6 August, 2024
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La Regione Sardegna sta predisponendo un nuovo avviso pubblico per l’affidamento della concessione del sito minerario di Olmedo. Lo ha reso noto l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso di un incontro, convocato a Cagliari, al quale hanno partecipato i sindacati e una delegazione di lavoratori. La pubblicazione del nuovo avviso e la ricerca di un nuovo imprenditore disposto a investire nella miniera di bauxite si rendono necessari in seguito alla rinuncia da parte della società greca della concessione ottenuta nel maggio 2016. La stessa società ha comunicato formalmente alla Regione la sua decisione. «Non possiamo che prenderne atto», ha detto l’assessore Piras.

«Per quanto ci riguarda – ha aggiunto Maria Grazia Piras – abbiamo fatto tutto il possibile perché, dopo l’abbandono della precedente società che aveva in concessione il sito, l’attività estrattiva potesse riprendere entro breve tempo. La nuova rinuncia può allungare i tempi della ripresa produttiva ma non cambia il nostro obiettivo. Intanto – ha concluso l’assessore – abbiamo dato le prescrizioni di legge alla società uscente per la custodia e il mantenimento della miniera. Vogliamo contrarre i tempi tecnici e pubblicare presto il nuovo avviso.»

Nei prossimi giorni, saranno valutati anche gli strumenti per esaminare le questioni che riguardano l’eventuale accompagnamento dei lavoratori per il periodo di nuova concessione.

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Banca Intesa Sanpaolo, nata dall’unione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI, è il gruppo bancario leader in Italia in tutti i settori di attività, che offre ai propri clienti grazie ai circa 4.000 sportelli presenti su tutto il territorio nazionale. Un sondaggio ha dimostrato che il lavoro in banca è quello più desiderato dai giovani italiani perché offre maggiori opportunità di carriera, e proprio Intesa Sanpaolo si è classificata al primo posto in quanto è una delle banche italiane più grandi e solide. Banca Intesa è sempre alla ricerca di giovani collaboratori.

«Siamo alla ricerca di collaboratori motivati a crescere e migliorarsi, dotati di energia e passione per ottenere risultati eccellenti: le persone ed il loro livello di professionalità costituiscono per noi il vero asset strategico di cui disponiamo per migliorare la redditività e creare il differenziale competitivo.»

Questa la nota di Banca Intesa rivolta ai giovani che vogliono entrare in azienda. Per il 2017 il gruppo Intesa Sanpaolo ha in programma nuovi investimenti sul personale in molte aree aziendali a partire dal… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_intesa2017_.html .  

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«I Comuni sono al centro della strategia dell’Agenda Digitale promossa dalla Giunta per dare impulso allo sviluppo della fibra ottica nelle aree rurali ed al miglioramento dei servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione regionale.»
Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu nel suo intervento all’appuntamento conclusivo sull’Agenda Digitale Sardegna, che si è tenuto all’Hotel Regina Margherita di Cagliari. Dopo l’introduzione del direttore generale Antonello Pellegrino, l’assessore Spanu ha ricordato a dirigenti e funzionari comunali le priorità della Regione, a cominciare dal rafforzamento della funzione di tutti gli enti locali.
Spanu ha rimarcato il buon trend di spesa al 31 dicembre 2016: «In base ai primi dati in nostro possesso la Sardegna è al terzo posto nella graduatoria nazionale, stilata dal ministero dello Sviluppo economico, sull’utilizzo dei fondi europei per l’Agenda Digitale. Con una spesa superiore al 35%, l’isola si pone largamente sopra la media italiana che si attesta al 10%».
«Molto resta da fare per portare a termine ciò che la Regione si è proposta di realizzare nell’ambito dell’Agenda Digitale – ha sottolineato l’assessore Spanu – e per questo vogliamo ragionare insieme all’Anci Sardegna per capire come accelerare ulteriormente la spesa, rendendo i progetti approvabili in tempi ancora più rapidi.»
Uno degli interventi più rilevanti è sicuramente quello che riguarda la realizzazione della rete in fibra ottica nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”, in cui gli operatori privati hanno deciso di non intervenire.
«Dobbiamo superare il digital divide tra i territori. La nostra attenzione si rivolge in modo particolare alle zone rurali, perché le imprese agricole e quelle di trasformazione devono potersi confrontare con il mercato globale e hanno bisogno del supporto tecnologico necessario.»
L’assessore degli Affari generali ha poi sottolineato che «la Regione deve garantire a cittadini e imprese servizi migliori, guardando in particolare alla semplificazione. La rimodulazione del sistema dei portali della Regione, per esempio, va in questa direzione. Abbiamo stanziato ingenti risorse, 312 milioni di euro per l’Agenda Digitale Sardegna, e cominciamo a vedere i primi risultati. Ora è giunto il momento di accelerare e chiudere la prima fase dell’intervento. Di particolare rilievo anche il progetto che riguarda la videosorveglianza. Abbiamo deciso di ampliare l’intervento e estenderlo ad altri comuni. Con l’Anci dobbiamo aprire subito un confronto per decidere in quale direzione muoverci, anche per evitare che troppi progetti risultino non in linea con gli standard richiesti dai bandi».

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La scorsa settimana, nel corso di un incontro tra il capo di Gabinetto della Presidenza Gianluca Serra ed il delegato per il Coordinamento del Piano Sulcis, Tore Cherchi, è stato fatto il punto con le organizzazioni sindacali sullo stato della vertenza Alcoa che, allo stato attuale, registra una formale proposta di acquisto dello stabilimento con un piano industriale e richiesta di trattativa in esclusiva da parte della società Sider Alloys.
Invitalia, la società pubblica incaricata dal Governo di gestire la materia, seguendo la prassi normale in questo tipo di vertenze, sta esaminando l’offerta ed ha in corso l’approfondimento della stessa, in un confronto diretto con Sider Alloys. La stessa Invitalia ha chiesto il differimento dei termini di scadenza dell’offerta di acquisto, per consentire che gli altri due soggetti che hanno manifestato interesse per lo stabilimento, completino la loro istruttoria e per avere il tempo necessario per le valutazioni finali.
Come vivono le organizzazioni sindacali e quindi i lavoratori questa fase della lunga e difficile vertenza? Lo abbiamo chiesto a Rino Barca, segretario regionale della FSM CISL.

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Bilancio positivo per la terza edizione di “Primavera Sulcitana” a Carbonia. «Sono state due giornate fantastiche con la città, le bellezze naturalistiche e i siti archeologici del territorio presi d’assalto da migliaia di visitatori e turisti – spiega  Alessia Littarru, presidente dell’associazione Primavera Sulcitana – un risultato ottenuto grazie alla collaborazione di tutte la parti in gioco, dall’Amministrazione Comunale, alle associazioni coinvolte, dagli espositori agli sponsor e per finire a quanti in questo weekend, si sono riversati con entusiasmo nel territorio».

Migliaia di visitatori hanno affollato le vie del centro cittadino, per un successo di pubblico nel secondo fine settimana di maggio maturato anche grazie alla presenza, in contemporanea, della 14ª edizione di Monumenti Aperti.

«In queste due giornate Carbonia ha aperto porte ai suoi gioielli – ha sottolineato Mauro Manca, assessore comunale delle Attività produttive – il turismo deve diventare sempre più un punto di forza del nostro territorio.»

“Dai Nuragici ai giorni nostri” il tema del programma di Carbonia ha offerto un calendario di appuntamenti incentrato sulle tradizioni, bellezze storiche e naturalistiche le eccellenze del mondo dell’enogastronomia e artigianato della zona. Grande interesse ha riscosso nell’anfiteatro di Piazza Marmilla, lo spettacolo della “Fusione di lame nuragiche” messo in scena della cooperativa “Gli ultimi nuragici” con Andrea Loddo di Lanusei (costumista ed attore del recente film Nuraghes). L’artista nella sua rappresentazione, ha fatto rivivere al pubblico momenti di vita quotidiana all’epoca della civiltà nuragica con le fasi della lavorazione dei bronzetti, di lame e utensili.

Sabato e domenica la cittadina mineraria si è trasformata in una grande vetrina a cielo aperto, con le numerose esposizioni delle specialità della produzione enogastronomica di qualità, il lavoro di artigiani raffinati. Tra i piatti forti di questo fine settimana, la storia, la cultura locale ed i vari siti come quello di Monte Sirai, il Museo di Villa Sulcis, l’area archeologica di Cannas di Sotto ed altri che contraddistinguono l’area di Carbonia.

«Per quanto ci riguarda – aggiunge l’assessore comunale delle Attività produttive del comune di Carbonia – siamo soddisfatti dell’evento e vorremmo riproporlo anche il prossimo anno. Abbiamo assistito a due giorni di festa che hanno portato in città numerosi visitatori, permettendo agli operatori del centro città, ma non solo, di lavorare. Abbiamo visto grande partecipazione di cittadini e in particolare delle associazioni, che hanno proposto “eventi nell’evento”. L’aver fatto coincidere Primavera Sulcitana e Monumenti Aperti è stata la formula vincente, i turisti hanno avuto modo di apprezzare le bellezze dei monumenti, le degustazioni di piatti tipici del territorio e assistere a rappresentazioni di vita dell’epoca nuragica.»

La prossima tappa della rassegna, dal titolo “Dal Mare alla Montagna”, è in programma il 20 e 21 maggio a Teulada.

L’edizione 2017 di Primavera Sulcitana è organizzata dall’associazione culturale “Primavera Sulcitana” con il patrocinio dei comuni di Iglesias, Carbonia, Teulada, Sant’Anna Arresi, Calasetta, Carloforte e l’importante collaborazione degli sponsor Tirrenia, Moby, Ichnusa, Zedda & Piras.

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E’ stato presentato questo pomeriggio, nella sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (rappresentata dal dirigente Fulvio Bordignon), in via Mazzini 39, a Carbonia, il progetto della rete di distribuzione del gas nell’isola proposto dalla società Gasdotti Italia, che riguarderà anche il territorio provinciale, giungendo da Sarroch a Portoscuso. La presentazione rientra nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che prevede altre due appuntamenti, giovedì 18 maggio ad Assemini e lunedì 22 maggio a Oristano. Con i dirigenti della Gasdotti Italia, secondo trasportatore di gas naturale in Italia per estensione della rete, con 1.500 km di rete e oltre 250 punti di riconsegna a utenze industriali, termoelettriche e reti di distribuzione urbana, società che ha sede a Frosinone, il direttore tecnico Paolo Alessio, l’architetto Marcello Michetti e il dottor Claudio Mordini, erano presenti tre dirigenti del Servizio di Valutazione Ambientale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, guidati dalla dottoressa Rosanna Carcangiu.

Il cantiere, nella sua totalità, consiste nella realizzazione della rete di trasporto di gas naturale nel territorio regionale, come previsto dalle linee di indirizzo strategico del Piano energetico ambientale regionale (PEARS). Il progetto prevede la costruzione della dorsale del gas naturale in Sardegna; la realizzazione da parte di altri operatori degli impianti per l’immissione del gas naturale in rete (Oristano, Sarroch, Portovesme, Cagliari e Porto Torres); gli impianti di consegna per l’allacciamento alle reti cittadine di distribuzione, molte di queste già realizzate in diverse città. Le fasi di realizzazione saranno tre: Centro-Sud, da Sarroch verso Oristano e verso sud-est, da Cagliari al Sulcis; Centro-Nord, da Oristano a Porto Torres, com deviazione verso Ottana e Nuoro (quest’ultima in regime di rete regionale), Nord-Est, da Codrongianus a Olbia. La dorsale si svilupperà per 598 km, di cui 409 km di rete nazionale, cui si aggiungeranno una serie di allacci minori per 50-100 km ulteriori.

Il progetto prevede l’attraversamento di 29 Comuni, 11 nella prima fase.

Se i tempi autorizzativi verranno rispettati, l’avvio dei lavori della tratta Centro-Sud (Fase 1) dovrebbe avvenire tra il 2018 e il 2019; le prime tratte di rete operative dal 2019 e connesse a reti di distribuzione già in esercizio; tra il 2020 e il 2022 la realizzazione della tratta Centro/Sud (Fase 2); tra il 2022 e il 2025 la realizzazione delle tratte Centro/Nord e Nord/Est (Fase 3).

Il diametro massimo del gasdotto, realizzato in acciaio, sarà di 40 cm per le linee principali; l’opera sarà completamente interrata, a una profondità di 1,5/2 metri; la fascia di servitù prevista è di 12 metri e mezzo per lato del tracciato del gasdotto, limite entro il quale non saranno possibili nuove costruzioni, mentre non è previsto alcun limite alle attività agricole e pastorali; la pressione in esercizio sarà di 50-70 bar.

Sono previsti inoltre 4 terminali di ingresso del gas, per un’estensione massima di circa 4.300 metri quadri (circa 55 metri x 80 metri), a Oristano, Sarroch, Macchiareddu e Portoscuso. 2 stazioni di lancio/ricevimento Pig, per un’estensione massima di circa 3.700 metri quadri (circa 50 metri x 70 metri), a Palmas Arborea e Villaspeciosa; 35 punti di intercettazione di linea, per un’estensione di circa 150 metri quadri (circa 8 metri x 18 metri), ubicati lungo la linea a intervalli regolari per sezionare la condotta e consentire l’allacciamento alle reti di distribuzione cittadine.

E’ stata inoltre riassunta la fase di realizzazione della dorsale, che è prevista per l’85%/90% su terreni agricoli, con alcuni attraversamenti di arterie stradali e ferroviarie che avverranno in profondità, senza interruzioni della funzionalità delle stesse. Sono state presentate, infine, le implicazioni ambientali previste nella fase di realizzazione dei lavori.

Al termine della presentazione, come prevede la procedura di VIA, è stata data la parola al pubblico e sono intervenuti tre sindacalisti, Rino Barca (FSM CISL), Roberto Puddu (segretario della Camera del Lavoro CGIL) e Francesco Bardi (FIOM CGIL).

Rino Barca ha chiesto se sono state già avviate le procedure per l’acquisizione dei terreni e, in mancanza di accordi, per gli eventuali espropri; garanzie sull’impiego di manodopera locale nei cantieri e celerità nella realizzazione dei lavori.

Il direttore tecnico Paolo Alessio ha risposto così.

Roberto Puddu ha detto che il progetto è molto atteso dalla Sardegna, in quanto più rispondente a quelle che sono le necessità, rispetto al progetto Galsi, che prevedeva lo sfruttamento dell’Isola per l’attraversamento della condotta, senza concreti vantaggi per i sardi, ed ha invitato tutti a vigilare sugli sviluppi delle procedure e sui tempi.

 

   

 

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato l’accordo di programma “Marghine al centro”, sottoscritto dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci lo scorso 6 maggio a Macomer all’interno della programmazione territoriale. Nel progetto, che porta sul territorio 24 milioni di euro e coinvolge 10 Comuni con oltre 22mila abitanti, il Marghine si ripensa e costruisce il suo futuro puntando sul rafforzamento dell’identità locale come attrattore principale: percorsi naturalistici e culturali, più opportunità ai cittadini in accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero anche attraverso un avanguardistico e itinerante Festival della letteratura sportiva e un gemellaggio con il Galles nel nome di Benjamin Piercy.
E’ stata accolta la proposta dell’assessore Luigi Arru per l’istituzione del Comitato di Organizzazione delle Reti Integrate (CORI). Avrà il compito di definire una metodologia per l’accreditamento dei centri specialistici nelle reti di cura, in termini di competenze, di processi (linee guida, PDTA) e di casistica prodotta (volumi e esiti), nonché delle metodologie di governo di queste, per garantire uniformità di gestione indipendentemente dalla patologia di riferimento e il coordinamento, sotto il profilo metodologico, dei comitati tecnici regionali deputati allo sviluppo delle specifiche reti integrate di cura.
Sempre su proposta di Arru, è stato approvato il programma straordinario di ricognizione degli operatori soggetti a registrazione e operanti a livello della produzione primaria di mangimi e operazioni correlate (somministrazione di mangimi ai propri animali, sia che detti operatori li producano o meno; trasporto, stoccaggio e manipolazione di prodotti primari nel luogo di produzione; miscelazione di mangimi per il fabbisogno esclusivo dell’azienda). Nominato, infine, il Commissario straordinario dell’IPAB Asilo Infantile San Vittorio di Tuili: è stato scelto Andrea Locci.
La Giunta, su proposta dell’assesore degli Affari Generali Filippo Spanu, d’intesa con gli assessori dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e dell’Industria Maria Grazia Piras, ha istituito l’Unità di Progetto denominata “Efficientamento energetico”. L’attività della nuova struttura è legata all’attuazione del programma per il quale sono disponibili 30 milioni di euro e che prevede l’efficientamento energetico negli edifici pubblici e la realizzazione di “smart grid”. L’Unità di progetto opererà quale unico centro di responsabilità amministrativa e dovrà assicurare una efficiente gestione integrata delle risorse in capo agli assessorati dei Lavori pubblici e dell’Industria.
Nulla osta, come richiesto dall’assessore Giuseppe Dessena, ai bilanci di previsione 2017, pluriennale e alle relative integrazioni dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro, come deliberato dal Consiglio di amministrazione.

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Sulla Statale 554bis, interrotta da due anni per una frana, la Regione e i sindaci dei Comuni interessati chiederanno al prefetto la convocazione d’urgenza del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Allo stesso tempo saranno immediatamente coinvolti i parlamentari sardi perché portino la vicenda all’attenzione del Governo e del Parlamento. È l’esito della nuova riunione del tavolo di monitoraggio sui lavori che interessano la strada, alla quale oggi hanno partecipato gli amministratori dei comuni di Maracalagonis, Sinnai, Quartu Sant’Elena, Villasimius e Quartucciu e il consigliere regionale Cesare Moriconi. L’Anas è stata invitata a lasciare immediatamente la riunione dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, poiché era assente il capo compartimento per la Sardegna Bortolan.

Lo scorso 20 aprile l’Anas aveva comunicato che non sarebbe riuscita a concludere i lavori entro il 30 giugno come era invece previsto, ma Paolo Maninchedda con i sindaci aveva insistito sulla necessità di rispettare assolutamente quella scadenza per scongiurare una nuova stagione di disagi e rischi per automobilisti sardi e turisti.

«L’Anas ci aveva comunicato che, non riuscendo a concludere i lavori, avrebbe assicurato l’apertura di una carreggiata con doppio senso di marcia, cosa che consideriamo vergognosa e inaccettabile, infatti già due settimane fa avevamo ribadito la assoluta necessità di rispettare la data prevista. Nel frattempo – spiega Paolo Maninchedda -, il consigliere Moriconi ha depositato un’interrogazione urgente e i Comuni interessati stanno presentando l’elenco di tutti i disagi economici e le compromissioni dei livelli di sicurezza e di incolumità dei cittadini che stanno registrando nei loro territori a causa del protrarsi dei lavori. Oggi da parte dell’Anas abbiamo subìto l’ennesimo sgarbo, e visto che hanno ritenuto – peraltro senza preavviso – di non dover partecipare con il capo compartimento della Sardegna, l’unico titolato a essere presente, ho invitato i due funzionari ad allontanarsi dalla stanza prima che iniziasse la riunione. È una situazione inaccettabile ed insostenibile, in cui l’Anas ha gravi responsabilità che si traducono in danni economici e di sicurezza per la Sardegna e i sardi, ancora una volta fortemente penalizzati dall’arroganza di un’azienda di Stato colpevolmente assente. Un’altra stagione estiva con la strada in quelle condizioni è inaccettabile per i sardi, per i turisti, per gli amministratori e per gli operatori economici, con danni enormi che ho chiesto di continuare a documentare e quantificare. Non ci fermeremo – conclude Paolo Maninchedda – e con il sostegno dei sindaci ci batteremo finché le nostre ragioni saranno riconosciute.»

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La Conferenza permanente Regione-Enti locali questa mattina si è riunita a Cagliari per discutere della proposta tecnica pervenuta dal ministero dell’Interno di ospitare un Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) nell’ex Casa mandamentale di Iglesias. Gli assessori regionali degli Affari generali e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu, hanno illustrato la posizione della Giunta espressa dal presidente Francesco Pigliaru nella lettera inviata nei giorni scorsi al ministro dell’Interno Marco Minniti. Francesco Pigliaru ha chiesto all’esponente del Governo un incontro urgente sulla possibile individuazione di un CPR in Sardegna ed ha ribadito le problematiche legate ai flussi migratori non programmati.
I presidenti dell’Anci Sardegna e del CAL, Emiliano Deiana e Andrea Soddu, e il sindaco metropolitano di Cagliari Massimo Zedda hanno condiviso la necessità di un urgente confronto politico con i rappresentanti del Governo e nell’ambito della Conferenza delle Regioni.
Regione e Autonomie locali chiedono immediati interventi in materia di sicurezza; compensazioni per i Comuni maggiormente impegnati sul fronte dell’accoglienza; azioni dissuasive finalizzate al blocco dei flussi migratori dall’Algeria; garanzia di condivisione delle scelte da parte degli amministratori locali. Su quest’ultimo punto è stata rimarcata l’esigenza di un pieno coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni che riguardino l’eventuale apertura di un CPR nell’Isola.
In merito all’individuazione dell’ex carcere di Iglesias, la Conferenza permanente ha evidenziato che – pur non essendo stata compiuta alcuna scelta – la comunità iglesiente e quella di Fluminimaggiore compiono già un notevole sforzo per l’integrazione dei migranti ospitati in diverse strutture del territorio. Inoltre, è stato rimarcato da tutti i componenti la Conferenza che molte aree della Sardegna sopportano in misura rilevante vincoli e limitazioni imposti dallo Stato.