6 August, 2024
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I caseifici della Sardegna si aprono ai visitatori e agli studenti delle scuole in una due giorni ricchissima di iniziative che si terranno nei 13 punti di trasformazione, sparsi per tutta l’Isola, che aderiscono alla seconda rassegna “Caseifici aperti”, organizzata dal 20 al 21 maggio dal Consorzio di tutela del Pecorino romano Dop.
L’appuntamento è stato presentato oggi nella sala biblioteca dell’assessorato dell’Agricoltura a Cagliari dall’assessore Pierluigi Caria, dal presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino romano, Salvatore Palitta, dal presidente dell’Organizzazione interprofessionale latte ovino sardo e della Coop. di Nurri, Salvatore Pala, e dai presidenti della Coop. Sa Costera di Anela, Leonardo Tilocca, e Antonello Argiolas dell’azienda lattiero casearia di Dolianova.
«Partiamo dai giovani, che andranno a visitare e a conoscere i luoghi dove si produce una delle migliori eccellenze dell’agroalimentare sardo. Apriamo una finestra sui diversi passaggi della lavorazione del latte con un percorso in cui viene garantita soprattutto la qualità dei formaggi». Lo ha detto l’assessore Pierluigi Caria che ha poi aggiunto: «In questo momento abbiamo consapevolezza della situazione che sta affrontando il comparto e come Regione stiamo facendo la nostra parte coinvolgendo il Ministero, le associazioni di categoria agricole e l’Oilos nel trovare le giuste soluzioni per evitare le crisi cicliche che investono l’ovicaprino sardo e soprattutto i produttori primari: i pastori». L’assessore ha poi ricordato il ruolo da leader che gioca la Sardegna con il 65% delle produzioni ovicaprine nazionali e il valore che hanno questo genere di iniziative per “educare i ragazzi a gusti e sapori nuovi”.
«Faremo conoscere i processi di produzione e il nostro livello di crescita tecnologica e di qualità dei prodotti, salvaguardando la tipicità dei formaggi». Così Salvatore Palitta che ha poi spiegato: «Abbiamo l’obiettivo di valorizzare il gusto di questa Dop, proponendola a nuovi consumatori: ecco perché a Caseifici aperti si terranno momenti di cucina e degustazione in cui i piatti della tradizione saranno presentati con i nostri pecorini. Fra i progetti più importanti per la promozione nei mercati Nord americani e dell’UE – ha osservato Palitta – abbiamo quello costruito insieme alle altre due Dop (Pecorino sardo e Fiore sardo) con 3 milioni stanziati dalla Regione e 1 milione cofinanziato dai Consorzi di tutela».
I 13 stabilimenti che si potranno visitare sabato e domenica prossimi sono: Lait latteria Ittiri; La Concordia di Pattada; Unione Pastori di Nurri; Armentizia Moderna di Guspini; Sa Costera di Anela; San Pasquale di Nulvi; Op Agriexport di Chilivani-Ozieri; Foi di Macomer; SardaFormaggi di Buddusò; Argiolas Formaggi di Dolianova; Formaggi Aresu di Donori; Lacesa di Birori; Allevatori di Mores.

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La commissione regionale per le Pari opportunità mette a segno una delle prime proposizioni avanzate fin dal giorno dell’insediamento a febbraio: un giro di consultazioni nei territori per incontrare tutte le protagoniste che a vario titolo lavorano per l’affermazione dei diritti delle donne.

Prima tappa ieri a Sassari, nella sala Angioy della Provincia, con una grande partecipazione da parte delle autorità e istituzioni pubbliche, tra cui il prefetto Giuseppe Marani, le assessore ai servizi sociali dei comuni di Sassari ed Alghero Monica Spanedda e Marisa Castellini, le commissioni Pari opportunità del territorio ed il presidente di Anci Sardegna Emiliano Deiana, insieme ai rappresentanti di centri antiviolenza, associazioni culturali, associazioni per il diritto alla salute, centri di ascolto per uomini maltrattanti.
La Commissione ha ascoltato i vari rappresentanti e guidato il dibattito che ne è scaturito, fornendo al tempo stesso informazioni sul proprio lavoro e sugli interventi già messi in campo dalla Giunta e dal Consiglio. Fra i temi in cima all’agenda della commissione regionale per le Pari opportunità, quello della variazione della legge statutaria con l’introduzione della doppia preferenza di genere.
Al tavolo, oltre la presidente Gabriella Murgia, erano presenti Rosalba Crillissi che insieme a Silvia Acunzo e Chiara Furlanetto ha organizzato l’incontro sassarese, Rina Pileri, Loredana Sanna, Elena Secci, Irene Casalloni, Rosa Maria Millelire, Lidia Fancello, Annalisa Lai.

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E’ stato avviato il cantiere di realizzazione della pista ciclo-pedonale da San Giovanni Suergiu a Sant’Antioco, relativamente al primo lotto del progetto il cui tracciato, circa 4 km, va dal porto del paese lagunare fino alla centrale di Santa Caterina.
Il progetto complessivo, diviso in due lotti, è stato voluto e finanziato dalla Provincia del Sud Sardegna con un finanziamento del Piano Sulcis pari a 2 milioni di euro, al fine di valorizzare un’area caratterizzata da una forte valenza ambientale, ma che attualmente si presenta in stato di forte degrado e abbandono.
Infatti, attraverso il recupero della vecchia linea ferroviaria, oltre mantenerne viva la memoria, si garantisce la riqualificazione dell’area, ricadente per gran parte nella zona umida dell’istmo di Sant’Antioco, attraverso interventi mirati a favorire lo sviluppo sostenibile della stessa e con l’obiettivo di realizzare una rete di mobilità alternativa e sostenibile, in tema con le note “Greenways”, ossia letteralmente “percorsi nel verde” di stampo nord europeo.
L’intervento riguarda proprio gli storici percorsi dismessi delle ex Ferrovie Meridionali Sarde, che risultano essere oggi aree di proprietà del Demanio regionale, gestite attualmente in comodato d’uso dall’ARST.
La linea ferroviaria chiuse definitivamente nel 1974; a partire da allora, il percorso venne smantellato ed abbandonato.
Con il recupero di questa infrastruttura di valenza territoriale, è auspicabile anche il recupero dei caselli ferroviarie e delle case cantoniere ubicate lungo il tracciato, insieme alla valorizzazione del fortino militare in località Corrulongu, nell’istmo, testimonianza storica della seconda guerra mondiale.
Lo sviluppo totale del percorso in corso di realizzazione è poco meno di dieci chilometri, su sede propria e, per tutto il tracciato, risulta pianeggiante e in leggero rilevato.
Rispetto alla pista recentemente realizzata, sempre dalla Provincia, nel tratto Carbonia-San Giovanni Suergiu, si è preferito allargare la sezione, portandola dai 2,5 metri (il minimo previsto dalla normativa in materia per le piste a due corsie a doppio senso di circolazione) fino ad almeno metri 3,70, scelta che consentirà di affiancare la pista ciclabile con un sentiero pedonale, opportunamente separata per evitare conflitti, affinché l’utenza non sia solo quella munita di bicicletta.
Il lavori del cantiere relativo al primo lotto si concluderanno il primo settembre.
Nei prossimi mesi partiranno anche i lavori del secondo lotto, il cui progetto esecutivo è attualmente in fase di approvazione, relativamente alla parte restante del tracciato, ovvero dalla centrale di Santa Caterina fino al paese San Giovanni Suergiu, in modo da ricongiungersi alla pista ciclabile realizzata sempre dalla provincia di Carbonia Iglesias tre anni orsono.
Una volta realizzata, la pista consentirà di collegare Carbonia a San Giovanni Suergiu e Sant’Antioco, lungo un percorso di oltre 15 km.

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Il pacifista Antonello Repetto, aderente di Pax Christi, già protagonista di alcune manifestazioni di protesta nell’ambito della vertenza Aias (di cui è dipendente), ha inviato una nota al Prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, con la quale comunica che il 25 maggio prossimo farà un sit-in nei pressi della fabbrica della RWM di Domusnovas, per protestare – scrive – «contro la produzione di morte di questa fabbrica». «Civili inermi, soprattutto bambini, continuano a morire nello Yemen a causa delle bombe fabbricate a Domusnovas – aggiunge Antonello Repetto -. Esporrò dei cartelli, reciterò il rosario e, nell’eventualità, nel caso transitasse un convoglio con le bombe, mi sdraierò per terra bloccando la strada. Osserverò un giorno di digiuno. La informò, altresì, che, tutti i mesi, almeno un giorno al mese, metterò in atto questa protesta. La mia coscienza di cristiano – conclude Antonello Repetto – mi impone di farlo!»

Antonello Repetto durante una delle manifestazioni davanti alla fabbrica della RWM a Domusnovas.

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Il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, ha presentato una mozione contro la soppressione estiva della corsa del treno diretto Iglesias-Cagliari delle 7.54.

«L’atto unilaterale dell’azienda coincide con la chiusura degli istituti scolastici, quasi fosse un treno a servizio dei soli studenti – sottolinea Gianluigi Rubiu -. La decisione che mira alla soppressione della tratta è inspiegabile, in quanto numerosi lavoratori usufruiscono quotidianamente del servizio ferroviario.»

I lavoratori pendolari sin dall’anno scorso hanno rappresentato a Trenitalia le difficoltà quotidiane cui sono andati incontro, con partenze anticipate di ore in conseguenza della rigidità dei turni di lavoro (visto che non tutti beneficiano dell’orario flessibile), con lunghi viaggi estenuanti in piedi, essendo i convogli in circolazione sovraffollati e mancanza di servizi adeguati.

«Centinaia di viaggiatori del treno hanno già provveduto a presentare una petizione, con la richiesta volta ad un immediato ripristino della tratta e all’annullamento della sospensione del convoglio – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Si auspica altresì che la sospensione possa avvenire limitatamente per il mese di agosto, mentre per i mesi di giugno, luglio e settembre possa restare attivo il servizio. Il Sulcis Iglesiente si trova ancora una volta a tollerare e subire decisioni calate dall’alto, senza la concertazione e il coinvolgimento con gli enti locali interessati o le istituzioni interessate dalla sforbiciata operata dalle Ferrovie dello Stato. Sollecitiamo l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana – conclude Gianluigi Rubiu – ad attivarsi per la revoca del provvedimento e per attuare un piano dei trasporti sui binari adeguato alle esigenze di mobilità dei passeggeri sul territorio.»

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Il comune di Carbonia comunica ai cittadini interessati, che presso l’Ufficio Tributi, al primo piano del palazzo comunale, in Piazza Roma 1, sono in distribuzione i modelli 730/2017 per la dichiarazione dei redditi relativi all’anno 2016.

L’Ufficio è a disposizione nei seguenti giorni e orari:

martedì e giovedì: dalle ore 10.00 alle ore 13.00;

martedì pomeriggio: dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

I modelli sono in distribuzione anche presso la portineria del Comune (dal lunedì al venerdì).

Ciascun interessato potrà ritirare un massimo di tre modelli.

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Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena in occasione della Settimana europea dei Parchi promuove, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Capitaneria di Porto, la Scuola Sottufficiali MM Movm Domenico Bastianini di La Maddalena e la Coop Ciclat due giornate di pulizia e di educazione ambientale in diverse località dell’Arcipelago sia a terra che a mare. Appuntamento fissato per sabato 20 e domenica 21 maggio prossimi per tutti i volontari, associazioni e privati cittadini che vorranno unirsi alla manifestazione. Un’occasione importante che evidenzia una volontà di lavoro condiviso tra tutti i soggetti istituzionali presenti nel territorio dell’Arcipelago.

Nei luoghi di pulizia a terra sarà possibile raccogliere: plastica, vetro, lattine, mozziconi di sigaretta, rottami secondo le modalità indicate dai responsabili dell’Ente Parco e dell’Amministrazione comunale. Per la pulizia dei fondali sarà possibile raccogliere pneumatici, batterie, catenarie secondo le indicazioni e le modalità fornite dai responsabili della Scuola Sottufficiali. Tutto il materiale raccolto e differenziato durante le operazioni di pulizia verrà ritirato dalla Cooperativa Ciclat e trasferito presso l’isola ecologica di Moneta.

«Iniziative come questa sono importanti perché valorizzano un territorio che deve essere custodito con attenzione – ha commentato durante la conferenza stampa il Comandante in 2° della Scuola Sottufficiali M.M.: Capitano di Fregata Alberto Cabizza – il comandante Fazio ha promosso diversi mesi fa l’idea di questa manifestazione e siamo riusciti a collaborare positivamente con tutte le istituzioni presenti sul territorio per la sua concretizzazione.»

«Si tratta della prima volta che a mia memoria siamo riusciti a mettere in collaborazione tutti gli Enti e le Istituzioni presenti nel nostro territorio per un obiettivo condiviso – ha commentato l’assessore Gianluca Cataldi – Oltre che l’importanza dell’iniziativa di pulizia di cui c’è sempre bisogno mi piace sottolineare questo aspetto che evidenzia un atteggiamento nuovo che ci vede impegnati tutti quanti con l’obiettivo di valorizzare al meglio le nostre risorse ambientali.»

«Questi due giorni di pulizia – spiega il commissario straordinario dell’Ente Parco e Comandante della Capitaneria di Porto Leonardo Deri – s’inseriscono all’interno delle iniziative previste in occasione delle celebrazioni per la Settimana europea dei Parchi. Insieme a queste giornate stiamo lavorando al gemellaggio dei ragazzi di La Maddalena con quelli di Mosso che saranno impegnati in una giornata di formazione a Budelli. Si tratta di iniziative importanti che vedono un concreto coinvolgimento della comunità locale con le  attività  e gli obiettivi dell’Ente Parco.»

«Non possiamo che metterci a disposizione di fronte a iniziative come questa – ha spiegato il responsabile per la Sardegna della Coop. Ciclat Marco Gordini -. La nostra azienda è perfettamente consapevole del valore educativo di iniziative come questa che coinvolgono direttamente il mondo dell’associazionismo e i volontari delle comunità locali. I nostri mezzi e il nostro personale sono a disposizione.»

Punti di incontro e smistamento volontari

Pulizia litorali

Punta Tegge presso cancello Opera militare: 20-21 maggio ore 9.30

Pulizia fondali

Cala Gavetta presso sbarra d’ingresso: 20-21 maggio ore 9.30

Tutti i volontari che vorranno unirsi, potranno aderire all’iniziativa raggiungendo i punti d’incontro negli orari stabiliti e mettersi a disposizione dei responsabili dei diversi soggetti istituzionali coinvolti.

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I deputati europei propongono alcune misure per dimezzare lo spreco alimentare nell’UE.

«Nei paesi sviluppati il cibo viene sprecato soprattutto alla fine della catena alimentare, alla distribuzione e al consumo. Ognuno ha la responsabilità di dover affrontare questo problema», ha affermato la relatrice Biljana Borzan (S&D, HR).

«La mia relazione richiede una risposta coordinata delle politiche in materia di etichettatura, responsabilità e istruzione, poiché la maggior parte dei consumatori non capisce il significato preciso dell’etichettatura da consumarsi preferibilmente entro e da consumarsi entro. Inoltre, dovremmo affrontare le carenze della legislazione comunitaria esistente nei casi in cui si ostacolano le donazioni alimentari», ha aggiunto. 

La sua risoluzione è stata adottata martedì da 623 voti a favore, 33 contrari e 20 astensioni.

I deputati invitano gli Stati membri a prepararsi a ridurre i rifiuti alimentari del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2014 – un obiettivo che il Parlamento ha introdotto nella legislazione sullo spreco alimentare votata a marzo.

Le autorità nazionali dovrebbero informare i consumatori sul significato esatto delle date poste sulle etichette “da consumarsi preferibilmente entro” e “da consumarsi entro”, includendo informazioni sulla possibile fruizione dei prodotti alimentari anche dopo la scadenza della data “preferibilmente entro”. La Commissione dovrebbe inoltre valutare la rimozione delle date di scadenza per i prodotti che non presentano alcun rischio per la salute e per l’ambiente.

La Commissione dovrebbe inoltre proporre una modifica della direttiva sull’IVA per autorizzare esplicitamente l’esenzione fiscale per le donazioni di cibo. Il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) dovrebbe essere utilizzato per finanziare la raccolta, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione degli alimenti donati.

 I rifiuti alimentari nell’UE sono stimati a 88 milioni di tonnellate, pari a 173 kg pro-capite annui. La produzione e lo smaltimento di questi rifiuti portano all’emissione di 170 milioni di tonnellate di CO2 e al consumo di 26 milioni di tonnellate di risorse.

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Primo incontro, ieri a Sassari, negli uffici della Regione, della componente sarda del Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’Area di crisi industriale complessa di Porto Torres ricomprendente i Comuni di Porto Torres e Sassari, insediatosi a Roma due settimane fa. All’incontro, presieduto dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, hanno partecipato il commissario della Provincia di Sassari, l’assessore della Programmazione del comune di Sassari, il sindaco di Porto Torres, i vertici del Consorzio Industriale, unitamente alla Direzione Generale dell’assessorato e alla SFIRS.

«Il territorio, in tutte le sue espressioni – ha detto l’assessore Piras -, deve giocare un ruolo importante e da protagonista nella predisposizione dei progetti che poi dovranno essere presentati e successivamente concordati con il ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia e gli altri ministeri competenti affinché siano poste le basi per un rilancio del sistema produttivo ed economico dell’intero Nord Sardegna.»

«Occorre disegnare proposte e iniziative mirate che rispondano alle potenzialità e alla vocazione del territorio, dall’agroalimentare all’innovazione passando per la bio-economy e la circular economy, verso la quale l’interesse degli enti locali è in aumento – ha aggiunto Maria Grazia Piras -. Ci sono settori che possono crescere e all’interno di questi bisogna lavorare per far sì che le misure finanziarie previste dall’area di crisi vadano nella giusta direzione e, soprattutto, creino sviluppo e quindi occupazione. Siamo in una prima fase di ascolto, una fase importante nella quale il coinvolgimento delle amministrazioni e delle istituzioni locali è fondamentale. L’assessorato dell’Industria, in costante raccordo con il Mise, sta seguendo passo dopo passo l’iter previsto dalla legge. Continueremo a confrontarci con tutti i soggetti interessati, a partire dalle associazioni di categoria e sindacali, che incontreremo nei prossimi giorni insieme a Invitalia, perché l’obiettivo dev’essere comune: cioè, la predisposizione di progetti imprenditoriali seri e concreti per un vasto programma di riconversione industriale. Dobbiamo accelerare i tempi – ha concluso l’assessore regionale dell’Industria – perché l’iter dovrà essere chiuso entro tre mesi»

Il riconoscimento dell’area di crisi complessa del nord Sardegna è stato decretato nell’ottobre dello scorso anno e nel programma di interventi, tra l’altro, sono previste anche le azioni di bonifica e di risanamento del territorio, in particolare nell’area dell’ex Petrolchimico.

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Giovedì 18 maggio si svolgerà a Cagliari, presso la “Sala Anfiteatro” della Regione Sardegna, in via Roma 253, il seminario dal titolo “Programmare per acquistare meglio: come, perché e con quali strumenti“, seconda parte del “pacchetto” dedicato al tema della programmazione degli acquisti. L’iniziativa è organizzata dallo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche e si rivolge sia alle pubbliche amministrazioni che alle imprese.

Il seminario si concentrerà su alcune novità del nuovo Codice degli Appalti e in particolare sull’introduzione dell’obbligatorietà della programmazione degli acquisti anche per i beni e servizi e non più soltanto per i lavori. In questa seconda parte del percorso, saranno approfondite le caratteristiche del processo di programmazione degli acquisti, entrando nel dettaglio degli strumenti dedicati alla conoscenza del mercato e all’analisi dei fabbisogni.

Il relatore, Andrea Martino, illustrerà il percorso metodologico e gli strumenti da adottare per giungere ad una strategia di acquisto che consenta di raggiungere gli obiettivi strategici della stazione appaltante. 

Nel mese di giugno lo Sportello Appalti Imprese dedicherà un altro seminario al tema della programmazione degli acquisti.