5 August, 2024
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L’associazione di promozione sociale FabLAB SULCIS il 3 giugno presenterà, a Cortoghiana, il suo FabLab e il progetto “palestra digitale”. Il progetto prevede l’apertura di un FabLab didattico e di uno spazio dedicato al coworking.

«Questi spazi daranno a studenti, professionisti e aspiranti imprenditori la possibilità di “allenarsi” assieme per concretizzare competenze, idee e progetti» ha evidenziato Michele Cau, presidente e cofondatore dell’associazione insieme a Giacomo Pinna e Giancarlo Orrù.

«Vogliamo che anche questo territorio abbia la possibilità di apprendere l’uso di strumenti tecnologici e di poter sperimentare e collaborare per poter realizzare i propri progetti.»

L’associazione nasce dalla volontà dei fondatori di condividere oltre che le proprie esperienze professionali maturate in ambito tecnologico anche la rete di contatti professionali frutto di anni di attività lavorativa con persone e aziende importanti.

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Nella sua terra di nascita, a quarantasei anni dalla scomparsa, l’Università di Aarhus, grazie all’impegno del professor Peter Crawford, dedica all’antropologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon un convegno di due giorni (1-2 giugno 2017) sulla “ricerca audio-visuale sulla musica”.

Il giovane antropologo, morto ad appena 35 anni, ha lasciato un vuoto nella disciplina e un ritardo nello studio pionieristico, da lui intrapreso, delle launeddas, lo strumento a fiato tradizionale della Sardegna. Negli anni Cinquanta e Sessanta, infatti, Bentzon fece più viaggi nell’Isola, si innamorò del loro suono, e decise di studiare “sul campo” i maestri e i costruttori: dal Sarrabus all’Oristanese. Il suo straordinario metodo di ricerca era quello della “semplice” osservazione, indispensabile per capire il senso della musica, ancor più di quella isolana che raggiungeva picchi di raffinatezza in contesti estremamente poveri. Fu lui che per primo produsse centinaia e centinaia di registrazioni audio, foto e video: un repertorio prezioso e in parte inedito. Nessuno fino ad allora aveva pensato di studiare, osservare un pezzo fondamentale di identità culturale e antropologica. Così è nato un legame che va avanti nei decenni tra l’Isola e la Danimarca, un proficuo rapporto di scambi curato dall’Associazione culturale Iscandula e dal suo presidente Dante Olianas.

Uno sguardo al passato, dunque, e uno al futuro: con questo spirito è stato organizzato il convegno dal titolo “Da Fridolin Bentzon all’età digitale: un convegno sulla ricerca audio-visuale della musica del mondo”. A supportare l’Università danese di Aarhus, il Moesgaard Museum è la stessa associazione Iscandula con il patrocinio della Regione Sardegna. Protagonisti i progetti dei ricercatori nel campo dell’etnomusicologia ed etnografia musicale, con testimonianze che arrivano da tutto il mondo, per questo la due giorni non sarà un evento accademico in senso “convenzionale”. Due le aree di sviluppo: la prima è l’antropologia dei sensi, la seconda è il contributo del film antropologico.

Il convegno durerà due giorni fitti di appuntamenti e interventi multimediali, tutti in lingua inglese. Si inizia alle nove del primo giugno con il benvenuto del professor Peter I. Crawford, dalle 10.00 a mezzogiorno l’intervento di Dante Olianas, etnomusicologo e presidente dell’associazione Iscandula. Nel suo intervento, Il lavoro di Fridolin ha illuminato le antiche launeddas: presentazione della vita e del lavoro di A.F.W. Bentzon preceduto dalle launeddas di Gianluca Piras – parlerà della vita e dell’opera di Bentzon e racconterà come ha scoperto le pellicole che l’antropologo danese aveva girato con una macchina da presa asincrona la “Agfa Movex”, e di come, con il coinvolgimento di Fiorenzo Serra – uno dei registi sardi più importanti, nonché amico dello stesso Bentzon – è riuscito a realizzare il documentario “Is Launeddas, la musica dei sardi”. La presentazione di Olianas, sarà anche supportata dalla presenza della vedova di Bentzon, Sara (Ruth) Zedeler, che ha collaborato con lui in Sardegna negli anni Sessanta, e di Christian Ejlers, noto editore danese, amico del Bentzon e suo compagno di viaggio, in Sardegna nel 1955, quando lavorarono come garzoni nel Circo Zanfretta.

Dopo la pausa pranzo e il trasferimento nella sala Nobelasen Eva Fock, un’etnomusicologa indipendente e insegnante, parlerà al pubblico di come “Attraversare il mondo attraverso Google”. Dopo una pausa, alle 16.30, il compositore, pianista e ricercatore musicale italiano Mauro Patricelli, presenterà il suo ultimo lavoro teatrale-multimediale “Dansejægeren” (Il cacciatore di danze: un lavoro interamente dedicato alla figura di Bentzon che ha documentato una delle più antiche musiche popolari tradizionali in Europa). Dalle 18.00 inizia la serata con la musica tra cui anche le launeddas suonate da Gianluca Piras – la vera protagonista – e il vino. Alle 20.00 la cena al ristorante Olive.

Il secondo giorno i lavori partono alle 9.00 con il caffè, Maria Mendonça, professore associato in musica e cultura asiatica al Kenyon College nell’Ohio, apre i lavori. Parlerà dell’esperienze delle orchestre indonesiane Gamelan in Gran Bretagna: tra incontri e suggestioni. Alle 11.00 segue Balz Andrea Alter, dottore in antropologia visuale tra gli atenei di Aarhus e di Basilea: al centro della presentazione il progetto per la realizzazione di un film in stretta collaborazione con Otu Bala, intellettuale, cantante e compositore del Camerun. Nel pomeriggio altre storie ed esperienze musicali extra europee: Peter I. Crawford, antropologo e regista, parla della sua esperienza con i cantanti e la comunità delle isole Salomone. Infine, chiude il convegno Sebastian Lowe, musicista, antropologo visuale, sull’importanza dell’inchiesta sul campo, nel suo caso un lavoro in Nuova Zelanda, sulla musica tradizionale del Maori, il Taonga Pūoro.

 

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Nasce anche in Sardegna l’Alleanza delle cooperative dall’unione di Legacoop, Confcooperative e Agci, al T Hotel, alla presenza del presidente nazionale Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, e Alleanza delle cooperative, del presidente nazionale di Legacoop Maurizio Lusetti e del presidente nazionale dell’Agci.

«Mentre tutti si dividono, la Cooperazione, grazie al suo Dna, lavora per unire imprese e persone, sotto un’unica sigla di rappresentanza – ha spiegato Claudio Atzori, presidente di Legacoop – oggi la Cooperazione sarda dà vita al primo coordinamento regionale, attraverso la nomina dei propri gruppi dirigenti». A rimarcare l’importanza dell’iniziativa il presidente dell’Agci della Sardegna Sergio Cardia. Maurizio Gardini, presidente dell’Alleanza delle cooperative nazionale e di Confcooperative nazionale ha ricordato l’impegno «del mondo della cooperazione contro le false coop, la raccolta di firme» e l’importanza dell’iniziativa messa in campo a livello nazionale e in Sardegna. «Uno degli elementi caratterizzanti è quello di aver costituito una voce unica che si è confrontata e si confronta con le istituzioni. L’Alleanza – ha detto – è il soggetto in cui le Istituzioni vedono l’unico interlocutore con cui confrontarsi». L’Alleanza delle cooperative, con 39.000 imprese associate rappresenta oltre il 90% del mondo cooperativo italiano per persone occupate (1.150.000), per fatturato realizzato (140 miliardi di euro) e per soci (oltre 12 milioni).

Numeri che portano la cooperazione a incidere sul PIL per circa l’8%. Va altresì considerata la raccolta delle banche di credito cooperativo (157 md).

I cooperatori e le cooperative dell’Alleanza rappresentano, tra l’altro il 14,8% degli sportelli bancari del Paese; il 34% della distribuzione e del consumo al dettaglio; 35 miliardi di produzione agroalimentare Made in Italy; oltre il 90% della cooperazione impegnata nel welfare dove 355.000 persone occupate nelle nostre cooperative erogano servizi sociosanitari a 7.000.000 di Italiani. Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop ha parlato della necessità di guardare al «futuro e ai giovani» e rimarcato l’importanza «della cultura della legalità che non è imparare a esse onesti ma avere consapevolezza e rispetto delle norme». Rosario Altieri, presidente nazionale di Agci ha rimarcato il fatto che «con la costituzione della Alleanza delle cooperative della Sardegna è un altro tassello del mosaico nazionale e la tessera della è Sardegna molto importante nel panorama nazionale. Ci auguriamo che l’intero quadro possa essere completato entro breve tempo». A chiudere i lavori, dopo una serie di interventi con esperienze del mondo della cooperazione (3A Arborea e Santadi), Fabio Onnis. Successivamente l’assemblea ha eletto poi la presidenza di cui fanno parte Claudio Atzori, Daniele Caddeo, Sergio Cardia, Michele Fiori, Gianni Locci, Giovanni Loi, Gilberto Marras, Fabio Onnis e Roberto Savarino. Presidente è stato eletto Fabio Onnis, copresidenti Claudio Atzori e Sergio Cardia.

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Sono cominciati questa mattina i campionamenti straordinari dell’Arpas nelle acque dello stagno di Santa Gilla, secondo il piano di controlli stabilito dal tavolo tecnico permanente istituito dalla Presidenza della Regione con gli assessorati della Difesa dell’Ambiente e della Sanità.
L’attività straordinaria di monitoraggio riguarderà il territorio circostante ai siti di pertinenza della Fluorsid. Nel programma sono indicati monitoraggi dei corpi idrici sotterranei, monitoraggi dei corpi idrici superficiali di transizione (Stagno di Santa Gilla), monitoraggi sulla qualità dell’aria e sulla ricaduta delle polveri. Per quanto concerne l’attività cominciata oggi, questa interessa i sedimenti e le acque di transizione: i campionamenti dureranno alcuni giorni, quindi ci sarà l’invio ai laboratori Arpas.
Sui campioni prelevati (sia per la matrice acqua che sedimenti) verranno ricercati tutti i metalli, Fluoruri – Benzo(a)pirene, Naftalene, Fluorantene, Benzo(g,h,i)perilene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(b)fluorantene, Esaclorobenzene, Antracene. Per avere i primi risultati occorreranno circa trenta giorni.
Oltre al monitoraggio della rete regionale, si implementeranno, come già avvenuto in passato, misure con l’utilizzo del mezzo mobile di Arpas che verrà posizionato nella zona periferica dell’abitato di Assemini.

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«La Sardegna migliora il proprio dato sulla dispersione scolastica con una forbice maggiore rispetto a quella delle altre regioni, soprattutto nell’ultimo anno, sono numeri molto incoraggianti.».

Lo dice il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, commentando i dati Eurostat, per i quali la Sardegna riduce il tasso di dispersione scolastica di 5,4 punti percentuali (dal 23,5% del 2014 al 18,1% del 2016). «Nessuna regione d’Italia ha ridotto maggiormente la propria percentuale di abbandoni scolastici/formativi nello stesso lasso di tempo.»
«Il segnale è chiaro – aggiunge Francesco Pigliaru -. Dobbiamo proseguire con determinazione su questa strada, impegnandoci ancora di più sia sul fronte dell’edilizia scolastica con Iscol@ che su quello dell’apprendimento, con il programma Tutti a Iscol@, sui cui buoni esiti contiamo molto. Una didattica moderna portata avanti in scuole belle ed efficienti è uno strumento essenziale per fronteggiare l’emorragia dei giovani che bruciano il loro futuro abbandonando gli studi.»
Sull’argomento è intervenuto anche l’assessore regionale della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena: «Il dato, che merita un approfondimento, è indiscutibilmente positivo. Questo risultato ci incoraggia a proseguire nell’azione che la Giunta Pigliaru ha messo a sistema con un notevole impegno di risorse umane e finanziarie. Per le infrastrutture abbiamo messo a correre 150 milioni e siamo pronti a investire ulteriori 115 milioni tra manutenzioni e scuole del nuovo millennio. Per la didattica abbiamo già investito 40 milioni su Tutti a Iscol@ e altri 20 milioni sono pronti per la prossima annualità. Abbiamo poi ulteriori interventi su formazione docenti, coding e sviluppo delle competenze digitali, istruzione tecnica superiore e orientamento formativo per un totale di circa 30 milioni».

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Venerdì scorso a Parigi i 180 Paesi Membri della Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (conosciuta con l’acronimo OIE), riuniti nella 85° Assemblea Generale, hanno espresso parere favorevole alla proposta di nominare l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna di Sassari quale Laboratorio di Riferimento internazionale dell’OIE per l’Echinococcosi. Questa nomina si aggiunge al titolo di cui l’Istituto si può già fregiare, quello cioè di Laboratorio di Riferimento Nazionale per la stessa malattia, nomina avvenuta nel 2002 con provvedimento del Ministero della Salute.
«E’ un risultato che non può che essere accolto con grandissima soddisfazione – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru – che testimonia che anche nella sanità sarda, pur con tutti i suoi problemi, ci sono eccellenze scientifiche che sanno farsi valere a livello nazionale e internazionale. Le mie congratulazioni, dunque, ai ricercatori e al direttore dell’Istituto Zooprofilattico.»
La notizia pervenuta da Parigi è stata accolta con grande soddisfazione dal direttore dell’Istituto, Alberto Laddomada: «E’ un riconoscimento importantissimo, ma anche una grande responsabilità per l’Istituto Zooprofilattico. E’ un risultato a cui si è pervenuti grazie alla competenza scientifica maturata da tanti veterinari e ricercatori dell’Istituto, ma non solo. Nel corso degli anni, il mio Istituto ha collaborato non solo con le Università e con tanti altri enti di ricerca della Sardegna ma anche a livello nazionale e internazionale. Vorrei perciò condividere con loro questo risultato. Devo sottolineare inoltre il pieno supporto fornito dal ministero della Salute, che rappresenta l’Italia all’OIE, ai fini della approvazione del dossier scientifico che nell’agosto scorso abbiamo sottoposto al vaglio degli esperti internazionali, che hanno poi proposto questa nomina alla Assemblea Generale di Parigi».
La nomina dell’Istituto a Laboratorio Nazionale di Referenza del 2002 aveva già avviato una nuova fase di studio della malattia da parte dell’Istituto, che ha comportato tra l’altro una raccolta di dati disponibili sullo stato dell’arte della patologia a livello nazionale, anche grazie a collaborazione con centri medici, in particolare con il Policlinico San Matteo di Pavia e con l’Istituto Superiore di Sanità. E l’Istituto Zooprofilattico si è anche avvalso per alcuni anni della collaborazione di un medico infettivologo, collaborazione che ora si intende ripristinare. Sono state affinate le metodologie diagnostiche e sono state prodotte diverse pubblicazioni scientifiche. Grazie a queste attività l’Istituto è stato in grado di presentare a Parigi un dossier scientifico solido, a supporto della domanda di nomina quale Laboratorio Internazionale di Riferimento, che aumenterà le responsabilità per Giovanna Masala, responsabile del Laboratorio Echinococcosi.
«E’ un riconoscimento per cui non posso che essere molto soddisfatta, pensando al lavoro scientifico fatto in tutti questi anni finalizzato ad un migliore controllo dell’Echinococcosi, nei quali mi sono avvalsa di tanti bravi collaboratori. Ora dovremo essere pronti a svolgere adeguatamente il nostro ruolo anche in sede internazionale. Mi auguro di ricevere tutto il supporto necessario non solo da parte del mio Istituto, ma direi da parte delle autorità sanitarie e di tutto il mondo scientifico della Sardegna, con cui anch’io voglio condividere questo importante risultato.»

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Anche la Sardegna partecipa all’Open day per la tutela delle fragilità sociali (#sipuofare), con un evento in programma domani mattina, a Oristano, nella la sala consiliare della Provincia, in via senatore Carboni s.n.

L’Open day per la tutela delle fragilità sociali, si terrà contestualmente in 61 città italiane. Nell’occasione verrà presentata la 14ª Guida per il cittadino, dedicata a “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato con 13 associazioni dei consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).

Un tema sociale importante sul quale l’Open day cercherà di fare informazione e far conoscere gli strumenti che sono a disposizione dei cittadini: strumenti poco conosciuti anche tra i diretti interessati.

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Seconda e ultima sessione didattica, nel week end a Nuoro, per i corsi invernali di jazz edizione numero quattordici: appuntamento alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” domani pomeriggio (sabato 27 maggio), dalle 15.00 alle 19.00, e domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (con una pausa per il pranzo). In cattedra, come sempre, Francesca Corrias (per le lezioni di canto), Massimo Carboni (sassofono), Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Spano (pianoforte), Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso e basso elettrico), Gianni Filindeu (batteria) e il responsabile artistico dei corsi Giovanni Agostino Frassetto (teoria, arrangiamento, composizione e flauto le sue materie di insegnamento).

Per allievi e docenti in programma anche una parentesi extra didattica tra le due giornate di lezioni: domani sera (sabato), dalle 21,30, jam session a S’Iscopile, il locale in via Brusco Onnis.

Va così in archivio un’edizione in formato “ridotto” dei corsi invernali di jazz, che l’Assessorato alla Cultura del comune di Nuoro e l’Ente Musicale di Nuoro, pur con le minori disponibilità finanziarie rispetto agli anni passati, hanno voluto comunque garantire, con l’impegno di trovare le risorse adeguate per poter tornare alla programmazione abituale già dall’anno venturo.

 

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Carbonia-Porto Rotondo, sfida del secondo turno dei play-off della “Coppa Promozione” tra le perdenti del primo turno (il Carbonia ha perso 1 a 0 in casa con il Guspini Terralba, il Porto Rotondo ha perso ugualmente in casa 2 a 0 con il Sorso 1930), si giocherà domenica, alle ore 17.00, sul campo comunale di Ghilarza. La formula prevede una partita unica. Se i tempi regolamentari dovessero terminare in parità, sono previsti due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. In caso di ulteriore parità, a decidere saranno i calci di rigore. La vincente chiuderà la “Coppa Promozione” al terzo posto, la perdente al quarto posto della graduatoria finale per i ripescaggi in Eccellenza.

Guspini Terralba-Sorso 1930, finale per l’assegnazione del primo e del secondo posto, tra le vincenti delle partite del primo turno, si disputerà in contemporanea, sabato alle ore 17.00, sul campo comunale “Scalarba” di Macomer. Anche in questo caso, la formula prevede una partita unica. Se i tempi regolamentari dovessero terminare in parità, sono previsti due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno. In caso di ulteriore parità, a decidere saranno i calci di rigore. La vincente chiuderà la “Coppa Promozione” al primo posto, la perdente al secondo posto della graduatoria finale per i ripescaggi in Eccellenza.

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E’ in un clima di ritrovata fiducia che la Sulcispes Sant’Antioco si affaccia alla semifinale contro la corazzata Coral Alghero. I due successi consecutivi che hanno permesso di ribaltare la serie contro Nuoro hanno dato nuovo smalto ai lagunari, più che mai determinati a veder cara la pelle: «Dopo la sconfitta in gara 1 dei quarti è scattato qualcosa – dice il presidente Salvatore Ingrande – sia a Nuoro che nella bella del PalaGiacomoCabras la squadra ha mostrato una faccia completamente diversa. Il recupero degli infortunati ci ha sicuramente dato una marcia in più, ma credo che sia scattato qualcosa soprattutto a livello mentale. I ragazzi, infatti, hanno messo in campo quella cattiveria agonistica e quella voglia di vincere che non sempre li aveva accompagnati nel corso della stagione. Si è trattato di un segnale importante, sicuramente gradito da tutta la società, che non ha smesso di stare accanto alla squadra nemmeno nei momenti più complicati».

Sabato sera, al PalaManchia, gli uomini di Paolo Massidda cercheranno di proseguire sulla stessa lunghezza d’onda. Alghero può contare su autentici lussi per la categoria come Salvatore, Brembilla e Bonalume, ma i precedenti dimostrano che la Sulcispes può giocarsela: «Ricordo la sfida della Poule A – aggiunge il massimo dirigente antiochense – perdemmo di 12 (66-54 il finale, era il 12 marzo, ndr) dopo aver giocato punto a punto per larghi tratti in una gara che affrontammo con diversi elementi in condizioni fisiche precarie. Andremo ad Alghero a giocarcela al meglio delle nostre possibilità, consapevoli del nostro valore ma al tempo stesso sereni e privi di qualunque tipo di pressione. La squadra ci crede, è fortemente motivata e sono certo che sabato sera uscirà dal campo dopo aver dato l’anima».  

Palla a due sabato 27 maggio, alle 18.15 al PalaManchia di Alghero (SS), arbitri Giuseppe Demontis di Ozieri e Nicola Saddi di Quartu Sant’Elena. La gara verrà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube ufficiale della Sulcispes Basket.