6 August, 2024
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L’associazione Lìngua Bia ha organizzato un corso avanzato di lingua sarda con un insegnante di eccezione: Mario Puddu.

Lìngua Bia nasce informalmente nel settembre del 2016, quando alcune persone sentirono la necessità di organizzare un corso di sardo.

«Lìngua Bia nasce perché in Sardegna qualcosa non va – si legge in una nota -. Fermatevi un attimo a pensare: siamo sardi e non ci insegnano il sardo a scuola. Siamo sardi e non si parla il sardo all’università. Finora abbiamo organizzato tre corsi di alfabetizzazione alla lingua sarda. Lunedì 15 maggio partiremo con un corso avanzato di lingua sarda. Ogni lunedì, dalle 19.00 alle 21.00, presso la sede di via Mandrolisai 60, a Cagliari, affronteremo la lingua sarda partendo da “punti di divergenza tra la lingua sarda e la lingua italiana”.»

Le domande di iscrizione devono essere inviate a infolinguabia@gmail.com. Il costo del corso è di 50 euro, con la possibilità di usufruire di borse di studio.

Il corso è indirizzato a chi, pur non avendo una conoscenza vasta della lingua sarda, è già alfabetizzato.

L’insegnante sarà un gigante della lingua sarda: Mario Puddu.

Mario Puddu, laureato in pedagogia e docente nelle scuole medie, è autore di numerose pubblicazioni in lingua sarda, compresa la “Grammàtica de sa limba sarda”.

La sua opera monumentale è il “Ditzionàriu de sa limba e de sa cultura sarda”. Insegna da anni, a tutti i livelli, la lingua sarda.

«Tutti coloro che hanno a cuore la lingua sarda – conclude la nota – hanno il dovere di parlarla e scriverla nel modo migliore possibile. Il corso è pensato per loro.»

Mario Puddu.

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Lunedì 1° Maggio, la Basilica di Sant’Antioco, uno dei luoghi di culto più antichi della Sardegna, ha accolto la 658ª celebrazione per Sant’Antioco Martire, il santo venuto dal mare.

Il parroco don Mario Riu, accompagnato da altre cariche ecclesiastiche, da alcuni sindaci del comuni del territorio ed amministratori e consiglieri comunali del paese e dei Comuni limitrofi, da rappresentanti delle forze dell’ordine e da migliaia di fedeli, ha ancora una volta omaggiato il Santo Patrono di Sant’Antioco e di tutta la Sardegna.

Nei festeggiamenti per Sant’Antioco, un ruolo importante è stato svolto anche quest’anno dalla processione de “Is coccois” che si svolge alla vigilia della processione con il Santo.

Alcune donne del paese hanno lavorato e ricamato il pane che è stato poi benedetto nel corso della Messa, in Basilica. Ma, mentre la processione de “Is coccois” ha visto solo la presenza delle donne vestite in costume tradizionale di Sant’Antioco, quella del 1° Maggio ha registrato la partecipazione di 23 gruppi di uomini, donne e bambini provenienti da diverse parti della Sardegna.

Ad aprire il corteo “Is traccas”, abbellite da fiori colorati e profumati come da tradizione della notte dei tempi. Subito dopo i costumi, portatori di storie, di racconti lontani… uomini fieri e donne orgogliose di rappresentare il loro paese, bambini sorridenti, felici di far parte di un così importante momento.

I flash delle macchine fotografiche non si contavano, la magia che da sempre emana la processione è stata presto catturata da professionisti ed amatori.

Rosari, canti e preghiere, hanno accompagnato il simulacro del Santo lungo le vie principali del paese, sino a giungere sul lungomare, dove la processione ha raggiunto il massimo del suo fascino.

Poi, di nuovo in Basilica, per riportare Sant’Antioco al luogo di partenza, nella sua casa che poi, altro non è, che la casa di tutti: la chiesa! Luogo di culto, di preghiera, di confronto e di attenzione nei confronti della sofferenza e del patimento dell’anima e della persona.

Di seguito, pubblichiamo un ricco album di fotografie, a testimonianza della bellezza e della particolarità che cresce ogni anno, dando un carattere sempre più importante a quella che, nel 2018, sarà la 659ª Festa per Sant’Antioco Martire.

Nadia Pische

                               

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Mercoledì 10 maggio, l’aula magna del rettorato dell’Università di Cagliari ha ospitato la cerimonia di consegna delle pergamene agli allievi del master inter-ateneo per Filmmaker svoltosi a Cagliari fra l’estate del 2016 e marzo 2017. Una serata particolarmente sentita dagli allievi.

Alla consegna delle pergamene hanno preso parte il rettore Maria Del Zompo, il direttore del master, Antioco Floris, la coordinatrice, Lucia Cardone (Università di Sassari) e i registi Salvatore Mereu ed Enrico Pau. Entrambi all’interno del Master hanno svolto attività didattica e realizzato due cortometraggi prodotti per l’occasione (rispettivamente “Futuro prossimo” e “Favola urbana N. 2”) e finalizzati a inserire gli allievi in un reale contesto di produzione cinematografica.

Promosso dalle università di Cagliari e Sassari e finanziato dalla Regione Sardegna con i fondi della Legge cinema, al master hanno partecipato diciassette allievi provenienti dalle varie aree della Sardegna. Nel corpo docente un nutrito numero di accademici e professionisti del settore. Sviluppato nell’arco di otto mesi con circa 500 ore di lezione in aula più stage, tirocini e produzioni di cortometraggi.

«Senza la cultura gli artisti non possono interagire con la vita reale. L’Università vi offre – rimarca il rettore, Maria Del Zompo – percorsi culturali per permettervi di migliorare. La genialità è indispensabile ma per crescere serve il confronto e una formazione articolata come quella del master». Antioco Floris (docente Dipartimento storia, beni culturali e territorio dell’ateneo di Cagliari) spiega: «Filmmaker è uno dei rari percorsi organici dedicato nella nostra isola all’alta formazione delle professioni dell’audiovisivo. Il master assume importanza per lo sviluppo del settore e per la creazione di una rete che accomuna istituzioni, professionisti e colleghi». E ancora. «Mai come in questo periodo la Sardegna è così attiva sulle produzioni. Lo scenario ci permette di formare gli studenti in un contesto fertile».

«È nata nel Master una comunità che si stringe attorno al progetto. Abbiamo vissuto un’esperienza molto stimolante e arricchente» le parole di Enrico Pau, nelle sale con il film “L’accabadora”. Salvatore Mereu, regista, tra gli altri, di “Bellas Mariposas”, avverte gli allievi: «Non disperdete l’entusiasmo che avete profuso in questi mesi, questo mestiere richiede tanto. L’esperienza cinema-università è stata meravigliosa, mi auguro continui.»

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Domani e domenica, dalle 9.00 alle 20.00, in occasione della manifestazione “Monumenti aperti” sarà possibile visitare il Palazzo del Consiglio regionale. Gli studenti dell’istituto professionale Enrico Mattei di Decimomannu accompagneranno i visitatori lungo un percorso che permetterà di scoprire le parti più significative della struttura e le opere d’arte dell’edificio dell’Assemblea legislativa.

Le visite partiranno dall’entrata principale,  in via Roma 25 a Cagliari, dove è allestita la mostra: Sironi 1933 – I figurini per Lucrezia  Borgia. Proprio l’esposizione, curata da Giorgio Dettori, realizzata con il contributo della Fondazione di Sardegna e la collaborazione del professor Moreno Bucci, curatore dell’archivio storico del Maggio Musicale Fiorentino, sarà la prima tappa del percorso. I visitatori saranno poi accompagnati al sesto piano del palazzo dove potranno vedere le stanze della Presidenza, la sala Capigruppo e la galleria dove sono esposti tutti i ritratti dei presidenti del Consiglio che si sono succeduti dalla prima legislatura ad oggi. Una sosta sarà fatta anche nel corridoio che ospita “I Portolani” le antiche carte nautiche, manoscritte su pelli di pecora, risalenti ai secoli XVI e XVII. La visita proseguirà con l’accesso all’Aula consiliare e ai corridoi che collegano i due corpi principali dell’edificio.

L’ingresso è libero.

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Sul metano la Sardegna rientra nella strategia energetica nazionale. E’ quanto emerso ieri nella presentazione della Strategia energetica nazionale (SEN) avvenuta ieri a Montecitorio, in audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, dai ministri Carlo Calenda e Gian Luigi Galletti, in cui il Governo esplicita gli indirizzi e la programmazione di politica energetica facendo diretto riferimento alla Sardegna.

«La nostra strategia sul metano, grazie al duro e costante lavoro di questa Giunta sfociato nel Patto per la Sardegna, è stata promossa all’interno dalla “Strategia energetica nazionale” – ha commentato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. È un grande risultato che va verso la risoluzione di uno dei più grossi problemi strutturali della Sardegna. Certifichiamo un ulteriore passo in avanti in attuazione del Patto stretto con il Governo che ci fa essere ottimisti sulla possibile accelerazione delle nostre potenzialità economiche e produttive.»

«Essere ricompresi all’interno del SEN è un grande risultato, anche perché a partire da questo documento ragionano strategicamente tutti i grandi player nazionali ed internazionali – sottolinea l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Il percorso tracciato per portare il metano nell’Isola è ormai una realtà. Ci abbiamo scommesso fin dall’inizio con chiarezza di intenti, determinazione ed entusiasmo. Mi auguro che presto potremo goderne i benefici sia economici che ambientali che si tradurranno in una significativa diminuzione del prezzo dell’energia, ricadute occupazionali e riduzione delle emissioni inquinanti.»

Nel documento del Governo, che riprende i propositi del Piano Energetico Regionale in più parti, la metanizzazione Sardegna è prevista in un modello che viene schematizzato in sette depositi costieri di piccola scala, di cui uno già autorizzato, tre in fase di autorizzazione e altri tre annunciati. Si menzionano inoltre i 600 km di dorsale tra depositi e bacini di domanda e lo sviluppo di reti di distribuzione urbane. Sono infine indicate le aziende che hanno già presentato progetti per la realizzazione.

Ma la SEN non si limita a trattare la questione metano e individua la Sardegna anche quale possibile pilota di area di controllo delle emissioni di Zolfo (SECA) nel Mediterraneo. «Accogliamo con grande favore, inoltre, la candidatura della Sardegna, assieme a Malta, a diventare l’hub del GNL per il rifornimento marittimo, nello scenario delineato da Coop 22 a Marrakech. Questo è un ottimo esempio di come potenzialità di sviluppo possano sposarsi con ambizioni di sostenibilità ambientale», ha detto il presidente Pigliaru.

L’area SECA impegna gradualmente prima i mezzi portuali, poi i traghetti, a moderare le emissioni limitando allo 0,1% lo zolfo nei carburanti marini e riducendo il combustibile tradizionale a favore del metano, economicamente ed ambientalmente più sostenibile. Questa scelta ha una doppia valenza: da un lato certifica che gli obiettivi ambientali posti dal Piano Energetico Regionale sono perfettamente in linea con gli obiettivi europei; dall’altro lato permette agli stessi imprenditori interessati alla metanizzazione della Sardegna di disporre del mercato del rifornimento navale (bunkeraggio), di sicuro interesse.

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E’ dedicato alla figura di Antonio Gramsci, a ottant’anni dalla scomparsa, il nuovo appuntamento con la rassegna “Le Salon de Musique – La via della seta”, in programma questa sera, alle 21.00, al Teatro Massimo di Cagliari.

Per l’occasione andrà in scena “Nino! Nino!”, melologo scritto dall’autrice di origine armena Sonya Orfalian appositamente per questa occasione, e con musiche originali di Riccardo Giagni. Sul palco ci sarà (voce recitante) l’attore Graziano Piazza.

Il 2016 è stato l’anno del 125° anniversario della nascita di Antonio Gramsci, mentre lo scorso  27 aprile è stata la data che ha segnato gli ottant’anni dalla sua scomparsa: nel solco delle celebrazioni per queste ricorrenze Le “Salon de Musique” si inserisce ricordando una delle figure centrali della cultura e della storia politica del nostro Paese. Un’occasione, anche, per contribuire a far conoscere alle giovani generazioni italiane l’universalità, la profondità e l’alto valore morale ed educativo del suo pensiero e delle sue riflessioni: un pensiero che si è esercitato non soltanto su aspetti della civiltà politica italiana ed europea in un’epoca segnata dalle tragedie della Storia, ma anche sui destini e le vicende di popoli e di culture lontane dalle nostre contrade.

“Nino! Nino!” si propone di dare un contributo alla diffusione e alla attualizzazione delle idee originali del grande pensatore e uomo politico sardo, e ha al suo centro la lettura scenica di un testo – accompagnato da suoni e da immagini proiettate –  che intende collegare alcuni spunti della riflessione gramsciana al nostro presente, segnato fortemente dall’incontro e, talvolta, dalla collisione tra popoli e  dimensioni culturali diverse a confronto nelle società in cui viviamo.

Antonio Gramsci, di antiche origini albanesi, non disdegna di occuparsi di temi universali e la sua visione internazionalista lo porta a concentrarsi con generosa passione anche su dolorose questioni che riguardano altri popoli, genti lontane e spesso dimenticate. Tra questi, anche gli Armeni e il loro genocidio.

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Dopo una settimana di pausa, utile a recuperare le energie spese negli ultimi, lunghissimi mesi, la Sulcispes è pronta ad affrontare la fase più calda e importante della stagione: i playoff promozione. Il quarto posto finale ottenuto al termine della “Poule A” permetterà ai lagunari di affrontare con il vantaggio del fattore campo la serie al meglio delle tre partite che li vedrà opposti alla Pallacanestro Nuoro. Un avversario suggestivo, che richiama alla mente epoche dorate per entrambe le piazze. 

Paolo Massidda, coach della Sulcispes, ha le idee chiare: «Nuoro è un avversario ostico, e gli ultimi due scontri diretti lo hanno dimostrato. In casa riuscimmo a rimontare in maniera incredibile dopo essere finiti anche sotto di 17 punti, mentre al ritorno giocammo forse la peggior partita dell’anno. Nei playoff però si azzera tutto, e noi dovremo far valere il fattore campo, oltre che tenere bene a mente gli errori commessi in passato».

I Sirbones hanno nell’americano Ryan Nitz la loro punta di diamante, anche se quello allenato da coach Moledda è un collettivo completo e ricco di risorse: «Nitz è sicuramente il loro terminale offensivo di maggior impatto – spiega Paolo Massidda – proveremo a limitarlo, consapevoli, però, della grande difficoltà dell’impresa. Credo che a rivelarsi decisiva sarà soprattutto la difesa sugli altri elementi del quintetto, con Sitzia e Atzei in testa. I Sirbones amano giocare con intensità e ritmo, e non sarà semplice affrontarli. Inoltre hanno faccia tosta e personalità, non credo accuseranno più di tanto il fattore campo avverso».

Le ultime due settimane, in casa antiochense, sono trascorse serenamente: «Ci siamo preparati bene – aggiunge Paolo Massidda – e per la partita di sabato avremo nuovamente a disposizione Fox Layne. Non ha ancora recuperato al 100% dall’infortunio, ma è un elemento chiave per il nostro attacco, e in questo finale di stagione stringerà i denti per darci una mano. Sono certo che si rivelerà importante.»

Palla a due sabato 13 maggio, alle 19.00, al PalaGiacomoCabras di Sant’Antioco. Gli arbitri designati sono Riccardo Solinas di Sestu e Gianmarco Fiorin di Nurachi. La telecronaca della partita verrà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook “Directa Sport Live TV”, con collegamento a partire dalle 18.45.

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La catena di negozi Euronics, specializzata nella vendita di prodotti elettrodomestici e di elettronica, nasce nel 1999 dall’unione di vari soci presenti con propri negozi sul territorio italiano. Con l’inizio della globalizzazione molti commercianti di elettronica, anche grandi a livello locale, capirono di non potere più fare fronte alla concorrenza di grandi gruppi distributivi. Decisero quindi di unire le proprie forze e creare un marchio unico. Da allora Euronics ha fatto grandi passi. Oggi è uno dei marchi più conosciuti nel suo settore di vendita; i punti vendita complessivi sono circa 300 e conta oltre 5mila dipendenti. Ad oggi le figure professionali richieste dall’azienda sono varie, ma soprattutto si cercano addette/i alle vendita nei…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.diariolavoro.it/lavoro_euronics2017.html)

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Sabato 13 domenica 14 maggio Gonnesa partecipa a Monumenti Aperti e apre 7 monumenti del suo patrimonio artistico e culturale.

Il sindaco Hansel Cristian Cabiddu considera Monumenti Aperti «uno degli eventi più importanti della primavera con nuovi siti da scoprire, mostre tematiche, valorizzazione dell’artigianato locale, degustazione di prodotti tipici, associano fascino e tradizione di un paese che ha nella sua storia millenaria, nelle sue profonde radici culturali e nel suo suggestivo paesaggio, i tratti essenziali di questo villaggio in riva al mare». Inoltre per l’assessore della Cultura Roberta Boi «“Monumenti Aperti” rappresenta la trasmissione della memoria. Racconta di luoghi, volti e sapori del nostro paese e grazie alle associazioni, alle scuole e ai numerosi volontari, che con grande senso civico accompagnano sardi e turisti in luoghi di cultura, permettendogli di conoscere più a fondo il territorio di Gonnesa e Nuraxi Figus, la loro storia e le loro meraviglie».

Questi i siti visitabili con le 3 novità della Chiesa campestre di San Rocco, della Funtana Morimentu un sito di interesse archeologico, sulla statale 126, che deve la sua importanza ai ritrovamenti fossili di fine ottocento del “Mammuthus lamarmorae” risalenti all’era quaternaria e del Cimitero comunale.

S’Olivariu un parco urbano situato al centro del paese di che in  origine era un’antica masseria di fine ottocento; Pozzo Baccarini un esempio di archeologia industriale del territorio, segno di un passato glorioso dell’attività mineraria, il Complesso nuragico di Seruci, nel quale i lavori di scavo hanno consentito di portare alla luce un nuraghe complesso, un antemurale, numerose capanne e almeno una tomba di giganti; il Museo Etnografico di Nuraxi Figus un’abitazione risalente al 1800 restaurata dal Comune conservando l’aspetto e gli ambienti tipici della casa campidanese.

Gonnesa aderisce a Gusta la città con trentadue attività ricettive e di ristorazione che aprono nelle giornate di Monumenti Aperti affinché la partecipazione alla Manifestazione sia più piacevole e godibile.

Al Museo Etnografico – Nuraxi Figus Sabato alle 19.00 e nel Corso Matteotti Domenica alle 18.00 ci sarà Sulcis Iglesiente in fiore: una degustazione di prodotti tipici locali, una mostra di espositori, hobbysti e di artigiani locali. Il tutto accompagnato da un Intrattenimento musicale.

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Oggi e domani, venerdì 12 maggio, a Valencia la sede dell’Etra Investigación y Desarrollo (ente spagnolo coordinatore) ospita il meeting di avvio del progetto Europeo Lets Crowd. Il progetto riguarda un tema molto attuale: la protezione delle persone da attacchi terroristici, anche di singoli individui, durante le manifestazioni di massa.

Tra i partner dell’ambizioso progetto Europeo Lets Crowd, teso a monitoraggio e prevenzione di comportamenti anomali durante raduni di massa, ci sono anche il Pra Lab (Diee, dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica, Università di Cagliari) e Pluribus One (UniCa spin off). L’ateneo di Cagliari avrà un ruolo chiave del progetto, partecipando attraverso due unità di ricerca. Il laboratorio Pra Lab si occuperà di sviluppo di strumenti di videosorveglianza intelligente e del processamento semi-automatico di immagini in grado di monitorare e rilevare comportamenti anomali in assembramenti pubblici. Inoltre, darà valore aggiunto alla “Computer vision for crowd protection – Intellingenza artificiale e visione mediata dalle macchine nella protezione delle folle” e avrà la leadership nella pianificazione della strategia di comunicazione e del work package dedicato alla disseminazione e allo sfruttamento dei risultati di ricerca. Con il Pra Lab dello staff di professor Roli, coopera anche la spin off universitaria Pluribus One. La spin off approfondirà gli aspetti del progetto correlati a cybercrime e cyberattacks, occupandosi di analisi e sviluppo di casi d’uso del toolkit proposto da Lefts Crowd, implementando sofisticate componenti per un avanzato motore di analisi semantica messo a disposizione da uno dei partner del consorzio.

Dopo i recenti attacchi con autoveicoli a Nizza e in altri luoghi, il progetto tratta un ambito di estrema delicatezza. La Commissione Europea è molto attenta allo sviluppo dei lavori, su cui nel prossimo triennio la visibilità, anche mediatica, sarà molto elevata. Anche per questo la presenza del Pra Lab e della spin off Pluribus One è motivo di orgoglio per l’ateneo del capoluogo. Lets Crowd (Law enforcement agencies human factor methods and toolkit for the security and protection of Crowds in mass gatherings) è finanziato dalla Commissione Europea, nell’ambito del programma Horizon 2020, con circa tre milioni di euro. Una sfida di intelligence condivisa e concreto supporto nell’attuazione del Modello di sicurezza europeo (Esm) per i raduni di massa, con un supporto ai professionisti di politiche di sicurezza e alle forze dell’ordine.