5 August, 2024
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Un’esercitazione antincendio con i bambini delle scuole di La Maddalena per celebrare la “Giornata europea dei Parchi” che ricorre oggi 24 maggio e ricorda l’anniversario dell’istituzione del primo “Parco nazionale d’Europa” in Svezia nel 1909; l’iniziativa ha coinvolto i ragazzi dell’Istituto San Vincenzo e quelli dell’Istituto comprensivo Carducci, un centinaio di bambini che guidati dal personale dell’Ente Parco, del CTA – CFVA e dell’Agenzia Forestas hanno dedicato qualche ora di approfondimento ai temi del rischio legato agli incendi con  una lezione frontale all’interno dell’aula didattica del CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali sull’Isola di Caprera e una parte operativa con una simulazione ed esercitazione all’aperto sempre all’interno del CEA. I ragazzi hanno potuto vedere i mezzi antincendio operare sul campo e tutta la macchina organizzativa che si muove per la tutela del territorio.

«Ci è sembrato il modo più concreto ed efficace per celebrare in modo utile la ricorrenza legata alla Giornata europea dei Parchi – ha commentato il Commissario straordinario dell’Ente Parco Leonardo Deri – formare alla consapevolezza ambientale significa educare ai rischi connessi alla piaga degli incendi che in una Regione come la Sardegna rappresentano un problema da non sottovalutare. Momenti come questo sono occasioni di  sensibilizzazione per i bambini ma anche per le famiglie che speriamo ascoltino con entusiasmo il racconto della giornata fatto dai ragazzi una volta rientrati a casa.»

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Arrivano buone notizie dal versante delle domande presentate per l’aiuto in conto interessi, dedicato alle piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per operazioni di credito a breve termine e della durata massima di 12 mesi. Sulla misura del prestito di conduzione, ideata dall’assessorato dell’Agricoltura e finanziata con 2,5 milioni di euro, sono state già inviate all’Agenzia regionale Argea ben 170 domande.
«Sulle istruttorie, gli uffici di Argea stanno procedendo tempestivamente per rispondere in tempi brevi e ridurre le attese delle aziende». Così l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, che ha aggiunto: «La Misura ha ancora a disposizione delle risorse da assegnare e per questo faccio appello agli imprenditori agricoli affinché si presentino quanto prima le domande».
Sono considerate spese di conduzione per le aziende: l’acquisto di sementi, concimi, antiparassitari, anticrittogamici, mangimi, carburanti, lubrificanti; il pagamento di prestazioni di natura varia svolte da operatori non dipendenti, il pagamento di salari, stipendi e compensi spettanti a dipendenti fissi o avventizi, il pagamento del canone di affitto, il pagamento di rate di assicurazione e altro ancora. L’intervento è rivolto alle PMI (Piccole e medie imprese), condotte da imprenditori agricoli con sede operativa in Sardegna, che abbiano una dimensione economica di almeno 15mila euro o 8mila euro se ricadenti in zone montane, in zone soggette a vincoli naturali o ad altri tipi di vincoli.
L’aiuto consiste nell’abbattimento totale del tasso annuo effettivo globale applicato all’operazione di credito a breve termine, della durata massima di 12 mesi. L’intervento, consentito fino a 5mila euro, non potrà essere superiore all’ammontare degli interessi richiesti dall’Istituto di credito convenzionato e di tutti gli altri oneri previsti per il prestito. L’aiuto regionale, così come previsto dalla normativa comunitaria, non potrà quindi eccedere l’importo complessivo degli aiuti “de minimis” di 15mila euro, concessi a un’impresa nell’arco di tre esercizi finanziari.

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Il Museo del Carbone aderisce con le visite guidate in galleria sotterranea alla Giornata Nazionale delle miniere, in programma sabato 27 e domenica 28 maggio.

La Giornata Nazionale delle Miniere, promossa per diffondere il valore e il significato culturale del turismo geologico, è giunta alla nona edizione, registrando un crescente interesse sull’intero territorio Nazionale.

L’iniziativa prevede che ogni Museo e Parco Minerario organizzi sul proprio territorio un evento a carattere volontario, con lo scopo di promuovere il proprio sito museale. L’evento è organizzato da AIPAI, ANIM, ASSOMINERARIA e G&T con il Patrocinio di ISPRA, ReMi, CNG EuroGeoSurveys nell’ambito della European Minerals Day per sabato 27 e domenica 28 maggio 2017.

Il Museo del Carbone aderisce con le visite guidate in galleria sotterranea con il biglietto ridotto (6 euro). La galleria potrà essere visitata dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14,30 alle 17.00.

È sempre visitabile gratuitamente fino al 4 giugno la mostra fotografica NeroCarbone di Alessandro Spiga.

Le suggestive stampe fotografiche sono state realizzate con il processo alla gomma bicromata, modificato per questa occasione dall’artista per poter utilizzare il carbone del giacimento sulcitano come pigmento nero.

Lo stesso Spiga spiega: «In questa epoca digitale ho sentito la necessità di entrare in camera oscura per realizzare con le mie mani le stampe fotografiche. La scelta della tecnica da utilizzare non è stata difficile, visto che dovevo fare un salto nel passato, tanto valeva tornare al 1839 con la gomma bicromata, ripartendo quasi dalle origini della fotografia. Dopo mesi di esperimenti e di attenta selezione dei materiali ho ottenuto dei risultati sorprendenti, scoprendo la grande versatilità e unicità di questa tecnica. Le variabili in gioco sono talmente tante che è possibile personalizzare ogni stampa e, soprattutto, è impossibile ottenerne due perfettamente identiche; ogni fotografia sarà quindi unica e irripetibile».

Ma il fotografo cagliaritano non si è fermato qui: «Una volta presa confidenza con questa tecnica, ho pensato di modificarla per rendere omaggio a Carbonia, città alla quale sono particolarmente legato, utilizzando il carbone della miniera come pigmento. Da quel momento sino ad ottenere i risultati che vedrete esposti in miniera sono passati quasi due anni di esperimenti e prove per trovare la “ricetta” giusta. In questo periodo di gestazione è stata fondamentale la disponibilità e la collaborazione del personale del Museo del Carbone e l’aiuto di altri artisti come il giovane pittore e ceramista sassarese Jacopo Scassellati che ha macinato per me il primo carbone».

Alessandro Spiga ha scelto, come soggetto delle sue fotografie, la Grande Miniera di Serbariu, chiudendo in un ipotetico cerchio la vita del carbone del filone sulcitano, dalla cava alla stampa.

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Si è conclusa venerdì sera ad Oristano, la due giorni di convegni aperta a Nuoro il 18 maggio ed organizzata dal CAM Nord Sardegna (Centro Ascolto Uomini Maltrattanti), dal titolo “Fondamentale Cambio di Paradigma nel contrasto alla violenza di genere – Perché aiutare gli uomini”, che ha visto l’alternarsi, al tavolo dei relatori, di interventi mirati a cura di professionisti del settore, provenienti dall’ambito legislativo, come il dott. Andrea Moi, psicologo e Giudice onorario della Corte d’Appello di Cagliari e il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Nuoro, il dott. Giorgio Bocciarelli, insieme all’avv. Francesco Lai e la dott.ssa Marianna Chessa; sanitario, con la direttrice del distretto sanitario di Nuoro, la dott.ssa Gesuina Cherchi e il dott. Gianfranco Pitzalis, direttore DSMD per Oristano; della comunicazione, del sociale e del mondo associazionistico con la FIDAPA.

Ad emergere un dato su tutti: «L’ostacolo maggiore è rappresentato dal pregiudizio legato alla possibilità di cambiamento di un uomo autore di violenza, manifesto con reazioni legittime ed illegittime, che si riflettono sul lavoro che noi portiamo avanti con gli uomini».

Una prima analisi fornita dalla presidente del Centro, la dott.ssa Nicoletta Malesa: «Non si comprende la finalità del servizio, il nostro non è e non sarà mai un servizio di antitesi a quello dei Centri Antiviolenza, tutt’altro rappresenta un servizio a supporto, un percorso in parallelo». Una domanda rappresentativa quella che ha fatto da sottotitolo all’evento – Perché aiutare gli uomini – decisiva per comprendere il cambiamento da attuarsi: «Dobbiamo cambiare il modo di percepire l’uomo, uscire dalla solita questione – Voi difendete gli uomini – per capire che non difendiamo nessuno, bensì aiutiamo le persone a combattere un problema che coinvolge l’intero ambito famigliare e tutta la nostra società, attraverso un servizio di contrasto alla violenza che pone al centro la sicurezza della donna».

Frasi scaturite dalla dott.ssa Nicoletta Malesa, schierata da anni nella lotta contro la violenza sulle donne, per l’occasione in veste di moderatrice, per dare voce e spazio alle autorità delle Forze dell’ordine presenti, dal Primo dirigente della PS, dirigente divisione polizia anticrimine della Questura, dott. Domenico Nicola Chierico, per Nuoro, e il dott. Giuseppe Scrivo per Oristano, che hanno posto l’accento su uno strumento legislativo recente, ma efficace come l’ammonimento del Questore, fino al Primo dirigente della PS del servizio centrale operativo della direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, la dott.ssa Maria Carla Bocchino, giunta da Roma per l’occasione, che ha sottolineato la necessità di «misure tese più al recupero che alla carcerizzazione» perché «non si tratta di un problema solo italiano, né di un fenomeno criminale, in quanto nessuno di noi può dire di esserne immune, senza considerare che capire le dinamiche della violenza, calibra la capacità di primo intervento».

Parola d’ordine “formazione”,dunque, da estendere a tutti gli operatori come priorità, tesa al fine di comprendere l’importanza di un percorso in parallelo. La Bocchino ha inoltre posto l’accento su alcune criticità: «Si sono scatenate molte conflittualità tra Centri Antiviolenza e Centri per Uomini, perché c’é un retro pensiero per cui sostenere l’uomo autore di violenza, porti via delle risorse economiche».

Sicurezza, ma anche comunicazione mediatica in chiave di responsabilità del linguaggio specifico e della diffusione delle notizie, trattata nell’intervento della vice capo redattrice del TGR Rai Sardegna, la dott.ssa Flavia Corda: «Come giornalisti dobbiamo impegnarci perché troppe volte la narrazione porta a giustificare, si tratta di un cortocircuito che deve essere fermato, o continuerà a portare avanti stereotipi».

Dopo aver posto l’accento sulla “responsabilità delle parole” ed aver ripercorso con esempi pratici gli errori troppo spesso commessi dai mass media, la Corda ha ricordato l’importanza del recupero, appartenendo alla SDR (Associazione Socialismo Diritti e Riforme) che la porta settimanalmente a tenere dei colloqui con i detenuti.

Una due giorni intensa che rende difficile riportare in un articolo tutti gli interventi e persino i saluti, tra cui quelli portati dalla dott.ssa Gabriella Murgia, presidente regionale Commissione Pari Opportunità, dimostratisi di particolare incoraggiamento a proseguire il servizio, con un sostegno fondato e palesato durante il dibattito finale, segnale che qualcosa sta cambiando nella lotta contro la violenza sulle donne, in cui sembra comprendersi il vero significato del lavoro di squadra, per portare a casa il medesimo risultato: la tutela e la sicurezza delle donne, sulle quali «non può pesare l’intero onere dell’uscita dalla violenza».

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Il “Giro delle Miniere” diventa maggiorenne. Il sud ovest sardo si prepara ad accogliere la 18esima edizione della corsa a tappe più attesa del panorama ciclistico regionale, che si disputerà dal 2 al 4 giugno prossimo tra i suggestivi scenari naturalistici offerti dal Sulcis Iglesiente. 

Oltre 300 i partenti – provenienti anche da oltre Tirreno e dall’estero – attesi al via dell’edizione 2017, che si articolerà su tre tappe per un totale di 246 km e che sarà ancora dedicata alla memoria di Franco Ballerini. Un percorso completo, quello previsto dall’organizzatore Luigi Mascia della Società Ciclistica Monteponi, che darà modo tanto agli scalatori, quanto ai passisti e ai cronomen, di mettersi in mostra.

La lotta per lo scettro del primato, l’ambitissima maglia rossoblu, scatterà il 2 giugno, quando è prevista la “Gran Fondo delle Miniere Trofeo Parco Geominerario – Memorial Roberto Saurra”, valida per l’assegnazione della maglia tricolore di specialità. La prova avrà luogo sull’ormai collaudato circuito di 142 km, con partenza e arrivo nel centro abitato di Iglesias.

Nella seconda giornata spazio alla “2ª Coppa Città di Villamassargia”, una tappa interamente pianeggiante di 90 km, in cui i protagonisti saranno, verosimilmente, i velocisti. A chiudere i giochi la frazione del 4 giugno: una cronometro “mediocampidanese” di 14 km con partenza da Gonnosfanadiga e arrivo a Pabillonis, a testimonianza di un “Giro delle Miniere” sempre pronto ad allargare i propri orizzonti. 

«E’ ormai dal 2000 abbiamo iniziato questo viaggio – commenta Luigi Mascia, patron della SC Monteponi –  ricordo ancora la prima edizione, quando al via c’erano appena 28 partenti. Con un duro lavoro nel tempo siamo arrivati ai 260 dello scorso anno, mentre in questa edizione contiamo di superare il muro dei 300. Il “Giro delle Miniere” è ormai una manifestazione di caratura nazionale, come confermato dalla Federazione, che ci ha nuovamente affidato l’organizzazione del campionato italiano di Fondo.»

Come da tradizione, il “Giro delle Miniere” si pone l’obiettivo di coniugare lo sport e la promozione del territorio, presentando agli atleti e alle loro famiglie le bellezze del Sud-Ovest sardo e offrendo loro piena disponibilità ricettiva grazie alla collaborazione degli enti regionali, dei Comuni e della Fondazione di Sardegna. Anche i premi avranno uno sguardo rivolto alla tradizione: la SC Monteponi omaggerà, infatti, i vincitori con dei prodotti legati al territorio: mirto, pasta, torrone e tante altre prelibatezze rigorosamente “Made in Sardinia”.

Ad aggiungere lustro alla 18ª edizione del “Giro delle Miniere” sarà la presenza di Claudio Chiappucci, vincitore della Milano-Sanremo del 1991, oltre che di 3 tappe del Tour de France e di una frazione del Giro d’Italia. Hanno inoltre confermato la propria presenza le professioniste del Team Fanini, la più longeva società del panorama ciclistico internazionale femminile con all’attivo quasi 30 anni di attività.

Il “Giro delle Miniere” avrà massima visibilità sui media grazie alla partnership siglata con la testata giornalistica DirectaSport.it, che seguirà la manifestazione dedicando uno speciale a ogni singola tappa, e che proporrà la conferenza stampa di presentazione in diretta streaming sulla pagina Facebook “Directa Sport Live TV”.

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Dopo un lungo e impegnativo negoziato, la Commissione Europea ha adottato una decisione sul piano del Governo italiano che riduce gli oneri generali del sistema elettrico, ed in particolare quelli a supporto degli incentivi alle fonti rinnovabili, a carico delle imprese energivore: quelle cioè che utilizzano l’energia quasi fosse una materia prima. E che sono molto esposte e sensibili, nel mercato globale, a questo fattore di costo.

Anche se la decisione della Commissione che esclude aiuti di stato sarà resa nota integralmente solo nei prossimi giorni, possiamo affermare che essa consentirà l’applicazione in Italia un vero e proprio atto positivo di politica industriale, atteso quantomeno dal giugno 2012, quando si adottò con decreto legge la norma che fa da base a questa misura.

Ecco, se cinque anni fa si ritenne che la riduzione dei costi energetici fosse urgente ed indifferibile, penso che oggi l’applicazione immediata del piano mediante un atto con forza di legge immediatamente efficace sia ancora più giustificata sotto il profilo costituzionale. Se il ministro Carlo Calenda assumesse l’iniziativa e il Governo nella sua collegialità decidesse di proporre al presidente della Repubblica l’adozione di un decreto legge, troverebbe in Parlamento un forte sostegno.

Oltre al significato di impatto generale, una disposizione che fosse immediatamente attuabile dalla Autorità per l’Energia aiuterebbe a definire un contesto migliore per la ricollocazione presso nuovi e coraggiosi imprenditori di assets industriali che possono avere vita nuova, come la stabilimento Alcoa a Portovesme.

Francesco Sanna

Deputato del Partito Democratico

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Sabato 8 e domenica 9 luglio 2017 nella suggestiva cornice della storica Villa Siotto, a Sarroch, avrà luogo la prima edizione della rassegna regionale degli enti di promozione turistica locale della Sardegna, nell’ambito degli appuntamenti della grande estate sarrochese.

«Il raduno regionale delle Pro Loco – afferma Vittorio Cois, consigliere comunale e presidente della commissione Turismo del comune di Sarroch – consentirà di riaffermare il ruolo fondamentale che queste associazioni svolgono come custodi di tradizioni e cultura, promotori di turismo e territorio. Un appuntamento dove proveremo a legare diverse tipologie di interscambi enogastronomici, attraverso una moderna promozione dei vari territori sardi, ricchi di eccellenze, usanze e tradizioni. Il Raduno Regionale delle Pro Loco sarà un occasione fondamentale per valorizzare gli artisti e gli artigiani del nostro territorio, ma anche i beni di pregio storico, artistico, culturale, naturalistico e archeologico di cui il comune di Sarroch è particolarmente ricco. L’obiettivo è quello, nel tempo, di consolidare questa tipologia di eventi rendendoli più appetibili e interessanti ai turisti che decidono di visitare il nostro territorio.»

Tradizioni e cultura di cui la cittadina di Sarroch è particolarmente ricca, come dimostrano le decine di nuraghi, muti testimoni di un passato che spesso non viene raccontato come dovrebbe.

L’8 e il 9 luglio, grazie al Raduno regionale delle Pro Loco della Sardegna, i tanti curiosi e appassionati potranno visitare e conoscere piccoli gioielli custoditi nello scrigno della città di Sarroch. A cominciare dalla splendida Villa Siotto, un’affascinante casa padronale nonché “azienda agricola completa” dei primi del Novecento e oggi prestigiosa sede di rappresentanza per iniziative culturali e location per la celebrazione di matrimoni.

«A Sarroch, a poco più di un mese dall’importante appuntamento fervono i preparativi, come Pro Loco organizzatrice avremo l’onore di mostrare alle migliaia di visitatori le bellezze del nostro territorio – afferma Efisio Casu – in questi anni di crisi generalizzata possiamo affermare senza ombra di dubbio che grazie alle Pro Loco sarde si è riusciti a conservare e tramandare un bagaglio di tradizioni e cultura che ha pochi eguali nel panorama italiano.»

«La collaborazione tra enti e associazioni locali è importantissima – conclude il presidente della commissione Turismo Vittorio Cois – gli enti e le associazioni culturali da soli difficilmente riuscirebbero a organizzare eventi sociali e culturali di questa portata.»

Saranno almeno 40 le Pro Loco che parteciperanno al grande raduno regionale del 8 e del 9 luglio 2017. 40 protagonisti di primo piano che presenteranno all’interno di una sorta di percorso del gusto mediterraneo le specialità culturali e culinarie dei propri territori. 

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Dal 15 giugno al 15 settembre, sulle rotte della continuità territoriale da e per la Sardegna, ci saranno 1.200.000 posti disponibili totali rispetto ai 900mila previsti dal decreto ministeriale, corrispondenti a +33% di poltrone aggiuntive. A queste se ne sommano altre 78mila offerte nella settimana dal 30 maggio al 5 giugno che consentono di sfiorare la cifra di 1.300.000 posti complessivi.
«Questa sarà l’ultima estate con il vecchio sistema – ha detto l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana stamattina, nel corso del comitato paritetico di monitoraggio Regione-Compagnie-Enac – dal 9 novembre 2017 partirà infatti la nuova CT1 e sarà più facile gestire i picchi di domanda perfino giorno per giorno. Sino ad oggi abbiamo applicato un intervento strutturale che ha sostituito il meccanismo ordinario e che nei periodi di intenso traffico, ovvero Natale, Pasqua e stagione estiva, ha consentito di immettere una massiccia capacità aggiuntiva. Tuttavia – ha concluso Massimo Deiana – l’auspicio è quello di incrementare sempre di più visto il costante aumento della domanda, quindi, laddove fossero necessari, metteremo in campo ulteriori interventi congiunturali.»
Dal 15 giugno al 15 settembre Alitalia ha programmato il 37,5% di posti in più rispetto a quelli stabiliti dal decreto per un totale di 873.682 poltrone, di cui 795.834 già messe in vendita (il restate 12% sarà immesso in seguito nelle reti commerciali). Specificamente questi gli aumenti sulle singole rotte in base calcolati solo sul pacchetto già in vendita: +16% su Alghero-Fiumicino-Alghero, +52% su Alghero-Linate-Alghero, +27% su Cagliari-Fiumicino-Cagliari, +21% su Cagliari-Linate-Cagliari. Nel periodo 30 maggio-5 giugno, invece, la compagnia di bandiera ha messo in campo +40% di posti, arrivando a quota 57.317 poltrone disponibili con la seguente ripartizione: +26% su Alghero-Fiumicino-Alghero, +114% su Alghero-Linate-Alghero, +20% su Cagliari-Fiumicino-Cagliari, +51% su Cagliari-Linate-Cagliari.
Riguardo alle rotte operate da Meridiana, sempre tra il 15 giugno e il 15 settembre, l’aumento di posti è del 21% rispetto alla disponibilità ordinaria per un totale di 322.170 poltrone. Specificamente per rotta, si registra il +10% su Olbia-Fiumicino-Olbia e il +31% su Olbia-Linate-Olbia. Dal 30 maggio al 5 giugno, invece, i posti complessivi arrivano a 20.892 corrispondenti a +50%: nel dettaglio, +44% su Olbia-Fiumicino-Olbia e +56% su Olbia-Linate-Olbia. Nello stessa settimana, Meridiana offre altri 30mila posti su tutte le altre rotte non comprese nella continuità territoriale, ovvero 13.500 poltrone sulle tratte da e per Olbia e 16.500 su quelle da e per Cagliari.

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Il consigliere regionale del Partito democratico, Mario Tendas ha presentato un’interrogazione urgente,  con richiesta di risposta scritta, al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru all’Assessore alla programmazione bilancio Raffaele Paci e all’assessore alla difesa dell’ambiente Donatella Spano, sulla preoccupante situazione di degrado, con alto rischio incendi, in cui versano le strade di competenza dell’amministrazione provinciale di Oristano.

«Questa interrogazione – spiega Mario Tendas -, nasce dalla necessità di porre la giusta e doverosa attenzione, oltre che le necessarie misure preventive, sulla situazione di incuria e abbandono in cui versano la maggior parte delle strade provinciali a causa del mancato sfalcio delle erbacee.»

«Se non si provvederà quanto prima a ripulire i cigli delle strade provinciale – commenta Mario Tendas – c’è il rischio serio e reale che quest’anno  la situazione incendi possa essere addirittura più grave ed inquietante dello scorso anno quando, per esser chiari, erano stati registrati numerosi incendi alcuni dei quali, primo fra tutti, quello che aveva interessato le campagne di Sedilo e Aidomaggiore (con oltre 5.000 ettari di territorio interessato dalle fiamme) con danni incalcolabili all’economia e all’ambiente.»

L’amministrazione provinciale di Oristano, in forte sofferenza sia per la mancanza di risorse che di personale non può provvedere ad un’adeguata gestione del territorio e delle strade di propria pertinenza, e rischia addirittura pesanti sanzioni pecuniarie previste dalle prescrizioni regionali antincendio.

«Per questo motivo – conclude il consigliere regionale oristanese -, ho chiesto al presidente della Regione, all’assessore della Programmazione e Bilancio e all’assessore regionale della Difesa dell’ambiente -, quali azioni di prevenzione si intendono adottare al fine di  scongiurare che detti rischi possano realmente concretizzarsi,  mettendo a serio rischio la salvaguardia di numerosi siti ambientali di pregio sull’intero territorio provinciale.»

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Il Direttore generale dell’Ats (Azienda per la tutela della salute) Fulvio Moirano ha partecipato ai lavori della commissione Sanità, presieduta da Raimondo Perra (Psi), con un’audizione sugli atti aziendali della stessa Ats e delle altre aziende sanitarie.

«Vivendo qui mi sono reso conto che il Dm 70 (che definisce gli standard qualitativi, quantitativi, strutturali e tecnologici dell’assistenza ospedaliera) non può essere applicato in Sardegna così com’è e, soprattutto in alcuni territori della Regione, occorre trovare soluzioni diverse – ha detto Fulvio Moirano -. La Giunta, direi in modo ragionevole, ha utilizzato questi spazi di autonomia senza i quali la situazione della sanità sarda sarebbe stata davvero molto diversa.»

Dopo aver annunciato che, una volta approvati gli atti aziendali, l’Ats entrerà a regime entro la fine dell’estate, Moirano ha messo l’accento sul alcuni grandi “mali” della sanità sarda sui quali ha concentrato il suo lavoro: la mancanza di gare pubbliche per l’acquisizione di beni e servizi, le liste d’attesa, il personale.

Dovremo fare centinaia di gare importanti e non sarà facile, ha spiegato il manager, aggiungendo che «l’Ats costituirà a breve una struttura amministrativa specializzata in questo tipo di attività, senza trascurare il ricorso a centrali di acquisto presso altre Regioni, in modo da accorciare i tempi, spuntare prezzi migliori e raggiungere risultati economici positivi».

Per quanto riguarda le liste d’attesa, Fulvio Moirano ha sottolineato che sono in qualche modo il frutto di 8 gestioni diverse che hanno determinato una bassa qualità dell’offerta pubblica: «Solo il 50% delle prenotazioni affluisce ai Cup mentre una quota rilevante è dei primari, uno squilibrio che va corretto e ci lavoreremo anche con un progetto speciale di miglioramento inserito nel budget 2017».

Sul personale, il Direttore generale dell’Ats ha confermato l’attenuazione del blocco del turn over (su 1000 uscite potranno esserci 660 ingressi) che sarà accompagnato da una verifica molto precisa sull’impiego delle risorse umane e professionali nelle varie strutture. «In Sardegna – ha aggiunto Moirano – c’è una spesa molto elevata per il personale, concentrato in larga parte negli ospedali ed utilizzato spesso in modo non appropriato, in alcuni casi gli organici sono sotto dimensionati ma in altri c’è un surplus e molte unità sono collocate (per vari motivi) fuori turno». «Il discorso – ha continuato – va esteso anche agli interinali per i quali ci sono margini soprattutto per quanti hanno maturato una certa anzianità».

Affrontando il problema del disavanzo del sistema sanitario regionale, attorno ai 300 milioni, il Direttore dell’Ats ha affermato che «per 220 milioni è attribuibile alle aziende ed in parte ai cosiddetti extra Lea (ad esempio farmaci contro l’epatite C molto diffusa in Sardegna), spese straordinarie che non sono un male in assoluto ma che comunque aprono un buco cui va data copertura».

Sui risultati economici della gestione, al netto della rete ospedaliera, Mirano ha assicurato risparmi attorno ai 90 milioni precisando che «il bilancio 2017 sarà quello in cui si potranno verificare gli effetti concreti delle varie misure di razionalizzazione introdotte nel sistema».

«Sono consapevole delle difficoltà – ha concluso il manager piemontese – ma credo di saper fare il mio mestiere e che qui in Sardegna ci sia lo spazio per far bene.»

Nel dibattito che si è sviluppato dopo la relazione del Direttore generale dell’Ats hanno preso la parola numerosi consiglieri regionali: Edoardo Tocco e Alessandra Zedda di Forza Italia, Micheloe Cossa dei Riformatori, Angelo Carta del Psd’Az, Luigi Ruggeri e Rossella Pinna del Pd, Augusto Cherchi del Pds, Giorgio Oppi dell’Udc, Luca Pizzuto di Art 1-Sinistra per la Democrazia ed il Progresso, Emilio Usula e Fabrizio Anedda del Misto.

Dopo la pausa di domani per i lavori del Consiglio, la commissione riprenderà i lavori giovedì con le audizioni dei responsabili dell’azienda ospedaliera Brotzu e delle due Aziende ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari.