6 August, 2024
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La prossima settimana una delegazione della commissione parlamentare antimafia guidata dalla presidente Rosy Bindi arriverà in missione in Sardegna per fare il punto sulla situazione della criminalità organizzata nella regione.

Martedì 16 maggio in Prefettura a Cagliari si terranno le audizioni dei prefetti di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, successivamente sarà ascoltato il procuratore distrettuale del capoluogo. Nel corso della missione, verranno approfondite le tematiche relative alla gestione dei detenuti in regime di 41 bis e mercoledì 17 verranno effettuati sopralluoghi alla casa circondariale di Cagliari Uta e al carcere di Sassari.

«La visita della commissione antimafia guidata dalla presidente Rosi Bindi in Sardegna per una missione dedicata al sistema carcerario sardo è un’iniziativa opportuna – commenta il senatore Silvio Lai -. Sarà l’occasione per verificare la sicurezza delle carceri ed il sistema della prevenzione delle infiltrazioni mafiose nell’isola.»

«Il sistema carcerario sardo è certamente uno tra quelli che ha superato il problema della qualità delle strutture dato che sono stati chiusi sia il carcere di Buoncammino a Cagliari sia quello di San Sebastiano a Sassari, sostituiti da strutture moderne, predisposte per ospitare i detenuti sottoposti al regime 41bis. Ritengo sia importante – conclude Silvio Lai – chiedere alla commissione in questa sua missione la massima attenzione per il sistema di sicurezza delle carceri tenuto conto della particolare condizione territoriale e del fatto che deve ospitare figure appartenenti alla criminalità organizzata che non ha presenza in Sardegna.»

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Due giorni fa, alle ore 1.20 del mattino, il Consiglio comunale di Iglesias ha approvato il regolamento per il funzionamento del Museo Civico Archeologico di Iglesias. Un atto che mi riempie di orgoglio e soddisfazione, un grande risultato di questa maggioranza, una vittoria per tutti coloro che attendevano questo risultato da oltre trent’anni. Ringrazio l’assessore della Cultura Simone Franceschi per l’ottimo lavoro e la commissione consiliare Cultura del comune di Iglesias. Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono spesi e si spendono da tanti anni per questo risultato, prof. Luciano Alba prima di tutti. I prossimi mesi saranno dedicati all’allestimento dei locali del Castello Salvaterra, in vista dell’inaugurazione e dell’apertura del Museo.

Riporto il mio intervento in Consiglio comunale in merito:

«Finalmente. Finalmente oggi 11 maggio 2017 siamo qui riuniti ad approvare il regolamento del Museo Civico Archeologico di Iglesias.

Dico “finalmente” perché la nascita di questo museo ha una storia molto lunga, tortuosa e travagliata. Anzi, sarebbe il caso di parlare di “preistoria” più che di “storia”, dato che tutto ha inizio ben oltre TRENTA anni fa, nei primi anni ’80.

Infatti, è già allora che, per fare in modo che l’amministrazione comunale si interessasse al tema in questione, tante associazioni che sono fiore all’occhiello della nostra città da anni ed anni (CISSA, CSI, Italia Nostra, Associazione Mineraria Sarda, FIDAPA, Associazione Lao Silesu, Pro Loco, ASI e così via) si sono prodigate per fare in modo che quest’importantissima opera venisse realizzata, e per fare in modo quindi che i numerosi reperti archeologici trovati all’interno del nostro territorio comunale in seguito alle ricerche scientifiche condotte nella zona venissero resi fruibili alla comunità.

Fu portato avanti un grande lavoro, lungo e puntiglioso, in cui vennero coinvolti attori importanti e rinomati, fra cui il prof. Enrico Atzeni, allora docente di paletnologia del’Università degli Studi di Cagliari e studioso in particolare dell’archeologia dell’iglesiente, che fornì il suo contributo al Comune di Iglesias per la preparazione di una delibera per la parte scientifico-archeologica, nonchè il contributo determinante della nostra concittadina Celestina Sanna che predispose la minuta della prima delibera di giunta.

Fu portato avanti un lavoro in sinergia, quindi, fra le associazioni culturali e l’amministrazione e il Consiglio Comunale, uniti nel raggiungimento di un obbiettivo comune di crescita per una città che già allora prospettava un futuro di sviluppo turistico.

Ho qui la prima delibera del Consiglio comunale, data 4 gennaio 1988, con cui questo consiglio comunale deliberò l’istituzione di un Museo Civico Archeologico Comunale. Parliamo quindi di ben 29 anni fa. La delibera prevedeva la costituzione del museo nei locali del Centro Culturale in via Cattaneo, al primo piano.

Da questo momento, una serie infinita di circostanze ha di fatto interrotto in continuazione l’iter per la costituzione del museo archeologico (prima l’atteso ritorno della biblioteca comunale nella sua sede originaria di via Gramsci, poi l’atteso risanamento dei locali individuati che erano inagibili a causa di infiltrazioni di acqua dal tetto, precarie condizioni igieniche inadatte ad ospitare le vetrine e i mobili in legno, ecc…)

Dobbiamo arrivare addirittura al 9 febbraio del 2010 per ritrovare traccia, negli atti amministrativi, del Museo Civico Archeologico, con cui la Giunta guidata da Pierluigi Carta ha approvato il progetto di Arredamento del Museo Archeologico realizzato dal prof. Luciano Alba, il nostro concittadino che più di tutti in questi anni ha dedicato il suo tempo, il suo lavoro, la sua professionalità e la sua passione per la nascita di questo Museo.

Finalmente oggi, trent’anni dopo, votiamo il regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Museo Archeologico. Un atto concreto, un atto che rappresenta uno degli ultimi passaggi per fare questo grande regalo alla nostra città, al mondo della cultura, dell’archeologia e della storia del nostro territorio.»

Gianluca Tocco

Consigliere di maggioranza del comune di Iglesias

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Domani, sabato 13 maggio, alle 21.00,gli appuntamenti con il Festival Echi lontani proseguono nel Palazzo Siotto di Cagliari (via Dei Genovesi 114) con un concerto dal titolo “Viaggio Sonoro da Fontana a Vivaldi”, evento collaterale alla manifestazione Cagliari Monumenti aperti.

Protagonista sarà l’ensemble Soavi Affetti composto da Paolo Cantamessa e Patrizio Focardi  (violino), Rebeca Ferri (violoncello) e Anna Clemente (clavicembalo).

La serata proporrà brani della Scuola veneziana: verso la fine del Seicento l’organismo musicale di San Marco ebbe momenti di gloria nella conduzione di Giovanni Legrenzi (1626-1690), ma altri momenti di splendore apparterranno poi anche al Settecento. In questo senso, l’asse portante del programma del concerto è costituito da quattro delle dodici Suonate a tre, di violini e violoncello col basso per l’organo, Opera prima, di Giorgio Gentili (Venezia, 1669-1737), di cui Soavi Affetti ha recentemente realizzato un’incisione discografica per Brilliant Classics. A queste saranno affiancate composizioni di autori ben più noti e sempre di area veneziana come Giovanni Battista Fontana, Giovanni Legrenzi e Antonio Vivaldi, coprendo un arco temporale di più di un secolo.

Sempre domani, ma alle 11.30, la sezione del Festival “Capitali Europee del Barocco: Venezia”, della quale fanno parte oltre al concerto di domani, quello in programma il 20 maggio, sarà presentata nell’aula magna del Conservatorio dalla musicologa Myriam Quaquero.

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Domani, sabato 13, e domenica 14 maggio, alle 21.00, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – Asmed-Balletto di Sardegna, nell’ambito della rassegna “1 €uro festival”, presenta “MY ITALY”.

Fascino, storia, sensazioni magiche. Lo spettacolo offre uno scenario in cui si fondono teatro e danza. Di fatto, un omaggio al grande passato dell’Italia, intesa quale culla dell’arte e della cultura. In sostanza, un percorso intrigante quello firmato con “My Italy” dalla compagnia Asmed-Balletto di Sardegna. Lo spettatore può immergersi in una suggestione onirica, quasi Felliniana, fatta di sonorità, immagini, coreografie, canto e situazioni di un’Italia che non c’è più, ma che fa parte della nostra cultura e della nostra storia. La Compagnia Asmed-Balletto di Sardegna, fondata da Paola Leoni nel 1982 è diretta da Massimiliano Leoni. Prima compagnia di danza della Sardegna riconosciuta ufficialmente dalle istituzioni. Le produzioni creano un repertorio originale puntando sempre sulla qualità e sulla diversificazione delle proposte, avvalendosi di coreografi e danzatori illustri della scena italiana e internazionale.

Il cast. “MY ITALY: ideazione e regia di  Ivano Cugia. Con Ivano Cugia, Andrea Gandini, Adriana Monteverde e Michele Brandinu (pianista). Musica di autori vari. Coreografie di Cristina Locci. Danzatori Matteo Corso e Federica Innocente. Costumi di Stefania Dessì, Anna Pinna e Lilli Usai. Organizzazione di Karim Galici. Direzione artistica di Massimiliano Leoni.

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«Tutela e diritti garantiti anche ai lavoratori autonomi che fino ad oggi erano esclusi da strumenti e garanzie riservate solo ai lavoratori dipendenti. Il disegno di legge sul lavoro autonomo è un altro passo in avanti compiuto dal nostro Paese che va incontro alle esigenze di oltre due milioni di persone in Italia. Gli ultimi dati rilevati in Sardegna parlano invece di oltre 27mila tra collaboratori e professionisti che beneficeranno della novità introdotte dalla normativa.»

Lo scrive in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai che commenta così il testo approvato dal Senato nei giorni scorsi.

«Si tratta di un provvedimento che era atteso da tempo che colma un vuoto normativo. Il testo prevede, tra le altre cose, che dal 1 luglio venga riconosciuta in via permanente l’indennità di disoccupazione ai collaboratori coordinati e continuativi. Questa viene estesa anche agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca universitari. Per quanto riguarda invece congedo parentale e maternità i congedi parentali per gli iscritti alla gestione separata salgono da 3 a 6 mesi e potranno essere fruibili fino al compimento del 3 anno di vita dei bambini. E poi ancora gravidanza, malattia ed infortunio non comporteranno l’estinzione del rapporto di lavoro. Saranno deducibili anche per i professionisti le spese, entro i diecimila euro, sostenute per la formazione. Viene promosso e regolamentato il cosiddetto lavoro agile. I centri per l’impiego avranno uno sportello dedicato proprio al lavoro autonomo.  Queste sono solo alcune delle novità che, come detto, andranno a beneficio di tantissimi lavoratori e lavoratrici. In Sardegna i dati parlano di oltre 22 mila parasubordinati e di 4.300 professionisti. Numeri – conclude Silvio Lai – dietro ai quali ci sono storie di vita lavorativa e sacrifici che finalmente grazie all’approvazione di questo disegno di legge potranno avere la giusta tutela.»

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Anche nel Sulcis sono sempre più le aziende dell’agroalimentare e del turismo che certificano prodotti e servizi per sfruttare i nuovi mercati e accedere a contribuiti regionali, nazionali ed europei.

Per conoscere le opportunità di crescita, i bandi regionali (come quelli relativi alle misure del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 in prossima uscita), insieme alle normative e alla regolamentazione del settore, al trend di vendita, ai prodotti più richiesti e alle potenzialità del marketing, le aziende del Sulcis interessate anche ai mercati nazionali ed esteri, si ritroveranno martedì 16 maggio a San Giovanni Suergiu, presso l’Aula Consiliare in via Roma (angolo via Porto Botte), con inizio alle ore 16.30, per partecipare a un seminario tecnico organizzato da Confartigianato Sud Sardegna ed Ecogruppo Italia, dal titolo “Il valore della certificazione biologica nell’agroalimentare e nel turismo. Le opportunità per le imprese del Sulcis”,

Il programma prevede, alle 16.00, la registrazione dei partecipanti poi dalle 16.30 i saluti d’apertura lavori del sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, seguiti dall’intervento del Segretario di Confartigianato Sud Sardegna, Pietro Paolo Spada dal titolo “Le attività di Confartigianato per il settore”, e dalla relazione del General Manager di Ecogruppo Italia, Franco D’Antoni, dal titolo “Cresce il mercato, cresce la voglia di biologico in Italia e all’estero”. Subito dopo spazio gli interventi degli imprenditori del Sulcis.

L’evento, a partecipazione libera e gratuita, è quindi aperto alle imprese di trasformazione agroalimentari (pastifici, risifici, molini, oleifici, caseifici, conserve e marmellate, mielifici, prodotti sott’olio, verdure confezionate, pasti pronti, cantine, birrifici, salumifici), ai produttori primari (vivai, aziende agricole, aziende zootecniche) e alle strutture ricettive (agriturismi, fattorie didattiche, percorsi ecoturistici ed enogastronomici).

In Sardegna sono 2.501 i produttori e trasformatori che operano in questo settore, cresciuto tra il 2014 e 2015 del 3,9%, il cui giro d’affari in Italia ha toccato i 4,2miliardi di euro. Aziende di trasformazione agroalimentare ma anche imprenditori agricoli che nell’isola si prendono cura di oltre 146mila ettari di coltivazioni.

Tutte le attività produttive guardano ormai con sempre maggiore attenzione alle esigenze dei consumatori italiani e, soprattutto, di quelli internazionali, notoriamente molto esigenti in fatto di ecosostenibilità, sempre con uno sguardo attento alla certificazione di terreni e colture che apre le porte ai finanziamenti per gli imprenditori che adottano le misure per le produzioni biologiche o integrate.

«Il comparto sardo della piccola e media impresa – sottolinea Pietro Paolo Spada, segretario di Confartigianato Sud Sardegna – ha sempre più necessità di avviare i sistemi di controllo per la produzione e la trasformazione del biologico e di ottenere le certificazioni dei propri prodotti». «Queste iniziative sono un’opportunità per tutte le realtà produttive – continua Spada . artigiane, agricole o turistiche, che sul biologico hanno necessità di sviluppare e approfondire gli aspetti normativi, commerciali e del marketing o conoscere le prospettive di vendita internazionali»Per questo, con le aziende, abbiamo deciso di iniziare un lavoro di formazione che le preparerà a nuovi sbocchi commerciali . conclude il segretario di Confartigianato Sud Sardegna – perché se è necessario avere ottime produzioni o coltivazioni è altrettanto necessario averle certificate».

L’appuntamento del Sulcis offrirà informazioni e chiarimenti alle imprese di produzione e preparazione ma anche le opportunità delle produzioni biologiche, integrate e sostenibili alla luce della crescita dei mercati locali, nazionali e internazionali.

Per l’associazione artigiana «è fondamentale che le aziende capiscano l’importanza del guardare con attenzione le esigenze dei consumatori. La Sardegna è un territorio che può puntare alle produzioni di qualità e presentarsi ai mercati, soprattutto quelli esteri, con determinazione mostrando il suo enorme potenziale nel settore agroalimentare».

I dati del biologico in Sardegna e Italia.

In Sardegna (dati Ministero Agricoltura fine 2015), sono 2.501 gli operatori del biologico, in crescita del 3,9% rispetto al 2014. Tra questi 2.287 sono “produttori esclusivi”, 133 “produttori preparatori”, 81 “preparatori esclusivi”. La nostra regione si colloca al settimo posto in Italia (primo posto la Sicilia, seconda la Calabria).

In leggero calo le superfici certificate: si è passati dai 149mila ettari del 2014 ai 146mila dell’anno successivo (-2,6%). In testa ci sono prati e pascoli (59mila ettari), seguiti da pascoli magri (42mila) e da colture foraggere (26mila). La Sardegna occupa il quarto posto nazionale.

Tra le principali colture troviamo i cereali (5.865 ettari coltivati), olivo (3.785 ettari), vite (964 ettari), frutta (531 ettari), ortaggi (491 ettari) e agrumi (48 ettari).

Solo il 4,7% delle aziende agricole della Sardegna e solo il 12,8% delle superfici coltivate sono certificate bio.

In Italia, nel 2015, le vendite dei prodotti biologici hanno raggiunto i 2miliardi e 300 milioni di euro.

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Grande successo per la 3 giorni di OrientaSardegna 2017, Fiera sull’Orientamento Universitario e Professionale, arrivata alla sesta edizione in terra sarda, realizzata dall’Associazione ASTER guidata da Anna Brighina, svoltasi dal 9 all’11 Mmaggio a Cagliari (presso il PAD.I della Fiera internazionale di Cagliari), con un’adesione a dir poco cospicua. Sono stati, infatti, oltre 30mila i ragazzi che, accompagnati dai propri docenti, hanno visitato gli stand presenti. OrientaSardegna, evento dedicato agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori provenienti da tutta la regione, ha rappresentato anche quest’anno un’occasione per entrare in contatto diretto con le più importanti Istituzioni legate al mondo della formazione didattica e professionale. Un momento unico che persegue l’obiettivo di offrire ai ragazzi un supporto nella scelta della loro formazione e professione futura e che, in questa edizione, ha ricevuto anche l’onorificenza da parte del Presidente della Repubblica.

«Anche quest’anno l’evento è stato a dir poco soddisfacente – ha affermato Anna Brighina -. Le adesioni alla nostra iniziativa aumentano sempre di più ed è ormai diventata un punto di riferimento per le scuole di tutta la Sardegna. Quest’anno abbiamo ricevuto anche l’onorificenza del Presidente della Repubblica che ci ha inviato la Medaglia d’oro quale Suo Premio di Rappresentanza. Questa attenzione della massima carica dello Stato ci ricorda il senso di servizio pubblico del nostro lavoro. Sapere che il Presidente della Repubblica condivide la nostra fatica ci incoraggia a spenderci con coraggio e passione per i nostri ragazzi. Noi siamo sempre al lavoro per far crescere ancora di più la kermesse». Successo anche per il convegno di Studi ASTER dal titolo “La Generazione App e il dramma della scelta, l’Orientamento universitario nell’epoca dell’identità nomade” che ha visto la presenza del dott. Paolo Crepet intervenuto su “Desiderio: passione per la vita! Come riconoscere i veri desideri?”.

«“OrientaSardegna” – aggiunge Anna Brighina – diventa ancora di più punto di riferimento dell’Isola, risponde alle esigenze di tutte le parti in gioco: consente ai tantissimi studenti presenti di vagliare, su un panorama vasto di offerte formative, il corso di studio che più si addice alle esigenze proprie di ciascuno e, agli Espositori, di far conoscere al meglio le peculiarità dei loro Cordi di Laurea, al fine di “creare” validi e consapevoli futuri professionisti in tutti gli ambiti professionali con un’evidente ricaduta positiva nella nostra società civile.»

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EU Back to School è un’iniziativa, fortemente voluta dalla Commissione Europea, che prevede che per un giorno i funzionari delle Istituzioni europee tornino tra i banchi di scuola dove studiarono ai tempi della scuola. Il 19 maggio Federico Esu, che lavora presso la DG Ricerca e Innovazione a Bruxelles, racconterà agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Gramsci Amaldi di Carbonia, il percorso che lo ha portato dalla scuola del Sulcis a lavorare nella più importante pubblica amministrazione europea.

Back to School. Per un giorno i funzionari delle istituzioni europee tornano nella scuola secondaria superiore che hanno frequentato rivisitando la loro scuola e parlando con gli studenti della loro scelta di una carriera professionale europea, del loro lavoro, delle sfide e delle opportunità che comportano il vivere e il lavorare all’estero, oltre alle possibilità di studio e lavoro. Obiettivo dunque della giornata è quello di dare un volto “locale”,  quanto più prossimo agli studenti, dell’Unione Europea e delle opportunità che essa offre.

Protagonista di questa iniziativa, il prossimo 19 maggio a partire dalle 10.30, sarà il giovane funzionario della DG Ricerca e Innovazione Federico Esu ex studente dell’ Istituto di Istruzione Superiore Gramsci Amaldi di Carbonia.

L’evento è organizzato in collaborazione con Europe Direct Regione Sardegna.

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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (FI), denuncia la situazione di grave degrado sugli autobus dell’azienda regionale di trasporto nei percorsi verso i paesi della costa: «I pullman sono sporchi ed indecenti, c’è cattivo odore e si respirano i fumi del gasolio. Un altro aspetto che preoccupa e non poco l’esercito di pendolari è la mancanza di sicurezza sui mezzi. I bus sono infatti logori e segnati dal tempo, al limite della sicurezza. Si registra la mancanza di sedili e l’assenza delle cinture di protezione per i passeggeri».

«Capita di vedere dei ragazzi minorenni – aggiunge Edoardo Tocco – al primo anno di liceo, sbalzati come birilli dal bus. E’ una condizione vergognosa». Nemmeno l’aumento delle tariffe ha prodotto i miglioramenti auspicati sugli autobus: «Anzi. Si è potuto notare con il passare del tempo un progressivo peggioramento dello stato di manutenzione dei mezzi forniti dall’Arst. La Regione dovrebbe attivarsi per trovare delle soluzioni per adeguare i bus alle esigenze di studenti e lavoratori pendolari e rivedere le tariffe verso il basso, con un incremento delle risorse per rendere più funzionali i mezzi. Si pensi anche agli orari delle tratte – conclude Edoardo Tocco -, che si concludono alle 20.30. Poi l’unica soluzione diventa un viaggio a nuoto»

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Domenica 14 maggio si rinnova l’appuntamento con la manifestazione culturale “La Grande Guerra al di là e al di qua del mare”, organizzata dal comune di Villaspeciosa, dal 27 aprile al 24 maggio, in un variegato calendario di eventi civili e religiosi tesi ad omaggiare ex combattenti e caduti italiani nel corso della Prima Guerra mondiale.

Alle ore 10.30, nel Sagrato della Chiesa Parrocchiale B.V. Assunta, il parroco don Marco Puddu officierà la S.S. Messa in suffragio dei caduti di Villaspeciosa e d’Italia durante la Grande Guerra.

Al termine della celebrazione, un corteo di Autorità, rappresentanti di associazioni militari ed ex combattenti, associazioni locali e cittadini si recherà in via Cagliari presso il monumento ai  caduti per deporre una corona di alloro in onore dei caduti e proseguirà verso la Scuola Secondaria di primo grado per scoprire la Targa commemorativa ricordo posizionata vicino alla storica lapide, nell’atrio esterno.

La Manifestazione, inserita nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario della prima Guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari di interesse nazionale, è realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale “La Storia e la Memoria” di Cagliari, il Comando della Legione dei Carabinieri Sardegna di Cagliari e la Pro Loco di Villaspeciosa. Per il buon esito dell’iniziativa hanno collaborato anche il Comitato Sardo Grande Guerra, il Comitato Iglesiente Centenario Grande Guerra, la Fondazione di ricerca Giuseppe Siotto – Centro di studi e documentazione storica, la Fondazione Memoriale Giuseppe Garibaldi, l’Istituto Comprensivo Statale “Antonio Gramsci” di Decimoputzu-Villaspeciosa, l’Associazione Culturale RiCreando e la libreria LibrArt di Villaspeciosa.

Il Comitato scientifico della manifestazione è composto da Giuliana Mallei, Paola Mallei, Pina Monni e Anna Maria Pinna.