gonnosfanadiga, vini bianchi, rossi, secchi e da dessert di Lula, Nuragus, Benetutti e Sennori, panadas di Oschiri, pecorino e creme di formaggio di Siamanna, malloreddus, fregula e amaretti integrali di Gonnosfanadiga, pane carasau di Oliena e snack speziati di guttiau di Lanusei e pane “fresa” di Illorai.

Sono questi i prodotti dell’artigianato agroalimentare sardo che, da domani e per 4 giorni, saranno protagonisti a Minsk in Bielorussia nei numerosi incontri organizzati da Confartigianato Imprese Sardegna, per il progetto di internazionalizzazione “StoreSardinia”, per promuovere le tipicità regionali, le imprese artigiane produttrici e i vari territori.

Il programma a Minsk nei primi 2 giorni prevede sia incontri con buyer e importatori locali e internazionali, titolari di piattaforme di distribuzione e ristoranti, sia meeting presso le grandi catene di distribuzione organizzata e nei gourmet, dove le aziende sarde presenteranno i propri prodotti.

Venerdì 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, la delegazione degli imprenditori sardi presenterà produzioni e territori all’Ambasciatore Italiano in Bielorussia, Stefano Bianchi, e agli oltre 600 invitati selezionati che, così, potranno degustare e conoscere vini e prodotti alimentari e stringere accordi commerciali.

La missione nella Capitale bielorussa, dopo l’esperienza a Mosca di febbraio, rientra negli eventi organizzati dal progetto “StoreSardinia”, finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria (Por FESR Sardegna 2014-2020-Asse prioritario III-Azione 3.4.1 all’interno del Piano Triennale dell’Internazionalizzazione) e realizzato da Confartigianato Imprese Sardegna, con la collaborazione tecnica di Deloitte e BegApps.

L’associazione artigiana, infatti, si è aggiudicata un bando regionale per la valorizzazione e promozione internazionale dei prodotti agroalimentari sardi che consentirà alle aziende partecipanti di presentarsi agli acquirenti del mercato euroasiatico.

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L’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, si è dimesso. Lo ha fatto inviando una lettera al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nella quale sottolinea che si tratta di dimissioni che hanno «radici personali», di essere «molto stanco» e di voler «riprendere a vivere con ritmi umani e ad insegnare perché l’educazione è la base di qualsiasi rivoluzione e io voglio fare una rivoluzione non violenta, pacifica, serena, ma la voglio fare».

Nato a Sassari nel 1961, Paolo Maninchedda è professore Ordinario di Filologia Romanza, Facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari.
Ha insegnato nelle scuole superiori, è stato editorialista dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna e direttore della rivista Bollettino di Studi Sardi. È stato consigliere regionale nella XIII e XIV legislatura ed ha presieduto le Commissioni Permanenti Autonomia e Bilancio.

E’ fondatore, con Franciscu Sedda, del Partito dei Sardi, oggi secondo partito della coalizione di centrosinistra che sostiene la Giunta Pigliaru.

Ecco la lettera di dimissioni integrale.

Carissimo presidente,

ti prego di voler prendere formalmente atto di questa mia lettera, con la quale mi dimetto dalla carica di Assessore dei Lavori Pubblici.
Le mie dimissioni hanno radici personali: sono molto stanco. Le leggi e l’attività tipica dell’ufficio non consentono periodi di riposo per gli assessori.
Ti ringrazio moltissimo per la fiducia che hai riposto in me e non ho niente da rimproverarti.
Non riesco però a liberarmi anche da un senso di solitudine molto profonda, inestinguibile.
È vero che io ho tirato fuori Abbanoa dal tribunale fallimentare, ma Abbanoa non riguarda solo me come Assessore. Invece è iniziato una sorta di tiro al piccione personalizzante, un clima di mistificazioni che celano solo un grande desiderio di ritorno al passato, a quel passato che aveva creato la drammatica situazione che abbiamo affrontato nel 2014. Se si vuole tornare indietro lo si può fare, ma credo che lo si debba fare senza di me. Io porterò al PM Giangiacomo Pilia che mi interrogò appena nominato Assessore i cd con il risultato dei miei anni di lavoro. Da quel giorno in poi saranno altri ad assumersi altre e nuove responsabilità.

È vero che i primi cantieri nelle aree alluvionate li ho aperti e conclusi io con i dirigenti del mio Assessorato. Ma ora sembra che la salvaguardia di Olbia riguardi solo me: i ministeri si prendono tutto il tempo che vogliono, l’Anac pure; altre amministrazioni locali o si contrappongono o non riescono a svolgere i loro compiti e solo una ha dimostrato di avere le competenze e la determinazione giuste. Il rischio idrogeologico o è fronteggiato in modo corale o è una frontiera insostenibile per un solo assessorato e invece abbiamo faticato anche ad avere il personale necessario (che infatti attualmente è insufficiente).

È vero che abbiamo sbloccato tanti cantieri sulle strade sarde, ma è anche vero che la grande questione Anas è lì che incombe sul nostro futuro. Io non accetto che 2 miliardi di euro della Sardegna siano gestiti a Roma da un elefante burocratico tutt’altro che efficiente.
Non accetto che nessuno, dico nessuno, si sia mai chiesto perché gran parte dei lotti della Sassari Olbia siano stati assegnati a imprese che versavano in condizioni disperate. Ed è accettabile che adesso queste stesse imprese che hanno fatto le offerte per vincere gli appalti le vendano ad altri a condizioni sulla cui sostenibilità è sempre legittimo nutrire qualche dubbio? Eppure, nonostante tutte le proteste, tutto prosegue come se niente fosse, con una forte cortina di protezione governativa sull’Anas e nessuno schieramento collettivo sulle posizioni da me rappresentate.

È vero che ho lavorato tanto a mettere ordine in Area, ma è anche vero che, non essendo stupido, so perfettamente di non godere del consenso politico per smontare l’antica e mai sopita articolazione dell’azienda abitativa della Sardegna in sultanati indipendenti coincidenti con i vecchi Iacp. Ho fatto una fatica immensa per fare le prime ristrutturazioni a Sant’Elia e per farne partire delle altre, ma sono drammaticamente solo, immerso in un oceano di burocrazia, di immobilismi standardizzati, di abitudini inveterate.
Voglio anche aggiungere alcune ragioni psicologiche e culturali.
Mi sento particolarmente isolato, all’interno della Giunta, nel percepire come straordinariamente dannosa per la Sardegna la crisi dello Stato italiano. È uno Stato disordinato, violento, immobile, con strutture istituzionali anacronistiche dotate di poteri esorbitanti e interdittivi, che non riesce a produrre ricchezza, che minaccia continuamente le libertà individuali, che ha rinunciato ad investire in educazione, in conoscenza e in solidarietà.

È vero che Giunta e maggioranza, trascinati dal Partito dei Sardi, hanno iniziato a muoversi su terreni nuovi attraverso la legge per l’Agenzia Sarda delle Entrate e i rapporti internazionali (con la Corsica e le Baleari, con l’UE, con la Cina…) ma la gravità delle conseguenze di questa crisi strutturale della Repubblica italiana non è entrata a pieno nell’ordine del giorno e nella coscienza della Giunta, lasciandomi una sensazione di solitudine nel percepire l’urgenza di cambiamenti epocali per noi Sardi.
Sai bene, perché l’ho ripetuto diverse volte, che sogno e lavoro per una rivoluzione pacifica che ponga la questione sarda sotto il titolo di una questione di Stato, di libertà, di autogoverno.

La questione sarda è la questione dello Stato Sardo.

Una sola cosa rende credibili questi ideali: il sacrificio.

Ho patito profondamente, senza darlo a vedere, la faciloneria con cui in diversi ambienti politici, non solo dei partiti ma anche della Giunta, si è sostenuto che in fin dei conti ero pronto a accettare più o meno tutto da parte dei partiti e dello Stato italiano pur di mantenere il mio ruolo. Così, mentre lavoravo con dedizione per dimostrare che i Sardi possono governarsi meglio se si assumono integralmente la responsabilità del loro autogoverno, vi era chi mi rappresentava come un uomo di potere per il potere. Questa campagna per me calunniosa è stata ed è insopportabile.
Mi spoglio di tutti gli incarichi e le responsabilità istituzionali. Da domani riprendo servizio nell’Università, leggo, studio, scrivo e faccio conferenze.
Lo faccio a freddo, senza preparare alcunché.

Sono certo che questo non determinerà alcun problema al prosieguo del tuo governo: il Partito dei Sardi è un Partito dalle spalle forti e con un altissimo senso di responsabilità e penso non ti farà mancare il sostegno per rilanciare la sfida e mantenere l’impegno preso con gli elettori. Ma il partito di cui mi onoro di far parte è un partito di passioni, ricordatelo. Serve un cuore per parlare con loro, serve una bandiera non solo una tabella excel. Parlaci e sicuramente troverai il modo migliore per sostituirmi. Io starò lontano mille miglia dal negoziato. Noi abbiamo teorizzato l’indipendentismo di governo perché sosteniamo che dimostrare di saper fare educhi a far bene e a sapersi autogovernare. Ma abbiamo bisogno che simbolicamente il nostro desiderio di libertà e di autogoverno siano simbolicamente rappresentati. Pensaci.

È solo una scelta personale: voglio riprendere a vivere con ritmi umani e ad insegnare perché l’educazione è la base di qualsiasi rivoluzione e io voglio fare una rivoluzione non violenta, pacifica, serena, ma la voglio fare.

So di darti un dispiacere, ma la decisione è presa.

Ti prego di prenderti cura di alcune cose in itinere che meritano la tua attenzione.
Difendi la Sardegna dall’Anas.

Entro luglio deve essere aperto il lotto 9 della Sassari-Olbia e il Lotto 3 della SS 195.
Porta in Aula la legge per l’Anas sarda e falla votare: senza di me ti sarà più facile. Magari riesci anche a far approvare la legge sugli appalti che invece, presentata da me, si copre di muffa in Commissione senza che alcuno se ne occupi.

Siamo ad un passo dal garantire alla Regione il possesso delle centrali Tirso 1 e Tirso 2. Non mollare la presa.

A fine mese usciranno i primi bandi di progettazione per le piste ciclabili: ti prego di non abbandonare questo grande piano che abbiamo costruito insieme.
I tecnici dell’assessorato stanno ultimando le istruttorie sulla misura 5.1.1. del Por dedicata ai canali tombati. È il primo intervento sulla maggiore situazione di pericolo dei nostri paesi: concludi la procedura.

È pronto il piano dei Porti: alcuni hanno bisogno di interventi urgenti.
È pronto il piano di 100 milioni di euro di manutenzione delle nostre dighe. Adottalo.
Area ha predisposto un piano straordinario di manutenzione della case popolari, a comiciare da Sant’Elia. Ci ho lavorato tanto. Avrei voluto vedere  tutte le palazzine popolari circondate dai ponteggi.

Lo farai tu.

Nei prossimi giorni Abbanoa presenterà i bandi per il triennio 2017-2020 per un ammontare di circa 300 milioni: aiutali, non lasciarli soli.

Certo della tua comprensione, ti saluto fraternamente

Paolo Maninchedda

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, con delega alla Pesca ed acquacoltura, Pierluigi Caria, ha presentato ad un gruppo di pescatori di La Maddalena i 25 bandi pubblicati dall’Assessorato con una dotazione finanziaria di 17milioni 308mila euro, risorse del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), cofinanziato al 50% dall’Unione europea, al 35% dallo Stato e al 15% dalla Regione.
«Usciamo dal palazzo – ha detto Pierluigi Caria -, perché i bandi e i finanziamenti promossi dalla Regione vanno portati sui territori, raccontati agli operatori con cui è fondamentale confrontarsi costantemente.  Siamo qui per promuovere interventi importanti per tutto il comparto – ha aggiunto Pierluigi Caria – e per fare in modo che i fondi disponibili siano spesi fino all’ultimo euro, evitando quanto successo nella scorsa programmazione dove abbiamo utilizzato solo 6milioni su 15 utilizzabili. Oggi abbiamo a disposizione ben 36 milioni ed è nostro obiettivo, da perseguire insieme alle imprese del mare, non rimandare indietro niente.» Negli ultimi dieci mesi il comparto è stato finanziato con ben 22 milioni 596mila 275 euro.

Pierluigi Caria ha incontrato i pescatori con il consigliere regionale Pierfranco Zanchetta, che ha introdotto i lavori dell’assemblea, mentre gli aspetti tecnici dei bandi sono stati illustrati dagli esperti dell’Assessorato e dell’Agenzia agricola Laore Sardegna. In un fuori programma, l’assessore si è recato nel porto per vedere le barche e parlare con i pescatori.
I punti centrali degli interventi riguardano: innovazione, diversificazione, formazione, trasformazione e commercializzazione, ma anche finanziamenti per l’acquisto di attrezzature a bordo, per la sostituzione o l’ammodernamento dei motori e l’avvio delle attività dei giovani pescatori. Sono previste inoltre azioni di carattere ambientale per garantire la conservazione degli ecosistemi, la formazione e la tutela della salute dei pescatori. Una delle maggiori novità riguarda il finanziamento per la formazione a bordo dei giovani pescatori dove la Regione garantisce una copertura retributiva lorda fino a 40mila euro, per un massimo di 24 mesi, ai disoccupati che non abbiano ancora compiuto i 30.
Con i suoi 1.709 chilometri la Sardegna è la regione d’Italia con la maggiore estensione di coste, il 21,6% del totale nazionale, seguita dalla Sicilia con 1.430 chilometri. Terza regione per numero di battelli, 1.292, dopo i 2.946 della marineria siciliana e i 1.572 della Puglia. Secondo i dati Istat 2016, lavorano nel comparto pesca sardo 2003 persone, mentre sono 123 gli operatori dell’acquacoltura e 342 gli addetti alla trasformazione. I pescatori sardi lavorano anche su circa 9mila ettari di lagune costiere produttive, nella specificità della nostra isola, che includono le eccellenze della pesca dei mitili (cozze, vongole, ostriche), crostacei, cefali, spigole, orate ed anguille.

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La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Raimondo Perra (Psi) effettuerà mercoledì 31 maggio un sopralluogo nella struttura del Mater Olbia per verificare lo stato di attuazione del programma. All’incontro, che si terrà presso la struttura alle 11.30, interverranno oltre i componenti della commissione il manager della Qatar Foundation Endowment Lucio Rispo, i consiglieri regionali del territorio ed il Sindaco di Olbia Settimo Nizzi.

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Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha pubblicato i bandi per la selezione di 710 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale.
La domanda dovrà essere inviata entro le ore 14.00 del 26 giugno 2017 direttamente all’ente che ha realizzato il progetto prescelto attraverso una delle seguenti modalità:
– tramite Posta elettronica certificata (Pec);
– tramite raccomandata A/R;
– tramite consegna a mano.