5 August, 2024
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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato oggi nella sede dell’assessorato a Cagliari una delegazione cinese guidata dal vice presidente esecutivo della Chinese People’s Association of Friendship with Foreign Countries della provincia di Shandong, Zhang Jigang. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il Direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda, il segretario dell’assessore Pierluigi Caria, Antonio Biancu e, in rappresentanza dell’assessore della Cultura, Giuseppe Dessena, il capo di gabinetto Enrico Murgia.
È la prima volta che una delegazione istituzionale dello Shandong approda nell’isola. L’incontro è servito per avviare un rapporto di reciproca conoscenza tra la Regione Sardegna e i rappresentanti di una delle province cinesi più importanti, la terza per prodotto interno lordo e la seconda per numero di abitanti, quasi 100 milioni di persone. Molti i temi trattati: dalla possibilità di interscambi di natura economica a quelli culturali e turistici. «Abbiamo instaurato un primo rapporto con una realtà rilevante – ha detto l’assessore Piras – si tratta di una Provincia con un passato fatto di tradizioni millenarie e un presente che la pone tra quelle più attive del paese asiatico. Siamo interessati a intensificare i legami con lo Shandong – ha aggiunto – e pensiamo che esistano le condizioni per consentire alle nostre imprese di affacciarsi in un mercato nuovo e dalle prospettive interessanti. I prodotti sardi, in particolare quelli del settore agroalimentare, grazie alla loro qualità e alla loro genuinità sono in grado di ritagliarsi fette considerevoli all’estero, soprattutto in Cina. Alcune aziende isolane sono già attive in Asia e altre ancora, per effetto del Programma di Internazionalizzazione varata dal nostro Assessorato, potranno esserlo nei prossimi mesi a conclusione di un percorso che ha visto la pubblicazione di numerosi bandi, azioni di formazione dedicati agli export manager e forum tematici nei settori dell’ICT e dell’agroalimentare». Proprio le eccellenze sarde in quest’ultimo settore, così come le straordinarie bellezze che riguardano il patrimonio storico e archeologico della Sardegna, sono state evidenziate nel corso dell’incontro dai rappresentanti degli assessorati dell’Agricoltura e della Cultura. Dal canto suo, la delegazione cinese ha mostrato particolare interesse per le attrattive turistiche e naturalistiche della Sardegna, conosciuta anche in Cina per la qualità della vita e per essere l’isola “della longevità” grazie all’alto numero di centenari. Nelle prossime settimane saranno definiti i dettagli per un’eventuale missione commerciale da parte di una delegazione sarda nello Shandong.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il vicepresidente Raffaele Paci hanno ricevuto a Villa Devoto i vertici di ZTE, grande multinazionale cinese, quinto produttore in Europa e settimo al mondo di smartphone oltre che di prodotti di telecomunicazione. Per ZTE erano presenti il presidente ZTE Europa e Italia Hu Kun, il vicepresidente enterprise Tan Haipeng e altri importanti dirigenti dell’azienda. Con Pigliaru e Paci hanno preso parte all’incontro il rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, il delegato del Rettore per l’ICT Gianni Fenu, i presidenti di Confindustria Sardegna Alberto Scanu e della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale, il direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu, il presidente del Crs4 Luigi Filippini, il direttore di Sardegna Ricerche Giorgio Pisanu.
«Attrazione di investimenti, Ict, alta tecnologia. La Sardegna si propone come laboratorio di ricerca e innovazione, forte delle sue consolidate competenze nel settore dell’ICT che le hanno permesso di conquistare il primo posto in Italia per numero di start up innovative e il secondo per attrazione di capitali privati con le joint venture – sottolinea Francesco Pigliaru -. Siamo convinti che la Sardegna offra agli imprenditori nel campo dell’alta tecnologia tutte le condizioni favorevoli per investire: grandi competenze e forte propensione nei settori dell’alta tecnologia, un’amministrazione regionale assolutamente sensibile e attiva su questi temi. Più in generale, un ecosistema che lavora insieme e funziona: per questo oggi, già al primo incontro, abbiamo voluto che con l’amministrazione regionale fossero presenti anche l’Università e il mondo imprenditoriale».
«La Giunta ha già fatto molto per creare condizioni favorevoli ed attrarre investitori internazionali in Sardegna – ricorda Paci -. Basta ricordare la strategia di innovazione intelligente S3 e tutti gli altri interventi a cominciare dalla banda ultralarga, e poi zero tasse per 5 anni per le nuove imprese, l’Irap più bassa d’Italia, burocrazia ridotta all’essenziale, semplificazione amministrativa. Abbiamo quindi tutte le condizioni favorevoli, e lo dimostra il continuo interesse da parte di aziende come appunto la ZTE che – dopo Inpeco, Microsoft, Huawei, Bonifiche Ferraresi, Amazon – sta valutando la possibilità di fare investimenti in Sardegna che, proprio attraverso l’alta tecnologia, non solo può superare l’isolamento ma anche diventare un grande laboratorio di ricerca e innovazione, punto di riferimento a livello internazionale.» 
«L’Ateneo di Cagliari accoglie con entusiasmo questa nuova opportunità di collaborazione, anche perché da sempre si caratterizza come un ateneo multidisciplinare, in grado dunque di offrire la propria esperienza sia nel settore della ricerca ICT, sia negli altri campi che dovessero interessare i nuovi partner. D’altra parte, l’Università di Cagliari ha già solidi e pregressi rapporti con le istituzioni cinesi: è di pochi giorni fa la firma di un accordo con l’Università di studi internazionali di Pechino e con l’Istituto Confucio di Roma.
L’Ateneo cagliaritano – che mette a disposizione il proprio know how per la crescita economica del territorio e per attrarre nuove imprese – è anche un valido esempio di raccordo di ricerca e alta formazione tra pubblico e privato, che anche oggi hanno mostrato grande sintonia.»
«C’è grande attenzione da parte del mondo delle imprese per l’ipotesi emersa nell’incontro di oggi che ZTE possa fare investimenti in Sardegna» assicura il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu che ha anche illustrato le opportunità che offre il Digital Innovation Hub, già messo a disposizione di questa importante ipotesi di investimento. «Durante l’interessante e articolato confronto con i vertici della multinazionale cinese ho anche lanciato l’idea della Sardegna come piattaforma logistica per il Mediterraneo».
Nuovi incontri di approfondimento con ZTE sono già in programma nelle prossime settimane.

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«Il disastro occupazionale dell’area di Cagliari non può permettersi di perdere i 400 posti di lavoro del customer care di Wind Tre!»

Lo sostiene il parlamentare dei Riformatori sardi, Pierpaolo Vargiu, che ha presentato un’interrogazione urgente al ministero del Lavoro e a quello dei Trasporti.

«Il paradosso più drammatico – aggiunge Pierpaolo Vargiu – è che questa volta non saremmo di fronte ai licenziamenti di un’azienda in crisi, ma ad una deliberata scelta strategica di esternalizzazione di un colosso delle comunicazioni che funziona perfettamente e che ha un mercato in espansione. Sarebbe davvero una beffa se lo Stato – che esercita un’importante funzione da regolatore del settore – non intervenisse immediatamente per garantire certezza al know how e ai posti di lavoro dei dipendenti!»

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Mercoledì 31 maggio, alle 10.30, presso i locali della ex Stazione Marittima sul molo Sanità del Porto di Cagliari, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della “Festa del gusto 2017”. L’evento è in programma il 2, 3 e 4 giugno al porto di Cagliari e l’8, 9, 10 e 11 giugno al molo Brin di Olbia.

Interverranno all’evento:

Alessia Littarru, organizzatrice della “Festa del gusto 2017”

Roberto Isidori, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Cagliari

Barbara Argiolas, assessore regionale del turismo

Marzia Cilloccu, assessore comunale alle attività produttive del comune di Cagliari

Marco Balata, assessore comunale al turismo del comune di Olbia.

Durante la tre giorni cagliaritana saranno oltre 200 gli stand presenti nella suggestiva location del lungomare di via Roma. Non solo produttori sardi e italiani, la rassegna acquista infatti un respiro internazionale, con molti espositori provenienti dai Paesi europei ed extraeuropei. Con anche la novità dei food truck, veri e propri camion con ruote, all’interno dei quali cuochi esperti preparano questa o quella pietanza. Possibile quindi assaporare le più svariate prelibatezze, tipiche di numerosi angoli del globo. Una novità esclusiva per l’Isola. Uno spazio verrà dedicato a prodotti enogastronomici provenienti dalle zone terremotate del Centro Italia. Un esempio concreto di “integrazione” tra cibo e cultura.

Nel corso della conferenza stampa verrà distribuito, in anteprima ai giornalisti, il programma completo della tre giorni cagliaritana, che comprende tutta una serie di eventi.

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Questa mattina, nella sala riunioni dell’assessorato dello Sport della Regione Sardegna, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della 18ª edizione del “Giro delle Miniere”, corsa ciclistica a tappe organizzata dalla società ciclistica Monteponi che si disputerà dal 2 al 4 giugno e che, in prima giornata, sarà valida per l’assegnazione del campionato italiano 2017 di Gran Fondo.

A fare gli onori di casa l’assessore regionale dello Sport Giuseppe Dessena, che ha dichiarato: «E’ un motivo di grande orgoglio presentare un evento così importante e ormai riconosciuto a livello nazionale. Il Giro delle Miniere riveste un ruolo di grande valore sotto il profilo economico e sociale data la sua capacità di coniugarsi alla perfezione con il turismo. All’interno di questa manifestazione c’è uno spaccato importante dell’Isola: il Sulcis attraversa un momento non semplice sotto il profilo economico, ma al tempo stesso è sempre capace di promuovere le proprie bellezze naturalistiche anche attraverso eventi sportivi come questo».

Luigi Mascia, patron della S.C. Monteponi, ha tenuto invece a sottolineare l’importante attestato di fiducia ricevuto dalla Federazione Ciclistica Italiana, che ha affidato al “Giro delle Miniere” l’organizzazione del campionato italiano di Gran Fondo: «Questo riconoscimento ci lusinga in maniera particolare – ha detto Mascia – e conferma quanto il nostro lavoro sia ormai conosciuto ed apprezzato anche oltre Tirreno. Lo scorso anno abbiamo avuto l’onore di organizzare il campionato italiano a cronometro, con ben 170 iscritti al via. La stessa manifestazione, portata quest’anno in Puglia, ha invece fatto registrare 80 partenti. Numeri, i nostri, che assumono ancora maggior valore se rapportati alle ben note difficoltà sul fronte dei trasporti». Per l’edizione 2017, il “Giro delle Miniere” sfonderà il muro dei 300 iscritti, molti dei quali arriveranno non solo da oltre Tirreno, ma anche dall’estero. Inghilterra, Olanda e Belgio, in particolare, saranno le nazioni rappresentate: «Il nostro obiettivo – ha spiegato ancora Mascia – è quello di portare in Sardegna anche le famiglia del corridori. Un aspetto di fondamentale importanza, questo, che ci permetterà di regalare una boccata d’ossigeno  alla filiera economico di un territorio in difficoltà come il Sulcis Iglesiente».  E se il simbolo della Parigi-Roubaix sono i celeberrimi sampietrini in porfido, anche il “Giro delle Miniere”, nel suo piccolo, avrà la propria pietra identificativa: «Si tratta del carbone che viene tutt’oggi estratto dalla miniera di Seruci – ha aggiunto il presidente della Monteponi – verrà donato ai vincitori, così come una serie di prodotti alimentari rigorosamente prodotti nei luoghi attraversati dal “Giro delle Miniere”».

E’ intervenuto alla conferenza anche il presidente del CONI Sardegna Gianfranco Fara: «Siamo reduci dalla tre giorni del Giro d’Italia – ha detto – che grazie all’attenzione dei vari media ha messo in risalto le bellezze naturalistiche della nostra Isola. Il ciclismo è un veicolo promozionale importantissimo sotto ogni punto di vista, e non posso che accogliere con soddisfazione l’iniziativa di una società dal glorioso passato come la Monteponi. Il campionato italiano di Gran Fondo è un fiore all’occhiello che testimonia quanto questa società abbia lavorato bene nel corso degli anni. Il CONI sarà sempre al fianco di questo genere di iniziative».

La parola è passata, quindi, a Claudio Chiappucci. Il vincitore della Milano-Sanremo del 1991, sarà il testimonial d’eccezione del 18° “Giro delle Miniere”: «La Sardegna è la mia seconda terra – ha detto “El Diablo” – qui ho fatto di tutto: dal Giro di Sardegna al Giro d’Italia passando per il triathlon e il ciclocross. Il “Giro delle Miniere” rappresenta anche per me l’occasione di scoprire la tradizione mineraria del Sulcis Iglesiente, una zona della Sardegna che ancora non avevo avuto modo di conoscere a fondo. Sarò lieto di presenziare a una manifestazione in cui, non va dimenticato, i veri protagonisti sono gli amatori che si dedicano al ciclismo con passione e dedizione facendo tanti sacrifici».

Non è mancato l’intervento del presidente del comitato FCI Sardegna Stefano Dessì: «E’ un anno molto particolare per il ciclismo in Sardegna – ha affermato – abbiamo ancora negli occhi l’entusiasmo con cui l’Isola ha accolto il Giro d’Italia. Una passione certificata anche dai numeri del nostro movimento, che sono in crescita in tutti i settori. Ringrazio Luigi Mascia, organizzatore instancabile, e mi auguro che il “Giro delle Miniere” possa appassionare sempre di più i sardi, aiutandoci a costruire un’isola pedalabile 365 giorni all’anno».

In chiusura è arrivato l’intervento di Salvatore Meloni, presidente onorario della FCI Sardegna: «Il Giro delle Miniere può essere uno strumento di grande importanza per la valorizzazione di un patrimonio come l’archeologia mineraria del Sulcis Iglesiente, e speriamo che le istituzioni sappiano cogliere nel migliore dei modi questo aspetto».

Il “Giro delle Miniere” scatterà il 2 giugno, quando è prevista la “Gran Fondo delle Miniere Trofeo Parco Geominerario – Memorial Roberto Saurra”, valida per l’assegnazione della maglia tricolore di specialità. La prova avrà luogo sull’ormai collaudato circuito di 142 km, con partenza e arrivo nel centro abitato di Iglesias. In seconda giornata spazio alla “2ª Coppa Città di Villamassargia”, una tappa interamente pianeggiante di 90 km, in cui i protagonisti saranno, verosimilmente, i velocisti. A chiudere i giochi la frazione del 4 giugno: cronometro “mediocampidanese” di 14 km con partenza da Gonnosfanadiga e arrivo a Pabillonis. Directa Sport Live TV seguirà la manifestazione dedicando uno speciale a ogni singola tappa. I servizi saranno disponibili in rete già poche ore dopo l’arrivo sulla pagina Facebook “Directa Sport Live TV” e sul sito www.directasport.it .

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Slitta a giovedì 1 giugno, alle 11,30, l’audizione in II commissione, prevista in un primo momento per mercoledì, dell’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena. Alle convocazioni delle commissioni si aggiunge anche quella della Prima. Il parlamentino Autonomia, presieduto da Francesco Agus, si riunisce mercoledì 31 maggio 2017, alle ore 16,00. All’ordine del giorno questioni inerenti al personale FoReSTAS e l’esame del DL 416 (Nuove norme sull’ordinamento e sul funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale).

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Lo IED Cagliari arriva a Roma martedì 30 maggio per promuovere il Master in Design dei servizi turistici sostenibili, prima offerta didattica legata alla sostenibilità ambientale, e progetto esclusivo della sede sarda. Un approccio basato sulla cultura del progetto che mette insieme quattro temi fondamentali: design, comunicazione, turismo e sostenibilità. Nell’Aula A2 di via G. Branca dello IED Roma, Francesco Tapinassi, Dirigente alle politiche del turismo al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, esperto di marketing e comunicazione nell’ambito dei servizi turistici e docente IED del Master in Design dei Servizi Turistici Sostenibili, sarà protagonista della lezione aperta sul tema “Comunicare la sostenibilità turistica”. Come la comunicazione può essere uno strumento di valorizzazione al servizio della sostenibilità dell’impresa turistica e del territorio? Come riuscire a cogliere le domande effettive, e pensare a destinazioni che non vanno solo a inventare nuovi segmenti di mercato, ma anche nuovi bisogni tenendo conto delle esigenze dell’ospite? Come interpretarne al meglio le aspettative? Le modalità attuali per rispondere concretamente a questi quesiti, legati in particolar modo alle problematiche alla Sardegna, saranno oggetto di discussione dell’open lesson, insieme ai temi del sales funnel e delle nuove opportunità che il web offre all’esperienza di acquisto, con un grande professionista del settore.

Modera l’incontro Monica Scanu, direttrice IED Cagliari.

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C’è tempo fino al 15 giugno 2017 per iscriversi alla quarta edizione del concorso enologico Wine and Sardinia. L’iniziativa è promossa Pro Loco di Sorgono (Nuoro) quale organismo ufficialmente autorizzato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ed è aperta a tutte le aziende vitivinicole presenti sul territorio della Sardegna.

Possono partecipare i produttori singoli e associati, le aziende industriali e commerciali con sede in Sardegna e sono ammessi i vini a denominazione d’origine controllata (D.O.C. e D.O.C.G.), ad indicazione geografica tipica (I.G.T.),  i vini spumanti a denominazione d’origine controllata (D.O.C. e D.O.C.G.), ad indicazione geografica tipica (I.G.T.) e i vini spumanti di qualità (D.O.C. e D.O.C.G.), prodotti in Sardegna.

In questi giorni verranno comunicati i nomi della Giuria di qualità che sovrintenderà le operazioni a cui, chi vorrà, potrà assistere il 7, 8 e 9 luglio prossimi nel Teatro Comunale di Sorgono. 

Come di consueto le premiazioni si terranno a Sorgono a ottobre 2017 nell’ambito del quarto Salone dei vini sardi Wine and Sardinia in concomitanza con le manifestazioni dell’Autunno in Barbagia.

Per ogni campione di vino, l’Azienda produttrice deve far pervenire entro e non oltre il 15 giugno 2017 al seguente indirizzo: Comune di Sorgono, Corso IV Novembre 107, 08038 Sorgono (NU).

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Parte alle ore 16,30, nella sala congressi del THotel di Cagliari, “La Sardegna in Marcia”.

Sarà un convegno a più voci, annuncia Federico Ibba, coordinatore regionale dei centristi per l’Europa, con ospiti del mondo dell’impresa della politica e del management nazionale. Tra le testimonianze: Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione Esteri, attualmente impegnato a tutela degli italoamericani coinvolti nella crisi democratica del Venezuela. Casini, oltre che di “Sardegna nel contesto euromediterraneo”, parlerà della posizione politica del movimento Centristi per l’Europa attualmente al governo con il ministro dell’Ambiente. Tra i giovani manager ci sarà l’ing. Gianluca Usai, 28 anni, manager di una prestigiosa cantina del GAVI nel Piemonte e consigliere comunale di Sestu  che parlerà di “Sardegna: un continente del vino“. Altro giovane ingegnere, Roberto Massa, Partner della The Net Value, incubatore certificato startup innovative – Cagliari che parlerà di “La Sardegna e l’innovazione: la fabbrica del cambiamento”. 

Spazio alla grande industria con Francesco Marini, presidente della Sarlux-Saras che parlerà di “Industria 4.0” e all’impresa con Alberto Scanu, presidente Confindustria. 

Non mancheranno gli interventi politici come quello di Davide Galantuomo, già sindaco di Quartu ed attualmente consigliere metropolitano. 

“La Sardegna in marcia” è ispirata al giovane nuovo presidente francese, Emanuel Macron.

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Sono destinati a due tipi di intervento i 2 milioni e 400mila euro stanziati dalla Regione e destinati ai cimiteri della Sardegna: ampliamento degli spazi e messa in sicurezza di strutture particolarmente a rischio. Quattrocentomila euro per quest’anno, un milione ciascuno per il 2018 e il 2019, la Giunta ne ha definito la programmazione.
«E’ un atto molto atteso dai Comuni che in più occasioni hanno sollecitato il nostro intervento, tanto che siamo già intervenuti con il mutuo infrastrutture per alcuni casi più urgenti e prioritari – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda -. Con questa programmazione destiniamo le risorse seguendo precisi criteri in base ai quali verrà preparato il bando ormai in dirittura d’arrivo al quale potranno partecipare i Comuni interessati.» 
Il criterio di ripartizione del finanziamento tra i Comuni richiedenti è basato su quattro priorità. La prima, l’effettiva necessità dei Comuni in base al tasso di mortalità degli ultimi cinque anni in rapporto ai posti disponibili; secondo, la percentuale di cofinanziamento, che in ogni caso non potrà essere inferiore al 10% della spesa prevista; terzo criterio, la rotazione: le priorità saranno assegnate ai Comuni che non abbiano mai ricevuto finanziamenti regionali negli ultimi 5 anni per la realizzazione di opere cimiteriali. Ultimo criterio, la necessità di messa in sicurezza.
Dopo questo primo impegno finanziario si prevedono ulteriori stanziamenti in fase di rimodulazione del mutuo infrastrutture.